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Alessandro Spugna, AS Roma: “Qualche scelta non azzeccata, non è stata giusta. Probabilmente, il mea culpa va fatto”

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Alessandro Spugna, dopo la sconfitta per 2 a 0 a Napoli per l’andata di Coppa Italia, sui canali istituzionali della As Roma ammette che le sue ragazze non hanno espresso al meglio il loro potenziale e che le scelte di formazione, fin troppo secondarie in fase iniziale, non hanno dato i giusti frutti.

In primis, mi prendo la responsabilità, dichiara Spugna al termine del match, qualche scelta non azzeccata, non è stata giusta. Probabilmente, il mea culpa va fatto. L’interpretazione della partita leggera dall’inizio. Non pensavo di dire una cosa del genere perché stai giocando in Coppa Italia. L’interpretazione deve essere sempre di alto livello e oggi così non è stato. Quando poi devi rincorrere, contro squadre che si chiudono, e merito al Napoli per questo, poi diventa difficile, fai fatica e perdi. Adesso dobbiamo pensare alle partite che ci aspettano e penseremo al ritorno. Dovremo essere tanto brave per provare a ribaltare la situazione. E dobbiamo ribaltare la situazione“.

Questa prima sconfitta in Coppa Italia, dopo le due in Champions a cura del PSG, segnano la squadra oppure le Campionesse d’ Italia, con questa caduta, sapranno reagire ancora di piu e meglio?

Alessandro Spugna ha le idee chiare: “Deve servirci per tornare più umili. Le partite vanno giocate sempre e la classifica non la devi guardare. Loro hanno due punti in campionato, ma questo non significa nulla. Oggi era una partita di Coppa Italia, era importante il risultato in vista della partita di ritorno, invece così obblighi la partita di ritorno di giocare di rincorsa e devi fare un mezzo miracolo”.

Al “Tre Fontane” sarà certamente un altro match, una finale anche se contro un avversario alla portata ma carico, quindi le capitoline dovranno impegnarsi molto se vorranno proseguire il cammino in Coppa: “Ribaltare significa fare tre gol e non è semplice perché le squadre sono organizzate. Abbiamo la forza per poterlo fare, la capacità, però bisognerà fare molto attenzione. E da sabato contro l’Inter dovremo avere la mentalità giusta perché nessuno ci regala nulla”.

Conosciamo meglio Anja Sonstevold

Credit Photo: ASRoma
Anja Sonstevold è la quinta calciatrice norvegese a vestire la maglia della Roma dopo Andrine Hegerberg, Emilie Haavi, Mina Bergersen e Sophie Roman Haug.

Andiamo a conoscerla meglio.

Carriera 

Inizia la carriera vestendo le maglie delle giovanili dell’SF Grei e del Linderud/Grei. Nel 2009 si è trasferita al Kolbotn, aggregata alla prima squadra che disputa la Toppserien, massima divisione norvegese di categoria. Resta lì cinque anni ricoprendo diverse posizioni, dal reparto difensivo a quello offensivo e indossando anche la fascia di capitano. Nel novembre 2014 si trasferisce al LSK Kvinner.

Con la squadra di Lillestrom vince il campionato norvegese per cinque volte consecutive e partecipa alla UEFA Women’s Champions League. Dopo cinque anni a Lillestrøm, si trasferisce al Fleury in Francia per il suo primo campionato all’estero, ma resta lì solo una stagione.

Nel 2021 arriva in Italia all’Inter e il 14 novembre 2021, alla nona giornata di campionato, sigla la sua prima rete, aprendo al 6′ le marcature, con un gol da fuori area, nella vittoria casalinga per 5-0 sul Verona.

In nazionale 

Inizia il percorso in Nazionale partendo dall’Under 15 fino ad arrivare alla Nazionale maggiore. La prima convocazione con la Norvegia arriva nell’autunno 2013 ed esordisce al Torneo La Manga il 14 gennaio 2014 nella vittoria per 2-1 con la Spagna.

