Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 3326

Rita Guarino, coach Inter: “Risultato soddisfacente. Ora settimana importante per crescere”

L’Inter Women non sbaglia contro l’Empoli e vince 4-1 fuori casa calando il poker. Al termine del match ha parlato l’allenatrice delle nerazzurre, Rita Guarino, che ai microfoni di Inter TV ha analizzato la partita vinta dalle sue ragazze.

SODDISFAZIONEDopo la terza vittoria consecutiva, ecco le parole di mister Guarino al termine del poker all’Empoli. «Siamo naturalmente contenti del risultato perché è maturato dopo un primo tempo intenso dove le ragazze hanno spinto. Abbiamo chiuso nella ripresa ma abbiamo sofferto anche in qualche occasione in cui dobbiamo migliorare. Contenti di rimanere a punteggio pieno per quello fatto in campo. La prossima settimana, viste anche le nazionali, lavoreremo e avremo la possibilità di insistere su alcuni concetti. Ma vogliamo anche aumentare il minutaggio in vista della Roma». 

Credit Photo: Bruno Fontanarosa 

Le granata sconfitte di misura a Como

Al Campo Sportivo Cislago è iniziata la nostra avventura in questo quarto campionato di Serie B Femminile.
Oggi le granata hanno incontrato una delle squadre favorite alla promozione in serie A. Mister Colantuono deve fare a meno di Domi, mentre il resto del gruppo ha lavorato duramente per tutta la settimana per presentarsi al meglio a questo appuntamento. Il Cittadella Women schierato all’inizio presenta alcuni volti nuovi quali Peressotti, Corazzi e Vecchione.
Le lariane invece partono con una formazione rinnovata e rinforzata in ogni reparto segno della loro volontà di puntare alla vittoria e ad un campionato in testa alla classifica fin dall’inizio. Le premesse per un buon incontro ci son tutte.

Dopo i primi minuti di studio, è il Como che si fa vedere davanti alla porta di Toniolo con i tiri di Di Luzio, strozzato, e palla parata dalla nostra numero uno, mentre più pericoloso è il tiro che 2 minuti dopo sempre la numero 19 comasca impegna seriamente la nostra Toniolo.

Al 19° grave infortunio per la numero 6 del Como, Cavicchia, il gioco rimane fermo per alcuni minuti, il tempo per i sanitari per capirne la gravità e prestare i primi soccorsi, al suo posto Carravetta. Poco dopo al 29° l’episodio che decide l’incontro. Dal calcio d’angolo Ceccotti calcia al centro, Ponte salta ma con il braccio sfiora il pallone e l’arbitro decreta il rigore. Dagli undici metri Picchi spiazza Toniolo e porta in vantaggio il Como Women.

Poi al minuto 33° Vecchione spara leggermente alto su un invito dalla destra di Ponte abile a rubare palla su una ripartenza del Como.
Al 36° Rizzon di poco non trova lo specchio della porta su cross da calcio d’angolo.
Al 40° uscita provvidenziale di Toniolo che si trova davanti a se Di Luzio e abilmente la fa allargare facendola uscire dall’area.
La Kabassova su passaggio di Pastrenge al 43° si mangia il gol del 2 a 0, tutto vanificato da una grande parata di Ilaria che chiude la porta granata.

Subito ad inizio ripresa occasionissima per le granata. Su lancio dalla trequarti di Peruzzo, liscio della Lipman che smarca la nostra Zanni la quale arriva in ritardo sul pallone e non riesce a calibrare al meglio la palla.
Un secondo tempo dove, poco alla volta le nostre ragazze sono uscite mantenendo spesso il possesso palla.  Al 2° Un colpo di testa di Ponte su cross di Peruzzo, non impensierisce il portiere lariano. Al minuto numero 4 gran giocata di Vecchione che liberatasi di un paio di avversari fa partire un tiro che il portiere riesce a mandare in calcio d’angolo non senza qualche difficoltà, applausi dai tifosi presenti per l’intervento che salva il risultato. La partita continua con un presenza costante del Cittadella nella fase costruttiva del gioco da centrocampo in su, qualche cambio per far respirare le ragazze che avevano speso molto, ricordando che la giornata era molto calda.

