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Eleonora Goldoni, Sassuolo: “Una partita di calcio spesso è dura e pretenziosa, l’importante è non perdere mai l’entusiasmo”

Photo Credit: Marco Montrone

Il Sassuolo ha ottenuto un importante pareggio contro l’Inter, e questo può essere di fiducia per le neroverdi che hanno avuto delle difficoltà in questa prima parte della Serie A.

L’attaccante sassuolese Eleonora Goldoni ha commentato nei giorni scorsi, sui canali social, la gara disputata contro le nerazzurre: “Una partita di calcio, come la vita, spesso è dura e pretenziosa, ti regala gioie immense e in un attimo ti fa soffrire, l’importante é non perdere mai l’entusiasmo e la voglia di rialzarti, rimboccarti le maniche e andare avanti con resilienza insieme ai tuoi compagni di viaggio. La senti nella mente, nel cuore, nell’anima quella voglia pazza di giocare. +1 punto contro una grandissima squadra come l’Inter, ora inizia per noi una nuova settimana di lavoro. Sassuolo Calcio grazie anche ai tanti tifosi presenti sugli spalti“.

Pomigliano femminile: le pantere battono il Milan per 2-1

Credit Photo: Pomigliano

Arriva l’ottavo impegno stagionale per le pantere ancora orfane del proprio stadio, ancora una volta ospitate dalle comunità del comprensorio, dalla sensibilità delle amministrazioni locali dell’area che hanno garantito ancora una volta una “casa” al Pomigliano. Dopo Castellammare di Stabia è Palma Campania ad ospitare una gara del campionato di Serie A. Grande la disponibilità mostrata dal sindaco Nello Donnarumma, dal delegato allo sport Nello Gemito e dall’intera amministrazione palmese. Un grazie anche alla Palmese Calcio per la collaborazione e per averci offerto la logistica giusta per poter lavorare nel miglior modo possibile. Avversario di turno il Milan di Maurizio Ganz quinta forza del girone. Squadra granata con il morale alto dopo il successo di Parma. Per le ragazze di Carlo Sanchez una sfida difficile che deve essere giocata fino alla fine, perché nel calcio tutto è possibile.

Si parte con il Milan che impone ritmo e gioco, Pomigliano con la forza del centrocampo a bloccare ogni linea di passaggio per le incursioni di Piemonte. Martinez prova una progressione al 6’, il suo cross è telefonato per le mani di Giuliani. Su azione d’angolo Milan pericoloso: il cross di Tucceri Cimini per il tiro di Fusetti con salvataggio sulla linea della difesa campana. Al 13’ la progressione di Verena genera il contrasto in area con Mesjasz, per il direttore di gara tutto regolare ma restano molti dubbi sul contatto in area tra le due calciatrici. Milan che sembra soffrire le fughe lungo l’out di destra con Mesjasz spesso in difficoltà. Passa il Milan al 18’ con il colpo di testa in area di Fusetti e la sfortunata deviazione di Passeri. Rossonere in vantaggio. Pomigliano che reagisce e trova il pari ancora con una progressione lungo la fascia destra: Amorim Dias brucia Giuliani in uscita al 30’. Pari meritato. La conclusione di Martinez al 37’ mantiene in apprensione la difesa rossonera. Milan che pressa e schiaccia le campane nella sua area, azione insistita delle milaniste con conclusione finale di Mesjasz. Un fallo di Grimshaw commesso su Di Giammarino viene punito con il giallo, poi una protesta incomprensibile della rossonera genera il rosso e Milan che resta in dieci. Pomigliano vivo e al 43’ si registra la conclusione di Amorim Dias. Sul fronte opposto è il Milan a vanificare la rete del vantaggio con Piemonte servita da Andersen, ma calcia sopra la traversa. Dopo due minuti di recupero si va al riposo. Termina un primo tempo ben giocato dalle ragazze di Sanchez.

