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Orvieto: arriva il portiere Angela Ruotolo, saluta Alessia Parnoffi

Credit: Social Alessia Parnoffi

Continua l’ambizioso progetto di mercato dell’Orvieto F.C.. La squadra umbra, allenata da Mister Riccardo Pettinelli, ha annunciato l’arrivo di Angela Ruotolo. Il portiere, classe 1993, ha un curriculum di tutto rispetto avendo giocato in serie C e serie B con Napoli, Arezzo, Cittadella e Sassari e, inoltre, vanta numerose presenze in azzurro con la maglia della Nazionale Italiana di Beach Soccer con la quale ha conquistato la qualificazione ai campionati europei.

L’arrivo della Ruotolo rappresenta un importante e strategico innesto per l’Orvieto in quanto la società rossoblu dovrà fare a meno del portiere Alessia Parnoffi (classe 1999) che, nella nuova stagione calcistica, giocherà in serie B vestendo la maglia del Genoa. Quest’ultima, in carriera, ha conquistato uno scudetto Primavera ed un Torneo Internazionale Arco di Trento con la Res Women. Ha militato anche nella Lazio e nel Riccione, ha vestito la casacca azzurra in U17 ed ha vinto due campionati di Serie B con il Napoli e con il Pomigliano.

Enrico Sbardella: “Ora è il momento di salutarci, di provare entrambi nuove sfide e nuove emozioni”

Credit: Social Enrico Sbardella

Nelle ore scorse Enrico  Sbardella, ex tecnico della Nazionale Under 19, ha postato tramite i propri social il suo saluto alla squadra Azzurra. Queste le parole usate dall’allenatore romano classe ’75 che ha guidato in carriera anche l’Under 17 Azzurra:
“In diciotto anni non ricordo neanche più quante volte ho attraversato il campo per raggiungerti. Eri sempre al tuo posto, a volte comoda e moderna in altre rudimentale e poco ospitale. Ti ho trovata in tutti i continenti, dai grandi stadi a quelli di periferia. Abbiamo gioito insieme per le vittorie e mi hai ospitato nel tuo guscio dopo le sconfitte. Ora è il momento di salutarci, di provare entrambi nuove sfide e nuove emozioni, se sarà un addio o un arrivederci solo il tempo ce lo dirà…grazie mia amata panchina per avermi fatto diventare l’uomo che sono oggi”.

Haley Hanson lascia Houston Dash per l’Orlando Pride: $75.000 in Allocation Money

Photo Credit: https://www.orlandocitysc.com/

L’Orlando Pride ha acquisito il difensore campione della NWSL Challenge Cup 2020 Haley Hanson dallo Houston Dash. In cambio, il Pride ha ceduto $75.000 in Allocation Money e una scelta del secondo round del Draft NWSL 2023 precedentemente acquisita dall’OL Reign a Houston.

Hanson, 26 anni, si unisce al Pride dopo quattro stagioni e mezzo come membro dei Dash. Prodotto della Nebraska University, Hanson è stata selezionata con la scelta numero 7 nel Draft NWSL 2018 e ha collezionato 100 presenze. Mentre era in Nebraska, la calciatrice è stata premiata due volte All-Big Ten, terminando i suoi quattro anni con 75 presenze, 19 gol e sette assist.

Il difensore ha ricevuto la sua prima convocazione nella squadra Nazionale Femminile degli Stati Uniti nell’aprile 2018, ottenendo la sua prima presenza l’8 aprile in un’amichevole contro il Messico. Nello stesso anno, ha contribuito a guidare le U23 al primo posto nel torneo nordico 2018.

Brescia Femminile battuto 2-0 in casa del Cittadella Women

Photo Credit: Pagina Facebook Acf Brescia Calcio Femminile

Inizia con una sconfitta la stagione 2022-2023 del Brescia Calcio Femminile: sul campo del Cittadella, nella prima giornata del girone B della Coppa Italia, le Leonesse giocano una partita sottotono e le padrone di casa colpiscono due volte con Kongouli nel primo tempo e si prendono così i tre punti. Biancoblu anche sfortunate, con due pali colpiti (uno per tempo) e una doppia incredibile occasione poco prima del vantaggio delle granata, ma a conti fatti un ko che lascia poche altre recriminazioni.

