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Naz. Femminile Futsal: A Las Rozas una grande Italia ferma sul 2-2 le campionesse d’Europa della Spagna

Era un test complicato, ma la Nazionale di futsal ha dimostrato di essere lì, al pari delle più forti. E nel nostro continente più forti della Spagna non ce ne sono: non a caso le Furie Rosse sono le vincitrici di entrambe le prime due edizioni dell’Europeo femminile. Ma le campionesse vengono fermate dall’Italfutsal di Francesca Salvatore: per le Azzurre è il primo pari ottenuto, al settimo tentativo, contro la Spagna.

La partita. Giocare in casa delle campionesse d’Europa in carica porta con sé inevitabili difficoltà. Le Azzurre però tengono bene il campo, giocano a viso aperto nonostante la fase di pressione asfissiante delle spagnole e anche dopo l’1-0 di Dany al settimo minuto. Tanto che in chiusura di prima frazione, dopo aver rischiato di subire il 2-0 in un paio di situazioni (con Mayte e Noelia che graziano l’Italia), arriva l’1-1 firmato da Rafaela Dal’Maz: la giocatrice del Falconara se ne va in azione solitaria, fulminando Silvia per il gol con il quale si va al riposo. Nel secondo tempo il colpo di teatro delle Azzurre che compiono il sorpasso: al quarto è Adamatti a segnare il gol del 2-1. Un gol storico, è il primo vantaggio mai ottenuto contro le Furie Rosse e anche la prima volta che le ragazze di Salvatore segnano più di una rete contro la Spagna. Le campionesse d’Europa non ci stanno e nel finale, dopo ripetuti assalti, inseriscono il portiere di movimento, pareggiando con Irene Cordoba, giovane talento dell’Atletico Navalcarnero.

Il rematch. Domani alle ore 17.30, sempre a Las Rozas e nuovamente in diretta sul sito della FIGC, il secondo test match contro le spagnole.

SPAGNA-ITALIA 2-2 (1-1 pt)
SPAGNA: Silvia, Mayte, Ale De Paz, Vane Sotelo, Irene Samper, Noe Montoro, Melli, Martita, Luci, Peque, Dany, Estela, Maria Sanz, Irene C. Ct Pons
ITALIA: Sestari, Coppari, Grieco, Ferrara, Dal’Maz, Pomposelli, Borges, Boutimah, Mansueto, Belli, Vanelli, Adamatti, Dibiase, Bovo. Ct Salvatore
MARCATRICI: 6’49” pt Dany (S), 19’09” Dal’Maz (I), 3’34” st Adamatti (I), 18’12” Irene Cordoba (S)
AMMONITE: Borges (I)
ARBITRI: Gonzalez Loreta (SPA, Moreno Duran (SPA), CRONO: Hernandez Hernan (SPA)

Sassuolo-Milan: Piemonte tira in porta quanto Clelland e Tomaselli insieme: 6 volte. La firma sul match, però, è di Asllani

