Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 1918

Punto d’oro del Crotone in casa dell’Independent, il sogno salvezza continua

Nella 22ª giornata del campionato di Serie C Girone C, il Crotone ha fatto visita all’Independent, al ‘Kennedy’ è terminata 1-1. Le calabresi conquistano un punto d’oro che permette loro di salire a quota 20 punti a pari merito con il Grifone Gialloverde ,ma ancora in zona play-out.

Nel primo tempo dopo 10 minuti , il direttore di gara manda negli spogliatoi Esposito per un fallo a centrocampo, Crotone che quindi può sfruttare la superiorità numerica ma non si registra alcuna azione rilevante delle calabresi in questa prima frazione e si va a riposo sullo 0-0.

E’ nella ripresa che il Crotone si fa vedere di più in avanti anche se ad avere le principali occasioni sono sempre le padroni di casa, come già accaduto nel primo tempo. Intorno al quarto d’ora, Buttner anticipa all’ultimo istante Bottone mentre nulla può, il portiere rossoblù, sul destro di Galluccio al 65′: l’attaccante partenopea sfrutta un buco difensivo e gonfia la rete facendo esplodere lo stadio. Al 73′ il Crotone riesce a centrare il gol che le porta al pareggio, Reggio manda in porta Donato, che salta Ventresino in uscita e fa 1-1.
Nel finale qualche altro tentativo delle padrone di casa ma l’incontro termina in parità.

Prossima partita del Crotone, domenica 2 aprile, in casa contro il Palermo per guadagnare ulteriori punti utili per la salvezza.

Elisa Bartoli, Roma: “Uscire dalla Champions di fronte a uno spettacolo del genere è il massimo che si poteva chiedere”

Credit Photo: Andrea Amato

Elisa, che fosse una partita proibitiva si sapeva, ma la Roma ha cercato in tutti i modi di onorarla.

“Sapevamo che sarebbe stata difficile. Peccato per questo 5-1, sono sincera, soprattutto dopo un’andata giocata in quel modo all’Olimpico. Però, ci portiamo via quei 40 mila tifosi nel nostro stadio e i 55 mila, se non sbaglio, presenti oggi al Camp Nou, uno degli stadi più belli che ci siano.

Questa è tutta esperienza per il futuro. È giusto così, non potevamo volere di più: uscire dalla Champions di fronte a uno spettacolo del genere è il massimo che si poteva chiedere. Siamo rimaste soddisfatte di quello che si è fatto, bisogna essere felici e dobbiamo portarci dietro questa esperienza che, sono sincera, è stata un sogno”.

Cosa vi lascia questa avventura in Champions League?

“Ci lascia ancora tanti sogni da raggiungere, ci lascia esperienza: vivere giorno dopo giorno i momenti. Abbiamo iniziato da Glasgow con tante aspettative, sono sincera. Sapevamo della nostra forza ma non ne eravamo consapevoli. Dobbiamo quindi portarci dietro questa consapevolezza, questa forza e questo coraggio che ci ha fatto arrivare fino a qui. Prenderemo tutto questo e andremo avanti per la nostra strada”.

Ora bisogna recuperare in fretta, perché sabato c’è una sfida importante.

“Sì, abbiamo solo due giorni ed è una gara importantissima. Da domani si pensa di nuovo al presente e al futuro, quindi al Milan. Dobbiamo assolutamente fare tre punti. Ci toglieremo di dosso questa amarezza, anche se, sono sincera, non è tanto amara: è stato stupendo. I visi non sono felici, ma dobbiamo comunque essere soddisfatte. Da domani si penseerà al Milan”.

Frosinone: le ciociare cedono di misura sul campo del Palermo

PALERMO – Sconfitta immeritata per il Frosinone nella trasferta di Palermo contro la formazione rosanero che ottiene i tre punti grazie ad un calcio di rigore realizzato da Piro al 35’ del primo tempo. Da segnalare un palo, un gol annullato e più di qualche dubbio sul penalty. Con questo risultato il Frosinone si mantiene a 28 punti in classifica al decimo posto, dietro il Matera (33) che sarà il prossimo avversario nel prossimo turno a Ferentino.

