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Annamaria Serturini: “Abbiamo lavorato davvero tanto per meritarci di vivere questo giorno”

Credit Photo: Paolo Pizzini

Annamaria Serturini, attaccante della squadra Roma, ha utilizzato il suo profilo Instagram per condividere con i suoi follower  e fan giallorossi le sue emozioni a seguito della vittoria dello scudetto. Ecco le sue parole:

“1727. Questi sono i giorni passati dal primo allenamento di questa Squadra 5 anni fa, gli stessi giorni dal mio arrivo a Roma.
In questi abbiamo vissuto i primi sorrisi e le prime delusioni, i primi splendidi trofei, vittorie storiche, ma anche giornate amare.
Io non so descrivervi quanto sono orgogliosa di aver vissuto ogni singolo giorno di questa storia. Tutto questo ci porta qui. Ad Oggi.

Abbiamo lavorato davvero tanto per meritarci di vivere questo giorno. Ognuno di noi dentro e fuori dal campo ci ha messo un pezzo di sè per riuscirci. Un pensiero va anche a quelle persone che non sono più con noi ma che in questi anni hanno contribuito a costruire tutto questo, lasciandoci il cuore.
E a voi Tifosi, a voi va un ringraziamento enorme perché ci avete sostenute sempre, ovunque e senza sosta, facendoci sentire davvero speciali!“

Arsenal – Wolfsburg 2-3 (dts, tot. 4-5): decide Bremer ai supplementari

Photo Credit: Andrea Amato

Il Wolfsburg affronterà il Barcellona nella finale di UEFA Women’s Champions League a Eindhoven grazia a una rete della subentrata Pauline Bremer, che segna al 29′ dei tempi supplementari e decide una sfida epica davanti agli oltre 60.000 tifosi dell’Arsenal Stadium.

Entrambe le squadre si portano in vantaggio nei 90 minuti e l’Arsenal colpisce anche una traversa ai supplementari, poi arriva il gol decisivo di Bremer. Il Wolfsburg è alla sua sesta finale e il 3 giugno cercherà il terzo titolo.

I momenti chiave

11′ Blackstenius segna per l’Arsenal
42′ Roord pareggia contro la sua ex squadra
58′ Popp porta in vantaggio il Wolfsburg
75′ Beattie pareggia di testa
119′ Bremer segna il gol decisivo

La partita in breve: il Wolfsburg ha l’ultima parola

Il Wolfsburg ritrova il capitano Alex Popp da un infortunio, ma è l’Arsenal – privo di Vivianne Miedema, Beth Mead, Kim Little, Leah Willamson e Cailtin Foord – a colpire per primo. Le Gunners si portano in vantaggio quando Stina Blackstenius si avventa su un pallone lungo di Lia Wälti, supera Katrin Hendrich e aggira Merle Frohms prima di depositare in rete.

Katie McCabe sfiora il raddoppio su una palla simile in profondità di Victoria Pelova, ma stavolta la difesa del Wolfsburg le impedisce di concludere. Jill Roord ha la prima occasione per il Wolfsburg, ma il suo tiro termina a lato.

Blackstenius ha un’altra occasione dopo un rinvio del Wolfsburg deviato da Frida Maanum, ma Frohms para in tuffo. È Roord, però, a pareggiare contro la sua ex squadra: su una punizione di Felicitas Rauch, Popp tocca al centro, la centrocampista stoppa petto e trafigge il portiere dal limite dell’area. Poco prima dell’intervallo, Manuela Zinsberger impedisce a Sveindís Jónsdóttir di raddoppiare per il Wolfsburg.

Dopo soli 72 secondi della ripresa, Blackstenius trova il gol, che però viene annullato dal VAR per fuorigioco di Noelle Maritz sul cross. Al 58′, le ospiti firmano il 2-1 con Popp, che svetta di testa sul primo palo su calcio d’angolo di Rauch.

A 21′ dalla fine, Huth si procura un’ottima occasione, ma il suo tiro sfila oltre il secondo palo. Poi però l’Arsenal pareggia con Jenny Beattie, che insacca di testa su cross di Lotte Wubben-Moy.

