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Il Venezia Femminile ne segna 4 . Annientato Le Torri al Nereo Rocco

Venezia show al Nereo Rocco di Marcon per la 18° giornata del campionato femminile di Serie C, girone B. Le arancioneroverdi, in splendida forma, rifilano alle ospiti di Torri di Quartesolo un poker pesantissimo e firmano la terza vittoria consecutiva.

Il vantaggio delle padrone di casa porta il nome di Vecchiato, che al 18′ si allarga sulla sinistra e tira dal limite trovando la porta con la complicità di una deviazione, fatale per Dal Dosso. Il primo tempo si conclude con l’1-0 del Venezia, che al rientro decide di modificare la formazione di partenza effettuando 3 sostituzioni: Dal Ben per Roncato, Milanese per Centasso e Dalla Santa per Tonon. Sarà proprio quest’ultimo cambio a favorire la discesa che porterà alla vittoria finale.

Le leonesse fanno sentire il loro ruggito già al 1° minuto del secondo tempo, siglando un raddoppio lampo: Dalla Santa raccoglie lungo la fascia destra e disegna una parabola perfetta per la testa di Zuanti che schiaccia in rete a pochi passi dalla porta. Dopo soli 5 minuti anche la stessa Dalla Santa si fa protagonista del match con un tiro-cross dalla distanza che beffa il portiere avversario. La bomber del Venezia firma il 3-0 e anche il suo 19° centro stagionale, confermandosi ancora una volta leader della classifica marcatori non solo del suo girone, ma anche in assoluto di tutta la Serie C. Il Venezia cala il poker all’11’ con Marangon, lesta a raccogliere la ribattuta del difensore avversario e a infilare in diagonale la palla del definitivo 4-0. Le ragazze di De Bortoli mantengono saldo il quarto posto in classifica con 11 gare vinte, 2 pareggiate e 4 perse.

VENEZIA – LE TORRI 4-0
Reti: Vecchiato (18′ pt),  Zuanti (1′ st), Dalla Santa (6′ st), Marangon (11′ st)
Arbitro: Bazzo di Bolzano

VENEZIA
Cazzaro, Bellemo, Grossi, Sabbadin, Vecchiato, Bortolato (Enzo, 14′ st), Zuanti, Roncato (Dal Ben, 1′ st), Centasso (Milanese, 1′ st), Marangon (Guizzonato, 24′ st), Tonon (Dalla Santa, 1′ pt).
Allenatore: De Bortoli

LE TORRI
Dal Dosso, Dal Molin, Tavoso, Caldaro (Castillo, 16′ pt; Ndiaye, 4′ st), De Gregori, Bonvicini, Rama, Miotti (Antonucci, 30′ st), Magnabosco, Urlando, Dal Toè.
Allenatore: Sartori

Prossimo match:
Permac Vittorio Veneto – Venezia Femminile
Domenica 2 maggio || h. 15:00 || Stadio Paolo Barison, Vittorio Veneto

Credit Photo: Andrea Quaglio per Venezia FC Femminile

Tokyo 2020: Le Westfield Matildas dovranno affrontare Stati Uniti, Svezia e Nuova Zelanda

Le Westfield Matildas hanno scoperto il loro destino a seguito della designazione dei gruppi per i giochi olimpici di Tokyo 2020. Australia, nel Gruppo G, dovrà affrontare un gruppo pieno di storyline epico e un sacco di facce familiari composto da Stati Uniti, Svezia e Nuova Zelanda.

“Ovviamente, è un sorteggio difficile in termini di squadre, ma sono anche squadre che conosciamo molto bene” ha detto Tony Gustavsson a matildas.com.au.

“La Svezia la conosco perché è la mia nazione. Con gli Stati Uniti ho lavorato con loro per anni. E poi, ovviamente, tutto il mio staff sa molto sulla Nuova Zelanda. Quindi abbiamo una buona visione di ciò che stiamo affrontando”.

Gustavsson non vede l’ora di affrontare la sfida che il gruppo G presenta con avversari del calibro delle campionesse della Coppa del mondo femminile in carica, le medaglie d’argento olimpiche in carica e un avversario perenne per le australiane.

Le Olimpiadi offriranno alle Matildas la più grande esperienza di torneo in visione della Coppa del mondo femminile FIFA 2023 sul suolo di casa.

