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L’omaggio del Leganés alle tre sorelle pioniere del calcio femminile

Leganes, 8 marzo
Leganes, 8 marzo

Il Leganés domenica scorsa ha annunciato l’omaggio alle tre sorelle Tirada López, pioniere del calcio spagnolo.
La sfida contro il Mirandés al Butarque, ha quindi aumentato il suo valore retorico con la presenza di Remedios, Dolores e Carmen che hanno dato il calcio d’inizio alla sfida. L’iniziativa rientra anche all’interno dei festeggiamenti per la Giornata Internazionale della Donna. Il tributo è frutto di un’investigazione approfondita realizzata dal dipartimento di comunicazione del club che ha scoperto un club che aveva gli stessi colori del Leganés grazie ad alcune foto presenti nell’archivio del club.
Allo Stadio Butarque chiedevano chi fossero quelle tre ragazze che avevano la stessa maglia degli uomini (con qualche dettaglio in meno) e che posavano pronte a disputare una partita nel vecchio Stadio Municipale, il Luis Rodríguez de Miguel, dove ora si trova la Plaza Mayor di Leganés.
Da lì si è scoperto che le tre sorelle giocavano a calcio in un periodo in cui alle donne non era permesso quasi nulla, ricordiamoci che si trattava dell’epoca franchista. “Eravamo molto giovani e ci divertivamo. Non eravamo tesserate, giocavamo per divertirci, ci davano le maglie il giorno della partita e quando terminava, le ritirava il Presidente per lavarle” ha confessato Dolores nel video mostrato dal club perché si conoscesse il tributo.
Ai nostri genitori piaceva il calcio. Siamo tre sorelle e tutte e tre abbiamo giocato. A nostro fratello, l’unico maschio, piaceva guardare ma non ha mai giocato” racconta Carmen. Un controsenso per l’epoca ma non ora nel 2022. Remedios racconta come, più di 50 anni fa, pochi erano quelli che appoggiavano il calcio femminile e come più di uno in trasferta diceva loro “di andate in cucina” ma non le influenzava molto né le traumatizzava. “La storia è di chi la scrive e su di noi nessuno ha scritto nulla”, ”questo lo sappiamo noi perché abbiamo le foto e lo abbiamo vissuto ma la verità è che quasi nessuno sa della nostra squadra” conclude Carmen.
Ora, grazie al tributo del Leganés finalmente questa storia è uscita dalle fotografie invecchiate e sgualcite al colore di una tribuna che ha reso il giusto tributo alle pioniere del calcio femminile in città. Così la festa della Donna quest’anno ha avuto un altro sapore.
Tanti auguri alle Donne dal Leganés, che hanno avuto l’idea di scendere in campo con i nomi delle madri dei calciatori e delle lavoratrici del club.
Auguri a tutte le Donne da tutto lo Staff di Calcio Femminile Italiano!

Photocredit: Leganes Femenino, Twitter

Eleonora Zamberlan, Portogruaro: “Tornare dal primo minuto è stato emozionante, volevamo questa vittoria”

Successo importante nel girone B di Serie C per il Portogruaro, caro al presidente Giorgio Furlanis, che ha fatto suo il derby con il Venezia grazie alla reti di Anna Battaiotto, Albulena Gashi e Ginevra Spinelli. Al termine della gara del “Mecchia”, finita per 3-1 per le ragazze guidate da mister Giancarlo Maggio, a parlare ai microfoni del club è stata Eleonora Zamberlan, centrocampista classe 2000, che ha dichiarato:

“Tornare dal primo minuto è stato bello ed emozionante, anche perchè giocavo contro la mia ex squadra. C’era ansia perchè volevo far bene e vincere e tutto il gruppo mi ha aiutato nei singoli allenamenti, al pari di società e staff, mostrando fiducia e lavorando come una squadra vera. Stiamo facendo bene ma è semplicemente il frutto del lavoro quotidiano e del mister che prepara al meglio ogni singola gara. La vittoria è stata giusta e siamo molto contente per la prestazione odierna anche perchè è andata come volevamo e piano piano stiamo risalendo in classifica”.

Credit Photo: Andrea Nicodemo

Serie B, la Top 11 della 18a giornata: Sonja Kiem e Veronique Brayda ancora decisive, dentro anche Ugné Lazdauskaite

La diciottesima giornata di Serie B ha emesso la Top 11 relativa a questo turno.

