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Chiara Repetti, Napoli Femminile: “Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura”

Credit Photo: Napoli Femminile
Il Napoli Femminile continua a annunciare i nomi delle calciatrici che formeranno il gruppo azzurro nella prossima stagione in Serie B.
L’ultima ufficialità riguarda la classe 2003 Chiara Repetti.
Il portiere genovese ha esordito in Serie B con la Novese per poi passare nella Primavera della Florentia e all’Empoli.
La Repetti, che nell’ultima stagione  si è divisa tra Cittadella e Lucchese, ha microfoni del club ricorda Torneo di Arco di Trento del 2019 giocato con la casacca azzurra:
“Dopo quella breve esperienza, sono felicissima di tornare in maglia azzurra. Per me sarà un anno di crescita importante in una realtà consolidata del calcio femminile e con delle colleghe esperte dalle quali avrò molto da imparare. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura”.

Finale di UEFA Women’s EURO 2022: quando si gioca? Dove?

Photo Credit: Andrea Amato

La dodicesima edizione di UEFA Women’s EURO entrerà con tutta probabilità nella storia. Ecco tutto quello che devi sapere sul grande evento.

Quando si giocherà la finale di Women’s EURO e a che ora?
La partita si giocherà domenica 31 luglio alle 18:00 CET (17:00 nel Regno Unito).

Dove si giocherà la finale di Women’s EURO?
La finale del 2022 si giocherà a Wembley (Londra). Lo stadio da 87.000 posti non ha bisogno di presentazioni. Dominato da un arco di 133 metri, è stato inaugurato nella sua veste attuale nel 2007 al posto dell’Empire Stadium, che era dominato da due torri gemelle ed è rimasto in uso dal 1923 al 2002 (nonostante una chiusura nel 2000).

Sarà la prima finale di Women’s EURO a Wembley, che però ha ospitato due finali di EURO maschile (1996 e 2021), la finale della Coppa del Mondo FIFA 1966 e molti altri grandi eventi, oltre all’annuale finale di FA Women’s Cup dal 2015. Wembley diventerà il terzo stadio inglese a ospitare una finale di Women’s EURO. Nel 1984, a Kenilworth Road (Luton), la finale di ritorno (unica finale giocata in due partite) è stata vinta 1-0 dall’Inghilterra contro la Svezia, che però si è imposta ai rigori. La finale del 2005 è stata giocata all’Ewood Park di Blackburn ed è stata vinta dalla Germania contro la Norvegia per 3-1.

Wembley ha già ospitato una finale per nazionali femminili?
Sì, 10 anni fa, ma nessuna delle due squadre impegnate allora sarà in campo stavolta. La finale olimpica di calcio femminile del 9 agosto 2012 è stata giocata a Wembley ed è stata vinta dagli Stati Uniti sul Giappone per 2-1. Gli 80.203 spettatori che hanno assistito alla partita rappresentano tuttora l’affluenza più alta mai registrata per una partita per nazionali di calcio femminile in Europa. A novembre 2019, 77.768 tifosi hanno assistito alla sconfitta dell’Inghilterra per 2-1 contro la Germania a Wembley, stabilendo un record per un’amichevole femminile. L’affluenza del 2012 potrebbe essere tranquillamente superata il 31 luglio.

Quali squadre giocheranno la finale di UEFA Women’s EURO 2022?
La prima semifinale tra Inghilterra e Svezia è in programma a Sheffield (Bramall Lane) martedì 26 luglio, mentre l’altra tra Germania e Francia si giocherà a Milton Keynes (Stadium MK) la sera dopo.

Qual è il format della finale di Women’s EURO?
Se il risultato è di parità alla fine dei tempi regolamentari, si giocano due tempi supplementari da 15 minuti. Se una delle squadre segna più gol dell’altra durante i supplementari, vince l’incontro. In passato, due finali sono state decise ai supplementari: Germania-Norvegia 3-1 (Aalborg, 1991) e Germania-Svezia 1-0 con golden gol di Claudia Müller (Ulm, 2011). In caso di ulteriore parità dopo i supplementari, si procede ai calci di rigore. L’unica finale decisa ai rigori è stata quella di Luton del 1984, che è anche l’unica doppia finale.

