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Anouk Dekker, internazionale olandese, rinforza l’SC Braga

Anouk Dekker, SC Braga
Anouk Dekker, SC Braga

Il Braga vuole iniziare a competere con il Benfica, neo campione del Portogallo e si rinforza con la calciatrice olandese Anouk Dekker in arrivo dal Montpellier. Anouk ha sia capacità difensive potendo essere schierata come difensore centrale, sia di impostazione e transizione. Infatti spesso viene schierata come centrocampista per sfruttarne le qualità offensive. Da subito è molto felice della nuova esperienza: “Dopo aver vinto l’Europeo ed essere arrivate seconde nel Mondiale due anni fa [con la maglia dell’Olanda] continuo a giocare al livello più alto. Spero di essere importante per l’SC Braga. Il calcio portoghese è ancora diverso con quello olandese, tedesco e francese, posso aumentare la mia esperienza qua in Portogallo e spero di essere d’aiuto per le calciatrici lusitane dell’SC Braga. Nel campo sono diversa che come persona. Non mi arrendo mai, voglio un livello alto e vincere tutte le partite” ha dichiarato ai microfoni della società.

La calciatrice ha vinto il titolo olandese (2010-11), la Coppa Olanda (2008) e due volte la BeNe League (2012-13 e 2013-14) sempre con la maglia del Twente, club olandese in cui ha militato dal 2007 al 2015.
Nata nel 1986, è cresciuta nel club olandese del SVZW Wierden prima di essere scoperta dai tedeschi dell’Heike Rheine con cui debutta nel massimo campionato tedesco, la Frauen Bundesliga. Nel dicembre 2015 passa al Montpellier con cui gioca per 6 stagioni prima di essere contrattata dall’Sc Braga questa estate. Dopo la trafila nelle Nazionali giovanili, nel 2009 esordisce con la Nazionale maggiore con cui vince l’Europeo nel 2017, mentre nel 2019 arriva alla finale della Coppa del Mondo di calcio femminile, battuta solo dagli Stati Uniti di Megan Rapinoe e Alex Morgan.
Anouk Dekker giocherà le Olimpiadi con la Nazionale olandese quindi potremo ammirarla con la maglia Orange durante i Giochi di Tokyo che inizieranno tra circa un mese.

Buona fortuna Anouk per la tua nuova esperienza con la maglia dell’SC Braga, siamo sicuri che aiuterai la crescita del calcio portoghese!

Photocredit: SC Braga

Barbara Benedetti, Chieti: “Dopo 9 stagioni per me è giunta la parola fine sul fantastico percorso affrontato qui”

Domenica scorsa con la conclusione del campionato di Serie C è terminata dopo 9 anni l’esperienza a Chieti per Barbara Benedetti. Il difensore classe ’92 ha salutato con una lettera la formazione abruzzese, seconda nel girone D di terza serie. Queste le parole della giocatrice che si è congedata dalla realtà nero-verde guidata dal tecnico Lello Di Camillo.
Oggi è un giorno molto difficile. Dopo 9 stagioni, per me è giunta la parola fine sul fantastico percorso affrontato con il Chieti calcio femminile. 9 anni lunghi, intensi, densi di emozioni, positive e negative, che mi hanno aiutata a crescere e a diventare ciò che sono ora. 9 anni in cui abbiamo lottato, vinto, anche perso sonoramente, a volte.
Sono arrivata sulla soglia dei 20 anni e vado via quasi a 30, ho vissuto probabilmente gli anni più belli della vita di un individuo qui, in questa città, con questi colori, con voi.
Sono arrivata ragazzina e vado via adulta.
Stagione dopo stagione, ho sempre cercato di mettere tutta me stessa, ogni allenamento, ogni partita; anni in cui ho sacrificato molto, vita privata, famiglia, amici; non è stato semplice, ma tutto ciò che ho fatto è stato fatto con il cuore, sempre.. e ne sono orgogliosa. Un doveroso ringraziamento va alla società tutta, al presidente, al mister e tutto il suo staff che lo ha accompagnato negli anni. Grazie per la fiducia che avere riposto in me, ne sono grata.
Un ringraziamento va alle mie compagne di squadra e a tutte le ragazze con cui ho avuto modo di giocare nel tempo, grazie per avermi dato ognuna di voi un qualcosa che porterò sempre con me. Grazie anche a tutti i tifosi, a tutti coloro che in ogni modo hanno sostenuto e continuano a sostenere la squadra; grazie per stima e il supporto nei miei confronti, ogni domenica. Sono fiera ed orgogliosa di aver fatto parte di questa famiglia chiamata Chieti calcio femminile, grazie per avermi accolta e cresciuta come una figlia. Vi sarò sempre riconoscente. Vi auguro tutto il meglio di questo mondo per il futuro, tiferò sempre per voi. Grazie di tutto”.