MODULO: 3-4-3

PORTIERE

Giulia Meleddu (Cortefranca)
Il Cortefranca tiene per la terza volta di fila la porta inviolata, grazie ad una buona prestazione che Giulia ha ottenuto domenica contro il Tavagancco, sostenendo il reparto difensivo nei momenti giusti, e per un portiere navigato come lei è fondamentale.

DIFENSORI

Francesca Blasoni (Torres)
Francesca ha segnato al minuto 45 un gol pesantissimo nel match con il Cittadella, perché ha dato quella sicurezza che serviva alla Torres per portarsi a casa un successo che vale oro, visto che ora è fuori dalla zona rossa della Serie B.

Simona Zito (Palermo)
Una delle anime storiche del Palermo trascina le sue compagne non solo a arginare l’attacco della Pro Sesto, ma anche a metterla ko: infatti, Simona segna il gol del definitivo raddoppio rosanero sulle sestesi, rimettendo in pista le palermitane nella lotta alla salvezza.

Guya Vavassori (Cortefranca)
Buona prova quella disputata da Guya nella gara col Tavagnacco, sia in difesa, perché aiuta Meleddu a tenere la porta pulita, che in attacco, con due belle azioni che poi non sono andate a buona fine.

CENTROCAMPISTE

Sofieke Jansen (San Marino Academy)
Entro, spacco, esco, ciao. Si riassume così la partita di Sofieke nella gara tra Como e San Marino Academy. Dopo un minuto di gioco fa gol, poi s’infortuna, ed esce dal campo. Speriamo che non sia nulla di grave, ma la sua rete sarà pesante per il prosieguo del match delle titane.

Sonja Kiem (Cortefranca)
Sonja ci sta prendendo gusto. Da due gare è ormai diventata una perfetta cecchina. Prima fa fuori il Ravenna, domenica ha fatto secco il Tavagnacco. E se aggiungiamo il gol al Palermo sono tre reti nelle ultime quattro gare disputate dalla centrocampista rossoblù…

Eleonora Petralia (Cesena)
In un campo difficile come quello della Pink Bari il Cesena ha avuto bisogno dell’estro della sua capitana Eleonora. Il suo gol è pesante per le cavallucce, perché ora, dopo settimane difficili, possono tornare a sorridere.

Denise Licari (Palermo)
La giovane centrocampista classe 2005, alla sua seconda presenza in Serie B, dimostra di che pasta fatta, realizzando, su calcio di punizione, il vantaggio del Palermo sulla Pro Sesto.

ATTACCANTI

Veronique Brayda (Brescia)
Entra ad inizio ripresa, passano 17 minuti, prende la palla guarda dove si trova Olivieri e dai 22 metri segna il gol che vale il match tra Brescia e Chievo. Le biancazzurre sono ancora prime, per Veronique è la sua terza marcatura consecutiva.

Ugné Lazdauskaite (Roma Calcio Femminile)
L’attaccante lituana arrivata alla Roma Calcio Femminile solo un mese fa ha già subito lasciato il segno, segnando contro il Ravenna le prime tre reti nel nostro campionato, ma soprattutto ha permesso alla Lupa di rimanere, con questo punto, ancora in corsa per rimanere in Serie B.

Yesica Menin (San Marino Academy)
Yesica torna a segnare dopo dieci turni di digiuno, l’ultima volta risale a San Marino-Cittadella all’8a di campionato, e lo fa chiudendo il match tra le sanmarinesi e il Como con un tiro incredibile da metà campo.

Tra le stelle della Hall of Fame brilla il nome di Bonansea. “Scioccata e orgogliosa, premiata la mia passione”

È stata da poco votata come miglior calciatrice dell’Algarve Cup, un riconoscimento che rappresenta un’ulteriore conferma dello splendido avvio di 2022 di Barbara Bonansea. A metà gennaio l’attaccante della Juventus e della Nazionale è stata inserita per la seconda volta consecutiva nella Women’s World 11 stilata dalla FIFA e, un paio di settimane dopo, il suo nome spiccava nell’elenco di campioni che entreranno a far parte della Hall of Fame del calcio italiano. “Sono scioccata, felice e al tempo stesso orgogliosa – dichiara la numero 11 azzurra – questo premio ha un significato enorme che va oltre il rettangolo di gioco: dimostra che insieme alle mie compagne qualcosa di bello nel mondo del calcio femminile lo sto facendo”.