PRIMO TEMPO – Partita equilibrata nella fase iniziale. La prima occasione è per il Palermo con Piro che prova la conclusione da fuori area, ottima la deviazione in angolo della Guidobaldi. Al 16’ prova la conclusione a giro Renda ma il tiro termina fuori. Si fa notare anche la squadra giallazzurra e arriva anche la prima occasione per il Frosinone al 19’ in contropiede per la Belrose che serve in profondità Sgambato, filtrante al centro per la Bevilacqua ma la conclusione è respinta dalla difesa siciliana. Al 21’ il portiere del Palermo si supera: punizione di Conti, il colpo di testa di Belrose trova la Sgambato che prova la conclusione di forza, con Sorce che in tuffo compie un’autentica prodezza deviando la palla in corner. Al 32’ azione in mischia per il Frosinone, la conclusione della scatenata Sgambato finisce sul palo e viene rimessa in gioco consentendo al Palermo di sventare il pericolo e ripartire in contropiede sul quale capitan Di Salvo è costretta all’intervento su Impellitteri: per l’arbitro è calcio di rigore e dal dischettonon sbaglia Piro per il gol dell’1-0. Al 39’ nuova occasione per il Frosinone con l’americana Belrose, che in area di rigore colpisce debolmente il pallone a due passi dal portiere.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa il Frosinone inizia soffrendo molto il gioco del Palermo e cambia qualcosa tatticamente cercando il pari. Al 9’ gol annullato al Frosinone su conclusione di Bevilacqua. Per l’arbitro l’azione è irregolare, nonostante le proteste delle ciociare, e il risultato non cambia. Al 17’ pericolo costruito ancora dal Frosinone grazie all’asse Galluzzi-Sgambato, ma la conclusione di quest’ultima è deviata dalla difesa siciliana. Nel finale al 38’ ancora Piro per il Palermo ma la conclusione è controllata dalla difesa ciociara. Ultima azione da rilevare è per il Frosinone al 43’ con un calcio di punizione di Conti, che esce sul fondo. Dopo 5’ di recupero la gara si conclude sull’1-0 per il Palermo. Il Frosinone esce a testa altissima dalla trasferta siciliana, con il rimpianto di non aver portato a casa almeno un punto. Prossima gara casalinga a Ferentino per le ciociare contro il Matera (giorno e orario da stabilire) per l’immediato riscatto.

PALERMO: Sorce, Falzone, Piro, Impellitteri (22’ st Purpara), Renda (27’ st Alfano), Ribellino, Palermo, Caleuro (37’ st Conciauro), Priolo (22’ st Talluto), Bruno, Incontrera.

A disposizione: Biundo, Cordoba.

Allenatore: Licciardi.

FROSINONE: Guidobaldi, Campanelli (37’ st De Stradis), Fiorella (43’ st Carcini), Cacchioni, Di Salvo, Palmigiani (37’ st Santacroce), Conti (43’ st Rutigliano), Bevilacqua, Natali, Sgambato, Belrose (15’ st Galluzzi).

A disposizione: Polidori, Pellegrini, Verrecchia,

Allenatore: Crecco.

Arbitro: sig. Gerardo Garofalo di Torre del Greco (Na); assistenti: sigg. Salvatore Barbanera di Palermo e Mafredi Canale di Palermo.

Marcatore: 35’ pt Piro (P).

Note: ammoniti: 11’ st Di Salvo (F): recuperi: 0’ pt; 5’ st.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

Arsenal – Bayern 2-0 (tot.: 2-1): le Gunners rimontano la sconfitta dell’andata e volano in semifinale

Photo Credit: Marco Montrone

L’Arsenal interrompe l’attesa decennale per la sua settima semifinale europea ribaltando la sconfitta dell’andata con un netto 2-0 contro il Bayern Monaco.

Dopo l’1-0 nell’andata in Germania, le Gunners prima passano in vantaggio con Frida Maanum e pochi minuti dopo siglano il gol-qualificazione con Stina Blackstenius. Nonostante le molte occasioni, alle inglesi bastano i due gol per passare il turno.

Momenti chiave
12′ infortunio per Little
20′ Maanum segna dalla distanza
26′ Blackstenius di testa porta in vantaggio l’Arsenal tra andata e ritorno

La partita in breve:
L’acquisto di gennaio dell’Arsenal, Victoria Pelova, parte per la prima volta titolare in Europa dopo la grande prestazione dell’andata. Le Gunners però subiscono un duro colpo dopo 12 minuti con l’infortunio della capitana Kim Little che esce zoppicando per Leah Williamson che si piazza nella mediana. L’infortunio non ferma le inglesi che al 20′ passano in vantaggio con un tiro dalla distanza di Frida Maanum che si insacca all’incrocio dei pali dopo un passaggio di tacco di Williamson. Col Bayern in pressione per cercare il gol del vantaggio tra andata e ritorno, le avversarie ripartono in contropiede e sfiorano il gol con Pelova che però trova i guantoni di Maria Luisa Grohs. Le Gunners trovano la rete del vantaggio complessivo dopo 6 minuti dall’1-0, quando il cross millimetrico di Katie McCabe trova la testa di Stina Blackstenius al centro dell’area piccola. Poco dopo la mezz’ora, Williamson sfiora il 3-0 con un colpo di testa su un cross di Caitlin Foord. Per le tedesche, Franziska Kett, schierata al posto di una Sydney Lohmann non al top della forma, fallisce il gol dopo una bella azione di Klara Bühl. L’intervallo si chiude sul 2-0 solo per l’imprecisione delle inglesi che non capitalizzano tre chiare occasioni da gol.