“Bigger Better Freestyler”: oggi torna Minna Marlo

Il calcio femminile ha stupende interpreti sul piano tecnico, con un’eleganza sopraffina ed un’educazione del piede sublime. Se uniamo queste caratteristiche a delle freestyler professioniste di tutto il mondo esce fuori Bigger, Better, Freestyler; il nuovo simpatico progetto targato Calcio Femminile Italiano volto a valorizzare il calcio femminile attraverso il mondo del freestyle. Abbiamo coinvolto freestyler da tutto il mondo pronte a stupirci con le loro giocate ed i loro trick con l’obiettivo di sensibilizzare più gente possibile a questo magnifico sport dando prova che il calcio non è uno sport per soli maschi. Bigger, Better, Freestyler è la più grande freestyle challenge mai messa in piedi, coinvolgendo giocatrici da tutto il mondo che inoltreranno la nostra sfida a tutte le loro colleghe andando a creare una vera e propria rete mondiale.

La protagonista del video che vogliamo proporvi oggi è ancora una volta Minna Marlo. Minna è stata una delle prime freestyler professioniste in Finlandia. Da sempre sponsorizza in patria il calcio ed il freestyle femminile con podcast e video aprendo alle sue future eredi strade che prima erano precluse. Ha vinto numerosi campionati nazionali ed internazionali che la classificano come una delle freestyler più vincenti in Europa. Il suo video è disponibile sul nostro canale Youtube.

Francesca Birbes, Direttrice Generale Cortefranca: “Sapevo di avere una squadra che poteva vincere il campionato. Imbattibilità nel girone e Roberta Picchi capocannoniere della Serie C ciliegina e panna sulla torta”

Il Cortefranca ha vinto il Girone B di Serie C, centrato la promozione in Serie B, ma soprattutto la squadra è rimasta imbattuta dalla prima all’ultima giornata, e come se non bastasse la rossoblù Roberta Picchi ha vinto la classifica marcatrici della terza serie nazionale femminile.

Un risultato frutto di un mix fatto di giovani e giocatrici di esperienza, messa in piedi da una dirigente che conosce molto bene queste ragazze: stiamo parlando della Direttrice Generale delle rossoblù Francesca Birbes (nella foto al centro con i suoi genitori). La nostra Redazione ha raggiunto Francesca coi nostri microfoni.

Francesca cos’è per te essere dirigente di questo gruppo?
«Per me non è mai stato un impegno lavorativo pesante, è sempre stata una soddisfazione, un orgoglio. Il mio ruolo è nato quando ho smesso di giocare, e il primo a darmi è stato Fabrizio Ghidinelli (ex presidente dell’Olimpia Paitone, ndr), ed è continuato fino a qui, quando il presidente del Cortefranca Umberto Canfora mi ha un ruolo importante, ovvero quello di Direttrice Generale, il che vuol dire che, oltre alla squadra femminile, mi occupo anche del Settore Giovanile maschile. Lo faccio col cuore e affetto nei confronti della squadra e delle ragazze con cui ci ho anche giocato».

Qual è secondo te il miglior colpo di mercato che hai fatto fino a questo momento?
«Il miglior colpo di mercato è quello di tenere le ragazze ogni anno, perché l’importante non è solo quello di far arrivare le calciatrici, ma è quello di mantenere lo scheletro».

Prima di dirigere questa squadra sei stata anche tu una calciatrice: com’è stato il tuo rapporto col pallone?
«Non sono mai stata una calciatrice forte, amavo il calcio per tutto quello che circonda, che va oltre i novanta minuti. Ero più forte in atletica ed ero molto veloce, da lì è nato il soprannome Skizzo, solo che pur avendo risultati, non riuscivo a ricevere quelle soddisfazioni che mi dava il pallone».