A unire le varie tappe della sua brillante carriera, iniziata nei campetti di Bricherasio e proseguita a suon di trofei con le maglie di Torino, Brescia e Juventus, è stata la passione e la gioia con cui ha sempre inseguito i suoi sogni, compreso quello di diventare calciatrice, che le ha permesso di raccogliere l’eredità di Morace, Panico, Gabbiadini, Vignotto, Bertolini e Gama, entrate a far parte della Hall of Fame prima di lei. “Questi nomi hanno segnato le diverse epoche del nostro sport, quindi è veramente bello far parte di questo gruppetto – aggiunge divertita Bonansea – quando ero piccolina ignoravo il calcio femminile, non sapevo neanche di essere in compagnia con altre ragazze che amavano giocare a calcio. Quando ho iniziato a conoscerlo sono rimasta colpita da Melania Gabbiadini, con cui ho avuto la fortuna di giocare in Nazionale. Per me è stata un’icona, perché avevamo lo stesso ruolo ma soprattutto perché era fortissima e al tempo stesso umile. È stata una bella sorpresa scoprire che in questo mondo esistevano personaggi come lei”.

A proposito di Nazionale, il legame indissolubile che unisce Bonansea con l’azzurro – impreziosito da 26 reti in 79 presenze – inizia nel 2006, circa un anno prima della sua prima convocazione con la selezione Under 17. “Il primo e più nitido ricordo dell’Italia risale al Mondiale tedesco. Avevo 15 anni e andavo a vedere tutte le partite all’oratorio del mio paese. Quei momenti di vicinanza con le altre persone, tutte lì per tifare la stessa squadra, mi hanno fatto comprendere l’importanza della Nazionale, che raggruppa, unisce e ci permette di condividere emozioni. Quando gioca provo sempre qualcosa di particolare. Non pensavo che un giorno sarei riuscita anche io a vestire questa maglia”.

Nei prossimi mesi sono tanti gli appuntamenti che la vedranno protagonista, sia in bianconero che in azzurro: “Con la Juve e con la Nazionale abbiamo fatto grandi passi in avanti ed è arrivato il momento di provare a vincere qualcosa. Per conquistare trofei prestigiosi bisogna fare tanta fatica e noi italiane ne dobbiamo fare ancora di più perché siamo un po’ più indietro rispetto agli altri Paesi. Ma secondo me ce lo meritiamo, siamo un gruppo bellissimo e forte, sarebbe stupendo condividere una gioia così grande con delle amiche”.

Un percorso di crescita che a livello di Nazionale è partito nel 2019, quando con le altre ‘Ragazze Mondiali’ Bonansea ha fatto innamorare un Paese intero, facendo lievitare l’interesse nei confronti del calcio femminile con un’irresistibile miscela di gol e sorrisi. “Quando eravamo piccole i nostri idoli erano i calciatori maschi, mentre ora le più giovani hanno noi come punti di riferimento e ispirandosi al nostro percorso possono finalmente sperare di arrivare a giocare in qualche top club europeo. Ci tengo ad essere un esempio per le bambine, perché quando le incontro mi rivedo nei loro occhi pieni di sogni e aspirazioni”.

Il suo presente si divide tra allenamenti, partite e studio. L’attaccante frequenta insieme a Laura Giuliani il master in marketing dello sport, perché la sua volontà è quella di rimanere in questo ambiente anche quando smetterà di giocare e fare gol: “Negli ultimi anni – conclude Bonansea – abbiamo vissuto un grande cambiamento che ci porterà a vivere in prima persona il passaggio al professionismo. Mi piacerebbe poter continuare a dare il mio contributo per lo sviluppo del nostro mondo. La crescita del movimento è sotto gli occhi di tutti, ma bisogna continuare a investire per creare le condizioni affinché tutte le ragazze, a partire dalla base fino ad arrivare alle serie maggiori, possano allenarsi nel migliore dei modi. Lo sviluppo parte da qui”.

Credit Photo: Andrea Amato

Il Brixen Obi torna a gioire: Leonie Rieder, Annalena Santin e Alexandra Stockner fanno secco il Mittici

Riprende a vincere il Brixen Obi, che, nella 19a giornata di campionato, vince in casa sul Mittici col punteggio di 3-0.

