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UEFA Women’s Champions League: il Chelsea sbatte sul muro bianconero: a Londra la Juventus conquista un punto d’oro

Con il piglio della grande squadra e la capacità di soffrire senza mai disunirsi, la Juventus pareggia 0-0 a Londra contro il Chelsea e conquista un punto preziosissimo in ottica qualificazione ai Quarti di finale della UEFA Women’s Champions League. Le inglesi hanno controllato il gioco per quasi tutto il match, costringendo la squadra di Montemurro – e in particolare Peyraud-Magnin, assoluta protagonista del match – agli straordinari per evitare di subire la rete che avrebbe permesso alle Blues di festeggiare in anticipo il passaggio del turno.

Le bianconere, raggiunte al secondo posto del Girone A dal Wolfsburg, che ha battuto 3-0 a Ginevra il Servette, potranno ora giocarsi l’accesso alla fase a eliminazione diretta nell’ultimo match in programma giovedì 16 dicembre all’Allianz Stadium di Torino (ore 21). Sarà decisiva la sfida casalinga contro la formazione svizzera, ancora a quota zero punti dopo 5 giornate. La Juve ha dalla sua il vantaggio negli scontri diretti con il Wolfsburg (una vittoria e un pari), quindi in caso di vittoria – a prescindere dal risultato di Wolfsburg-Chelsea – sarebbe certa di chiudere il girone al secondo posto. Il sorteggio dei Quarti di finale, in programma il 22-23 e 30-31 marzo, si disputerà lunedì 20 dicembre.

Flaminia Lombardozzi, Ternana: “Il sorriso di una bambina che rincorre un pallone è la cosa più bella che ci sia”

A parlare nelle ore scorse in casa Ternana, team inserito nel girone A di Serie C, è stata la team manager Flaminia Lombardozzi. Queste le parole dell’ex calciatrice della Lazio che dalla scorsa stagione è diventata una dirigente delle umbre.
“Il calcio è stata, è e sarà sempre la mia vita. Non so quando è iniziata questa passione, penso semplicemente di esserci nata. Non ricordo un momento senza un pallone tra i miei piedi da quando sono piccolina. Non è stato facile cominciare a praticare questo sport, come spesso capita, nella mia famiglia c’era scetticismo ma so che a convincere i miei genitori a farmi giocare a calcio sono stati i miei occhi quando guardavo un pallone e gli correvo dietro. Ho iniziato prima a giocare con i maschi e poi sono passata ad una squadra femminile fino ad arrivare all’esordio in Seria A con la maglia della Lazio”.
“Ora sono diventata un Team Manager e ho deciso di esserlo per far capire a tutti che fantastico mondo è il calcio, soprattutto quello femminile. Perchè una bimba deve iniziare a giocare? Perchè il sorriso di una bambina che rincorre un pallone su un rettangolo verde è la cosa più bella che ci sia, e tutte devono avere la possibilità di sorridere sempre mentre fanno quello che amano.”
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Massimiliano Spagnolli, Trento: “Dobbiamo imparare da questa sconfitta”

Dopo l’ultima gara giocata contro il Bologna, nel nono turno del girone B di Serie C, in casa Trento a parlare è stato il tecnico Massimiliano Spagnolli. Questo un estratto del pensiero dell’allenatore gialloblù al margine della gara vinta per 0-2 delle emiliane.

“Nella prima frazione abbiamo fatto noi la gara, creando alcune occasioni importanti e centrando anche una traversa con Varrone, senza però riuscire a sbloccare il risultato. Ad inizio ripresa l’uno – due del Bologna avrebbe potuto tagliarci le gambe e, invece, la squadra ha reagito. Magari non con grande lucidità, però la voglia di riaprire il match c’è stata. Avremmo dovuto fare meglio nel primo tempo e, una volta incassato il secondo gol, la reazione avrebbe dovuto essere furiosa sì, ma con maggior ordine. Accettiamo la sconfitta e ripartiamo subito, con la voglia di centrare subito un risultato positivo. È comprensibile che quando torni in campo dopo l’intervallo e incassi due reti in rapida successione il contraccolpo si faccia sentire. La reazione è stata di cuore e nervi ma non di testa. Ci sta, ripeto, non facciamo drammi, ma dobbiamo imparare da questa sconfitta e fare tesoro degli errori in vista delle prossime gare. L’ho sempre detto e lo ripeto: questo è un campionato difficile e ogni domenica la buccia di banana sulla quale scivolare è lì in agguato, che ti aspetta”.

