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“La salute del calciatore”: andato in scena il convegno a Roma organizzato da AIC e AIAC

Quanti giorni servono ad un calciatore per recuperare la forma fisica e mentale adeguata dopo un impegno agonistico? Se ne è discusso a Roma, nell’aula magna del Centro preparazione Olimpica Acqua Acetosa al Convegno “La salute del Calciatore” organizzato da Associazione Italiana Calciatori e Associazione Italiana Allenatori.
L’incontro ha voluto approfondire il tema della “super attività” (partite giocate, tempi di recupero, ecc.) partendo dalle attuali conoscenze scientifiche che affermano che, in
condizioni di “stress ordinario”, andando oltre il “limite” di una partita ogni quattro giorni, l’integrità fisica dell’atleta viene messa concretamente a rischio.
Durante il convegno sono stati presentati i risultati dell’indagine condotta, tra il 15 marzo e il 15 maggio 2023, su tutti i calciatori di Serie A e sugli staff tecnici. Indagine inedita, realizzata tramite l’invio di un questionario per valutare proprio i tempi necessari all’atleta per il recupero fisico e mentale dopo gli impegni agonistici.
Tra i calciatori che hanno partecipato al sondaggio: 19% portieri, 33% difensori, 28%
centrocampisti e 20% attaccanti. Di questi il 33% è di età compresa tra i 18 e i 24 anni, il 35% tra i 25 e i 29 anni, il 24% tra i 30 e i 34 anni e il restante 8% oltre i 35.
A livello di carriera professionistica, il 21% ha giocato da 1 a 4 stagioni, il 39% da 5 a 9, il 27% da 10 a 14 e il 13% più di 15 campionati.
Alla domanda “quanti giorni servono per recuperare la piena efficienza fisica dopo
una partita ufficiale”, il 56% ha risposto 2 giorni mentre il 32% 3 giorni.
Se invece si parla di “voglia di giocare” dopo una partita ufficiale, il 30% ha risposto che occorrono 3 giorni, il 26% 2 e il 25% un giorno solo.
Il 55% ritiene che per recuperare la “piena competitività dopo 2 partite in 7 giorni”
occorrano 3 giorni (il 21% 2 e il 15% 4), e il 30% considera necessari 3 giorni per
recuperare la “piena competitività dopo 3 partite in 7 giorni” (il 26% 5 e il 24% 4).
Infine il 24% dei calciatori ritiene che servano 3 giorni per recuperare la “piena
competitività dopo 4 partite in 12 giorni”.
Tra i relatori del convegno, oltre al Presidente AIAC Renzo Ulivieri e al Presidente AIC
Umberto Calcagno, anche il Prof. Carlo Castagna (laboratorio di biomeccanica del
Settore Tecnico FIGC) che ha trattato il tema dello stress fisico-ambientale, il Prof. Carlo Vercelli (responsabile area psicologica Juventus FC) che ha illustrato la ricerca sullo stress psicologico, e il Prof. Piero Volpi (responsabile medico FC Inter) che ha sviluppato i dati riguardanti lo stress clinico.
Il momento d’incontro che AIAC e AIC hanno inteso promuovere attraverso questa
iniziativa, vuole tracciare un quadro concreto della situazione, approfondendo le
motivazioni che sono alla base dell’attuale modello di funzionamento, con l’obiettivo di avanzare proposte capaci di avviare una approfondita discussione sull’argomento.
Le associazioni di categoria di chi lavora nel calcio e l’intero sistema ritengono la salute un diritto incomprimibile oltre che una doverosa tutela sindacale da garantire a tutti i calciatori e le calciatrici.
La professione del calciatore o della calciatrice è strettamente connessa al sistema di
business ed entertainment che anima il calcio professionistico di vertice a livello nazionale ed internazionale. Le società di calcio, ormai da alcuni decenni, si sono trasformate in aziende che producono un prodotto/servizio che, come tutti i prodotti che si confrontano sul mercato, si propone di raggiungere il maggior numero possibile di utenti.
Il bisogno di “allargare la base” dei consumatori ha portato alla definizione di strategie aziendali sempre più orientate all’incremento delle entrate ed all’accrescimento del valore del brand dell’azienda sportiva. Queste strategie, contestualmente, comportano un crescente aumento del “ciclo produttivo”. Tale aumento, nel calcio, si sostanzia quasi esclusivamente nel maggiore utilizzo delle risorse umane disponibili.
Il saldo generato da questa strategia rischia di essere negativo per l’azienda e per l’atleta.
Perseguire in questo modello, insistendo sul rafforzamento della linea produttiva, è un rischio economico-gestionale che poche aziende sono in grado di correre. Appare
necessario, dunque, cercare alternative capaci di coniugare le imprescindibili esigenze del mercato con gli altrettanto imprescindibili limiti all’utilizzo delle risorse umane che sono al centro di un modello di business chiamato “sport”.
Nel suo intervento, a conclusione del Convegno, poi svolta da Umberto Calcagno, il
presidente dell’Aiac, Renzo Ulivieri ha voluto sottolinearne alcuni aspetti politici:
«Approfondire la questione della salute del calciatore non è una mancanza di sensibilità e di rispetto difronte alla piaga endemica delle centinaia di morti sul lavoro nel nostro Paese. Ma non esiste per noi una salute di serie A e di serie B. Né può essere accettata la logica spiccia: io ti pago, tu corri. Logica seguita dalla Fifa, che in Qatar ha rincorso il miraggio del tempo di gioco effettivo… La verità è che questo incontro deve essere un punto di partenza. Giocare troppo abbassa la qualità dello spettacolo, è un fatto. E gli stadi sono tornati a riempirsi non per la qualità del gioco ma per la voglia di stare di nuovo insieme dopo la pandemia. Confronti come questi sono necessari, per dare spunti, per evitare che un sistema stressato trovi poi scorciatoie illecite».

