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Cecilia Salvai ha commentato la gara contro le Gunners: “Non è facile venire qui e vivere questa esperienza giocando contro una squadra molto forte”

Credit Photo: Paolo Pizzini

Cecilia Salvai, il difensore della Juventus e della Nazionale, dopo la sconfitta all’ Emirates Stadium contro l’ Arsenal ha commentato nel mix zone la gara: ” Soddisfatta del match?Più o meno. Naturalmente abbiamo perso, nessuno può essere felice. Ma sono anche fiera delle mie compagne. Abbiamo provato a fare quello in cui c’eravamo allenati in questa settimana. Loro nel secondo tempo hanno difeso molto, dobbiamo ripartire da lì perché abbiamo avuto un buon atteggiamento. Non è facile venire qui e vivere questa esperienza giocando contro una squadra molto forte”.

Ma cosa è accaduto negli spogliatoi, e cosa si siano dette le calciatrici bianconere per entrare nella ripresa e cercare di cambiare sul campo, Cecilia ci confida: “Ci siamo dette di iniziare a pressarle, nel primo tempo le abbiamo lasciato giocare troppo facilmente”.

Con questa sconfitta la Juventus non dovrà più sbagliare nulla contro lo Zurigo, per poi andare sull’ostico campo del Lione a cercare la qualificazione.Tutto è aperto nel nostro gruppo, ammette la calciatrice, noi non dobbiamo essere frustrate perché mancano ancora due partite e dobbiamo vincerle entrambe vediamo”.

Una sconfitta di misura, che poteva anche essere di molto superiore, se all’ Arsenal non fossero state assenti delle pedine di peso come Mead e Hurtig. Anche Cecilia ammette la superiorità della squadra Inglese, e alla domanda di cosa ne pensava della “stella delle Gunners”, lei ha aggiunto: “A Mead le auguro il meglio per il recupero. Sfortunatamente so cosa vuol dire perché mi è capitato due volte. Spero recuperi presto e di vederla in campo l’anno prossimo”.

Hall Of Talent: Mariia Amel Taleb… una spiga di grano unisce Genova a Odessa

Credit photo: Sampdoria Women
Correva l’anno 1964 quando Fabrizio De André diede vita a quella poesia, ballata, filastrocca o canzone, opera di denuncia contro le atrocità del conflitto armato, tanto semplice dal punto di vista stilistico quanto estremamente ricca di ritmo, armonia e significato, dal titolo “La guerra di Piero”. La guerra ha un suo colore: è quell’orribile tonalità di grigio spento che pervade cieli, città e interi Paesi quando missili e grida di dolore misto a disperazione rimbombano, sostituendosi al suono delle risa spensierate dei fanciulli e delle stridenti minacce delle nonne, a ramazza alzata, quando le pallonate di quei bambini, dallo sguardo “diabolicamente” soddisfatto, frantumano i loro tanto amati, più dei mariti, vasi di fiori. La parte inferiore della bandiera ucraina, di colore giallo, ricorda i campi di grano di cui il Paese è ricco e la cui spiga è segno di prosperità. Allora ne prendiamo una e, per il momento, la custodiamo gelosamente in tasca.
La protagonista che analizziamo in questa puntata di Hall Of Talent è nata in Ucraina, nella oggi tristemente nota città di Odessa, ed è stata acquistata a titolo definitivo dalla Sampdoria nell’estate del 2022. Centrocampista centrale classe 2004, proveniente dalla formazione ucraina del Kryvbas, è dotata di uno spiccato senso della posizione che le permette di governare il centrocampo sia orizzontalmente che verticalmente ed ha una buona visione di gioco con particolare percezione dei movimenti delle esterne di centrocampo. Fisicamente ben impostata, usa la propria forza per proteggere il pallone quando si trova sotto pressione nel momento del possesso.
Se la cava con grande abilità nello stretto, mettendo in mostra tanta qualità e finezza nel controllo della palla, abile a sfruttare leggere e quasi impercettibili finte di corpo che disorientano la diretta avversaria, così da mandare in fumo qualunque tentativo di “scippo”. Nel controllo e gestione della sfera si distingue come una spiga di grano in mezzo a un prato verde, quello del rettangolo di gioco.
Si propone in ricezione della palla sulle rimesse laterali a favore per poi impostare e alimentare la fase di costruzione; sulle rimesse a sfavore, si posiziona tra le avversarie o in marcatura stretta su una di esse ad ostacolarne la ricezione ed un’eventuale giocata.
Tatticamente presenta, in fase di non possesso, una capacità di lettura difensiva tale da posizionarsi nel punto corretto per non lasciare eccessivi margini di manovra alla formazione avversaria. Da centrocampista completa, supporta in interdizione il reparto arretrato frapponendosi, in prossimità della propria area di rigore, su conclusioni e assist delle attaccanti avversarie, e andando persino in contrasto senza alcun timore per recuperare palla e avviare il contropiede; supporta anche il reparto avanzato come regista con l’intento, più volte nel corso del match, di servire le esterne d’attacco o premiare i movimenti delle punte con palloni filtranti e lanci in profondità a scavalcare la difesa avversaria. Centrocampista di sostanza, sa quando commettere il cosiddetto “fallo tattico” in caso di necessità, a difesa scoperta o momentaneamente disorganizzata, e pondera l’idea di rischiare il dribbling in zone pericolose del campo solo quando è conscia di avere dietro di sé una difesa attenta e ben schierata.
Degno di nota e positivo è anche l’atteggiamento in campo dal punto di vista comportamentale: in rispetto delle compagne, chiede scusa in caso di errore in una giocata o in un semplice passaggio rasoterra e, dopo essersi disimpegnata della sfera indica, alla compagna che l’ha ricevuta, a quale altra compagna di reparto indirizzarla.
 