TRENTO Valzolgher, Varrone (22’st Torresani), Settecasi (4’st Erlicher), Lenzi, Ruaben, Tononi (34’st Antolini), L Tonelli, Lucin, Chemotti, Rosa, A. Tonelli.
A disposizione: Callegaro, Giovannini, Bertamini, Fuganti, Tonetti, Gastaldello. Allenatore: Max Spagnolli.
BOLOGNA  Bassi, Giuliani, Simone (14’st Stagni), Rambaldi (35’st Del Governatore), Racioppo, Cavazza, Zanetti, Marcanti, Arcamone (40’st Lenzini), Hassanaine (46’st Sovrani), Benozzo.
A disposizione: Sassi, Rimondi, Tovoli, Ruggeri, Ardeni. Allenatore: Michelangelo Galasso.
ARBITRO: D’Agnillo di Vasto (Schmid di Rovereto e Zontsa di Trento).
RETI: 5’st e 9’st Racioppo (B)

Vis Pesaro Femminile, tutti i risultati del weekend biancorosso

Prima Squadra
Le ragazze di Mister Cennerilli, dopo il pareggio di 2 a 2 ottenuto sul campo della Sambenedettese, con una doppietta della Sara Fabi, hanno ottenuto il diritto di disputare tra le mure amiche il 19 dicembre alle ore 18 la semifinale della Coppa Marche.

Under 17
La squadra, sempre targata San Marino/Vis Pesaro ha ben figurato nonostante la sconfitta per 4 a 0 subita in un campo difficile e blasonato come quello del Sassuolo.
Ci preme rimediare ad una omissione relativa alla scorsa settimana quando non indicammo tra le marcatrici, nella partita con l’ Imola, il nome della pesarese Veronica Bardeggia.

Under 12
La squadra torna dalla trasferta di Val di Chienti con un risultato sfavorevole di 2 a 1. Le ragazze si sono dimostrate capaci di reagire a una partenza così così, in maniera determinante nell’ultimo tempo.
Bellissima l’iniziativa che ha coinvolto anche i genitori di rimanere a pranzo in zona per vivere un momento di gioia e di positività tutti insieme.

Under 10
Se si assegnasse il titolo di vincitrici nel campionato questo spetterebbe alle nostre bimbe, infatti si è appena conclusa la fase autunnale dominata dalle biancorosse. Complimenti alle nostre piccole atlete e allo staff capitanato da Mister Serretti, coadiuvato dalla Prof.ssa Sofia Graziani, Michela Maroccini curatrice dei portieri e dalle assistenti Giulia Lee e Giorgia Capriotti.

Credit Photo: Vis Pesaro Femminile

La primavera vince il derby 3-2!

La Primavera femminile della Roma torna alla vittoria nel derby. Le giallorosse hanno vinto per 3-2 grazie ai gol di Battistini, Petrara e Tarantino.

Il tecnico Fabio Melillo ha commentato il successo della sua squadra cosi: “È importantissimo tornare a vincere nei momenti complicati, dopo una sconfitta. Abbiamo alcune ragazze ancora infortunate, Tall per esempio tornava a giocare dopo un problema che l’ha tenuta lontana dalla squadra. Era importante ripartire non solo con una vittoria, ma anche con una prestazione convincente. Il risultato ci va un po’ stretto, perché abbiamo creato tanto, ma il calcio è così, se non concretizzi rischi la beffa”.

Melillo si è detto soddisfatto soprattutto dal carattere mostrato: “L’atteggiamento delle ragazze è sicuramente uno degli elementi positivi di questa vittoria, la squadra ha giocato con determinazione tenendo bene il campo. Tutte hanno lottato l’una per l’altra”. 

La squadra tornerà in campo domenica contro il Napoli: “Il movimento sta crescendo e la vittoria oggi non era scontata” ha ribadito il coach. “Speriamo ci dia slancio per affrontare prima di Natale il Napoli in trasferta e lo scontro diretto con il San Marino, sperando di tornare in testa alla classifica”.

Credit Photo: AS Roma

Un punto d’oro in casa del Chelsea!