“Quando si parla di riposo per tutelare la salute dei calciatori il rischio è sempre quello di essere strumentalizzati” – ha detto il Presidente AIC Umberto Calcagno. “La realtà è che non si sta parlando di vacanze, ma di recupero, cioè del periodo necessario nel quale si approfitta per costruire quello che un atleta di alto livello deve fare per potersi rigenerare e ricondizionare. Perché stiamo parlando di calciatori della parte apicale del nostro mondo che necessita di massimo rispetto” – ha proseguito il Presidente AIC – “e dobbiamo parlarne come sistema perché abbiamo gli strumenti per farlo, abbiamo dati sufficienti per analizzare a fondo il problema e abbiamo anche un aspetto non trascurabile che è il controllo di tutte le attività che un calciatore svolge al di fuori del campo e che sono comunque sotto stretto controllo delle società”. “La verità è che la coperta è corta” – ha concluso Calcagno – “forse una delle soluzioni potrebbe essere ridurre il numero di squadre dei nostri tornei, ma in campo internazionale appena si creano dei buchi di calendario ci si inventano nuove competizioni. Non si possono risolvere questi problemi solo all’interno del nostro mondo, nella consapevolezza che una sovraesposizione di tutti questi eventi non è nemmeno la soluzione migliore per valorizzare il prodotto dello spettacolo calcistico”

COMUNICATO AIC e AIAC

Andressa: “Ho dato il meglio di me, il risultato è arrivato come lo sognavo”

Successo tricolore per la Roma di Alessandro Spugna, che in settimana ha festeggiato lo scudetto al Tre Fontane contro l’Inter e all’Olimpico durante la gara maschile dei giallorossi contro la Salernitana. Felicità tra le calciatrici capitoline come per la brasiliana Andressa, che tramite social nei giorni passati ha postato:

“Ciao ragazzi ci ho messo qualche giorno per venire qui a condividere con voi alcune foto di questo storico titolo per me, i miei compagni, il club e i nostri tifosi. Sto vivendo ogni giorno questo fantastico obiettivo che abbiamo raggiunto, ho desiderato tanto questo traguardo, ho lottato e dato la migliore versione di me ogni giorno di allenamenti e partite, e il risultato è arrivato come lo sognavo. Ogni onore e gloria al Signore”.