Viene inserita nella prima e provvisoria lista delle 35 giocatrici candidate per il Mondiale di Canada 2015, riesce a disputare la competizione internazionale sostituendo l’infortunata Caroline Graham Hansen. La Norvegia arriva agli ottavi di finale e viene eliminata dall’Inghilterra. Non è stata convocata per la Coppa del Mondo 2019 in Francia, pur giocando con regolarità. Torna invece a disputare il Mondiale nell’agosto 2023.

Palmares 

Campionato norvegese: LSK Kvinner: 2015, 2016, 2017, 2018, 2019

Coppa di Norvegia: LSK Kvinner: 2015, 2016, 2018, 2019

Caratteristiche  

Terzino che può giocare sia a destra che a sinistra, affidabile in fase difensiva e con buona propensione offensiva.

Destra naturale, ma sa giocare con entrambi i piedi, questa caratteristica l’ha portata ad adattarsi bene su entrambe le fasce.

Numeri 

Vicina alle 300 presenze in carriera con i club, in Italia con la maglia nerazzurra, ne ha totalizzate 54 segnando 2 gol. In questa stagione finora ha raccolto 9 presenze in Serie A.

I suoi dati raccontano anche il suo modo di giocare 9 occasioni create, 23 cross su azione e 10 cross riusciti in 678 minuti. Il 44% dei passaggi realizzati ha avuto una finalità offensiva.

Veronique Brayda, Brescia Femminile: “Abbiamo fatto un grande lavoro durante la settimana”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Brescia si è imposto per 3-1 contro il Bologna nel tredicesimo turno di Serie B, grazie alle reti segnate da Paola Boglioni, l’autorete di Margherita Brscic e il gol di Veronique Brayda.

Ed è proprio la capitana delle biancazzurre che, davanti ai microfoni di Be.Pi.Tv, ha commentato questo successo che mancava dall’ottava giornata contro la Freedom: “C’è tanta gioia per tutte noi, e tante volte lavori durante la settimana e poi i risultati. Magari fanno fatica ad arrivare è arrivato siamo molto contente per quello che abbiamo svolto fino ad ora. Abbiamo approcciato la partita in maniera completamente differente rispetto alla Res, e abbiamo fatto un grande lavoro durante la settimana“.

Sconfitta esterna per la Molfetta Calcio Femminile in quel di Salerno: le campane si impongono per 3-1

Inizia con una sconfitta esterna il 2024 delle ragazze della Molfetta Calcio. La Salernitana fa suo uno degli scontri diretti in chiave salvezza e allunga sulle dirette concorrenti in zona play out. Non è bastato il gol all’esordio di Penelope Riboldi, ottima la sua prestazione in campo per tutti i novanta minuti, che illude le biancorosse all’inizio della ripresa. Le campane rispondono immediatamente e, dopo pochi minuti, trovano la rete del pari. Il sogno del primo punto in trasferta svanisce al 24’ della ripresa, quando Olivieri si invola e di potenza scavalca Stella e depone la rete per il momentaneo 2-1.

Il Molfetta crea ma non riesce a trovare il gol del pareggio e al tempo stesso argina la squadra campana che cerca di chiudere la partita. Proprio la Salernitana in pieno recupero trova la rete del definitivo 3-1 ancora con Oliveri, doppietta per lei, brava a raccogliere la respinta del portiere biancorosso sul tiro precedente. Nei primi 45 minuti le due squadre si sono equiparate con veloci capovolgimenti di fronte ma, è il Molfetta ad avere l’occasione più ghiotta con Fiore, quando, sul finire della prima frazione, su punizione indirizza la sfera all’angolino: il numero uno della Salernitana riesce ad intercettare con un intervento straordinario mandando la sfera in angolo.

