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Maria Marotta: “Fiera dei cinque anni nella Serie C maschile, spero di trovare presto tante donne in Serie A”

La scorsa domenica nella gara del girone B di Serie C tra  Montevarchi e Siena per la prima volta nella storia della terza serie maschile è stata infatti diretta da una quaterna interamente femminile. Insieme all’arbitro Maria Marotta (Sezione di Sapri) gli assistenti   Veronica Vettorel (Latina) e Giulia Tempestilli (Roma 2) oltre al IV ufficiale Deborah Bianchi (Prato).
Allo stadio presente anche le telecamere di Rai Sport che hanno strappato qualche battuta al direttore di gara Maria Marotta che ha dichiarato:

“Grazie al Comitato Nazionale, Katia Senesi e al lavoro che stiamo facendo in questi anni, all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri, quante più donne riusciranno ad arrivare in Serie A tanto più i riflettori verranno spenti su questo tipo di avvenimenti e faranno si che noi saremo un gruppo omogeneo con quello degli uomini. Non si parlerà più di arbitri donna ma arbitri e basta. In questi 5 anni di Serie C, di cui vado fiera ed orgogliosa, non ho mai trovato alcun tipo di discriminazione o qualche squadra o giocatore che in campo abbia storto il muso perchè davanti avesse una donna”.

Benedict Simon è una giocatrice della Juventus!

Si chiama Bénédicte Simon, è nata a Mantes-la-Jolie, nel nord della Francia, il 2 giugno 1997 e da oggi è una nuova giocatrice delle Juventus Women. Difensore, arriva dal PSG e firma un contratto fino al 30 giugno 2025. Vestirà la maglia numero 20.

La carriera di Bénédicte comincia con la maglia dell’FC Mantois 78, poi l’esordio tra le grandi con l’Aurillac Arpajon e il passaggio nel 2016 al Reims, in Division 2. Nel 2019 contribuisce a portare il club nella massima serie francese e nel 2020 si trasferisce al PSG, con cui esordisce proprio contro la sua ex squadra e, alla prima stagione, si laurea campionessa di Francia.

La scorsa annata prestito all’Atletico Madrid e quarto posto nella Primera División Femenina de España, prima del ritorno a Parigi dove ha giocato in questa prima parte di stagione. Ora, per lei, una nuova esperienza in un altro grande campionato per inseguire, in bianconero, grandissimi obiettivi.

Benvenuta, Bénédicte! Non vediamo l’ora di vederti in campo!

Simon Juventus Women @ Vinovo 7

Irene Santi, Inter: “Segnare al derby è sempre un’emozione grandissima, questo successo conta molto”

Credit Photo: Bruno Fontanarosa

Successo importante dell’Inter che, sabato, nella quindicesima giornata di Serie A piega per 1-4 il Milan. Le ragazze di Rita Guarino restano cosi al terzo posto salendo a quota 29 punti in classifica, tra le protagoniste della gara per le nerazzurre Irene Santi che ha aperto le marcature con la rete del momentaneo 0-1 ad inizio gara. Queste le parole rilasciate ad Inter Tv dalla stessa centrocampista classe ’99:

“Sicuramente è stata una vittoria importantissima sia per il morale che per la classifica. Era importante fare tre punti ed è andata molto bene. Il gol? Bisogna sempre saper cogliere l’attimo, in particolare sui calci piazzati. Sono qui da tanto e segnare al derby è sempre un’emozione grandissima. Abbiamo iniziato la partita con il piede giusto. Questo successo conta tantissimo, abbiamo dimostrato di poter fare questo tipo di prestazioni e dobbiamo continuare a lavorare per fare questo tipo di prestazione e migliorarci. Al prossimo impegno con il Sassuolo arriviamo concentrate e pronte per fare un’altra prestazione all’altezza se non migliore di questa.”