Sassuolo, il 2-1 sul Como Women va oltre ai semplici tre punti

Photo Credit: Pagina Twitter US Sassuolo Calcio

Il pallone è tornato a rotolare sul Ricci di Sassuolo, e chi è andato ieri a vedere la gara delle neroverdi contro il Como ha avuto la possibilità di vivere almeno un paio d’ore di tifo, passione e divertimento, soprattutto dopo quello che è successo circa una settimana fa, quando l’Emilia-Romagna è stata colpita dalle intense piogge che ha causato enormi danni al territorio emiliano-romagnolo.

Forse, questo 2-1 del Sassuolo sul Como va oltre ad aver conquistato dei semplici tre punti, ma un risultato che fa capire, ancora di più, il senso di questa stagione che le ragazze di Piovani hanno affrontato: sono partite male nelle prime gare di campionato, ma pian piano si sono rialzate, hanno lottato e alla fine ce l’hanno fatta, riuscendo a ottenere la permanenza e la Poule Salvezza, ma addirittura sono arrivate ad un punto dall’Inter quinto nella classifica complessiva di Serie A.

Forse questo 2-1 rappresenta il valore della popolazione emiliano-romagnola, dove prima cade e poi si rialza sempre, per diventare ancora più forte. Certo, sarà un paragone forzato, ma molto forzato, ma è esattamente il medesimo percorso che ha fatto, ma sportivamente parlando, nel massimo campionato.

Ora il Sassuolo dovrà pensare alla prossima stagione, con l’auguro che stavolta le sassolesi possano fare un campionato da protagonista, cercando di tenere ben salde le basi, perché le fondamenta ci sono, vedi Kresche, Philtjens, Jane, Bellucci, Orsi, Filangeri, Clelland, dove alcuni rumors dicono che potrebbe lasciare l’Italia, Sabatino, e soprattutto coach Gianpiero Piovani, colui che ha reso, e speriamo che lo renderà, importante questo Sassuolo.

Viviana Schiavi: “Sarei voluta nascere nell’era del professionismo. Per me importanti Panico, Guarino, Tesse e Parisi.

Nei giorni scorsi Viviana Schiavi, ex calciatrice che ha vestito anche la maglia della Nazionale e attuale CT dell’Under 16 femminile, ha parlato ai microfoni dell’AIC. Queste le parole rilasciate dalla classe ’82 milanese.

Sulla Nazionale: “Quando prendi in mano per la prima volta la maglia della Nazionale inizi a tremare. La percepisci, la senti. Quando Carolina Morace mi ha detto: “Vieni e entri”, hanno iniziato a cedermi le gambe. “Io? Devo entrare io? Quando ho iniziato ero follemente innamorata di Mancini e Vialli. Nel calcio femminile per me sono state importanti: Manuela Tesse, perno della difesa della Nazionale, Panico e Guarino. Ma anche Alice Parisi: è la mia figlioccia, umanamente è pazzesca”.

Il CT dell’Under 16 femminile poi continua: “Quello che vorrei trasmettere alle ragazze
della Nazionale Under 16 è il sogno. Di viverlo per rappresentare qualcosa. Non solo il Paese ma per le tante ragazze che quel sogno non possono viverlo. Il professionismo? Penso che sarei voluta nascere 15 anni dopo per riuscire a vivere questo sogno al completo. Però non ho rimpianti perché l’ho vissuto sempre mettendo tutta me stessa. Credo sia un’opportunità enorme che le ragazze più giovani devono cogliere”.