L’orizzonte è grigio sopra Odessa e su tutta l’Ucraina, ma quel cielo blu rappresentato dalla parte superiore della bandiera nazionale, così come la pace che lo stesso blu simboleggia, ritornerà più luminoso che mai. Al momento, per il blu, ci accontentiamo dell’acqua del mare.
La guerra… La vedevamo così lontana da noi. E’ tanto anacronistica che ci riporta indietro nel tempo fino a rendere attuale il capolavoro di De André. Da lassù ci perdonerà l’artista genovese se scomodiamo il suo Piero, ma l’immagine di quel corpo inerme che giace nel sonno eterno, sepolto in un campo di grano, si addice perfettamente ai giorni nostri. Non ci sono rose o tulipani a vegliare sui caduti: quei fiori non ci sono più e, il perché, chiedetelo alle nonne se si sono calmate… A fare veglia sui caduti restano le spighe di grano.
Genova e Odessa distano 2.431 km, ma Calcio Femminile Italiano ha posato sulle rive del Mar Ligure, agli ordini di uno splendido esemplare di guardiano del mare, la nostra spiga che abbiamo custodito in tasca, perché la tua bandiera che porti orgogliosamente cucita sugli abiti e la tua Odessa, Mariia, possano sembrare a te e a tutto il tuo popolo molto più vicine.
 

Le nostre pagelle della Juventus dopo la sconfitta contro l’Arsenal: solo Lisa Boattin e Julia Grosso ottengono la sufficienza

Credit Photo: Paolo Pizzini

IL TABELLINO di Arsenal – Juventus : 1 a 0

Rete: 16′ Miedema
Arsenal (4-2-3-1): Zinsberger; Wienroither; Williamson (63′ Rafaelle), Wubben-Moy, Catley; Walti, Maanum; McCabe, Miedema, Foord (90′ Beattie); Blackstenius (79′ Nobbs). All. Eidevall. A disp. Marckese, Maritz, Iwabuchi, Agyemang
Juventus (4-3-3): Peyraud-Magnin; Lenzini, Sembrant, Salvai, Boattin; Caruso (65′ Cantore), Pedersen (79′ Gunnarsdottir), Grosso; Bonansea (46′ Cernoia), Girelli (89′ Bonfantini), Beerensteyn. All. Montemurro. A disp. Aprile, Forcinella, Rosucci, Lundorf, Zamanian, Schatzer, Duljan
Arbitro: Martincic (CRO)

Le nostre PAGELLE della JUVENTUS (4-3-3):

Peyraud-Magnin 5  Un solo errore lo paga con la rete di Vivianne, peccato, per il resto del match è molto più attenta e determinata.

