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Il mondo solidale dell’ Ancona Respect raccontato in questa intervista dalle parole della Presidentessa Silvana Pazzagli

Silvana Pazzagli, presidentessa dell’Ancona Respect, quando parla della sua società è un fiume in piena, ha una carica indescrivibile che, inevitabilmente, riesce anche a trasmettere a noi che la stiamo intervistando.

Come e perché è diventata Presidente?                                                                      “Da quattro anni abbiamo voluto investire interamente il nostro impegno, oltre che sul sociale anche sul calcio femminile, e dunque è stata scelta una figura femminile simbolica visto che, purtroppo, viviamo in un mondo ancora molto sessista, in particolare anche quando si parla di sport al femminile”.

La vostra società è diventata famosa per essere molto impegnata, soprattutto fuori dal terreno di gioco, nella lotta per il sociale, quali sono le maggiori iniziative e come sono nate?                                                                                     “Come ti dicevo inizialmente, la società comprendeva anche il maschile, ma poi quattro anni fa quando molti dirigenti e allenatori per vari motivi si sono trasferiti lontano da Ancona abbiamo voluto concentrare tutte le nostre risorse per dare un tetto a tutte quelle ragazze che, dopo i campionati mondiali delle nostre azzurre, avevano volute provare a giocare a calcio fin da piccole, dunque ci siamo impegnate prima di tutto a non escludere nessuna. Mi spiego meglio, da noi in prima squadra ci sono ragazze che sono al loro primo anno di calcio e che magari, in passato, non avevano mai praticato questo sport, dunque noi abbiamo dato loro la possibilità di poter entrare subito in squadra e di giocare. Inoltre di iniziative fuori dal terreno di gioco ne svolgiamo tante, ad esempio le iscrizioni sospese per le famiglie che non riescono a pagare la quota delle proprie figlie, perché magari non riescono neppure ad arrivare a fine mese, così le aiutiamo noi. Crediamo molto poi nell’inclusione, attualmente abbiamo oltre 100 tesserate a cui, però, cerchiamo di trasmettere la nostra filosofia sportiva, che è quella di allenare e non di selezionare. Questo ha permesso che molte famiglie, anche straniere, si siano avvicinate alla nostra grande famiglia, per riprodurre negli spogliatoio dei legami e cooperare in primis con i nostri tecnici affinché prevalga sempre la solidarietà, e noi siamo i primi a fare fuori dal terreno di gioco, in particolare nel nostro quartiere sito nella sede degli archi del Mutuo Soccorso, specie in questo periodo in cui siamo stati attaccati dalla pandemia”. 

In che senso?                                                                                                          “Non ci siamo mai fermati con l’attività sul campo, garantendo almeno un allenamento a settimana, inoltre presso la nostra struttura abbiamo servito sempre pasti caldi a chi non aveva la possibilità di procurarsi da mangiare, perché in difficoltà con il lavoro, ci siamo adoperati anche nel trovare e mettere a disposizione un guardaroba sociale, un aiuto psicologico con un counselor e uno psicoterapeuta, che sono riusciti a mettere in piedi poi anche delle rappresentazioni teatrali e dei corsi di video e fotografia. Collaboriamo attivamente con i servizi sociali, che spesso ci mandano anche giovani atlete con problemi caratteriali che, però, abbiamo visionato assieme ai nostri tecnici, i quali, ovviamente, si sono sottoposti a corsi di formazione. Il contatto con il calcio giocato e le dinamiche di spogliatoio le hanno aiutate a sbloccarsi, anche perché da noi abbiamo accolto anche casi di immigrazione, con situazioni disperate alle spalle, che hanno portato intere famiglie a fuggire della guerre e dalla miseria più nera, cercando di ricostruirsi in Italia una nuova vita”. 