Cosa ricevono le vincitrici?
Il trofeo della competizione è stato realizzato dallo studio milanese G.D.E. Bertoni e presentato a Manchester in occasione del sorteggio della fase finale il 19 gennaio 2005. Le campionesse affronteranno anche le vincitrici della Copa América Femenina CONMEBOL 2022 (in programma dall’8 al 30 luglio in Colombia), nella prima Finalissima UEFA-CONMEBOL femminile, che si giocherà in Europa. La data (durante una sosta nazionali) e il luogo dell’evento saranno annunciati a tempo debito.

Qual è la squadra “in casa”?
La squadra in casa pro forma sarà la vincitrice della “semifinale 1” a Sheffield tra Inghilterra e Svezia.

Quale maglia dovranno indossare le finaliste?
Entrambe le finaliste possono indossare la prima maglia, ma in caso di colori simili la squadra designata in trasferta dovrà utilizzare una maglia alternativa.

Isabella La Torre, Modena: “I risultati della stagione passata devono darci la carica per migliorarci”

Il Modena è reduce da una stagione positiva in Eccellenza, che ha visto le gialloblù duellare sino alla fine della stagione in per il salto in Serie C, sfumato solo all’ultima giornata.
Abbiamo raggiunto Isabella La Torre, difensore classe 2001 per farle qualche domanda sull’annata passata.

Isabella, nella passata estate quali erano i vostri obiettivi ed i tuoi?
“Nella passata estate gli obiettivi penso fossero innanzitutto riuscire a trasformare la fusione iniziale di due gruppi (under 19 e prima squadra dell’anno precedente) in una squadra e portarla a crescere, ad essere più sicura dei propri mezzi e di metterla in condizioni di competere per la promozione in Serie C. Il mio obiettivo personale è sempre stato quello di dare il massimo per cercare di migliorare e dare un contributo positivo alla squadra”.

Stagione esaltante con 19 vittorie su 21 partite disputate. Che annata è stata per voi?
“Ovviamente c’è sempre da migliorare, ma penso sia stata un’annata positiva, non solo dal punto di vista delle statistiche: abbiamo dato il massimo, anche nei momenti più complicati. La squadra ha subito diversi infortuni ed alcune ragazze sono state impiegate in ruoli diversi da quelli che erano abituate a coprire, senza lamentarsi e dando sempre il massimo”.

Quanto pesa la mancata promozione in Serie C? Pensi sia mancato qualcosa a questa squadra?
“Ovviamente dispiace, soprattutto perché è sfumata per poco. Sicuramente qualcosa è mancato, ma non credo di avere le competenze per dire cosa di preciso. La prossima stagione cominceremo tutto dall’inizio, ma i risultati della stagione appena passata devono darci la carica per cercare di migliorarci e la consapevolezza che con impegno e gioco di squadra possiamo per lo meno provare a giocarcela senza paura”.

Per te che stagione è stata?
“Nel corso della stagione penso di aver gradualmente acquisito più sicurezza in campo. Ovviamente c’è ancora molto da lavorare, ma già questo è importante per provare a giocare con più serenità e coraggio, divertendosi”.

Quale ricordo in particolare ti porterai da questa annata?
“Ricorderò sempre la partita a Piacenza nella Poule Promozione. Era una partita molto importante in chiave promozione ed alla fine del primo tempo eravamo sotto di due reti. Nel secondo tempo, però, abbiamo iniziato a segnare, chiudendo la partita col risultato di 2 – 4 e portando a casa i tre punti. Non mi sembrava vero! So che è scontato dire che da questa esperienza mi porterò dietro che bisogna continuare a crederci fino alla fine, ma è proprio così”.

Che cosa ti aspetti dal 2022-2023?
“Mi aspetto una stagione impegnativa e, per questo, stimolante, come quella appena passata, da affrontare tutti insieme con impegno e determinazione, senza dimenticarsi di vivere il percorso con entusiasmo e gioia nel giocare”.

