Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 3703

Puglia, Eccellenza femminile: riparte dopo sette anni il Campionato Regionale di Calcio a 11

Il 2 maggio tonerà in campo il massimo campionato regionale dilettantistico di calcio femminile pugliese. Il torneo d’Eccellenza tornerà in campo dopo ben 7 anni di assenza con 5 squadre ai nastri di partenza. A darne l’ufficialità nelle ore scorse è stata la stessa LND Puglia che ha diffuso la seguente nota.

Eccellenza si torna in campo: la nota della LND Puglia
Sono cinque le squadre iscritte al Campionato Regionale di Eccellenza Femminile della stagione sportiva 2020/2021, ovvero il numero minimo previsto nelle Linee Guida della FIGC per la ripartenza dei campionati apicali ritenuti di “preminente interesse nazionale” da parte del CONI.  Il principale torneo di Calcio a 11 Femminile non veniva disputato in Puglia da sette anni, e torna ad essere organizzato su scala regionale a seguito dell’interesse manifestato da alcune Società affiliate a margine di una videoconferenza con il Presidente Tisci tenutasi nel mese di marzo.

Ai nastri di partenza del Campionato Regionale di Eccellenza Femminile, il cui inizio è previsto per domenica 2 maggio 2021, ci sono Apulia TraniFesca BariMolfetta CalcioNitor Brindisi e Phoenix Trani. Il campionato, che terminerà il prossimo 20 giugno, si svolgerà con gare di andata e ritorno. La squadra vincente sarà promossa al Campionato Nazionale di Serie C Femminile. Con la ripartenza del Calcio Femminile, l’intento del Comitato Regionale è quello di dare un’opportunità in più ai Presidenti delle Società dilettantistiche e giovanili pugliesi affinché questa disciplina possa finalmente affermarsi anche nel nostro territorio, creando un bacino da cui attingere per la formazione delle squadre Rappresentative che parteciperanno nei prossimi anni al Torneo delle Regioni con l’ambizione di lottare per un Titolo nazionale di assoluto prestigio.

Tutte le Società che hanno aderito all’organizzazione del Campionato Regionale di Eccellenza Femminile dovranno adottare il Protocollo Allenamenti e Gare per le Squadre partecipanti ai Campionati di Eccellenza maschile e femminile di Calcio a 11 e di Serie C/C1 maschile e femminile di Calcio a 5, pubblicato dalla FIGC lo scorso 23 marzo. Con un prossimo Comunicato Ufficiale saranno pubblicati i calendari dell’attività ufficiale relativa al Campionato Regionale di Eccellenza Femminile.

Le parole del presidente del Comitato Regione Vito Tisci
«C’è grande soddisfazione – spiega il Presidente del C.R. Puglia LND – perché riparte l’attività ufficiale di una disciplina che in Puglia era ferma da sette anni. Per noi questo è un nuovo inizio, con la possibilità concreta di riuscire a costruire qualcosa di ancora più importante. In Italia il Calcio Femminile sta crescendo, e noi dobbiamo cercare di rilanciarlo su scala regionale accrescendone il livello di competitività e di interesse. Ringrazio la Delegata regionale Roberta Miranda per l’impegno profuso finora e finalizzato al raggiungimento di questo straordinario risultato. Nonostante il periodo difficile dovuto al perdurare dell’emergenza sanitaria – conclude Vito Tisci – notizie come questa ci fanno ben sperare per il futuro del nostro amato calcio».

Eredivisie Women, quando avverrà la svolta decisiva?

Nel 2017, le Oranje Leeuwinnen sono diventate campionesse d’Europa durante il gli Europei giocati nel proprio paese, due anni dopo, la finale di Coppa del mondo, è stata persa di poco contro le giganti del calcio: le USNWT.

La squadra ha fatto enormi balzi verso il vertice mondiale negli ultimi anni, ma l’Eredivisie sembra essere ancora in ritardo. Da quando il Campionato Europeo è stato vinto, la popolarità dell’Oranje Leeuwinnen è solo aumentata. Gli stadi esauriti sono diventati la norma e ci sono regolarmente più di 20.000 spettatori. Nel duello con l’Australia allo stadio Philips (nel 2019) erano presenti più di 30.000 tifosi e la squadra è ora supportata anche da molti tifosi nelle competizioni internazionali.