Lenzini 4.5  Colpevole della rete, ma non solo, in partita dimostra poca concentrazione concedendo troppo alle avversarie.

Sembrant 5.5 Con sacrificio chiude le marcature, non impeccabile anche per lei i primi quaranta cinque minuti, poi salva bene nel secondo tempo.

Salvai 5.5  Anche lei non legge bene la tattica di gara, sulla rete di Miedema si perde, poi esegue una gara di sacrificio ma non porta quella carica emotiva che serve alle sue compagne.

Boattin 6.5  Certamente la più positiva nelle retrovie, buon spunto nel primo tempo non sopportato dalle sue compagne, per il resto una delle migliori della Juve.

Caruso 5.5 Inizio positivo, poi trova la fisicità dell’ Arsenal e resta chiusa tra le Inglesi, calo fisico nel finale.

(65′ Cantore 5.5) Entrata a fare la differenza, non trova spazio e crea poco, serve forse più esperienza contro queste grandi squadre per fare la differenza.

Pedersen 5  Non entrata in partita, in ritardo sul pallone, sempre a rincorrere le avversarie e con palla al piede non riesce a fare gioco.

(79′ Gunnarsdottir ) SV

Grosso 6 Tanto lavoro e buoni spunti, peccato non avere provato il tiro, ma esegue un match di buon livello. Una delle migliori delle bianconere.

Bonansea 5  Non la Barbara che ci aspettavamo: bloccata nel primo tempo, forse chiusa troppo bene dalle avversarie, ma con poca dinamicità in fase offensiva.

(46′ Cernoia 5) Introdotta per dare la giusta spinta, che mancava alle bianconere nel primo tempo, non trova i corridoi per portare la sfera. Una occasione allo scadere, da posizione per lei favorevole, la calcia alta sopra la traversa.

Girelli 4.5  Prima si mangia la rete che avrebbe cambiato il match, poi tutto in chiaro scuro, nessuno spunto degno di nota. La Cristiana che tanto a dato a questa maglia manca all’appello del suo tecnico.

(89′ Bonfantini) SV

Beerensteyn 5 Poco incisiva, si fa troppo mettere sotto dalla fisicità avversaria cercando, invano, la punizione dal limite. Pochi spunti, solo giro palla, è mancata la determinazione dell’andata a Torino.

Joe Montemurro 5.5 Sicuramente la sua gara era improntata al pareggio, che però non gli è riuscito, nella ripresa a parte i cambi condizionati non porta molta spinta ed incassa una sconfitta, che se attesa, e da adesso non dovrà non sbagliare più nulla nelle due gare rimaste.

Giacomo Venturi, Chievo Verona Women FM: “Non ci sono parole per descrivere l’impresa delle ragazze”

Photo Credit: Pierangelo Gatto

Importante risultato quello ottenuto domenica dal Chievo Verona Women FM, con le clivensi che, nel decimo turno del campionato cadetto, hanno fermato sul pari la Lazio, capolista della Serie B, per 2-2.