LA GARA – Mister Marco Zambelli, tecnico ad interim delle Leonesse dopo il divorzio consensuale con Massimo Morales, schiera il Brescia con il 4-2-3-1: in porta c’è Lugli; difesa con Viscardi, Perin, Galbiati e Fracaros; Bianchi e Magri in mediana; Brayda, Kustrin e Hjohlman con Luana Merli in avanti. Arbitra Maccorin di Pordenone.
Al 5’ il primo squillo è delle padrone di casa con Benedetti lanciata in profondità: la sua conclusione è deviata da Lugli in corner. Il match scorre su binari di sostanziale equilibrio fino al 24’, quando il Brescia si costruisce una doppia, incredibile, occasione per mettere il naso avanti: Magri scarica un siluro dalla distanza, Toniolo tocca quel tanto che basta per deviare sulla traversa; sul rimbalzo arriva Luana Merli che calcia di prima intenzione ma Toniolo si oppone col corpo in corner. Prima della battuta dell’angolo c’è il cooling break ordinato dall’arbitro, e sul rovesciamento di fronte dall’angolo battuto quasi due minuti dopo, al 27’ Kongouli riceve in verticale, salta Viscardi e Lugli in uscita e appoggia in porta col sinistro. Il Brescia prova a reagire con Luana Merli al 30’, ma la sua conclusione di sinistro su cross di Brayda è larga. Al 35’ attimi di paura in campo per lo svenimento improvviso di Peruzzo: per lei solo un colpo di calore, e quattro minuti dopo rientra in campo. Al 45’ il raddoppio delle granata, ancora con Kongouli che scarica sotto la traversa un sinistro imparabile su un bel suggerimento di petto di Ferin. Prima dell’intervallo ci prova Galbiati di testa su cross di Brayda, ma senza fortuna.
Nella ripresa il Brescia va vicino al gol con Fracaros direttamente su punizione, ma il pallone sibila a lato. Al 61’ è Masu a cercare il bersaglio grosso dalla distanza, ma il tiro è largo. Al 63’ padrone di casa pericolose ancora con Benedetti su una imbucata centrale, ma Lugli è attenta e in uscita bassa respinge. Al 74’ occasione Brescia: da corner il pallone arriva a Pasquali sul secondo palo dopo una torre ma la giovane attaccante di testa coglie il palo. Sul rovesciamento di fronte ci prova Ferin con un diagonale ma Lugli blocca in due tempi. La sfortuna delle Leonesse anche nel finale: Luana Merli è costretta ad uscire per una forte contusione al volto all’88’ dopo uno scontro di gioco ma non c’è stata possibilità di sostituirla perché i cambi erano già terminati. Da segnalare l’esordio assoluto in Prima Squadra di Elena Panza, centrocampista classe 2003, prodotto del Settore Giovanile del Brescia. Finisce così, con un ko dal quale imparare per le Leonesse, che fra sette giorni saranno impegnate sul campo della Lazio per l’esordio in campionato.

LE INTERVISTE – «Siamo partite un po’ in sordina, intimorite – il commento di Marco Zambelli, allenatore ad interim della prima squadra – perché si sa che venire a giocare qui a Cittadella è sempre complicato. E’ una squadra che ti fa giocare male perché molto aggressiva. Siamo uscite alla distanza poi purtroppo abbiamo preso gol nel nostro momento migliore, poco dopo una grossa doppia occasione per noi. Poi nel prosieguo della partita abbiamo concesso qualcosa. Sicuramente è stata una settimana complicata sotto tanti punti di vista, mentalmente i cambiamenti lasciano sempre qualche strascico, però detto questo la squadra è forte, ha qualità e sono sicuro che farà una grande stagione». Una partita anche sfortunata per il Brescia, che ha colto due pali: «Non mi piace parlare di fortuna o sfortuna, per me sono argomenti che non esistono. Le ragazze sono state brave a creare le occasioni per fare gol, potevamo fare meglio tante altre cose perché ci sono state tante imprecisioni nel fraseggio che posso anche imputare al fatto che non c’è la tranquillità giusta in questo momento. Però ripeto, la qualità di questo gruppo è innegabile». Chiosa sull’esordio di Zambelli come allenatore della Prima Squadra, anche se si è trattato di un incarico ad interim: «Era da due anni, quando ho giocato la mia ultima partita da calciatore, che non provavo certe emozioni. E’ stato bello, una bellissima opportunità che sono felice di aver vissuto insieme a questo gruppo di ragazze indipendentemente dal risultato di oggi perché hanno lottato e credo che potranno regalarci grandi soddisfazioni».