A Cesena il Chievo fa festa grazie a Willis

Photo Credit: H&D Chievo Women

Dopo la festa dello stadio Olivieri che ha accolto la Juventus in uno storico mercoledì di Coppa Italia, l’H&D Chievo Women si rituffa sul campionato.
Dal bianconero al bianconero, si gioca in Romagna per far visita a un Cesena appaiato in classifica alle gialloblù, in quello che dunque non può non essere il big match dell’ultima d’andata di Serie B.
Solo due variazioni per Mister Venturi rispetto all’undici che ha affrontato le campionesse d’Italia: si rivede Giorgia Bettineschi fra i pali, mentre in avanti sarà probabile staffetta Alborghetti-Dallagiacoma, con la prima che parte dall’inizio.
Due vecchie conoscenze come Alkhovik e Distefano a formare l’attacco del Cesena, che si aggiungono all’altro ex in panchina, mister Michele Ardito.

PRIMO TEMPO | Partono meglio le locali, che riescono a sfondare in area di rigore grazie agli inserimenti di Casadei e Distefano. Sul primo è capitan Zanoletti a sventare in modo provvidenziale, mentre il cross basso dell’ala bianconera attraversa pericolosamente tutta l’area senza incontrare deviazioni.
Il primo squillo del Chievo arriva al quarto d’ora: sul corner di Corrado, Massa si coordina e colpisce bene al volo, non abbastanza per centrare lo specchio. Gara che si preannuncia complicata come ci si poteva aspettare alla vigilia, molto combattuta a centrocampo e con le frequenti accelerazioni di Alkhovik e Distefano da assorbire.
Le gialloblù però crescono e alzano il proprio baricentro. Alla mezz’ora una buona sponda di Ferrato libera al tiro ancora Massa, ma la conclusione non è potente. Qualche minuto dopo è Alborghetti a seminare il panico nella difesa romagnola: l’italo-brasiliano supera due avversarie sulla sinistra e arriva pochi passi da Frigotto, non trovando però l’assistenza di una compagna da servire per la decisiva battuta a rete.
Finisce dunque a reti bianche un primo tempo senza troppe occasioni clamorose, ma che ha mostrato comunque alcuni spunti interessanti in vista di una ripresa che promette emozioni.

SECONDO TEMPO | Partono nuovamente forte le romagnole in avvio di ripresa, creando scompiglio in occasioni delle iniziative offensive. Quella più importante del match arriva su palla inattiva: punizione dal limite della giapponese Iriguchi e palla che si stampa sulla traversa.
Mister Venturi prova a scuotere le sue giocatrici e dopo un’ora di gioco inserisce anche Dallagiacoma, oggi arma a gara in corso. Proprio dalla 29 arriva un cross interessante su cui si fionda Mascanzoni, che di testa mette sopra il montante.
Al 68′ progressione di Porcarelli e conclusione potente dalla distanza, vola Bettineschi in corner per evitare il vantaggio locale.
Le nostre ragazze probabilmente pagano anche qualcosa dal punto di vista delle energie, considerate le tre partite nell’ultima settimana fra campionato e coppa. L’ingresso di Ploner, con la sua fisicità, mette ulteriormente apprensione.
GIOIA WILLIS! |  La maltese Kailey Willis, appena entrata al posto di Ferrato, sceglie il momento più bello, sicuramente quello più delicato del match e forse anche della stagione, per realizzare il primo gol in gialloblù!
Azione che nasce sulla sinistra dai piedi di BoglioniMassa è abile a prolungare servendo con un filtrante la numero 20. L’attaccante conclude la ripartenza micidiale della squadra di Venturi con un diagonale mancino che si infila nell’angolino!
Chievo in vantaggio a poco più di cinque minuti dal 90′!
Il Cesena prova l’arrembaggio finale mettendo in campo anche Nano e l’ultima arrivata Sechi, ma il forcing delle bianconere va a sbattere contro il muro della retroguardia clivense, ancora la migliore della categoria per reti subite.

Finisce dunque 0-1 per l’H&D Chievo Women. Tre punti di fondamentale importanza per la formazione di Venturi, che ottengono il successo in una sfida e su un campo molto difficile, staccano in classifica le romagnole e soprattutto mantengono invariato il distacco dalla vetta (-3 dalla Lazio).

Gialloblù che con tenacia, cuore e organizzazione si sono dimostrate più forti della fatica per gli ultimi impegni ravvicinati con Juventus e Torres.
Le ragazze che sono subentrate hanno dato una grande risposta e hanno permesso di affondare il colpo decisivo proprio nel momento di massima sofferenza. La rete di Willis è un premio anche dal punto di vista personale per una calciatrice che è sempre entrata con convinzione, ma non era mai riuscita a scrivere il suo nome sul tabellino.