Nella ripresa la pioggia si fa meno battente e il Bayern torna a macinare gioco sfiorando anche il gol del pari complessivo con McCabe che trova ancora una volta la respinta di Grohs. L’ingresso di Jovana Damnjanović permette al Bayern di passare al 3-5-2, ma l’Arsenal continua a pressare lasciando solo le briciole alle avversarie che nonostante il forcing finale, escono sconfitte dall’Arsenal Stadium di Londra.

Visa Player of the Match: Frida Maanum (Arsenal)
“Presente nella maggior parte delle azioni più pericolose, è il faro del gioco dell’Arsenal con tagli continui e passaggi intelligenti, oltre che con un tiro al fulmicotone. Molto brava anche dal punto di vista difensivo negli uno contro uno e nei movimenti in fase di non possesso”. – Osservatori Tecnici UEFA

Statistiche

  • L’Arsenal è alla sua settima semifinale dopo 15 partecipazioni ai quarti (record), ma alla prima dalla sconfitta col Wolfsburg nel 2012/13.
  • L’Arsenal era stato eliminato nei tre precedenti quarti di finale giocati contro club tedeschi; per le Gunners è la seconda vittoria tra andata e ritorno contro una formazione della Frauen Bundesliga dal successo sul Turbine Potsdam negli ottavi del 2012/13.
  • Prima di stasera il Bayern aveva vinto 14 partite di fila, mantenendo sette volte la porta inviolata e non subiva più di un gol dalla sconfitta per 3-0 di novembre in casa del Barcellona.
  • I 21.307 spettatori di questa partita sono stati un record per l’Inghilterra in questa competizione.

Formazioni
Arsenal: Zinsberger; Maritz, Williamson, Rafaelle, McCabe (Hurtig 89′); Little (Wubben-Moy 12′), Maanum, Wälti; Pelova (Wienroither 77′), Blackstenius (Beattie 89′), Foord
Bayern: Grohs; Rall (Laurent 80′), Viggósdóttir, Kumagai, Hansen; Zadrazil (Lohmann 80′), Stanway; Magull (Rudelic 88′); Bühl, Schüller (Vilhjálmsdóttir 88′), Kett (Damnjanović 64′)

Prossime partite
L’Arsenal affronterà una tra Paris Saint-Germain e Wolfsburg in semifinale il 22/23 e 29/30 aprile o 1 maggio. Le Gunners giocheranno l’andata in trasferta.

Veronique Brayda, Brescia Femminile: “Contro il Ravenna era importante fare i tre punti”

Photo Credit: Pagina Facebook Acf Brescia Calcio Femminile

Nel 3-0 del Brescia sul Ravenna della ventiduesima giornata di Serie B, c’è stata una calciatrice che si è resa protagonista in quest’incontro. Stiamo parlando di Veronique Brayda che, grazie ad una doppietta, ha permesso alle Leonesse di avere la meglio sulla formazione giallorossa.

La capitana biancazzurra ha commentato, davanti ai microfoni del club bresciano, la prestazione del Brescia contro il Ravenna: “Alla lunga siamo uscite, ma già a fine primo tempo stavamo iniziando a prendere un pochino più campo e poi nel secondo tempo secondo me è stata un’altra partita, nel senso che comunque attaccavamo con grande intensità, quindi questo sicuramente può farci dire che la vittoria è stata meritata. Era importante fare i tre punti, per noi perché alla fine lavoriamo tutta la settimana con tanta dedizione, ci mettiamo tanto. Tre punti importanti e adesso testa alla prossima. Il perché di questa discontinuità? L’ho detto altre volte, penso che faccia parte di un percorso, nel senso che noi stiamo facendo un percorso di crescita. Se si guarda alla squadra dello scorso anno e quella di quest’anno è completamente differente. Siamo differenti noi sicuramente, ma proprio anche quello che andiamo a proporre sul campo. È chiaro che in un percorso ci sono dei momenti di alti e bassi. Fa la differenza soprattutto all’interno dello spogliatoio. Certo che c’è rammarico quando perdi dei punti, però c’è anche la consapevolezza che questa squadra vale“.

Barcellona-Roma 5-1 (tot. 6-1): show Bluagrana, è semifinale

Photo Credit: Andrea Amato

Per la quinta stagione di fila, il Barcellona vola ai quarti di finale di UEFA Women’s Champions League: al Camp Nou, davanti a oltre 55mila spettatori, le Blaugrana battono 5-1 la Roma già sconfitta 1-0 all’Olimpico. Le Giallorosse, esordienti nella competizione, salutano dunque ai quarti.

