Nell’ultimo turno di Serie A la Sampdoria non è riuscita a strappare punti importanti in ottica salvezza contro la Roma. Nel testa coda di ieri, giocato alle ore 12:30 al “3 Campanili” di Bogliasco, a decidere il match, terminato 0-1 per le giallorosse, è stata la giovane Kramzar che a 5 minuti dal ’90 ha condannato le doriane. La Samp resta cosi fanalino di coda del campionato con 10 punti in classifica.
Nel post gara in casa ligure a lasciare qualche battuta sul momento è stato mister Antonio Cincotta, ancora orfano delle varie Sara Baldi, Kelly Gago, Kirvil Odden, Elena Pisani, Yoreli Rincón, Valentina Soggiu e Giorgia Spinelli. Il tecnico della Samp tramite social ha infatti postato:
“Grazie ragazze, grazie lo stesso. Concentrazione, umiltà, abnegazione e atteggiamento al cospetto di una squadra avversaria con valori altissimi. Tra le tante difficoltà l’attaccamento ai colori c’è. E ci sarà”.
Antonio Cincotta, Sampdoria: “Ragazze grazie lo stesso, tra le tante difficoltà l’attaccamento ai colori c’è”
Sofia Colombo, Lazio: “Non accettiamo mai la sconfitta, siamo contente di questa vittoria importante”
Non sbaglia la Lazio capolista della Serie B che ieri, alle ore 14:30, era opposta alla Ternana. Vincono per 1-0 le biancocelesti nel big match di giornata contro le umbre: a decidere la gara valevole per il diciottesimo turno, il terzo del girone di ritorno, è stata all’ undicesimo Chatzinikolaou che con la sua rete ha consegnato l’intera posta in palio al team di mister Catini dopo i 90′ disputati allo stadio Mirko Fersini. Nel post partita la centrocampista biancoceleste Sofia Colombo ha parlato ai microfoni del club dichiarando:
“Non molliamo mai, lavoriamo tanto in settimana per dare tutto fino alla fine. Siamo contente di questa vittoria importante. Sapevamo che a livello mentale sarebbe stata una partita diversa dalle altre, sicuramente difficile. In occasione del gol, l’assist è stato cercato. Non accettiamo mai la sconfitta, per questo cerchiamo sempre di essere perfette. Adesso festeggiamo e da domani penseremo alla prossima”.
Il tabellino
Lazio-Ternana 1-0
Marcatrice: 11′ Chatzinikolaou
LAZIO (3-5-2): Guidi; Falloni, Kakampouki, Varriale; Fuhlendorff (68′ Pittaccio), Castiello, Eriksen, Colombo, Toniolo; Moraca (87′ Giuliano), Chatzinikolaou.
A disp.: Natalucci, Savin, Khellas, Palombi, Carosi, Vecchione, Proietti. All.: Massimiliano Catini
TERNANA (3-5-2): Ghioc; Pacioni, Massimino, Capitanelli; Labate, Fusar Poli, Di Criscio, Vigliucci, Lombardo (63′ Tarantino), Spyridonidou (73′ Corazzi), Salvatori Rinaldi.
A disp.: Sacco, De Bona, Imprezzabile, Aldini, Pontes Mateus, Maffei, Santoro. All.: Fabio Melillo
Arbitro: Giuseppe Maria Manzo (sez. Torre Annunziata)
Assistenti: Giovanni Battista Citarda – Salvatore Girolamo Cucci
NOTE: Ammonite: 29′ Pacioni (T), 32′ Vigliucci (T), 90′ Giuliano (L). Espulsa: 51′ Salvatori (T) Recupero: 1′ pt, 2′ st
Emanuela Pisani, Spartak: “Non è una fascia a farti capitano, bisogna essere se stessi e trasmettere quello che si ha dentro”
“Sapere che nessuna di noi possa continuare a fare ciò che più ama è stata la prima cosa che ho pensato, perché quel campo ci regala tanto. Spesso non ci si rende conto di quanto uno sport possa dare e delle emozioni che si provano sul parquet”.
A raccontarcelo è Emanuela Pisani, calcettista di Pagani e capitano dello Spartak Caserta che nelle scorse settimane ha deciso di ritirarsi dal campionato di Serie A2 di calcio a 5 femminile. Per le giocatrici del team casertano lo svincolo senza la possibilità di tornare in campo, visto il girone di ritorno già iniziato.
“Ringrazio la Società che mi ha voluto fortemente in estate e vista la presenza di mister Dino Taffarel e del suo staff non ho rifiutato. Con il mister ho mosso i primi passi nel mondo del calcio, condividendo tanti anni di futsal. Sapevo e so che lui in tutto quello che fa mette sempre tanta passione”.