 

Si ritorna in campo con le stesse effettive di inizio gara. Gara che resta in equilibrio con le due squadre che non scoprendosi provano a gestire il possesso palla prima di puntare a rete, costringendo gli attaccanti a provare conclusioni dalla distanza. Il Pomigliano va in rete al 60’con Konat su cross di Martinez, ma l’ azione è viziata da fuorigioco. Tre minuti ed una combinazione tutta brasiliana porta Verena ad passo da Giuliani. Taty va giù in area al 65’ dopo una lunga azione manovrata delle granata, ancora una volta l’arbitro lascia correre. Al 67’ tiro cross di Di Giammarino che costringe Giuliani a recuperare la presa sulla linea di porta. E’ un Pomigliano arrembante che costringe il Milan a restare basso, difendendosi con affanno. Piemonte dalla distanza al 78’, Cetinja para senza difficoltà. Konat salva il Pomigliano dalla capitolazione all’85’su colpo di testa di Asllani. Con Cetinja battuta la polacca salva sulla linea. Spreca una ripartenza il Pomigliano con Taty che poi lascia il posto a Battelani. Esplode il comunale di Palma Campania al 90’: Novellino in fuga penetra in area e punta Giuliani, battendola sul primo palo. Pantere in vantaggio con merito. Cinque minuti di recupero e tre punti preziosi per la salvezza delle pantere. Una vittoria conquistata con il cuore al termine di una gara giocata alla pari con le quotate avversarie, ma nel calcio i valori acquisiti valgono poco in raffronto al verdetto del campo. Vince il Pomigliano e il sogno continua.

 

POMIGLIANO 2-1 MILAN

POMIGLIANO: Cetinja, Fusini, Konat, Passeri, Gallazzi, Verena (dal 80’ Novellino), Sena (dal 86’ Battelani), Rizza, Martinez, Di Giammarino (92’ Miotto), Ferrario. A disp.: Fierro, Apicella, Manca, Rocco, Sangare’, Rabot. All.: Carlo Sanchez.

 

MILAN: Giuliani, Andersen (dal 85’ Soffia), Arnadottir, Adami, Asllavi, K. Dubcova (dal 57’ Moscarello), Grimshaw, Piemonte, Masjasz, Tucceri Cimini (dal 57’ Thomas). A disp: Fedele, Babb, Bergamaschi, Carage, Vigilucci, M. Dubcova All. Maurizio Ganz.

 

Arbitro: Luca Cherchi di Carbonia

Assistenti: Federico Fratello di Latina, Roberto D’Ascanio di Roma 2

Quarto uomo: Leonardo Di Mario di Ciampino.

 

Reti: 18’ Passeri (P aut.), 30’ Amorim Dias (P), 90’ Novellino (P).

 

Note: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Ammonite: Arnadottir (M), Espulse: Arnadottir (M), Angoli 5-9 . Recupero 2’ pt, 0’ st

Inter: prima sconfitta dell’anno. La Roma si impone per 1-2

Credit Photo: Marco Montrone

SESTO SAN GIOVANNI – Prima sconfitta stagionale per l’Inter di Rita Guarino: allo stadio “Breda” il big match contro la Roma termina 2-1 per le giallorosse, che consolidano il loro primato in classifica. Alle nerazzurre non basta un buon secondo tempo per rimontare il doppio svantaggio.