Momenti chiave
11′ Rolfö sblocca il risultato
33′ León, con un gran tiro dalla distanza, trova il raddoppio
45′ Rolfö firma la doppietta personale dopo una splendida azione corale
46′ Oshoala fa poker ed entra nel tabellino
53′ Guijarro, di testa sugli sviluppi di un corner, realizza la quinta rete
58′ Serturini realizza il gol della bandiera

La partita in breve: troppo Barça per la Roma
Forte della vittoria di misura ottenuta nella combattuta gara d’andata della scorsa settimana all’Olimpico, il Barcellona parte alla grande anche davanti ai suoi tifosi e viene premiato dopo poco più di dieci minuti, quando Fridolina Rolfö fa centro dopo un assist di Asisat Oshoala. Le Blaugrana devono aspettare che scocchi la mezzora per trovare il raddoppio, ma l’attesa vale decisamente la pena quando Mapi León sorprende Camelia Ceasar con un poderoso tiro di sinistro da 30 metri. Il terzo gol, nel recupero del primo tempo, è una mezzata per la squadra di Alessandro Spugna, punita da una bellissima azione corale conclusa dal preciso tap-in ancora della svedese Rolfö sul cross basso di Caroline Graham Hansen.

Ogni speranza di arginare lo strapotere del Barça dopo l’intervallo è vana per la Roma, punito in avvio di ripresa da Oshoala, che capitalizza al meglio una scorribanda sulla destra dell’incontenibile Aitana Bonmatí. Patricia Guijarro approfitta della libertà concessale dalla difesa romanista per realizzare di testa la quinta rete sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La Roma ha però un sussulto e trova il gol della bandiera con Annamaria Serturini, che raccoglie l’assist di Andressa Alves e fa centro di destro.

Visa Player of the Match: Fridolina Rolfö (Barcelona)
“Ha segnato due gol e ha messo costantemente in difficoltà la difesa delle Giallorosse, sia attraverso le combinazioni con le compagne sia nell’uno contro uno contro le avversarie.” – Commissione Osservatori tecnici UEFA

Graham Hunter, Barcelona reporter
I proclami Jonatan Giráldez nei giorni passati sono stati confermati quando il Barcellona ha affrontato e battuto la Roma. L’allenatore galiziano ha sottolineato la sua convinzione che alcuni delle sue giocatrici avessero smarrito la concretezza necessaria la scorsa settimana all’Olimpico e ha costantemente chiesto cinismo in questa gara di ritorno. Ha anche sottolineato che avere un “Clásico” in mezzo alle due sfide contro le Giallorosse ha rappresentato un esame e che vincere “solo” 1-0 contro il Real Madrid non autorizzava a pensare che la sua squadra fosse al di sotto della media. Questo lo ha dimostrato. Implacabile, spietato, di successo e divertente. Semifinale conquistata.

Francesco Corda, Roma reporter
La Roma merita applausi per quanto ha saputo fare da esordiente in UEFA Women’s Champions League, ma stasera al Camp Nou si è dovuta inchinare allo strapotere del Barcellona, che per la quinta stagione consecutiva accede alle semifinali. Il 5-1 finale testimonia la superiorità delle Blaugrana che stasera, a differenza dell’andata all’Olimpico, sono state davvero ciniche. Per le Giallorosse di Spugna e Serturini la soddisfazione di aver segnato in un tempio del calcio e di aver fatto un ottimo cammino…

Reazioni
Jonatan Giráldez, allenatore Barcellona: “Dovevamo essere molto concentrati, molto completi nella nostra prestazione perché la Roma ha ottime attaccanti che producono un buon gioco di transizione. Per questo motivo sono quasi ugualmente contento di come abbiamo giocato in attacco e in difesa. Forse avremmo potuto essere più efficaci oggi, forse avremmo potuto creare ancora più occasioni ma, nel complesso, sono contento”.

Fridolina Rolfö, difensore Barcellona e Player of the Match: “Dovevamo offrire un grande spettacolo perché sapevamo che la scorsa settimana a Roma avremmo potuto fare meglio. Il tifo ci ha aiutato; cantavano dall’inizio alla fine e ci davano energia. L’ho sentito davvero oggi e non c’è dubbio che aiuti”.

Alessandro Spugna, allenatore Roma: “Il Barcellona è molto forte. Ha iniziato la stagione come una delle favorite per questa competizione. Sono eccellenti in tutta la loro squadra. Davvero brave e possono andare molto avanti in questo torneo. Ciò significa che non solo sono molto orgoglioso di come le abbiamo messe alla prova in queste due partite, ma anche molto orgoglioso del percorso che la Roma ha fatto per raggiungere i quarti di finale per la prima volta”.

Vicky Losada, centrocampista Roma: “Abbiamo sprecato alcune occasioni la scorsa settimana e sapevamo esattamente come avrebbe reagito il Barcellona. Loro sono molto forti ma abbiamo ancora grandi obiettivi nella nostra stagione. Infatti sabato abbiamo una partita importante contro il Milan. È già tempo di allontanare questo dalle nostre menti e concentrarci sulle vicende del campionato”.

