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Il Barça non si ferma più

Ancora due goleade per il Barça nel doppio turno in programma questa settimana. Prima annichilisce il Levante Las Planas per 7-0 con la tripletta di Asisat Oshoala, la doppietta di Ana Maria Crnogorcevic e le reti della giovane Vicky Lopez e dell’esperta Mariona Caldentey. Poi va alle Canarie e batte 6-0 il Granadilla con un’altra tripletta di Asisat Oshoala e le reti di Claudia Pina, Aitana Bonmatì e Lucy Bronze. Le catalane si avviano ad un altro titolo.

Dietro tiene duro il Levante che batte 3-0 l’Athletic mercoledì con i goal della bomber Alba Redondo, di Tatiana Pinto e di Mayra Ramirez. Poi vince in rimonta contro l’Alhama con la doppietta di Erika Gonzalez e il goal di Tatiana Pinto. Al terzo posto si conferma il Real Madrid che batte sia l’Alavés che l’Athletic. Esther Gonzalez segna in entrambe le partite poi Caroline Weir, Naomie Feller e Maite Oroz segnano le altre reti dei due match.
Al quarto e quinto posto ecco le due squadre di Madrid che però viaggiano a corrente alternata. Le due prima pareggiano tra loro per 2-2 poi le colchoneras pareggiano anche con il Siviglia. Il Madrid CFF vince invece 3-1 contro il Betis con la doppietta di Florencia Bonsegundo e il goal di Racheal Kundananji.
Viaggiano a gran ritmo Valencia e Real Sociedad con delle belle vittorie. Nelle zone basse vittorie per Alhama e Granadilla in quello precedente, Villarreal in quello in corso con la bomber Sheila Guijarro salita a 8 reti.

Classifica:
Barcellona* 48
Levante 41
Real Madrid**
40
Atletico Madrid 30
Madrid CFF  29
Real Sociedad*  25
Valencia* 24
Athletic, Siviglia*, Granadilla*, Sporting Huelva*  17
Levante Las Planas, Villarreal 15
Real Betis 14
Alavés, Alhama 12
* una partita in meno
** due partite in meno

Classifica marcatrici (top 10):
Alba Redondo (Levante) 15
Asisat Oshoala (Barcellona) 13
Esther Gonzalez (Real Madrid) 12
Racheal Kundananji (Madrid CFF) 10
Ludmila (Atlético Madrid), Mayra Ramirez, Tatiana Pinto (Levante), Caroline Weir (Real Madrid), Amaiur Sarriegi (Real Sociedad), Sheila Guijarro (Villarreal) 8
Salma Paralluelo (Barcellona) 7
Claudia Pina (Barcellona), Natasa Andonova, , Nahikari Garcia (Real Madrid) 6
Geyse Ferreyra (Barcellona), Angela Sosa (Real Betis), Gabriela Garcia (Real Sociedad), Cristina Martin-Prieto (Siviglia) 5

Katia Serra: “In questa selva di uomini, c’è un piccolo sentiero anche per noi donne, che conduce al cuore del calcio” (Una vita in fuorigioco)

Katia Serra ha dovuto combattere ogni giorno per raggiungere traguardi che sembravano non solo impossibili ma addirittura impensabili. La sua “una vita in fuorigioco” è un contributo letterario dove l’ex. Calciatrice, poi sindacalista, allenatore, giornalista ed opinionista mette in risalto la sua vita per il calcio.

Ammetto che da giornalista ho incontrato più volte Katia negli stadi, sempre per lavoro, nelle occasioni più speciali per il Calcio Femminile (le Finali di Super Coppa, la Coppa Italia oppure Nazionale maggiore ed ultimi gli Europei in Inghilterra) ed il nostro breve tempo si è sempre contraddistinto da una seria e condivisa passione sportiva per questo bel Movimento.

Leggere questo suo libro per me è stato un tuffo in un mondo che ho imparato a conoscere, da dentro, ed è redatto con passione e semplicità di scrittura proprio come il suo carattere: semplice ma tenace. Un testo che si compone di 223 pagine della vita di Katia, quando da bambina partecipava a scuola alle attività di educazione fisica con i maschi (per scelta sua e della sua famiglia) a quando trascorreva i momenti di spensieratezza giovanile a rincorrere un pallone con suo fratello ed i suoi amici.

