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Il Real Meda si garantisce la salvezza in Serie C battendo il Vittuone

Photo Credit: Giada Morena - Real Meda

Il Real Meda ha ottenuto una preziosa vittoria nella 28ª giornata di Serie C contro il Vittuone.

Il primo tempo inizia con una gran punizione di Carabetta al 4′, che la piazza sotto al sette, ma viene deviata sulla traversa da Migliazza, e la palla esce. Poco dopo, al 6′, dopo una rete di passaggi, Ivanova serve Ferrario che ci prova al limite dell’area, ma Migliazza manda in angolo.  Dopo cinque minuti, punizione dubbia a favore del Vittuone per un fallo commesso da Longo su Barbuiani, ma la numero undici calcia fuori. Al 18’ Arosio crossa in area per Roma, che di prima intenzione prova a sorprendere il portiere, che però è attenta e para. Occasione d’oro dopo un minuto per il Real Meda, Ferrario approfitta di un errore della difesa avversaria e si trova faccia a faccia con Migliazza, ma non riesce a superarla. La numero 19 recupera palla e passa a Mariani, ma il suo tiro si spegne sul fondo. Al 20′ però il Real Meda riesce a sbloccare il risultato con un gran goal di Molteni. Campisi crossa in area, Roma di testa verso Ferrario che passa indietro alla numero 7 che mette in rete un tiro rasoterra da fuori area. Al 32’ Carabetta batte un calcio di punizione verso Longo che va indietro da Roma, lasciata sola, ma il suo tiro si spegne tra le mani del portiere. Primo cambio della gara, per il Vittuone esce Lo Russo ed entra Ruggeri. Al 35’ Carabetta va in contrasto con Ruggeri e recupera palla per poi servire Arosio. La centrocampista allarga sulla sinistra per Ferrario, che calcia ma Migliazza respinge. Al 38’ Paglia prova a servire la compagna, ma Barzaghi si impossessa della sfera. Il portiere del Real Meda necessita di alcune cure mediche prima che la gara possa riprendere. Dopo quattro minuti di recupero finisce il primo tempo in favore delle Black Panthers.

Primo tempo molto solido e organizzato per il Real Meda, che dimostra di avere un buon controllo del gioco e di saper sfruttare le occasioni create. In particolare, la squadra è stata molto attenta in difesa, riuscendo a neutralizzare gli attacchi del Vittuone e a limitare le occasioni da rete avversarie. Inoltre, ha dimostrato di avere una buona visione di gioco e di saper creare azioni pericolose in attacco, come dimostrato in occasione del gol di Molteni.

Nel secondo tempo, il Vittuone parte bene rendendosi pericoloso in due occasioni, ma Barzaghi, respinge i tentativi avversari. Al 50′, Mariani cambia gioco verso Campisi, che di prima intenzione serve Ferrario, ma il suo tiro esce di poco.  Al 59’, Roma e Mariani escono per far spazio a Podda e Ragone. Dopo tre minuti, Ragone serve in area Ferrario, ma il tap-in è debole e Migliazza para. Al 71’ Podda si fa avanti sulla fascia e prova a spiazzare il portiere con un tiro-cross, ma Migliazza si allunga e manda in angolo. Dopo un minuto, cambio per il Vittuone, esce Borghi ed entra Gorni. Al 73’ Arosio serve Ragone che va al tiro, manda in angolo Migliazza. Dopo un minuto, cambio per il Real Meda, esce Molteni ed entra Coda. All’80’, Barzaghi, salva con i pugni un tiro da calcio d’angolo e subisce un fallo dall’avversaria. Dopo cinque minuti, Carabetta mette in area da calcio di punizione, Arosio si avventa sul pallone, Coda spinge in rete. Ma il gol viene stato annullato per un presunto tocco di mano di Coda. All’86 per il Vittuone esce Cataldo entra Riitiano. Nel primo minuto di recupero Barbuiani batte un calcio di punizione ma Barzaghi stoppa il pallone con sicurezza. Dopo quattro minuti di recupero l’arbitro sancisce la fine della partita tra Accademia Vittuone e Real Meda sul punteggio di 0-1.