Primo tempo che si apre con una lunga fase di studio: la partita è bloccata, entrambe le squadre faticano a costruire azioni offensive realmente pericolose. Il primo squillo è giallorosso e arriva al 5′ con Serturini che raccoglie un lancio lungo e tira alto sopra la traversa. La partita si gioca nei duelli a metà campo: al 22′ però si rivede in attacco la Roma, con Andressa che dalla sinistra serve in mezzo Haavi. L’attaccante vince un contrasto e calcia in porta a botta sicura, ma Durante risponde con una grande parata. Da questo momento la partita cambia registro e le due squadre attaccano con più facilità: al 24′ Csiszár interviene di testa su un cross di Pandini, ma Linari salva sulla linea di porta. Nella fase finale del primo tempo diventa protagonista Serturini: l’attaccante giallorossa prima va vicina al gol con un tiro a giro sul secondo palo al 31′, poi tre minuti più tardi si libera nell’area nerazzurra e conclude, trovando però un’altra risposta di Durante. La Roma spinge e sul finire del tempo trova il gol del vantaggio: Haavi scappa sulla destra e tira, ma colpisce il palo. Sulla respinta di Serturini Durante salva il risultato con un grande riflesso, ma il pallone termina di nuovo tra i piedi di Serturini che non deve far altro che depositare in porta l’1-0 per la formazione giallorossa. La ripresa inizia con l’ingresso in campo di Karchouni e Polli nell’Inter. Le nerazzurre provano ad attaccare, ma lasciano spazi alle ripartenze in velocità della Roma: al 48′ Giacinti scappa in profondità e viene fermata da un grande intervento di Van der Gragt: la successiva conclusione di Serturini termina molto alta sopra la traversa. Al 53′ un’altra occasione per la Roma: Bartoli anticipa tutti di testa su calcio d’angolo, Durante para a terra. Al 58′ grande occasione per l’Inter, costruita dalle due neo entrate: Karchouni si libera in area con un dribbling e serve Polli che si muove bene e tira, ma la sua conclusione è respinta in corner. Passano due minuti e la Roma raddoppia: Haavi raccoglie un lancio in profondità, si libera di Merlo e conclude sul secondo palo: il suo tiro è imprendibile per Durante. La partita si riapre improvvisamente al 66′: Van der Gragt svetta di testa su una punizione di Karchouni e colpisce il palo, il pallone si ferma sulla linea di porta e viene deviato in rete da Ceasar. L’Inter prende coraggio dopo il gol e prova a spingere alla ricerca del pareggio: Ajara Njoya ha un paio di potenziali occasioni nell’area giallorossa, ma non trova il tocco giusto per concludere in porta. All’86’ la Roma va vicina al terzo gol con Greggi, che vola in contropiede e calcia da fuori area, senza però trovare lo specchio della porta. Nel finale le nerazzurre assediano l’area giallorossa e cercano il pareggio con una serie di lanci lunghissimi su punizione, senza però riuscire a segnare il gol del 2-2.

Finisce così il big match dell’8^ giornata della Serie A TIM: l’Inter lotta fino all’ultimo, ma non riesce a rimontare e perde la sua imbattibilità stagionale contro la Roma capolista. Il prossimo appuntamento per le ragazze di coach Rita Guarino sarà contro il Cesena, nell’esordio in Coppa Italia: il match è in programma mercoledì 2 novembre alle 14.30.


IL TABELLINO

INTER-ROMA 1-2

Reti: 44′ Serturini (R), 60′ Haavi (R), 66′ aut. Ceasar (R).

INTER: 22 Durante; 2 Sønstevold, 3 Van der Gragt, 29 Kristjánsdóttir, 13 Merlo; 27 Csiszár, 20 Simonetti (34 Mihashi 67′), 6 Santi (5 Karchouni 46′); 7 Marinelli (9 Polli 46′), 33 Ajara Njoya, 18 Pandini (35 Callegari 86′). A disposizione: 12 Piazza, 8 Brustia, 14 Robustellini, 17 Fordos, 19 Alborghetti. Coach: Rita Guarino.

ROMA: 12 Ceasar; 13 Bartoli, 23 Wenninger, 32 Linari, 2 Minami; 7 Andressa Alves, 5 Cinotti, 20 Greggi; 15 Serturini (22 Haug 76′), 9 Giacinti (29 Lazaro 65′), 11 Haavi. A disposizione: 1 Lind, 6 Landstrom, 18 Glionna, 24 Ferrara, 27 Kollmats, 28 Petrara, 33 Kramzar. Coach: Alessandro Spugna.

Ammonite: Santi (I), Sønstevold (I), Polli (I), Cinotti (R).

Recuperi: 0, 3′.

Arbitro: Stefano Milone (sez. Taurianova). Assistenti: Bocca – Piedipalumbo.

Marco Troilo, Tikitaka: “Pelletterie? Non sottovalutiamo nessuno, nelle prime giornate ha messo in difficoltà tutti”

Dopo le due settimane di stop per gli impegni nazionali ricomincia il campionato del Tiki Taka, pronta a ripartire dopo lo spumeggiante derby contro il Pescara. Le ragazze allenate da mister Gayardo sono attese a Firenze, in casa del Pelletterie, per la quarta giornata di Serie A puro Bio che si disputerà domani. Dopo Firenze, si tornerà in casa al Palaroma contro il Molfetta. In arrivo anche la prima sfida di Coppa Italia, il 16 novembre in casa contro l’Irpinia, poi di nuovo campionato.