La vostra scalata è iniziata quattro anni fa, quando all’epoca in cui eravate all’Olimpia Paitone avevate perso lo spareggio promozione in cadetteria contro il Fiammamonza.
«Eravamo consapevoli che sotto un certo aspetto il Fiammamonza aveva una marcia in più, soprattutto le due attaccanti Sofia Cantore e Benedetta Glionna che poi sono andate molto lontano. Noi ce la siamo comunque giocata in quella partita. Dopo quella sconfitta ci ha reso più unite».

Il primo mattoncino è stato messo nel 2019, quando vincete il girone lombardo di Eccellenza.
«Quando il presidente Umberto Canfora ci ha chiamato è stata una grande gioia per noi, anche perché eravamo ad un passo dal terminare la nostra avventura col calcio. Vincere quel girone è stata la rivincita a quello spareggio, anche perché la squadra era quasi lo stessa di quella delusione subita nel 2017, e alla fine vincere quel titolo è stata meritata».

Nel mezzo c’è stata la stagione 2017/18 a Chiari.
«A Paitone e Nuvolera non avevamo più sbocchi e quindi la dirigenza del Chiari ha deciso di contattarci per andare da loro: doveva essere duraturo, e invece le persone che ci hanno chiamato sono andate altrove».

Quest’anno avete centrato la Serie B: ti aspettavi questo percorso?
«Quando si è chiuso il calciomercato e quando abbiamo guardato la squadra che avevamo costruito e lo staff tecnico a disposizione sapevo che questo gruppo poteva vincere il campionato. Noi abbiamo avuto quel mix fatto di giovani e esperte che danno ancora: per esempio Elena Gervasi ha 35 anni, ma ti dà comunque i 90 minuti».

Qual è stata la partita che vi ha fatto capire di poter centrare la promozione?
«Non c’è stata di preciso una “partita della svolta”, però quando il Trento era a otto lunghezze, e mancavano ancora tante giornate, lì ho capito che potevamo centrare la promozione».

A chi dedichi questa salita in B?
«A me perché ho fatto tanti sacrifici nella mia vita, e a Serena Morgano, perché è da Chiari che sta con noi e, oltre ad essere la massaggiatrice, è l’anima dello spogliatoio e mi ha aiutato tanto».

Col Venezia arriva la chiusura col botto: vittoria del campionato da imbattute.
«Noi, nonostante avessimo già centrato la promozione, siamo riuscite a centrare questo obiettivo e rimanere imbattute è stata la ciliegina sulla torta».

Un altro grande risultato di questa storica annata è stata l’incoronazione di Roberta Picchi a capocannoniere della Serie C.
«È stata la panna sulla torta. Roberta se lo merita, perché è una campionessa: sapevo di avere una giocatrice di alto livello, ma lei è affezionata a noi, perché voleva vincere e salire con questa squadra, per cui non ci tenevamo che lei centrasse questo traguardo».

Secondo te qual è la squadra del Girone B di Serie C che ti ha sorpreso di più? E quella che ha fatto flop?
«Quella che mi ha sorpreso di più è il Brixen, perché è bello vederlo giocare, però non mi capacito del fatto che non riesca a centrare obiettivi importanti, forse perché hanno una rosa giovane. Mi ha deluso il Venezia, perché poteva fare di più».

Quanto ha inciso la pandemia sullo sport italiano?
«Noi siamo state fortunate, perché tranne un breve periodo potevamo allenarci e stare insieme al campo. Credo sia stato pesante quelle altre realtà che non hanno potuto farlo. Sicuramente ha pesato molto sui bambini che non hanno avuto la possibilità di venire sul campo. Fortunatamente abbiamo avuto la fortuna di continuare. Poi è stato brutto non vedere la gente sostenerti, perché un anno così col pubblico sarebbe stato molto bello».

Per fortuna avete avuto la possibilità di festeggiare la vittoria del campionato e la promozione con lo stadio gremito di persone.
«Per le ragazze avere i loro sostenitori e i loro genitori è stato il valore aggiunto e fare questa festa è stato molto bello, perché ti permette di condividere una gioia».

Com’è la tua vita extra calcistica?
«Sono Responsabile di reparto che produce cavi elettrici a Molinetto di Mazzano. Sono un ottico, ma per continuare il calcio ho scelto di lavorare in fabbrica, perché potevo essere sul campo ogni fine settimana».