“Siamo in un lungo viaggio per prepararci alla Coppa del mondo femminile 2023, nel frattempo affronteremo i migliori nella fase a gironi e faremo del nostro meglio per uscire vittoriosi da quel gruppo… poi tutto può succedere”.

Ora che le australiane conoscono i loro avversari, i preparativi possono elevarsi ad un livello completamente nuovo. 

“Penso che prima di tutto, ora che sappiamo chi affronteremo nella fase a gironi, dovremo analizzare le nostre avversarie nel miglior modo possibile” ha detto Gustavsson. 

Con limitate opportunità di riunire tutta la squadra prima delle Olimpiadi, l’attenzione sarà sulla massimizzazione del tempo che la nazionale ha e il lavoro che può essere fatto individualmente.  

“Si tratta di mantenere stretti contatti con le singole giocatrici nei loro differenti club, perché la maggior parte dello sviluppo effettivo avverrà nelle loro singole squadre. È lì che si giocherà la maggior parte delle partite, è lì che si terranno la maggior parte degli allenamenti”.

“Quando ci riuniremo e avremo quei pochi giorni insieme li sfrutteremo comunque al massimo. Riuniremo tutte le qualità, avremo un’idea molto chiara di quello che vogliamo fare in campo, e faremo in modo che tutti abbiano gli stessi obbiettivi”.

Il torneo di Tokyo è speciale per il calcio australiano, ed è un momento incredibile non solo per la nazione ma anche per i giocatori e gli allenatori coinvolti, e Gustavsson è profondamente consapevole dell’onore di andare a un’Olimpiade.

Photo Credit: Reuters/USA TODAY

Jenni Hermoso blocca il volo del PSG

Jenni Hermoso, PSG-Barcellona
Jenni Hermoso, PSG-Barcellona

Il Barcellona riesce a pareggiare a Parigi lasciando la semifinale più che aperta. Jennifer Hermoso, la bomber culé, al 13° segna il goal del vantaggio per le catalane. Ma le francesi, poco dopo, sono riuscite a pareggiare l’incontro con Cook e hanno rischiato il vantaggio. Ma Torrejón ha salvato sulla linea la porta del Barça. Le catalane si sono lamentate per due rigori negati: uno per fallo su Mapi nel primo tempo e l’altro per fallo di mano di Irene Paredes. La portiera cilena del PSG Endler poco prima aveva salvato il risultato su un gran tiro di Andrea Pereira. Nella seconda parte ad entrambe le squadre mancano le energie e la forza mentale per vincere la partita. Tutto si deciderà domenica prossima allo Stadio Johann Cruyff per scoprire quale sarà la finalista della Women’s Champions League tra PSG e Barcellona dopo un’eliminatoria molto equilibrata.

Le formazioni:
PSG: Endler, Cook (Bachmann, min. 73), Paredes, Dudek, Morroni, Geyoro, Formiga (Nadia, min. 76), Dabritz, Lawrence, Katoto, Baltimore

Barça: Paños, Marta, Pereira, Mapi León, Leila, Hamraoui (Losada, min. 84), Alexia, Aitana, Graham, Jennifer Hermoso (Oshoala, min. 74), Martens (Mariona, min. 74).

Photocredit: Barcellona femminile

Girone B, i risultati della diciottesima giornata

A otto giornate dal termine del campionato, il Cortefranca porta da sei a otto i punti di vantaggio sul Trento mettendo così un altro importante tassello nella corsa promozione. La formazione di Roberto Salterio, che ieri ha battuto in rimonta il Padova nel big match della diciottesima giornata del Girone B (ancora in gol Roberta Picchi, ora a quota 18 reti), deve ringraziare l’Atletico Oristano per l’impresa sfiorata in Trentino: le sarde, in vantaggio grazie al rigore trasformato da Quidacciolu e lo straordinario assolo di Mattana, si fanno rimontare con una sfortunata autorete e la doppietta di Poli prima di trovare nei minuti di recupero il pari a firma della solita Mattana. 

Dietro le gialloblu si avvicina il Brixen Obi che sbanca Ferrara con sei marcatrici diverse e si porta a due sole lunghezze dal secondo posto, bene anche il Venezia contro Le Torri (19ª rete per Della Santa). La Triestina conferma il suo stato di grazia battendo il Portogruaro in rimonta: granata avanti con Furlanis in avvio di ripresa, poi gli ingressi in campo di Blarzino e Bortolin hanno fatto la differenza. In chiave salvezza finisce ko anche l’Isera, a Bolzano Pföstl, Peer e due volte Nischler ribaltano il momentaneo vantaggio di Faccio.