Credit Photo: Marco Montrone
Con la vittoria esterna del Milan sul difficile campo del Sassuolo comincia a prendere forma e sostanza quel confine tra quinto e sesto posto che assegnano, rispettivamente, l’ultimo posto valevole per la partecipazione alla poule scudetto e il primo per la poule salvezza. 36 secondi dopo il fischio di inizio del direttore di gara Frascaro, arriva la prima ed unica rete della partita: la segna Asllani con una zampata che anticipa sul tempo Lonni, battendola e portando i 3 punti alle rossonere che distanziano in classifica le dirette concorrenti neroverdi di 9 punti.
La disposizione tattica della formazione ospite vede Piemonte e Asllani abbassarsi a prender palla centralmente e nei pressi del cerchio grande di metà campo per lasciare spazio alle avanzate laterali delle centrocampiste, in particolare di Guagni sulla destra; da parte opposta, invece, Mister Piovani schiera un 3-4-1-2 che non riesce a risultare sufficientemente offensivo, neppure in seguito a qualche variazione e sostituzione avvenute nella ripresa: la costruzione della manovra, infatti, come dimostrato dalle statistiche firmate Panini Digital Soccer, si ferma a metà campo, al contrario delle rossonere che riescono a raggiungere le punte, in particolare Piemonte per ben 32 volte, sia con fraseggi centrali che laterali, coinvolgendo tutte le 11 ragazze schierate sul rettangolo di gioco.
Sebbene la propria manovra non raggiunga con frequenza le attaccanti, rendendo meramente statistico il dato sul possesso palla che risulta superiore a quello del Milan per 57 a 43%, il Sassuolo riesce a far registrare, in attacco, numeri simili alle avversarie: stessi tiri in porta, nello specifico 11 per parte, e 2 sole occasioni in meno create.
La squadra di casa, che ha giocato 707 palloni, equivalenti a circa 200 in più delle ragazze di Ganz, non è riuscito ad alzare sufficientemente il baricentro, quindi, in funzione di questo, i 464 passaggi riusciti (circa il 64%) e le 113 giocate utili sono risultati poco producenti ai fini offensivi e di pericolosità ai danni del Diavolo.
Il Milan ha dominato in termini di ampiezza calciando 18 volte dalla bandierina, il doppio rispetto alle padrone di casa che, comunque, non hanno peccato di precisione, portandone a buon fine 6. Rispetto ai cross, i 22 tiri visti nel corso del match sono stati decisamente meno precisi, soprattutto gli 11 di marca rossonera, arrivati per la quasi totalità su azione, infatti 7 sono terminati ai lati della porta neroverde. Il Sassuolo ha trovato 2 volte in più lo specchio della porta, ma studiando la provenienza degli 11 tiri, si denota come abbia faticato ad entrare in area di rigore rossonera, dentro la quale sono arrivate solo 3 conclusioni a fronte delle 8 giunte da fuori.
Piemonte, oltre che per le 32 palle ricevute e i 40 palloni giocati, si mette in luce per i 6 tentativi di andare a segno, gli stessi messi assieme dal duo del Sassuolo composto da Clelland e Tomaselli; sempre per parte milanista, Bergamaschi è prima per numero di giocate utili con 12. Dal lato emiliano non si può non citare Pleidrup, punto di riferimento sia in fase di transizione attiva che passiva, con 91 palloni giocati e ben 35 recuperati.

Ashraf Seleman, Brescia Femminile: “Volevamo assolutamente tornare a vincere in casa e farlo bene”

Photo Credit: Pagina Facebook Acf Brescia Calcio Femminile

Seconda vittoria di fila per il Brescia Calcio Femminile che, nell’undicesima giornata di Serie B, ha battuto la Torres col punteggio di 5-0.

Il primo ad essere soddisfatto è l’allenatore delle biancazzurre Ashraf Seleman che, sui canali ufficiali del club bresciano, ha commentato la gara: “Il primo tempo non mi è piaciuto, e l’ho detto alle ragazze negli spogliatoi. Volevo di più, e nel secondo tempo infatti si è visto che hanno risposto alle mie richieste. Per me questo è un segnale molto importante. Volevamo assolutamente tornare a vincere in casa e farlo bene. Sono contento per la reazione nella ripresa. Sicuramente vincere aiuta a vincere, in tutti i contesti. Dopo il 3-0 poi oggi ci siamo sciolti e abbiamo mostrato buone giocate. Fino al 2-0 la Torres era in partita e avevamo trovato delle difficoltà. Loro sono una buona squadra e nella parte centrale del primo tempo ci siamo adeguati al loro ritmo. Loro sono stati bravi nel provare a rientrare in partita ma senza successo. Nel secondo tempo abbiamo chiuso la questione e conquistato una vittoria meritata, che ci serviva e che ci dà la possibilità di preparare ancora meglio l’ultima partita del 2022“.

Al Genoa Women non basta il goal Bargi: al Gambino il Cesena rimonta e vince 2-1

Photo Credit: Ramella Fazzari fotografia

Domenica amara per il Genoa Women che non riesce a chiudere questa prima metà di stagione con una vittoria. Dopo un avvio di gara grintoso e deciso, impreziosito dal gran goal di Caterina Bargi al quarto minuto di gioco, le rossoblu chiudono il primo tempo in vantaggio, grazie anche ad alcuni grandi interventi di Matilde Macera e alle imprecisioni delle avversarie. A dieci minuti dall’inizio della ripresa, però, le ospiti trovano la rete del pareggio con Gaia Distefano, autrice di un pallonetto imprendibile perfino per l’abile portiere del Genoa. Le liguri tentano la reazione, ma al 62’ il tap-in di Elena Casadei regala il vantaggio al Cesena.