Il descrivere i luoghi nei quali a vissuto, il regalarci i momenti di difficoltà suoi e della sua famiglia ci fanno capire la semplicità di questa ragazza che ha vissuto per questo sport con una sola passione e tanta forza di essere quello che oggi troviamo nel suo testo. Ci narra i particolari del suo lungo cammino calcistico, nei momenti belli e brutti con i suoi infortuni sul campo, ci confida i momenti più difficili: con i suoi tre tatuaggi (dei piccoli “kanji giapponesi”) che significano coraggio, ambizione e verità; doti che Katia ha espresso anche nella stesura di questa sua opera.

Un libro molto bello, che si legge tutto in un fiato, che s’intercala tra il racconto dettagliato e minuzioso di un evento che ha scritto la storia per il calcio: la finale di Wembley tra l’ Inghilterra e l’ Italia di Mancini e Vialli ed il racconto di una ragazza comune che con rispetto ed umiltà ha saputo non solo giocare a pallone (in un mondo di maschi) ma anche essere un modello virtuoso per molte di mettersi in gioco per i valori del Calcio Femminile Italiano.

L’ 11 luglio 2021 resterà per noi tutti “italiani” una data storica, con gli Inglesi sconfitti ai rigori, ma per Katia Serra un ricordo indelebile: come lei stessa confessa “sono finalmente arrivata alla montagna, ora è in salita per tutti, per me e per gli Azzurri in campo”. Infatti non era mai accaduto che una donna commentasse una gara maschile di tale importanza, addirittura per una Finale, con giudizi tecnici capaci di trovare il plauso di tutti i suoi colleghi RAI.

Con i contributi di Arrigo Sacchi, Lele Adani e Damiano Tommasi il libro ritrova e narra altri ricordi, altri spunti di vita quotidiana, che ancor di più arricchiscono una stesura molto ricca di contenuti ed aneddoti che tengono il lettore incatenato: anch’esso in campo, con Katia, o nello stadio.

Suggestive le fotografie a colori che ritraggono la giovane bimba a Ponte Samoggia, in provincia di Bologna, nella piccola casa di famiglia quando già a dieci anni calciava il pallone.

Un libro che è destinato ad entrare nella storia del Calcio Femminile, non solo per la carriera calcistica di Katia, ma per le sue lotte per i riconoscimenti in Figc dello “status” di professionismo, che oggi troviamo in Italia. Le vicende, le lotte, ed i riconoscimenti ottenuti con sacrificio sul campo e fuori (con le compagne dello spogliatoio) per essere riconosciute calciatrici. Si trova tutto, in dettaglio, quello che non si conosceva del mondo femminile: quello che tutti pensavano di conoscere ed invece è stato contrariamente scritto o detto in modo diverso.

Credo che questa stampa, uscita in libreria oggi, possa essere di lezione a tutti gli appassionati di sport (non solo di calcio). Credo che l’augurio di Katia : “auguro buon viaggio a tutte coloro che vorranno intraprenderlo”, sia da prendere in esempio, per chi ama questo sport per chi saprà trovare il suo giusto spazio come ha fatto lei.

Adesso, conclude Katia, in questa selva di uomini, c’è un piccolo sentiero anche per noi donne, che conduce al cuore del calcio”.

Milan-Inter: Durante para tutto o quasi. Il gol di Piemonte serve solo a illudere