Le biancazzurre passano al 45′ con la prima rete della centrocampista classe 2004 Leonie Rieder. Al 77′ Annalena Santin porta le bressanonesi sul 2-0, realizzando così la sua quarta rete stagionale, e allo scadere Alexandra Stockner firma il definitivo tris tirolese.

Con questo risultato le ragazze di Marco Castellaneta consolidano ancor di più il quarto posto nel girone B di Serie C con 33 punti, ma con ancora due gare da disputare.

Nel prossimo turno il Brixen andrà in casa della Spal per recuperare la 12a giornata di campionato.

BRIXEN OBI: Holzer, Bauer, Dorfmann, Oberhuber, Casal, Santin, Leonie Rieder, Maloku, Stockner, Bielak, Anna Rieder (46′ Filippi). A disp: Valentina Abler, Treibenreif, Mühlbäck, Messner. All: Castellaneta.
MITTICI: Donadel, Simeoni, Zannoni, Da Ros (83′ Marchesin), Torresin, Pillon, Rossi, Modolo (81′ Sommariva), Lucca, Sovilla, Zilli. A disp: Milanese, Marchesini, Ceccato, Bertazzon. All: Boscolo.
ARBITRO: Lotito di Cremona.
MARCATRICI: 45′ Leonie Rieder (BRI), 77′ Santin (BRI), 90′ Stockner (BRI).

Photo Credit: Facebook SSV Brixen Damenfußball

Il Bologna pareggia a Oristano. Mister Galasso: “Ci rifaremo la prossima volta”

Pareggio senza reti per il Bologna Femminile sul campo dell’Atletico Oristano, al termine di una sfida che ha saputo regalare emozioni soprattutto nella prima frazione di gioco. Dopo poco più di sei minuti, infatti, le sarde si sono rese pericolose con Mattana, anche se l’esterno non è riuscita a far male alle rossoblù. In seguito allo spavento, la squadra allenata da mister Michelangelo Galasso ha alzato il baricentro per poi trovare una grandissima occasione con Marcanti, che con il destro ha messo fuori di pochissimo dopo un’ottima sponda di Giuliani. La stessa Giuliani, qualche minuto più tardi, non è riuscita a ribadire in rete dopo un tentativo non andato a buon fine di Hassanaine, che da buona posizione non ha punito l’estremo difensore avversario.

In seguito a questo pareggio il Bologna sale a 26 punti in classifica dopo 19 partite disputate, con il prossimo impegno che è fissato per domenica 20 marzo, quando a Granarolo arriverà il Portogruaro Femminile. «Ci rifaremo la prossima volta» ha dichiarato Galasso rimandando tutto al primo match dopo la sosta «e ieri ci è mancato solo l’appuntamento con il gol. Abbiamo avuto alcune occasioni ma non siamo riuscite a sfruttarle».

ATLETICO ORISTANO-BOLOGNA 0-0

ATLETICO ORISTANO: Piga, Meloni, Quidacciolo, Dessi (88’ Lai), Senes, Piras (88’ Angioni), Fabbris, Mattana, Kapareli, Cocco (18’ Scalas), Priolo.
A disposizione: Maullu, Peddis, Rattu, Abo Kaff, Belloi.

BOLOGNA: Sassi, Giuliano, Sciarrone (67’ Stagni), Marcanti, Simone, Rambaldi, Racioppo, Giuliani, Zanetti, Cavazza, Hassanaine (76’ Kalaja) (86’ Sovrani).
A disposizione: Bassi, Filippini, Del Governatore.
Allenatore: Galasso

Credit Photo: Bologna F.C.

Le dichiarazioni di Emma Hayes, tecnico del Chelsea, dopo la sconfitta con il Manchester City nella finale della FA Continental Cup

Emma Hayes, tecnico del Chelsea FC Women, al termine della gara persa contro il Manchester City nella finale della Continental Tires League Cup,  ha detto con rammarico : “che è stata una partita, dai due volti, e contraddistinta su due tempi ”.

E dire che gara si era aperta bene per il Chelsea: quando Sam Kerr ha aperto le marcature a Plough Lane davanti a un record di 8.004 tifosi della Conti Cup, tuttavia, 15 minuti dopo l’intervallo le ragazze di Emma si sono trovate in doppio svantaggio, quando Caroline Weir ed Ellen White hanno segnato due gol in rapida successione.