Verso la fine, episodio discutibilissimo con l’espulsione di Peressotti, su retropassaggio di Peruzzo la numero quattro anticipa la Ceccotti sfiorandola, l’arbitro irremovibile e sicuro, decreta la punizione e il cartellino rosso alla nostra giocatrice. Sulla battuta parte Ceccotti che trova le manone della Toniolo, nella ribattuta Carravetta spara alto.

Non succede nulla fino alla fine tranne un brivido con un uscita di Toniolo sulle avversarie. Al Como tre punti, mentre il Cittadella Women da questa sfida può trarre indicazioni positive e maggior convinzione nei propri mezzi, segno che la squadra ha reagito bene allo svantaggio e alle occasioni avverse.
Settimana prossima sfida casalinga e derby con il Chievo Verona Women.

Il tabellino del match:

COMO WOMEN-CITTADELLA WOMEN 1-0
29° Picchi (CO) su rigore

COMO WOMEN
Salvi, Lipman (65° Mariani), Vergani, Pastrenge, Cavicchia (19° Carravetta), Rigaglia, Ceccotti, Rizzon, Di Luzio (65° Hilaj), Picchi, Kubassova (85° Cascarano).
All. Sebastian De La Fuente

CITTADELLA WOMEN
Toniolo, Peressotti, Ripamonti, Novelli (46° Larocca), Masu, Peruzzo, Meggiolaro (59° Pizzolato), Corazzi (85° Nurzia), Ponte (71° Zorzan), Zanni (59° Begal), Vecchione.
All. Salvatore Colantuono

Credit Photo: Fabrizio Cusa

Il Chievo ingrana la prima! Marenic stende la Pro Sesto

Dopo mesi di attesa riparte la Serie B ma soprattutto ritorna finalmente in campo il Chievo Women, chiamato al primo impegno ufficiale della stagione sportiva 2021/22.
Boni e compagne provengono da più di un mese di preparazione molto intensa per ricercare la forma ideale per lo start del campionato.
Tante le novità di questo nuovo corso, a partire dal tecnico, Giacomo Venturi, chiamato alla guida della squadra e a far divertire tifosi e appassionati clivensi.

Allo stadio “Aldo Olivieri” di Verona le ragazze gialloblù affrontano la neopromossa Pro Sesto in una contesa che si annuncia sicuramente avvincente. Subito titolare la nuova arrivata Jelena Marenic, chiamata a guidare l’attacco gialloblù insieme a Valentina Boni. Subito dall’inizio anche la giovanissima Bolognini.

Classica fase di studio all’inizio della gara, con le due formazioni che lottano molto a centrocampo. Al 16′ arriva la prima grande chance per la Pro Sesto: passaggio arretrato troppo debole di Pecchini per Olivieri che favorisce l’anticipo di Coda. L’attaccante delle lombarde non riesce a insaccare da buona posizione.
Vantaggio Chievo: Al 23′ la sblocca la squadra di casa. Sciabolata verso l’area di Bolognini, agganciata con grande classe e atletismo da Marenic. La numero 80 non ci pensa due volte e scarica un gran tiro col destro che si infila rasoterra all’angolino. Vantaggio clivense quindi, con la squadra della Diga bravissima a sfruttare la prima vera opportunità del match. Prova subito a scuotersi la Pro Sesto, colpita oltremodo dal goal, grazie a Mariani, ma il suo tiro da fuori finisce di poco alto. Una soluzione, quella dalla distanza, che la compagine lombarda prova con insistenza. Olivieri, però, si mostra sempre attenta.
Il Chievo però continua a fare il suo gioco senza lasciarsi schiacciare e al 26′ rimette di nuovo il naso in avanti con Bolognini, che dopo l’assist prova anche il destro dalla distanza, troppo centrale. Succede molto poco fino alla fine del primo tempo, con le due squadre che faticano a creare delle occasioni realmente pericolose. Ottima la prestazione delle gialloblù nella prima frazione, trascinate dal gol ma anche dalla fisicità della sua pivotJelena Marenic. Buono anche il possesso palla delle clivensi, che però rischiano talvolta qualcosa in fase di uscita.