Nella stessa giornata di ieri si è disputato il recupero della nona giornata del Girone A Caprera-Independiente Ivrea, vincono le piemontesi trascinate dalla doppietta di Federica Mussano.

18ª Giornata Girone B
SPAL-Brixen Obi 0-7
Padova-Cortefranca 1-3
Trento-Atletico Oristano 3-3
Portogruaro-Triestina 1-2
Unterland Damen-Isera 4-1
Venezia-Le Torri 4-0

Recuperi
Girone A: Caprera-Independiente Ivrea 2-4

Credit Photo: 

Maddalena Porcarelli, Cesena: “Do sempre il 100%. Il goal più bello? Alla Roma, negli ultimi minuti. Che goduria!”

Maddalena Porcarelli ha iniziato a praticare questo sport sin da piccola, quando guardando le partite dell’Inter, il suo primo amore, ha deciso che sarebbe diventata una calciatrice. Come attaccante esterno sente di esaltare tutte le sue qualità e al Cesena Femminile ha trovato spazio grazie alla sua dedizione e grande concentrazione che l’hanno portata ad essere una delle titolarissime di questa stagione.

Contro il Brescia avete vinto 2-0. Avete fatto una buona partita?
Siamo scese bene in campo. Il Brescia è una buona squadra, l’ha dimostrato in campionato, ma noi avevamo l’atteggiamento giusto, dovevamo anche riscattarci da Como. Nel primo tempo siamo andate in vantaggio e nel secondo dopo 3 minuti abbiamo trovato il raddoppio. Questo ci ha sicuramente dato fiducia. Negli ultimi 20 minuti siamo rimaste in 10 per un’espulsione ma siamo state brave a mantenere inviolata la porta. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare”.

Cosa ti aspetti per questo finale di stagione?
Mancano solo 4 partite, speriamo di vincerle tutte e 4. Arrivate a questo punto non siamo più in corsa per la Serie A, penso che Lazio e Pomigliano siano già verso la promozione, manca solo la matematica. La Serie A non era un nostro obiettivo, ma fino a poco tempo fa c’era poca distanza tra le squadre in lotta e ci credevamo. Ora la separazione è più netta, ormai è fatta”.

A gennaio sei stata eletta dal Cesena giocatrice del mese, anche grazie al tuo goal decisivo contro la Roma. Pensi sia stata la rete più importante?
Quest’anno non ho fatto molti goal, pensavo di fare meglio, ma quello è stato decisamente il più bello. Partita combattutissima, in un campo molto difficile contro avversarie dotate di gran carattere. Abbiamo trovato il goal a pochi minuti dalla fine ed è stata una grande soddisfazione. Segnare all’ultimo è sempre una goduria”.

Quest’anno ti sei ritagliata uno spazio in tutte le partite, giocando praticamente sempre. È stata la tua preparazione fisica e mentale a far sì che fossi sempre incisiva?
Direi di sì, ci tengo tanto ad allenarmi bene durante la settimana e do sempre il 100% in ogni occasione. Non potrei fare diversamente, sono fatta così, cerco sempre di farmi trovare pronta spingendo l’acceleratore in allenamento così come in partita. È stato fondamentale stare sempre sul pezzo anche mentalmente, mantenendo alta la concentrazione”.

La tua continuità è data anche dal buon feeling trovato con il mister?
Io ci tengo tanto, da sempre, ad avere un buon rapporto con gli allenatori. Quando scendo in campo, lo faccio pensando di lottare anche per chi c’è in panchina. Voglio molto bene a mister Roberto Rossi come persona, dopo 3 anni si è creato un bel legame affettivo, e come allenatore è sicuramente molto preparato, pensa sempre a fare il meglio per la squadra. Sono contenta anche del gruppo, negli anni si sono formati rapporti più profondi che vanno al di là del gioco”.

Cosa pensi della qualificazione della Nazionale a Euro 2022?
Sono molto felice, porteranno in alto l’onore di tutte le donne che giocano a calcio, sperando che questo sport al femminile riesca a emergere e diffondersi sempre di più. La Nazionale è un sogno di tutte, adesso sono in Serie B e non ci penso, ma chissà nel futuro…”.