Appuntamento dunque a domenica prossima quando l’H&D Chievo Women tornerà allo stadio Olivieri per affrontare l’Apulia Trani, tre giorni prima del ritorno di Coppa Italia a Torino con la Juventus.

CESENA: Frigotto; Casadei, Costa, Mancuso, Cuciniello (90′ Carlini); Miotto (66′ Kiamou), Iriguchi, Porcarelli, Zanni (80′ Sechi); Distefano (90′ Nano), Alkhovik (66′ Ploner). All: Ardito.
H&D CHIEVO WOMEN: Bettineschi, Mele (72′ Boglioni), Corrado, Zanoletti, Mascanzoni; Tardini, Kiem, Scuratti (87′ Caneo); Alborghetti (61′ Dallagiacoma), Ferrato (72′ Willis), Massa (87′ Salaorni). All: Venturi.
MARCATRICE: 84′ Willis (CHI).

ACF Arezzo-Lazio Women 1-3: Fuhlendorff, e Palombi ribaltano il gol di Ceccarelli

Credit: Pierangelo Gatto

La Lazio Women torna a vincere e lo fa sul campo dell’ACF Arezzo per 1-3.
Partono bene le toscane, che nel primo tempo riescono a mettere in difficoltà la capolista in diverse occasioni. Già al 5′ minuto l’Arezzo, con una splendida azione di Bassano che si fa tutta la fascia e serve Zazzera, impegna Guidi che riesce a salvare in corner. Al 26′, poi, il gol del vantaggio delle amaranto con Ceccarelli, partita sul filo del fuorigioco e arrivata davanti la porta riesce a dribblare senza problemi Guidi e a insaccare la rete. Il primo tempo termina 1-0.

Nel secondo tempo la Lazio si risveglia e già dopo 5 minuti trova il gol del pareggio con Fuhlendorff: traversone dalla destra, ci prova prima Palombi con una sforbiciata, la palla resta in area e dopo una mischia la danese la mette in rete. Ancora Lazio, che dopo poco sfiora l’1-2 con un tiro dalla distanza di Colombo. 1-2 che però arriva davvero al 56′ con un gran destro di Palombi che si infila sotto l’incrocio dei pali. E’ iniziata così la rimonta, che è terminata mezz’ora dopo con l’ultima rete sempre di Fuhlendorff con un colpo di testa. Partita chiusa quindi sull’1-3.

 

Nazionale Femm. Futsal: stage a Novarello dal 6 al 9 febbraio: Francesca Salvatore convoca 18 calciatrici

Il Commissario Tecnico Francesca Salvatore ha diramato le convocazioni per il raduno della Nazionale femminile futsal che si ritroverà presso “Novarello Villaggio Azzurro”, a Granozzo con Monticello alle porte di Novara, per uno stage dal 6 al 9 febbraio. Per l’occasione, sono ben sette i volti nuovi chiamati a vestire la maglia Azzurra: un’occasione per mettere alla prova alcune giovani emergenti, inserendole nei meccanismi della Nazionale. Novità assoluta per tutti e tre i portieri: Carturan della VIP, Polloni del Falconara e Umbro della Lazio.  L’Italfutsal femminile si ritroverà lunedì 6 febbraio, con la prima seduta di allenamento prevista nel pomeriggio. Nelle giornate di martedì e mercoledì sono previste due doppie sedute, poi giovedì 9, dopo l’ultima sgambata mattutina, il rientro nelle rispettive sedi.

L’elenco delle convocate

Portieri: Denise Carturan (VIP), Anthea Polloni (Città di Falconara), Marika Umbro (Lazio)

Giocatrici di movimento: Giuseppina De Marco (Femminile Molfetta), Marta Lorrai (Rovigo Orange), Rebecca De Siena (TikiTaka Francavilla), Alessia Grieco (Lazio), Arianna Bovo (Kick Off), Greta Ghilardi (Kick Off), Gaby Vanelli (Kick Off), Elena De Cao (Audace Verona), Sara Boutimah (Pescara femminile), Ludovica Coppari (Pescara femminile), Rafaela Dal’Maz (Città di Falconara), Erika Ferrara (Città di Falconara), Silvia Praticò (Città di Falconara), Renata Adamatti (Bitonto), Nicoletta Mansueto (Bitonto)