Ai supplementari, l’Arsenal sfiora il gol quando Maanum strappa il pallone a Janssen e crossa per Lina Hurtig, ma Frohms para d’istinto. Anche Pauline Bremer, che entra dalla panchina per il Wolfsburg, va vicina al gol, mentre un tiro-cross di McCabe finisce sulla traversa.

Al 119′, Wubben-Moy prova a costruire dal basso, ma Brand le scippa il pallone e mette al centro per Bremer, che deve solo spingere la palla in gol in scivolata. Ad andare in finale, dunque, sarà per l’ennesima volta la formazione tedesca.

Visa Player of the Match: Jill Roord (Wolfsburg)

“Ha segnato un gol ed è sempre stata pericolosa nei pressi dell’area, trovando spazio tra le linee. Bravissima a tenere palla, si è impegnata molto anche nel pressing”.w

Formazioni

Arsenal: Zinsberger; Wubben-Moy, Beattie (Agyemang 119′), Rafaelle; Maritz (Wienroither 64′, Kühl 82′), Maanum, Wälti, Pelova; Catley, Blackstenius (Hurtig 64′), Pelova

Wolfsburg: Frohms; Wilms (Hegering 106′), Hendrich, Janssen, Rauch; Oberdorf, Popp; Huth (Bremer 90′), Roord, Jónsdóttir (Brand 101′); Pajor (Wassmuth 77′)

Prossima partita

La finale contro il Barcellona è il programma sabato 3 giugno al PSV Stadion di Eindhoven.

C5, Serie A2: Woman Napoli, super rimonta. Anche Lamezia agli spareggi promozione

Woman Napoli e Lamezia seguono le orme di Pero (trionfatore del girone A di Serie A2 Femminile) e La 10 Livorno (nel girone B), vincono le rispettive regular season e si qualificano per gli spareggi promozione. Ha dell’incredibile il successo delle campane: sotto 4-0 nello scontro al vertice dell’ultima giornata del girone C, le ragazze di Iamunno rimontano e s’impongono 7-4 al Pala Aliperti, vincendo la stagione regolare in virtù della migliore differenza reti negli scontri diretti. Nel girone D, la T&T Royal Lamezia mantiene la vetta del girone D imponendosi 2-0 nella trasferta sul campo del Taranto, rendendo inutile l’8-2 della Nox Molfetta nel derby pugliese contro il Noci.

PLAYOFF – L’ultima giornata dei quattro gironi serve a completare le squadre ammesse ai playoff: Mediterranea, Jasnagora, L84 e San Marino Academy nel girone A, Sabina Lazio, Virtus Ciampino, Roma Calcio Femminile e Arzachena nel girone B, Atletico Foligno, Pucetta, Perugia e TB Marmi Chiaravalle nel girone C, Nox Molfetta, la Virtus Cap San Michele trionfatrice della Coppa Italia di categoria, Cormar Segato Women e Città di Taranto nel girone D, proseguono la stagione nei playoff.

Gianpiero Piovani, coach Sassuolo: “Le ragazze hanno interpretato la partita con la Sampdoria nel migliore dei modi”

Photo Credit: Foto Vignoli - US Sassuolo Calcio

Vittoria pesante quella conquistata sabato dal Sassuolo, perché col 2-0 ottenuto in casa della Sampdoria le sassolesi hanno centrato la sesta permanenza consecutiva in Serie A, con la salvezza che è arrivata con quattro gare d’anticipo.

Soddisfatto il coach delle neroverdi Gianpiero Piovani che, davanti ai microfoni del club emiliano, ha commentato la partita: “Sono felice per le ragazze perché hanno interpretato la partita nel migliore dei modi. Ringrazio le ragazze, tutte, da parte mia e dello staff, perché hanno fatto soprattutto negli ultimi tre mesi una rincorsa importante. Eravamo in grossa difficoltà e allo stesso tempo hanno avuto una grossa reazione, belle compatte ed empatiche, questo ha portato a questa salvezza più che meritata. Ora andiamo a giocarci le partite che mancano per fare più punti possibile, perché vogliamo arrivare in alto e per far giocare le calciatrici che hanno giocato un po’ meno, anche per valutarle per il prossimo anno“.

