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Martina Sgravo, Tikitaka: “Felice per la prima marcatura in A, possiamo continuare a stupire”

Nella Serie A di calcio a 5, nel recupero giocato in infrasettimanale,  il Tikitaka Planet ha battuto in trasferta ampiamente l’Audace Verona. Prima marcatura in massima serie per Martina Sgravo calcettista delle marchigiane che ha parlato al termine della gara. Queste le dichiarazioni rilasciate dalla stessa calcettista all’ufficio stampa del club.

“È un successo maturato grazie alla forza del collettivo, lo testimonia anche il fatto che siamo andate in marcatura con 8 giocatrici diverse. Abbiamo già centrato il primo obiettivo della stagione qualificandoci in Coppa Italia, con il susseguirsi dei risultati positivi e del lavoro costante del mister, stiamo acquisendo consapevolezza in noi stesse e nel gruppo. Veniamo da settimane non facili per via dello stop causa positività al Covid-19 di alcune di noi, riprendere in questo modo non può renderci che felici e soddisfatte del lavoro che abbiamo fatto finora. Credo che potremmo dire la nostra in Coppa Italia e nei prossimi Play Off Scudetto continuando a sorprendere. ll mio primo goal in Serie A? In realtà lo realizzai nella stagione 2011/2012 con l’allora Az Gold ma comunque parliamo di tutt’altra cosa poiché era un campionato meno competitivo rispetto a quello di quest’anno, quindi sì, è stata una nuova e forte emozione soprattutto averlo realizzato con il Tikitaka”.

 

Camilla Tengattini, Brescia Femminile: “Un orgoglio giocare per questa squadra. Secondo posto? Se siamo lì ce lo siamo meritate”

Il Brescia Calcio Femminile si appresta a tornare in campo per la quindicesima giornata di Serie B affrontando, in casa, la Torres. Le biancoblù intendono confermare il secondo posto in cadetteria, e per questo puntano su giocatrici giovani e di qualità. Tra queste vi è Camilla Tengattini, attaccante classe 2003 e una delle calciatrici provenienti dal Settore Giovanile biancazzurro. La nostra Redazione ha raggiunto Camilla per risponderci ad alcune domande.

Camilla cosa vuol dire per te il Brescia?
«Sicuramente un onore, perché tutti sanno la storia del Brescia Calcio Femminile, e poi giocare per la squadra della propria città è un vero e proprio orgoglio».

Come hai scoperto la passione per il calcio?
«Me l’ha trasmessa mio papà e anche mio fratello fin da piccola, comunque giocavo a calcio anche quando dovevo andare a fare atletica, infatti mi sgridavano sempre, perché non volevano che giocassi a pallone».

Perché hai deciso di andare “all’attacco”?
«In realtà, quando ho iniziato, mi hanno messo subito esterno alto in fascia, perché sapevo che la qualità principale è la corsa. Penso sia la posizione in cui possa essere sfruttata nel migliore dei modi, perché, anche se non gioco più in alto, la mia zona di campo è comunque sulla fascia».

Dalle giovanili alla Prima Squadra del Brescia nel giro in pochi anni: hai mai pensato di fare questo percorso?
«Sinceramente ero già molto contenta di giocare a calcio, e pian piano sono passata prime nelle Giovanissime, poi Allieve, Primavera lo scorso anno e quest’anno sono arrivata in Prima Squadra, anche se avevo già assaggiato quest’esperienza due anni fa in Serie C».

Infatti, tu hai debuttato due anni fa in Brescia-Atletico Oristano: com’è stato il primo impatto?
«Più che altro, dato che avevo solo sedici anni, è stata un’emozione bella, visto che il mio percorso l’avevo iniziata tre anni prima».

Ora sei in pianta stabile tra le grandi: che differenze hai notato tra la Prima Squadra e le giovanili?
«Di sicuro ci sono differenze, perché stare con persone più grandi id permette di crescere, ma anche giocare in Primavera mi darebbe nuovamente la possibilità di rincontrare le mie compagne».