Le veronesi possono essere soddisfatte di questo risultato, e da darne la conferma è l’allenatore delle gialloblù Giacomo Venturi il quale, davanti ai microfoni del club clivense, le sue sensazioni post gara: “È stato come un esame all’università, che abbiamo superato bene. La difficoltà della partita era notevole, abbiamo giocato contro una squadra fuori categoria per quello che ha: le giocatrici, le possibilità di strutture, la competenza dell’allenatore. Ci manca solo andare a Terni, per il resto ho visto tutte le squadre e la Lazio è palesemente la più completa e la più competitiva, ha tutte le carte in regola per stare dove sono, ho fatto i complimenti al mister. Detto questo, il piccolo Chievo continua a dar fastidio a tutti, non ci sono parole per descrivere l’impresa delle ragazze, rimaniamo imbattuti e loro sono state eccezionali. L’intero staff è orgoglioso di loro. Noi abbiamo le nostre armi da mettere sul campo, eravamo un po’ spuntate per l’infortunio di Dallagiacoma, abbiamo avuto casi di influenza, perciò dopo un ottimo primo tempo sono usciti i valori della Lazio, che sono ottimi per la categoria. Nelle partite prima ha vinto sempre in scioltezza, gestendo bene il vantaggio, domenica che ha invece dovuto sudare ha mostrato di essere in grado anche di far girare bene la palla e di rimontare. Rimane la candidata più seria per vincere il campionato. Sono contento che il Chievo abbia giocatrici come Bettineschi, Sargenti e Fenzi, abbiamo tre portieri di ottima qualità. Giorgia è stata sfortunata negli episodi, pazienza, fatalità. Anch’io sono stato portiere, ci sono passato tantissime volte. L’errore è parte del gioco, è meno evidente quando lo fa un centrocampista, quando lo fa un portiere è diverso. Per questo è un ruolo fantastico, hai delle difficoltà psicologiche che nessun altro ha, perciò è ancora più da stimare chi sceglie di stare in porta. Anche lei è umana, non è un extraterrestre“.

Melania Martinovic, Parma Femminile: nominata “Calciatrice del mese” di Novembre, premio una sua figurina personalizzata dipinta a mano

Credit: Parma Calcio 1913, Melania Martinovic

Le prodezze della gialloblu Melania Martinovic si stanno facendo notare partita dopo partita sui campi di gioco, di receente si è distinta domenica 4 dicembre 2022 per la spettacolare rete in rovesciata nella gara con il Sassuolo (suo quinto centro in campionato, sesto stagionale includendo la Coppa Italia). Non è passata inosservata anche sul mondo dei social dove la Divisione Calcio Femminile della F.I.G.C. è rimasta positivamente allibita dalla sua incredibile giocata uscendosene con un “ma vi rendete conto di cosa abbiamo visto?” che non fa altro che sottolineare la spettacolarità del gesto, ritwittata poi anche dal Presidente Kyle Krause con un “Wow Melania”. Martinovic è stata quindi nominata “Calciatrice del Mese” dell’Associazione Italiana Calciatori (MVP AIC) di Novembre 2022. Oltre al classico premio, le verrà consegnata una figurina personalizzata dipinta a mano.
“Sampdoria-Fiorentina, 5 marzo 2022. Un lancio a mezza altezza finisce in posizione defilata, verso la bandierina, al limite dell’area. La palla rimbalza tre volte, e prima che possa toccare terra di nuovo un destro violento sul palo lungo si scaglia sotto l’incrocio. Un gesto così, da una posizione per molti proibitiva, oltre a vedersi molto raramente è uno di quei colpi che non tutti possono vantare nel proprio repertorio. Melania Martinovic, di fatto, è una di quelle giocatrici che questi numeri li conserva nel suo bagaglio tecnico da sempre a prescindere dalle circostanze e dall’intensità della pressione sul match in questione. Un po’ come il gol segnato in rovesciata nel Derby dell’Emilia in un momento cruciale per la squadra e per la classifica.
Per fare o anche solo provare alcune giocate, ci vogliono fiducia e buona dose di sana sfrontatezza. Il mese di novembre è stato un periodo di faticosa risalita per il suo Parma, una squadra nata e assemblata in estate con l’obiettivo di rimanere nella massima categoria. Nel momento in cui le cose avevano estrema necessità di svoltare, in un momento dove il calendario tornava a farsi più insidioso, è iniziata la lenta rinascita delle gialloblù. Ritrovare fiducia e consapevolezza dei mezzi a disposizione non è mai un compito facile, ma a volte basta una scintilla e qualcuno in grado di trasformarla in qualcosa di più grande. Martinovic è stata quel qualcuno, la giocatrice in grado di trascinare la squadra, suonare la carica e trasformare quella scintilla in fiamma ardente. A volte, credere fortemente in qualcosa, può essere contagioso”.