Tuttavia, questa enorme popolarità non si riflette ancora nell’Eredivisie Women. In media, solo una manciata di persone assiste ancora ai giochi. E ai veri top match sono presenti poche centinaia di persone. Solo tre degli otto club giocano le partite casalinghe in stadi a tutti gli effetti, altri hanno a che fare con i campi di allenamento. Qualcosa che di certo non garantisce un’immagine più positiva della concorrenza.

Negli ultimi mesi, i passi necessari erano già stati fatti nella professionalizzazione, quando (ex) internazionali come Mandy van den Berg, Sari van Veenendaal, Stefanie van der Gragt, Kika van Es e Sherida Spitse sono tornate in Olanda. Questo significa che i grandi nomi del calcio femminile, sono felici di aiutare nella crescita del loro campionato di origine.

Anche per lo spettatore televisivo si è visto davvero “qualcosa” da questa stagione, 2020-2021. Una partita per giornata viene trasmessa in diretta TV, su ESPN. Ma per fare un confronto le partite della Kitchen Champion Division, il secondo livello per gli uomini nei Paesi Bassi, riceve in media più attenzione in TV rispetto al livello più alto per le donne avendo tutti i match (parzialmente) trasmessi in diretta.

Sebbene l’interesse per il calcio femminile sia chiaramente aumentato nei Paesi Bassi, l’attenzione dei media è ancora chiaramente in ritardo. Guardando l’Inghilterra, al momento la più grande competizione europea nel campo del calcio femminile, si vedono grandi differenze. In termini di copertura mediatica, c’è una differenza molto importante: qualsiasi tifoso di calcio interessato può seguire la FA Women’s Super League e persino il campionato femminile (secondo livello) può farlo attraverso un’app gratuita, The FA Player. Con questa introduzione, la competizione non dipende più dai media esterni, ma garantisce che i tifosi abbiano accesso alle partite. In parte a causa di ciò, la popolarità della competizione in Inghilterra è aumentata enormemente in breve tempo. Perché non dovrebbe funzionare nei Paesi Bassi?

Photo Credit: Pure Energie Eredivisie Vrouwen

Incontro Gravina-Vezzali: “Colloquio costruttivo, il calcio può essere da traino per tutto lo sport”

Si è svolto questa mattina a Roma, presso la sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri di via della Mercede, l’incontro tra la sottosegretaria con delega allo Sport Valentina Vezzali e il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina. Durante la riunione, in cui il numero uno della FIGC ha ringraziato la Vezzali per il decisivo contributo sull’impegno del Governo per la presenza del pubblico a giugno a Roma in occasione di Euro 2020, sono stati affrontati tutti i temi più importanti e le priorità del mondo del calcio durante la pandemia. Ripartenza dell’attività dei settori giovanili e dei campionati dilettantistici, aggiornamento dei protocolli, sostegni economici e apertura al pubblico degli eventi di vertice sono alcuni degli argomenti sottoposti da Gravina all’attenzione della sottosegretaria, con la quale è stato condiviso un programma comune di lavoro per dare risposte concrete ad un mondo che, solo in ambito giovanile, ha registrato una perdita di quasi 200 mila tesserati.

“È stato un colloquio costruttivo, un confronto di analisi e di prospettiva per cui ringrazio la sottosegretaria – dichiara Gravina, che durante l’incontro ha donato alla Vezzali una maglia della Nazionale con il suo nome –; l’importanza che il calcio riveste in Italia sotto il profilo economico e sociale può essere da stimolo e da traino per tutto lo sport. C’è un grande desiderio di ripresa e noi vogliamo fare la nostra parte, insieme a tutti gli altri settori sportivi e produttivi del nostro Paese”.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Claudia Coppola, Pegaso Femminile: “Buona la prima, mi è piaciuta la reazione della squadra”

Nel weekend passato è iniziato il torneo d’Eccellenza femminile. In Campania una delle realtà nuove ad essere iscritte nel massimo torneo regionale dilettantistico è la Asad Pegaso. La squadra salernitana, di Pontecagnano, era impegnata nella prima giornata contro il Sant’Anastasia. Nel 3-3 finale partono meglio le padroni di casa che si portano per due volte avanti, poi nel secondo tempo la Pegaso riprende la gara prima del nuovo vantaggio partenopeo con lampo in extremis delle giallonere che vale il pari. A segno per la formazione, cara al dirigente Teo Loi, al suo debutto ufficiale in un torneo, due volte Anna Napolitano ed una Raffaella Caputo. Abbiamo raggiunto Claudia Coppola, centrocampista trentaduenne in forza al team allenato da Michel Dorini per conoscere meglio la nuova realtà campana.