Entriamo in questa stagione, dove le biancoblù occupano, in Serie B, il secondo posto: piazzamento giusto?
«Se siamo lì è tutto nostro, perché nessuno ci ha regalato niente. Vuol dire che ce lo siamo meritate».

Domenica si torna a giocare, dove ospiterete la Torres, una squadra di certo da non sottovalutare.
«Assolutamente no, visto che quando siamo state a Sassari all’andata è stata una partita difficile e combattuta, e il fatto di aver vinto all’andata su rigore ne è stata la prova».

Che Serie B hai notato dopo undici giornate?
«La Serie B è un campionato molto competitivo. Le squadre sono sullo stesso livello, con partite che non sono mai scontate».

Secondo te quali possono essere le squadre che possono salire in Serie A?
«Sicuramente il Como, che hanno un bel gioco, Tavagnacco e Chievo invece sono toste. Noi invece diremo la nostra, poi vedremo alla fine».

Il Covid-19 inciderà sul prosieguo della stagione?
«Secondo me neanche troppo, perché la fase critica potrebbe essere già stata superata. Tuttavia, queste ondate improvvise potrebbero causare alle squadre tante assenze, ma speriamo non sia così».

Dove può arrivare il calcio femminile italiano?
«È cresciuto molto molto negli ultimi anni. L’anno prossimo ci sarà il professionismo in Serie A, ma mi auguro possa arrivare anche in Serie B, per allinearci agli altri stati d’Europa».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«Sono all’ultimo anno all’istituto Superiore Antonietti a Iseo, all’indirizzo in Relazioni Internazionali Marketing. Mi piace avere del tempo libero, uscire con gli amici, visitare i posti e viaggiare».

Cosa ti aspetti quest’anno?
«Spero di centrare con la squadra la salvezza, io invece mi auguro di crescere nel corso della stagione, e avere ancora più spazio».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Acf Brescia Calcio Femminile e Camilla Tengattini per la disponibilità.

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Sydny Nasello si trasferisce a Granadilla Tenerife: “È incredibile poter venire alla Primera Iberdrola, poter giocare in Spagna”

Sydny Nasello si trasferisce a Granadilla Tenerife dopo la laurea alla University of South Florida. Ha firmato fino alla fine della stagione con un’opzione per altri due anni. Questo sarà il primo contratto da professionista per il 21enne, che è stato recentemente scelto nel draft NSWL come 13° scelta da Portland Thorns, ma non gli è stato offerto un contratto.
Per la sua università, l’attaccante americana ha segnato 11 gol in 19 partite nel 2021. “Sono molto entusiasta dell’opportunità di venire all’UDG Tenerife e di condividere la squadra con il grande gruppo di giocatori lì. È incredibile poter venire alla Primera Iberdrola, poter giocare in Spagna e avere la mia prima opportunità da professionista qui”, ha detto Nasello. L’americano è l’ultima aggiunta alla squadra di Granadilla nella finestra di mercato. Giovana dos Santos, Luca Deza e Noelia Ramos si sono già trasferiti a Tenerife nelle scorse settimane.

Giulia Ferrari, Città di Segrate: “Siamo una squadra che ha grinta e determinazione, dobbiamo credere di più in noi stesse”

La Polisportiva Città di Segrate, in attesa del recupero col Città di Cornate, è all’ottavo posto del Girone B di Promozione Lombardia con tredici punti, frutto di tre vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte. La squadra vuole puntare ai playoff, e può contare sui gol di Giulia Ferrari, centrocampista classe ’99 e, al suo quarto anno con le, ha totalizzato in dieci turni nove gol. La nostra Redazione ha raggiunto Giulia per risponderci alle nostre domande.