Il Real Meda ha ottenuto un’importantissima vittoria contro il Vittuone. Nonostante il Vittuone abbia cercato di reagire nella seconda metà della partita, il Real Meda è riuscito a mantenere il controllo del gioco e a difendere il risultato.

Con questa vittoria, le Black Panthers si sono garantite la salvezza e non dovranno disputare i playout. La prossima partita vedrà la squadra affrontare la Lucchese per l’ultima gara di campionato il 28 maggio.

Tabellino:

ACCADEMIA VITTUONE: Migliazza, Fico, Cataldo (86’ Riitiano), Cantoni, Piovani, Frau, Paglia, Borghi (72’ Gorni), Franco, Lo Russo (34’ Ruggeri), Barbuiani. A disp: Borin, Lettieri, Losa, Lovisi. All: Ferrari.
Real Meda: Barzaghi, Rovelli, Longo, Ivanova, Roma (59’ Podda), Molteni (74’ Coda), D. Carabetta, Mariani (59’ Ragone), Arosio, Ferrario, Campisi. A disp: Roventi, Gomez, Sironi, De Zen. All: Turano.
MARCATRICE: 20’ Molteni (RM).

Gianluigi Mardente, Irpinia: “La sconfitta non mi ha mai fatto così male come oggi. Mai”

Immagine dalla pagina Facebooc della Futsal Irpinia Femminile
Dopo la sconfitta nel play-out, contro l’Audace Verona, in casa Irpinia ha esternare tutta la sua amarezza è stato il tecnico Gianluigi Mardente. L’allenatore, subentrato nelle scorse settimane sulla panchina del club campano, ha infatti postato:
La sconfitta non mi ha mai fatto così male come oggi. Mai.
Perché ho visto la mia squadra vincere e perdere diverse volte nella stessa gara, roba da “pazzi”. Sapevo sarebbe stata tosta, ardua, tutta in salita. Sapevo che accettare questa sfida non sarebbe convenuto a nessuno ed è per questo che hanno scelto me.
Ma se non avessi accettato sarei stato sconfitto dalla paura, quindi anche oggi mi va bene così…che risulto perdente ma con coraggio.
Pestato dal dolore della sconfitta ma felice per aver incontrato ragazze straordinarie che mi hanno accettato per quello che sono e mi hanno dato tanto in pochi giorni. Felice per aver fatto cambiare idea a qualcuno sul mio personaggio istrionico che vi fa tanto discutere (e a me divertire) perché il giudizio superficiale delle anime è lo sport più praticato al mondo.
Grazie ragazze, grazie Irpinia e grazie Ornella Lanzaretti , una di quelle che “non avrebbe mai preso quel pazzo nonostante dicano sia bravo” .
Torno con un bagaglio più pieno, torno a casa dalle mie priorità e dai miei amori più grandi. Torno e mi dispiace non avervi salvato, ma giuro che ho dato tutto me stesso. Torno e spero che queste ragazze mi tengano dentro e soprattutto sapranno dove trovarmi per qualunque cosa.
Torno da Baggino, Kikki e Amors: le uniche persone che hanno deciso e possono decidere se e dove posso andare ad allenare.
Onore all’Irpinia, complimenti al Verona, viva il futsal”.

Giulia Domenichetti, San Marino: “Col Chievo? Serviva un po’ più di cattiveria”

©SMAcademy

L’Academy esce con un leggero amaro in bocca dal Sinergy Stadium, casa del Chievo. Domenica, infatti, lo scontro tra le due si è concluso con la vittoria delle padrone di casa, che sono riuscite a mettere a segno, con freddezza, due reti nel secondo tempo. Nei minuti finali, grazie alla rete di Barbieri su assist di Brambilla, la squadra ospite è riuscita ad avvicinare il punteggio, ma il cronometro non è stato il miglior alleato e, purtroppo, si è dovuta arrendere all’1-2. Le possibilità ci sono sicuramente state, ma è mancata la cattiveria ed il cinismo giusti per poter trovare un secondo goal e provare a pareggiarla. A ribadirlo la coach delle biancoazzurre Giulia Domenichetti, che si é espressa in merito alla prestazione delle sue ragazze, e che, con molta sportività, ha plaudito quella delle gialloblù, uscite vincenti dallo scontro: “Ci abbiamo provato; nel primo tempo abbiamo messo molta poca intensità e ci siamo accontentate a tratti; i ritmi non erano altissimi… qualche occasione sfruttata meglio, serviva un po’ più di cattiveria in fase di finalizzazione. Il Chievo è una squadra con la quale devi cercare di essere più incisivo quando hai spazio. Fa piacere aver fatto almeno il goal della bandiera, penso che le ragazze se lo meritassero, ma serve a poco”.