Serie B femminile, la classifica finale: tutti i verdetti della stagione 2022-2023

Credit Photo: Mario Quartapelle

Nel pomeriggio di oggi si è giocata la trentesima ed ultima giornata di Serie B, la quindicesima del girone di ritorno.
Il Napoli non sbaglia a Tavagnacco e si conferma al primo posto con 74 punti che valgono la promozione in Serie A. Allo spareggio, con il Pomigliano, la Lazio seconda, a -1 dalle partenopee, dopo il successo interno, 1-0, con l’Arezzo con la terza piazza al Cittadella, 70, che vince a tavolino con la Sassari Torres, vista la mancata presenza della squadra sarda. Quarta la Ternana, 67, che regola 3-1 il San Marino con il Verona quinto, 58, che supera in trasferta il Ravenna, 2-4. Scivola al settimo posto il Chievo, 51, che cede in casa contro il Cesena, 0-2, che scavalca di una lunghezza proprio le venete prendendosi la sesta piazza. Sicura dell’ottavo posto, 40, il Brescia che nell’anticipo del sabato aveva superato 1-2 il Trento. A seguire il Ravenna, 34, il San Marino, 32, ed il Genoa, 31, che batte 9-0 l’Apulia Trani. Chiudono l’Arezzo, 30, la Sassari Torres, 26, e le retrocesse Tavagnacco, 22, Trento, 17, e Apulia Trani 7.

I risultati dell’ ultima giornata:
Trento-Brescia 1-2
Cittadella-Sassari Torres 3-0 (a tavolino)
Genoa-Apulia Trani 9-0
Chievo-Cesena 0-2
Lazio-Arezzo 1-0
Ravenna-Verona 2-4
Tavagnacco-Napoli 0-1
Ternana-San Marino 3-1

LA CLASSIFICA:
Napoli 74, Lazio 73, Cittadella 70, Ternana 67, Verona 58, Cesena 52, Chievo 51, Brescia 40, Ravenna 34, San Marino Accademy 32, Genoa 31,  Arezzo 30, Sassari Torres 26, Tavagnacco 22, Trento 17, Apulia Trani 7.
Verdetti
Napoli promossa in Serie A
Lazio agli spareggi con il Pomigliano
Retrocesse in Serie C Tavagnacco, Trento e Apulia Trani

Stephanie Galluccio arriva a quota 50 gol con l’Independent

Independent-calcio-galluccio-stephanie
Domenica scorsa al Complesso Sportivo Kennedy sorpresa per la nostra bomber Stephanie Galluccio in occasione del suo 50° gol realizzato in competizioni ufficiali con i colori dell’ Independent. Per lei maglia commemorativa dalle compagne di squadra debitamente autografata e targa ricordo dalla società consegnata dal Presidente Astarita.
Complimenti
COMUNICATO INDEPENDENT

Credit: Independent
Credit: Independent

Domani sera a Legnago la presentazione del libro “Una vita in fuorigioco” di Katia Serra

Donne sui Tacchetti -Stereotipi e pregiudizi: cambiare mentalità per combatterli.
Da sempre, intorno al calcio femminile aleggiano pregiudizi e stereotipi. “Il calcio non è
uno sport per signorine” è la frase che qualsiasi bambina, ragazza e donna che tenta di
avvicinarsi a questo mondo è costretta a sentire.
Nonostante, negli ultimi anni, il calcio femminile sia in costante crescita e sempre più
sottoposto all’attenzione mediatica, questo sport continua a dover combattere contro
una cultura che, purtroppo, è ancora fortemente maschile. Proprio in virtù di queste
considerazioni nasce il progetto “Donne sui tacchetti”. Donne Sui Tacchetti, prima di
essere un evento, vuole essere un veicolo: il problema di fondo è un problema culturale,
che può essere affrontato solo tramite sensibilizzazione, formazione e informazione.
Dopo l’appuntamento del 12 maggio presso il Comune di Fagnano Olona con la
calciatrice Alice Pignagnoli, Donne Sui Tacchetti si sposta a Legnano, presso il Museo
Fratelli Cozzi. Tutta femminile anche la scelta della location: Elisabetta Cozzi, founder
del Museo, è tra le promotrici del movimento Woman In Power, movimento con in
quale – tra le altre cose – contrasta pregiudizi e stereotipi legati al ruolo delle donne nel
mondo dei motori.