Dopo aver ribaltato il risultato, le emiliane aumentano ulteriormente la spinta offensiva ma, come tante altre volte nel corso della stagione (e di quella passata), una super Macera nega alle avversarie di dilagare. Sul finale Bargi e Tortarolo sfiorano il pareggio, ma i loro tentativi non vanno a buon fine, concedendo alle bianconere 3 punti pesanti al Gambino. Nonostante la sconfitta e la naturale delusione per non aver portato il risultato a casa, le ragazze di mister Oneto, attualmente penultime a 7 punti, hanno ancora l’occasione di chiudere l’anno al meglio, affrontando la Ternana al Gambino di Arenzano il prossimo 18 dicembre.

Contro le seconde in classifica servirà molto più del coraggio e del cuore messi in campo in ogni partita, tuttavia un trionfo tanto inaspettato potrebbe offrire alle grifonesse l’opportunità di affrontare con la giusta fiducia la seconda metà di stagione, cercando di raggiungere quanto prima la salvezza.

Lecce Women: straripante ritorno alla vittoria contro il Sant’Agata

Photo credit:Facebook-Lecce Women Soccer

Dopo il buon pareggio ottenuto in Coppa Italia, il Lecce Women torna a giocare tra le mura amiche e ad attendere le salentine vi è il Sant’Agata. Viste le svariate assenze in casa giallorossa coach Indino schiera calciatrici proveniente dal settore giovanile che avevano tutt’altro che sfigurato nella precedente partita.

Il racconto della partita

Dopo circa tre giri di lancette arriva un’interessante punizione per le padroni di casa. Sulla battuta si presenta Pereira, il suo cross trova Silva che però colpisce debolmente. Al quinto minuto rimessa laterale per le ospiti, Jaszczyszyn intercetta la sfera, serve D’Amico che si libera egregiamente dell’avversaria trovando in profondità Marsano che però era in fuorigioco. Poco dopo è Marsano ad innescare D’Amico, il capitano giallorosso dopo aver seminato la sua inseguitrice mette un pallone al centro e Jaszczyszyn porta in avanti il Lecce. Al sesto minuto cambia dunque il risultato al La Torre, Lecce 1 Sant’Agata 0.  Le ospiti provano ad impensierire le giallorosse con un calcio di punizione, Garzya è costretta agli straordinari, ottimo intervento del portiere salentino. Al decimo Marsano recupera palla, passaggio in profondità per D’Amico. La numero sette trova al centro Jaszczyszyn e realizza la sua personale doppietta. Al 16esimo cala il tris il Lecce ed arriva la tripletta di Jaszczyszyn. Calcio di punizione calciato da Silva nei pressi della propria area di rigore, il suo cross trova egregiamente la numero nove che infila il pallone in rete. Alla mezz’ora il Lecce cala il poker. Cross dalla destra di Marsano che trova la sempre presente Jaszczyszyn, la nove giallorossa è freddissima sottoporta e realizza il gol del 4 a 0. Al minuto 35 Barrile viene atterrata da Garzya, per il direttore di gara non ci sono dubbi, calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Raffaele che dagli undici metri non sbaglia. Cinque minuti dopo, Jaszczyszyn dopo un ribattuta corto del portiere avversario, serve Marsano che di sinistro insacca. Il primo tempo si conclude con il risultato di 5 a 1. La ripresa inizia con il Lecce che va leggermente in amnesia e subisce due reti a distanza di pochi minuti. Brave le siciliane ad approfittare del piccolo momento di sbandamento delle padroni di casa. A timbrare il cartellino per le ospiti Carravello che con una spallata regolare segna, con un tiro dalla distanza, il secondo gol per le ospiti. Cinque minuti dopo arriva il terzo gol, Camarrata serve con un passaggio filtrante Barrile che a tu per tu con  Garzya non sbaglia. Superato il piccolo black-out il Lecce ritorna insidioso, ci pensa capitan D’Amico a realizzare la rete del sei a tre. Al decimo minuto lancio lungo di Felline che trova Jaszczyszyn, la numero nove protegge palla e la mette al centro per il tap-in vincente della numero sette. Sullo scadere arriva la personale doppietta per Marsano che mette fine ai giochi. La numero 14 dopo aver controllato un’ottimo pallone ricevuto direttamente da rimessa dal fondo infila la sfera alle spalle del portiere. Ottima prova di carattere per le ragazze di Vera Indino che nonostante le varie difficoltà non si sono disunite ed hanno centrato una preziosissima vittoria. Con la vittoria odierna le salentine rimangono ancorate saldamente al quarto posto con 28 punti in attesa di recuperare qualche calciatrice infortunata.