La ripresa inizia sulla falsariga della prima frazione, con le due formazioni che lottano molto a centrocampo.
La Pro Sesto cerca ancora la soluzione da fuori, come al 57′ ci prova Carlucci, ma il tiro finisce sul fondo. Dopo appena un minuto arriva una grande chance per il ChievoDallagiacoma converge al centro dalla fascia destra, pescando con uno splendio filtrante Mascanzoni. A tu per tu con Selmi, la numero 11 prova a piazzarla, ma il portiere avversario con un’autentica prodezza riesce a sventare il pericolo.
Nella fase centrale della seconda frazione si abbassa di molto il ritmo, con le ventidue in campo che risentono molto del forte caldo viziato ancora delle alte temperature estive.
Uno squillo arriva però ancora da Daiana Mascanzoni, che prima di lasciare il posto a Mele sfiora l’incrocio dei pali con una conclusione a giro dall’interno dell’area.
Il Chievo  controlla con molta calma il pallone e prova a chiuderla con Tardini, ma la conclusione della numero 25 viene deviata ancora in corner da Selmi. Quando tutto sembra volgere al termine, però, la Pro Sesto ha una grande occasione per il pareggio. Al 94′ il traversone da corner finisce sui piedi di Tugnoli. Il difensore calcia al volo con buona coordinazione, non trovando la porta per pochissimi centimetri. Pericolo scampato per le gialloblù, visto che una marcatura in questo momento sarebbe stata una doccia gelata.

Finisce così la gara. Debutto subito vincente per Venturi e le ragazze gialloblù, che con personalità, ma anche sacrificio, conquistano i primi tre punti della stagione.
Chievo cinico nella prima frazione e attento a non concedere quasi nulla alla Pro Sesto.
Strepitoso l’impatto della nuova arrivata Marenic, che è stata abile nel tenere sempre il pallone, proteggendolo spalle alla porta, così da far salire la squadra.
Molto mobile la serba, che ha dimostrato anche di essere in grado svariare su entrambe le fasce e sapersi sacrificare. Splendido il gol realizzato, con uno stop e una coordinazione praticamente perfette. Da segnalare anche la prestazione della classe 2003 Gaia Bolognini, subito a suo agio in cabina di regia.
Adesso testa alla sfida di domenica prossima, perché il calendario presenta subito uno stimolante derby in casa del Cittadella.

CHIEVO WOMEN: Olivieri; Pecchini, Zanoletti, Salaorni; Caliari (36′ Dallagiacoma [87′ Gidoni]), Tardini, Bolognini (72′ Salimbeni), Peretti (87′ Fancellu), Mascanzoni (72′ Mele); Marenic, Boni.
PRO SESTO: Selmi; Dell’Acqua, Confalonieri, Tugnoli, Pedrazzani; Marasco (83′ Carabetta), Abati (83′ Nascamani), Scuratti (56′ Grumelli); Carlucci (63′ Riva), Mariani, Coda (82′ Mauri).
MARCATRICI: 23′ Marenic (CHI).
AMMONITE: Confalonieri (PS); Grumelli (PS); Abati (PS); Pecchini (CHI); Gidoni (CHI).

Credit Photo: Pierangelo Gatto 

LND Veneto: nel prossimo week-end l’inizio della Coppa, venti le squadre al via

Sta par ripartire la stagione per le squadre di calcio femminile di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nel prossimo week-end infatti start per la coppa a carattere regionale, il secondo turno è previsto per domenica 26 settembre mentre il terzo il 31 ottobre, quarta e quinta giornata si svolgeranno poi nel marzo del 2022. Venti le squadre presenti, diciassette sono venete e tre del Friuli Venezia Giulia (Sarocaneva, Nuova Porcia e Spal Corodvado). Questi i quattro raggruppamenti per la manifestazione targata 2021-2022.

Girone A Cadore, Le Torri, Raldon, Real S.Massimo 2000,  Venera Calcio
GIRONE B Bassanese, Gordige, Villafranchese, Virtus Padova, Union Voltaroncaglia.
GIRONE C Condor Treviso, Maerne, Nuova Virtus, Permac Vittorio Veneto, Spal Corodvado
GIRONE D Carbonera, Keraplen Belluno, Sarocaneva, Treviso Women, Villorba.