Staff – Tecnico Federale: Francesca Salvatore; Capo Delegazione: Luca Bergamini; Segretario: Fabio Ferappi; Vice Allenatore: Cinzia Benvenuti; Prep. Portieri: Fabrizio Bombelli; Videoanalista: Sebastiano Alfio Giuffrida; Medico: Giuseppe Maccauro; Fisioterapista: Benedetta Cecchini Saulini

 

Juventus vs Sampdoria Women: Beerensteyn semina il panico tra i difensori avversari, mentre Girelli, Cantore e Caruso affondano il Doria

Photo Credit: Paolo Pizzini

Domenica da incorniciare per la Juventus di mister Montemurro che, davanti al proprio pubblico, ha surclassato la Sampdoria Women a Vinovo. Partita subito in discesa per le bianconere, avanti 2-0 alla fine del primo tempo grazie alle reti di Girelli in avvio di gara e il delizioso pallonetto di Sofia Cantore al 18′. La reazione delle blucerchiate, troppo imprecise nei passaggi e in grande difficoltà a centrocampo, tarda ad arrivare e nel corso della ripresa la musica non cambia troppo. A dieci minuti dall’inizio del secondo tempo, infatti, la numero 10 della Juve punisce ancora l’estremo difensore avversario, confermandosi tra le più in forma delle torinesi.

La Samp, orfana di Yoreli Rincón in cabina di regia, continua a far fatica in fase di disimpegno e costruzione, permettendo alle bianconere di mantenere saldamente il pallino del gioco. La schiacciante supremazia territoriale e l’encomiabile precisione nei passaggi, specialmente in quelli decisivi, porta poi al goal del 4-0, realizzato da Arianna Caruso su assist perfetto di Lisa Boattin, imprendibile sulla fascia sinistra per l’intera durata del match. Il sigillo definitivo ad una partita a senso unico arriva infine dai piedi di Cristiana Girelli, grande protagonista dell’incontro che, approfittando di un erroraccio di Kirvil Odden, cala il tris.

Quanto detto finora è confermato anche dall’IVS (indice di valutazione squadra) del match, corrispondente ad un 82/18 a favore delle ragazze di mister Montemurro e dai dati relativi a possesso palla (57% nel primo tempo e 61% nella ripresa per le padroni di casa, per una percentuale complessiva del 59%) e passaggi riusciti. Quest’ultima statistica, in particolare, dimostra al meglio la grande precisione delle bianconere, capaci di realizzare ben 570 passaggi utili sui circa 731 effettuati nel corso dei novanta minuti di gioco. Margine di errore più alto, invece, per le liguri, autrici di 321 passaggi riusciti sui 509 tentati

Decisiva anche la grande capacità delle piemontesi in fase di copertura e recupero palla: di tutti i palloni “strappati” attivamente alle avversarie durante i due tempi regolamentari, il 59,3% è stato poi rigiocato con successo, mentre solo il 27,7% è stato perso dopo poco, senza permettere una ripartenza o essere controllato per un periodo prolungato. Il restante 13% è stato infine successivo alla fine “naturale” dell’azione avversaria. Discorso diverso per le blucerchiate, le cui percentuali complessive corrispondono rispettivamente al 52,6%, 26% e 21,4%. Grazie ai dati raccolti dalla Panini Digital, è inoltre possibile individuare quattro sfide nella sfida che hanno permesso alla Juventus di dominare in ogni settore del campo.

La prima è sicuramente quella tra il bomber di giornata, Cristiana Girelli, e capitan Tarenzi, vinta a mani basse dal fuoriclasse bianconero. Dei 46 palloni avuti a disposizione nei 79′ minuti giocati, la numero dieci è infatti riuscita ben 17 nei pressi dell’area avversaria, sfruttando al massimo le disattenzioni delle genovesi e mettendo a segno una micidiale tripletta. Degne di nota anche la quantità di passaggi riusciti, ben 31, e di palle recuperate nella metà campo doriana (7, di cui una ha portato all’ultimo goal). Situazione diversa, invece, per il punto di riferimento dell’attacco blucerchiato, schermata e marcata a dovere dalla difesa bianconera. Dai suoi piedi sono infatti transitati 27 palloni, ben 19 in meno della Girelli, di cui 4 giocati in zona area.