Statistiche chiave

  • Il Barcellona ha vinto tutti gli ultimi 18 incontri casalinghi in UEFA Women’s Champions League, dopo la sconfitta 1-0 contro il Lione nei quarti di finale nel marzo 2018.
  • Soltanto uno degli ultimi 57 incontri del Barcellona in UEFA Women’s Champions League è terminato con un pareggio.
  • La Roma è diventata la prima squadra a segnare contro il Barcellona al Camp Nou in questa edizione della UEFA Women’s Champions League.

Formazioni
Barcellona: Paños; Bronze, Paredes, León (Fernàndez 73′), Rolfö (Rábano 80′); Bonmatí, Walsh (Syrstad Engen 66′), Guijarro; Graham Hansen, Oshoala (Geyse 66′), Paralluelo (Vilamala 66′)
Roma: Ceasar; Bartoli (Di Guglielmo 55′), Wenninger, Linari, Minami; Serturini, Giugliano, Losada (Greggi 46′), Haavi (Glionna 54′); Andressa Alves (Ciccotti 78′), Giacinti (Kramžar 74′)

Prossimi appuntamenti
Il Barcellona affronterà il Lione o il Chelsea nella semifinale, in programma il 22/23 e il 29/30 aprile. Le Blaugrana giocheranno in trasferta l’andata.

Il Vis Fondi perde contro il Pescara primo in classifica, le adriatiche dilagano in casa delle fondane imponendosi per 10-2

L’ultima della classifica, il Vis Fondi di mister Cibelli già retrocesso, sfida in casa la prima della classe, le temibili abruzzesi del Pescara. La partita termina con il risultato di 10-2 in favore delle ospiti, nonostante un’avvio poco deciso del Pescara. Le adriatiche partono al piccolo trotto, si ritrovano sull’1-1 a Fondi contro una squadra che nonostante la retrocessione interpreta bene la gara, poi però si scatenano gli assi nelle carte di mister Morgado e per le fondane non c’è più speranza. Finisce con una goleada che mantiene le vice campionesse d’Italia in testa al campionato. Nella prossima giornata il Vis Fondi sarà atteso a Molfetta, un match più abbordabile sulla carta per le rossoblu, mentre il Pescara giocherà nuovamente in trasferta contro lo Statte in piena lotta salvezza.

La Gara: Ottima partenza delle biancazzurre con la rete di Belli che arriva dopo un solo giro di lancette. Il Vis Fondi però si chiude bene e al 7′ risponde al Pescara con Zomparelli, riportando la gara sul punteggio di 1-1. Le ospiti si riportano di nuovo in vantaggio al 10′ con la doppietta di Belli. Il 3-1 del Pescara arriva poco dopo dai piedi di Boutimah. Il Vis fondi è sfortunato al 13′ quando Reganato si fa autogoal. Le padrone di casa non demordono e trovano il goal del 4-2 di nuovo con la veterana Zomparelli. Borges e Boutimah riportano il Pescara a un vantaggio più ampio sul finire di primo tempo che si conclude con il risultato di 6-2 per le ospiti. Il Pescara riparte forte così come ha iniziato e scappa via in un secondo tempo a senso unico, dove il Fondi è già negli spogliatoi: a segno Manieri dopo 3’, Boutimah cala il tris personale, poi Elpidio e Valendino vanno a chiudere la goleada.

VIS FONDI-PESCARA FEMMINILE 2-10 (2-6 p.t.)
VIS FONDI:
Di Sauro, Caciorgna, Zomparelli, Will, Diaz, Pacchiarotti, Popolla, Fallovo, Reganato, Guglietta, Attanasio, Iarriccio. All. Cibelli

PESCARA FEMMINILE: Sestari, Soldevilla, Belli, Verzulli, Boutimah, Manieri, Elpidio, Borges, Ortega, Guidotti, Valendino, Ricottini. All. Morgado

MARCATRICI: p.t. 1′ Belli (P), 7′ Zomparelli (V), 9’34” Belli (P), 10’30” Boutimah (P), 13′ aut. Reganato (P), 17’11” Zomparelli (V), 18’48” Borges (P), 19’30” Boutimah (P), s.t. 3’18” Manieri (P), 12’57” Boutimah (P), 16’40” Elpidio (P), 18’48” Valendino (P)

AMMONITE: Belli (P)

ARBITRI: Nicola Lacrimini (Città di Castello), Domenico De Candia (Molfetta) CRONO: Andrea Pulimeno (Roma 1)

Alessandro Spugna esce dal Camp Nou a testa alta: “La differenza c’è ed è evidente, ma dobbiamo essere orgogliose di ciò che abbiamo fatto”

La Roma cade al Camp Nou di Barcellona, con un finale di 5 a 1, ed il tecnico Alessandro Spugna intervenuto in conferenza stampa, ammette che questa sconfitta non rovina il percorso della sua squadra in Champion’s League : “quest’oggi abbiamo affrontato una grande squadra, quella del Barcellona, che a differenza della gara di andata non ha sbagliato nulla, sopra tutto in fase conclusiva, il passivo è pesante ma bisogna essere orgogliose del percorso svolto. In questa gara abbiamo palleggiato anche di più, rispetto alla gara dell’Olimpico, ma ripeto quando trovi una squadra così che non sbaglia nulla diventa complicato”.