Nella ripresa arriva il gol dell’esordiente Riboldi che sfrutta un assist servito da Sgaramella, pallonetto e palla alle spalle dell’estremo difensore campano. Tre minuti dopo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, palla sul secondo palo dove, ben appostata, Apicella sigla il pareggio. Il resto è cronaca già descritta, dove va sottolineata la buona prova di Silvia Stella decisiva in più di un’occasione e in grande crescita in questo scorcio di stagione.

La Molfetta Calcio Femminile è attesa da 180 minuti importanti che la separano dal primo giro di boa del torneo di serie C. Le biancorosse sono attese dalla partita interna con il Trastevere, seconda forza del torneo, al “Poli” e poi in trasferta a Roma, contro il Grifone, diretta concorrente alla salvezza diretta.

IL TABELLINO:

Salernitana 1919 Woman – Molfetta Calcio: 3-1 (0-0)

Marcatori: 2 st Riboldi (M), 5 st Apicella (S), 24 st e 46 st Olivieri (S).

Salernitana 1919 Woman: Pascale, Faliventi, Cuomo (dal 48 st Mercede), Olivieri (dal 48 st Donnaruma), Colonnese, Sorrentino (dal 18 st Apadula), Ferrentino, Apicella, Cozzolino, Piccolo, Sabatino. All. De Risi. In Panchina: Fusco, Cirillo, Cicchetti, Marino, Di Santi, Genovese.

Molfetta Calcio: Stella, Di Grumo, Ladisa, Cantatore (dal 42 st Capriati), Lippolis, Fiore, Cimadomo ( dal 8 st Rotondo), Ripoldi, Pellegrini, Sgaramella, Petruzzella. All. Bleta. In Panchina: Lerario, Lamartina, De Musso, Messina, Carrante, Alfonso.

Arbitro: Di Palma di Casino

Assistenti Di Meglio e Savino di Napoli

Ammoniti: Sorrentino (S), Fiore e Pellegrini (M).

Il Parma centra contro il Pavia Academy l’ottava vittoria consecutiva

Le gialloblu di Salvatore Colantuono infilano l’8° successo consecutivo in campionato, l’11° su 13 match disputati. Il Parma ha approfittato del pareggio tra Ternana e Lazio per raggiungere la vetta della classifica, ora condivisa proprio con le umbre e le biancocelesti. Prima rete gialloblu per Di Luzio e Ploner, sbarcate in Emilia all’inizio di gennaio.
Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 21 gennaio contro il Chievo Verona.

Di seguito il tabellino della gara:

PARMA-PAVIA 4-1
Marcatrici: 3′ pt Di Luzio, 22’pt Codeca, 4’st Ploner, 35′ pt Gago st e 40′ st Distefano

PARMA – 1. Alessia Capelletti; 7. Antoinette Jewel Williams, 16. Federica Rizza (V. Cap.), 19. Elena Nichele, 25. Caterina Ambrosi (Cap.), 46. Veronica Benedetti; 91. Di Luzio (23′ st 27. Distefano), 8. Azzurra Corazzi (41′ st 17. Perin), 24. Caterina Fracaros (46′ st Marta Sicuri), 9. Kelly Odette Gago (46′ st 14. Nozzi), 91. Szandra Ploner (46′ st Alessia Marchetti). Allenatore: Salvatore Colantuono.A disposizione: 55. Eveljn Frigotto; 12. Gloria Ciccioli , 22. Vivien Beil , 23. Aurora Pantano

PAVIA – 77. Federica Francesca Migliazza; 7. Serena Accoliti, 9. Biancamaria Codeca (Cap.), 22. Marta Longoni (V. Cap.), 29. Elisa Crevacore, 66. Joyce Asamoah; 5. Sofia Aurora Lepera (19′ pt 20. Giulia Semplici), 14. Giulia Grumelli (intervallo Serena Contena), 18. Cecilia Cavallin (32′ st 99. Giulia Avallone), 10. Federica Cavicchia (42′ st 2. Sharon Zangrandi), 35. Ilaria Dugo (42′ st Giulia Zecchino). Allenatore: Roberto Salterio.A disposizione: 16. Elisa Terni; 4. Ilaria Dubini, 6. Matilde Ottina, 30. Noemi Polillo

Arbitro: Sig. Leonardo Falleni della Sezione A.I.A. di Livorno
Assistenti: Sigg. Alex Scaldaferro e Vincenzo Pallone di Vicenza
Ammonite: Ploner, Semplici, Contena
Recupero: 5′ pt, 3′ st

Sono arrivati i “botti” di fine… andata: ko Roma, Juventus e Milan!