Sarà un Novembre infuocato quello che attende il Tiki Taka, proprio nel merito dei successivi impegni è stato intervistato il Ds Marco Troilo che riprende il discorso dall’ultima partita giocata, il derby contro il Pescara: “Dopo un derby è sempre bene avere un attimo di riposo, ma dipende a volte anche dal calendario che uno ha davanti. Certo è che, per quanto mi riguarda, far partire un campionato e renderlo subito spezzatino, con due soste, di cui una lunga due settimane, non permette a nessuno di dare continuità al lavoro e prendere il ritmo partita. Questa, dopo il derby, però, forse a noi può andare bene: è stata una gara molto dispendiosa a livello fisico e mentale. Abbiamo continuato in queste due settimane a lavorare sui recuperi di Bertè e Papponetti, che proseguono il loro lavoro per mettersi alle spalle gli interventi dei mesi scorsi. Ma non abbiamo fretta e vogliamo che siano pronte al cento per cento, anche perché il girone d’andata di questa serie A sembra davvero insignificante“.

Oltre a non essere d’accordo per le scelte di mancata continuità a causa delle soste, al Ds Troilo non convince più di tanto neanche la nuova formula adottata per la Coppa Italia: “Non mi convince la nuova formula. Sono amareggiato perché penso sia stata rovinata la competizione più bella del nostro mondo del futsal italiano, non andava toccata la vecchia Final Eight, ma accetto le novità, soprattutto se portano a qualcosa di buono. Lo vedremo negli anni a venire. Non mi piace poi la formulazione dei turni basata sui risultati della passata stagione. Credo che fosse stata pensata inizialmente su una serie A a 16 squadre, poi in Divisione si sono ritrovati a 14 e l’hanno adeguata. Passi il primo turno, ma addirittura il secondo, che si giocherà il 25 gennaio, si rifà alla classifica dell’anno scorso, ed è assurdo. Dispiace che le società non vengano coinvolte e ascoltate quando si attuano certe rivoluzioni. E poi ci chiedono di collaborare.”

Venendo alla sfida di Domenica contro il Pelletterie il Ds avverte di non sottovalutare le avversarie nonostante la classifica: “Non sottovalutiamo nessuno, è una neopromossa, ma nelle prime giornate ha messo in difficoltà tutte le squadre che ha affrontato, compreso il Falconara, almeno nel primo tempo. Magari mesi fa sulla carta si poteva pensare che queste sarebbero state partite facili per noi, invece sul campo le cose vanno diversamente. Ricordiamoci delle difficoltà avute nella gara contro l’Irpinia. Se vogliamo fare bene, dobbiamo pensare che questa sia una partita difficile tanto quanto il derby.

Per chiudere si parla di mercato, di cui Troilo si è occupato per tutta l’estate, dicendosi soddisfatto per la partenza delle nuove arrivate: “Sono molto contento, Leti e Aida sono giocatrici che non scopro certo io. Ma non è mai facile entrare in un nuovo gruppo, visto che noi abbiamo mantenuto il blocco della passata stagione. Ho visto fin dal primo giorno grande partecipazione da parte loro. Cortes, dopo due anni in Spagna, sta dimostrando la sua voglia di far vedere ancora il suo valore nel nostro campionato. E Xhaxho, passata dalle campionesse d’Italia a una squadra giovane, al secondo anno di serie A, sta dando da subito tutta se stessa e si è calata nel ruolo. E sono contento anche delle altre e delle più giovani, che stanno crescendo. La vera forza di questa squadra la vedremo, però, quando avremo un rodaggio maggiore, senza interruzioni del campionato, e con i rientri di Zeudi e Adrieli.”

Malin Brenn, Como Women: “Fondamentale portare a casa tre punti col Sassuolo”