La San Marino Academy riparte in Serie B con tre punti meritati

Parte con uno staff tecnico totalmente rinnovato ed un rosa modificata per metà, la stagione 2021-22 della San Marino Academy – impegnata nel campionato di Serie B femminile, dopo l’esperienza dell’anno passato nella massima serie –. Nonostante una prima fase di studio, sotto un caldo sole di metà settembre, sono le Titane a farsi preferire fin dalle prime battute. Tanto che nel primo quarto di gara si contano solo opportunità biancoazzurre: dopo il tentativo impreciso di Fusar Poli, contratta al limite per il primo calcio d’angolo arrivato già nel corso del primo minuto, è Menin a provarci senza troppa potenza. Difetto comune anche al colpo di testa di Jansen, arrivata da ghiotta posizione, ma abbrancato da Fabiano. Al quarto d’ora l’Academy va in porta sull’asse Fusar Poli-Papaleo, con quest’ultima a controllare in maniera imprecisa e finendo per favorire l’uscita coraggiosa dell’estremo sardo. Nell’occasione, contrasto doloroso per la caviglia dell’attaccante di casa, uscita per una manciata di secondi e tornata prontamente in campo. In quella porzione di inferiorità numerica, Menin si è resa protagonista di uno sfondamento dei suoi, contrato sul più bello da Scarpelli.

La Torres si fa vedere in ripartenza con Gomes, che battezza il corridoio centrale per far correre Bassano. Nell’occasione è attenta e veloce Piazza nel lasciare la porta ed anticipare di piede la giocata in profondità potenzialmente ferale. Episodio che non destabilizza la San Marino Academy, che torna prontamente a tessere interessanti trame di gioco. Alcune delle quali, favorite da errori avversari: così al 24’, quando un rinvio corto di Fabiano diviene preda di Menin. Dopo un contrasto al vertice, la palla schizza al limite per Barbieri che arma un destro a giro troppo abbondante rispetto al montante. Nella prima giornata di campionato c’è lavoro anche per Chiara Gualtieri, intervenuta per Papaleo in precedenza e al 25’ per soccorrere Yesica Menin. Accasciatasi a terra, il capitano sammarinese ha regalato momenti di apprensione salvo rientrare presto in campo. Si gioca poco nella fase centrale del primo tempo, anche per il contatto testa contro testa tra Jansen e Peddio dove ad avere la peggio è il laterale ospite, tornata comunque sul rettangolo verde di lì a poco.

L’Academy continua spingere, ma il gol sembra non voler arrivare. Non sullo scarico di Brambilla per Jansen, che calcia debolmente dai 25 metri, e nemmeno sull’azione manovrata che passata dalla verticalizzazione di Montalti e l’apertura di Jansen, per mettere in moto Papaleo. Immediato il cross per Barbieri, che non arriva all’impatto. Si segnala al 37’ il primo tiro in porta della Torres, ripartita in velocità con l’imbucata di Gomes per Bassano che si fa trenta metri palla al piede prima di convergere e saltare Montalti. Brava ad uscire Groff, che devia il destro dell’avversaria, impennatosi per una facile presa di Piazza.

Nella porzione finale di frazione, timide proteste dell’Academy per un presunto tocco col braccio in area di una tra Pederzani e Peddio. Sulla conclusione di Menin, infatti, sono due le avversarie arrivate a murata il capitano di casa che ravvisa un impatto illecito palla-mano. La Torres, dal suo canto, gioca solo in contropiede e c’è mancato davvero poco affinché la tattica di Genovese fruttasse il vantaggio. Dieci secondi prima del 45’, infatti, Gomes si fa trovare in posizione regolare sul centro-sinistra. Inutile e rischioso il tentativo in extremis di Montalti, che non riesce a fermare l’avversaria arrivata a sparare a dieci metri dalla porta, sparando incredibilmente alto al tu per tu con Piazza. Pericolo scampato per le Titane, che tornano a provarci nel finale, senza riuscire a calciare nello specchio della porta sassarese.

Nella ripresa suona tutta un’altra musica nello spartito biancoazzurro: già al 48’ Menin si conquista di ostinazione un angolo corto che Fusar Poli recapita a centro area. Colpo di testa da breve distanza di Barbieri, su cui si supera Fabiano, aiutata da una compagna nel negare un semplice tap-in a Menin. Dista però appena trenta secondi ulteriori il vantaggio sammarinese, che arriva dagli undici metri. Decisivo il tocco di mano di Ladu sull’iniziativa di Barbieri, che si incarica anche della battuta: spiazzata Fabiano, che battezza la battuta incrociata, e partita sbloccata dalla San Marino Academy.