Joe Montemurro, dopo la caduta di misura a Londra, afferma: “La crescita è evidente, ma ci manca cinismo”

Credit Photo: Andrea Amato

La Juventus di Joe Montemurro, dopo la sconfitta contro l’ Arsenal a Londra, in conferenza stampa ha espresso il suo parere, di cosa è andato storto, o meglio di cosa non è andato: “ Nel primo tempo abbiamo fatto troppi errori tecnici, loro brave in ripartenza. Nel secondo tempo abbiamo alzato le centrocampiste ma non siamo riuscite a finalizzare. L’Arsenal alla fine è andata a cinque in difesa, questo all’Emirates dice tanto. Purtroppo non è arrivato il risultato”.

Alla domanda ma quali sono gli errori, da lui stesso confermati, nell’interpretazione della gara nel primo tempo, il tecnico chiarisce: ” È difficile da spiegare, in alcuni momenti vengono prese delle decisioni. Non ci siamo messi lì a dire che dovevamo sbagliare. Sono arrivate scelte sbagliate ma non posso puntare il dito contro le giocatrici, abbiamo fatto di nuovo un buon secondo tempo. L’unica cosa è che non abbiamo trovato la porta. Non so spiegarmi gli errori tecnici perché con l’Inter non c’erano stati. Un errore ci ha fatto male sul gol subito”

Ma la domanda viene spontanea, che cosa c’è da salvare di questa Juventus in questo inizio in Champions? “La Champions per noi è un’avventura nuova di crescita. Stare qui dopo due stagioni e giocarcela alla pari contro una squadra con storia e giocatrici di valore va messo in prospettiva. Siamo venuti all’Emirates e ce la siamo giocata. La crescita è evidente, ci manca cinismo è dettagli. Ma mettiamo le cose in prospettiva, nel secondo tempo si sono messe a cinque in difesa”

Le difficoltà evidenziate, nel primo tempo dalle bianconere, oltre a quello mentale sono state nella gestione della palla, afferma il tecnico Juventino:L’Arsenal che sta bene e che riparte subito a centrocampo, per questo ci ha messo in difficoltà. Noi abbiamo sbagliato a centrocampo e dovevamo trovare lo spazio tra le linee. Non voglio prendermela con una giocatrice che è stata coraggiosa a fare quello che doveva. Sono state due partite decise dagli episodi, sono stati i nostri errori a determinarla”

Le Campionesse d’ Italia in carica, al loro secondo anno consecutivo con Montemurro alla massima competizione Europea, hanno pagato l’inesperienza : ” Ovviamente ogni allenatore ne vorrebbe di più per lavorare sul campo. Non penso sia stato un fattore, l’Arsenal è la squadra che è. Dobbiamo essere onesti, avere la giusta prospettiva e crescere”.

L’Arsenal di Eidevall, rispetto a quello dell’ era Joe, è molto diverso e lui stesso ad ammetterlo: ” Mi metti sotto pressione, non mi piacciono i confronti. Ho trovato una rosa più completa, c’è più staff coinvolto. Mi fa piacere vedere il club in crescita ma non è giusto fare confronti”. Una nota di rilievo, viene poi fatta alla calciatrice Williamson:” È una giocatrice di un altro livello. È stato un piacere vederla, ha alta qualità e spero possa crescere ancora”.

Adesso la Juve deve proseguire il lavoro in campo, con il difficile scontro al vertice contro la Roma, ma già con la testa ancora in Champions League per il prossimo match casalingo contro lo Zurigo, dove non dovrà più commettere errori di valutazione. ” Mi aspetto una partita difficile, chiude la conferenza Joe, non possiamo darla per scontata. Loro vorranno rubarci dei punti e sarà l’ultima partita che faremo in casa. Ho visto gli highlights della partita col Lione e hanno avuto comunque occasioni”.

