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Ana Capeta rinuncia all’esperienza olandese con il PSV Women: giocherà per il Famalicão

Il PSV Women ha annunciato che l’internazionale portoghese Ana Capeta ha ottenuto il permesso di lasciare la squadra e tornare al suo paese natale perché sofferente di nostalgia cronica. La calciatrice si unirà al club portoghese Famalicão – per una somma non rivelata.

La 23enne era stata presentata come il nuovo attaccante del PSV Women all’inizio della stagione 2021/22 e aveva firmato un contratto biennale. Ma la portoghese ha sofferto di una forte nostalgia di casa fin dal primo giorno ed ha preso la difficile decisione di rinunciare a questa esperienza e tornare in Portogallo.

Photo Credit: PSV Women

Noemi Viscuso, Palermo: raggiunte Sofia ed Ilenia, in rosanero si ricompone il trio delle sorelle

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Arrivo dal sapore dolce in casa Palermo. La squadra rosanero, neo-promossa in Serie B, ha ufficializzato l’ingaggio di Noemi Viscuso, attaccante ex Monreale che riabbraccia in rosanero le sorelle Ilena e Sofia, già nell’organico del tecnico Antonella Licciardi.
Noemi, attaccante classe ’94 che da giorni lavora con il resto del gruppo, è originaria di Altofonte ed ha militato nelle formazioni di calcio a 5 di Isolotto Firenze, Sporting Locri e Castellamare Calcio. Nella stagione passata l’approdo nel Monreale, altra squadra sicula che si guadagnò la salvezza sul campo nel girone D di Serie C.
Noemi, che ha preso la maglia numero 30, ritrova cosi Sofia, classe 2004, centrale difesivo, ed Ilenia, classe 2002 centrocampista.

Tavagnacco: si riparte in casa contro il Cesena, prima trasferta a Roma e si chiude a San Marino

E’ uscito il calendario della nuova stagione del Tavagnacco. Tre viaggi al sud: Bari e Sassari a cavallo tra ottobre e novembre, a Palermo il 20 febbraio.

L’attesa è finita. Il nuovo calendario della serie B femminile è uscito, il Tavagnacco lo osserva con semplice curiosità e con la consapevolezza che fare bilanci a livello calcistico resta impossibile. Prima o poi si affrontano tutte le squadre, questo è vero. Tuttavia, la differenza risiede nel trovare avversari in un periodo in cui stanno bene o in un arco di stagione in cui sono alle prese con delle difficoltà. Tutto ciò si manifesterà solamente con il passare del tempo. Intanto, le gialloblù continuano ad allenarsi con la voglia di farsi trovare pronte per quando scatterà il semaforo verde.

Avvio. Alla prima giornata il Tavagnacco si troverà di fronte il Cesena. L’esordio delle gialloblù avverrà (salvo variazioni) domenica 12 settembre. Quella emiliana è una formazione che le friulane non sono riuscite a battere nella scorsa stagione. All’andata era arrivata una sconfitta per 3-1 mentre nel ritorno, nonostante una grande mole di occasioni create, le ragazze allora allenate da Chiara Orlando non sono riuscite ad andare oltre lo 0-0. Sarà l’opportunità per una rivincita, tutti si augurano di partire con il piede giusto. La prima trasferta è in programma una settimana dopo, il 19 settembre nella capitale contro la Roma Calcio Femminile che mister Rossi ha già battuto 1-0 nel finale dell’ultimo torneo con la rete di Abouziane. Tuttavia, il terreno di gioco di via di Centocelle non porta particolare fortuna alle gialloblù che lo scorso anno sono state sconfitte sia in campionato (1-0) che in Coppa Italia (2-0).

Neopromosse. Il Tavagnacco tra il 26 settembre e il 10 ottobre affronterà tre neopromosse in tre settimane: Palermo in casa, Sesto San Giovanni in trasferta e Cortefranca in Friuli. E’ lì che si avranno le prime vere  indicazioni sul tipo di stagione che potranno affrontare le gialloblù. L’altra squadra proveniente dalla Serie C è la Sassari Torres che fronteggerà il team di Marco Rossi il 14 novembre in Sardegna.