Discorso simile anche per i passaggi riusciti in 65 minuti di gara (15) e palle recuperate in attacco (3), mentre 12 sono state quelle perse, la stessa quantità della numero dieci della Juve. Segue poi la sfida sulla fascia sinistra tra Lineth Beerensteyn e Lineth Cedeño, confronto che ha premiato, anche in questo caso, la calciatrice della Juventus. In 95 minuti di gioco, l’olandese ha infatti seminato il panico tra le avversarie, arrivando al tiro ben 3 volte (portando, in un’occasione, alla rete di Girelli), giocando nell’area doriana 11 delle 28 palle a disposizione e saltando spesso l’uomo. La blucerchiata, per quanto siano stati ben 39 i palloni passati dai suoi piedi, è riuscita a giocarne in zona area solo uno, non arrivando mai al tiro.

Mentre la Beerensteyn è stata più attiva in fase di spinta, però, la Cedeño si è distinta anche in fase di copertura e recupero palla, dando a più riprese una grande mano alla propria difesa durante le numerosi azioni offensive della Juventus. Un’altra importante sfida nella sfida ha avuto come protagoniste le due numero 21, Arianna Caruso e Cecilia Re: mentre la prima ha dato un contributo cruciale alla fase di costruzione bianconera, smistando efficacemente 50 dei 64 palloni toccati in 64 minuti, la blucerchiata ne ha giocati 54, effettuando 39 passaggi e perdendo il possesso in 12 occasioni (3 in più della Caruso).

La centrocampista al servizio di mister Cincotta, però, ha effettuato più intercettazioni della rivale (12 rispetto ai 10 della juventina), recuperando tuttavia lo stesso numero di palloni successivamente rigiocati con successo (10) e non riuscendo a trovare, a differenza della 21 allenata da Montemurro, il goal nel corso degli 81 minuti giocati. Chiude infine questa serie di confronti la sfida a distanza tra capitan Sara Gama e la talentuosa Tecla Pettenuzzo, vinta dalla bianconera nonostante l’ottima prestazione della blucerchiata. Se la numero 44 del Doria ha recuperato 9 palle “scottanti” in zona area, effettuando 11 intercettazioni e 2 anticipi con grande tempismo, il capitano della Juve si è distinto tanto in copertura tanto in fase d’impostazione.

Dei 99 palloni giocati, la percentuale più alta tra tutte le calciatrici in campo, la Gama è infatti riuscita ad effettuare con successo 78 passaggi, di cui 2 assist vincenti. Ottima, come anticipato poco fa, anche la sua fase di copertura, con un totale di 17 intercettazioni, 2 anticipi effettivi e 5 ottimi interventi di testa, fattori che hanno messo in seria difficoltà il reparto offensivo doriano, concedendogli una sola reale occasione nel corso dell’intera partita. Questa unica opportunità, in particolare, è arrivata dai piedi della giovane e promettente Giada Lopez, attaccante classe 2005 che in appena mezz’ora ha toccato 11 palloni, giocandone 3 nell’area avversaria e impensierendo per la prima volta l’estremo difensore avversario.

Il Brescia Femminile torna a vincere, battendo di misura il Trento

Photo Credit: Acf Brescia Calcio Femminile

Il Brescia Calcio Femminile ritrova la vittoria a sette giorni di distanza dal ko di Terni: al Centro Sportivo “Mario Rigamonti” le Leonesse si sono imposte 1-0 sul Trento nell’ultima giornata del girone d’andata. A segno al quarto d’ora del primo tempo capitan Veronique Brayda.

Nel giorno in cui si sono osservati due minuti di silenzio, uno per onorare la scomparsa dell’ex presidente di FIGC e LND Carlo Tavecchio, e uno al 21′ del primo tempo in occasione della Giornata della Memoria per le vittime della Shoah, mister Ashraf Seleman deve fare a meno di due pedine: Luana Merli e Caterina Fracaros. Se per la laterale l’assenza sarà verosimilmente breve per un riacutizzarsi dell’infiammazione alla cartilagine del ginocchio, per la bomber l’assenza potrebbe essere molto più lunga, ma gli accertamenti strumentali della prossima settimana saranno dirimenti. Così, nel 3-5-2 ormai consueto, davanti a Lugli in porta prendono posto in difesa Ripamonti, Galbiati e Barcella; in mezzo al campo Viscardi, Brayda, Bianchi, Ghisi e Hjohlman con Cristina Merli a supporto di Pasquali in attacco. Arbitra il signor Catanzaro della sezione di Catanzaro.