Cosa ci aspettiamo dal Cortefranca 2021/22?
«Già del fatto che giocheremo in Serie B è una grossa soddisfazione, e con la dirigenza cercavamo le risorse per dare continuità e fare alle ragazze il campionato che meritano di fare. Loro vogliono giocare con il Cortefranca, e il direttivo è riuscito a garantire la vittoria del campionato e la disputa del prossimo anno in cadetteria».

E sul tuo futuro?
«Sono consapevole che sarà difficile per me, dato del lavoro che svolgo, seguirle nel prossimo campionato che chiede di più, ma sicuramente ci sarà ancora la mia figura. Non so in che ruolo ma ci sarò».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Cortefranca Calcio e Francesca Birbes per la disponibilità.

Photo Credit: Elia Soregaroli

Trofeo Gamper: Juventus e Women ospiti del Barcellona

Come scrive Tuttosport alla Spagna è arrivata la conferma che sarà proprio la Juventus l’ospite d’onore del Trofeo Gamper, che quest’anno vedrà impegnate anche le squadre femminili in una doppia sfida che dovrebbe tenersi il 7 agosto.

Il Trofeo Gamper è un trofeo calcistico estivo a inviti nato nel 1966 a Barcellona allo stadio Camp Nou, che nella sua forma attuale vede fronteggiarsi il team blaugrana e un’altra squadra, in memoria di Hans Gamper, fondatore e presidente del club.

Il club bianconero e quello blaugrana sono dalla stessa parte nel progetto Superlega e sulla stessa lunghezza d’onda su molti altri temi politici ed etici: questo invito suggella l’alleanza tra i due club.

Credit Photo: Andrea Amato

Permac Vittorio Veneto, mister Massimo Zoni lascia: “Anche se mi piange il cuore, concludo qui la mia avventura nel femminile”

Clima di festa al termine della partita del Permac Vittorio Veneto contro la Triestina, tanti sorrisi e commozione per tutti, soprattutto per l’addio al calcio di Laura Tommasella, storica bandiera rossoblù. La stagione si è conclusa con una sconfitta, ma non si può che festeggiare ugualmente per una salvezza raggiunta a tempo di record e per una stagione segnata da pesanti infortuni e covid comunque portata a termine con successo.

Un altro motivo per gioire lo ha dato il contesto scenico in cui ci si trovava: lo stadio Nereo Rocco di Trieste, teatro di partite emozionanti di club e della Nazionale italiana tra gli anni ’90 e i primi del 2000. Mister Massimo Zoni e il Direttore Sportivo Matteo Fattorel hanno commentato questa emozione unica ai microfoni di Vittorio Veneto Calcio:

Zoni: “Tanta roba, era la prima volta del calcio femminile al Rocco di Trieste. Se lo meritavano le ragazze della Triestina e anche le nostre. È un premio per una stagione bella fatta da entrambe le società e squadre”.
Fattorel: “Momento davvero molto bello. In primis se lo meritava la Triestina, che sta venendo fuori come una grande società, ma ce le meritavamo anche noi per la nostra storia. È stato molto bello”.

Si conclude quindi con una sconfitta che però non lascia quel solito amaro in bocca. Le difficoltà incontrare durante l’anno hanno permesso alla squadra di rafforzarsi diventando una compagine solida e organizzata, e non si può che celebrare questa forza ritrovata nonostante la sconfitta sul campo:

Zoni: “È una grande gioia per la stagione fatta. Avevamo una squadra molto giovane, con poche ragazze esperte. È stato bello e impegnativo, la stagione è stata molto lunga, siamo partiti appena dopo Ferragosto dello scorso anno, poi non si è giocato inizialmente ma ci siamo sempre allenate. Faccio i complimenti a tutte le ragazze, alla squadra che si è sempre impegnata, sono cresciute nel tempo, sono diventate gruppo e lo si è visto anche e soprattutto nelle difficoltà. Oggi obiettivamente abbiamo sofferto un po’ troppo, è sempre facile ricordare le varie assenze e gli infortuni, ma oggi ci siamo semplicemente goduti l’ultima partita della stagione, in questo impianto spettacolare. Ringraziamo ancora la Triestina che ci ha dato la possibilità di giocare qui, abbiamo perso purtroppo ma abbiamo cercato di giocare la partita fino alla fine. Loro hanno vinto meritatamente e ci sta”.
Fattorel: “Abbiamo fatto una discreta partita, contando che purtroppo è da un mese che abbiamo fuori parecchi elementi. Stanno giocando sempre le stesse, ma così anche le più giovani e meno esperte iniziano a prendere minutaggio e crescere. Sono soddisfatto, anche dell’intera stagione, perché comunque il gruppo era molto giovane, avevamo poche persone di esperienza e quelle poche, tipo Giada Tomasi, ha saltato la maggior parte delle partite. Con le nostre giovani abbiamo comunque fatto una grande stagione, sono molto soddisfatto del lavoro di tutti quanti”.