E’ stato l’esordio assoluto in Prima Squadra anche per Elena Panza: «Sicuramente non mi aspettavo di entrare, mi fa naturalmente molto piacere. E’ un momento che tutte noi ragazze che proveniamo dal Settore Giovanile aspettiamo». Sulla partita: «Sicuramente non siamo state fortunate in certi frangenti, col Cittadella che è stato bravo a sfruttare le occasioni e anche a sporcare la partita quando serviva. Non siamo riuscite a sfruttare il nostro potenziale e le occasioni create, ma abbiamo dato tutto. Una sconfitta che ci dovrà servire per migliorare e curare gli aspetti in cui siamo mancate e che sia l’inizio di una stagione nella quale raccogliere risultati migliori di questo».

«Sicuramente è stata una prestazione sottotono da parte nostra – le parole di Veronique Brayda, capitano delle Leonesse – e dobbiamo lavorare ancora su tante cose, ma la squadra c’è e crescerà giorno dopo giorno». Cosa non ha funzionato? «Abbiamo peccato di aggressività e concesso troppo al Cittadella, però sono tutte cose che fanno parte di un percorso e potremo sicuramente lavorarci su queste cose. Non siamo neanche state fortunate coi pali, ma il calcio è anche questo e ci rifaremo». Sull’atmosfera negli spogliatoi dopo la partita: «Sicuramente non siamo felici per questo risultato, però penso che deve essere un punto di partenza».

CITTADELLA: Toniolo, Peruzzo, Manu, Dahlberg, Ferin (89’ Zannini), Asta (68’ La Rocca), Begal (68’ Pizzolato), Ambrosi, Kongouli (81’ Martinuzzi), Benedetti, Kiamou. A disp: Nucera, Cecchinato, Pavana, Maddaluno, Orsini. All: Colantuono.
BRESCIA: Lugli, Viscardi (81’ Barcella), Perin, Galbiati, Fracaros (68’ Vavassori), Magri (68’ Panza), Bianchi, Brayda (81’ Cristina Merli), Hjohlman, Luana Merli Luana, Kustrin (14’ st Pasquali). (Ferrari, Pietikainen, Ripamonti, Lumina). Allenatore Zambelli
ARBITRO: Maccorin di Pordenone. Assistenti Stefan Nikolic di Merano e Gianpaolo Giannone di Arco Riva
MARCATRICI: 27’ e 45′ Kongouli (CIT).

Hellas Verona Women, buona la prima: veronesi vittoriose 4-3 sul campo del Genoa

Photo Credit: Hellas Verona Women

Debutto con successo per l’Hellas Verona Women che vince, nella prima giornata del Girone E di Coppa Italia, in casa del Genoa per 4-3.

A passare in vantaggio sono le rossoblù grazie alla doppietta rifilata all’8′ e al 9′ da Caterina Bargi. A rispondere a ciò ci pensa la scaligera Rachele Peretti che, al 14′ e al 18′, rimette la gara in parità. Le gialloblù passano avanti con la rete messa a referto al 34′ da Bianca Vergani, ma Giulia Tortarolo al 44′ fissa il punteggio sul 3-3. Quando la gara sembra avviarsi al pareggio, ecco che Laura Capucci, a dieci minuti dal termine, regala al Verona la prima vittoria nel torneo.