Tra i vari cambi decisi durante i 90 minuti, non è mancato il ritorno di Montalti dopo l’infortunio al braccio, e quello di Pirini, che ha dato il proprio contributo al gruppo in Prima Squadra dopo la bella parentesi in Primavera: “Pirini è a singhiozzo con noi ormai da un po’ e penso si meriti di tastare un po’ il terreno della serie B, serve a lei, a noi, al futuro. Montalti è rientrata dopo l’infortunio e ci fa felici che possa anche lei toccare il campo prima della fine del campionato“.

Henrietta Csiszár, Inter: “Bello tornare in campo, felice della prestazione della squadra”

Credit: Paolo Pizzini
Dopo il successo contro la Fiorentina di sabato, per 4-0, a parlare in casa Inter è stata Henrietta Csiszár. La centrocampista ungherese classe ’94 delle nerazzurre ha commentato cosi la sfida contro le viola ai microfoni del club:

Tornare in campo è stato bello e personalmente ho avuto davvero ottime sensazioni. Ero pronta il rientro e sono contenta. Abbiamo fatto una grande partita, tutta la squadra è riuscita ad esprimersi al meglio dal primo minuto e cosi anche il nostro gioco fin dal primo. Abbiamo segnato quattro reti importanti e va benissimo così. Sono davvero contenta della prestazione che abbiamo offerto contro la Fiorentina“.

Ternana, Fabio Melillo: “Meritiamo di più del terzo posto”

Photo Credit: Federico Fenzi

Dopo il tris rifilato al Genoa Women, la Ternana Femminile, in occasione della 28esima giornata di Serie B Femminile, ha vinto e ha messo a segno altre 2 reti al Centro Sportivo di Tombolo in casa del Cittadella. Al termine della gara l’allenatore della squadra rossoverde, Fabio Melillo, ha dato la propria chiave di lettura del match ai canali ufficiali del club. Di seguito, le sue parole:

“Una vittoria che è tanta roba. Volevamo questa rivincita sportiva, le ragazze non finiscono più di stupire, giocano veramente bene. Seguiamo uno spartito, vincere così contro un avversario che veniva da una serie interminabili di risultati positivi, se non sbaglio alla prima sconfitta del 2023, è veramente stupendo. Noi volevamo e vogliamo onorare il campionato e lo stiamo facendo con tanta qualità. Siamo partiti da zero, con ragazze ex Primavera e ragazze che dovevano ricrearsi un percorso; questo mix ha funzionato molto bene. Il Cittadella era forte anche fisicamente, abbiamo concesso poco, anche se loro, in teoria, avevano maggiori motivazioni. Abbiamo creato i presupposti per una vittoria meritata, la mentalità che le ragazze stanno dimostrando di avere mi rende veramente felice”.

Sulla prossima gara in trasferta contro il Brescia: “Facciamo questa ultima trasferta con la voglia di vincere le due partite che restano. Ormai il quarto posto è matematico ma sinceramente meritavamo di più anche se rispetto tantissimo il percorso delle prime tre, in particolare quello del Cittadella. Ancora abbiamo la possibilità di prenderci il terzo posto e dobbiamo provarci fino in fondo”.

 

Maria Luisa Filangeri, Sassuolo: “Abbiamo centrato una salvezza per nulla scontata, vogliamo chiudere in bellezza la stagione”

Photo Credit: Marco Montrone

Il Sassuolo, dopo aver ottenuto tre settimane fa la permanenza in Serie A contro la Sampdoria, ha centrato anche la Poule Salvezza del massimo campionato, vincendo in casa del Pomigliano per 2-1 nel terz’ultimo turno di questa seconda fase.
La squadra di coach Piovani, che in questo fine settimana osserverà un turno di riposo, può contare sulla seconda miglior difesa di questa Poule con otto gol subiti, e il merito va anche alla presenza nella retroguardia di Maria Luisa Filangeri, difensore classe ’00 che veste la divisa sassolese per il quarto anno di fila.
La nostra Redazione ha raggiunto Maria, che in passato ha indossato le maglie della Ludos Palermo (ora sezione femminile del Palermo FC), Nebrodi, Empoli e Florentia e vanta otto presenze con la Nazionale e una convocazione con le Azzurre agli Europei dello scorso anno in Inghilterra, per risponderci ad alcune domande.