Credit photo: Fabrizio Brioschi

In una partita di calcio, non firma solo chi realizza reti, ma anche chi, con interventi straordinari, salva il risultato. E Francesca Durante, nel derby di ritorno, ha messo più di una firma.
Bastano un minuto e 12 secondi all’Inter per sbloccare il match: il tap-in vincente sottomisura, sugli sviluppi di un corner battuto dalla sinistra, è di Santi. Tra la rete di Chawinga, brava a sfruttare un lancio in profondità e la trasformazione di Karchouni su calcio da fermo, c’è spazio per lo splendido gol da attaccante pura di Piemonte e per la prima super parata di Durante su Asllani a cui negherà, nella ripresa, anche la gioia del gol su un calcio di rigore diretto all’angolino basso. Chiude i conti sul punteggio di 1-4 il secondo gol di Chawinga. Durante, oltre ad aver totalizzato 3 parate su occasione, ha anche portato correttamente a termine 3 uscite basse ed un’uscita alta.
L’incontro tra la quinta e la quarta in classifica ha visto un importante utilizzo dell’ampiezza, per la quale si registrano 29 cross arrivati da fondo campo, prediligendo la fascia destra da parte rossonera, mentre per l’Inter il lato sinistro.
Il Milan ha tenuto un baricentro ed una linea di pressing più alti dell’Inter, rispettivamente di 6 e 9 metri. Questo, però, non ha inciso sulla pericolosità offensiva, infatti nonostante un maggior numero di palle giocate in zona area che si attesta a 65 contro le 15 in meno della squadra di Rita Guarino, la formazione allenata da Ganz ha calciato verso la porta nerazzurra solo 13 volte, vale a dire 8 in meno delle ospiti, raggiungendo maggiormente, in proporzione, lo specchio della porta: è stata la prestazione di Durante a mantenere magro, di appena un gol, il bottino rossonero. Sulle 21 conclusioni di marca nerazzurra, il 100% è arrivato di piede, 14 tiri su azione e 13 da dentro l’area di rigore. Anche dal lato delle padrone di casa la quasi totalità dei tiri è arrivata di piede (12 su 13), la metà dei quali da fuori area e nessuno da dentro l’area piccola. I flussi di gioco di ambo gli schieramenti hanno coinvolto tutte le 22 protagoniste in campo, ma con una differenza: mentre il Milan ha impostato il gioco alla ricerca della profondità, nello specifico l’attaccante Piemonte, sia convergendo dalle fasce, sia attraverso soluzioni centrali, l’Inter ha avuto il proprio fulcro della manovra in Karchouni, regista in mezzo al campo, davanti alla difesa, a ricevere e poi smistare palloni dalle retrovie. Dal report statistico elaborato da Panini Digital emerge come le due formazioni siano scese in campo in maniera speculare con lo stesso modulo di gioco: il 4-2-3-1 iniziale si è trasformato, nella ripresa, in un più offensivo 3-4-3 per le rossonere bisognose di gol e in un 4-3-3 di assestamento per l’Inter in controllo del risultato.

Il Cittadella Women viene bloccato dalla Torres, le cittadellesi restano comunque sul podio

Photo Credit: Pagina Facebook Cittadella Women

Battuta d’arresto per il Cittadella Women che, nell’ultimo turno di andata della Serie B, acciuffa la Torres per 1-1.

Le sassaresi passano in vantaggio al primo minuto di recupero della prima frazione di gioco: Iannazzo recupera palla nei pressi dell’area ospite, crossa centrale Devoto che, di tacco, libera Jelena Marenic, battendo Toniolo e portando le rossoblù negli spogliatoi sull’1-0.

Le cittadellesi provano a riprendere la formazione sarda, tanto che al 62’ Kongouli avrebbe la chance del pareggio, ma l’attaccante greca colpisce il palo. Quando la sconfitta per le granata sembra ormai certa, ecco che a dieci minuti dal termine Alice Begal, dopo una serie di batti e ribatti all’interno dell’area rossoblù, trova la direzione giusta per mettere la palla alle spalle di Deiana per la rete del pareggio.

Comunque vada questo punto fa tenere le ragazze di Salvatore Colantuono nelle zone alte del campionato cadetto, dato che sono al terzo posto, insieme alla Ternana e all’H&D Chievo Women, con trentadue punti.

Domenica il Cittadella andrà sul campo del Cesena che, nel turno appena trascorso, ha perso in casa 1-0 contro il Chievo.

TORRES: Deiana, Tola, Blasoni, Fadini; Crespi, Spets, Wagner, Iannazzo, Peddio, Devoto (85’ Poli), Marenic. A disp: Langstrom, Uzzanu, Valentina Congia, Cossu, Poli, Adam, Angela Congia, Filigheddu, Sotgia. All: Ardizzone.
CITTADELLA WOMEN: Toniolo, Pavana, Peruzzo, Masu, Dahlberg, Ferin, Saggion (63’ Begal), Asta (77’ Pizzolato), Ambrosi, Kongouli, Benedetti (88’ Zannini). A disp: La Rocca, Zannini, Nucera, Pizzolato, Nurzia, Begal, Martinuzzi. All: Colantuono.
ARBITRO: Dania di Milano.
MARCATRICI: 46’ Marenic (T), 80′ Begal (C).
AMMONITE:  Ardizzone (TOR, allenatore), Asta (CIT), Koungouli (CIT), Pizzolato (CIT).