Come e quando ti sei avvicinata al mondo del calcio? Quali esperienze hai maturato prima di questa stagione?
Sono tesserata come calciatrice dal 1996, quando fui tesserata a 14 anni per la prima volta. I primi calci ad un pallone risalgono, però, ancora a prima: ho disputato infatti diversi campionati di calcio a 11 in Serie B e C indossando per 19 anni la maglia della Salernitana“.

Dalla tua esperienze anche nel futsal, ti sei trovata a tuo agio anche nel calcio a 5?
Due anni fa ho deciso di intraprendere una nuova avventura quella del futsal giocando con la Salernitana 1970, in Serie A2, una bellissima parentesi ma per caratteristiche mie calcistiche non mi sono sentita adatta a quel tipo di gioco o meglio preferisco giocare a 11. Per questo ho deciso di avventurarmi con questa nuova società L’ASAD Pegaso squadra salernitana militante in Eccellenza“.

 Ci parli della vostra realtà come è quando è nata e chi porta avanti questo progetto?
“Il progetto è nato dall’unione delle idee del mister Michel Dorini e del direttore Teodosio Lioi.  La presidente è Sonia La Cerra e Teodosio Lioi è il dirigente che ha già trascorsi con il Pontecagnano Femminile. Il nostro patron è il sig. Antonio Sguazzo che, in ambito sportivo, oltre alla squadra femminile gestisce anche una squadra maschile, attualmente però ferma come campionato. 

Come è formata la rosa? che gruppo hai visto nei primi allenamenti?
“Siamo partiti da un gruppo giovane, forse il più giovane del campionato. In questa rosa ci sono infatti ci sono tante 2005, 2006 e 2007, con un paio di ragazze più esperte al loro fianco”.

 Con quali ambizioni volete  affrontare il campionato, d’Eccellenza campano?
“E’ il nostro primo anno in un campionato, quello che ci è stato chiesto e che mi ha colpito e  la serietà e la professionalità da parte di tutto lo staff, che ci ha dato come unico obiettivo quello di divertirci e di far crescere le ragazze più giovani”.

Domenica per voi l’esordio con il 3-3 sul campo del Sant’Anastasia. Che gara è stata?
“La partita di domenica è andata bene e sono soddisfatta. Mi è piaciuta la reazione delle ragazze, che nonostante il risultato del primo tempo con doppio svantaggio, nella ripresa con grinta e caparbietà hanno saputo riscattarsi riuscendo a pareggiare. Sono contenta contando che era debutto assoluto della squadra. Le ragazze hanno mostrato carattere e non si sono mai arrese in più grossa parte del gruppo proviene dal calcio a 5. Lo considero il nostro primo mattoncino di un qualcosa di meraviglioso che stiamo costruendo”.

Sono tante le ragazze che si stanno avvicinando a questo sport anche in un momento non semplice come questo?
“Da parte mia è forte la speranza che il movimento si calcio femminile possa crescere anche lui e permettere a tante ragazze di intraprendere questo meraviglioso sport che personalmente mi ha fatto tante soddisfazioni”.

Il tuo più bel ricordo legato al mondo del calcio?
“Il momento più bello della mia carriera è stato l’esordio in Serie B con la Salernitana quando avevo 14 anni. Eravamo nel campo Donato Vestuti e il capitano di allora mi disse che ero titolare cedendomi la sua maglia numero 10. Fu un emozione unica, mi vengono i brividi ancora oggi a pensarci”.

 

Zhanna Ferrario, Como Women: “Nella trequarti do il meglio di me. Serie A? Obiettivo concreto”

Zhanna Ferrario, calciatrice del Como Women, sente la passione per il calcio scorrerle nelle vene. Classe 1993, ha sposato il progetto della squadra con la voglia di raggiungere la massima serie, mettendo in campo tutta l’esperienza accumulata in questi anni di agonismo a servizio di un gruppo solido e ambizioso. Se il futuro è ancora tutto da scrivere, la giovane biancoblu pensa intanto a dare il massimo in campo cercando di dare il suo contributo con altri goal e buone prestazioni in questo finale di stagione.