Dopo la vittoria del campionato con l’Irpinia per l’ex Salernitana nuova esperienza la scorsa estate dunque a Caserta: “Ambientarsi all’inizio non è mai facile, soprattutto in un gruppo nuovo. Mi ha agevolato la presenza di compagne con le quali avevo condiviso già una stagione calcistica. Ho sentito fiducia da parte di tutte, che nel mio piccolo ho cercato di aiutare“.
Per la Pisani arriva, poi, la fascia di capitano: “Diventare capitano per me è stata una grande emozione. All’inizio avevo timore visto che si trattava della prima volta. Come mi è stato detto da un’amica non è una fascia a farti capitano, bisogna essere sempre se stessi e trasmettere quello che si ha dentro”.
Spartak inserito nel gruppo C di A2: “É stato il primo anno che ho giocato nel girone C. Per me è gruppo molto equilibrato dove ogni partita non è mai scontata con alta competitività che ci invogliava a dare tutto sempre di più”.
Dopo la prima metà di stagione dello Spartak, abbastanza positivo, la rinuncia al campionato che la Pisani ricorda cosi: “Ho imparato a non mollare nei momenti difficili, a trovare sempre qualcosa di positivo per unire il più possibile un gruppo di ragazze che condividono la stessa passione superando cosi tante difficoltà. Basta pensare alla vittoria sul Perugia ed il pareggio con la Woman Napoli a 7 secondi dalla fine. Insieme abbiamo fatto davvero tanto”.
Ora un periodo di break forzato sul quale la calcettista classe ’96 non fa drammi: “In questa stagione siamo consapevoli che non torneremo più in campo. Ci godiamo i legami personali e la famiglia perché a loro si toglie sempre tanto tempo per inseguire la propria passione. Sicuramente sarà difficile, mancherà un pezzo nella vita di tutti i giorni ma a breve penseremo tutte a cosa fare la prossima stagione”.
Maurizio Ganz, Milan: “Arriviamo al meglio per la Poule Scudetto, peccato per i punti persi nel girone d’andata”
Brescia Femminile bloccato sul pari dal Genoa
Non va oltre il pari per 1-1 il Brescia Calcio Femminile contro il Genoa nella 18a giornata di Serie B. Al Centro Sportivo “Mario Rigamonti” non va in scena una bella partita, molto spezzettata e lottata, segnata dalle reti di Brayda nel primo tempo per le Leonesse e la risposta di Costi ad inizio ripresa. Con questo risultato il Brescia consolida l’ottava posizione in classifica.
Mister Seleman ritrova dalla squalifica Cristina Merli, sistemata a fianco di Fracas in attacco; a centrocampo Hjohlman a destra e Fracaros a sinistra con Ghisi, Barcella e Brayda; in difesa il trio Ripamonti, Galbiati e Perin davanti a Lugli in porta. Arbitra Zago di Conegliano.
Il primo tempo vede un Brescia controllare senza troppi patemi d’animo il gioco, ma senza riuscire a creare grossi pericoli dalle parti di Macera, portiere del Genoa: al minuto 11 ci prova Brayda che salta due avversarie e calcia dalla distanza, pallone alto di poco. Al 14′ Fracas calcia in caduta sul cross basso di Hjohlman, para Macera. Al 22′ occasione Brescia con Fracas lanciata in profondità, arriva davanti a Macera ma complice anche il disturbo di un difensore calcia col destro e non impensierisce Macera. Al 31′ si fa male il difensore del Genoa Hellstrom, alla quale farà seguito il problema al ginocchio sinistro per Fracaros al 41′, sostituita da Viscardi. Al 33′ si fa vedere il Genoa con il tiro di Jorgensen dal limite, pallone fuori. Al 34′ tiro di Millqvist dall’interno dell’area, Lugli è attenta e para. Al 36′ il lampo di Veronique Brayda: missile di destro dai venti metri che si infila sotto l’incrocio. Sesto gol stagionale per il capitano delle Leonesse.
Nella ripresa il copione del match cambia: il Genoa è più aggressivo e il Brescia non riesce a scuotersi e ad alzare il ritmo. Alla prima occasione, le Grifone pareggiano: cross di Millqvist dalla destra che scavalca Lugli e la nuova entrata Costi di testa insacca. Al 66′ tiro di Bargi da posizione defilata, Lugli respinge col corpo. Al 73′ calcio di punizione di Magri, parata facile di Macera. Al 76′ ci prova ancora Costi dal limite, para Lugli. Al 79′ gioco di prestigio di Brayda che poi serve Pasquali: la giovane attaccante si gira e calcia ma il tiro è contrastato e Macera può bloccare. Un minuto dopo ci prova Bettalli dal limite, pallone fuori non di molto. Nel finale il Genoa si abbassa e il Brescia prova un timido forcing: all’88′ traversa di Magri direttamente da calcio d’angolo e all’89′ Macera respinge in mischia un colpo di testa di Bianchi.