Con uno stadio gremito che inneggiava i suoi colori è stato ancora più difficile per le giallo rosse entrare in campo a gestire un match già condannato nella gara di andata, una fotografia finale di un gruppo che segna il primo gol sul quadrante delle Campionesse in carica,  cosi il mister evidenzia la difficile serata: “ci dobbiamo portare a casa un ricordo bello, una gara complicata, la facce tese delle mie calciatrici che nonostante la rete non esultano; e poi gli applausi del pubblico ci hanno fatto piacere. Tutto di questa Champions è da ricordare, nessuno di noi pensava, ed a questo punto al primo anno di Torneo siamo venute qui a giocarci un quarto di finale, la differenza c’è ed è evidente, ma dobbiamo essere orgogliose di ciò che abbiamo fatto”.

Al fine primo tempo, la Roma ha subito tre reti, ed il morale del gruppo ha patito un po’ il risultato. Adesso occorre resettare e riprendere il finale di Campionato con la testa già verso questo obbiettivo. “Il primo tempo le ragazze erano deluse, ammette Spugna,  poi il Barcellona con Leon ci segna un gol incredibile ed ho detto di provare a pungere quando potevamo senza abbassarsi troppo se no avremmo rischiato di prenderne tanti. Poi adesso ci dobbiamo concentrare alla gara di domani con il Milan”.

Losada è stata preferita già dal calcio d’inizio, forse si pensava che la ex. Potesse caricare di più il gruppo come nella gara di andata nel secondo tempo, ma nella ripresa è costretta ad uscire ed ha lasciare il posto per Greggi. “Usare Losada fino dall’inizio era una scelta che volevamo fare, poiché avevamo bisogno di palleggio, purtroppo ha avuto un risentimento muscolare e dovremmo fare degli accertamenti tecnici domani come rientrate. Forse abbiamo forzato qualche giocata, siamo riusciti a giocare bene nella nostra metà campo, poi non siamo rimaste pulite nella loro per andare a fare la conclusione. Forse frettolose ma non è facile contro la loro fisicità”.

Con questa vittoria il Barcellona prosegue il suo cammino e si propone come la forza più completa del torneo, ed il mister giallo rosso ammette che questa formazione ha tutte le caratteristiche per vincere ancora la coppa. “Secondo me aveva già tante possibilità dall’inizio stagione, il Barsa è forse la formazione che in tutti i settori è veramente forte!”.

Il Calcio italiano è in ritardo di 10 anni, rispetto alle squadre Spagnole, ed in conclusione il tecnico lo mette in luce: “il percsorso di crescita è altro per noi, ma siamo ancora indietro, la crescita c’è stata il percorso è buono in questo anno e ci deve rendere orgogliose per farci capire che possiamo cresce ancora di più!”

Eccellenza: il punto sulle regioni del Sud Italia

eccellenza femminile

Nel passato week-end sono tornate in campo le squadre impegnate nei tornei di Eccellenza. Questo il punto su Campania, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria,, Sardegna e Sicilia.

CAMPANIA- 20° GIORNATA

Vittoria per Giugliano Women, Academy Dream Team, Caserta Calcio, Nocerina, Villaricca Calcio e Grumese Calcio. Turno di riposo per l’Asad Pegaso. La classifica aggiornata vede al primo posto il Villaricca Calcio seguito da Asad Pegaso e Grumese Calcio mentre gli ultimi 3 posti sono rispettivamente occupati da Lmm Montemiletto, Nocerina e Mugnano Women.

ABRUZZO- 16° GIORNATA

I 3 punti giungono per Calcio Femminile Chieti e Women L’Aquila Soccer, termina 2-2 l’incontro tra L’Aquila 1927 e Bacigalupo Vasto Marina mentre è ancora da giocare Campodipietra Femminile-Miglianico Calcio. Riposa Virtus Anxanum. In classifica, al primo posto L’Aquila 1927 seguita da Bacigalupo Vasto Marina e Bellante Calcio Femminile.

PUGLIA- 9° GIORNATA

Vittoria per Fasano Timo e Molfetta Calcio mentre turno di riposo per Pink Altamura. La classifica vede al primo posto il Molfetta Calcio  seguita da Fasano Timo, Nitor Brindisi, Phoenix Trani e Pink Altamura.

BASILICATA- 6° GIORNATA

Termina 2-2 tra Atletico Avigliano-Seventeen Potenza mentre il match Viggiano-Matheola Matera è ancora da giocare. In classifica troviamo a pari punti Seventeen Potenza e Atletico Avigliano.