Immediato intervento sullo scacchiere tattico di Genovese, che getta nella mischia Iannazzo e Lorieri, ma è sempre l’Academy a fare la partita. È il 54’ quando Menin fa il vuoto sulla corsia di competenza e appoggia d’esterno a Barbieri, che calcia col mancino trovando una deviazione in corner di un’avversaria. Peraltro il medesimo esito della simile combinazione che, passata da capitano e bomber, arriva a recapitare il pallone in area sul piede di Massa. Stop di destro e tiro di sinistro della neoentrata, che trova il determinante muro fuori di Blasoni. Tra le due opportunità, occasione Torres su calcio d’angolo: avvitamento di Iannazzo che arriva a colpire col tacco, spedendo fuori rispetto al montante presidiato da un difensore di casa. Decisamente più convincente l’Academy, ancora con Massa che ci prova dalla distanza al 68’, portando a casa un tiro dalla bandierina. Sugli sviluppi del quale la difesa sarda non libera, permettendo a Jansen di calciare dal cuore dell’area, purtroppo alle stelle.

Nonostante le sostituzioni, la Torres continua a prediligere le azioni di ripartenza risultando di tanto in tanto piuttosto pericolosa. Come al 77’ quando un mancato intervento di Montalti apre una prateria dove può correre Bassano, che allarga troppo la sua traiettoria per fare male a Piazza col diagonale mancino. In precedenza, bella combinazione tra Menin e Brambilla, che porta quest’ultima al traversone sul primo palo per l’intelligente velo di Barbieri che sorprende anche le compagne appostate nelle vicinanze.

Le padrone di casa continuano a provarci, facendosi vedere con l’elegante giocata di Massa che si sposta il pallone con la suola e corre sul centro sinistra per scambiare con Micciarelli e crossare al centro dove la terza linea di casa anticipa Barbieri. In seguito, la stessa attaccante torinese lavora bene spalle al corpo, porgendo un interessante pallone per Jansen che nuovamente spedisce alto sulla traversa.

Nel finale c’è spazio anche per Venturini e Baldini, che rilevano Montalti e Barbieri. Proprio Baldini, dopo meno di tre minuti dal suo ingresso in campo, chiude definitivamente i conti: il lancio in profondità per Massa porta a contatto la leggerissima attaccante dell’Academy con Airola. Il pallone rimane lì per Baldini che segue l’azione e di slancio arriva davanti a Fabiano. Sangue freddissimo per la romagnola, che batte con un destro radente l’estremo sardo e raddoppia il vantaggio di casa. Che diventerà triplo di lì a poco: merito ancora di Baldini, che scappa alle spalle di Blasoni e si conquista un calcio di rigore solare che comporta anche l’espulsione della centrale ospite. Dal dischetto Massa, che apre il piattone e cala il tris sammarinese all’alba di una nuova stagione in Serie B.

 

Serie B Femminile, 1. giornata | San Marino Academy-Sassari Torres 3-0

SAN MARINO ACADEMY [3-5-2]
A. Piazza; Montalti (dall’82’ Venturini), Groff, Kiamou; Marrone, Fusar Poli, Jansen, Brambilla, Menin (dal 72’ Micciarelli); Barbieri (dall’82’ Baldini), Papaleo (dal 60’ Massa)
A disposizione: Montanari, Nozzi, Bertolotti, Cecchini, Prinzivalli
Allenatore: Alessandro Recenti

SASSARI TORRES [3-5-2]
Fabiano; Blasoni, Airola, Congia; Peddio (dal 51’ Iannazzo), Accornero, Pederzani, Gomes, Ladu; Scarpelli (dal 51’ Lorieri), Ladu
A disposizione: Ventura
Allenatore: Antonio Genovese

Arbitro: Alessio Vincenzi di Bologna
Assistenti: Matteo Lauri di Gubbio e Mattia Piccinini di Ancona
Marcatori: 49’ rig. Barbieri, 86’ Baldini, 90’ rig. Massa
Ammoniti: Groff
Espulsi: Blasoni

Credit Photo: ©SMAcademy

Il primo Acuti del Napoli Femminile: “Una emozione unica”

Arianna Acuti ha deciso il match con la Fiorentina, sua infatti la rete del successo azzurro: “Una emoIone indescrivibile, mi avevano detto che segnare a Napoli ha un sapore speciale ed in effetti è stato proprio così. Siamo una squadra molto giovane e con tanti elementi nuovi, ci stiamo conoscendo e stiamo mettendo in pratica i consigli del tecnico. Abbiamo capito che potevamo battere la Viola e nella ripresa ci abbiamo messo qualcosa in più di loro. Il gol lo dedico a Deppy, sperando che il suo infortunio non sia grave”.