Marta Cardona all’Atlético Madrid fino al 2023

Marta Cardona, Atlético Madrid
Credit Photo: Atlético Madrid femminile, Twitter

Marta Cardona, 25 anni, ha firmato con l’Atlético Madrid. Avevamo parlato di lei poco tempo fa quando aveva dichiarato di lasciare il Real Madrid dopo una stagione difficile in cui ha giocato poco a causa di un infortunio. Dopo avere giocato nel Saragozza con cui ha debuttato nella Primera Iberdrola a soli 15 anni e nel Levante nel 2017, ecco il passaggio alla Real Sociedad con cui ha conquistato la Coppa della Regina. Nel 2020-21 la firma con il Real Madrid con cui ha giocato la Women’s Champions League e ha partecipato all’ultimo Europeo.
Marta ha firmato anche il goal qualificazione contro la Danimarca con un bel colpo di testa e ha giocato tutte e quattro le partite prima dell’eliminazione contro l’Inghilterra. La centrocampista nata a Saragozza è veloce ed ha un ottimo dribbling, caratteristiche che le permetteranno di ritagliarsi uno spazio importante nella squadra colchonera. “Mi sento molto contenta e con molta voglia di iniziare. E’ un club pioniere nel calcio femminile e ho molta voglia di iniziare a lavorare con lo Staff tecnico, le compagne di squadra e che inizi già tutto”.
La calciatrice ha superato le visite mediche e ha firmato un contratto fino a giugno 2023. Buona fortuna Marta, speriamo la salute quest’anno sia benevola con te in questa nuova esperienza!

Francesca Blasoni, Sassari Torres: “Mi piacerebbe militare nel massimo campionato con i colori rossoblù addosso”

Credit Photo: Beatrice Cirronis

Con l’avvio dei nuovi acquisti di mercato anche per la Torres sono già arrivate le prime conferme: da Janssens e Siejka a Costantini, fino ad arrivare a Congia e Blasoni; abbiamo intervistato proprio quest’ultima che ci ha parlato della situazione del club e del suo futuro in un orizzonte tutto rossoblù:

La stagione si è chiusa per voi in bellezza: quali erano le aspettative iniziali della squadra? E le tue?
Da quadra neopromossa l’obiettivo principale era sicuramente quello di salvarsi e cercare di stabilizzarsi in un campionato molto più competitivo rispetto a quello affrontato nella stagione precedente. A livello personale c’era la volontà di ripetere quanto di buono fatto alla prima esperienza in terra sarda, contribuendo alla salvezza della società“.

La prima parte di stagione è stata tra alti e bassi. Quali difficoltà avete trovato dopo il salto di categoria?
Rispetto alla serie C, tutte le 14 squadre del campionato erano molto competitive e la classifica è stata molto corta per diverse giornate, quindi tutte le partite dovevano essere affrontate con il massimo dell’attenzione, senza distrazioni. A inizio stagione eravamo una squadra molto giovane, con tante ragazze di talento ma con poca esperienza, e c’era quindi bisogno di trovare i giusti equilibri in campo“.

Poi avete fatto una seconda parte di campionato totalmente diversa: cosa è cambiato?
Nel corso dei mesi, grazie ad alcuni acquisti mirati, ad una graduale presa di coscienza delle proprie potenzialità ed alla aumentata capacità di gestione delle partite, siamo riuscite a trasformare una stagione iniziata male in una da ricordare. Abbiamo cambiato più volte allenatore e siamo state brave a rimanere unite come gruppo e ad immagazzinare tutti gli insegnamenti che ognuno di essi ci ha dato, riuscendo a trarre il meglio da questa esperienza che ci ha fatte sicuramente crescere“.

Quanto conta per voi il quinto posto che siete riuscite a raggiungere? Soddisfatte per come è andata la stagione? Nel complesso che campionato di B hai visto?
Il quinto posto conta tantissimo, mentirei se dicessi che credevamo di poter dare una svolta alla stagione e raggiungere una posizione di classifica più consona rispetto a quelle che erano le nostre potenzialità, però probabilmente nessuno si sarebbe aspettato un finale di campionato così ricco di punti e soddisfazioni. Come detto, un torneo molto competitivo ed equilibrato, con le eccezioni principalmente di Como e Brescia; ero stata impressionata dalla squadra comasca già al girone di andata ed a quello di ritorno ho avuto la conferma: molto organizzate a livello tattico, con giocatrici di altissimo valore guidate da un allenatore di livello“.

Quale è il match più bello che avete giocato? E quello che non dimenticherai?
Ci sono state diverse partite importanti: la prima vittoria col mister Ardizzone in casa col Cittadella alla fine della quale è esplosa la prima delle numerose feste che hanno seguito le partite successive o la vittoria che ha sancito la salvezza, sul campo di Cortefranca. Tra quelle che non dimenticherò mai c’è sicuramente la partita di Coppa Italia giocata sotto la guida di mister Marino contro la Sampdoria dove, nonostante il risultato finale di 1 a 1, ci siamo tutte divertite ed abbiamo dimostrato sul campo il nostro valore attraverso una prestazione di qualità e personalità“.