Credit Photo: Edoardo Covone - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Si è disputato l’ultimo impegno del girone d’andata, nel campionato Primavera 1, in attesa che la prossima settimana possa riavviarsi anche la serie inferiore di Primavera 2. Il traguardo di metà regular season, ha riservato agli appassionati un replay dei “botti” di capodanno, che hanno rimescolato la classifica e riaperto, di fatto, l’intero discorso qualificazione, in ottica final four!

In questa undicesima giornata, il fattore campo è andato bellamente a farsi benedire (ci sono state ben cinque vittorie esterne ed una sola fra le mura di casa), con le conseguenti cadute delle prime tre in classifica, Roma, Juventus e Milan. Quasi un vero e proprio cataclisma, che rimette quantomeno in dubbio le eventuali convinzioni che potevano essersi formate dopo la disputa delle prime dieci rappresentazioni.

Il tonfo più clamoroso si è registrato nella capitale, dove la capolista Roma ha ceduto (0-2) all’ospitata Hellas Verona: in una giornata di appannamento praticamente complessivo, le ragazze di Francesco Viglietta si sono fatte infilare dalle giocate gialloblù di Maddalena Totolo e Sophie Aprile. Una caduta, la prima stagionale, che non compromette la leadership della squadra giallorossa, ma che ne ridimensiona in parte l’aura da “dominatrice” della stagione.

Altro flop casalingo (il terzo consecutivo) per la Juventus di Matteo Scarpa: passata in vantaggio grazie alla rete di Giorgia Berveglieri, la compagine bianconera s’è fatta rapidamente raggiungere, per opera di Shari Manco, e poi ribaltare grazie ai centri di capitan Sara Iardino e della subentrata Sofia Orsenigo. Il forcing finale delle piemontesi, ha poi solo portato al ridimensionamento del divario, per mezzo della stupenda segnatura (alla Del Piero) della giovanissima Esmeralda Di Bello.

E siccome “non c’è il due senza il tre”, ecco la contemporanea caduta della terza forza Milan, sul difficile terreno del Sassuolo, nell’unico successo interno del turno: le neroverdi di Davide Balugani sono andate a bersaglio, due volte, con Emma Girotto, mentre le rossonere di Matteo Zago hanno saputo replicare in una sola occasione, con Valentina Donolato.

Nelle altre gare del programma, invece, si è potuto assistere alla “manita” interista nella Repubblica del monte Titano, al successo di “corto muso” della Fiorentina in quel di Roma, sponda Lazio, ed alla pirotecnica sfida (2-3) fra l’ospitante Arezzo e l’ospitata Sampdoria.

Le nerazzurre del tecnico Marco Mandelli hanno realizzato ben due doppiette, con Rebecca D’Elia e Carolina Tironi, completando la loro cinquina per merito di Erika Dicataldo. Le gigliate di Nicola Melani, invece, hanno sbancato il Green Club della capitale, terreno di gioco biancazzurro, sull’onda dell’unico centro marcato da Irene Barsali. Le blucerchiate liguri, quindi, hanno avuto la meglio sulle amaranto di casa in una gara che ha messo a dura prova le coronarie del pubblico presente, sino al triplice fischio di chiusura: Irene Divittorio, Syria Rosignoli ed Aurora Bonacorsi hanno gonfiato la rete della formazione di mister Ilaria Leoni, le cui ragazze hanno provato a replicare, ma non a sufficienza, con i bersagli di Paola Taddei ed Alessia Scognamiglio.