Grinta, voglia di non arrendersi mai e di andare oltre fatica e difficoltà. Tutto questo, unito allo spirito di un gruppo straordinario e una organizzazione tattica perfetta permette alle Juventus Women di uscire imbattute dalla tana delle vice campionesse d’Europa. Il Chelsea dà battaglia fin dal primo minuto, aggredisce e combatte, ma sbatte contro una Juve che annulla ogni tentativo avversario, trascinata da una superlativa Peyraud-Magnin. Il pareggio è d’oro e adesso il sogno qualificazione assume sempre di più i contorni dell’obiettivo concreto. Con questo atteggiamento nulla è impossibile.

LA PARTITA

Mister Montemurro si affida al 4-3-3 con Peyraud-Magnin tra i pali, Lundorf, Lenzini, Salvai e Boattin in difesa, Rosucci, Zamanian e Pedersen a centrocampo e Girelli, Hurtig e Bonansea davanti. Le Juventus Women scendono in campo consapevoli di dover lottare per resistere all’onda Blues e fin dai primi minuti il Chelsea spinge. Tanto che la prima occasione è datata 2′: Cuthbert, che aveva sbloccato la gara dell’Allianz Stadium, scalda le mani di Peyraud-Magnin, che si rifugia in angolo con l’aiuto della traversa. Sul corner seguente ancora il portiere bianconero smanaccia evitando guai e cominciando a ergere un solidissimo muro.

Al 14′ ci prova Ingle, senza inquadrare lo specchio della porta, poi è il turno di Reiten, ma Peyraud-Magnin è ancora insuperabile. Al 26′ Kerr ha forse l’occasione migliore di tutta la gara ma, di testa, non trova la porta. La stessa attaccante non riesce a trovare la porta nemmeno al 34′, da posizione defilatissima. La porta la trova, invece, con una grandissima conclusione Bright al 35′, ma Peyraud-Magnin si esibisce in un intervento spettacolare quanto provvidenziale, impedendo al pallone di infilarsi sotto l’incrocio dei pali. C’è la sua firma sullo 0-0 che le Juventus Women portano negli spogliatoi.

La ripresa riparte come si era chiuso il primo tempo. Il Chelsea aggredisce, la Juve resiste provando a ripartire in velocità, soprattutto grazie al grandissimo lavoro di Girelli, preziosa nel rappresentare un riferimento in avanti, pulire i palloni e far respirare la squadra. La numero 10 bianconera stringe i denti anche dopo una brutta botta al ginocchio, specchio della voglia della squadra di non mollare. E la Juve non molla.

Al 65′ Hurtig impegna Berger, ma il portiere inglese chiude sul primo palo. Poi con il passare dei minuti sale la pressione del Chelsea e la Juve resiste. Con ogni energia, fino alla fine. Con una difesa di ferro, con il sacrificio di centrocampisti e attaccanti, con la grinta delle neoentrate, con la testa, oltre che con le energie fisiche. Per portare via da Londra un punto d’oro, che avvicina i quarti di finale. Un grande sogno all’inizio di questa avventura, ora un obiettivo vicino. Si deciderà tutto nell’ultima giornata, all’Allianz Stadium contro il Servette.

IL TABELLINO

Chelsea – Juventus 0 – 0 
UEFA Women’s Champions League – Group Stage MD5
Kingsmeadow – Kingston (London)

Chelsea: Berger, Bright, Ingle,Carter, Ji (35’ st Leupolz), Reiten, Kirby, Eriksson (Cap), Kerr, Cuthbert, Harder (24’ st England). A disposizione: Musovic, Telford, Nouwen, Fleming, Charles, Spence, Andersson, Fox. Allenatrice: Hayes Emma

Juventus: Peyraud-Magnin, Salvai (Cap), Rosucci, Girelli (28’ st Staskova), Bonansea (47’ st Nilden), Lundorf, Boattin, Pedersen, Hurtig (28’ st Bonfantini), Zamanian (18’ st Caruso), Lenzini. A disposizione: Aprile, Hyyrynen, Gama, Giai, Arcangeli, Beccari, Pfattner. Allenatore: Montemurro Joseph Adrian

Arbitro: Sara Persson SWE (Assistenti: Almira Spahic SWE, Jilan Taher SWE. Quarto ufficiale: Lovisa Johansson SWE)

Ammonite: 41’ st Peyraud-Magnin (J), 43’ st Kerr (C), 46’ st Bonansea (J), 46’ Berger (C)
Ammonito: 51’ st Montemurro (J)