Spazio anche per l’emozione e per una notizia inaspettata da parte del mister che, visibilmente commosso, ha fatto proprio nel post partita un annuncio importante:
Volevo ringraziare intanto la famiglia Fattorel e la società per avermi dato la possibilità di allenare nel calcio femminile. Sono due anni che sono qui con loro, ho fatto la Primavera lo scorso anno e poi sono passato in Prima Squadra. Volevo comunicare ufficialmente che io concludo la mia avventura nel calcio femminile a Vittorio Veneto per una scelta mia personale e mi dispiace, mi piange il cuore. Sono arrivato a prendere questa decisione perché credo sia il meglio per me. Auguro e augurerò sempre alla Permac Vittorio Veneto il meglio e ringrazierò sempre la famiglia Fattorel, e Matteo in particolare, per avermi dato l’opportunità e la possibilità di allenare nel calcio femminile. Ringrazio Paolo, Stefano, tutti i nostri collaboratori, Alex, Roberto, Christian che sono sempre stati disponibili e mi hanno aiutato tantissimo. Penso di aver ricevuto più di quanto ho dato a questo gruppo e ne sarò sempre fiero e orgoglioso”.

Il Direttore Sportivo Matteo Fattorel ha accolto questa sua decisione: “La scelta è sua personale, ci sta, è stato un percorso di 2 anni complicato sotto molti punti di vista, però io posso solo che ringraziarlo come l’ho ringraziato in settimana e in tutti questi mesi. A livello umano ha portato tantissimi e anche in campo i risultati si sono visti”.

Un ultimo ringraziamento va allo staff medico che si prende cura delle ragazze tutto l’anno, al quale mister Zoni deve tanto per l’ottimo lavoro svolto malgrado le tante difficoltà:
Voglio fare un ultimo complimento al nostro staff medico perché quest’anno ci hanno consentito di giocare delle partite quando veramente facevamo fatica ad arrivare in 11, causa infortuni e problemi vari. Veramente vanno ringraziati perché hanno rimesso in sesto le ragazze anche quando sembrava fosse impossibile metterle in campo. Grazie a Piai, Beppe, Aldo, al dottor Vascellari e tutti colori che hanno collaborato e ci hanno permesso di disputare tutte le partite”.

La Svezia con il suo capitano: Caroline Seger, è pronta a diventare la giocatrice con più presenze nella storia

La nazionale di calcio femminile della Svezia, in svedese Sveriges damlandslag i footboll, è la rappresentativa calcistica femminile internazionale della Svezia, gestita dalla Federazione calcistica della Svezia (Svenska Fotbollförbundet – SvFF).

In base alla classifica emessa dalla Fédération Internationale de Football Association (FIFA) il 16 aprile 2021, la nazionale femminile occupa il 5º posto del FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking.

Come membro dell’Union of European Football Associations (UEFA), partecipa a vari tornei di calcio internazionali, come al Campionato mondiale FIFA, Campionato europeo UEFA, ai Giochi olimpici estivi e ai tornei a invito come l’Algarve Cup o la Cyprus Cup. È una delle nazionali più forti a livello internazionale, avendo vinto un europeo (prima che l’UEFA ne assumesse l’organizzazione) e tre Algarve Cup.

Ha ottenuto un secondo posto al mondiale (nel 2003) ed un secondo posto all’olimpiade (nel 2016).

Caroline Seger è sull’orlo della storia. Durante la prossima settimana, la skipper svedese farà la sua 214esima e 215esima presenza internazionale, diventando la giocatrice con più presenze non solo nel suo paese, ma nell’intero continente europeo.