Credit Photo: Napoli Femminile

Focus Serie B: San Marino Academy, Pink Bari e Como partono col piede giusto, Brescia e Cesena col freno tirato

La prima giornata di Serie B 2021/22 va in archivio e abbiamo già alcuni spunti interessanti.

Il San Marino Academy parte col piede giusto sconfiggendo 3-0 la Sassari Torres, anche se le sanmarinesi hanno dovuto imporsi solo nella ripresa, grazie alla sua leader Raffaella Barbieri. Le sassaressi hanno provato a pareggiare, ma devono capitolare solo nel finale, quando Giulia Baldini e Alessandra Massa danno il successo alla squadra di Alessandro Recenti.

La Pink Bari ha dovuto sudare sette camicie per avere la maglio su un coriaceo Palermo: Simona Zito nel primo tempo aveva dato l’illusione alle rosanero di fare l’impresa, ma le baresi hanno saputo ribaltare il risultato, d’altronde se hai Martina Gelmetti in attacco sai benissimo che può farti gol da un momento all’altro, e così è stato segnando il momentaneo pareggio. Poi nel finale ci pensa la centrocampista greca Anastasia Spyridonidou a dare alla Pink tre punti sofferti ma meritati.

Come dice il detto “non c’è due senza tre” anche il Como ha fatto fatica ad imporsi sul campo di un ostico Cittadella: infatti, le lariane hanno avuto la meglio grazie al rigore di Miriam Picchi, poi le padovane, rimaste in dieci per una dubbia espulsione su Nicole Peressotti, hanno provato a rimettere in piedi il match, purtroppo non sono riuscite a concretizzare le occasioni che avevano tra i piedi, ma anche le ragazze di De La Fuente hanno cercato di chiudere la gara, ma alla fine si portano a casa il bottino pieno.

Terminano in parità i due big match della giornata: Brescia Calcio Femminile-Ravenna e  Tavagnacco-Cesena.
Le Leonesse hanno saputo reagire per ben due volte al doppio svantaggio messo a segno dalle ravennati: al rigore segnato da Barbaresi sul finire del primo tempo ha risposto Claudia Saggion, qualche minuto dopo Gaia Distefano rimette davanti le giallorosse, per poi essere definitivamente raggiunte da Luana Merli, che cancella il rigore concesso al Ravenna col suo fallo di mano. Se proprio dobbiamo trovare il pelo nell’uovo le ragazze di Elio Garavaglia non hanno saputo sfruttare la superiorità numerica arrivata a metà della prima frazione per la doppia ammonizione comminata a Linda Giovagnoli.
Le cavallucce invece non hanno invece saputo approfittare del vantaggio acquisto da Nicole Costa, e allo stesso tempo non hanno tenuto conto della forza e della volontà che hanno le gialloblù, e la rete segnata in apertura di ripresa da Alessia Tuttino, una delle bandiere storiche di questa società, ne è stata la prova.

Se il buongiorno di vede dal mattino il Chievo Verona può iniziare a sorridere, perché Jelena Marencic ha saputo colpire la Pro Sesto al momento opportuno. Si vede già da subito la mano del nuovo tecnico gialloblù Giacomo Venturi. Per le sestesi una partenza falsa, ma siamo alla prima giornata, e le ragazze di Andrea Ruggeri hanno il tempo per trovare gli equilibri giusti.

Terminiamo col il pareggio che ha aperto il campionato, ovvero il 3-3 tra Cortefranca e Roma Calcio Femminile. Le franciacortine, nonostante il pari arrivato nel finale, hanno mantenuto quel carattere e quella determinazione necessaria per centrare l’obiettivo della salvezza, anche perché il giorno prima del match c’è stato il clamoroso divorzio tra la società rossoblù e il tecnico Roberto Salterio. L’unica pecca che diamo alle franciacortine di Nicoletta Mazza è la mancata concentrazione per tutti i novanta minuti: non è da tutti avere due reti di vantaggio su una formazione ben quadrata, e poi di colpo ti fai raggiungere in pochi istanti. E le giallorosse lo hanno capito.