Risultato finale

Lecce Women 7 –  Sant’Agata Academy 3

Jaszczyszyn 6′-11′-16′-29′ pt (Lecce)

Raffaele 36′ pt (Sant’Agata)

Marsano 41′ pt -43 st’ (Lecce)

Carravello 2′ st

Barrile 6′ st (Sant’Agata)

D’Amico 10′ st (Sant’Agata)

Lazio Women-Trento C.F., continua la scalata delle biancocelesti: il tabellino della gara

Credit: Lazio

Dopo la frenata con il Chievo della scorsa settimana, la Lazio Women continua la scalata conquistando altri tre punti, stavolta contro il Trento Calcio Femminile.

Le ragazze di Catini sono subito partite forte al terzo minuto con un colpo di testa di Jansen, ma soli tre minuti dopo è il Trento a rendersi pericoloso con Alessandra Tonelli. La Lazio comanda la gara fino al 25′, minuto in cui trovano finalmente il vantaggio con Chatzinikolaou. Il Trento reagisce subito e al 33′ guadagna un calcio di rigore causato da Natalucci ai danni di Bielak: dal dischetto realizza Alessandra Tonelli. Il primo tempo termina 1-1.

La ripresa si apre subito con la pericolosità della Lazio con un’azione di Jansen e Chatzinikolaou, quest’ultima poi anticipata da Linda Tonelli. Nei successivi 20 minuti la partita è stata nelle mani del Trento, che poi è passato in vantaggio al 73′ con Rosa, neoentrata. Il vantaggio dura poco però, perché al 76′ ci pensa Visentin a pareggiare i conti. L’ultimo quarto d’ora è da brivido: all’83’ la Lazio rischia il sorpasso, ma solo un minuto dopo è il turno del Trento ad impensierire la difesa di casa. Di nuovo negli ultimi minuti la Lazio va vicina al 3-2 con Colombo prima e con Castiello poi. Alla fine, la vittoria riesce ad arrivare: Linda Tonelli, nel tentativo di anticipare un cross dalla sinistra, mette il pallone nella propria porta al 95′.

Il tabellino:

LAZIO-TRENTO CALCIO FEMMINILE 3-2

LAZIO: Natalucci, Khellas (56’ Pitaccio), Eriksen (56’ Fuhlendorff), Kakampouki, Chatzinikolaou, Castiello, Toniolo, Falloni, Jansen (56’ Colombo), Proietti (77’ Palombi), Visentin.

A disposizione: Martinoli, Vivirito, Groff, Vecchione.

Allenatore: Catini

TRENTO CALCIO FEMMINILE: Valzolgher, Tonelli L., Lucin, Battaglioli, Lenzi, Chemotti, Kuenrath, Varrone (72’ Ruaben), Gastaldello (60’ Rosa), Bielak (72’ Erlicher), Tonelli A. (89’ Settecasi).

A disposizione: Callegari, Oberhuber, Bertamini, Torresani.

Allenatore: Massimo Spagnolli.

Arriva la seconda vittoria per il Rovigo Orange con Iturriaga

Arriva la seconda vittoria per le ragazze del Rovigo Orange nella 11esima giornata di campionato  che si impone per 0-1 con PSB IRPINIA.
Partita molto equilibrata , sono davvero tante le occasioni per il Rovigo che riesce ad andare in vantaggio con Iturriaga al 15° del p.t  con un tiro di destro che si infila nell’angolino della porta. Cerca di reagire Irpinia con diverse occasioni , ma il Rovigo anche se con sofferenza riesce a resistere fino al fischio finale. Sono riuscite con carattere e sacrificio a portare a casa 3 punti importantissimi.  Nella prossima  il Rovigo Orange affronterà  le Pelletterie domenica 18 dicembre ore 17:00

tabellino:

PSB IRPINIA-ROVIGO ORANGE 0-1 (0-1 p.t.)
PSB IRPINIA: Falconi, Aresu, Matijevic, Ribeirete, Moreira, Cetrulo, Braccia, Grecia, Ficeto, Pugliese, Macchiarella, Ziero. All. Battistone

ROVIGO ORANGE: Nagy, Iturriaga, Buzignani, Othmani, Lorrai, Gasparini, Saraniti, Pereira, Tonon, Dayane, Grandi, Gava. All. Cossio

MARCATRICI: 15′ p.t. Iturriaga (R)

AMMONITE: Pereira (R), Nagy (R)

ARBITRI: Fabio Maria Malandra (Avezzano), Paolo De Lorenzo (Brindisi) CRONO: Ugo Ciccarelli (Napoli)

Il Paris Saint Germain supera a Lione l’Olympique, rete di Diani, è si porta in testa al campionato

Cambia la classifica nella 11° giornata della 1 Division Francese: il Paris Saint Germain passa sul campo del Parc OL, per 0 ad 1 e conquista tre preziosi punti che lo portano al sorpasso dell’ Olympique Lione.