La serata inizierà alle 19.00 e sarà suddivisa in tre momenti: la presentazione del libro
“Una vita in fuorigioco” di Katia Serra, ex calciatrice con 467 presenze tra Serie A e Serie
B ed un totale di 129 reti, è stata la prima donna nella storia a commentare una finale
della Nazionale maschile nella Finale di Euro 2020. Lucia Anselmi, giornalista presso
DAZN, dialogherà con l’autrice. Si prosegue poi con la proiezione dell’intervista doppia
realizzata con ASD Città di Varese per mettere a confronto le differenze con cui un
calciatore e una calciatrice vivono la stessa esperienza sportiva. Infine, nell’ultima parte,
interverranno diversi speaker che, portando le loro esperienze, affronteranno diversi
aspetti del calcio femminile, mantenendo il focus su tematiche di parità di genere.
Ritroveremo Katia Serra e Lucia Anselmi, ma anche Lorenzo Francini, preparatore
atletico della prima squadra di AC Milan Femminile; Sergio Pedrazzini, Presidente del
Comitato Regionale LND e Carmine Gorrasi, general manager dell’ASD Solbiatese
Azalee 1911. Infine, saranno mostrati i risultati di un sondaggio condotto in
collaborazione con SSD Varesina Sport e Liceo A. Manzoni di Varese.
Concluderemo alle 20.30 con un aperitivo offerto da La Cucina di Altamura.
Gli sponsor dell’evento: Raviolificio Lo Scoiattolo, Infocia, Mondorinnovo e B&B
Consulenze.
Vi aspettiamo presso il Museo Fratelli Cozzi a Legnano (MI), Viale Pietro Toselli, 46.
COMUNICATO 

Il Bayern Monaco, chiude la Bundesliga vincendo, e si consacra Campione Tedesco

Credit Photo: Bayern Monaco

Il Bayern Monaco è Campione tedesco: grazie alla vittoria, forse scontata, per 11 ad 1 contro il Turbine alla 22° giornata ha scritto la storia. Le ragazze del tecnico norvegese  Alexander Straus, hanno effettuato un Campionato strepitoso vincendo 19 gare (al pari della seconda classificata: il Wolfsburg) 2 pareggi ed una sola sconfitta (sul campo esterno delle ex campionesse in Carica per 2 reti ad 1), ha segnato soltanto 67 reti ma è stata la squadra con la miglior difesa, ovvero subendo in 22 gare solo 8 reti.

La gara contro l’oramai retrocessa Turbine era soltanto una formalità, per la passarella vittoriosa difronte al suo pubblico. Un risultato fin troppo pesante per le ospiti, ma i 22 tiri a rete, di cui 13 in porta, evidenziano tutta la supremazia territoriale espressa nel buon gioco e nella perfetta gestione del match. Con questo risultato il Monaco entra in Champions League così come il Wolfsburg, giunto in seconda posizione.

Il Wolfsburg superando il Friburgo per 2 ad 1 ha tenuto testa alla capolista, pur non riuscendo nell’impresa, grazie alle reti della solita Ewa Pajor al 8’ ed al gol dagli undici metri di Dominique Janssen. Le volpi verdi lasciano il titolo dopo anni di successi e record ma anche in questo campionato scrivono un finale che le vede in 22 gare mettere a segno 19 vittorie, nessun pareggio, e 3 sconfitte. Certamente un percorso positivo, titolo a parte, con il miglior attacco tedesco (75 score) ed un solo errore: commesso contro il TSG.

Le ragazze di Stroot, forse, tra gli impegni di Champions e gli impegni settimanali legali ai recuperi hanno perso l’opportunità di eguagliarsi, ma non dimentichiamo che vi sarà ancora un importante titolo che vale moltissimo: la Finale di Champions League contro il Barcellona, ad Eindhoven il 3 Giugno.

Altro verdetto tra l’ Eintrach Frankfurt ed il Meppen, dove quest’ ultima ha visto la retrocessione. A spuntarla sono state le padrone di casa con un secco 6 a 0 che ha chiuso definitivamente i giochi di classifica per l’ Eintrach a chiudere al terzo posto, ed condannare il Meppen a perdere la massima categoria per la prossima stagione.