San Marino: titane combattive, ma un rigore regala la vittoria al Napoli

©SMAcademy

Trasferta impegnativa per la San Marino Academy, che ha visto subire la sconfitta in casa delle partenopee, prime in classifica. Da premiare l’impegno titano, che pur di fronte ad una tra le big del campionato, si è mostrato durante tutta la gara, in particolar modo nel secondo half: ottima anche la prestazione difensiva che ha bloccato i tentativi delle padrone di casa.

Domenichetti porta qui un 4-3-1-2, stessa strategia adottata dalle avversarie che si fanno subito avanti: è, infatti, traversa già ad inizio gara. Lo spavento si interseca all’Academy che non riesce momentaneamente a reagire nel dovuto modo, concedendo ancora il passo alle avversarie: Olivieri sempre pronta a sventare. Si arriva a metà frazione col primo risultato della gara: tutto nasce dal contatto fra Tamborini e Ladu in area; sarà per questo motivo che l’arbitro fischierà il calcio di rigore a favore delle partenopee che, con Gomes su dischetto, non sbagliano e insaccano il pallone del vantaggio.
Da qui in poi il pressing biancoceleste si farà sempre più frequente: molteplici le occasioni che ne conseguiranno, trovando, però, tutte le volte, i guantoni del portiere sammarinese.
Proprio quest’ultimo gruppo prova a rispondere con il colpo di testa di Marenco sulla punizione “tagliata” dal mancino di Bolognini: la 5, disturbata, non riesce comunque a trovare lo specchio.

L’Academy torna dagli spogliatoi con una carica diversa: il Napoli, offensivamente, viene ridotto ai minimi termini, mentre davanti Papaleo, Baldini e compagne provano a creare maggiori problemi alla retroguardia campana. La formazione di casa intanto continua a “stuzzicare”, tra calci d’angolo e nuove idee cerca goal.
Al 77′ il capitano Menin suggerisce di tacco per Brambilla che cerca a centro area Tamburini, brava ad anticipare i difensori ma troppo marcata per poter incornare con il necessario mix di forza e precisione. Nei minuti finali le mosse delle titane si intensificano ed il Napoli si abbassa per evitare danni.
Arriverà, infatti, una potenziale occasione di pareggio, data dal momento in cui Tamburini prova ad avventarsi su un pallone non bloccato dal portiere di casa, ma nella foga commette fallo in attacco.
C’è la ripartenza Napoli, e la San Marino Academy prova a sfruttare le ultime palle fino al fischio finale.

Nonostante il buon controllo, si conclude 0-1: niente punti in più per le atlete guidate da Giulia Domenichetti, ma l’atteggiamento è sicuramente quello giusto, considerando il poco subìto da una delle squadre più forti in B. In termini di graduatoria si scende al decimo posto, avendo concesso il +1 al Ravenna. Prossimo avversario? Il Trento.

Bomba Torres: Poli e Blasoni impacchettano un 2-0 al Brescia

Credit Photo: Sassari Torres Femminile

Seconda vittoria consecutiva per la Torres Femminile che, in occasione della giornata 26 del campionato di serie B, sgancia due reti in casa, mandando a tappeto le bresciane. Forte la prestazione, simbolo di un qualcosa che si muove: sale anche il punteggio che arriva a 23, a ben quattro lunghezze dalla zona retrocessione.

Lo scontro inizia con le rossoblù in avanti: la numero 33 Crespi prova da lontano, sfiorando già il goal del vantaggio. Il primo rischio Brescia, invece, arriva solo al 16’, fortunatamente con conclusione che non va a buon fine; insidiose comunque le lombarde che tentano nuovamente di trovare impreparata Deiana: qui è, invece, il tiro a toccare lievemente il palo. Ambedue continuano a scontrarsi senza arrivare ad insaccare: peccato per l’occasione al 38′ del primo half, quando Poli prova a servire Adam che, solo per questione di centimetri, non riesce ad insaccare.
Si va, quindi, negli spogliatoi sullo 0-0.

La ripartenza è sempre sarda: Iannazzo sfrutta una possibilità data da Wagner, mostrando la testa in cerca dell’1-0, ma non è in questo momento che arriva il goal, se non al 67′; galeotto il calcio di punizione battuto da Congia, respinto dalla difesa ospite. Pallone, però, ancora libero: ne approfitta in modo impeccabile Poli che, in spettacolare rovesciata, non sbaglia.
Spingono le atlete di Garavaglia, che dimostrano di volere di più: sarà, infatti, che dopo vari tentativi, soli sei minuti dopo, allungheranno il risultato grazie alla mossa di testa di Blasoni.
Nel finale di gara il Brescia cerca almeno di avvicinare il punteggio, senza riuscire nell’intento: utilissimo qui il muro difensivo sardo.