Comunque la Serie B è appena iniziata, ma se queste sono le premesse, aspettiamoci da qui a maggio 2022 altri botti e colpi di scena. Cose che la cadetteria ci fornisce sempre.

Milan dilagante e killer per tutto l’arco della partita contro una Lazio ancora troppo debole per reagire

La terza giornata di campionato, prima della sosta per la Nazionale, ha portato tantissimi sorrisi in casa rossoner. Le ragazze di Ganz, come ormai tutti sanno, erano impegnate, dopo la trasferta della seconda di campionato, nuovamente lontano da Milano sul campo di Formello contro la Lazio, che si affacciava a questo mach con la speranza di conquistare punti in ottica salvezza, ma i buoni propositi delle giocatrici allenate dalla Morcace sono veramente durati poco, 5 minuti esatti prima che Thomas aprisse le marcature, segnando il suo primo goal con la nuova maglia meneghina e che desse il via all’uragano Milan che, in poco tempo, si è abbattuto sulla difesa di una Lazio a tratti troppo rinunciataria, specie dopo la dilagante tripletta, al più veloce della storia della Giacinti, che poi segnerà anche il quarto goal, in un gara non gara che, dal punteggio finale 1-8, assomigliava più a un set tennistico.
Ma andiamo con ordine, il Milan sicuramente è stato bravissimo ad attaccare fin dal primo minuto con tutte le sue effettive in campo, ma ancor più bravo a non togliere mai una volta il piede dall’acceleratore, nonostante avesse raggiunto un divario che permetteva di addormentare la gara, e di continuare a spingere e a riproporsi pericolosamente nell’aria della aquile bianco azzurre, incapaci in questa specifica gara di provare quasi mai ad uscire, fatta eccezione per il goal della bandiera, messo a segno della solita Martin, fra le più vivaci nella batteria offensiva romana, e a cercare di pungere o semplicemente a proporsi nell’aria milanista.
Nel Milan abbiamo potuto apprezzare il lavoro corale nel reparto difensivo che ha quasi sempre permesso di fare sì che il centrocampo, sia con Adami, Fifi e la solita Boquete, autrice che di uno splendido goal, di avere la supremazia totale e il controllo della partita e, soprattutto, di innescare quasi tutti i goal delle rossonere, con assist di sponda e verticalizzazioni al bacio per i piedi di una scatenata Giacinti, che merita come sempre una menzione a parte.
Il capitano del Milan, potrebbe davvero essere paragonata ad un illustre attaccante che ha fatto la storia con i suoi gol di rara bellezza e di rapina del club nel maschile, ovvero quel Pippo Inzaghi che ogni volta che si trovava a pochi passi dalla porta avversaria con il pallone fra i piedi era difficile che sbagliasse l’appuntamento con il goal.
Interessante anche il fatto che sul tramontare della partita, a risultato ottenuto Ganz spingesse ancora le sue ragazze, dandole indicazioni utili per provare a dialogare sul terreno di gioco e soprattutto per non accontentarsi mai del risultato, eloquente la smorfia di disappunto sul cambio di capitan Giacinti che magari avrebbe voluto giocare per intero la partita per cercare di inanellare altri gol per la classifica della marcatrici, e di Boquete, più volte inquadrata a dare indicazioni alla sua maniera, anche un po’ rude e spigolosa, alle sue compagne di squadra, come se la gara fosse ancora inchiodata sul punteggio di parità.
Questo finale di partita, con tante giovani in campo che il Milan quest’anno ha deciso di non dare più in prestito ma di tenere per sé e di dare una possibilità, credendo in loro (tra l’altro bellissimo il goal della giovanissima Cortesi, degno davvero di nota), fa ben sperare per il futuro di questo campionato. Ovviamente la Juventus rimane sicuramente la squadra da battere, come la Roma vincente anche ieri sul campo di un buon Pomegliano, che sono ovviamente a punteggio pieno come le rossonere, che, però, in questa prima parte di torneo, hanno iniziato con un altra mentalità, ovvero quella di credere sempre e fino alla fine della gara nei propri mezzi, e ora si aspettano dopo, Verona, Sampdoria e Lazio, banchi di alzare ancora di più l’asticella. Infatti, proprio al ritorno in campo dopo la sosta, il campionato le metterà di fronte a quella che era una sorpresa e che negli anni è diventata una bella realtà di questa serie A, ovvero il Sassuolo, ottimo test per vedere se effettivamente il Milan di Ganz, come affermano le stesse giocatrici, potrebbe davvero diventare l’anti-Juventus.