Parlando ai media, Hayes ha aggiunto: “E’ stato un gioco a due tempi: pensavo che fossimo stanchi nel secondo tempo. Alla fine, penso che non abbiamo vinto la partita perché non abbiamo tenuto la palla abbastanza bene. Ho sentito che per tutti i 90 minuti, e anche se abbiamo pressato bene nel primo tempo, le nostre migliori situazioni sono arrivate in transizione perché non credo che abbiamo fatto abbastanza in possesso palla in modo controllato e penso che probabilmente ci sia voluto qualcosa fuori di noi. Quando è andato 1-1 lo slancio è cambiato”, ha spiegato Hayes. Siamo state imbattute, contro di loro 10 volte, oggi è il loro giorno. Congratulazioni, penso che siano degni vincitori per via delle loro prestazioni e penso che oggi ci siano mancati giocatori ”.

Ai Blues mancavano un certo numero di giocatori chiave per infortunio, mentre Hayes ha rivelato che Jessie Fleming ha saltato a causa della contrazione del Covid-19.

Non si può sottovalutare l’importanza di Jessie Fleming, Erin Cuthbert , Fran Kirby , Magda Eriksson, Melly Leupolz e Maren Mjelde . Pensavo fosse una partita di troppo per noi. Tuttavia, con quell’inesperienza, hanno un assaggio di giocare una finale per alcuni di loro. La squadra migliore ha vinto in 90 minuti. Il Man City ha avuto una stagione dolorosa fino ad ora, quindi merito a loro, per riprendersi da un inizio davvero, davvero difficile, ma è solo uno dei tre per cui stiamo gareggiando. Sono delusa perché questa partita è in programma a Londra, c’è buon pubblico qui, ma non ho apprezzato la nostra prestazione nel secondo tempo. Nel primo tempo avremmo dovuto sfruttare le nostre occasioni, quando eravamo in testa. Quando giochi questo tipo di avversario, devi andare avanti di uno, due a zero e metterti in una posizione forte. Pensavo fossimo così dominanti in quello che stavamo cercando di fare, non credo che abbiamo capitalizzato quando avremmo dovuto.

Hayes ha aggiunto come lo slancio abbia giocato un fattore enorme nel secondo tempo e quanto sia difficile dal punto di vista dell’allenatore affrontarlo.

‘Lo slancio è così difficile contro cui allenare, è la cosa più difficile. Ho sentito cadere ogni palla su di loro. Questo è ciò che intendo per slancio, a volte è difficile intralciarlo. Ottengono il primo attacco del secondo tempo, il gol. Ottengono il secondo attacco, il gol. E all’improvviso il gioco va alla deriva in un’altra direzione. Il terzo è un corner, goal. Game Over. Ed è così che è il calcio, a volte funziona a tuo favore e a volte no.’

Il boss, come chiamato in Inghilterra, è stato pieno di lodi per i fan dei Blues che si sono fatti sentire all’interno di Plough Lane, tifando per la squadra per tutti i 90 minuti.

“Sono stati fantastici, sono sempre brillanti e penso che sia qualcosa che abbiamo fatto davvero bene nel corso degli anni, costruire quella base di fan. Sono deluso dal fatto che non glielo abbiamo portato a casa. Il City ha ottenuto di nuovo il terzo e ultimo gol con Weir quando la squadra di Manchester ha conquistato il quarto trofeo della Coppa Conti”.

L’attenzione ora torna alla Barclays FA Women’s Super League mentre i Blues si recano al West Ham United giovedì, mentre la corsa per il titolo diventa più calda, conclude il suo lungo intervento dicendo:Abbiamo l’incontro più difficile con l’Arsenal, ma penso che puoi prenderti solo un momento alla volta, una partita alla volta. Spero solo di poter recuperare altri corpi per giovedì, ma non mi aspetto che saranno i due che ho menzionato Jessie Fleming e Fran Kirby”.

Roberto Mirri, mister Pistoiese: “Ci prendiamo questa batosta con la speranza che sia da stimolo e da sveglia per le prossime partite”

Arriva un pesante 5 a 0 contro il Pontedera per le ragazze di mister Roberto Mirri. Queste le parole del tecnico a fine partita:

“C’è poco da dire, il risultato parla chiaro. Il Pontedera ha meritato di vincere. Gli abbiamo concesso dei gol troppo semplici, frutti di nostri errori. Il risultato è un po’ troppo pesante, di certo, quando compi degli sbagli, questo è il risultato che viene fuori. Martedì analizzeremo a freddo gli episodi della partita cercando di capire come siamo arrivati a tale disfatta. Giocavamo contro una squadra alla nostra portata e con la quale era importante fare dei punti. Dobbiamo capire il perchè di tale prestazione e cosa fare per invertire questa tendenza che non dobbiamo ripetere. Non possiamo permetterci di fare otto sconfitte consecutive. Peccato perchè contro l’Arezzo dei segnali positivi la squadra li aveva dati, oggi no. Ci prendiamo questa batosta con la speranza che sia da stimolo e da sveglia per le prossime partite.”