Il record che sta per rivendicare è attualmente condiviso da due dei grandi del gioco: Birgit Prinz e Therese Sjogran. Quest’ultimo è stato un mentore di centrocampo per Seger nei suoi primi giorni con la squadra nazionale ed è ora direttore sportivo del suo club, l’FC Rosengard. È anche la sua migliore amica.

Ma per tutta la gloria – e il diritto di vantarsi personale – che porterà a diventare un record europeo, Seger sta guardando più in profondità nell’orizzonte. Le imminenti Olimpiadi – la sua quarta – brillano in modo invitante, e così anche UEFA Women’s EURO del prossimo anno. Se i suoi livelli di forma, forma fisica e motivazione rimangono alti, potremmo persino vedere la 36enne guidare la Svezia nel 2023, in quella che sarebbe la sua quinta FIFA Women’s World Cup™ e il 14° torneo principale in gialloblu.

Penso che dove sono nella mia carriera, devo adottare l’approccio “vedi come va” e fare le cose un passo alla volta”confessa Caroline: “Devo avere l’energia e la capacità fisica per competere. In questo momento ce l’ho e non voglio dire che finirò definitivamente dopo le Olimpiadi o l’EURO. Se il mio corpo regge, mi sento bene mentalmente e amo ancora il gioco tanto quanto lo amo ora, sento che potrei continuare a giocare ancora per qualche anno. Ma capisco anche che la mia carriera deve finire prima o poi, per quanto sia triste pensarci”.

La Svezia è nel girone di ferro contro la Nazionale degli Stati Uniti d’ America (oltre all’ Australia e la Nuova Zelanda), come riuscirà il capitano ad incoraggiare le sue compagne a vincere?

Per cominciare, devi avere entrambi i lati del gioco: qualità e mentalità. Con gli Stati Uniti, è un paese di 360 milioni di persone – e la squadra nazionale è la grande priorità lì. Il campionato gira intorno alla nazionale, mentre in Europa è il contrario. Il fatto che l’USWNT sia la priorità e il focus, significa che possono allenarsi di più e prepararsi meglio. Aiuta anche il fatto che se hanno un infortunio giocato, hanno altre dieci opzioni di alta qualità da inserire. Per la Svezia o chiunque altro stia affrontando gli Stati Uniti in questo momento, dobbiamo essere perfetti. Non puoi permetterti di commettere errori o perdere la concentrazione. Sono la migliore squadra del mondo e sono i migliori per una buona ragione. Ma è possibile batterli e lo abbiamo dimostrato a Rio, anche se abbiamo dovuto difendere a lungo!”

La Pro Sesto Femminile chiude la stagione col botto

E’ finita in trionfo la stagione della Pro Sesto femminile che ha battuto a domicilio la Speranza Agrate dopo una gara ricca di colpi di scena. Speranza Agrate avanti di due reti nei primi 15′ con Biffi ed Ebali. Sembrava la classica gara di fine stagione e invece, al 29′, Pedrazzani accorcia le distanze. La Pro non molla e Scuratti colpisce il palo in due occasioni. Al 38′ il pareggio di Carlucci, poi il vantaggio di Melodia alla fine del primo tempo.

Una grande rimonta che dimostra il grande cuore delle ragazze di mister Ruggeri, ma non è finita qui. Nella ripresa Grumelli e Carlucci completano l’opera con un 5-2 da urlo che va a certificare la forza della capolista capace di vincere 17 partite su 22 e perdendone soltanto due con una differenza reti di +53 con un vantaggio di 9 punti sulla seconda.

Dopo due promozioni consecutive, il prossimo anno sarà Serie B e ci sarà ancora da divertirsi…

PRO SESTO: Comizzoli, Pedrazzani (75′ Pirovano Rotini), Dell’Acqua, Melodia, Carabetta (67′ Seveso), Nascamani, Scuratti (75′ Sonnessa), Carlucci, Mariani (79′ Possenti), Grumelli (64′ Ponti), Gatti. A disp: Beatrice Olivieri, Pasquali, Barletta. All: Ruggeri.
SPERANZA AGRATE: Chiesa, Pagano (75′ Elisa Buttò), Castellani (45′ Grassi), Povia, Bertoni, Nuzzo, Tasca, Biffi, Ebali Essomba, Castelli (61′ Ferraro), Cervati (59′ Riella). A disp: Carrusci, Guidi, Valente, Citelli. All. Brambilla
ARBITRO: Graziano di Rossano.
MARCATRICI: 3′ Biffi (SA), 15′ Ebali (SA), 29′ Pedrazzani (PS), 38′ e 81′ Carlucci (PS), 40′ Melodia (PS), 58′ Grumelli (PS).
AMMONITE: Melodia (PS) e Ferraro (SA).