Gli esiti di questa giornata (che definire folle potrebbe persino rappresentarne una sottovalutazione), hanno quindi portato ad una decisa compressione dell’alta classifica, con la reginetta Roma che continua mantenere lo scettro del comando, ma ora con sole più cinque lunghezze di vantaggio sulle quinte in classifica, che sarebbero ovviamente le prime escluse dalle final four che assegneranno lo scudetto di categoria. Alle sue spalle, sempre con due passi di ritardo, trova ancora posto quella Juventus che, però, è letteralmente tallonata sia dalla terza della classe Sassuolo, a cui rende un punto, che dalla quarta della fila, ovvero l’Inter, con una ulteriore lunghezza di margine. Altro passo indietro, ed ecco presentarsi quella coppia di ipotetiche “prime escluse”, che occupano la quinta piazza con umori e morali ben diversi fra loro. Le rossonere del Milan, infatti, si trovano sballottate da un’alternanza di risultati che le ha portate dalle “stelle” (il trionfo prenatalizio in casa juventina) alle “stalle” (la sconfitta di questo turno, con conseguente sorpasso di sassuolesi ed interiste) nel breve volgere di una giornata. Le viola fiorentine, invece, avranno sicuramente il morale all’apice, in conseguenza della perentoria rimonta messa in atto negli ultimi turni, dopo un periodo non troppo esaltante.

A scendere la graduatoria, poi, troviamo quelle squadre che non dovrebbero (ma visto gli ultimissimi sviluppi è d’obbligo usare il condizionale) più ambire ad entrare nei play off per il titolo. A partire dal quel Parma di Ilenia Nicoli che, appunto, ha appena sbancato il campo di Vinovo (TO), per proseguire con l’Hellas Verona di Davide Santeramo, che ha rifilato il primo dolore alla capolista sorpassando quell’Arezzo dalla quale è attualmente tallonato.

Nella lotta per evitare la retrocessione in Primavera 2, quindi, la Sampdoria ha compiuto forse un passo decisivo: vincendo in Toscana, infatti, ha allungato sia sulla penultima San Marino Academy (ora in ritardo di cinque lunghezze) che sulla cenerentola Lazio (a -8 dalla terz’ultima piazza e con ancora un solo punto in classifica).

Dunque, la graduatoria ci parla di un campionato praticamente “spezzato” in tre tronconi ben distinti, con lotta per la qualificazione, centro classifica e lotta per non retrocedere: ma, se dovessero confermarsi black-out nelle posizioni di testa, non si possono escludere ulteriori e spettacolari rimescolamenti!

 

 

Risultati Primavera 1

San Marino   –         Inter                      0-5

Roma           –         Hellas VR               0-2

Arezzo         –         Sampdoria              2-3

Lazio            –         Fiorentina               0-1

Sassuolo      –         Milan                      2-1

Juventus      –         Parma                    2-3

 

Classifica Primavera 1

Roma pt 26; Juventus 24; Sassuolo 23; Inter 22; Milan e Fiorentina 21; Parma 16; Hellas Verona 13; Arezzo 12; Sampdoria 9; San Marino 4; Lazio 1

Clamoroso al Piccolo di Cercola con il Napoli Femminile che ha inflitto alla Roma la prima sconfitta stagionale tra campionato e Coppa Italia

Credit Photo: Daniela Belmonte - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Clamoroso al Piccolo di Cercola con il Napoli Femminile che ha inflitto alla Roma la prima sconfitta stagionale tra campionato e Coppa Italia.