Retrocesse. Dalla serie A sono giunte Pink Bari e San Marino. L’appuntamento con le biancorosse in Puglia è fissato per il 31 ottobre. San Marino arriverà in Friuli il 16 gennaio 2022 per l’ultima partita del girone d’andata. Nella Serenissima Repubblica, invece, le friulane chiuderanno il campionato il prossimo 22 maggio. La speranza è di arrivare a giocarsi in quella gara qualcosa di importante.

Credit Photo: Domenico Cippitelli 

Doriana Comanda, Aiac Basilicata: “Mi sono battuta sull’affermazione di noi donne in un ambiente da sempre univocamente maschile”

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Nello scorso febbraio Valentina De Risi è stata nominata responsabile nazionale del calcio femminile dell’AIAC, subentrando di fatto a Milena Bertolini. La stessa De Risi ha recentemente ufficializzato i nominativi, tra consiglieri e delegati vari, che l’affiancheranno in questo percorso: tra le cariche annunciate anche quelle dei rappresentanti regionali che vede per la Basilicata la nomina di Doriana Comanda. Abbiamo raggiunto il dirigente sportivo, abilitata UEFA C abilitata anche Adise come Direttore e Segretario Sportivo, per qualche battuta dopo l’incarico giunto nei giorni passati.

Da poco tempo per lei è giunto l’incarico come responsabile regionale Aiac del calcio femminile. Quali emozioni e pensieri ha provato dopo la sua nomina?
“Si certo non posso negare che un po’ di emozione l’ho provata ma anche una sorta di responsabilità nei confronti del calcio lucano ma in particolare modo verso un “settore”, il mio, quello del calcio in rosa sulla cresta dell’onda e verso la mia regione nella quale ormai opero da diversi anni”.

Per lei in primis l’incarico di interagire con il presidente regionale e con le varie delegate provinciali. Pronta a mettersi a disposizione per il bene del calcio femminile?
“Non lo definirei un incarico poiché l’AIAC Basilicata è prima di tutto un gruppo di amici accumunati dalla stessa passione e dalla stessa voglia di mettere a disposizione della Lucania tutte le proprie competenze conosce. Per quanto riguardo i rapporti con le varie componenti c’è piena comunione di intendi e colgo qui l’occasione per ringraziare il presidente Regionale Finamore e di salutare i due gruppi provinciali di Matera e Potenza con i vari referenti”.

Sarete, inoltre, il punto di riferimento per tecnici e dirigenti delle squadre che faranno capo a voi per esigenze, evenienze e necessità varie giusto?
“Certamente è lo spirito con il quale abbiamo deciso di intraprendere questa missione tutti insieme. Supporto costante agli associati ed in generale a tutti gli addetti ai lavori del calcio lucano per essere un punto di riferimento territoriale per chi ha la nostra stessa passione”.

Quali sono le sue idee in merito all’incarico da poco raggiunto? Quali sono i primi obiettivi che vorrebbe centrare?
“È una bella sfida anche personale non lo nego. Mi sono sempre battuta sull’affermazione di noi donne in un ambiente che da sempre è stato univocamente maschile; ho sempre cercato di farmi riconoscere come Doriana e non come “quota” e con orgoglio posso dire di aver ottenuto qualche piccola conquista. Ed è proprio questo l’obiettivo: attraverso il mio di esempio in una regione piccola come la Basilicata di coinvolgere e motivare ragazze e donne con la passione del calcio che forse per anni si sono nascoste. Creare un bel movimento sia di allenatrici poiché aimè siamo pochissime e di di ragazze calciatrici pronte a mettersi in gioco e a vincere questa partita attraverso le emozioni che solo il calcio sa darci”.

A breve ripartiranno anche i campionati a carattere regionale. Quali potranno essere le problematiche per la ripartenza visto il momento attuale?
“I rischi purtroppo sono sempre gli stessi di vedersi di nuovo sottratti quel rettangolo verde. La paura c’è ed è fondata dati gli sviluppi. Ma la speranza è l’ultima a morire con un po’ più di attenzione e prevenzione potremmo farcela. Non possiamo e non dobbiamo di nuovo fermarci”.

Questione giovani, promozioni nelle scuole e settori giovanili. Punterete molto anche su questo?
“Certamente. Uno dei punti salienti di quello che è il nostro programma è la sviluppo del settore giovanile da sempre uno dei nostri cavalli di battaglia. Infatti sono in elaborazione diverse attività che riguarderanno direttamente le attività dei settori giovanili perché lo ribadirò sempre i ragazzi sono il tesoro più prezioso che abbiamo e dobbiamo custodirlo”.