Credit Photo: Andrea Vegliò per FC Cesena 

Carolina Cosi, Arezzo Calcio Femminile: “Nel 2021 omosessualità non può più essere un tabù. Entro un paio d’anni smetterò col calcio”

“È una notizia che mi ha sconvolta. Non avendo mai subito problemi per via del mio orientamento sessuale, ogni volta che sento cose di questo tipo mi rendo conto che c’è una problematica di omofobia ancora molto forte in Italia. Non ho mai subito atti del genere da estranei o dalla mia famiglia. Anzi, la mia famiglia mi supporta molto e mi fa sentire circondata d’affetto. Nel 2021 l’omosessualità non dev’essere più un tabù”. Tuona Carolina Cosi, esterno difensivo dell’Arezzo Calcio Femminile nel corso dell’intervista realizzata con lei. L’argomento di partenza è piuttosto evidente; il caso della ragazza di Castel Fiorentino cacciata di casa e disconosciuta perché omosessuale: “Quegli audio della madre di Malika sono terrificanti. Purtroppo c’è chi ancora la rende demoniaca anche da un punto di vista politico. C’è ancora tanta strada da fare ma di una cosa sono contenta. La risposta mediatica che si è venuta a creare è stata impressionante. Penso che ormai si tratti di casi isolati e spero che, da qui in avanti, le persone che reagiscono in questo modo a questa forma d’amore diventino minoranza. Chiunque soffre per queste cose sappia che ha il mio pieno appoggio e non c’è nulla di cui vergognarsi”. Classe 1995 ha disputato una stagione in Serie A con la Florentia San Gimignano. Nel corso della chiacchierata con noi ci racconta quello che sarà il suo futuro senza distogliere il momento presente che sta vivendo con la maglia delle cittine amaranto.

Ti è mai capitato di essere discriminata come calciatrice?
Francamente no. Quando ho iniziato ed ero più piccola ho giocato con i maschi fino ad undici anni. Essendo l’unica ragazza in un gruppo di uomini sicuramente mi hanno identificato in malo modo ma non mi sono mai sentita discriminata in tal senso. Ovvio che mi domandavano cose strane ma io le ritenevo legittime. Non lo vedevo come un atto discriminatorio ma come semplice curiosità. Atti del genere che avvengono ai giorni nostri ho cominciato a guardarli con un occhio diverso, ma è perché ho un carattere forte. Io so chi voglio essere, quindi non mi pongo nessun problema.

Da dove nasce la tua voglia di giocare a calcio?
Ho iniziato nel Molinense. Il mio primo impatto col pallone è avvenuto a scuola, quando giocavo con i miei amici dopo le lezioni. Ho chiesto ai miei genitori di iscrivermi alla società e non hanno avuto nessun problema. Io ho un fratello ed una sorella e spesso giocavo anche con loro. Mio fratello si è fermato molto presto però ricordo che andavo a vederlo con mio padre. Penso sia guardando lui che mi sono innamorata del calcio. Ho giocato molto tempo assieme a mia sorella, poi si è ritirata anche lei. Ora sono rimasta l’unica calciatrice in famiglia. La mia passione è nata dai campi da gioco non guardando il calcio in televisione, ci tengo a sottolinearlo.

Che ricordi hai del periodo in cui giocavi nel Firenze Calcio Femminile?
Bellissimi perché è stata la prima squadra femminile nella quale ho militato. All’inizio ero timorosa, non pensavo ci fossero così tante ragazze con la mia stessa passione per il pallone. Ho sempre pensato che in questi centri sportivi avrei trovato il deserto ed invece sono contenta di essermi ricreduta. Molte di quelle bambine ora giocano in Serie A. C’erano Orlandi, Guagni, Linari, Fusini, era tutto molto stimolante. In quegli anni al Firenze vincemmo tutto quello che era possibile, eravamo fortissime. Ho fatto anche degli stage con la nazionale italiana poi ho messo il calcio un po’ da parte.

C’è una tua vecchia lettera in cui dicevi di essere “arrabbiata con il calcio”, mi descriveresti il motivo?
All’epoca la situazione in Italia era molto diversa rispetto ad oggi. Quando mi domandavo cosa avrei fatto del mio futuro non sapevo cosa rispondere. Volevo un futuro che mi desse solidità, basato sulle mie scelte. Per il me il calcio non doveva diventare un lavoro, volevo che restasse un passatempo. Mio padre dice sempre che se fossi nata maschio avrei raggiunto alti livelli. Io ho preso una decisione che mi ha allontanata dal calcio e forse oggi qualche rimpianto ce l’ho, ma va bene così.