E’ il Brescia a fare la partita, e tra il 3′ e l’8′ ci provano Cristina Merli, Brayda e Hjohlman ma Valzogher, portiere delle ospiti, è attenta. All’11’ occasione per il Trento: un rimpallo favorisce sulla trequarti il suggerimento per Bielak che si presenta davanti a Lugli e calcia di prima intenzione, ma spara altissimo. La legge non scritta del calcio, che a gol fallito corrisponde gol incassato, si ripete: al 14′ splendida combinazione fra Brayda e Cristina Merli, con quest’ultima che chiude il triangolo per il capitano che entra in area e spara un destro potentissimo sotto l’incrocio dei pali opposto. Gol da applausi e maglia di Luana Merli mostrata al pubblico del Rigamonti per una dedica speciale. Poi è protagonista Sofia Pasquali: l’attaccante delle Leonesse al 18′, 25′ e 31′ ha tre occasioni nitidissime per segnare ma nel primo caso viene anticipata poco prima di calciare, nel secondo spara incredibilmente fuori da due passi e nel terzo fa tutto bene saltando due avversarie poi però strozza il tiro che esce di mezzo metro. Al 35′ risponde il Trento con Rosa che incredibilmente sugli sviluppi di un corner a porta sguarnita da tre metri non trova la deviazione vincente. Al 42′ ci prova Alessandra Tonelli, ma Lugli è attenta. Al 44′ colpo di testa di Ripamonti da corner, pallone fuori non di molto. Al 45′ ci prova prima Bielak per il Trento, pallone largo; poi Pasquali che calcia dal limite di sinistro ma debolmente.

La ripresa vede una partita più confusa, con tanti errori e un Trento che prova ad alzare la pressione, anche se il Brescia è il primo a farsi pericoloso prima con Hjohlman al 48′ – alto – e poi al 53′ con l’incursione di Viscardi che incrocia col destro ma il suo tiro è fuori di poco. Al 58′ Trento pericoloso sugli sviluppi di un calcio di punizione: Rosa calcia dall’interno dell’area, alto. Al 64′ occasione Brescia con Hjohlman che calcia alto dopo una deviazione di Valzogher su cross di Viscardi. Al 68′ colpo di testa di Fuganti, para Lugli. Al 72′ ancora un’occasione per il Brescia: cross basso di Hjohlman, Pasquali lascia scorrere per Ghisi che spara alto. Nel finale, all’85′, nello spazio di pochi secondi ci prova prima Bielak su rinvio sbagliato di Lugli, ma l’attaccante ospite non impensierisce il portiere del Brescia; poi Magri dalla distanza ma la sua conclusione è centrale. Al 91′ Farina calcia da posizione decentrata, nessun problema per Valzogher. Al 93′ occasione Brescia con Lonati che salta Andersson e Alessandra Tonelli ma Valzogher si oppone in uscita.

Finisce così, con le Leonesse che centrano la quinta vittoria nelle ultime sei partite e tornando a non subire reti: settimana prossima inizia il girone di ritorno e il Brescia tornerà a giocare sul terreno amico del Centro Sportivo “Mario Rigamonti” contro la Lazio.

BRESCIA: Lugli, Ripamonti, Galbiati, Barcella, Viscardi, Ghisi, Cristina Merli, Bianchi (77’ Farina), Hjohlman, Brayda (77’ Magri), Pasquali (77′ Lonati). A disp: Ferrari, Perin, Bortolin, Pedrini, Fracas, Angoli. All: Seleman.
TRENTO: Valzogher, Ruaben, Lucin (59’ Stockner), Fuganti (73’ Oberhuber), Rosa (83’ Varrone), Battaglioli (73’ Chemotti), Andersson, Alessandra Tonelli, Linda Tonelli, Kuenrath, Bielak. A disp: Callegari, Settecasi, Torresani, Gastaldello, Bertamini. All: Marcolin.
ARBITRO: Catanzaro di Catanzaro.
MARCATRICE: 14’ Brayda (BRE).