Maria Luisa cos’è per te il calcio?
«Il calcio per è una passione e un lavoro, frutto di sacrifici fatti in questi anni».

Cosa ti ha portato a diventare una calciatrice?
«Non penso ci sia una risposta. All’inizio era un divertimento e un momento di svago coi miei compagni, poi, man mano crescevo, ho iniziato a capire che volevo fare la calciatrice e, con l’impegno, mi ha permesso di rimanere a certi livelli».

Cosa vuol dire per te giocare in difesa?
«È un ruolo come tutti gli altri, anche se inizialmente non mi piaceva fare il difensore, perché con i maschi giocavo a centrocampo poi, agli inizi nel femminile, mi hanno messo in difesa e da lì non mi sono più spostata».

Tra le numerose compagne che hai avuto nella tua carriera, qual è la giocatrice che ti ha colpito di più?
«Nel primo anno all’Empoli c’era Giulia Orlandi e ho notato la sua professionalità, il suo entusiasmo e la voglia di giocare. Poi ci sono tante giocatrici della Nazionale che, dal punto di vista tecnico e tattico, sono un esempio».

Tu sei al Sassuolo da quattro anni. Cosa ti ha portato a rimanere in questo club?
«Prima di tutto per il progetto, perché la società punta molto sulle giovani, poi il Sassuolo ha investito nelle giuste strutture, permettendo di farmi stare bene e di restare in questo club».

Inoltre, sei anche capitana della formazione neroverde. Che sensazioni provi indossando la fascia al braccio?
«Sono molto felice, perché mi ha fatto crescere, soprattutto a livello personale. Questa esperienza sarà importante nel mio futuro».

Parliamo di questa stagione, dove il Sassuolo ha centrato, con le unghie e con i denti, la salvezza in Serie A. Ti aspettavi di fare questo percorso?
«In tutta sincerità no. Gli obiettivi di inizio stagione erano altri, però, con una squadra nuova, abbiamo dovuto accettare un’altra realtà e centrare un risultato come una salvezza per nulla scontata».

Tra le numerose gare che hai affrontato quest’anno col Sassuolo, qual è quella che ti è piaciuta di più? E quella che vorresti rigiocare?
«La gara in casa contro la Juventus all’andata della prima fase (terminata 1-1, ndr): guadagnare il primo punto contro le bianconere ci ha dato morale e ci ha fatto capire che potevamo dire ancora la nostra a questo campionato. Vorrei, invece, rigiocare la partita contro il Como di qualche settimana fa dove abbiamo dominato e poi perso nel finale (infatti è finita 2-1 per le lariane, ndr)».

Che valutazione dai alla prima Serie A professionistica?
«Fortunatamente noi, come Sassuolo, ci sentivamo già professioniste, ma con l’avvento del professionismo la società ci ha permesso di avere strutture importanti, e questo è stato un miglioramento».

E sul format adottato quest’anno per la massima serie?
«Forse bisognerebbe portarlo a dodici squadre».

Qual è la squadra del massimo campionato che ti ha sorpreso di più?
«Potrei dire la Roma, ma più che una sorpresa è una certezza perché ha investito tanto, sono felice che abbia centrato quest’anno lo scudetto. Forse mi ha colpito il Como, per il fatto che, da neopromossa, ha centrato la salvezza con tre giornate d’anticipo».

In passato hai militato nella Ludos Palermo, Nebrodi, Empoli e Florentia. Cosa ti hanno lasciato per ognuna di queste maglie?
«Con La Ludos ho iniziato a capire che volevo fare la calciatrice, col Nebrodi mi ha dato l’opportunità di giocare in Serie B. All’Empoli ho vissuto una stagione sfortunata, perché siamo retrocesse, ma ho avuto la soddisfazione di giocare in Serie A e di crescere, invece alla Florentia, per via di un infortunio, ho giocato poche partite».