E adesso…?
Dopo esser andata via da Firenze ho ritrovato il piacere di giocare a calcio. Devo ringraziare l’Arezzo per questo. Loro mi hanno fatto tornare la voglia. Consentimi di ringraziare il presidente Massimo Anselmi. Nella mia carriera ho incontrato tanti dirigenti ma quello che fa lui a livello umano e sportivo è incredibile. Ci sta mettendo nella miglior condizione possibile per fare meglio. E poi anche Emiliano Testini ci sta aiutando essendo da qualche settimana parte del nostro organico. Il presidente lo ha chiamato dopo le sconfitte con Jesina e Filecchio e lui ci ha risollevato a livello morale e calcistico.

Perché l’Arezzo?
Venivo da un anno in Serie A col Florentia poi interrotta a causa del Covid. È stata un’esperienza negativa però, anche per colpa mia. Il patron Becagli mi chiese di saliere con loro in A e di far parte del suo progetto. Mi sono lanciata sperando di dare il mio meglio ma credo di aver fatto un azzardo. Lo ringrazio comunque perché mi ha concesso una grande opportunità. Non sono riuscita però ad esprimermi al meglio. In quel momento mi è mancato qualcosa ed ero un po’ giù. Un giorno mi è arrivata la chiama del DS dell’Arezzo Simone Lelli. Avevo altre proposte ma ho percepito qualcosa in quella degli amaranto. Alla fine si è rivelata la scelta giusta, dettata anche dalla presenza di molte compagne che erano con me a Firenze.

Cosa vedi nel tuo futuro?
Sono una studentessa di design, in particolar modo di grafica e prodotto. Vorrei che fosse questo il mio futuro, quello per cui ho studiato. Il calcio non penso che ormai potrà esserlo. Credo che nel giro di un paio di anni smetterò per lasciar spazio al lavoro. A meno che non succeda qualcosa di eclatante sarà questo il mio futuro, condito comunque da un’altra mia grande passione.

Cosa ne pensi dell’avvento del professionismo?
Finalmente è quello che si aspettava ma, se non ho capito male, attualmente riguarderà solo la Serie A. Così mi sembra un contentino, tuttavia se comunque lo consideriamo il primo passo verso un cambiamento sostanziale è giusto che sia attuato. Intanto si ottengono maggiori diritti e una copertura televisiva più sostenibile. Lascio fuori la questione guadagni perché non penso sia a questo che puntano le calciatrici.

Cosa diresti a chi verrà dopo di te?
Direi loro che stanno giocando ad uno sport bellissimo che ora in Italia sta avendo il massimo riscontro. Il mio consiglio è quello che non fare le scelte che ho fatto io mettendo il calcio al margine. Ora ci sono le modalità per poterlo seguire in maniera permanente. Spero che si ricordino di coloro che hanno lavorato per far sì che questo movimento crescesse.

Credit Photo: Andrea Lisa Papini

 

Juventus Women, la delusione di Rita Guarino: “Non servono giri di parole per ammettere il nostro dispiacere”

Il tecnico bianconero Rita Guarino ha espresso il suo rammarico dopo l’eliminazione della Juventus Women in Coppa Italia per mano della Roma. Ecco le parole sul proprio profilo Instagram:

«Non servono molti giri di parole per ammettere il nostro dispiacere. Complimenti alla Roma che andrà in finale di Coppa Italia». #finoallafine ⚪️⚫️ #juventus 🌪🔥 #liveahead
Credit Photo:Pagina Instagram Rita Guarino

Juventus e Roma chiudono in testa ai rispettivi gironi. Al via i quarti di finale per la conquista dello Scudetto

Si è conclusa la “regular season” del Campionato Primavera Femminile 2020-21.

Le prime quattro classificate del Gruppo 1 e le prime quattro classificate del Gruppo 2 sono ammesse a disputare i Quarti di Finale (Final Eight) che si giocheranno con partite di andata e ritorno.

Nel GRUPPO 1 la Juventus Women di Silvia Piccini batte per 12-2 il Vicenza e chiude prima il girone A qualificandosi ai quarti di finale scudetto.

Le nerazzurre dell’ Inter escono sconfitte dalla trasferta di Verona, ma concludono la fase regolare del Campionato Primavera al secondo posto.