Finisce così, un pareggio che sicuramente fa più comodo al Genoa nella sua corsa salvezza che non al Brescia, che resta nella pancia della classifica. Tra sette giorni Leonesse impegnate in casa dell’Hellas Verona.
BRESCIA: Lugli, Ripamonti, Galbiati, Perin; Hjohlman, Ghisi (83’ Bianchi), Barcella, Cristina Merli (58’ Magri), Fracaros (41’ Viscardi), Brayda, Fracas (58’ Pasquali). A disp: Ferrari, Farina, Bortolin, Lonati). All: Seleman.
GENOA: Macera, Bettalli, Abate, Fernandez, Millqvist, Hellstrom (31’ Lucafo), Ygfeldt (45’ Costi), Bargi (87’ Campora), Oliva, Parolo, Jorgensen. A disp: Parnoffi, Parodi, Tortarolo, Crivelli, Spotorno, Monetini.. All: Filippini.
ARBITRO: Zago di Conegliano
MARCATRICI: 36’ Brayda (BRE), 59’ Costi (GEN)
AMMONITE: Cristina Merli (BRE), Perin (BRE), Ghidi (BRE), Parolo (GEN), Abate (GEN).
Patrizia Panico, Fiorentina: “Non possiamo essere così poco cattive sotto porta e concedere situazioni lette e studiate”
Nell’ultima giornata della prima fase la Fiorentina cede all’Inter che sorpassa le viola al terzo posto della classifica. In casa toscana a parlare, ai canali ufficiali del club, nel post gara è stata Patrizia Panico affermando:
“Penso che l’approccio delle ragazze sia stato importante e deciso. Loro hanno espresso davvero un buon calcio da subito, mettendo l’Inter nella propria metà campo. Nel primo tempo siamo andate in vantaggio sfiorando il raddoppio e abbiamo colpito un palo. Poi in due ripartenze loro ci hanno punito. Nel secondo tempo abbiamo continuato ad insistere perchè volevamo a tutti i costi riprendere la partita in mano. Abbiamo creato tante occasioni, ma dobbiamo lavorare molto perchè non possiamo essere così poco cattive sotto porta e concedere situazioni che avevamo letto e studiato. In queste gare gli episodi possono caratterizzare il risultato, mi tengo comunque la prestazione molto buona. Di mezzo c’è sempre l’avversario, la Fiorentina non esce da questo campo ridimensionata ma consapevole della sue capacità. Ora dobbiamo essere cattive e determinate per la Poule Scudetto”.
Spugna dopo la gara contro la Sampdoria: “Abbiamo voluto questa vittoria fino alla fine”
Coach Spugna ha espresso ai microfoni del club la sua soddisfazione per la vittoria ottenuta oggi contro la Sampdoria lodando, in particolare, il valore del gruppo e dei cambi.
Una vittoria importante, tre punti conquistati con grande impegno.
“Una partita complicata, era difficile trovare gli spazi. Occasioni ne abbiamo create, non siamo riuscite a segnare prima, ma abbiamo conquistato i tre punti, importanti per presentarci alla poule scudetto con un buon margine di vantaggio”.
La differenza l’hanno fatta i cambi, il gol è arrivato da Kramzar.
“Questa è una costante. Abbiamo possibilità di fare cambi importanti, Kramzar ha segnato un gol da tre punti, è entrata con personalità, è una 2006, è qualcosa di bello”.
Questa Roma dimostra anche di saper soffrire.
“Non è la prima partita che vinciamo con questa qualità, con questa sofferenza, meritando. Nell’intervallo avevo detto alle ragazze che partite del genere si potevano vincere anche al novantesimo, non è andata così, ma poco ci è mancata. Significa che abbiamo voluto questa vittoria fino alla fine”.
Como Women, niente da fare contro il Milan: ora due settimane per preparare bene la poule salvezza
L’ultima giornata della prima fase di Serie A si chiude ahimè male per il Como Women, il quale ha dovuto lasciar passare al successo del Milan.
Un 4-0 che non lascia alcun commento, se non del fatto che le lariane devono immediatamente cancellare questo ko, così come quelle sconfitte maturate contro Pomigliano, Sassuolo e Parma, che forse erano quelle le gare in cui le ragazze di coach de la Fuente dovevano fare punti. Certo, sarebbe stato bello chiudere questa prima parte di campionato con un risultato positivo, ma in pochi si aspettavano questo punteggio, perché di certo quella scesa in campo ieri non era di certo quella che ha sorpreso le rossonere all’andata, dove era riuscita a rimontare in casa delle milaniste.