So che lei però si è messa in primis in discussione e ora è diventata il secondo portiere della squadra, è tutto vero?                                                            “Assolutamente sì, con il fatto che ero in sovrappeso a 45 anni,  ho iniziato ad allenarmi con le ragazze, e devo dire che all’inizio ho davvero stretto i denti perché facevo tanta fatica, gioco in porta, come secondo portiere, ma questo fa sì che devo guadagnarmi la credibilità delle mie compagne. Anche come giocatrice ho fatto tantissimi sacrifici e in Coppa Marche ho esordito fra i pali. Tengo a precisare che sul terreno di gioco non voglio assolutamente alcun trattamento di favore, infatti tolgo i panni del Presidente per indossare quelli della giocatrice, e come tale vengo trattata dal mister e dal preparatore dei portieri, quest’ultimo Giorgio Faro merita una menzione speciale per tutto quello fatto per me, è davvero una persona fantastica che ci tengo a ringraziare in pubblico”.

Vuole ringraziare qualcuno in particolare?                                                              “Tutti i tecnici che ci permettono di svolgere la nostra attività, in particolare Giacomo Zacconi e il nostro direttore tecnico Alessio Abram, anche perché ora come ora, oltre alla prima squadra, abbiamo un under 8, 10, 12 e 15. Colgo l’occasione, tramite le pagine digitali del vostro portale, per lanciare un appello a tutti quelli che ci vogliono dare una mano per contattarci sulla nostra pagina Facebook”. 

Ringraziamo a nome di Calcio Femminile Italiano la Presidentessa Silvana Pazzagli per questa intervista che ci ha concesso in esclusiva.

 

Sofie Junge Pedersen, Juventus: “Il Chelsea è una squadra molto forte, noi abbiamo lottato tutte insieme oggi”

Le dichiarazioni di Sofie Junge Pedersen dopo il pareggio contro il Chelsea in UEFA Women’s Champions League:

«Molto importante per noi aver conquistato questo punto, ora con una vittoria possiamo andare avanti e siamo molto felici di questo – così Sofie Junge Pedersen -. Il Chelsea è una squadra molto forte, noi abbiamo lottato tutte insieme oggi»

Credit Photo: Andrea Amato

Pari a reti bianche, il Tavagnacco ferma la capolista Como

In avvio Beretta chiude lo specchio della porta a Carravetta, poi le gialloblù se la giocano e vanno anche vicine alla rete. Risultato giusto.

Concentrate, compatte e solide. Solo così le ragazze del Tavagnacco potevano fermare la capolista Como nel recupero della nona giornata di campionato. Un’ottima risposta dopo la prova opaca di domenica scorsa contro il Cittadella. E’ un bel punto che inoltre significa porta inviolata, grazie anche al grande intervento di Beretta in avvio di gara su una conclusione velenosa di Carravetta. Da lì in avanti la retroguardia gialloblù è riuscita a contenere molto bene le lombarde non concedendo nulla. Mister Rossi, rispetto alle abitudini, arretra Grosso sulla linea delle centrocampisti, nel 4-3-3 sono Devoto e Kongouli gli esterni a supporto di Ferin. Dietro c’è spazio per Sciberras con lo spostamento di Toomey come terzino sinistro. Nel primo tempo quest’ultima soffre un po’ dato che le ospiti spingono molto nella sua zona di campo, ma non producono nulla al di là di un tiro al volo di Roventi che finisce alto. Tra le friulane la più pericolosa è Devoto alla mezz’ora, ma Rizzon è abile a respingere il tentativo mancino della numero 9 friulana. Un colpo di testa di Ferin bloccato da Salvi chiude il primo tempo.

Nella ripresa è la stessa centravanti gialloblù a procurarsi l’occasione quando salta due avversarie prima di cercare il secondo palo con una conclusione a giro; il pallone termina a lato di pochissimo. In due circostanze fra il 60’ e il 65’ è Kongouli (una delle migliori in campo) ad andare vicina al bersaglio prima con un destro fuori a conclusione di una azione personale e poi con un tiro-cross di sinistro sul quale non arriva nessuna compagna a correggere la traiettoria nello specchio della porta. Il Como al 78’ trova la rete quando su invito di Picchi, Roventi pesca l’angolino con un diagonale di destro, ma la bandierina del guardalinee si alza e segnala fuorigioco. Allo scoccare del 90’ è Zuliani a non arrivare in tempo su una bella sponda di Ferin per concludere a rete, ma lo 0-0 resta il risultato più giusto. Poco tempo per recuperare le forze; domenica arriva il Ravenna.