Giulia Dragoni approda al Barcellona: “Per me è un onore essere in questo club”

Credit: Andrea Amato

Ufficialità di mercato in uscita in casa Inter. Nel pomeriggio di oggi il Barcellona ha annunciato, infatti, l’arrivo della giovanissima Giulia Dragoni.
La classe 2006, che aveva debuttato in Serie A nello scorso novembre nel match contro la Fiorentina, si aggregherà cosi nelle giovanili del club catalano. Dopo aver compiuto 16 anni, lo scorso 7 novembre, Rita Guarino ha subito aggregato la centrocampista alla prima squadra concedendo il 20 dello stesso mese la possibilità di debuttare per un quarto d’ora contro la viola toscane.
La numero 15 nerazzurra, in forza fino a pochi giorni fa al tecnico Rita Guarino, saluta cosi la massima serie italiana dopo 88 minuti giocati in 4 scampoli totali di gara.
La Dragoni, che ha mosso i primi passi nel Cimano Giulia per passare poi alla Pro Sesto, nel 2018 fu premiata come la 2006 migliore d’Italia e da due anni giocava nella Primavera nerazzurra dove ha lavorato anche con mister De La Fuente.
La stessa Dragoni sui canali ufficiali del club blaugrana ha dichiarato:
“Sono molto felice di essere entrata a far parte di questa nuova famiglia. Sono qui da pochi giorni e sono stata accolta davvero benissimo. Per me è un onore essere in questo club, sono molto contenta della fiducia che mi è stata data”.

Questa, invece, la nota dell’Inter
FC Internazionale Milano comunica il trasferimento di Giulia Dragoni al Barcellona: la centrocampista classe 2006 si trasferisce a titolo definitivo al club spagnolo. A Giulia vanno i migliori auguri per il prosieguo della sua avventura professionale.

 

 

 

Continua il mercato del Cesena: dal Sassuolo la centrocampista Karen Maková

Photo Credit: Instagram Karen Maková

Il Cesena Femminile comunica di aver trovato l’accordo con il Sassuolo per l’arrivo in prestito fino a fine stagione della centrocampista Karen “Mak” Maková. 

Classe 2004, di origine slovena, prima di vestire la maglia del Sassuolo ha giocato per lo Slovan Bratislava e ha all’attivo numerose convocazioni con la Nazionale Under 19.

Calciatrice duttile che predilige giocare come interno di centrocampo ma capace di ricoprire il ruolo di difensore centrale. La sua forza fisica le consente di vincere numerosi contrasti, con la sua altezza (180 cm) è abile e avvantaggiata nel gioco aereo.

Nonostante l’età ha già avuto esperienze in club importanti e adesso potrà dare il suo contributo per il prosieguo della stagione bianconera. L’arrivo in riva al Savio di Mak è coerente con il percorso intrapreso dalla Società, in cui si è puntato su una rosa giovane unita a elementi più esperti per poter mettere le basi per un futuro florido.

UPC Tavagnacco: ennesima sconfitta, questa volta ad opera del Napoli

Photo Credit: Tavagnacco

Ancora una netta sconfitta per il Tavagnacco, che non riesce ad uscire da un periodo complesso e complicato, dove il distacco con le avversarie è sempre troppo marcato e i punti non arrivano.

È un inizio da incubo quello delle gialloblù che dopo quattro minuti sono sotto di due reti. Pinna finta di calciare con il destro e conclude magistralmente con il sinistro per il vantaggio partenopeo. Qualche secondo dopo il taglio in profondità di Faria Gomes non è seguito con i tempi giusti dalla retroguardia friulana, l’attaccante calcia in diagonale e raddoppia.
Un Napoli che continua ad attaccare senza sosta, fino a trovare il tris con Del Estal Mateu che si inserisce con i tempi giusti e corregge in porta un traversone di Landa.

Nessuna svolta per il Tavagnacco nella ripresa. Dopo dieci minuti Maroni non riesce ad allontanare la minaccia, consente a Del Estal Mateu di recuperare palla in area e di appoggiare per Ferrandi che di prima crossa per il mancino angolato di Dulcic: 4-0.
La quinta rete è ad opera di Pinna. A chiudere un’altra brutta domenica del Tavagnacco è la doppietta di Del Estal Mateu che si libera di Dieude e trafigge Marchetti sul primo palo.