L’andata dei quarti di finale si è infatti conclusa con il successo – meritato – delle azzurre per 2-0 con reti di Chmielinski, su rigore, e Kobayashi.
In avvio gran salvataggio di Di Marino su cross di Glionna ma soprattutto clamorosa chance per Kajzba imbeccata da Corelli: conclusione da pochi passi addosso al portiere e grande rammarico per le azzurre.
Beretta ha fatto un grande intervento poco dopo su Haavi negando il vantaggio alle giallorosse. Kumagai di testa non ha trovato il bersaglio grosso mentre alla mezz’ora è stato annullato un gol a Paloma Lazaro (incornata su uscita incerta del portiere) per posizione di fuorigioco. Al 35’ frittata di Caborner che ha lanciato Corelli davanti al portiere ospite, sul rimpallo seguente l’attaccante azzurra è stata atterrata: calcio di rigore che Chmielinski ha trasformato sicura. Poco dopo gran botta di Glionna su punizione e palla sulla traversa.

Ad inizio ripresa altra ottima parata di Beretta con i piedi su Viens ma la chance più grossa l’ha avuta del Estal su assist di Corelli dopo uno splendido lancio dell’esordiente Langella (2007): la spagnola ha però clamorosamente calciato sul portiere. L’ex di turno Giacinti – alzatasi dalla panchina insieme a Giugliano (anche lei ex azzurra) – è andata vicina al pari al quarto d’ora, prima dell’ennesimo chance di del Estal in contropiede (parata del portiere in angolo e dal corner successivo ancora una chance per la spagnola – volée alta da pochi passi). Beretta si è esaltata con due parate eccezionali su Tomaselli (colpo di testa ravvicinato e diagonale da buona posizione). Gol sbagliato, gol subito con un mancino straordinario di Kobayashi che ha portato il Napoli sul 2-0 con una vera e propria prodezza da limite.

L’analisi “Panini Digital” del big match tra la Juventus di Montemurro ed il Milan di Corti

Credit Photo: Paolo Comba-Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Juventus passa di misura a Biella, su di un ritrovato Milan, ed attraverso i dati della “Panini Digital” proviamo ad analizzare nel dettaglio la gara della 12° giornata di Serie A Femminile.

L’Indice di valutazione di squadra finale (IVS) sarà ai tre fischi di Lorenzo Maccarini leggermente a favore delle padrone di casa: JUVE 58 contro MILAN 42. Certamente le ragazze di Davide Corti, con il 4-4-2 hanno saputo capitalizzare meglio i primi 45’ giocando a testa alta: sfruttando meglio il possesso di palla (un 48 contro il 52 delle bianco nere) giocando una serie di sfere di alto livello ed andando al tiro senza paura e chiudendo una prima frazione in netta parità, sia sul gioco che sullo score.

L’atteggiamento in fase difensiva ha evidenziato un Milan più nervoso, che ha commesso più falli per bloccare le avversarie (9 placcaggi e 2 falli fischiati contro), un baricentro posizionato sui 53 metri ha permesso di avere una buona qualità nel gioco: con 325 passaggi di cui 50 andati a buon fine, ma ha anche evidenziato poca fluidità al tiro in porta.

La Juventus ha macinato meno palle: 319 passaggi dei quali 50 andati a buon fine (al pari del Milan) giocando il 55% dei palloni ed avendo una supremazia territoriale di poco superiore. A livello tattico di gioco si può tranquillamente dire che le due formazioni hanno giocato in modo speculare con dati pressa poco simili.

La piccola differenza si è vista, oltre che sul quadrante di gioco, sui dati relativi alla fase offensiva dove le ragazze di Joe Montemurro hanno capitalizzato più occasioni a rete: 7 contro 5, andando al tiro con più precisione e con una efficienza in attacco pari al 30.4% contro il 16.7% delle avversarie.

Molte le iniziative personali, in ambo le formazioni, con le bianco nere a piazzare 50 sfere in area delle diavole e con accelerazioni che hanno lasciato le linee difensive a rincorrere.

Dei 13 tiri a rete della Juventus, di cui 6 dentro lo specchio della porta (e due reti) si nota che essi sono arrivati: ben 7 su azione, 6 indirettamente da calci piazzati e 2 direttamente su punizione. Molti di essi sono partiti da centro area avversaria, e con un tiro di piede con palla bassa, sfruttando di più la zona di destra (dove è arrivato il gol parità di Sofia Cantore).