Credit Photo: Andrea Amato

Giulia Montalti, San Marino Academy: “Ci alleniamo duramente senza mollare. Crediamo nel nostro potenziale”

Giulia Montalti, difensore classe 1992, è alla San Marino Academy dal 2016 e sa benissimo cosa significa indossare quella maglia. Il suo compito è quello di trasmettere questo attaccamento anche alle nuove arrivate, tenendo unito un gruppo che sta cercando di risalire la classifica. La vittoria con il Palermo è stata importante ma non basta, serve continuità: le ragazze di Conte cercheranno di ripetersi anche nell’attesissimo derby con il Cesena.

Sei una veterana della squadra. Qual è il tuo ruolo nello spogliatoio?
“Il mio ruolo è quello di far remare tutte nella stessa direzione e far capire l’importanza di indossare questa maglia. Cercare inoltre di essere unite il più possibile e di trasmettere i valori di questa società alle ultime arrivate”.

La vittoria con il Palermo vi ha restituito un po’ di fiducia, semmai l’aveste persa?
“Vincere ci ha ridato consapevolezza nelle nostre forze e sicuramente non basta una vittoria per soddisfarci, ma dobbiamo continuare così e dare continuità ai risultati per acquisire sempre più fiducia nei nostri mezzi”.

C’è qualcosa di cui ti penti in carriera? E cosa invece porterai sempre nel cuore?
“Porterò sempre nel cuore la vittoria del campionato di Serie C con la San Marino Academy, conquistata con un gruppo indimenticabile”.

Su cosa dovrete puntare per risalire in classifica e cosa invece evitare di ripetere?
“Dovremmo puntare sulla continuità dei risultati e allenarci duramente senza mollare, e dovremmo evitare di scoraggiarci o avere dei cali di concentrazione durante la partita perché ci sono costati troppi punti, in passato”.

Domenica ci sarà il derby in casa del Cesena. A cosa dovrete fare attenzione? Come, invece, potreste colpirle?
“Il derby è sempre una partita particolare perché è molto sentita. Dovremmo sfruttare il fatto che loro arrivano da una sconfitta e noi da una vittoria. Ma prima di tutto continuare ad allenarci bene durante la settimana, credere in noi e nelle nostre potenzialità”.

Chi è Giulia Montalti fuori dal campo?
“Io lavoro in un’azienda con turni di otto ore al giorno e nel tempo libero, fuori dal campo da calcio, mi piace stare con gli amici e viaggiare. In particolare, mi piace fare attività all’ aria aperta”.

Cosa vedi nel tuo futuro imminente e prossimo?
“Sinceramente mi godo il presente e cerco di fare il massimo per la squadra, e il futuro lo scoprirò giorno dopo giorno”.

Credit Photo: ©SMAcademy

Carolina Morace, alla rubrica “Campionesse”, spara a zero contro quelle società che usano il calcio femminile solo i propri guadagni

Carolina Morace ex giocatrice, oggi allenatrice, è tra le protagoniste della docuserie di Rakuten Tv ed ha scelto di prendere parte alla rubrica “Campionesse”, il documentario narrato da Rakuten Tv disponibile da oggi racconta in modo originale e profondo il calcio femminile, e nello stesso tempo allarga lo sguardo sul nostro sport e spero spinga le federazioni a prendere coscienza che non possiamo continuare a proporre modelli maschili per le “giocatrici donne”.

Carolina è infatti una delle tre protagoniste della puntata dedicata all’Italia insieme alla attaccante della Juventus Barbara Bonansea ed alla giovane Benedetta Orsi  del Sassuolo. Ogni episodio è dedicato a un paese ( Per la Spagna c’è anche il neo Pallone d’oro Alexia Putellas) e mette a confronto tre generazioni di giocatrici: “È una serie importante poichè ci fa capire le differenze tra la situazione dell’Italia e delle altre nazioni, che non si limita al calcio ma alla posizione della donna nel mondo di oggi.