Dopo una gara ad un unico senso, e grazie alle parate di Bouhaddi del Paris, le ospiti tengono bene sul campo nonostante i 20 tiri a rete delle ragazze di Sonia Bompastor. Ma al 87’ una palla sporca sotto porta, raccolta da Kadidiatou Diani, mette il sigillo ad una strepitosa vittoria delle ospiti. Paris che grazie a questa rete esegue il sorpasso, a quota 29 punti (più uno proprio dall’ OL) nello scontro decisivo del girone di andata.

Ne approfittano, del passo falso, anche i cugini del Paris Football Club che superano per 0 a 6 lo Jeunesse Soyaux-Charente. Una gara che ha visto le ospiti andare a segno con sei giocatrici diverse per una partita che era stata molto equilibrata fino al 40 del primo tempo. Con questa vittoria il Paris FC mantiene la terza posizione, a quota 21 punti (a sole sette lunghezze dalle cugine dell’ OL).

Giornata ancora negativa per il Dijon Cote d’Or, che incamera la sua quarta sconfitta di fila sul campo amico dello stadio Poussots, per uno 0 a 4 molto pesante del Reims. Le reti a cura di Daelle Dumornay e la tripletta di Kessya Bussy hanno regalato, invece, allo Stade de Reims la seconda vittoria di fila portando le ragazze di Miquel in sesta posizione.

Ottima vittoria del Fleury, sul Bordeaux, un 2 a 0 che di fatto a consolidato le padrone di casa in media classifica (più 3 proprio dal Bordeaux). Le reti di Bacheba Louis, nel primo tempo, e di Marine Dafeur dagli undici metri, nella ripresa, hanno chiuso i giochi.

Prova di forza del Montpellier, che supera di misura l’ Athletic Club in esterna, per uno 0 ad 1 a firma di Julie Blanc. Gara in perfetto equilibrio, con 16 tiri totali per parte, ma a rete si conteranno 0 per le padrone di casa e ben 6 per le ospiti, per tre punti meritatissimi per il gruppo di mister Chandioux.

Chiude la giornata il Rodez, contro En Avant de Guingamp, un 1 ad 2 per le ospiti nello scontro da bassa classifica. Una vittoria esterna che porta la firma di Sarah Cambot e di Aissata Traore, per l’ Avant, a nulla è servita la rete della bandiera di Maud Antoine al 54’. Un Rodez che perde la sua terza gara di fila e si congela in penultima posizione, a soli 5 punti, mentre per le ragazze di Biancalani questa vittoria, la seconda di fila, porta morale ad un campionato iniziato nel peggiore dei modi.

Sampdoria Women vs Como: la maggior percentuale di possesso palla (51%) e di passaggi riusciti (53%) non basta alle blucerchiate per trovare il goal e ribaltare il risultato

Photo Credit: U.C. Sampdoria

L’attesissima sfida tra Sampdoria Women e Como, la prima in assoluto per le blucerchiate al Ferraris, si è conclusa 1-0 per le ospiti, trascinate dal goal vittoria di Julia Karlenas. Come evidenziato dalle statistiche raccolte dai match analysts della Panini Digital, si è trattato di una partita equilibrata, specialmente parlando di possesso palla, altezza del pressing e supremazia territoriale. Partendo dal primo dato, nel corso della frazione iniziale di gioco il Como ha totalizzato il 52% a fronte del 48% delle avversarie, mentre nella ripresa il rapporto si è invertito, vedendo la percentuale della Samp salire al 53%.

Questa piccola differenza tra le due squadre, espressa appieno dal 51% a 49% complessivi, evidenzia infatti quanto nessuna di esse sia riuscita a mantenere il pallino del gioco rispetto all’altra. Discorso in parte analogo per il dato relativo all’altezza, calcolata in metri, del pressing. Se nel primo tempo quello della Samp è stato pari a 61,3 e quello del Como a 37,8, nella seconda frazione il rapporto è stato diametralmente opposto, con un 61,5 – 34,4 a favore delle lombarde. Ciò ha mostrato come, a turni alterni, entrambe le sfidanti abbiano alzato il baricentro, spingendo e sopportando rispettivamente la pressione avversaria in maniera simile.