TSG che grazie allo 0 ad 1 sul campo dello Spielverein Duisburg chiude una annualità ad un ottimo livello di gioco, ovvero al 4° posto. Le 15 vittorie e le sole 4 sconfitte, con le teste di serie, hanno evidenziato il potenziale di squadra e la grande capacità di questo gruppo a reagire sul campo alle sfide che contano.

Il risultato di parità, 1 ad 1 tra il Club Koln e l’ Essen, ha portato il punteggio sufficiente ad entrambe le società a garantirsi la permanenza in categoria. Le due reti, una per tempo, lasciano la classifica in una posizione centrale. Il Club Klon, tra le due, è quella che nell’ultima fase di questa Bundesliga ha compiuto un vero miracolo: scavalcando le rivali di bassa classifica e salvandosi.

Chiude la giornata un’altra sfida di centro classifica, e di poco influenza per i giochi finali, il Verder Von 1899 ed il Bayer Leverkusen. Ad avere la meglio sono state le ospiti del Leverkusen con un 2 a 0 che ha portato i sigilli di Wieder e Sehan.

Napoli: Anima e core, Gomes firma il gol promozione. Le partenopee tornano in Serie A

Photo Credit: Napoli Calcio Femminile, Stefano Petitti

A…nema e core con la A maiuscola logicamente. Segna Gomes – Il capocannoniere – e chiude la pratica Tavagnacco proprio come Osimhen aveva fatto ad Udine. Il Napoli Femminile torna in massima serie e lo fa dalla porta principale ed in modo assolutamente meritato mettendosi dietro colossi come Lazio, Cittadella, Verona e Ternana. Il successo di un club che ha saputo reagire alla grande alla retrocessione dello scorso anno ricostruendosi senza perdere la sua identità.

Seno ha modificato qualcosa nell’undici iniziale inserendo Ferrandi, Pinna e Puglisi per dare un po’ di respiro a Mauri, Gomes e Sara Tui. Al 10’ vero e proprio miracolo di Marchetti su splendida girata di del Estal dopo un cross da sinistra di Di Bari. Pressione azzurra ovviamente molto forte e mancino di Ferrandi deviato in angolo da un difensore al 14’. Copetti ci ha poi messo una mano provvidenziale al 23’ su Diaz Ferrer. Al Napoli è mancato spesso l’ultimo passaggio e così il primo tempo si è chiuso sullo zero a zero.

Ad inizio ripresa dentro Nozzi per Veritti e Gomes per Pinna, con la portoghese subito pericolosa di testa al 6’ – palla fuori. Donda ha poi salvato a pochi metri dalla porta sulla volée di Gomes su assist di del Estal che sembrava vincente. Copia e incolla pochi minuti dopo ma finale diverso con il gol numero 23 di AG7 in campionato: cross da destra di del Estal e tocco vincente del centravanti azzurro per l’uno a zero ospite. Di Marino di testa ha sfiorato il bersaglio grosso, Seghir di destro ha centrato la traversa e poi nel finale De Matteis ha fatto correre un brivido a Copetti su punizione. È stata l’ultima emozione di una stagione lunga ed esaltante per il Napoli Femminile.

TAVAGNACCO-NAPOLI FEMMINILE 0-1

MARCATORI: Gomes 9’ s.t.

TAVAGNACCO (4-3-1-2): Marchetti; De Maio, Novelli, Rosolen, Maroni; Guizzo, Taleb, Licco; Donda; Diaz Ferrer, Poli (Gangi, Novelli, Iacuzzi, Andreoli, Albertini, Morleo, Deide, Magni, De Matteis). All.: Campi
NAPOLI FEMMINILE (4-3-1-2) Copetti; Di Bari Dum(dal 27’ s.t. Dulcic), Di Marino, Veritti (dal 1’ s.t. Nozzi), De Sanctis; Giacobbo, Ferrandi, Puglisi; Tamborini (dal 20’ s.t. Seghir); del Estal (dal 45’ s.t. Sara Tui), Pinna (dal 1’ s.t. Gomes) (Tasselli, Franco, Mauri, Landa). All.: Seno

ARBITRO: Poli di Verona (Cerrato-Liotta)