Morace nella trasmissione esegue una giusta valutazione con i modelli femminili nel mondo del pallone, “che non sono stati tutelati. Nell’entourage dell’Italia femminile, al contrario di quella maschile, non ci sono ex giocatrici. Ma perché? C’è gente che nel settore non ha praticamente alcuna esperienza, mentre ex calciatrici con 70 presenze in azzurro stanno a guardare. Prendete una Betty Vignotto, che è stata un’icona, è nella Hall of Fame, ha fatto il presidente, ha fatto tutto, che cosa deve fare di più per meritare spazio? Io vedo figure messe lì. figure che non danno fastidio. Il calcio femminile deve essere in mano a chi lo conosce e chi ne ha fatto la storia”. E prosegue: “Sento parlare di un campionato a 10 squadre? Ma è una scelta per andare avanti o che intralcerà e basta? Io sono più per la seconda, anche perché non c’è niente del genere in Europa. Che scopo ha? Il risparmio sui costi? Il professionismo serve, ma di certo non con le 10 squadre.

Chi prende decisioni del genere evidentemente non ha a cuore il calcio femminile. Anche tra le società professionistiche, alcune sono aperte perché hanno una cultura, altre no, dipende dalle persone. Alcuni presidenti qui si muovono solo per guadagnare, mentre all’estero c’è chi lo fa anche per mettere in pratica valori come l’inclusione e della non omofobia. La Juventus però sta lavorando bene, altri ‘sopportano’ il calcio femminile e si vede.

Noi giocatrici cerchiamo pari dignità rispetto al calcio maschile, che non vuol dire parità salariale visto che gli uomini muovono una quantità di soldi mille volte superiore, ma significa avere le stesse possibilità di crescita. Questo si ottiene mettendo le persone giuste al posto giusto, perché ancora oggi ci sono responsabili del calcio femminile che dicono ‘speriamo che questa moda finisca’. Ma dove vogliamo andare?”.

Parole dure, ma reali, che mettono in luce i veri problemi del settore femminile ad un passo dal professionismo che vede ancora troppe perplessità e questa realtà poche persone ci mettono la faccia e dicono con chiarezza la verità.

 

Aldo Massimo Strippoli, Phoenix Trani: “Soddisfatti del successo all’esordio stagionale”

Si è ripartiti in Puglia dove in programma era nello scorso week-end la prima giornata di Coppa Italia. Opposte si sono trovate Phoenix Trani e Molfetta Calcio, con le padroni di cas vincenti per 3-1.
Parte nel migliore dei modi, quindi, la squadra di mister Strippoli che al Capirro Sport Village passa in vantaggio con Pina Mariano per raddoppiare nel primo tempo con Giovanna Pellegrino. Nella seconda frazione poi le ospiti tornano in gara prima del definitivo 3-1 marcato Giulia Capriati.

Al termine della partita a parlare in casa Trani è stato mister Strippoli:
 “Siamo soddisfatti di questa vittoria, non era facile ottenere i tre punti contro il Molfetta, soprattutto perché era la prima gara che disputavamo dopo mesi di preparazioni e amichevoli. È una vittoria importante soprattutto per il morale delle ragazze. L’aspetto positivo è che ci sono tanti margini di miglioramento: la squadra può crescere ancora. Ora testa a domenica prossima per la gara in trasferta contro il Nitor Brindisi”.

“Bigger Better Freestyler”: oggi vi presentiamo Linda Forsby

Il calcio femminile ha stupende interpreti sul piano tecnico, con un’eleganza sopraffina ed un’educazione del piede sublime. Se uniamo queste caratteristiche a delle freestyler professioniste di tutto il mondo esce fuori Bigger, Better, Freestyler; il nuovo simpatico progetto targato Calcio Femminile Italiano volto a valorizzare il calcio femminile attraverso il mondo del freestyle. Abbiamo coinvolto freestyler da tutto il mondo pronte a stupirci con le loro giocate ed i loro trick con l’obiettivo di sensibilizzare più gente possibile a questo magnifico sport dando prova che il calcio non è uno sport per soli maschi. Bigger, Better, Freestyler è la più grande freestyle challenge mai messa in piedi, coinvolgendo giocatrici da tutto il mondo che inoltreranno la nostra sfida a tutte le loro colleghe andando a creare una vera e propria rete mondiale. 

La freestyler che vi vogliamo presentare oggi è Linda Forsby. La giovane freestyler diciannovenne svedese di Värmland è una delle poche freestyler del suo Paese. È una ragazza molto ambiziosa e spera di emergere in questa fantastica disciplina del freestyler, la sua più grande passione. Inoltre è una grandissima tifosa del Manchester United. Il suo video è disponibile sul nostro canale Youtube.

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