Questa inversione di polarità tra un tempo e l’altro, indice di quanto il match sia stato aperto e mai a senso unico, infine riscontrabile anche studiando le statistiche relative alla supremazia territoriale. Nel corso dei primi quarantacinque minuti, infatti, le ragazze di mister Cincotta hanno coperto attivamente una maggior porzione del campo, totalizzando una percentuale pari al 58% rispetto al 42% delle comasche. Come visto anche nei due casi precedenti, il secondo tempo ha rappresentato un ribaltamento del trend, con un 63-37% in favore delle ospiti. Grande equilibrio anche nel numero di palloni effettivi recuperati, dunque quelli immediatamente rigiocati con successo senza perdere nuovamente il possesso, come dimostrato dalle relative percentuali complessive corrispondenti rispettivamente al 50% e al 50,9%.

Stesso discorso per le occasioni da goal create, 5 per entrambe le squadre al termine dei novanta minuti, per i cambi di gioco riusciti (1 a testa) e per i passaggi bassi utili nella metà campo avversaria, ben 18 sui 131 totali effettuati dalla Samp a fronte dei 17 su 134 del Como. Uno dei pochi aspetti che ha premiato una formazione rispetto all’altra è stata la maggior precisione nel tiro. Se è vero che le blucerchiate hanno effettuato ben 14 conclusioni totali, 3 in più delle avversarie, di cui 9 all’interno dell’area e addirittura 13 mantenendo la palla bassa, le ragazze di mister De La Fuente sono state ben più accurate.

Su 11 tiri complessivi, 6 nell’area di rigore e 5 da fuori, le comasche hanno centrato lo specchio ben 7 volte, mentre le doriane solo 4. In particolare, l’autrice del goal partita è riuscita a mettere a segno l’unico tiro tentato nel corso dei novanta minuti, a differenza della numero 10 blucerchiata, non troppo lucida dal dischetto in occasione del possibile goal del pareggio. D’altronde, come diceva Francis Atterbury, è l’attenzione al dettaglio che fa la differenza tra la normalità e lo straordinario, ed effettivamente stavolta è stata la maggior freddezza nel tiro a decretare la vincitrice di un match divertente e, ancora una volta, equilibrato.

Bologna Femminile, Triestina battuta 5-2 e anno chiuso in testa

Il Bologna femminile termina il 2022 al primo posto, con dodici vittorie consecutive arrivate dopo il pareggio alla prima giornata di campionato. Un cammino perfetto per la squadra allenata da Simone Bragantini, che a due giornate dalla fine del girone d’andata si trova in testa a più tre sulla prima inseguitrice Meran Women e a più sei sul Lumezzane, la terza della graduatoria.

Ieri sul campo della Triestina le rossoblù si sono confermate implacabili e grazie ai gol di Antolini e Gelmetti sono andate subito sul doppio vantaggio dopo appena 26 minuti di gioco. A cinque minuti dall’intervallo le padroni di casa hanno provato a riaprire la gara, ma Bonacini ha subito rimesso a distanza una Triestina comunque mai doma, a segno anche ad inizio ripresa. Ancora Gelmetti al 61’ e Arcamone al 79’, però, hanno definitivamente chiuso la partita sul 5-2, regalandosi una pausa più che serena. Nel mirino ora c’è il ritorno di Coppa Italia contro il Riccione dell’8 gennaio, e poi si penserà allo scontro diretto al vertice contro il Merano, fissato per il 15.

TRESTINA-BOLOGNA 2-5

TRIESTINA: Malarda, Peressotti, Virgili, Paoletti, Zanetti, Tortolo, Nemaz (63’ Blarzino), Gallo, Tikic (51’ Alberti), Desinano, Sandrin.
A disposizione: Storchi, Olivo, Zuliani, Blasutto.
Allenatore: Melissano

BOLOGNA: Sassi, Alfieri, Sciarrone, Asamoah (72’ Giuliani), Sassi S., Antolini (58’ Colombo), Gelmetti (87’ Filippini), De Biase (83’ Da Rin), Bonacini, Arcamone, Spallanzani (58’ Benozzo).
A disposizione: Bolognini, Rambaldi, Zanetti, Simone.
Allenatore: Bragantini

MARCATRICI: 15’ Antolini (B), 26’ e 61’ Gelmetti (B), 40’ Paoletti (T), 45’ Bonacini (B), 54’ Zanetti (T), 79’ Arcamone (B)
AMMONITE: Desinano e Tortolo (T); Asamoah (B)

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