CALABRIA- 10° GIORNATA

I 3 punti arrivano per l’Eugenio Coscarello Castrolibero e Promosport, riposano Rende Calcio 1968 e Reggina 1914. La classifica aggiornata vede al vertice l’Eugenio Coscarello Castrolibero seguito da Promosport e Reggina 1914.

SICILIA- 10° GIORNATA

Nel Girone A: sabato 25 marzo si è disputata Palermo-Gloria Città Di San Cataldo terminata 1-1. La classifica aggiornata vede al primo posto Femminile Marsala seguita da JSL Junior Sport e Gloria Città Di San Cataldo.

Nel Girone B: non si è disputato nessun incontro.

SARDEGNA- 5° GIORNATA

Vittoria del Tharros in casa della Sassari Torres e del Caprera in casa del Maracalagonis, turno di riposo per Cagliari Calcio Women. La classifica aggiornata vede al primo posto Tharros e Caprera a pari punto.

Torino Women: tutto facile con la Novese

Photo Credit: Edoardo Covone

È durata una ventina di minuti, la partita fra Torino Women e Novese Calcio femminile. Una ventina di minuti in cui le ragazze ospiti non sono riuscite comunque a creare pericoli alla porta granata: poi, nella restante settantina, sono arrivate le diciannove reti, tutte toriniste, che hanno fissato il risultato finale.

Le ragazze del mister Michele Del Vecchio sono scese in campo con Sabatino in porta, LombardoTesseFurionePalmisano in difesa, CapelloAbu TomaCamporelliCaveglia Cresto a centrocampo, Zappone e Molinar Min in attacco.

Le biancazzure ospiti, guidate dall’allenatore/accompagnatore Dario Accardo, si posizionavano con Crozza fra i pali, DirenoCalcagnoZampieriCerutti sulla linea difensiva, BannòZamboniCanovaVercesi su quella mediana, spesso rinforzata da Padani in alternanza all’appoggio della punta Dalia.

L’impegno delle toriniste è stato evidente sin da subito: desiderose di cancellare la figuraccia di sette giorni prima, al cospetto della Cit Turin, sono partite immediatamente col piede sull’acceleratore e non l’hanno più tolto, se non al triplice fischio di chiusura dell’arbitro Alessandro Zeteniuc della sezione di Nichelino.

In quei famosi 19 minuti, in cui le ragazze di Novi sono riuscite a tenere il risultato, si sono registrate una traversa di Martina Capello (6’), un diagonale di Arianna Lombardo (7’) ed un tiro dal limite di Federica Camporelli (10’) entrambi finiti alti di non molto, oltre ad un altro legno trasversale sulla fortuita deviazione di un tiro scagliato da Valentina Zappone (11’) ed alla discesa in slalom di Elisa Molinar Min, conclusa però a lato (14’).

Le biancazzurre ospiti, purtroppo per loro, non erano in grado di replicare a tanta veemenza e Gaia Piacentino (secondo portiere granata, premiata con una gara da titolare) avrebbe passato un pomeriggio di assoluto riposo, impegnata solo a gestire bene la sfera di piede, sui retropassaggi delle compagne.

Dunque, l’incontro si è sbloccato al 19’ grazie ad Odiphri Abu Toma, lesta a raccogliere una corta respinta della difesa, su corner dalla destra, e ribadire in rete. Tanto per non perdere tempo, la compagine di casa chiudeva tutti i discorsi nel giro di altri due minuti, portandosi rapidamente sul 3-0, con le segnature di Vittoria Caveglia Cresto: la prima su ottimo filtrante della Capello che la metteva da sola davanti al portiere avversario; la seconda (dopo un lancio perfetto della Abu Toma) con un controllo di destro a disorientare la propria marcatrice e successivo tiro di sinistro.

Da questo momento, l’incontro diventava praticamente un monologo della formazione di casa, con le giovanissime ospiti (una sola giocatrice classe 2000, tutte le altre nate a partire dal 2004 e sino ad arrivare a ben tre ragazze del 2010!) incapaci di metterla in difficoltà, pur non rinunciando a battersi ed a provarci.

Arrivavano così ben tre reti di capitan Molinar Min (girata al volo su cross di Debora Palmisano al 24’, controllo volante e tiro su altra precisa imbucata della Capello al 29’ e con un facilissimo tocco da due passi sul “cioccolatino” da fondo campo di Caveglia Cresto al 33’). Attorno ed all’interno della tripletta della leader granata, si scatenavano pure la Zappone per l’ottavo (praticamente di rapina, su di una palla vagante in area non respinta dalla difesa rivale, al 34’) e l’undicesimo gol (su filtrante della Palmisano nei minuti di recupero); la Camporelli (suo il 5-0 al 26’, con un controllo di petto seguito da un destro chirurgico); la Capello (al 41’, con un destro dal limite per il nono centro); ed ancora la Abu Toma (autrice della provvisoria doppietta personale e della doppia cifra complessiva, poco prima del recupero, con un perentorio diagonale dalla distanza).