Fischio finale: è festa per le padrone di casa. È un risultato che porta buonumore e più sicurezza, oltre che un +3 in termini di punteggio meritatissimo. Prossimo appuntamento? Quello casalingo col Cesena, il 7 maggio.

Sara Iturriaga si ritira: ieri l’ultima gara della forte spagnola della Rovigo Orange

Ultima stagionale per il Rovigo Orange che tra le mura amiche ha chiuso il campionato contro la Vis Fondi. Salvezza conquistata per il team veneto che ha salutato una delle calcettiste più importanti della Serie A Puro Bio, ovvero, Sara Iturriaga, classe ’85 spagnola che aveva annunciato nei mesi scorsi il ritiro dal futsal giocato.
Il centrale prima di arrivare in Italia aveva vinto in patria 5 campionati con l’Atletico Madrid, oltre ai 4 Mondiali con la Spagna. Giunta nello Stivale nel 2013 ha vestito le maglie del Montesilvano, Olimpus Roma, Kick Off, Grisignano prima di approdare a Rovigo nel 2019-2020 portando la squadra dalla Serie A2 nella massima categoria di calcio a 5.
Nei giorni scorsi la stessa atleta, che rimarrà a vivere in Italia, aveva postato questo messaggio:
“Ho capito subito che non sarebbe stato facile ma non avevo capito che sarebbe stato così difficile. Nuovamente mi ha salvato giocare. Lì sparisce ogni discorso, regna la concentrazione e il lavoro di ogni giorno per dare il massimo di me. Resto in campo tutti i minuti possibili chiedendomi più qualità. Tu mi hai salvata tante volte, io ti ho e dimostro rispetto”.

Cittadella Women continua a sognare: le cittadellesi mettono in ginocchio anche il Ravenna Women

Photo Credit: Pagina Facebook Cittadella Women

Il Cittadella Women prosegue la sua incredibile stagione in Serie B. La squadra cittadellese, nella ventiseiesima giornata del campionato cadetto, ha sconfitto in casa il Ravenna Women col risultato di 1-0.

La gara viene decisa al minuto 14, grazie alla decima rete stagionale di Caterina Ferin, la quale si dimostra brava a sfruttare un calcio d’angolo. In classifica le ragazze guidate da Salvatore Colantuono restano sempre al terzo posto con sessantatré punti, ad uno dal Napoli secondo e a tre dalla Lazio capolista.

Domenica il Cittadella sarà in trasferta, dove giocherà sul campo dell’Arezzo che, ieri, ha vinto sul campo del Tavagnacco col punteggio di 1-0.

CITTADELLA WOMEN: Toniolo, Peruzzo, Masu, Dahlberg (56’ Larocca), Ferin (92’ Zannini), Pizzolato (83’ Saggion), Asta (92’ Pavana), Begal (56’ Kongouli), Nichele, Ambrosi, Benedetti. A disp: Nucera, Nurzia, Orsini, Martinuzzi. All: Colantuono.
RAVENNA WOMEN: Candeloro (83’ Barbaresi), Domi (60’ Carrer), Burbassi, Elisa Mariani, Gianesin (72’ Ventura), Mascia, Elena Mariani, Giovagnoli, Raggi, Vicenzi, Gardel. A disp: Tonelli, Scarpelli, Ruotolo, Carli. All: Ricci.
ARBITRO: Piccolo di Pordenone.
MARCATRICI: 14′ Ferin (CIT).
AMMONITE: Candeloro (RAV), Asta (CIT).