Il Flusso di gioco delle padrone di casa, ha ancora visto comandare il match ed essere la più produttiva in assoluto: Lisa Boattin che con i suoi 42 tocci ha prodotto 13 passaggi per Caruso, 7 per Garbino e 6 per Cascarino; andando a concludere con il 69% dei passaggi meglio riusciti dell’intera gara.

Le undici di Corti, nel flusso di gioco, hanno sviluppato un efficiente giro palla tra Piga (la migliore del gruppo) che con i suoi 52 palloni transitati nei piedi ha prodotto con Swaby (14 sfere giocate) e con Bergamaschi (10) una serie di ottime giocate nei primi 45’ minuti.

La Roma perde il suo primo match: a Napoli per i quarti di Coppa Italia, la gara è tutta partenopea

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio femminile Italiano

Le Campionesse d’Italia della AS Roma, cadono in trasferta a Cercola, affrontando il Napoli per la sfida dei “quarti di andata” di Coppa Italia. Un 2 a 0 firmato nel primo tempo da Chmielinski, su rigore, e da Kobayashi nella ripresa.

Difronte a 1368 spettatori, presenti, le undici di Alessandro Spugna fraseggiano bene complice il livello tecnico superiore delle avversarie ma ad avere la prima grossa occasione a rete la trovano le padrone di casa, con la ex. Paloma Lazaro, che non calcia nell’attimo giusto per piazzare la sfera di poco a lato. Roma che tiene bene il campo, con un giro palla veloce e preciso, per una sfida molto ritmica e bella a vedersi. Al 17’ è Viens a provarci dalla distanza, con il Napoli in dieci per l’infortunio di Sofia Di Bari (dove entrerà Bertucci), per il primo sospiro della sfida pomeridiana. Poco dopo ci prova Serturini, a ritmi spezzettati, ma con un predominio territoriale sempre delle giallo rosse. Il sintetico “del Piccolo” partenopeo crea qualche scivolata in più, rispetto al manto erboso del Tre Fontane, ma la Roma con scambi veloci tiene bene il baricentro alto e porta molta pressione alle avversarie.

La prima mezz’ora di gioco, scorre via veloce, ed il Napoli a fatica tiene bene le incursioni giallo rosse cercando di proporsi con lanci lunghi verso Alice Corelli e Paloma Lazaro. Padrone di casa che piazzano la sfera in rete con Lazaro, dopo un calcio piazzato di Corelli dal limite aerea, ma il giudice di gara rivela un fuori gioco al limite che nega il vantaggio alle locali. Napoli che trova coraggio e riesce a proporsi in avanti con dinamicità, peccato che nelle finalizzazioni ha prodotto poco, se ne avvale la Roma che sul fronte opposto porta ancora Viens al tiro: brava Beretta tra i pali. Al 35’ l’affondo in solitaria di Corelli provoca l’intervento di Korpela, fuori tempo, e viene assegnato un calcio di rigore per le padrone di casa: dagli undici metri la tedesca Chmielinski  segna la sua prima rete con la maglia azzurra, per l’ 1 a 0 del Napoli.

Al 40’ la punizione da fuori area di Glionna si stampa sulla traversa, a sorpresa, ma il risultato resta invariato. Padrone di casa che cercano metri e secondi, con un possesso palla faticoso ma produttivo, la migliore in campo Corelli quando entra in affondo tra le linee della Roma trova il giusto spazio: peccato che in centro area non trovi una compagna a chiudere le numerose azioni impostate. Il primo tempo si chiude con un meritato vantaggio per le ragazze di Seno per una gara ancora molto lunga ma, nei primi quaranta cinque minuti, impostata molto bene.