Cosa vi augurate per la prossima stagione? Come vedi il prossimo torneo di serie B?
L’auspicio è quello di riprendere da dove si è lasciato, portando avanti quanto di buono fatto negli ultimi mesi continuando a crescere come squadra. L’aumento del numero delle società e la presenza di club di valore renderà sicuramente molto divertente il prossimo campionato le cui sorti credo si decideranno nelle ultimissime giornate e premieranno la società che riuscirà ad essere più costante, soprattutto mentalmente, nel corso della stagione“.

Quali sono i sogni che ancora vorresti raggiungere nel mondo del calcio?
Mi piacerebbe tornare a militare nel massimo campionato, magari con addosso i colori rossoblù che mi hanno accompagnata nell’ultima stagione e mezza, società che ha creduto in me fin dal primo giorno ed alla quale devo tanto“.

Due nuove figure nell’organigramma bianconero

Credit Photo: Juventus Women

A partire dalla stagione 2022/23 l’organigramma bianconero si amplia con due nuove figure professionali che andranno a operare dalle Prime Squadre al Settore Giovanile:

Giovanni Andreini – Head of Performance
Il ruolo dell’Head of Performance, nella sua essenza, è quello di supervisionare le diverse aree di performance del Club – scienze dello sport, medicina, forza e condizionamento, nutrizione e analisi – e di garantire le migliori performance di tutti i giocatori per affrontare gli sforzi richiesti dal gioco. Opererà verticalmente dalle Prime Squadre al Settore Giovanile.

Luca Maggiani – Club Referee Manager
Juventus introduce all’interno del proprio staff una persona specializzata, che ha appena concluso il primo corso proposto dalla FIGC per tale figura, che svilupperà un progetto formativo a 360° dalle Prime Squadre alle Giovanili.

Juventus dà il benvenuto e augura buon lavoro.

Noemie Carage: innesto francese per il Milan di Maurizio Ganz

Photo Credit: Ac Milan
Ancora una nuova ufficialità di mercato in casa Milan.
La squadra guidata da Maurizio Ganz, infatti, ha reso noto nelle ore scorso l’arrivo di Noemie Carage. La calciatrice francese ha siglato un accordio biennale che la legherà al rossonero sino al 30 giugno 2024.
Il difensore, classe 1996,  ha disputato le ultime stagioni al Digione FCO.
La mancina, che ha vestito le maglie delle selezioni giovanili della Francia, è cresciuta nel Lione ed ha vestito anche le casacce di Guingamp e Sant’Etienne.
In precedenza il Milan aveva reso noto gli arrivi di Marta Mascarello, Małgorzata Mesjasz, Valery Vigilucci, Silvia Rubio Avilia, Angelica Soffia, Kosovare Asllani, Kamila e Michaela Dubcová.

Angela Biella, Responsabile Lesmo Femminile: “Puntiamo a migliorare il quarto posto dello scorso anno”

Photo Credit: Angela Biella

La FC Lesmo, prima MGM Calcio e Football Leon, ha presentato, qualche giorno fa, la squadra che parteciperà al campionato lombardo di Eccellenza. Ma dove vuole arrivare questo gruppo? Riuscirà a migliorare il quarto posto ottenuto lo scorso anno? A queste, e a molte altre domande, ci siamo rivolti alla Responsabile Settore Femminile del Lesmo Angela Biella che, peraltro, è anche la moglie del Presidente della società brianzola Michele Coccimiglio.

Angela cosa ti ha portato a diventare dirigente di una società di calcio?
«Premetto che ho una figlia, Michela Coccimiglio, che quest’anno ha smesso di giocare, e, quando la seguivo, sono entrata a diventare dirigente del Fiammamonza, Dreamers, Bicocca, e infine sono arrivata a Lesmo, e qui mi ha portato per una seri di circostanze, perché noi crediamo nel calcio femminile, e, nella FC Lesmo, cercheremo di andare in questa direzione».

Perché la Football Leon è diventata FC Lesmo?
«Noi abbiamo avuto una collaborazione con l’AC Leon, ma, nonostante siamo rimasti con loro in buoni rapporti, volevamo dare risalto al territorio di Lesmo, e quindi ci siamo identificati con un nome, FC Lesmo. e colore diverso che è il neroceleste, simboleggiando il passato della MGM e quello del Football Leon».

Il Lesmo Femminile sarà in Eccellenza: dove vuole arrivare quest’anno?
«Noi veniamo da un quarto posto, e noi vogliamo puntare a migliorare quello che abbiamo fatto lo scorso anno».