Da qualche tempo sei diventata una delle giocatrici di riferimento per la Nazionale. Che effetto fa per te far parte delle Azzurre?
«È sempre bello ed emozionante, perché rappresenti una Nazione. Per me è un onore partecipare ai raduni e alle partite con l’Italia».

L’Italia, sebbene sia qualificata alla Coppa del Mondo, non ha passato un bel periodo in termini di risultati, ma le gare vinte contro Corea del Sud in Arnold Clark Cup e in amichevole contro la Colombia possono essere di buon auspicio in vista del Mondiale che andrà in scena tra pochi mesi in Australia e Nuova Zelanda?
«Sicuramente è di buon auspicio e queste vittorie ci danno morale, soprattutto dopo un Europeo difficile e alcune partite che non sono state ad altissimi livelli. Poi il Mondiale è una cosa a sé, perché una volta lì bisognerà dare tutto».

Il professionismo può dare una mano alla crescita del calcio femminile italiano?
«Sicuramente sì, perché il professionismo può avvicinare ulteriori club maschili e investire ancora di più nel calcio femminile».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«Mi sono laureata a gennaio nella Triennale di Scienze e Motorie e in questo momento sto decidendo se fare la Magistrale o partecipare ai corsi della Federazione»

Che messaggio vorresti lanciare alle tue compagne del Sassuolo in vista dell’ultima gara della Poule Salvezza della Serie A?
«Di continuare così con lo stesso atteggiamento e di mettere in campo quello che facciamo durante l’allenamento e di chiudere in bellezza la stagione».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’US Sassuolo Calcio e Maria Luisa Filangeri per la disponibilità.

Greta Adami, Milan: “La rete con la Samp un momento di liberazione, in futuro voglio conquistare qualcosa con questa maglia”

Credit Photo: Fabrizio Brioschi 

Nei giorni scorsi, dopo aver prolungato il suo contratto con il Milan, Greta Adami ha parlato ai microfoni del club rossonero. Queste le parole rilasciate dalla stessa centrocampista classe ’92:
“Sono contenta che la Società credi ancora in me e spero che i prossimi anni siano belli e si riesca a conquistare qualcosa. Quando sono arrivata avevo un po’ di sfiducia, credevo mi mancasse qualcosa che poi ho trovato subito appena arrivata. Mi sono sentita subito parte della squadra è ho sentito la fiducia da parte di tutto, poi c’è stata un periodo altalenante a livello personale. Spero di trovare una certa continuità in futuro. Ricordo con particolare gioia il gol contro la Sampdoria che poi ho portato alla vittoria della partita, vinta per 1-0. Quello è stato un momento di liberazione”.

Andrea Campolattano, Meran: “Il nostro territorio merita una squadra femminile come punto di riferimento”

Dopo il pari per 1-1 contro la Jesina in casa Meran Women a parlare è stato il tecnico Andrea Campolattano. Queste le parole del mister all’ufficio stampa del club:
“Pareggio tutto sommato giusto, ne è uscita la classica partita di fine stagione a ritmi bassi tra 2 squadre che ormai non hanno più nulla da pretendere alla classifica, chiaramente non sono soddisfatto e sto cercando insieme allo staff di tenere le ragazze il più possibile
sulla corda anche le ultime 2 gare, ma vista la nostra situazione di difficoltà numerica non è possibile pretendere di più da loro. Mettono ancora grande impegno ed in campo nonostante le difficoltà danno sempre il massimo, come detto in passato la nostra
volontà se ci riusciamo è di chiudere al secondo posto questo campionato strepitoso, ma se invece che secondi arriveremo terzi per noi sarà sempre un trionfo. La società si è messa al lavoro per provare a dare un futuro più roseo a questa squadra e spero che
le idee prendano forma, perchè queste ragazze, la città Merano e tutta la Nostra regione meritano di avere un punto di riferimento importante anche nel calcio femminile. ”

Tutto esaurito per la finale di UEFA Women’s Champions League a Eindhoven

Photo Credit: Andrea Amato

La finale di UEFA Women’s Champions League 2023 tra FC Barcelona e VfL Wolfsburg, in programma sabato 3 giugno al PSV Stadium di Eindhoven, è la prima a registrare il tutto esaurito dal 2009/10, stagione in cui la competizione è stata ribattezzata UEFA Women’s Champions League

I biglietti venduti sono 34.100: questo significa che verrà battuto il record di affluenza per una partita di calcio femminile nei Paesi Bassi, stabilito nel 2019 quando le Orange hanno affrontato l’Australia – sempre allo stadio PSV – davanti a 30.640 spettatori.