La ripresa trova l’ennesimo legno per la Roma, per un inizio gara in fotocopia al primo: tanto palleggio e poche conclusioni efficiente a rete da parte delle ragazze di mister Spugna. La Roma gioca la carta Valentina Giacinti (al posto di Serturini) e porta sul quadrante di gioco anche Giugliano per dare più tecnica e maggior slancio alla squadra. I nuovi ingressi vedono una spinta efficacie, con accelerazioni sensibilmente più veloci e precise, Napoli che fatica ma tiene ed il risultato (a sorpresa) resta invariato. Ci prova Manuela Giugliano, ma Beretta è la protagonista della serata a Cercola e salva, Spugna prova a cambiare le carte: esordisce anche  Anja Sonstevold (arrivata dall’ Inter ieri e confermata in giornata), ma all’ 80′ il sinistro di Kobayashi mette a segno (anche lei) la sua prima rete, per il doppio vantaggio del Napoli.

Anche se la storia in campionato ci dice tutt’altro, in Coppa il Napoli trova la “prima storica vittoria in Coppa Italia” che porta tanto morale. Un doppio vantaggio per le partenopee, che in virtù del ritorno a Roma vedrà tutto un altro approccio per le ragazze di Spugna, ma questo primo match che scrive una meritata vittoria alle undici di Seno.

 Queste le formazioni scese in campo:

NAPOLI (4-3-3): Beretta; Pellinchelli, Pettenuzzo, Di Marino, Di Bari; Gallazzi, Kajzba, Giai; Corelli, Chmielinski, Lazaro. All. Biagio Seno

ROMA (3-5-2): Korpela; Minami, Valdezate, Bartoli; Serturini, Kumagai, Pellegrino Cimo, Greggi, Feiersinger; Viens, Glionna. All. Alessandro Spugna

Alessandro Campi, Tavagnacco: “È stato assurdo non chiudere il primo tempo in vantaggio”

Domenica non è stata certamente una giornata facile per il Tavagnacco, sconfitto 4-0 ad Arezzo e rimasto inchiodato sul fondo della classifica. Nonostante tutto, Alessandro Campi – tecnico delle Friulane – vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, grazie anche al buonissimo primo tempo giocato dalle sue. Ecco quanto ha dichiarato all’emittente Be.Pi TV al termine della gara.

Io credo che siamo rimaste in partita. È stato assurdo non chiudere il primo tempo in vantaggio. Abbiamo secondo me fatto un gran primo tempo, ma purtroppo abbiamo perso due giocatrici, e abbiamo un po’ dovuto rivedere i nostri piani. E diciamo che poi le occasioni che abbiamo concesso sono state un po’ per nostri errori. Però avevamo secondo me la partita in mano. Poi purtroppo nel secondo tempo, una volta che prendiamo il gol,su un corner… palla mia, tua… (adesso dovrò rivederlo ovviamente). Da lì in poi abbiamo provato fino all’ultimo, rischiando di prendere poi un passivo pesante a fronte di un tentativo di provarci fino in fondo“.

Cosa dobbiamo fare per ritrovare gli equilibri di questa stagione? Eh, è una bella domanda (sorride). Ci manca sempre qualcosa, però devo dire che oggi – può sembrar strano vedendo il risultato – ma abbiamo secondo me momenti di grande prestazione, perché comunque l’Arezzo adesso anche con gli acquisti invernali ha una signora squadra, sia a livello fisico sia a livello di esperienza sia a livello tecnico. Per cui noi secondo me non solo abbiamo retto, ma abbiamo fatto anche qualcosa in più nel primo tempo. Per cui non ci resta che guardare con ottimismo, e cercare di essere un pochino più concrete per prendere i punti, perché poi servono quelli“.

Non mi esprimo più su Kocina perché la ragazza sa già tutto (sorride). Avevamo due 2007 in campo, e anche 2006, poi delle altre abbiamo perso il conto… guardando anche questo aspetto dico molto molto brave. Quando hanno fatto le cose bene, le hanno fatte molto molto bene“.

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