Photo Credit: Fabrizio Brioschi
Domenica nella trasferta di Roma è rimasta fuori per una botta al piede subita in allenamento, ma già dalla prossima partita contro il Sassuolo Malin Brenn spera di rientrare in campo per aiutare le compagne. Intervistata da Como Women Channel nella sede dello sponsor palestra Zero Nero di Anzano del Parco (CO), il difensore norvegese ha parlato del suo momento personale e di quello della squadra: “Io sto meglio fisicamente, sento meno dolore al piede oggi e riesco a camminare leggermente meglio. Domani avrò un controllo con lo staff sanitario e spero di poter tornare ad allenarmi mercoledì o giovedì, così da essere pronta per la partita di domenica“.
Proprio la gara interna di domenica contro il Sassuolo è l’obiettivo che Malin ha messo nel mirino per rientrare in campo e dare il suo contributo alla squadra. Riguardo all’importanza dello scontro con le neroverdi ha risposto così: “La partita col Sassuolo è molto importante per noi, perché ci sono diverse squadre molto vicine in classifica ed è fondamentale ottenere tre punti per distanziarsi il più possibile dalle altre. Questo match significa molto per noi e la cosa più importante sarà portare a casa i tre punti“.
Sul fondo della classifica di Serie A, infatti, navigano quattro squadre racchiuse nel giro di due punti: Sassuolo, Parma, Pomigliano e, appunto, Como. Tra le quattro società Brenn non ha dubbi su quale meriti di stare sul gradino più alto: “Ovviamente il Como, siamo una squadra forte e con molti nuovi innesti. Stiamo lavorando molto bene e siamo affamate, vogliamo vincere e abbiamo voglia di migliorarci settimana dopo settimana. Perciò non posso che rispondere che il Como è la squadra migliore tra quelle in fondo alla classifica“.
La sconfitta con la Roma pare non aver intaccato mentalmente le convinzioni di Brenn e delle ragazze di Sebastian de la Fuente, anzi Malin appare molto carica in vista della gara con il Sassuolo. Un’altra calciatrice molto motivata per la prossima partita è Beatrice Beretta, secondo portiere classe 2003 che ha esordito in Serie A proprio contro le giallorosse domenica. Il numero 1 comasco si è resa protagonista di una serie di importanti salvataggi, che le sono valse l’inserimento nella Top 11 ufficiale della settimana. Non male come inizio per la sua carriera in Serie A, che Beatrice spera possa essere ancora piena di soddisfazioni, magari già dalla prossima partita a Seregno contro il Sassuolo.

Milica Mijatovic, Fiorentina: “Con la Juve gara importante, segnare è sempre bello ma vincere lo è ancora di più”

Credit: Fabio Vanzi
Nelle ore scorse in casa Fiorentina a parlare è stata la punta serba Milica Mijatovic. La calciatrice viola ha lasciato qualche battuta in vista del delicato match in trasferta contro la Juventus:
“Mi trovo molto bene in questa squadra e mi sento a mio agio in questo gruppo, con il mister e lo staff tecnico. Ho ottime sensazioni nel giocare con questa maglia ed al mio arrivo ho trovato bellissime strutture. Questo si riflette anche in campo perché quello con il Pomigliano non è stato un gol semplice, ad esempio. Sono orgogliosa per quello che stiamo facendo in questa stagione e sono consapevole dell’importanza della gara con la Juve in particolare per i nostri tifosi. Possiamo giocarcela contro chiunque quindi anche contro le bianconere, con loro servirà determinazione e voglia di fare. Nessuna può dare il massimo in una squadra che non fornisce buone prestazioni quindi segnare è sempre bello ma vincere lo è ancora di più”.

Chiara Mensi, Alessandria Acf: “Ho iniziato a giocare perché nulla era più soddisfacente. Il calcio femminile? Non può che crescere in futuro”

Credit: Alessandria femminile,Andrea Amato

Per definire una giocatrice e la sua carriera si potrebbero utilizzare tante parole: leader, bandiera, punto di riferimento… Chiara Mensi racchiude in sé tutte queste definizioni. Classe 1991, centrocampista, Chiara milita nell’Alessandria femminile da ben diciotto anni, senza dubbio ha scritto la storia di questa squadra: c’era quando la squadra muoveva i primi passi tra la B e l’A2, c’era anche quando c’è stato il salto di promozione in serie C( avvenuta nella passata stagione).Ha sempre lottato e fatto la differenza anche quando la categoria non era di rilievo, con più di 500 incontri disputati sempre da titolare, leader silenziosa, fa gola anche ai grandi club ma l’amore per la maglia grigia è sempre stato più forte.
Abbiamo fatto due chiacchere con Chiara, sul suo passato, sul presente con la sua Alessandria che, in questo momento, milita nel campionato di Eccellenza piemontese (girone A).
Che cosa ti ha spinto giocare a calcio? Come hai iniziato?