Women’s Champions League: vincono Arsenal, Bayern, Benfica e il solito Lione

Photo Credit: Andrea Amato

Il Bayern agguanta il Barcellona al vertice del Gruppo D grazie a un 3-1 nello scontro diretto. Il Benfica tiene il passo nel girone con un altro 3-1, mentre nel Gruppo C l’Arsenal batte la Juventus e il Lione accelera ulteriormente. UEFA.com riepiloga le partite del mercoledì della quarta giornata.

Gruppo C
Arsenal
10
Juventus

Vivienne Miedema segna il gol che decide la gara e porta l’Arsenal a un passo dalla qualificazione nel Gruppo C. L’attaccante olandese non sbaglia al 16′ su un perfetto cross di Stina Blackstenius dalla linea di fondo. Arianna Caruso si procura l’occasione migliore per la Juve prima della rete di Miedema, ma il suo tiro viene parato di piede da Manuela Zinsberger e Cristiana Girelli conclude a lato

Lyon
40
Zürich

Il Lione ribadisce ancora una volta la propria superiorità nel Gruppo C con una comoda vittoria contro lo Zurigo, che ora è eliminato. Le padrone di casa concretizzano il loro dominio già al 14′ con un gol di Lindsey Horan, mentre Melvine Malard segna due volte di testa nel secondo tempo e Delphine Cascarino firma il 4-0 con una bordata dal limite dell’area nei minuti di recupero.

CLASSIFICA

Arsenal10
Lyon7
Juventus5
Zürich0

15 dicembre: Juventus – Zürich, Arsenal – Lyon 

Gruppo D
Bayern 
31
Barcelona

Il Bayern tiene in equilibrio il Gruppo D vincendo per la prima volta contro il Barcellona al quarto tentativo. I primi 10 minuti si aprono con i gol di Klara Bühl e Lina Magull, poi Lea Schüller infiamma ulteriormente i 24.000 presenti al quarto d’ora della ripresa. Anche se Geyse accorcia quasi subito, le ospiti sono condannate alla prima sconfitta stagionale.

Rosengård
13
Benfica

Una doppietta di Cloé Lacasse ispira la rimonta del Benfica, che ora ha più possibilità di qualificarsi. Le ospiti dominano fin dall’inizio ma passano in svantaggio quando il tiro deviato di Olivia Schough batte Rune Costa. Due gol di Lacasse in quattro minuti cambiano il volto della partita prima dell’intervallo, e già al 2′ della ripresa Nycole Raysla suggella la vittoria con la terza rete. Il Rosengård, dunque, non potrà più andare ai quarti di finale.

Classifica

Barcelona9
Bayern9
Benfica6
Rosengård0

15 dicembre: Rosengård – Bayern, Benfica – Barcelona

Le partite di oggi

Gruppo A
Vllaznia – Paris (18:45), Real Madrid – Chelsea (21:00)

Gruppo B
Wolfsburg – Roma (18:45), St. Pölten – Slavia Praha (21:00)

Primavera: Roma e Juve vicinissime in classifica. Como ancora imbattibile nel girone A

Credit: Figc

I club del campionato Primavera sono tornati in campo nel passato week-end per giocare i match validi per la nona giornata. Seguono i risultati delle varie competizioni.

In primavera 1 grande trionfo di Sassuolo, Juventus (che al momento si discosta dalla prima posizione solamente di un punto) , Fiorentina, Lazio ed Inter. Rimangono sconfitte con le sopra citate, in ordine: Hellas Verona, Napoli, Parma, San Marino e Tavagnacco. Finisce 2 a 1 tra Roma e Milan. L’ Academy chiude la graduatoria.

Primavera 2 (Girone A): 3 a 1 tra Brescia e Cittadella, Trento e Como danno la stoccata alle squadre avversarie (la prima vince 5 a 4 col Chievo Verona, la seconda 5 a 0 col Genoa).