NAPOLI-TAVAGNACCO 6-0

NAPOLI

Tasselli, Di Marino, Veritti, Del Estal Mateu, Nozzi, Ferrandi (15’ st Puglisi), Giacobbo (1’ st Dulcic), Mauri, Faria Gomes (15’ st Strisciuglio (38’ st Tamborini)), Pinna, Landa. Allenatore: Lipoff.

A disposizione: Copetti, Gonzalez Rodriguez, De Sanctis, Franco.

TAVAGNACCO

Marchetti, Rosolen (1’ st Magni), G. Novelli (35’ st Moroso), Dieude, Maroni, Morleo (35’ st Nuzzi), Albertini, Demaio, Andreoli (22’ st Gregoriou), Diaz Ferrer, Iacuzzi (22’ st De Matteis). Allenatore: Campi.

A disposizione: Sattolo, Castro Garcia, Ridolfi.

Marcatori: 2’ Pinna, 4’ Faria Gomes, 44’ Del Estal Mateu, nella ripresa al 10’ Dulcic, al 20’ Pinna, 37’ Del Estal Mateu.

Arbitro: Pica (sezione Roma 1).

Note: Ammonite: Di Marino. Recupero: 1’ e 5’.

Chieti: vittoria a Matera e secondo posto conservato in classifica

Photo Credit: Pagina Facebook Chieti Calcio Femminile

Vittoria sofferta per il Chieti Calcio Femminile allo Stadio “Paip” di Matera nella prima giornata di ritorno contro il Women Matera Città dei Sassi: alla fine l’hanno spuntata le neroverdi per 3-2 grazie ai gol di Giulia Di Camillo, Chiellini e Carnevale, ma è stata più dura del previsto. La squadra di casa, veloce e precisa nelle manovre di gioco, ha messo in seria difficoltà le teatine e solo un’ottima prestazione di squadra e una Falcocchia insuperabile hanno permesso loro di portare a casa tre punti preziosissimi per rimanere al secondo posto dietro la capolista Res Roma che non perde un colpo e viaggia ancora a punteggio pieno dopo sedici giornate (vincitrice anche a Crotone per 4-0).

Mister Lello Di Camillo deve fare a meno di Makulova e mette in campo dal primo minuto Barbarino.

La partita si mette subito bene per il Chieti che nel primo quarto d’ora mette sotto le avversarie e segna due gol. Al 3′ le neroverdi passano in vantaggio: sulla perfetta parabola da calcio d’angolo di D’Intino è Giulia Di Camillo a colpire di testa non lasciando scampo ad Aliquò. Stivaletta al 6′ prova il tiro che viene però deviato in angolo da un difensore. Al 9′ sale in  cattedra Falcocchia che si oppone alla grande sulla conclusione dalla distanza di Gaglio mettendo il pallone in angolo. Al 12′ il Chieti raddoppia grazie a Chiellini che schiaccia di testa e trova la sua prima rete in campionato. Al 17′ è di nuovo provvidenziale il miracoloso intervento di Falcocchia sul tentativo a rete di Giacobbi: il portiere neroverde riesce a deviare il pallone che finisce sulla traversa per poi tornare in campo. Di nuovo Falcocchia protagonista sulla botta di Dalmedico al 19′. È ancora Chieti al 39′ con Stivaletta che scodella al centro un ottimo pallone, ma Aliquò riesce ad impedire che D’Intino ci arrivi e l’azione sfuma. Al 40′ è Duchnowska a provarci, ma Falcocchia blocca in due tempi. Un minuto dopo Paolini colpisce una clamorosa traversa. Al 42′ Stivaletta impegna Aliquò che blocca la sfera a terra. Si va dunque al riposo sul 2-0 per le ospiti.