La gara si era già messa sui binari del Milan che, dopo sette minuti, si era portato in avanti con Piemonte, ma il Como ha resistito, cercando anche di pareggiare con Kubassova, ma tra la fine della prima e l’inizio della frazione di gioco la seconda rete di Piemonte e la sfortunata autorete di Lipman hanno chiuso di fatto la partita, dove Vigilucci ha sigillato anche il poker. Nel finale Di Luzio tenta il gol della bandiera, ma non sarebbe bastato a rendere meno amara la pastiglia che ieri le comasche hanno dovuto digerire.
Adesso è importante rimboccarsi le maniche e preparare al meglio la poule salvezza, dato che ci sono due settimane per trovarsi nelle migliori condizioni a questa nuova fase del torneo, anche perché le possibilità per salvarsi ci sono, dipenderà da cosa vorranno le calciatrici, se ci credono o meno a restare in Serie A.
Joe Montemurro, dopo aver superato il Parma, afferma: “Il bello viene ora!”
La Juventus supera il Parma 2 ad 1, dopo un primo tempo chiuso in doppio vantaggio, ed il tecnico Joe Montemurro, a fine gara dichiara: “Mi dispiace per le ragazze e per il gol preso, un bel gioco e siamo stati in controllo. Ho potuto fare rotazioni sulla nostra rosa poiché dopo la sosta internazionale, molto impegnativa con tre gare che è stata stancante, così abbiamo fatto una piccola rotazione di squadra: che ci stava. Prendiamo questi tre punti. Abbiamo preso quel gol ma l’abbiamo controllata bene”.
Adesso la “poule scudetto”, ma quanto ci crede ancora la Juve a vincere il titolo? “Ci crediamo tantissimo, sempre creduto, come ho sempre detto è stato sempre su sbagli nostri che abbiamo perso punti, per quello non abbiamo raggiunto la Roma, adesso c’è da giocare ci sono scontri diretti contro squadre molto forti. Il bello viene ora!”.
Contro il Parma il tecnico ha utilizzato Cecilia Salvai a sinistra, e Sara Gama a destra, in questa nuova soluzione definita “di emergenza”, oppure un nuovo modulo? “Delle volte le situazioni che sei forzato ad affrontare vengono anche bene. Hanno tante opzioni ed esperienza per capire la fase difensiva e tanto da dare con la palla. Diciamo comunque che questa soluzione hanno fatto molto bene”.
Quindi la difesa a 3 è stata abbandonata definitivamente? “Mai abbandonata, se vediamo durante la gara la difesa a tre è sempre in costruzione, abbastanza tranquilla, ed anche in fase difensiva. A volte spingiamo un centrale e difendiamo a tre, la partenza è a quattro ma come visto può variare”.
Martina Rosucci a fine gara ha dovuto lasciare il campo di gioco, ed è un peccato per il perno bianco nero, che in lacrime è stata costretta la cambio. “Non sò bene cosa sia successo, afferma Joe, il ginocchio è da valutare, adesso speriamo in bene è una ragazza sfortunata, ma speriamo vado tutto bene”.
Per la Juventus che vede un provabile infortunio, una buona notizia per il rientro di Nilden, che sembra riprendere la sua forma. “Nilden sta bene, conclude Montemurro, i test in settimana sono stati positivi. Speriamo di farla rientrare con la squadra in settimana».
Lisa Alborghetti, Inter: “Seconda fase? Ora sarà tutta un’altra storia, in semifinale di Coppa Italia per vincere”
Dopo il successo nell’anticipo del sabato di Serie A Femminile contro la Fiorentina in casa Inter, terza al termine della prima fase di campionato, a parlare è stata Lisa Alborghetti, in rete proprio contro le viola, che ai microfoni di Inter Tv ha dichiarato:
“Sappiamo che è importante fare punti per dimostrare sempre quello che sappiamo fare. Dobbiamo continuare a lavorare cosi ora che si apre la seconda fase dove daremo tutto quello che c’è da dare. Noi pensiamo partita dopo partita, non ci siamo fatte prospettive e aspettiamo questa seconda fase per fare più punti possibili, ora sarà tutta un’altra storia. Adesso, invece, ci attende la semifinale di Coppa Italia, si va lì per vincere e metteremo in campo tutto quello che abbiamo in queste due partite dove ci sarà da gestirla bene. Sul gol ero lì e l’istinto è stato quello di buttarla dentro”.