Focus Serie A TimVision: Con la terza giornata in cinque a punteggio pieno

In attesa dei primi scontri diretti, che dovrebbero portare nuovi elementi di interesse, la massima serie prosegue con tutte le migliori: Juve, Inter, Milan, Roma e Sassuolo sole al comando a punteggio pieno.

La terza giornata si chiuse come pronostico, che esalta le squadre più attrezzate sul campo e creando subito un solco profondo, sei punti dopo tre giornate, tra le cinque top club di vertice e le altre che restano a rincorrere.

Un giornata che ha visto la regina Valentina Giacinti infilare alla Lazio tre gol in venti minuti, per poi chiudere con il poker e portarsi a casa il pallone, il campionato parla chiaro: ci sono squadre che se la giocheranno fino alla fine lo scudetto, con gli scontri diretti, ed altre che l’unica lotta vera sarà quella di non retrocedere.

Intanto, a sorpresa, salta la prima panchina: il Pomigliano esonera Manuela Tesse che solo dopo otto mesi di lavoro con il gruppo si vede dover lasciare la guida tecnica. Scelta azzardata e discutibile per una società neo-promossa che galleggia per non tornare in zona cadetta.

Allo scadere di tempo l’orgoglio Napoli trova i primi tre punti contro la Fiorentina che già si stava pre-gustando il risultato di parità.

Ancora troppi errori per le ragazze di Panico che nonostante tante occasioni non trovano la cattiveria per infilare a rete il pallone forse il vero problema è appunto la fermezza sotto porta.

Cade ancora la Sampdoria, dopo la buona prima gara d’esordio, che non trova la giusta coordinazione di gioco e subisce troppo il gioco degli avversari. Ma la sua realtà è mantenere la posizione di centro classifica, il tecnico Antonio Cincotta ha già chiaro il progetto di quest’anno: rimanere in serie A giocandosi il campionato sulle dirette rivali.

La squadra che resta ancora nelle zone basse, nonostante testa e cuore, è l’ Empoli di  Fabio Ulderici che al Montelupo cade sotto i colpi dell’Inter e resta con l’unico punto preso contro il modesto Pomigliano.

Difficile dare un giudizio a così poche giornate dal suo inizio ma certamente la Lazio di Carolina Morace si trova in netta difficoltà in questa serie e se non trova il cambio passo è tra le candidate al ritorno in B. Così pure come l’ Hellas Verona che non trova il ritmo e le manca il vero bomber per segnare, incassa undici reti in tre partite, e anche per loro il campionato si gioca nelle poche gare tra le meno attrezzate.

Intanto la massima serie si ferma per un turno, gioca la Nazionale a Trieste contro la Moldavia, quindi in attesa del nuovo tecnico che risolleverà, si spera, le sorti del Pomigliano una pausa di riflessione farà certamente bene a tutti.

Mauro Bianchessi, Lazio: “Piena fiducia alla Morace. Martedì arriva un difensore”

Lazio Women, le parole di Bianchessi dopo la sconfitta contro il Milan. Pronto anche un rinforzo in difesa.

All’indomani della pesante sconfitta per 1-8 contro il Milan al Fersini, arrivano le parole di Bianchessi, direttore della Lazio Women: “Una partita pessima della Lazio contro un Milan di un’altra categoria, ma piena e totale fiducia da parte della Società alla guida tecnica, Carolina Morace”. Pronto anche un rinforzo per la difesa: “Martedì arriverà Elisabetta Foletta”. Giocatrice italo-australiana, 21 anni, difensore, fortemente voluta dalla coach laziale. “Il Presidente Claudio Lotito – ricorda Bianchessi – ha voluto esaudire tutte le richieste di mercato e di staff della Morace con un grande esborso economico come mai nella storia della Lazio femminile. Ora voliamo e aspettiamo fiduciosi i risultati, che ad oggi ancora non arrivano, per una salvezza tranquilla”.

Credit Photo: SoloLaLazio.it

DA NON PERDERE...