La ripresa si apre nel segno delle padroni di casa che al 3′ sfiorano il gol quando la sfera sfugge a Falcocchia, ma Duchnowska tira incredibilmente fuori da posizione ravvicinata. Al 6′ però il Matera trova il meritato gol grazie a Dalmedico brava ad incrociare sul palo lontano e a non lasciare scampo a Falcocchia. Al 14′ mister Lello Di Camillo si gioca la carta Carnevale che entra al posto di D’Intino (buona la sua prova). Al 24′ proprio la neo entrata in campo prova la conclusione, ma un difensore devia il pallone di quel tanto per farlo finire in calcio d’angolo e non in rete. Entrano poi Di Sebastiano e Passeri per Barbarino e Di Domenico. Al 26′ ancora sugli scudi Falcocchia che si distende bene e riesce a deviare il pallone in angolo sulla velenosa conclusione di Fiore. Al 31′ il Chieti segna la terza rete grazie ad un’autentica prodezza di Carnevale che fa secca Aliquò in disperata uscita con un preciso pallonetto. Bella la sua dedica per la sfortunata compagna di squadra Makulova, ancora alle prese con l’infortunio di domenica scorsa contro l’Independent. Al 33′ è Stivaletta a sfiorare il palo con un tiro in diagonale. Entra anche Iannetta per Martella. Il Matera sembra avere sette vite e accorcia le distanze al 40′ grazie ad un colpo di testa di Duchnowska, la migliore delle sue a fine gara. Nei minuti di recupero è Stivaletta ad impegnare severamente Aliquò che si salva in calcio d’angolo. Finisce 3-2 per il Chieti che conquista una preziosa vittoria. Domenica prossima le neroverdi saranno impegnate a Napoli per gli Ottavi di Finale di Coppa Italia contro l’Independent.

 

TABELLINO DELLA GARA:

WOMEN MATERA CITTÀ DEI SASSI – CHIETI CALCIO FEMMINILE 2-3

Women Matera Città dei Sassi: Aliquò, Baldassarra  (37′ st Rossi), Dalmedico, Duchnowska, Giacobbi, Ilycheva, Lospalluto (1′ st Fiore), Paolini, Trotta, Zizyte, Yaneka (43′ st Sesto). A disp.: Di Cecca, Franchetto, Gaglio, Langone, Orteu, Visalli. All.:

Chieti Calcio Femminile: Falcocchia, Di Camillo Giada, Martella (37′ st Iannetta), Di Camillo Giulia, Stivaletta, Chiellini, Di Domenico (26′ st Passeri), Esposito, D’Intino (15′ st Carnevale), Barbarino (26′ st Di Sebastiano), Gissi. A disp.: Seravalli. All.: Di Camillo Lello

Arbitro: Chiarillo di Moliterno

Marcatrici: 3′ pt Di Camillo Giulia, 12′ pt Chiellini, 6′ st Dalmedico, 31′ st Carnevale, 40′ st Duchnowska

Ammonita: Duchnowska(M); Chiellini (C)

 

Serie A2 C5: Pero e Nox Molfetta nuove capolista. L’Atletico Foligno soffre ma vince

Nuovo ribaltone nel girone A di Serie A2 Femminile. La L84 cade 3-2 con l’Infinity, così il Pero balza in vetta alla classifica grazie al 4-2 al Futsal Hurricane. Anche il girone B ha una nuova capolista in solitaria: è la Sabina Lazio, che passa a Prato, approfitta della sosta forzata della Virtus Ciampino ed è lassù da sola. Nel girone C l’Atletico Foligno soffre tantissimo col Futsal Prandone, ma alla fine riesce a spuntarla 3-2. Ed è un successo pesantissimo visto che la Woman Napoli non va oltre il 2-2 nel derby contro Caserta, ora al secondo posto c’è il Chiaravalle (6-3 in trasferta col Perugia) a -4.

GIRONE D – Giornata difficile per le capolista. Ne sa qualcosa la Virtus Cap San Michele, sorpresa in casa da un grande Soccer Altamura che vola sul 5-1 prima di chiudere 5-4. Una sconfitta che favorisce la Nox Molfetta, corsara 6-2 sul campo del Team Scaletta e nuova battistrada del girone D.

 

Serie A2, anticipo gir. A: la Polisportiva 1980 non va oltre il pari col Santu Predu

Né vincitori né vinti nell’anticipo della quindicesima giornata del girone A della Serie A2 Femminile. La favorita Polisportiva 1980 arriva sull’isola con 17 punti di vantaggio sul fanalino di coda Santu Predu, ma il gap resta identico al termine di un match che si chiude su un insolito 0-0.