Il Barcellona vince l’ottavo campionato della sua storia

Barcellona, vittoria titolo campionato
Credit Photo: Barcellona femminile, Twitter

Il Barcellona vince l’ottavo campionato della sua storia. Ancora una volta è campione di Spagna. Grazie ad un campionato impeccabile fin qui con 26 vittorie su 26 partite, 78 punti fatti ed un vantaggio sul Real Madrid di 10 punti con una partita in meno.
Le blaugrana battono anche lo Sporting Huelva e festeggiano il titolo. Le reti sono delle sue giovani Laia Codina e Jana Fernandez con Alexia Putellas che finalmente rientra in campo negli ultimi 16 minuti dell’incontro dopo un lungo infortunio. Nel finale in rete anche Asisat Oshoala che cercherà di insidiare il primato di Alba Redondo in vetta alla classifica marcatrici.
Grande spettacolo nel derby di Madrid. Ospiti in vantaggio con l’argentina Florencia Bonsegundo, risponde la stella Linda Caicedo per il pari delle merengues. Ancora in vantaggio il Madrid CFF con la bomber Racheal Kundananji ma la doppietta di Teresa Abelleira regala la vittoria ed il secondo posto al Real Madrid.

In zona Champions importante vittoria del Levante che vince 1-0 alle Canarie con rete della bomber Alba Redondo in una partita combattutissima. L’Atlético ormai punta tutto sulla Coppa della Regina. Per il Betis importante pareggio con goal di Angela Sosa che rende inutile il goal di Lucia Moral, alla quinta segnatura, la seconda consecutiva. Anche l’altra squadra di Valencia vince in rimonta contro l’Alavés a cui servivano disperatamente i tre punti. Gema Solivares porta avanti le basche, rimontano le blanquinegres con Macarena Portales e Fiamma Benitez, sempre più lanciata verso il Mondiale in Australia e Nuova Zelanda a soli 18 anni.
Nella combattutissima battaglia per il sesto posto la spunta in questa giornata la Real Sociedad che batte 1-0 il Villarreal con goal di Synne Jensen e lascia il Sottomarino Giallo a lottare nelle ultime tre giornate.
Nelle zone basse l’Alhama pareggia con il Siviglia e sale a quota 19. Rimane a 20 punti invece il Levante Las Planas che lotta ma perde 1-0 contro un orgoglioso Athletic con la rete di Ainize Barea.

Risultati ventisettesima giornata:
ALHAMA – SIVIGLIA 0-0
GRANADILLA – LEVANTE 0-1
VALENCIA – ALAVES 2-1
LEVANTE LAS PLANAS – ATHLETIC 0-1
REAL BETIS – ATLETICO MADRID 1-1
VILLARREAL – REAL SOCIEDAD 0-1
BARCELLONA – SPORTING HUELVA 3-0
REAL MADRID – MADRID CFF 3-2

Classifica:
Barcellona* 78
Real Madrid 68
Levante 62
Atletico Madrid 53
Madrid CFF  47
Real Sociedad 38
Granadilla, Siviglia*, Valencia 36
Athletic 31
Real Betis 24
Levante Las Planas, Sporting Huelva, Villarreal 20
Alhama 19
Alavés 18
* una partita in meno

Classifica marcatrici (top 25):
Alba Redondo (Levante) 24
Asisat Oshoala (Barcellona) 20
Racheal Kundananji (Madrid CFF) 19
Caroline Weir (Real Madrid) 17
Esther Gonzalez (Real Madrid) 16
Mayra Ramirez (Levante) 14
Tatiana Pinto (Levante) 12
Amaiur Sarriegi (Real Sociedad), Cristina Martin-Prieto (Siviglia), Sheila Guijarro (Villarreal) 11
Salma Paralluelo, Claudia Pina (Barcellona), Erika Gonzalez (Levante), Irine Uribe Garcia (Levante Las Planas) 10
Ludmila (Atlético Madrid), Synne Jensen (Real Sociedad), Ana Marcos (Valencia) 9
Rasheedat Ajibade (Atlético Madrid), Aitana Bonmatì, Caroline Graham Hansen, Fridolina Rolfo (Barcellona), Jassina Blom (Granadilla), Florencia Bonsegundo (Madrid CFF) 8
Clara Pinedo Castresana (Athletic)  7
Mariona Caldentey, Geyse Ferreyra (Barcellona), Maria José Perez (Granadilla), Natasa Andonova (Levante), Angela Sosa (Real Betis), Nahikari Garcia (Real Madrid), Inma Gabarro, Jessica Martinez (Siviglia) 6
Marta San Adrian Rocandio (Alavés), Lucia Moral, Eva Navarro (Atlético Madrid), Lucia Pardo (Madrid CFF), Athenea del Castillo, Teresa Abelleira (Real Madrid), Rinsola Babajide (Real Betis), Nerea Eizagirre, Gabriela Garcia (Real Sociedad), Ana Franco (Siviglia) 5

Matilde Malatesta, Sampdoria: “Coverciano? Un’esperienza indimenticabile. I sogni indubbiamente sono molti”

Credit: Sampdoria

Nelle scorse settimane a Coverciano è finito il corso per direttori sportivi: tra le abilitate anche Matilde Malatesta, classe ’95 che svolge il ruolo di scout per la Sampdoria Women.