Luana Fracassi, Linkem Res Roma: “Emozionante tornare in campo dopo tanto tempo”

Nel girone C di Serie C importate successo colto dalla Linkem Res Roma di mister Marco Galletti che batte il Crotone per 3-0. Dodicesima vittoria in campionato quota 39 punti in classifica per le capitoline sempre terze in classifica.
A sbloccare la gara al dodicesimo il gol di Simeone giunto su un tiro respinto a capitan  Nagni che a metà frazione sigla il raddoppio mentre il tris è griffato da Le, su assist di Simeone, prima dell’intervallo.
Nella ripresa il Crotone prova a reagire ma Maurilli è attenta e ci mette i guantoni in un paio di circostanze. Nel finale rientro in campo, dopo la rottura del crociato subito nello scorso campionato, per Luana Fracassi che ha fine partita ha dichiarato:
“Oggi sono felice! Questi mesi sono stati difficilissimi e rientrare in campo dopo tanto tempo é stato strano ma davvero emozionante. Sentire gli applausi del pubblico mi ha dato una carica in più per superare la paura. Adesso devo solo continuare a lavorare per aiutare la squadra. Del resto salvo solo i tre punti, dobbiamo tornare a giocare da Res al più presto.”

Titane corsare sul campo del Como: Menin chiude i conti con una magia!

Eccolo, l’esame di maturità superato a pieni voti. Eccolo, il vecchio spirito della San Marino Academy così caro ad Alain Conte. Le Titane giocano oltre la classifica e le indisponibilità, e sul campo della seconda forza del campionato centrano un risultato dal grande peso specifico, specie sul morale. In classifica si registra il sorpasso sul Cittadella e l’avvicinamento alla coppia Bari-Chievo, con una partita in meno rispetto a tutte le dirette rivali. Ma, soprattutto, a Ponte Lambro si è rivisto ciò che ha fatto le fortune di questa squadra nel precedente ciclo targato Conte.

Abnegazione e capacità di soffrire, in primis. Quello cui il Como, arrabbiato per la sconfitta infrasettimanale nello scontro diretto per la vetta, ha costretto le Titane nel primo tempo fin dalle battute iniziali. Già perché ad infastidire – eufemismo – ulteriormente le lariane c’è stato anche il gol-lampo di Jansen, abile a interrompere il primissimo giro-palla avversario e fredda davanti a Small. Erano passati appena 15’’ dal fischio d’inizio e presumibilmente qualche record di velocità, in quel momento, è caduto. Per la San Marino Academy, tutto o quasi sembra mettersi per il meglio. Quasi, perché Jansen, nel tirare, sente dolore alla caviglia e invoca il cambio. Entra Barbieri, tenuta precauzionalmente in panchina, all’inizio, ma costretta suo malgrado ad entrare subito nella mischia. La bomber biancoazzurra, come le compagne, capisce subito che, per il momento, si va più di sciabola che di fioretto. Il Como infatti reagisce rabbiosamente, prendendo il pallino del gioco ed esplorando soprattutto le fasce, dove Kubassova e l’ex Rigaglia mettono apprensione alla retroguardia ospite con cross tesi e velenosi che però vengono sempre risolti con tempismo dalle avversarie. Come quando Massa, da terra, pulisce l’area piccola sulla palla calciata forte da Kubassova o come quando Rigaglia, subito dopo, mette un cross basso che per fortuna delle Titane incontra prima il piede di Marrone che quello delle ragazze di casa. Se le manovre avvolgenti trovano tutto sommato l’Academy ben preparata, molte più difficoltà sorgono dalle mischie su piazzato. Al 9’ Di Luzio svetta senza marcature sulla punizione di Pastrenge, con palla alta. Poi, sull’angolo che Kubassova calcia sul secondo palo, Rizzon trova il tempo dello stacco e pure la porta, costringendo Alessia Piazza ad una parata complicata ed estrema: la palla rimbalza però sulla coscia di Picchi, a cui basta semplicemente essere nel posto giusto – la linea di porta – per festeggiare il gol del nuovo equilibrio.