Photo Credit: Pro Sesto 1913

Giulia Risina, Napoli Femminile: “Ho metabolizzato dopo una settimana. Siamo state incredibili”

Più complicato è un obiettivo, più grande è la gioia una volta raggiunto. Le ragazze del Napoli Femminile sapevano che non sarebbe stato facile emergere in una Serie A competitiva contro top club di esperienza, ma l’indole partenopea ha permesso loro di non mollare mai, nemmeno per un secondo. Tra infortuni, positività al covid e qualche punto di troppo lasciato per strada, la tanto bramata salvezza è arrivata e lo ha fatto nella maniera più spettacolare possibile giungendo all’ultima gara dopo un pareggio rimediato con la Roma e la sconfitta della contendente la salvezza, la San Marino Academy.

La centrocampista Giulia Risina, veterana azzurra, ha condiviso sui suoi social una bella dichiarazione d’amore per la sua squadra:

Una stagione surreale, non c’è altro aggettivo che mi viene in mente.
Dopo una settimana ho metabolizzato, dopo una settimana posso dire, con pieno orgoglio, che siamo state incredibili.
Abbiamo vissuto 11 mesi veramente lunghi, pesanti, fianco a fianco, mano a mano…
Una storia d’amore bellissima, passionale, assurda…
Alla proposta,
Napoli, ti vuoi salvare?…..
Oggi, rispondiamo così:
“SI, LO VOGLI🅰️MO”

Credit Photo: Instagram Giulia Risina

Tra addii storici e nuovo reclute l’Essen inizia a formare la rosa per la prossima stagione

In casa SGS Essen sono diverse le partenze storiche ma allo stesso i nuovi giovani innesti in vista della stagione 2020/21 in FLYERALARM Frauen-Bundesliga.

Tornando indietro di qualche mese, la centrocampista Elisa Senß ha rinnovato il suo contratto fino al 2024 dopo il suo arrivo ad Essen nel 2019. Sempre nel mese di aprile è arrivato l’annuncio della firma fino al 2024 dell’ex SV Meppen Maike Berentzen. Inoltre, anche Felicitas Fee Kockmann raggiungerà la squadra dell’Ardelhütte il prossimo anno dopo aver concluso la stagione con il Sportfreunden Lowick. Per lei un contratto fino al 2023.

Ufficializzate invece le partenze della nazionale tedesca Nicole Anyomi che si unirà all’Eintracht Frankfurt e del capitano Irini Ioannidou che si muoverà in direzione 1. FC Köln dopo 11 anni ad Essen. Si muoverà in direzione Colonia anche la centrocampista Manjou Wilde dopo 5 stagioni in viola.

Terminato il contratto su comune accordo tra l’SGS e la giocatrice Barbara Brecht che dalla prossima stagione giocherà in seconda divisione del calcio tedesco con l’RB Leipzig. Il medesimo club sarà anche destinazione della compagna Maria Cristina.

Sul fronte arrivi vi è la firma fino al 2024 della nazionale tedesca U19 Miriam Hils che lascerà il club del SV Lippstadt. Sophia Winkler, Laura Pucks e Laureta Elmazi sono altri tre innesti per la rosa dell’Essen che anche loro ranno con la squadra fino al 2024. Tutte e tre salgono dal settore giovanile dell’SGS per far parte ufficialmente della prima squadra.

Firme anche per Vivien Endemann che conta 3 presenze in Nazionale Under 19 e che arriva dopo due stagioni al Werder Bremen, Lily Reimöller che a 16 anni gioca nella Nazionale Under 17 e ha passato la scorsa stagione nell’Under 17 del SC Freiburg e Julia Debitzki che conta 123 partite in Bundesliga con le maglie Bad Neuenahr e Duisburg.

Credit Photo: https://sgs-essen.de/

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