TAVAGNACCO-COMO 0-0
TAVAGNACCO
Beretta, Sciberras, Rossi, Veritti (39’ st Martinelli), Toomey, Caneo (26’ st Zuliani), Tuttino, Grosso, Devoto (26’ st Milan), Ferin, Kongouli (39’ st Abouziane). Allenatore: Rossi.
A disposizione: Girardi, Donda, Gianesin, Pinatti.
COMO
Salvi, Roventi, Rizzon, Hilaj, Vergani, Picchi, Pastrenge (41’ st Bianchi), Beil (15’ st Mariani), Kubassova (15’ st Rigaglia), Carravetta (24’ st Cascarano), Di Luzio. Allenatore: De La Fuente.
A disposizione: Bettineschi, Dubini, Cecotti.
Arbitro: Zago (sezione Conegliano)
Note: Ammonite: Caneo e Mariani. Recupero: 3’ e 4’.

Credit Photo: Tavagnacco Femminile

Una Erika Ponzio da record, è la giocatrice che ha segnato 10 goal nella partita del suo Torino Women contro il Collegno

La squadra del Torino Women è la seconda in classifica nel campionato di eccellenza girone A. In questo articolo-intervista parla il suo capocannoniere Erika Ponzio, che ha fin qui realizzato 17 goal, 10 segnati in una sola partita, un record supermeritato da una ragazza che ha sempre messo l’anima nelle maglie che ha indossato, e che, dopo un brutto infortunio capitatole sul finire dello scorso campionato, si è rialzata più forte di prima e si è messa al servizio del suo Toro, facendosi conoscere a suon di goal e dimostrando a tutti che i sogni e la partita perfetta non sono solo sogni, ma che si possono realizzare.

Domenica scorsa hai giocato con il tuo Torino contro il Collegno e la partita è finita 10-0 con 10 goal meravigliosi tutti segnati da te, cene puoi parlare?                   “Il primo goal l’ho fatto su rigore, ho piazzato la palla  nell’angolino basso, il secondo mi sono ritrovata a tu per tu con il portiere e ho fatto il pallonetto, il terzo ho scartato il portiere e poi ho incrociato di sinistro, il quarto ho dribblato l’avversario e poi a tu per tu con il portiere ho fatto lo scavetto, il quinto ancora su rigore l’ho tirato sempre basso ma questa volta ho cambiato angolo, e così siamo andati sul 5-0 alla fine del primo tempo, il secondo, il terzo e il quarto li fatti nel giro di poco meno di 10 minuti”. 

Ci più raccontare degli altri goal arrivati nella ripresa?                                               “Si, certo, il sesto all’inizio del secondo tempo, mi trovavo in posizione un po’ defilata al bordo area sull’esterno, il loro portiere era fuori dai pali, ho tirato e ho segnato, il settimo ho dribblato l’ultimo difendente me la sono toccata, per poi incrociare con il sinistro e ho preso palo-goal, mentre l’ottavo ho anticipato il portiere che stava per prendere la palla  con un tocco, poi l’ho saltata e ho segnato, il nono ho tirato da fuori area un tiro di potenza che è andato vicino all’angolino e si è, per mia fortuna insaccato nella rete anche questo, il decimo, infine, ho avuto un cross di una mia compagna e l’ho solo appoggiata  in porta, quest’ultimo devo dire che è stato davvero facile perché eravamo due contro una”. 

Le tue sensazioni?                                                                                                      “Sono stati tutti momenti di grande gioia e la sensazione a fine partita era bellissima e mi straripava nel petto, perché inizialmente non pensavo di riuscire a fare 10 goal, poi man mano ho iniziato a crederci, tanto è vero che, dopo aver siglato l’ottavo goal, ho chiesto all’arbitro quanto mancava alla fine, e mi sono concentrata tantissimo per cercare questo piccolo-grande record, che mi ero prefissato come obiettivo, inoltre devo dire che tutte le mie compagne mi hanno aiutata a realizzarlo, e questo mi rende sicuramente molto orgogliosa”. 