Nella prossima stagione per il calcio femminile Serie A visibile anche su La 7 ed il calcio a 5 su Sky. Segnale positivo per tutto il movimento?
“Non si può negare dato è alla vista di tutti che si sta dando tanta importanza e visibilità al calcio femminile e vedere finalmente trasmesse le gare che ci riguardano alla stessa stregua del maschile beh un certo effetto lo fa . Un chiaro segnale che si sta cambiando e sono certa che questo sia solo l’inizio. Il meglio deve ancora venire. Tutti a guardare la Serie A femminile mi raccomando”.

Si svelerà domani alla Torre Avogadro il Lumezzane Women 2021/22

Si alza il sipario per il Lumezzane Women che nella stagione 2021/22 parteciperà al campionato di Eccellenza Lombardia.

La società ha comunicato che la squadra guidata da Giovanni Brusa sarà presentata domani alle 19:00 presso la Torre Avogadro di Lumezzane.

Il club valgobbino ha altresì comunicato che la presentazione in programma è riservata alla stampa.

Photo Credit: Wikipedia

L’AIC incontra l’Hellas Verona Women

Momento formativo per le gialloblù di mister Matteo Pachera, che nel pomeriggio di ieri – lunedì 23 agosto – hanno ricevuto la visita dell’Associazione Italiana Calciatori presso il Sinergy Stadium di via Sogare.

L’AIC, nelle vesti del Responsabile del settore femminile Chiara Marchitelli e di Paolo Bianchet, ha infatti incontrato la Prima Squadra gialloblù in un pomeriggio fatto di condivisione e nel quale sono stati trattati diversi argomenti, dalle future riforme del calcio femminile sino alle votazioni per il Gran Galà AIC.

Credit Photo: Hellas Verona Women

Stella Botti, Ternana: la promettente classe 2000 approda in rossoverde dal Parma

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Dopo qualche giorno di pausa novità in ingresso per la Ternana, team ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie C. Le rossoverdi, infatti, potranno contare  sulla fidentina Stella Botti, esterno alto classe 2000, con esperienze tra Chievo Verona e Sassuolo Primavera, che arriva in prestito dal Parma e sarà alle dipendenze del tecnico Marco Migliorini.

Gli annunci dei giorni scorsi
Nei giorni scorsi tra i  nuovi colpi tesserate Luisa Esposito, attaccante classe ’98, Alessia Copia, centrocampista  classe ’93, Flavia Vaccari, difensore centrale classe ’94 , Anna Clemente, esterno classe ’94, Veronica Spagnoli, centrocampista classe ’96,  Elena Proietti, centrocampista classe ’91. Sette invece le riconferme: Valentina Mazzieri, esterno classe ’02, Lorenza Acini, difensore classe ’88, Rebecca Quirini, centrocampista classe ’02, Leandra Milena Baldassarra, centrocampista classe ’01, Valentina Acquafredda, centrocampista classe ’04, Michela Conti, attaccante classe ’94 e Cristina Coletta, attaccante classe ’85.

Il calcio femminile all’Orchestra Filarmonica di Vienna

Andrea Gotsch, calciatrice del Wiener Sport-Club, è la prima clarinettista donna dell’Orchestra Filarmonica di Vienna.
E’ nata a Bolzano, in Alto Adige nel 1994 e nella sua vita la musica ed il calcio ricoprono un ruolo importante come il suo essere l’ultimo argine della squadra di calcio femminile di Vienna.

Parallelamente alla carriera calcistica, quella musicale vede affermare Andrea Gotsch come una clarinettista di fama mondiale e compositrice a pieno titolo.

La calciatrice riassume il calcio come una sinfonia che non risuona mai uguale: “Fortunatamente non ci sono due partite uguali e sono possibili tutti i tipi di variazioni. Non potresti limitarlo a una sinfonia”. L’emozione di calcio, secondo la musicista, deriva dalla sensazione di equilibrio, in un secondo tutto può cambiare in una direzione o nell’altra.
Il paragone continua sotto il punto vista degli strumenti: “Quali strumenti? Il calcio implica sicuramente la potenza, quindi userei molti ottoni – anche strumenti a fiato. Forse potrebbero esserci anche alcuni passaggi virtuosistici per evidenziare il ritmo e l’agilità in una partita. Anche gli strumenti a percussione, per riflettere il ritmo del gioco. Mi piace l’idea”.