Giulia, cos’è per te il Città di Segrate?
«Per me il Città di Segrate è come una famiglia, anzi una seconda famiglia. Sto crescendo e sono cresciuta tanto con questo gruppo, ho vissuto gli anni più belli della mia adolescenza con tutte le mie compagne e chi più e chi meno fa parte del mio cuore. Stiamo crescendo tanto anche come società e come modo di vedere il calcio femminile; speriamo in tanti miglioramenti sia da parte di tutto il gruppo squadra che da tutta la società. È bene credere e fidarsi di ognuno di noi. Penso che solo con fiducia e rispetto reciproco si può crescere e migliorare sempre di più».

Come hai capito che il calcio sarebbe stato il tuo sport?
«Arrivo da una famiglia dove il calcio non è di gran lunga uno sport seguitissimo. Mia mamma che quando mi veniva a vedere pensava che dovessimo segnare dalla parte opposta, mio padre si è appassionato molto di più da quando ho iniziato io ad appassionarmi a questo sport che amo oggi. Ho capito che stava diventando importante quando in verità sin da subito. Ho cominciato all’età di cinque anni con i maschi nella squadra dell’oratorio di Cologno Monzese, la città nella quale vivo e fin da subito non vedevo l’ora arrivasse il giorno per allenarmi o per giocare. Ho anche passato un anno il 2019 ad allenare una piccola squadra di ragazze e ragazzi più piccoli, del 2008 fino al 2010, per poter lasciare qualcosa a qualcuno di più piccolo di te. Vedere che insegni qualcosa che ti piace, penso sia la soddisfazione migliore al mondo e non dimenticherò mai nessuno di loro. Detto questo, amo tutto di questo sport. L’aria che provi mentre corri, le risate e la felicità della vittoria e anche la determinazione, la grinta e l’adrenalina che non devono mancare in nessuna prestazione».

Tu sei una centrocampista: qual è, secondo te, il pregio e il difetto che ha questo ruolo?
«Il difetto del mio ruolo è che fondamentalmente devi correre tanto, tantissimo. Il pregio secondo me, è che sei sempre nel vivo del gioco. Mi fa sentire viva giocare in fascia».

Com’è stato il tuo percorso calcistico?
«Il mio percorso calcistico come detto in precedenza, è iniziato a cinque anni nella mia città in una squadra a sette, continuando poi in una squadra a 11 sempre dell’oratorio andando anche a vincere il campionato. Poi è proseguita per due anni nell’Ambrosiana Inter, ormai fallita per poi continuare con la Fulgor Segrate, ad oggi Città di Segrate alla quale sono molto grada di avermi dato questa possibilità».

Parliamo dell’attuale stagione con il Città di Segrate. L’ottavo posto è giusto con i tuoi obiettivi d’inizio stagione?
«Per me non è giusto, perché possiamo e dobbiamo dare molto ma molto di più. Non è giusto per il semplice fatto che siamo una bella squadra, che ha grinta e determinazione. Dobbiamo semplicemente credere di più in noi stesse, lavorare e lavorare per risollevare la nostra postazione e stima».

Secondo te dove dovrà migliorare il tuo gruppo in vista del ritorno?
«Sicuramente dovrà migliorare il pensiero, l’idea e anche un po’ di tecnica. Dovrà migliorare la testa e la nostra determinazione a portarci a casa le successive gare».

C’è poi il recupero col Città di Cornate: quali saranno gli aspetti a cui dovrà fare attenzione la tua squadra?
«Non dobbiamo aver paura di niente, non voglio dichiarare niente per scaramanzia. Io il recupero, per un mio errore, non potrò giocarla perché ho ancora da scontare una partita. Però, per scaramanzia non voglio rilasciare opinioni. Dovremmo sicuramente rimetterci in sesto e giocare come sappiamo perché lo sappiamo fare e perché un po’ ce lo dobbiamo in quanto siamo uno splendido gruppo che si conosce e gioca insieme da una vita».

In dieci giornate ha messo a referto nove reti: il tuo score ti soddisfa?
«So per certo di poter dare di più. Sono molto determinata e non mi soddisfa quasi nulla perché ho voglia di dare sempre il massimo. Però dai, non ce male no?».