È stata una partita difficile: dopo una decina di minuti ci siamo ritrovate in svantaggio di due reti, nonostante fino a quel momento avessimo imposto agevolmente il nostro gioco sulle avversarie – ha commentato la coach del Verona Veronica Brutti sui canali ufficiali del club veronese – le ragazze però sono state brave a non demordere e a reagire in fretta segnando due gol e trovando anche il terzo per andare in vantaggio entro la fine del primo tempo. Abbiamo creato molte occasioni: forse c’è un po’ di rammarico per non essere riuscite a sfruttarle tutte, ma in generale sono soddisfatta della vittoria. Abbiamo lavorato bene in queste settimane, il gruppo è unito e penso che questa vittoria in rimonta ne sia una dimostrazione. Esordio in Serie B con la Torres? Sì sarà una sfida importante, anche se la nostra stagione è già iniziata oggi. Questa partita è stata un test molto importante: le ragazze hanno potuto toccare con mano cosa significhi giocare contro una squadra di questa categoria. Sappiamo che da domenica dovremo sudarci ogni punto e che non potremo permetterci di sbagliare niente, la concentrazione dovrà sempre essere altissima“.

GENOA (4-3-1-2): Macera (58′ Parnoffi); Betancou, Brscic, Lucafo, Monetini (65′ Parolo); Bettalli (65′ Dekaj), Abate, Campora (65′ Vacchino); Tortarolo; Parodi (58′ Crivelli), Bargi. A disp: Pitera, Di Somma, Perina, Traverso. All: Oneto.
HELLAS VERONA WOMEN (3-5-2): Shore; Quazzico, Meneghini, Vergani; Capucci, Lotti, Sardu (88′ Mancuso), Ledri, Pellinghelli (55′ Giai); Peretti, Anghileri (63′ Bison). A disp: Keizer, Semanova, Pecchini, Croin, Doneda, Cabrera. All: Brutti.
ARBITRO: Esposito di Napoli.
MARCATRICI: 8′ e 9′ Bargi (GEN), 14′ e 18′ Peretti (HVW), 34′ Vergani (HVW), 44′ Tortarolo (GEN), 80′ Capucci (HVW).

L’analisi di Juventus ed Inter, nel derby d’Italia, grazie alla Digital Panini

Termina in parità il derby d’Italia, tra la Juventus e l’ Inter, per un 3 a 3 finale che evidenzia un indice di valutazione di squadra ancora a vantaggio delle bianconere: 56 vs 44. Una gara contraddistinta da due diverse disposizioni in campo, a seconda del tempo di gioco, dove si è vista una Juventus con un modulo 4-2-3-1 (primo tempo) con Rosucci a fare da perno in difesa, una delle migliori, e con solo Sembrant alla sua sinistra. Nilden partita in fase difensiva gioca molto nella centrale di metà campo, con Gunnarsdottir e Grosso. Anche Lisa Boattin, in fascia, si trova spesso a giocare palla in centro campo. Beerenteyn, Caruso e Cantore si trovano a raddoppiare così quella zona di centro campo avanzato, già molto congestionata, con Girelli unica punta.

Nel secondo tempo, non cambia il modulo, ma le posizioni di gioco che vedono Boattin rientrare in posizione a sinistra e Nilden a destra; Grosso con Caruso restano nel cerchio di centro campo, la neo-entrata Bonfantini a destra e Beerensteyn a sinistra. Cernoia e Girelli in attacco avanzato nella centrale di campo.

In una copertura territoriale che ha visto le bianconere recuperare meno palloni delle avversarie, l’Inter ne ha preso gioco e convinzione, portando copertura in tutta la ripresa.

I quindici tiri (di cui 5 dentro lo specchio della porta), del secondo tempo, evidenziano quanto le ospiti siano state più prolifere delle bianco-nere. Molte occasioni per la Juventus, ben 11, ma a parte le tre reti vi è stato poco gioco sulle palle inattive e le finalizzazioni sono venute da calci indiretti o piazzati, rispetto ad azioni su azione.

Rosucci la migliore Juventina, con 61 passaggi riusciti (pari al 87%) e tutte le azioni in ripartenza sono state spunto di gioco nato dai suoi piedi. Rosucci,  a seguire Sembrant (con 57 passaggi pari al 92% di gioco bianconero) hanno generato sulla fascia sinistra il flusso di gioco delle campionesse d’ Italia.