La calciatrice analizza come gli allenamenti con il club viennese l’hanno aiutata per la carriera musicale soprattutto per quanto riguarda la capacità polmonare che l’ha resa più forte ed le ha migliorato la respirazione: “Penso di aver appreso così tante abilità dal calcio che posso usare quando suono il clarinetto, come una buona consapevolezza, azioni e reazioni rapide e ritmo generale, agilità e anticipazione – tutte cose che mi aiutano nella mia musica”.

Diverso è l’approccio alla concentrazione nei due ambiti lavorativi: “Penso che a volte trovo più facile nel calcio che nella musica spegnere veramente e completamente e concentrarmi semplicemente sul momento a portata di mano: la partita, la palla, la squadra, l’avversario, noi e la nostra attività fisica. A volte ci riesco. Blocca tutti gli altri pensieri dalla mia mente e mi immergo completamente nella musica durante un concerto, ma generalmente mi siedo al mio posto e mi muovo a malapena. L’aria fresca e la capacità di liberarmi completamente [su un campo di calcio] mi fa molto bene. Da un lato è molto simile all’esperienza del concerto, ma dall’altra è totalmente l’opposto – da qualche parte posso davvero lasciarmi andare e rilassarmi”.

La particolarità di questo doppia carriera si basa tutta sull’equilibrio che Andrea Gotsch è riuscita a trovare, riuscendo a realizzare i suoi sogni: giocare a calcio a livelli nazionali ed ad essere la prima clarinettista donna dell’Orchestra Filarmonica di Vienna.

Credit Photo: Pagina Facebook Andrea Gotsch

Nuove voci gialloblù; Rossi e Sciberras: “Siamo qui per migliorare”

Le difensori hanno svolto la preparazione estiva con il resto del gruppo. Si aggiunge il preparatore dei portieri Baccari: “Ci stiamo allenando bene, abbiamo profili interessanti”.

Durante l’estate la rosa del Tavagnacco è stata rinforzata con degli innesti seguendo quella che è la politica del club: il mantenimento del mix tra esperienza e gioventù. Il mercato non è ancora terminato, potrebbero esserci ancora un paio di operazioni in entrata. A inizio ritiro sono approdate due difensori: Alice Rossi e Nicole Sciberras rispettivamente in prestito da Sassuolo e Juventus. Due nuove fresche voci gialloblù.

Alice ha compiuto 19 anni in aprile e la stagione scorsa giocava con la Primavera neroverde mentre si allenava con le compagne della Prima squadra che ha sfidato in amichevole qualche giorno fa con la maglia friulana. E’ la prima esperienza lontano dall’Emilia con l’auspicio di completare il percorso di maturazione. “Sono felice di essere qui, spero di il giocare più possibile, darò il massimo. Agisco da centrale di difesa, sono abbastanza veloce, ma l’arma fondamentale nel mio ruolo è la concentrazione, il mio obiettivo è migliorarmi”.

Nicole, maltese di 20 anni, si dice “felice di fare parte di questo gruppo. Ho tanta voglia di mettermi in gioco. Sono un terzino destro che all’occorrenza può fungere anche da centrale. Diligente in fase difensiva, devo crescere soprattutto in quella offensiva spingendo di più”.

Un volto nuovo in casa friulana è quello di Vittorio Baccari, preparatore dei portieri, ex Udinese. Il suo tono di voce è quello dell’esperienza. “Abbiamo fatto ottimi allenamenti gettando le basi per la stagione che sta nascendo. I portieri si stanno comportando bene, si sono impegnate e abbiamo profili interessanti”. Ma come deve essere l’estremo difensore moderno? Vittorio non ha dubbi: “Veloce di testa, con pensiero rapido e deciso. Deve essere capace di cambiare, di essere risolutore dei problemi al fine di evitare di subire gol e subito di proporre e impostare il gioco della propria squadra. Bisogna saper giocare bene con i piedi e guidare le compagne con il dialogo”.