Come lo valuti il Girone B di Promozione dopo la prima parte di stagione?
«Sicuramente non siamo nella posizione corretta in classifica secondo le nostre potenzialità, ci siamo adagiate ed è stato lo sbaglio più grande. Giochiamo bene con le squadre forti e male con quelle un po’ inferiori a noi, è un nostro grande difetto».

Quali possono essere i favoriti alla vittoria del campionato?
«I favoriti penso possano essere il Villa Valle che merita la posizione, ottima squadra secondo il mio punto di vista e di visone di calcio e poi noi. Al cento per cento. Chi non crede nella propria squadra? Posso magare anche sbagliarmi ma puntiamo a vincere il campionato o comunque a restare tra le prime tre squadre».

La ripartenza è ancora in bilico, visto che il Covid-19 ci sta nuovamente dando fastidio.
«Ci stiamo muovendo bene sicuramente. Siamo state fermate ancora, come noi altre categorie. Perciò staremo a vedere. C’è sicuramente una situazione più allarmante che è quella che stiamo vivendo ormai da tempo; perciò, aspetterò con ansia di poter riprendere. Già non vedo l’ora!».

Che persona sei fuori dal campo?
«Fuori dal campo, sono la stessa persona. Molto solare, competitiva, affettuosa e determinata. Studio Architettura presso il Politecnico di Milano e sono al terzo anno. Mi piace molto la mia vita sia in campo che fuori. Non chiederei di meglio! Anche se ci sono stati momenti no, il bello sta nel rialzarsi sempre e comunque. Continuare a lavorare, lavorare per sé stessi in primis. Penso che lo sport di squadra mi abbia aiutata in tanti aspetti caratteriali».

Cosa c’è nel tuo 2022?
«Nel 2022 c’è sicuramente la voglia di vivere normalmente, serenamente e puntare tanto sullo studio di ciò che mi piace fare. Il calcio per me è un hobby, con tanti obbiettivi, uno di questi è quello di arrivare prima nella classifica marcatori 2021/22, Covid permettendo».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Polisportiva Città di Segrate e Giulia Ferrari per la disponibilità.

Photo Credit: Città di Segrate

Riccardo Russo, Kick Off: “Rammaricati per la sconfitta, si torna in campo per preparare le prossime partite”

Dopo la sconfitta rimediata contro il Città di Falconara in casa Kick Off a parlare è stato il tecnico Riccardo Russo, queste le parole rilasciate dallo stesso allenatore:
«È innegabile che sul piano della competizione ci sia stata una sola squadra in campo. Bisogna complimentarsi con il presidente Bramucci per la rosa allestita, credo sia la squadra che può o che deve portare a casa tutti i titoli in palio. La responsabilità del risultato di ieri è mia, è evidente che il divario tra le due squadre sia molto ampio, ma ciò non può essere una giustificazione. Al di là del mio operato da allenatore, sebbene come in molti sanno mi occupi dell’organizzazione della squadra a 360 gradi, mi spiace per tutte le persone che insieme a me portano avanti la Kick Off C5 Femminile, a partire dal Presidente Alberto Lorenzin, ai dirigenti, a tutto lo staff del centro sportivo, nonostante non vivano la quotidianità e il campo, danno il meglio per la squadra cercando di non far mancare mai nulla. Da domani si torna in campo per preparare le prossime partite, d’ora in poi tutte decisive per raggiungere i nostri obbiettivi».

Algarve Cup: l’Italia è pronta per il prestigioso torneo in Portogallo, contro la Danimarca e la Norvegia

Per la Nazionale femminile di calcio tutto è pronto per l’importante appuntamento in programma dal 14 al 22 febbraio 2022.

Le azzurre di Milena Bertolini saranno impegnate a Lagos ed a Faro, in Portogallo, per la sua 6° partecipazione all’Algarve Cup. Il sorteggio dei gironi che ha visto la nostra squadra tricolore essere inserita nel raggruppamento contro la Danimarca e la Norvegia saranno le sfide che le nostre ragazze dovranno affrontare da subito in questo torneo.