Uno score finale 3 a 3 che sia per volume di gioco, mezz’ora a testa, che per la qualità di gioco tra passaggi riusciti e giocate utili: evidenzia un netto, e giusto, equilibrio.

La migliore tra le Nero-azzurre è Kristijansdottir, con il 78% dei passaggi riusciti, e con il flusso di gioco che in 50 azioni la sfera è passata tra i suoi piedi. Il giro palla nel centro campo ha evidenziato un ottimo palleggio con Mihashi e Merlo.

Anche la posizione sul terreno, sia nel baricentro, sia in fase difensiva che offensiva ha visto (in due tempi) una media molto simile: segno che il gap tra le due società si è molto ravvicinato.

Un campionato all’insegna del gran gioco, dove a parte delle iniziative personali (in accelerazione o dribbling) di alcune calciatrici gli indici si sono di molto ravvicinati, tutto questo è di ottimo stimolo al campionato italiano sempre più avvincente che porterà grandi match e grandi scontri tra le grandi.

Credit Photo: Andrea Amato

Vero Boquete, Fiorentina: “L’importante erano i tre punti. Il loro pressing ci impediva di giocare come avremmo voluto”

Photo Credit: Andrea Amato

“Quando segni sei sempre felice e positivo. Oggi l’importante erano i tre punti e abbiamo iniziato bene questo torneo. Sul 2-0 forse ci siamo rilassate un po’ e questo ci ha costretto a rimanere in partita fino all’ultimo secondo”.

Così parlò Veronica Boquete, mattatrice del match tra Fiorentina e Como con un goal ed una prestazione importante. La spagnola, dopo la scorsa stagione complicatissima, ha deciso di rimanere a Firenze per un’altra stagione allungando il proprio contratto in viola fino a giugno 2023. La leggenda del calcio femminile iberico ha iniziato nel migliore dei modi questo campionato con due eccellenti performance e, appunto, la prima rete di quest’annata.

Forse non abbiamo saputo giocare meglio la palla. Il loro pressing era molto alto e chiudevano bene tutti gli spazi. Ci serviva qualità che non abbiamo avuto. La gara con Parma? Importante come tutte. Sono gare in cui dobbiamo portare a casa i tre punti. Oggi riposiamo ma da domani iniziamo subito a pensare al match in arrivo contro le emiliane”, conclude la centrocampista spagnola.

Fabio Ulderici, Parma: “Spero che tanti club diano la possibilità alle ragazze di giocare in grandi stadi”

Credit Photo: Parma Calcio

Torna oggi in campo il Parma opposto al Sassuolo alle ore 19:00 allo Stadio Ennio Tardini per il match valido per la seconda giornata di campionato. A parlare in casa ducale mister Fabio Ulderici, questo un estratto delle dichiarazioni del tecnico delle gialloblù:

“Arriviamo bene, arriviamo cariche, con una gran voglia di fare, anche perché sarà un momento importante, un momento storico, perché giochiamo la nostra prima partita nella nostra casa, al Tardini, e lo facciamo davanti al nostro pubblico: quindi siamo contente e non ne vediamo l’ora. Chiaro: questa esperienza non deve assolutamente creare o alzare la tensione, ma solo darci carica ed ulteriori motivazioni per fare una grande gara. Noi non siamo assolutamente abituati a questi palcoscenici, però spero che sempre più squadre possano fare quello che sta facendo il Parma, ossia dar la possibilità alle ragazze di giocare in grandi stadi: questo potrebbe essere un grande passo in avanti per tutto il movimento. Noi abbiamo la fortuna di poterlo fare, siamo felicissimi e non ne vediamo l’ora. Sarà un appuntamento storico, sarà una partita importante e siamo consapevoli di quanto sia fondamentale la presenza del pubblico, dei nostri tifosi, che ci possono dare una mano dal di fuori: quindi invitiamo veramente tutte le persone di Parma a vedere queste ragazze. Sono ragazze che hanno una gran voglia di fare bene, di fare innamorare tutta la città di Parma di loro e quindi speriamo di vedere tante persone domani sera a sostenerci e sono certo sarà così.”