Per farlo si è preso un allenatore e giocatrici di livello…
«Abbiamo preso calciatrici come Carlucci, Pirovano Rotini e Possenti, e poi è arrivato come tecnico Andrea Ruggeri perché volevamo mantenere il nostro gruppo dal punto di vista umano, quindi lo abbiamo portato qui per tenere unita la squadra».

Nel Lesmo 2002/23 ci saranno anche tre calciatrici promosse dalla Juniores.
«Questa è una cosa molto importante, ma allo stesso tempo siamo anche amareggiate, perché non avremo la Juniores il prossimo anno. Purtroppo, ci troviamo in una posizione non molto fortunata, dato che, nella nostra zona ci sono società come Fiammamonza e Agrate».

Il professionismo può aiutare a far crescere il calcio femminile italiano?
«Sinceramente non siamo ancora pronti per il passaggio al professionismo. Credo che la cosa andasse gestita meglio. Prima andava strutturato l’intero Settore Femminile, perché facendo così si crea un divario tra le società professionistiche e dilettantistiche».

Che aspettative hai sul calcio femminile in Lombardia?
«Quest’approdo al professionismo creerà problemi alle società presenti in Lombardia, e ciò avrà ripercussioni verso le società piccole».

Qual è il sogno che vorresti dare al Lesmo Femminile?
«Prima di tutto creare una filiera che va dalle piccole alla Prima Squadra, e poi sperare in una promozione».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la FC Lesmo e Angela Biella per la disponibilità.

Doppio colpo per il Cesena: Maria Vittoria Nano e Alice Rossi sono bianconere

Nano - Rossi
Photo Credit M.V. Nano: AC Milan Femminile; Photo Credit A. Rossi: Sassuolo Femminile

Doppio colpo per il Cesena Femminile, che durante la stagione potrà contare sulle prestazioni di Maria Vittoria Nano e Alice Rossi.

Maria Vittoria Nano arriva a parametro zero: la classe 2003 è cresciuta nel Milan tra Under 17 e Primavera, di cui ne è diventata capitano. Esterno sinistro talentuoso, le sue doti vengono notate anche in Prima Squadra con cui esordisce in Serie A nell’ottobre del 2020 durante il derby vinto contro l’Inter, mentre un mese dopo ha giocato in Coppa Italia proprio contro il Cavalluccio. 

Alice Rossi, classe 2002 è di proprietà del Sassuolo e approda in Romagna con la formula del prestito: proprio con la squadra emiliana ha esordito in Serie A durante la stagione 2020/2021. Al fine di continuare il suo percorso di crescita, lo scorso anno ha vestito la maglia del Tavagnacco, con cui ha giocato 21 partite da titolare. Non solo: è stata convocata anche in Under 15 Nazionale e successivamente in Under 19.

Due giovani di talento, futuro del calcio italiano: entrambe hanno espresso il loro entusiasmo nel vestire la maglia bianconera, convinte da una Società ben strutturata e dai progetti di crescita posti alla loro attenzione. Un bellissimo segnale per il Cesena, che dimostra di essere attenta a creare un ambiente competitivo e in cui si possa migliorare.

Nuovo rinforzo offensivo per il Como Women: presa Matilde Pavan

Photo Credit: Como Women
Il Como Women prosegue la sua campagna di rafforzamento in vista della Serie A, proseguendo sulla linea verde.
La società ha annunciato di aver preso l’attaccante Matilde Pavan. Nata nel 2004, la calciatrice originaria di Venezia ha iniziato la sua carriera nelle giovanili di Venezia ed Hellas Verona, arrivando anche ad esordire in Serie A 2018/19, all’età quattrodici anni, contro il Tavagnacco. Nella stagione successiva passa all’Inter, giocando tra la Primavera e la Prima Squadra. Matilde arriva a Como, proprio dalla squadra nerazzurra, con la formula del prestito.
Sono molto felice di essere qui – ha dichiarato Pavan sui canali ufficiali del club lariano – ho deciso di accettare questa sfida per mettere me stessa alla prova, sarà un’ottima occasione per crescere e migliorarmi. Conoscevo già il mister De La Fuente e appena è arrivata l’ufficialità mi ha chiamato per dirmi che era molto contento di avermi in rosa. Io sono molto entusiasta di tornare a lavorare con lui, abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto e sono sicura che sarà una stagione ricca di emozioni“.

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