“Ho iniziato a giocare a calcio nel paese, nella squadra dell’oratorio a cinque anni. Non ho avuto un vero motivo per cui ho iniziato, a me piaceva e non trovavo niente di più soddisfacente. Volevo fermare gli avversari con il mio idolo Gattuso.
Hai mai incontrato difficoltà di qualche tipo? “Difficoltà purtroppo con alcuni allenatori, con uno in particolare non c’è stato modo di ragionare e con me gran parte della squadra ha deciso di lasciare a metà stagione. Un’altra difficoltà all’inizio quando giocavo con i maschi ovviamente i genitori e l’ambiente avevano non poche riserve ma per fortuna il campo e la tanta voglia hanno sempre dimostrato che ero all’altezza quanto i maschietti.”
Come vedi il futuro del calcio femminile in Italia e in Piemonte? “Spero che la crescita e i progetti con squadre maschili continuino e non siano state solo l’ennesimo flash. Credo che il calcio femminile piemontese, ma in generale tutto questo mondo, in futuro non possa che crescere di qualità e di numeri. Spero che il Piemonte attivi progetti anche scolastici fin dalle elementari magari in connessione alle società per trovare sempre nuove leve da far crescere”
Torniamo al presente, tu e le tue compagne state facendo davvero un ottimo campionato per ora avete pareggiato solo una volta, le altre partite sono solo successi e ora siete prime in classifica con 10 punti. Nell’ultima gara avete portato a casa ben cinque reti contro un avversario che non era poi così scontato. Che partita vi aspettavate? “Pensavamo in un avversario più quadrato nel gioco e con un attacco molto forte visto le reti segnate nelle partite precedenti. Sicuramente ci aspettavamo un match più equilibrato, siamo state brave a partire subito imponendo il nostro gioco e questo ha disorientato l’avversario.”
Sulla carta la partita di domenica si sarebbe potuta considerare anche un match equilibrato, ma così non è stato. Sia nel primo che nel secondo tempo avete segnato due goal dopo pochi minuti e con poca distanza uno dall’altro per chiudere definitivamente la partita con il quinto e ultimo goal. Che cosa vi siete dette prima di scendere in campo? “Ci siamo guardate e ci siamo dette che questa era solo l’ennesimo gradino per arrivare alla vetta e unite potevamo fare bene.”
Il vostro precedente match vi ha viste avversarie del Novare Women, le attuali seconde in classifica e anche in questa occasione siete riuscite a portare a casa la vittoria. Ogni settimana, o quasi, sfidate una capolista: come vi preparate mentalmente a partite simili?  “Lavorando in settimana con l’impegno, con ritmo e voglia, questo è l’unico modo per preparare delle partite così importanti. Da questo nasce la mentalità vincente perché chi non molla arriva a risultati positivi e inaspettati.”
Domenica c’è stato anche un grande ritorno, il capitano Gaia Garavelli reduce da un infortunio (con conseguente intervento eseguito ad agosto). Come si sente ora e quanto vi è mancata? “Sono molto contenta del suo ritorno, sicuramente Gaia è una figura chiave per questa squadra. Il suo recupero è stato lungo ma la sua presenza è rimasta sempre costante, credo sia pronta mentalmente a tornare e la forma fisica arriverà con ancora un po’ di tempo.”
Il prossimo match sarà questa domenica 30 ottobre contro alla Novese calcio femminile: ci sono avversari che temete maggiormente? “Credo che le partite più difficili con gli avversari più temibili le abbiamo già affrontate, sicuramente Torino, Novara e cit Torino erano le partite più impegnative. Ovviamente mai abbassare l’attenzione, ogni partita ora sarà decisiva, essendo in vetta siamo la squadra da battere.”
Infine una curiosità: che ne pensi del girone mondiale delle azzurre? “Le azzurre non hanno sicuramente un girone semplice, la Svezia è una delle squadre più titolate a livello internazionale. Penso che per centrare la qualificazione dovranno lottare fino all’ultima partita e hanno già dimostrato di avere il carattere per farlo.”

Sofia Marinoni, Women Rivanazzanese: “Stiamo crescendo e i risultati si stanno vedendo”

Photo Credit: Paolo Bottazzi

La Women Rivanazzanese ha fatto il suo debutto nel Girone A di Promozione Lombardia e, dopo sei giornate, è al quinto posto con sette punti, frutto di due vittorie, un pareggio e due sconfitte, e domenica le gialloblù hanno pareggiato in casa contro il Como 1907 per 1-1. La Rivanazzanese può fare riferimento su un elemento di esperienza: stiamo parlando di Sofia Marinoni, difensore classe ’89 e capitana della squadra pavese. La nostra Redazione ha raggiunto Sofia per risponderci ad alcune domande.