L’ Inter era partita subito bene: trovando il vantaggio con Matilde Pavan, brava a sfruttare l’ assist di Poli. Hellas Verona centra il pareggio alla mezz’ora e il primo tempo termina 1-1. Nella seconda frazione è ancora l’Inter ad andare in avanti, ma spreca troppo davanti alla porta. L’Hellas ci prova e sfrutta bene due contropiedi che le consentono di firmare il doppio vantaggio. Lonati accorcia ma la gara si chiude 3-2 per le padrone di casa. Il Verona chiude al terzo posto ed è qualificato.

Il Sassuolo battendo l’ Orobica Bergamo per 7 reti a 3 è la quarta qualificata, mentre un grande Cittadella, sebbene vince fuori casa contro il Chievo per 2 a 1 è quinta: fuori dai giochi.

Brescia che batte per quattro a zero il Tavagnacco resta un allenamento di fine campionato, così come il pareggio tra il San marino ed il Riozzese Como.

Nel GRUPPO 2 è la Roma Women con 11 gare vinte su 11 disputate, chiude battendo anche la Pink Bari, e si aggiudica il passaggio del turno da squadra “top” del campionato.

La Florentia San Giminiano sale al secondo posto, mentre la Lazio è terza, in virtù del 5 a 0 contro il Ravenna. Il Napoli si aggiudica l’ultimo spazio utile per proseguire le fasi successive: battendo per 2 reti a 0 , in trasferta, la Fiorentina. Nulla da fare per l’ Empoli che pareggia con il Pomigliano per 1 a 1.

Infine il Cesena, che chiude il suo campionato in buona posizione in attesa del prossimo, vincendo per 3 a 1 sul campo esterno del Perugia.

Questi pertanto gli accoppiamenti dei QUARTI di FINALE, in base alle rispettive posizioni in graduatoria:

Juventus Women-Napoli Femminile

Inter Femminile- Lazio Femminile

Roma Femminile-Sassuolo Femminile

Florentia San Gimignano-Hellas Verona Femminile

Gaffe Brunelli e Angelini a Sky: “Chiediamo scusa a tutti”. Cos’è successo durante la partita tra Juventus Women e Roma

Gaffe nella telecronaca di Sky di Gaia Brunelli e Martina Angelini durante Juventus Women Roma, sfida valida per il ritorno delle semifinali di Coppa Italia. Le due telecroniste, al gol del 3-2 di Sara Gama, erano convinte del passaggio del turno della Juventus, non tenendo conto però dei due gol in trasferta siglati dalle giallorosse.

Accorgendosi dell‘esultanza della Roma, le due hanno ipotizzato la rete annullata alla Gama. Unadisattenzione per cui Gaia Brunelli e Martina Angelini hanno voluto chiedere scusa sui rispettivi profili social. Di seguito riportati i loro messaggi.

“Oggi io e Martina abbiamo fatto un brutto errore durante la telecronaca di Juventus-Roma, creando grande confusione sul risultato finale. Non cerco giustificazioni, ho una passione infinita per il mio lavoro e sono molto dispiaciuta. Chiediamo scusa ai tifosi e agli abbonati Sky.”

— Gaia Brunelli (@gaiabrunelli) April 25, 2021

Credit Photo: Twitter Gaia Brunelli

San Marino Academy, Serena Landa: “In questo sport possono arrivare quegli stop dove dovrai lavorare il doppio per tornare migliore di prima”

Due gravi infortuni per la San Marino Academy. Gli esami strumentali hanno evidenziato la rottura del legamento crociato sia per Martina Piazza che per Serena Landa. Quest’ultima è arrivata in prestito dalla AS Roma nella sessione invernale di calciomercato e sul proprio profilo Instagram ha espresso tutto il suo ottimismo verso un pronto recupero.

_serenalanda_

“Dovrai battere te stesso infinite volte”

stamattina è arrivata una di quelle notizie che mai vorresti sentirti dire, leggi il referto e vedi quello che è successo e realizzi che dovrai stare lontano da cio’ che ogni giorno ti rende felice, poi pensi pero’ che in questo sport  possono arrivare quegli stop dove dovrai lavorare il doppio per tornare dov’eri anzi per tornare con piu’ voglia di spaccare e sopratutto migliore di prima!quindi da oggi si partirà ad affrontare con consapevolezza tutte le difficoltà che mi verranno messe di fronte.ci vedremo presto in campo promesso!🤞🏻❤️

#sl92 💙

Credit Photo:Pagina Instagram Serena Landa

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