Nel Girone B il Cesena si arrende alle due reti dell’Arezzo. Entrambe occupano le prime due posizioni, seguite dall’Apulia Trani.

Ecco le prossime gare in vista della giornata successiva:

  • PRIMAVERA 1– Inter/Hellas Verona, Lazio/Fiorentina, Parma/Napoli, Roma/Tavagnacco, San Marino/Juventus, Sassuolo/Milan.
  • Primavera 2 (girone A) – Cittadella/Como, Genoa/Chievo, Sampdoria/Brescia
  • Girone B – Apulia Trani/Ternana, Arezzo/Ravenna, Pomigliano/Cesena

Sara Boutimah, Pescara: “Onorata di ricevere questo premio, momento importante per il calcio a 5″

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Nei giorni scorsi a Roma, alla presenza del presidente della Divisione Calcio a 5 Luca Bergamini, Sara Boutimah, calcettista del Futsal Pescara  e della Nazionale, è stata premiata come miglior atleta del futsal al “Gran Galà del Calcio Adicosp Woman”. Per la prima volta nella manifestazione è stato inserito anche il calcio a 5 e la giocatrice delle adriatiche ha dichiarato sulla serata e sulla premiazione:
“Sono onorata di ricevere questo premio. È un momento importante per il calcio a 5, che per la prima volta viene ospitato a questo grande evento. Grazie ad Adicosp e grazie alla Divisione calcio a 5 che mi ha permesso di essere qui. Spero che anche nel futsal si possa presto fare un passo importante verso il professionismo”.

Modena, arriva la prima sconfitta in campionato

Credit: Modena
Si ferma l’imbattibilità del Modena, che nella 13esima giornata del campionato di Eccellenza emiliane sono state battute per 2 a 1 sul proprio campo dal Besurica, secondo in classifica proprio dietro alle Canarine. La classifica vede ora il Modena ancora primo in classifica a 32 punti ma con il Besurica che si è portato a un solo punto di distacco.
Dopo soli nove minuti è il Besurica a portarsi in vantaggio con rete di Pagani, e soltanto nel secondo tempo le Canarine raggiungono il pari con una rete di Paini al 61′, pari solo momentaneo perché nel finale di partita sono di nuovo le ospiti  a portarsi in vantaggio, con rete di Fulgoni, con il Modena che getta al vento un’occasione d’oro sbagliando un calcio di rigore.
Anche oggi si parla di errori in casa modenese, ecco le dichiarazioni di mister Coppelli: “La sconfitta purtroppo  ci stava, loro si sono difese bene e hanno lanciato continuamente palle lunghe: su un paio di queste sono arrivati i due gol, che sono stati di fatto due errori nostri. Non abbiamo concretizzato molto e il campo piccolo aiuta sicuramente chi si deve difendere e loro lo fanno molto bene, lo dimostra il fatto che fin ora hanno subito pochi gol. Meglio perdere adesso piuttosto che quando conterà davvero.” Coppelli fa anche mea culpa affermando: “Probabilmente ho sbagliato anche qualche cambio.”
MODENA F.C. 1 – 2 BESURICA
MODENA: Montorsi, Preti, Biagioni, Sola (88′ Gandolfi), La Torre, Gabrielli (70′ Levantino), Dotto (56′ Pascarella), Sarego, Paini, Boni (60′ Bergamini), Bellamico (74′ Monzani Vecchi).
A disp. Forti, Coppelli, Balestri, Ferlicca
Allenatore Sig. Claudio Coppelli
BESURICA: Galmuzzi, Pagani A., Tramelli M., Baffi, Tramelli A., D’Auria, Rescalli (75′ Fulgoni), Bottini, Pianetti (63′ Garbazza), Di Fresco, Pagani F. (89′ Bono) .
A disp. Barbarini, Chiesa, Vignali, Boselli
Allenatore Sig. Salvatore Rizzo
Reti: 9′ Pagani F., 61′ Paini, 81′ Fulgoni
Arbitro Sig. G. Allegra sez. di Modena

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