Credit Photo: Federico Fenzi

L’incredibile storia di Rebekah Stott: come ha aiutato gli altri durante la sua personale lotta contro il cancro

All’internazionale neozelandese Rebekah Stott è stato diagnosticato un linfoma Hodgkin al terzo stadio a febbraio 2021. Durante il suo trattamento, la 28enne ha registrato il suo viaggio sul suo blog: Beat It By Stotty per aiutare gli malati le cui vite sono state colpite dal cancro.

“Il giorno in cui avrei dovuto rappresentare la Nuova Zelanda in una partita contro l’Australia alle Olimpiadi, il mio medico mi ha dato la notizia che sognavo di sentire – che avevo finito i trattamenti ed ero ufficialmente in completa remissione”.

“Il mio viaggio nell’ultimo anno è stato completamente diverso da quello che immaginavo… e affrontare un linfoma Hodgkin al terzo stadio è stato un processo incredibilmente difficile. A questo punto sono solo grata di poter giocare di nuovo a calcio e non posso descrivere quanto sia bello essere di nuovo sul campo. Basta guardare le mie foto durante i primi otto minuti della mia prima partita il 13 luglio – non potevo cancellare il sorriso dalla mia faccia”.

“Amo così tanto le Olimpiadi, sono stato sia a Londra che a Rio ed è probabilmente il mio evento preferito – quindi mancare è stato difficile. Tuttavia, ho indossato la mia maglietta Kiwi e sono diventata la più grande fan delle mie compagne. Guardare la partita Nuova Zelanda-Australia è stato particolarmente speciale, perché entrambe le squadre sono composte da mie amiche e colleghei che mi hanno sostenuto così tanto nel corso della mia malattia”.

“Oltre ad avere due paesi dietro di me, ho anche avuto la fortuna di beneficiare dell’assistenza di tre sindacati di giocatori, con la Nuova Zelanda, l’Australia e il PFA inglese che hanno fatto la loro parte per aiutarmi. Sinceramente non so dove sarei senza di loro, soprattutto all’inizio – durante il Coronavirus e tutte le complicazioni che ci sono state a causa di esso”.

“Non c’erano molte informazioni per me quando mi è stata fatta la diagnosi, e non sapevo davvero cosa aspettarmi dalla chemioterapia e tutto il resto, così ho aperto un blog per condividere le mie esperienze con molta onestà per poter aiutare chi si trovava nella mia stessa situazione. Buttare tutto fuori mi ha effettivamente aiutata e mi ha dato un punto di riferimento per distogliere la mia mente da ciò che stava accadendo”.

“Quando si è in cura per il cancro ci sono così tanti appuntamenti da tenere sotto controllo, ognuno con i propri documenti e requisiti, e all’inizio ero così disorganizzata – cercavo di portare tutto in giro in questa piccola borsa. Ma mi sono presto resa conto che sarei stata molto più comoda e rilassata se ogni cosa avesse avuto un posto – così ho deciso di comprarmi una bella borsa grande con molti scomparti diversi, e ha fatto una grande differenza”.

“È stata questa l’idea che ha portato alla realizzazione delle beat it. by Stotty cancer bags. Ho iniziato a lavorare sulla progettazione di queste borse che non solo avrebbero aiutato con il lato organizzativo del trattamento, ma che sarebbero state anche un conforto per le persone quando ne avevano più bisogno”.

“Sono stata in contatto con diversi marchi per cercare di riempire le borse con prodotti che personalmente ho trovato molto confortanti da avere con me in qualsiasi momento, come un berretto, una bottiglia d’acqua, un pacchetto di crackers, prodotti per la cura della pelle e una lista dei miei personali consigli e suggerimenti”.

“Canteen Australia fa un lavoro incredibile con i pazienti tra i 12 e i 25 anni, che stanno vivendo esperienze simili a quelle che ho vissuto, e mi stanno aiutando a distribuire queste borse ai giovani. Lo scopo è quello di rendere le loro vite un po’ più facili, perché il viaggio che li aspetta è molto difficile”.

“Il potenziale di fare la differenza nella vita delle persone mi ha davvero dato la spinta per superare tutto questo, ed è il motivo per cui ho iniziato il blog. Sono sempre stata una persona positiva, e il cancro non ha cambiato questo in me – l’ho solo incanalato in modo diverso”.

“Bisogna prendere quello che si ha e trarne il meglio, perché essere infelice quando puoi essere felice?”.

Photo Credit: @stotty_13

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