Sofia cosa hai visto nel calcio?
«Nel corso dei vent’anni che pratico questo sport ho visto nei club la voglia di battersi nel calcio femminile e di dargli una certa importanza. Io ho sempre giocato a calcio per passione. Vedo tante bambine che si iscrivono alle varie squadre di calcio, e se prima non c’era la possibilità di creare squadre giovani femminili, oggi c’è questa opportunità».

Quando hai capito di avere la passione per il pallone?
«La mia passione per il pallone è nata quando avevo cinque anni. Eravamo io e mio amico più grande, mia sorella e un’altra mia amica che stavamo giocando fuori dalla scuola elementare. Ogni giorno non vedevo l’ora di giocare a calcio coi miei amici. È stato un amore a prima vista».

Com’è stato il tuo percorso calcistico?
«Il mio percorso calcistico è iniziato con i Pulcini e con gli Esordienti. Poi ho iniziato a giocare in una squadra di calcetto che si trovava vicino a Pecorara (provincia di Piacenza e paese nativo di Sofia, ndr) per cinque anni. Successivamente ho iniziato a giocare a undici, vestendo le maglie di Riozzo, Alessandria, Luserna, Novi Ligure. Ho indossato la divisa del Biancorosse Piacenza, ma ho dovuto lasciare per via del Covid. Avevo pensato di smettere, ma poi è arrivata la Rivanazzanese».

Cosa ti ha portato a far parte, quest’anno, della Women Rivanazzanese?
«Tutto è iniziato per gioco: per mantenermi in forma avevo sentito una mia amica che gioca a Rivanazzano, Arianna Barrale, e le avevo chiesto se conoscesse qualcosa in zona per tenermi in movimento. Lei mi ha parlato della Rivanazzanese e del suo progetto, e ho iniziato a fare allenamenti, facendo, pian piano, questo percorso. Stava tornando in me la voglia di divertirmi ancora e, gara dopo gara, mi è ritornata la carica».

Cosa vuol dire per te essere capitana di questa squadra?
«A livello di esperienza io ed altre ragazze cerchiamo di dare un’impronta e dare l’esempio alle giovani, affinché loro possano crescere nel migliore dei modi. In questo gruppo non c’è nessuna prima donna, dobbiamo aiutarci e darci una mano a vicenda».

Nelle prime cinque partite che ha disputato la Rivanazzanese si trova in quinta posizione. Piazzamento in linea con le tue aspettative di inizio stagione?
«In realtà quel quinto posto è un po’ falsato: all’inizio ci eravamo poste come far crescere il gruppo, e dobbiamo migliorare ancora, poi abbiamo cambiato marcia e i risultati si stanno vedendo. Ovviamente dobbiamo cercare di fare meno errori possibili. Non avevamo aspettative, ma penso che, nel tempo, avremmo fatto un buon lavoro, e sono soddisfatta di questo».

Come giudichi il pari arrivato domenica contro il Como 1907?
«Noi contro di loro non abbiamo rischiato questi niente, ci siamo comportate quasi bene, e le nostre avversarie, seppur molto giovani, erano messe bene in campo, ma noi abbiamo utilizzato la nostra esperienza, la nostra malizia e il nostro carattere. Se finiva 2-1 o 3-1 per noi non c’era nulla da dire».

Domani la Rivanazzanese andrà in casa del Pontevecchio. Cosa non dovrà sottovalutare di questa gara la tua squadra?
«Dobbiamo impegnarci tantissimo e restare concentrate, perché non sarà una gara facile e per nulla scontata contro una squadra che, sebbene sulla carta sembra meno forte, potrebbe metterti in difficoltà».

Che impressioni hai sul Girone A di Promozione Lombardia dopo sei giornate?
«Questo campionato è davvero lottato e molto tosto, dove in ogni partita ti devi prendere la vittoria fino all’ultimo minuto. Questo permette di far crescere ancora di più le altre ragazze».

Che persona sei fuori dal rettangolo di gioco?
«Sono una persona semplice, altruista e divertente, che mi piace stare in compagnia. Mi reputo una ragazza genuina, ma anche rompiscatole. Lavoro come supervisor della Hive. Convivo a Voghera con la mia fidanzata Greta dopo nove anni di fidanzamento».