Due anni dopo che l’ Italia ha raggiunto la finale, nel 2020 e mai disputata contro la Germania a causa del rientro anticipato per la pandemia del Covid 19, con (aimè) la sconfitta a tavolino; finalmente si potrà dimostrare il nostro valore a livello mondiale.

Il tecnico azzurro ha così commentato“È un torneo prestigioso che ci darà l’opportunità di capire a che punto siamo e di lavorare in vista delle sfide di qualificazione al Mondiale 2023 in programma ad aprile. Affronteremo nazionali di prima fascia, saranno partite difficili e molto intense dal punto di vista fisico. Le ragazze avranno modo di fare esperienza, misurandosi con avversarie dello stesso livello di quelle che troveremo all’Europeo, e questo mi consentirà di fare le giuste valutazioni per il futuro”.

 

Questo il calendario completo degli incontri:

 

Mercoledì 16 febbraio

Ore 12 (13 italiane) Danimarca- ITALIA (Estadio Municipal de Lagos)

Ore 18.30 (19.30 italiane) Norvegia-Portogallo (Estadio Municipal de Lagos)

 Venerdì 18 febbraio

Ore 17 (ore 18 italiane) Svezia- Danimarca (Estadio Algarve di Faro)

Domenica 20 febbraio

Ore 11.00 (ore 12.00 italiane) ITALIA- Norvegia (Estadio Algarve di Faro)

Ore 17.15 (18.15 italiane) Portogallo-Svezia (Estadio Algarve di Faro)

Mercoledì 23 febbraio

Ore 11.00  (12.00  italiane) Finale 1 e 2 posto (Estadio Municipal de Lagos)

Dalle  ore 10.30 alle 13 (11.30 alle 14 italiane) Triangolare 3-4-5 posto (Estadio Algarve di Faro)

 

Gennaio incorona la Juventus supercampione, ricomincia la corsa al titolo

Il 2022 si apre con le supercampionesse.

Il primo appuntamento sportivo del 2022 per il calcio femminile vede in palio la Supercoppa Italiana, quest’anno sponsorizzata dalle ferrovie dello stato. Super ospite della finale Alessandra Amoroso che delizia il pubblico con un breve live accogliendo le squadre sul campo di gioco.

Incredibile come i pronostici non siano stati confermati. La Roma, orfana di alcune titolarissime come Elena Linari, viene eliminata da un Milan rinato completamente. Le rossonere non solo battono le giallorosse con ampio scarto, ma dominano completamente. Una partita a senso unico che lascia l’amaro in bocca alle capitoline.

Nella seconda sfida, chi pensava ad una passeggiata per le campionesse d’Italia ha dovuto fare i conti con la realtà, il Sassuolo ha grinta e tenacia da vendere e mette sottopressione una Juventus non perfettamente in condizione, ma si sa la Juve ci prova fino alla fine ottenendo la finale ai calci di rigore. Una gara finita sull’1 a 1 grazie al pareggio di Clelland in risposta al gol di Nilden per le bianconere, l’onore è tutto del Sassuolo che dimostra ancora una volta la sua forza.

Nella finale, il Milan attende i varchi della Juventus colpendo a fine primo tempo su calcio d’angolo con Grimshaw. Nella ripresa la Juve continua a mantenere il possesso palla trovando il pareggio con l’autogol di Bergamaschi, tradita dal passaggio in area di Bonansea. A chiudere i conti ci pensa sempre la numero 10 Cristiana Girelli, in una partita non troppo in luce trova un gol dei suoi nei minuti finali. Girata di testa che si insacca alle spalle della ex compagna di squadra, Laura Giuliani.