A chi dedichi questo tuo record personale?                                                                  “A tutte le persone a me vicine, alla mia famiglia, a tutti quelli che mi hanno sempre supportato, a un ragazzo che fatto breccia nel mio cuore, però, se posso, la primissima dedica lo faccio a me stessa, non per peccare di presunzione ma per tutti i sacrifici che ho fatto e per tutta la passione che ho messo da sempre, fra gioie e dolori, penso proprio di meritarmelo”. 

Una dedica speciale in un anno sportivo complicato anche per le tue compagne? “Nella mia carriera ho vissuto momenti belli, ma anche altri più brutti e difficili, come per esempio per il Torino questa stagione è uno di questi a paragone della precedente, sia per una questione di rosa, con tante partenze, che per problemi economici, ma tutto questo non mi ha fatto abbattere anzi, mi ha dato ancora di più la carica, per rimboccarmi le maniche e dimostrare assieme alle mie compagne il nostro valore nonostante tutto”.

Ringraziamo Enrika Ponzio per la sua disponibilità ad essere intervistata e il Torino Women da parte della redazione di Calcio Femminile Italiano.

Credit Photo Giuseppe Fazari

Cecilia Salvai, Juventus: “Sono orgogliosa delle mie compagne”

Le dichiarazioni di Cecilia Salvai dopo il pareggio contro il Chelsea in UEFA Women’s Champions League:

Ecco le parole di Cecilia Salvai post partita:

«Immaginavamo questa partita. Sapevamo che per la maggior parte del tempo la palla l’avrebbero avuta loro, ci teniamo stretto questo pareggio – il commento di Cecilia Salvai -. Sono orgogliosa delle mie compagne, abbiamo sofferto insieme e ci siamo incoraggiate a vicenda, avvicinandoci sempre di più al risultato. Credo che questa unione si sia vista in campo. Sapevamo di non commettere alcun errore e non l’abbiamo commesso. Questo punto ha un valore enorme e ora ci giochiamo l’ultima partita all’Allianz Stadium dove avremo bisogno di tutto l’affetto dei nostri tifosi»

Credit Photo: Andrea Amato

Hamraoui e Diallo tornano ad allenarsi insieme; Didier Ollé-Nicolle, coach PSG: “Dovranno abituarsi a vivere di nuovo insieme”

A un mese di distanza dall’aggressione, Kheira Hamraoui e Aminata Diallo si ritroveranno per la prima volta in un allenamento del PSG femminile. Le due calciatrici si erano incontrate già la scorsa settimana, alla presenza di un mediatore, ma stamattina torneranno alle sedute collettive dopo essersi allenate individualmente fino ad oggi.
Lo ha annunciato il tecnico Didier Ollé-Nicolle alla vigilia della trasferta di Kharhiv in Champions League: “Per un mese il club e lo staff hanno svolto un grande lavoro di supporto al di fuori del gruppo. Ci sono state due settimane di lavoro individuale e oggi la società ha deciso di reintegrarle. Servirà un rientro graduale, dovranno abituarsi a vivere di nuovo insieme”.

Sandy Iannella non basta, e l’Arezzo passa sul campo del Pontedera

Seconda sconfitta consecutiva per il Pontedera, che perde 2-1 in casa contro l’Arezzo capolista del Girone A di Serie C.

Le amaranto passano dopo undici minuti con Martina Ceccarelli, e al 33′ Costanza Razzolini sfrutta un’errata uscita di Bulleri e realizza il raddoppio aretino. Nel secondo minuto di recupero del del primo tempo le pontederine accorciano le distanze con Sandy Iannella. Le padrone di casa provano a pareggiane nella ripresa ma non basta, e alla fine a vincere è l’Arezzo.

Con questo risultato le ragazze di Renzo Ulivieri scendono in undicesima posizione con undici punti, finendo in zona playout.

Nel prossimo turno il Pontedera andrà in casa del Pinerolo, che purtroppo ha dovuto saltare domenica scorsa la partita con Pavia Academy.