La finale di Eindhoven sarà il momento clou di una stagione che ha conquistato ancor di più l’interesse del pubblico, come dimostra lo spettacolare aumento del numero di spettatori. L’affluenza media dagli ottavi di finale in poi ha infatti raggiunto il massimo storico di 10.800 spettatori, mentre in questa edizione sono state registrate cinque delle prime 10 affluenze di tutti i tempi nel torneo.

Nadine Kessler, direttore amministrativo calcio femminile UEFA, ha dichiarato: “È la prima volta che registriamo il tutto esaurito in una finale di Women’s Champions League. Questo con qualche settimana di anticipo, a riprova che abbiamo raggiunto un nuovo livello. Il numero di tifosi che desiderano seguire la propria squadra è aumentato enormemente. A ogni club sono stati assegnati oltre 4.500 biglietti, superando ogni precedente. Inoltre, riteniamo che i tifosi delle due squadre abbiano acquistato i biglietti anche attraverso la vendita per il pubblico generico. Sarà un’occasione eccezionale per tutti, allo stadio o davanti alla TV”.

Gijs de Jong, segretario generale della Federcalcio dei Paesi Bassi (KNVB), ha aggiunto: “Da tempo desideravamo ospitare la finale di UEFA Women’s Champions League nei Paesi Bassi ed è fantastico che accada adesso. Ancor più bello è il fatto che sia la prima finale sold-out della storia. Portando partite come questa nel nostro Paese, speriamo di ispirare le donne a legarsi ancora di più al calcio, diventando giocatrici, allenatrici, dirigenti, arbitri o tifose. Durante UEFA Women’s EURO 2017 e negli anni successivi, abbiamo visto cosa può offrire un grande evento calcistico al nostro paese. Per questo, di recente abbiamo presentato la nostra candidatura a ospitare la Coppa del Mondo FIFA femminile 2027 insieme a Germania e Belgio”.

Veronica Benedetti, Cittadella Women: “Peccato per la sconfitta, orgogliose del nostro percorso che vogliamo chiudere al meglio”

Photo Credit: Pagina Facebook Cittadella Women

Domenica, nella terzultima giornata di Serie B, a Tombolo il Cittadella ha ceduto per 0-2 alla Ternana. In casa granata, al termine del match contro le umbre, a lasciarci qualche battuta in esclusiva è stata Veronica Benedetti, attaccante classe ’00, approdata in estate alla corte di mister Colantuono dopo le stagioni vissute tra Tavagnacco e Ravenna. Queste le parole della punta di origine friulana:

“In questa gara abbiamo avuto un po’ di sfortuna, non siamo state concrete davanti alla porta mentre la Ternana è stata più fredda in area di rigore. Peccato perché avevamo fatto una buona prestazione, senza mollare un attimo durante tutto l’arco del match. Questa gara non è andata per il verso giusto, ora abbiamo ancora due partite molto importanti da disputare”.

“La gara del sabato della Lazio? Abbiamo sperato in un loro pareggio sino alla fine. Noi avevamo la nostra gara da fare, non credo la vittoria delle biancocelesti abbia condizionato la nostra prestazione. Ripartiamo ora con la partita di Napoli, dobbiamo scrollarci da dosso la sconfitta e arrivarci con la giusta testa. Nelle ultime due uscite ci sono ancora sei punti in palio che possiamo e vogliamo prendere”. 

“Resta un po’ di rammarico perché questa sconfitta arriva in un momento decisivo della stagione. Siamo, però, felicissime del nostro percorso che non ci aspettavamo cosi positivo indubbiamente. Siamo quindi orgogliose di quanto fatto, in noi c’è ora la voglia di tornare in campo e giocarci questi ultimi 180′ al meglio”.

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