Dopo l’allenamento di rifinitura lo stesso allenatore ha convocato 28 calciatrici:
Portieri
1 Alessia Capelletti, 12 Gloria Ciccioli, 21 Rebecca Tinti, 67 Matilde Ravanetti
Difensori
17 Arianna Acuti, 3 Sara Caiazzo, 73 Danielle Cox, 11 Nora Heroum, 14 Ana Jelenčić, 77 Giovanna Maia, 5 Joana Marchão, 15 Ludovica Nicolini, 27 Erika Santoro, 7 Antoinette Jewel Williams
Centrocampisti
4 Bianca Giulia Bardin, 6 Alice Benoit, 22 Emma Errico, 71 Niamh Farrelly, 82 Gemma Puntoni, 25 Aurora Remondini, 18 Ludovica Silvioni
Attaccanti
10 Marija Banušić, 36 Michela Cambiaghi, 8 Dalila Belén Ippólito, 24 Melania Martinovic, 86 Chiara Micheli, 9 Valeria Pirone, 37 Giulia Verrino

Inter: partita emozionante con la Juve, le nerazzurre trovano il pareggio nel recupero

Partita pazzesca allo Juventus Training Centre di Vinovo, dove le nerazzurre vanno in svantaggio nel primo tempo, recuperano nella ripresa, subiscono quello che sembra il gol decisivo al 90′ per poi pareggiare in pieno recupero. Dopo due giornate di campionato l’Inter ha 4 punti in classifica e rimane momentaneamente imbattuta.

Primo tempo di marca bianconera, con la Juventus che si rende pericolosa subito al 2′ minuto con una punizione di Girelli. L’Inter si fa vedere nella metà campo bianconera per la prima volta all’11’ con un tiro alto di Merlo. Al 13′ la Juventus passa in vantaggio con una grande combinazione palla a terra conclusa con il gol di Cantore. Le nerazzurre provano a reagire, ma faticano ad essere pericolose. Al 35′ la Juventus raddoppia con un gran gol di Beerensteyn, arrivato con un tiro potente che termina all’incrocio dei pali. A quattro minuti dalla fine del primo tempo è Karchouni a rendersi pericolosa, ma la centrocampista nerazzurra non inquadra la porta bianconera.

La partita cambia completamente nel corso della ripresa: l’Inter pareggia alla prima azione utile con una cavalcata di Chawinga iniziata all’altezza della linea di metà campo. L’attaccante nerazzurra è imprendibile in progressione e una volta entrata in area batte Peyraud Magnin con il sinistro. La squadra di Rita Guarino prende coraggio e al 55′ è Ajara Njoya a sfiorare il pareggio con un gran tiro deviato in angolo dal portiere bianconero. Il 2-2 viene firmato ancora una volta da Tabitha Chawinga, che al 61′ scarica un sinistro potentissimo in porta. Si tratta della terza rete in due partite per l’attaccante malawiana, alla prima stagione in nerazzurro. I cambi da una parte e dall’altra cambiano ulteriormente la partita: la Juventus va vicina al terzo gol al 77′, con un tiro di Caruso deviato in angolo. Sul corner Girelli colpisce di testa, ma il suo tentativo finisce sul fondo dopo aver centrato la traversa. All’83’ la Juventus resta in dieci: Polli è brava a recuperare un pallone sulla trequarti bianconera e nel tentativo di scappare verso la porta di Peyraud Magnin viene abbattuta da Sembrant. Cinque minuti più tardi Durante si esibisce in una grande parata su un tiro della neo entrata Zamanian. La Juventus trova quello che sembra il gol decisivo con Girelli al 90′. Il 3-2 è pesante, l’Inter non meriterebbe di perdere questa partita: il pareggio arriva con il carattere e la grinta della squadra di Guarino. Al 93′ Karchouni segna un gol capolavoro, colpendo al volo da fuori area: traiettoria imparabile per Peyraud Magnin, che non può intervenire.

Un match ricco di emozioni e colpi di scena: l’Inter per la prima volta nella sua storia riesce a pareggiare in casa della Juventus in campionato. Prossimo appuntamento per le ragazze di Rita Guarino sabato 17 settembre contro il Pomigliano.