Nuovo piazzato, nuovo briviso: minuto 25’, Pastrenge pesca sul secondo palo la solita Rizzon, che anche stavolta riesce ad incornare verso la porta, arrendendosi solo alla traversa. Visto che le punizioni e i corner sono un terreno promettente, il Como ci riprova alla mezz’ora quasi da centrocampo: Pastrenge batte una punizione lunghissima verso la mischia davanti a Piazza, da cui sbuca il piede di Lipman che manca il bersaglio di poco. Le ospiti provano ad uscire dall’angolo nei minuti finali di frazione: Marrone dalla destra crossa per Barbieri che, pressata e spalle alla porta, riesce a coordinarsi al volo senza dare forza e angolo al destro. Nella ripresa, un nuovo colpo di scena nel copione del match: Small esce con incertezza sul cross di Menin e il pallone rimbalza nella zona di Barbieri, che non ci pensa due volte ad appoggiarlo in rete per la nona esultanza personale in campionato ed il nuovo vantaggio ospite. Non sono passati che pochissimi minuti dal fischio iniziale. A questo punto qualche crepa si allarga fra le file lariane, mentre le ospiti guadagnano energie mentali e fisiche supplementari. La riprova concreta al minuto 58’: Barbieri elude sia Lipman che Vergani prima di allargare per Massa, che con un mancino preciso – ma anche con la complicità di Small – indovina la conclusione che vale il 3-1. De La Fuente attinge a piene mani dalla panchina e sono due delle nuove entrate a costruire il gol dimezza-distanze: anche qui la “scena del crimine” è un piazzato, con Caravetta a calciare la palla in area e l’altra subentrata, Carp, a farsi trovare pronta per il tap-in vincente. Anche Conte mette mano alla panchina, dove poche però sono fisicamente in grado di contribuire alla causa. Il Como torna a premere con forza ma nel momento del massimo sforzo offensivo arriva la magia risolutrice di Menin, che su servizio di Barbieri, praticamente sulla linea di centrocampo, vede Small fuori dai pali e la batte con un pallonetto lunghissimo, da cineteca. C’è anche una dedica al padre in lotta con un brutto male, dedica che il capitano e bandiera della San Marino Academy affida ad una maglietta. Nei minuti restanti il Como si getta nuovamente in avanti, cogliendo un’altra traversa con Rizzon, anche in questo caso su piazzato. Per il resto, le Titane concedono solo una conclusione dalla lunga distanza – mancino di poco alto – all’ex Di Luzio e poco altro. L’urlo di gioia levato al cielo dopo i 5’ di recupero testimonia bene l’importanza del risultato e di come è stato costruito, trampolino ideale da cui lanciarsi per affrontare gli altri due impegni di questa densa settimana: la Roma CF mercoledì e la Pro Sesto domenica.

Serie B Femminile, 2021-22 | 18. giornata, Como Women – San Marino Academy 2-4

COMO WOMEN [4-3-3]

Small; Cecotti (dal 79’ Roventi), Rizzon, Lipman (dall’85’ Bianchi), Vergani; Picchi, Pastrenge, Beil (dal 79’ Mariani); Rigaglia (dal 59’ Carp), Di Luzio, Kubassova (dal 59’ Carravetta) A disposizione: Dubini, Bettineschi, Salvi Allenatore: Sebastian Andre De La Fuente

SAN MARINO ACADEMY [4-2-3-1]

Piazza; Marrone, Montalti, Venturini, M. Piazza; Fusar Poli, Brambilla; Menin (dall’85’ Kuenrath), Bertolotti, Massa (dal 69’ Baldini), Jansen (dal 5’ Barbieri (dall’85’ Papaleo)) A disposizione: Micciarelli, Montanari, Alborghetti, Cecchini, Kiamou Allenatore: Alain Conte

Arbitro: Giuseppe Sassano di Padova

Assistenti: Andrea Cocomero di Nichelino, Alessandro Baracchi di Bergamo

Ammoniti: Vergani, Menin, A. Piazza

Marcatori: 1’ Jansen, 19’ Picchi, 49’ Barbieri, 58’ Massa, 64’ Carp, 81’ Menin

Credit Photo:copyright ©PhotoAgency.

 

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