PONTEDERA:Bulleri, Rizzato, Sidoni, D’Alessandro, Tramonti, Mazzella (74′ Aug), Giusti (83′ Pojer), Iannella, Consoloni, Maffei, Pantani. A disp: Bensi, Gavagni, Lanzotti, Mbaye, Vannucci, Ceccardi, Gambardella. All.: Ulivieri.
AREZZO: Valgimigli (46′ Aliquò), Tuteri, Costantino, Paganini, Orlandi, Razzolini, Ceccarelli, Verdi, Gnisci (71′ Lorieri), Pasquali, Ferretti. A disp: Zijlma, Sabia, Cirri. All: Testini.
MARCATRICI: 11′ Ceccarelli (ARE), 33′ Razzolini (ARE), 47′ Iannella (PON).

Photo Credit: Facebook Us Città di Pontedera CF

Crema 1908 bello ma non basta, a passare è la 3Team Brescia Calcio

Sconfitta amara per un Crema bello ma poco concreto, che perde in casa con la 3Team Brescia Calcio per 1-0.

Prima occasione cremina al quinto minuto, quando Turrini impegna Massimo, pronta la risposta del portiere ospite. Il Crema spinge: al 12′ Carletti libera Turrini che dal limite non trova lo specchio della porta. Al 21′ Turrini libera Dossi al cross per Cremonesi, la quale tira e impegna Massimo in angolo. La 3Team passa al 26′: azione in solitaria di Chiara Pedemonti che scarta la difesa e infilza Uggè con un pallonetto.

Le cremine provano nella ripresa ad acciuffare il pareggio: al 48′ punizione velenosa di Pedrini che impegna Massimo. Michèle ci prova ancora al 79′ con un tiro da fuori che sfiora l’esterno del palo. Nel finale Pedrini serve Tommaseo che dal limite calcia bene ma il tiro è preda di Massimo che spegne le speranze nerobianche.

Un ko difficile da masticare per la formazione di Elena Calderola, perché restano al terz’ultimo posto del girone lombardo di Eccellenza con sei punti.

Il Crema avrebbe dovuto giocare ieri la sfida di campionato andando in casa della Minerva Milano, ma non si è disputata causa neve, pertanto le cremine scenderanno domenica sul campo della capolista Lumezzane, che invece ha giocato sfidando proprio la 3Team Brescia Calcio, con le valgobbine che hanno sconfitto le bresciane per 3-1.

Photo Credit: Instagram Crema 1908 Women

Eccellenza: i risultati del weekend di Lombardia e Veneto

Ecco i risultati dello scorso fine settimana per i campionati di Lombardia e Veneto. I campionati di Alto Adige e Piemonte osserveranno un periodo di riposo rispettivamente fino al 5 marzo e il 6 febbraio.

Lombardia: dodicesima giornata
Continua il testa a testa tra il Lumezzane e l’Acc.Vittuone. Entrambe vincono in trasferta contro Polisportiva Oratorio 2B per 1-5 e Polisportiva Monterosso per 0-1. Il 3Team Brescia vince 1 a 0 contro Crema 1908, mentre il Cesano Boscone Idrostar batte per 2 a 1 il Gavirate Calcio. Ancora una vittoria per Minerva Calcio che batte 4 a 1 il Sedriano.La partita tra Femminile Mantova e Tabiago verrà disputata giovedì 6 gennaio.
La classifica: Lumezzane e Acc.Vittuone 28 p.ti, Pol.Monterosso 24 p.ti, Doverese 22 p.ti.

Veneto: nona giornata
Girone A

La partita tra Virtus Padova e Le Torri è stata rinviata, ne approfitta Raldon che vince 12 a 0 contro la Union Volta Roncaglia e agguanta Padova in testa alla classifica. La Bassanese vince 5 a 0 contro Gordige, il Real San Massimo batte 3 a 1 Cadore e la Villafranchese archivia la pratica Venera Calcio per 2 a 0.
La classifica: Virtus Padova e Raldon 22 punti, Real San Massimo 19 punti, Cadore 17 punti.