Ad inframmezzare il susseguirsi delle marcature e ad evitare un passivo ancor peggiore, ci pensavano il portiere ospite Sofia Crozza (brava al 28’ sul colpo di testa della Zappone e superba al 37’, sempre sull’attaccante granata, a deviare in angolo un potente tiro quasi a botta sicura) ed il palo destro della sua porta, che cinque minuti prima dell’intervallo negava la tripletta alla Caveglia Cresto, con l’estremo difensore ormai battuto.

Nella ripresa, la partita si sviluppava secondo il medesimo canovaccio, anche se le ragazze di casa palesavano un leggermente inferiore furore agonistico. Erano infatti “solamente” otto, le marcature della Torino Women in questa frazione.

Dopo le iniziali sostituzioni, con la Novese che, al rientro in campo, aveva lasciato negli spogliatoi il terzino destro Serena Direno, sostituendola con Iman Benrouia, mentre al 54’ il mister di casa aveva richiamato la coppia PalmisanoCamporelli, concedendo spazio sia ad Elena Villa che ad Alessandra Spagnolo. La formazione granata doveva così riassestarsi: la Villa, infatti, si era disposta a fianco di Fulvia Furione nella coppia difensiva centrale, dirottando Sofia Tesse a terzino sinistro, mentre la Spagnolo agiva di punta, con l’arretramento della Zappone a centrocampo.

Comunque, in questo secondo tempo, la parte del leone spettava alla sempre efficace Abu Toma. La numero 18 granata, infatti, si concedeva il lusso di mettere a segno addirittura un bel poker di realizzazioni che, unite alle due della prima frazione, ne facevano la principale marcatrice di giornata. Al 65’ siglava il 14-0 con un destro all’angolo basso (assist della Spagnolo); al 77’ con un tiro da centro area che, leggermente deviato, spiazzava il portiere ospite che raccoglieva il quindicesimo pallone alle sue spalle; negli ultimi due minuti, prima del recupero, chiudeva il tabellino con due fendenti da appena dentro l’area.

Nel tabellino dei marcatori, poi, ribadivano la loro presenza sia Molinar Min (col suo quarto centro personale, valido per il 13-0 al 59’, su passaggio di Caveglia Cresto) che Capello (preciso tiro dal limite, all’82’, per il momentaneo 16-0), mentre Alessandra Spagnolo ed Andrea Giulia Martinetto ci iscrivevano i loro nomi poco dopo il loro ingresso in campo: la prima nominata, praticamente al primo pallone toccato (55’) concretizzava una elaborata trama corale della Torino Women con la segnatura della dozzina, a differenza della seconda che (entrata al 69’ in luogo della Caveglia Cresto) doveva aspettare “ben” tredici giri d’orologio, prima di spedire il pallone alle spalle della Crozza, finalizzando un assist dell’appena subentrata Patricia Prundeanu (a sostituire la Capello e dimostratasi elemento più che utile, non solo come estremo difensore).

Fra le righe di tutto questo dominio, fra le ospiti il portiere Crozza riusciva a mettersi in mostra con una coraggiosa parata sui piedi di una Abu Toma pronta a colpire per l’ennesima volta (67’), mentre Maria Padani, attaccante posizionato sul palo in conseguenza di un corner, sette minuti più tardi riusciva a respingere dalla linea di porta un pallone che vi stava entrando, dopo un frenetico batti e ribatti in area.

Al 71’, inoltre, la Novese si produceva nell’unica azione veramente offensiva della sua giornata, con un contropiede ad opera di Martina Bannò che la onnipresente Abu Toma faceva però abortire al limite dell’area torinista.

Delle ragazze granata, invece, andrebbero ancora ricordate la mira sempre un poco alta della Lombardo, a causa della posizione del corpo troppo arretrata (50’ e 57’), la voglia di “tiro a giro” della Zappone (ma con mira piuttosto centrale, sia al 61’ che al 76’) ed un’altra traversa della Capello, immediatamente prima di lasciare il terreno di gioco.

Insomma, com’è facilmente intuibile si è trattato di un match veramente a senso unico che, però, non può fornire indicazioni utili sulla reale consistenza della Torino Women attuale. Di certo, la tifoseria granata sarà rimasta confortata dalla voglia di riscatto messa in mostra dalle proprie beniamine.

Anche per la Novese Calcio Femminile, la gara non può avere valenze rivelatrici: troppo il divario rispetto alle rivali, per trarre conclusioni. Va però sottolineata, alla faccia della loro giovanissima età e dell’ovvio scoramento per le segnature subite a ripetizione, la voglia delle ragazzine biancazzurre di continuare a correre, battersi e giocare al meglio delle loro possibilità. Una dimostrazione di carattere che, ne siamo certi, porterà tutte loro a migliorarsi progressivamente nel prossimo futuro.

DA NON PERDERE...