Abbiamo raggiunto, per qualche battuta, proprio la tesserata delle doriane che sulla fresca nomina a DS ci confessa: “È stato un lungo ed entusiasmante viaggio. Quando ho varcato la porta dell’aula magna sono stata avvolta da anni di storia e da forti emozioni. Ho vissuto un’esperienza indimenticabile a Coverciano, il tempio del calcio. Porterò sempre con me i fantastici compagni di corso, gli insegnanti e soprattutto l’impegno profuso nei mesi scorsi per inseguire un sogno che alla fine si è realizzato”.

Nel recente corso non solo ex calciatori come Lorenzo Ariaudo, Andrea Caracciolo e Aleksandar Kolarov, tra gli altri, ma anche una discreta presenza femminile come sottolineato dalla Malatesta: “Ho avuto il piacere di condividere questa esperienza con altre tre ragazze che come me lavorano nel mondo del calcio. Il calcio non ha genere e non riesco a concepirlo differentemente. Negli ultimi anni il ruolo della donna nel calcio ha assunto una certa rilevanza, consentendo anche a figure femminili di ricoprire cariche di rilievo all’interno dei vari club. E se tutto questo oggi è possibile lo si deve alle numerose donne che in passato si sono battute per i nostri diritti”.

Sull’inizio del percorso da DS la classe ’95, invece, ammette: “In realtà non si è trattata di una scelta che ho preso autonomamente. È stato infatti il mio attuale direttore, Marco Palmieri, a convincermi dopo aver intravisto in me, a suo dire, grandi potenzialità. Devo ringraziarlo dal profondo del mio cuore per i preziosi consigli e la fiducia che mi ha riposto e mi sta tutt’oggi mi sta riponendo. La sua esperienza mi sta aiutando a calarmi al meglio in questa nuova veste”.

Sul futuro, poi, la blucerchiata, nata a Santa Margherita Ligure, ci confida: “I sogni sono indubbiamente molti. So bene che prima di poter rivestire la carica di direttore sportivo debba maturare molta esperienza. Tuttavia sono convinta che continuando ad aggiornarmi e a lavorare a stretto contatto con Marco potrò crescere e ambire a ricoprire questo ruolo”.

La Scout della Prima Squadra della Sampdoria Women sul suo attuale ruolo, invece, precisa: “Il termine scout deriva dall’inglese «persona mandata in ricognizione», ma è il significato francese il mio preferito «escout» che deriva da «escouter» che si traduce con il verbo «ascoltare». E spesso saper semplicemente ascoltare, se si ricopre questo ruolo, fa la differenza. Ovviamente porto con me tantissimi ricordi: gli stadi e i campi che ho visitato, i lunghi viaggi che intrapreso e le numerose persone che ho conosciuto”.

La chiusura è sui trascorsi legati in prima persona al campo, anche in chiave Azzurra, sui quali Matilde ricorda: “L’esperienza che ho maturato sui campi da calcio in qualità di calciatrice mi sta aiutando molto ma non ritengo sia sufficiente per svolgere al meglio quel ruolo di direttore sportivo che desidero tanto ricoprire. Ogni stagione – continua l’ex di Entella, Luserna ed Alessandria – trascorsa sui campi mi ha lasciato un segno, che a prescindere fosse positivo o negativo, mi ha aiutato a crescere. A tal proposito  -aggiunge con un pizzico di nostalgia- un segno a cui tengo particolarmente è la cucitura, post operazione, che porto tutt’ora sulla mia gamba. Poi l’altro con un bel numero 13 fatto con l’inchiostro. Un numero importantissimo per me perché rappresenta quello che portai sulle spalle quando realizzai la mia prima rete con la maglia della nazionale agli Europei Under 17″.

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