Girone B
Villorba continua a vincere, questo fine settimana lo fa contro il Carbonera con un rotondo 5 a 0. La Spal Cordovado insegue e vince per 2 a 1 contro il Condor Treviso. Pareggio tra Keralpen e Maerne per 2 a 2. Partita ricca di gol tra Nuova Virtus e Saronecaneva che termina con il risultato di 3-5 per le ospiti.Rinviata Treviso Women e Permac Vittorio Veneto.
La classifica: Villorba 25 punti, Spal Cordovado 23 p.ti,  Condor Treviso 18 punti.

 

La Juventus di Montemurro strappa un prezioso punto sul difficile campo del Chelsea

Al calcio di inizio tra il Chelsea e la Juventus, la sfida tra Servette e Wolfsburg era già terminata: 0-3 per il Wolfsburg che saliva ad 8 punti, superando di fatto le bianconere in campo a Londra. Per le ragazze di Montemurro un solo obbiettivo: cercare di ribaltare la sconfitta dello “Stadium” e proseguire il cammino in Champions.

Obbiettivo molto arduo e difficile ma non impossibile, in un girone infuocato, con le padrone di casa che partono aggressive fin dai primi minuti.

Le neo campionesse d’ Inghilterra, dopo la strepitosa vittoria contro l’Arsenal, vogliono battere anche le campionesse d’Italia e cercare di mettere in bacheca la loro prima Champions. Gara in salita per le bianconere che si salvano grazie a tre strepitose parate di Peyraud sui tiri di Kerr, Kirby ed Eriksson.

Una prima mezz’ora di gioco che ha visto la Juve difendersi, senza portare pericoli alla porta di Berger, ed un Chelsea attaccare a tutto campo: andando al tiro più volte.

Campo pesante, sotto una pioggia fine ma costante, che ha reso la palla molto viscida e di difficile controllo. Joe chiede calma e protezione di palla chiedendo a gran voce un 4-1-4-1 in fase di non possesso, cercando di controllare meglio le ripartenze, senza regalare il gioco alle avversarie nel centro campo. Kerr grazia la Juventus, colpendo una palla di testa, sotto porta da due passi dal portiere e poco dopo è ancora la numero uno (16 di maglia) delle file Italiane a togliere dal sette la palla calciata da Cuthbert. La pressione sul portatore di palla con costanza delle nostre ragazze induce il Chelsea ai tiri da fuori ed impedendo, di fatto, pericolose incursioni in area. Primo tempo che termina sul giusto risultato di 0 a 0.

Ripresa che vede sempre le padrone di casa proiettate in avanti alla ricerca della rete e la Juve a cercare di difendersi con tutte le forze possibili. Le buone giocate di Girelli e Bonansea vengono bloccate dalla difesa dei Blue non concedendo alle bianco-nero di effettuare il tiro a rete. Entra Arianna Caruso al posto di Zemanian per cercare di portare maggior esperienza ed a creare più gioco offensivo e Lina Hurtig prova il tiro, ma Berger neutralizza facilmente.

Le ragazze di Montemurro tengono bene palla, ed inserisce Staskova e Bonfantini, e sembrano apprezzare il trascorrere del tempo: con il risultato ancora bloccato sulla parità. Mentre Emma Hayes effettua i cambi, inserendo forze fresche, a cercando di sbloccarla.

La pioggia ha cessato la sua caduta ma il freddo si fa sentire con un vento che gela un pò tutti sia in campo che fuori. La migliore in campo bianco-nera: Peyrand Magnin, viene placcata su una azione in area piccola, ed Aprile si scalda a bordo campo, ma non verrà effettuato il cambio. Gli ultimi cinque minuti vede le padrone di casa effettuare un vero assedio alla porta Juventina ma tutta la squadra reagisce bene, anche quando un tifoso entra in campo, e chiude con concentrazione e grinta una partita difficile.

Termina con un ottimo pareggio, ed un prezioso punto per la trasferta Inglese della Juventus, in un finale nervoso, con un Chelsea sempre al comando del girone A e con ancora la qualificazione alle fasi successive molto aperta.

 

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