Note: giornata estiva, terreno gibboso. Spettatori 200 circa con volta rappresentanza ospiti. Amm.: Di Bari, Di Marino, Puglisi (N)

Il Lumezzane Women fa dieci gol alla Sambenedettese: le lumezzanesi chiudono al terzo posto

Photo Credit: Elia Soregaroli

Il Lumezzane Women conclude la sua prima stagione nel Girone B di Serie C battendo 10-0 una Sambenedettese che, nonostante fosse numericamente non messo bene rispetto alle lumezzanesi e il punteggio finale ma soprattutto la già matematica retrocessione in Eccellenza, ha onorato nel migliore dei modi questa partita, però ha potuto fare ben poco rispetto alla qualità messa in campo dalla squadra lumezzanese che ottiene il terzo posto finale con sessantanove punti, ad uno dal Meran arrivato al secondo posto.

Lumezzanesi cercano subito il gol dopo tre minuti col destro dal limite di Salimbeni, ma la palla va a lato. Ma l’attesa dura quattro minuti, perché Federica Asperti, dalla lunetta, lascia partire un sinistro dove Sbranchella la prende, ma la palla va in rete. Dopo il gol Asperti e le altre compagne del Lume vanno ad abbracciare coach Nicoletta Mazza alla sua ultima partita sulla panchina valgobbina. Al 10’ raddoppio lumezzanese: Asperti, dalla destra, crossa al centro per Valentina Velati che, di testa, mette la sfera dove Sbranchella non può arrivarci. Sette minuti più tardi Rossella Valesi, su passaggio all’indietro di Picchi, infila Sbranchella con un pallonetto e sigla il tris del Lume. La Samb fa quello che può contro un Lume che ha tanta fame di gol, ma l’attacco lumezzanese crea tanto e concretizza poco, e il primo tempo finisce 3-0 in favore della formazione di Mazza.

Parte la ripresa ed ecco che arriva il poker casalingo: Roberta Picchi, sugli sviluppi di un angolo battuto da Valesi, batte la difesa sambenedettese con un colpo davanti a Sbranchella, e la deposita in rete. Un minuto più tardi entra nel referto anche Lucrezia Salimbeni, che sigla il quinto gol lumezzanese. La Samb riesce a costruire la sua prima occasione del match con una punizione battuta sulla sinistra al 56’ dalla capitana Poli, ma va di poco sopra la traversa. Sei istanti più tardi Asperti mette la sua doppietta in quest’incontro, sfruttando un cross basso sulla sinistra di Salimbeni. Al 68’ la neoentrata Paris va di sinistro e colpisce il palo, ma sulla ribattuta arriva Camilla Ronca che porta il risultato sul 7-0. Ma Camilla è in forma, e al 73’ prende la palla passata da Picchi, tira e centra la parte bassa della traversa prima che vada in gol. Al 75’ e all’83’ sale in cattedra ancora Picchi che, in cinque minuti, porta il suo score a quota trentun gol, ma soprattutto fissa definitivamente il risultato sul 10-0 per il Lumezzane.

LUMEZZANE WOMEN: Gritti (51’ Cancarini), Freddi, Brocchetti, Salimbeni, Forelli, Valtulini, Asperti (66’ Paris), Valesi (57’ Francesca Ronca), Picchi, Scarpellini (71’ Zappa), Velati (60’ Camilla Ronca). A disp: Belotti, Zavarese, Sardi de Letto, Canobbio. All: Mazza.
SAMBENEDETTESE: Sbranchella, Di Salvatore, Langiotti, Lelli, Bianchini, Sgariglia, Ponzini (12’ Belleggia), Marano, Poli, Pontini, Sacchini. All: Pompei.
ARBITRO: Garofalo di Torre del Greco.
MARCATRICI: 6’ e 62’ Asperti (LUM), 10’ Velati (LUM), 19’ Valesi (LUM), 51’, 75’, 83’ Picchi (LUM), 52’ Salimbeni (LUM), 68’ e 73’ Camilla Ronca (LUM).
AMMONITA: Picchi (LUM).

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