Futsal Pescara: pari nel derby con il Tikitaka, si accorcia la classifica in vetta alla Serie A Pure Bio

Pari interno per 2-2, come all’andata, per il Pescara che impatta con il Tikitaka nel derby abruzzese.
Un punto a testa che porta la squadra di casa a quota 40 uno in meno delle ospiti.
Primo tempo all’insegna dell’equilibrio con il risultato che non cambia nonostante le occasioni. Lo 0-0 iniziale si trascina sino al 18′ quando Vanin insacca alle spalle di Sestari. Il Pescara risponde mettendo in campo il portiere di movimento e trovando il pari al 3′ della ripresa con Boutimah servita da Belli.
Il buon momento delle biancazzurre vede poi, al 5′, Elpidio trovare il sorpasso, con il 2-1 che fredda Duda, e Coppari poco dopo centrare la traversa. Al 9′ Vanin ristabilisce nuovamente la parità, su schema da calcio d’angolo, con Belli costretta a lasciare il campo per doppio giallo al 13′ con le sue in inferiorità numerica per 2 minuti.
Domenica prossimai il Pescara torna in campo contro la Kick Off, quinta in graduatoria.
PESCARA FEMMINILE-TIKITAKA FRANCAVILLA 2-2 (0-1 p.t.)
PESCARA FEMMINILE: Sestari, Jessika, Borges, Ortega, Boutimah, Soldevilla, Coppari, Belli, Elpidio, Verzulli, Guidotti, Ricottini. All. Morgado
TIKITAKA FRANCAVILLA: Duda, Vanin, De Siena, Bettioli, Martin Cortes, Gerardi, Xhaxho, Zinni, Papponetti, Prenna, Pezzolla, Merlenghi. All. Gayardo
MARCATRICI: 18’16” p.t. Vanin (T), 3’17” s.t. Boutimah (P), 5’34” Elpidio (P), 9’30” Vanin (T)
AMMONITE: Martin Cortes (T), Belli (P), Xhaxho (T)
ESPULSE: al 13’27” del s.t. Belli (P) per somma di ammonizioni
ARBITRI: Giulio Colombin (Bassano del Grappa), Nicola Acquafredda (Molfetta) CRONO: Saverio Carone (Bari)

Troppa Roma per il Sassuolo: un 5-0 durissimo da mandare giù

Photo Credit: Pagina Facebook US Sassuolo Calcio

Troppo brutto per essere vero: il Sassuolo esce sconfitto sì, ma prendere cinque gol dalla Roma equivale ad un pugno allo stomaco: che le giallorosse potessero portarsi a casa i tre punti contro le neroverdi poteva starci, ma l’importante era fare una buona prestazione, e da quello che è emerso ieri purtroppo non c’è stato. 

La gara, infatti, è già chiusa nel primo tempo, quando Valentina Giacinti fa due gol in quarantacinque minuti, nel mezzo la rete di Andressa, grazie ad un errore di Filangeri. Nella ripresa coach Piovani ha avuto comunque la forza e il coraggio di provare a dare fastidio alla Lupa sostituendo Orsi e inserendo l’attaccante Sciabica, ma questa volta l’esito non è stato positivo, perché forse era meglio fare un cambio in difesa, dato che Jane e Phijtens, inconsapevolmente, hanno consegnato la palla a Giugliano per il 4-0. Ahimè arriva nel finale il quinto gol romano, quando Andressa sfrutta una ribattuta non irresistibile di Kresche su un tiro di Haavi. Insomma, con la Roma tutto è girato nel verso sbagliato. 

Non ci sentiamo di giudicare le prestazioni di Martina Brustia e Daniela Sabatino, le quali sono appena arrivate e, ebbene non abbiano fatto bene contro le giallorosse, e avranno bisogno di ulteriori gare prima di sapere se questi due nuovi acquisti si riveleranno azzeccati o meno per il Sassuolo che sabato giocherà per la seconda volta di fila fuori casa, sfidando l’Inter, con la speranza che, stavolta, le sassolesi possano fare meglio rispetto a quanto fatto ieri contro la Roma.

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