Per la Juventus è la terza supercoppa consecutiva, un dominio assoluto che ricalca ancora una volta l’importante lavoro svolto dalla società torinese e gli investimenti messi in campo per far crescere sempre di più la squadra. Montemurro ora ha il compito, non solo, di vincere il campionato e la coppa Italia, ma anche di provare l’impresa di portare la Juventus in finale di Champions, che si svolgerà proprio nella città delle supercampionesse d’Italia.

Adidas presenta il pallone ufficiale della finale di UEFA Women’s Champions League 2021/22

Adidas ha presentato il pallone ufficiale della fase a eliminazione diretta di UEFA Women’s Champions League 2021/22. Il pallone si ispira alle montagne del Piemonte perché Torino ospiterà la finale del 21 maggio.

L’immagine più ricorrente sul pallone è quella delle Alpi che circondano Torino, incorniciate da una serie di stelle. Per adidas, il pallone rappresenta le possibilità offerte alla prossima generazione di talenti calcistici di tutto il mondo.

Il pallone ufficiale della finale di UEFA Women’s Champions League 2021/22

Per mettere in evidenza l’importanza del calcio di base, il trampolino di lancio verso vette più alte, adidas ha invitato alcuni membri della comunità adidas Football Collective (aFC) di Torino alla presentazione.

Il pallone sarà utilizzato per le prossime gare di UEFA Women’s Champions League, a partire dai quarti di finale (al via il 22 marzo) sino alla finale del 21 maggio allo Juventus Stadium di Torino.

Credit Photo: https://it.uefa.com/womenschampionsleague/

L’esterno israeliano Shai Perl firma per SC Sand

Shai Perl firma per l’SC Sand e si unisce al club dal club israeliano Ramat Ha Sharon. La 24enne ha giocato finora nella sua nativa Israele, dove negli ultimi anni è passata da un club all’altro. Dopo più di 100 apparizioni, Perl ha deciso di trasferirsi all’estero per la prima volta. L’SC Sand sarà la prima tappa, dove l’esterno israeliano cercherà di aiutare nella lotta alla retrocessione. Il nazionale israeliano ha finora collezionato 15 presenze con la nazionale. La sua ex compagna di squadra, Irena Kuznezov, si è unita al Turbine Potsdam qualche giorno fa.

Conosciamo meglio le giovani Ferrara e Battistini

L’andata dei quarti di Coppa Italia con il Como, vinta dalla Roma 3-0, ha visto l’esordio di Anastasia Ferrara e il ritorno in campo con la Prima squadra per Elena Battistini. 

Due giocatrici che in Primavera hanno sempre dimostrato il loro valore, protagoniste nella cavalcata che ha portato ai due scudetti consecutivi. Per Ferrara il debutto è arrivato all’81’ quando è entrata sostituendo Andressa.

Anastasia, classe 2004, ha iniziato a giocare a 5 anni nel Tor Sapienza nel ruolo di esterno alto. Arrivata alla Roma nella stagione 2015/16, ha svolto tutta la formazione nel vivaio giallorosso. È una centrocampista con una buona tecnica, dotata di visione di gioco e buone qualità balistiche.

In questa stagione, dopo aver svolto il ritiro pre campionato con la squadra di Spugna, ha raccolto 9 presenze e 6 gol con la Primavera.

Elena Battistini aveva già esordito lo scorso anno in Prima squadra. Era la gara del secondo turno di Coppa Italia contro la Roma CF vinta dalle giallorosse 7-0. È tornata in campo nella partita con il Como sostituendo all’88’ Lazaro.

Elena, classe 2003, ha iniziato a giocare a calcio a 4 anni nel Castelvecchio, diventato poi Cesena.  Con la squadra bianconera esordisce in Serie B e nella stagione 2020/21 arriva alla Roma. È un terzino dotato di buona velocità, soprattutto nella progressione, con un buon istinto per il gol. Quest’anno con la Primavera ha raccolto 8 presenze, segnando 5 gol.

Entrambe sono nel giro delle nazionali giovanili azzurre e in questa stagione sono state già convocate con l’Under 19 dal CT Enrico Sbardella.

Credit Photo: AS Roma

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