SERIE A2 FEMMINILE – GIRONE A – 15ª GIORNATA
SABATO 28 GENNAIO – ORE 19

SANTU PREDU-POLISPORTIVA 1980

La Ternana conclude con un poker al San Marino il girone di andata

In occasione della quindicesima giornata di Serie B Femminile, la Ternana supera per 2-4 il San Marino presso lo Stadio Acquaviva.

Fabio Melillo, allenatore delle rossoverdi, schiera il consueto 4-4-2 con De Bona in porta, Vigliucci, Pacioni, Di Criscio e Massimino in difesa, Lombardo, Corazzi, Fusar Poli e Labate  a centrocampo e poi il duo Spyridonidou e Rinaldi a completare l’attacco. Dall’altra parte, invece, Giulia Domenichini risponde con il 433: in porta c’è Oliveri; difesa composta da Micciarelli, Baldini, Bertolotti e Menin; Brambilla, Zito, Bolognini a centrocampo e Ladu, Barbieri e Gallina in attacco.

La prima occasione della partita arriva dopo soltanto tre minuti ed è ad opera della formazione ospite: Fusar Poli trova a centro area la testa di Spyridonidou, che però non riesce a dare forza e angolo alla sua conclusione. Al12’, una delle ex in campo, Camilla Labate, carica un destro dalla distanza insacca la rete che sblocca la gara. Le rossoverdi provano a sfruttare il momento propizio e Spyridonidou comincia le prove del gol al 24’ (diagonale a lato di poco) per poi trovarlo effettivamente un minuto dopo: preciso il cross dalla destra di Pacioni per l’attaccante greca, che prende il tempo alla diretta marcatrice e di testa spedisce la sfera sul palo opposto, regalandosi il 13° centro in campionato e rispondendo così alla doppietta di Gomes, che all’ora di pranzo l’aveva raggiunta in testa alla classifica dei cannonieri. A pochi minuti dal termine Menin, nonostante la grandissima parata di De Bono, riesce in qualche modo ad accorciare le distanze grazie ad un’autorete di Lombardo.

Nella ripresa è proprio Menin a siglare il gol che vale il 2-2. Il ristabilito equilibrio spinge la squadra di Melillo subito alla ricerca del terzo gol, in verità già sfiorato al pronti-via della ripresa con il fendente di Labate terminato vicinissimo al palo alla destra di Olivieri. Quest’ultima si fa trovare pronta sul tentativo di Spyridonidou originato da un brutto errore in impostazione da parte delle ragazze di casa. L’attaccante rossoverde riesce a crossare basso per la stessa Fusar Poli che, lasciata troppo sola in area, ha modo di caricare un destro implacabile: palla sotto la traversa e nuovo vantaggio delle umbre grazie al gol dell’ex. In capo a 4’ le ospiti confermano le proprie qualità di miglior attacco del campionato trovando anche la quarta rete: stavolta Fusar Poli firma l’assist, su punizione, per Massimino, che di testa gira la sfera a fil di palo trovando il suo sesto centro personale nel torneo. Nei restanti minuti le titane ritentano l’assalto, ma questa volta, trovano la forte resistenza delle avversarie. Al 90′ arriva il triplice fischio: la Ternana vince per 2-4 e porta a casa tre punti preziosissimi.

Il tabellino

San Marino Academy (4-3-3): Oliveri; Micciarelli (33’st Montalti), Baldini, Bertolotti (25’st Tamburini), Menin; Brambilla, Zito, Bolognini (4’st Marengoni); Ladu, Barbieri, Gallina. A disp.: Montanari, Larenza, Fancellu, Accornero, Prinzivalli. All.: Giulia Domenichini

Ternana (4-4-2): De Bona; Pacioni, Di Criscio (K, 27’st Capitanelli), Massimino, Vigliucci (43’st Imprezzabile); Lombardo ( 40’st Pontes), Fusar Poli, Corazzi, Labate; Salvatori Rinaldi (40’st Santoro), Spyridonidou (27’st Tarantino) A disp.: Sacco, Ghioc. All.: Fabio Melillo

Arbitro: Mazzoni di Prato (Piccinini/Raschiatore)

Marcatrici: 12’pt aut. Olivieri (T.),  24’pt Spyridonidou (T.),  39’pt aut. Lombardo (S.), 6’st Menin (S.), 20’st Fusar Poli (T.), 24’st Massimino (T.)

Ammonite: Baldini (S.), Massimino (T.)

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