IL TABELLINO

JUVENTUS-INTER 3-3

Reti: 13′ Cantore (J), 35′ Beerensteyn (J), 46′ e 61′ Chawinga (I), 90′ Girelli (J), 90+3′ Karchouni (I).

JUVENTUS: 16 Peyraud Magnin; 5 Nilden (33 Duljan 76′), 8 Rosucci, 32 Sembrant, 13 Boattin; 21 Caruso, 77 Gunnarsdottir (7 Cernoia 70′), 15 Grosso (12 Skovsen 84′); 9 Cantore (22 Bonfantini 70′), 10 Girelli, 18 Beerensteyn (19 Zamanian 84′). A disposizione: 1 Aprile, 23 Salvai, 24 Arcangeli, 38 Forcinella. Coach: Joe Montemurro

INTER: 22 Durante; 2 Sønstevold, 3 Van der Gragt (19 Alborghetti 46′), 29 Kristjánsdóttir, 13 Merlo (14 Robustellini 76′); 18 Pandini (6 Santi 46′), 5 Karchouni, 34 Mihashi; 10 Bonetti (9 Polli 62′), 11 Chawinga, 33 Ajara Njoya (7 Marinelli 81′). A disposizione: 12 Piazza, 8 Brustia, 17 Fordos, 37 Colonna. Coach: Rita Guarino

Ammonite: Alborghetti (I), Nilden (J), Robustellini (I).

Espulsioni: 83′ Sembrant (J).

Arbitro: Simone Galipò (sez. Firenze). Assistenti: Toce-Piazzini.

Serie A: il riepilogo della domenica, tante le reti e le emozioni della seconda giornata

Dopo il successo della Roma sul Milan nell’anticipo del sabato, i posticipi domenicali della 2ª giornata della Serie A Tim 2022/23 si chiudono con il pareggio pirotecnico tra Juventus e Inter e i successi di Sampdoria e Fiorentina. Lunedì sera al Tardini in programma l’ultimo match di questo turno tra Parma e Sassuolo.

 

Spicca, nella seconda domenica di Serie A Tim, il 3-3 maturato a Vinovo tra Juventus e Inter. Dopo sei vittorie in sei confronti nel massimo campionato, le bianconere vengono frenate dalle nerazzurre, che agguantano il pareggio in extremis dopo una sfida combattuta ed emozionante. Sul campo delle Campionesse d’Italia in carica, al 35’ la gara sembra ancora una volta a senso unico, dato che le padrone di casa si trovano sopra di due reti: al 13’ la firma di Cantore – brava a finalizzare il passaggio di Caruso e a battere Durante con una conclusione chirurgica – e al 35’ quella di Beerensteyn, che scarta la difesa avversaria e scaglia il pallone sotto l’incrocio dei pali, andando a bersaglio anche nella seconda giornata, dopo il gol ai danni del Como all’esordio. A inizio ripresa però l’Inter parte con il piglio giusto e accorcia le distanze con Chawinga: azione fulminea delle ospiti, con Karchouni che serve la compagna, rapidissima a disinnescare la retroguardia bianconera e a trafiggere Peyraud-Magnin. Le lombarde vanno vicino al 2-2 con Nchout al 55’, ma il portiere della Juventus si supera e devia in corner il mancino potente della camerunense. Poco dopo sono le undici di Montemurro a sfiorare il tris, ma Caruso non impatta bene di testa il cross di Cantore perché marcata stretta da Merlo. Al 61’ il punteggio torna in equilibrio: Chawinga, lasciata libera sul secondo palo, raccoglie un pallone inizialmente allontanato dalla difesa juventina, e con un gran sinistro lo spedisce in porta, diventando la prima giocatrice dell’Inter capace di firmare una doppietta contro la Juventus in Serie A. Sul 2-2 le squadre si allungano e le occasioni aumentano, ma l’esito del confronto si decide al fotofinish. Al 90’ Girelli porta le compagne sul 3-2 sfruttando un passaggio magistrale di Cernoia in profondità, ma nel terzo dei sei minuti di recupero le milanesi rispondono nuovamente con la magia di Karchouni: voleè imprendibile della francese che sigla il definitivo 3-3. Primo punto conquistato dall’Inter contro la Juventus nel massimo campionato, che diventa anche, dopo Empoli e Milan, una delle tre formazioni capaci di rifilare tre reti alle bianconere in un match di Serie A.