Che obiettivi vorresti ancora raggiungere?
«In ambito calcistico voglio dare ancora il cento per cento e dare il massimo impegno. A livello personale spero di migliorarmi sempre di più».

Dato che sei capitana della Rivanazzanese, cosa vuoi dire alle tue compagne in vista delle gare finali del girone d’andata?
«Alle mie compagne voglio dire poche cose: avremo tre gare non semplici, quindi dovremo impegnarci al massimo in allenamento per portarci a casa almeno nove punti».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Women Rivanazzanese e Sofia Marinoni per la disponibilità.

Serie C, ottava giornata, si gioca domani: Vittuone-Azalee Solbiatese in diretta streaming

Nel Girone A a 15 squadre riposa la Lucchese.

Tra le partite in programma Vittuone-Azalee Solbiatese sarà trasmessa in diretta streaming sul canale ELEVEN della LND.

SERIE C – 8ª Giornata

Girone A:Vittuone-Azalee Solbiatese (Bonomo di Collegno), Fiamma Monza-Pinerolo (Gallo di Bologna), Spezia-Pavia (Zadrima di Pistoia), Freedom-Angelo Baiardo (Marinoni di Lodi), Pro Sesto-Orobica Calcio Bergamo (Massari di Torino), Città di Pontedera-Independiente Ivrea (Oristanio di Perugia), Su Planu-Real Meda (Giordano di Palermo)

Girone B: Orvieto-Venezia (Waldmann di Frosinone), Lebowski-Riccione (Prencipe di Tivoli), Vicenza-Lumezzane (Gargano di Bologna), Bologna-Padova (Cortale di Locri), Jesina-Sambenedettese (Dini di Città di Castello), Triestina-Villorba (Ismail di Rovereto), Portogruaro-Rinascita Doccia (De Stefanis di Udine), Meran-Venezia (Dell’Oro di Sondrio)

Girone C: Trastevere-Grifone Gialloverde (Palma di Napoli), Cosenza-Sant’Agata (Giordano di Matera), Chieti-Salernitana (Aratri di Bari), Roma Calcio Femminile-Res Women (Valcaccia di Castellammare di Stabia), Vis Mediterranea-Women Lecce (Colelli di Ostia), Independent-Cantera Adriatica (Caruso di Viterbo), Ludos-Crotone (Garbo di Monza), Matera Match Point-Frosinone (Palmieri di Brindisi)

Giulia Ricottini, Pescara: “Sestari strepitosa, il Kick Off squadra rinforzata e che gioca bene”

Credit: Futsal Pescara
Nelle ore scorse in casa Pescara Femminile a parlare è stato l’estremo difensore Giulia Ricottini.
Il portiere classe 2001 delle abruzzesi ha lasciato qualche battuta ai microfoni del club in vista della ripartenza della Serie A di calcio a 5, dopo la sosta per la Nazionale.
“Vengo dal Sud delle Marche, una zona molto simile a quella in cui abito ora, che dista solo un’ora e mezza da casa. Il posto mi piace tantissimo, ma non so se dipenda dal fatto che in squadra sto così bene, che poi appare ancora più bello anche il contorno. Guadalupe e Valendino hanno più o meno la mia età, le più grandi non lasciano nessuno indietro e poi ci sono i mostri sacri del futsal, quelle figure ormai iconiche alle quali faccio ancora fatica ad abituarmi, pur vedendole tutti i giorni.
L’Italia mi è piaciuta tanto col Portogallo e, avendo 5 azzurre del Pescara lì, è come se me la fossi vissuta più da vicino. Abbiamo saputo soffrire ed è stata combattuta fino alla fine, ma  ho notato ancora una volta Ana Sestari: si è presa dei rischi, ha sfoderato parate incredibili. Quando le ho riviste nello spogliatoio avevo gli occhi che brillavano: ritrovarle dopo averle viste al Main Round, mi ha fatto un certo effetto.
Ora la Kick Off, una squadra che gioca bene da sempre e si è parecchio rinforzata, ma il Pescara ha la sua personalità ben definita: non c’è una sola giocatrice che ti tira fuori di guai, è sempre il lavoro di un gruppo che lotta, se la gioca contro ogni avversaria e alla fine ottiene i risultati che spera, senza mai dare nulla per scontato”.

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