 

Nella seconda domenica di campionato vince, ancora in rimonta, la Sampdoria di Cincotta, che supera 2-1 il Pomigliano al “Tre Campanili”. Sul campo delle blucerchiate, a sbloccare il parziale sono le ospiti dopo appena 10 minuti: l’ex Novellino serve bene Taty, la brasiliana vince il contrasto con Conc e batte Tampieri sul primo palo. Le padrone di casa reagiscono subito e dopo una bella parata di Cetinja su Gago si portano sull’1-1 grazie alla punizione perfetta di Spinelli. È il terzo gol da fuori area per la classe ’94 nelle ultime tre stagioni di Serie A – primato tra i difensori condiviso con Linda Tucceri. All’intervallo la gara è in perfetto equilibrio sia nel punteggio che per le occasioni create, ma nella ripresa sono le liguri ad aumentare il pressing e a farsi pericolose nell’area granata. Al 69’ si concretizza l’episodio che decide la partita: Tarenzi viene atterrata fallosamente da Konat nell’area del Pomigliano e l’arbitro concede il penalty. Sul dischetto si presenta Rincòn, che con un destro potente batte Cetinja, sigillando la vittoria della squadra blucerchiata, a punteggio pieno dopo le prime due giornate con Roma e Fiorentina.

 

Vincono infatti, nella terza sfida di questa domenica, anche le viola di Panico. Al “Pietro Torrini” le padrone di casa si portano in vantaggio dopo appena otto minuti con l’americana Jackmon, che di testa, sugli sviluppi di un calcio di punizione, anticipa tutti e batte Korenciova tra i pali. Il raddoppio arriva allo scoccare del quarto d’ora: bel passaggio di Huchet in profondità, Boquete raccoglie il pallone, resiste all’azione di disturbo di Rizzon e non sbaglia a tu per tu con il portiere delle lariane. Nonostante le due reti subite le ospiti non demordono e al 35’ accorciano le distanze con Kubassova: tocco in verticale di Picchi, la giocatrice estone scatta in posizione regolare e realizza la sua prima firma nel massimo campionato. Nella ripresa i ritmi si abbassano così come il numero di occasioni per andare a bersaglio. Anche i cambi – di Panico da una parte e di de la Fuente dall’altra – non incidono sull’andamento del match, nel finale però è decisivo un intervento di Schroffenegger sul tap-in a colpo sicuro di Stapelfeldt, che vale i tre punti per le toscane. Con quello di oggi sono quattro i successi consecutivi della Viola nel massimo campionato, striscia che mancava da maggio 2021. La Fiorentina inoltre – che per la terza stagione di Serie A ha collezionato due vittorie nelle prime due partite stagionali dopo il 2016/17 e il 2020/21 – è una delle tre formazioni a punteggio nella competizione in corso, insieme a Roma e Sampdoria.

 

 

Risultato dei posticipi della 2ª giornata di Serie A Tim 2022/23

 

Sampdoria-Pomigliano 2-1

10’ Taty (P), 25’ Spinelli (S), 69’ rig. Rincòn (S)

 

Juventus-Inter 3-3

13’ Cantore (J), 35’ Beerensteyn (J), 46’ Chawinga (I), 61’ Chawinga (I), 90’ Girelli (J), 90’+3’ Karchouni (I)

 

Fiorentina-Como Women 2-1

8’ Jackmon (F), 15’ Boquete (F), 35’ Kubassova (C)

 

Parma-Sassuolo

(lunedì ore 19.00, diretta TimVision)

 

Roma-Milan 2-0

(giocata ieri)  

 

 

Programma della 3ª giornata di Serie A Tim 2022-23

 

Venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 settembre

Juventus-Roma

Inter-Pomigliano

Fiorentina-Parma

Como Women-Sampdoria

Milan-Sassuolo

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