L’ultima vittoria, quella contro il Cesena, vi ha fatto raggiungere il 3° posto in classifica. A poche gare dalla fine, credete ancora alla Serie A?
Certo, ci crediamo, perlomeno io ci credo. Mancano 4 partite, è ancora fattibile, non come primo posto ma magari come seconde. Se la squadra è pronta per questo obiettivo? Pronta non lo so, ma sicuramente c’è la voglia di raggiungerlo”.

Sei contenta delle prestazioni tue e della squadra fino a qui?
Si, anche se avrei potuto fare qualcosina in più. Come gruppo potevamo fare meglio, abbiamo perso dei punti importanti, a partire dalla prima partita persa a tavolino che ci ha pesato molto. Quando poi abbiamo affrontato partite importanti eravamo molto concentrate, mentre in alcuni scontri con squadre più basse di noi in classifica non siamo state concrete, abbiamo preso le gare sottogamba andando a pareggiare o anche a perdere. I vari infortuni poi non ci sono stati d’aiuto ma le potenzialità per fare meglio c’erano”.

Quale ruolo senti più tuo?
Mi sento meglio a fare il trequartista, lì mi esprimo al massimo. Anche se alla fine per me l’importante è giocare, in qualsiasi parte del campo mi metta il mister a me va bene. La caratteristica che più mi contraddistingue è la fantasia, inventare il gioco in fase di impostazione, magari realizzando quell’ultimo passaggio che porta l’attaccante a fare goal”.

L’emozione più grande in carriera?
È una domanda difficile per me, perché tutte le esperienze sono finite a metà: a Genova, ad esempio, ero partita bene poi mi sono rotta il crociato, mentre l’anno scorso con il Como non abbiamo finito il campionato a causa covid. Potrei rispondere dicendo la promozione in Serie A con l’Inter, ma era piccolina e non giocavo mai. Personalmente non ho un momento particolarmente emozionante da ricordare, magari ci sarà entro la fine di questo campionato”.

Obiettivi futuri?
Sicuramente quello di arrivare con il Como in Serie A. Avendo iniziato questo percorso dalla nascita di questa società, sarebbe bellissimo poter arrivare in alto con loro. Al mio ritiro dal calcio giocato mi piacerebbe allenare, ho già il patentino UEFA C. Vorrei rimanere in questo ambito, poi non si può mai sapere cosa la vita abbia in serbo per me”.

Credit Photo: Emanuele Armiento

L’Inter contro la Juventus Women per la testa del Girone 1, e Florentia-Pink Bari le gare più avvincenti della Primavera

Inter contro la capolista Juventus Women è sicuramente la partita, nel GRUPPO 1, più attesa della categoria. Le padrone di casa vengono da nove risultati positivi su nove gare  con 27 punti, ed anche le bianconere sono dal primo turno appaiate con lo stesso risultato ma con la migliore differenza reti. Gara molto aperta per un incontro che si prevede senza risparmio di fiato.
Il fanalino Vicenza, senza speranza, cercherà di conquistare i tre punti contro un Chievo, anch’esso nella parte bassa di classifica; un risultato di parità non cambierebbe la giornata.
Le lariane della Riozzese Como ospitano le leoncine del Brescia, gara molto equilibrata anche se le padrone di casa vorranno portare a casa la vittoria.
Sassuolo contro Verona è il big match del terzo e quarto posto, partita dalle mille sfaccettature ma sicuramente più determinate le nero-verdi che non si lasceranno scappare il fattore campo per vincere la gara.
Il Cittadella ha gara facile contro l’ Orobica Bergamo e se azzardiamo un pronostico: uno fisso.
Chiude il Tavagnacco contro il San marino Academy partita di media classifica che due formazioni molto simili nel gioco e nella tattica, forse un pareggio non porterebbe danno ad entrambe le squadre, anche se il San Marino sembra in questo finale di campionato più in forma.

Nel GRUPPO 2, spicca il derby Romano tra la Roma Women e la Roma CF, ma il risultato finale non dovrebbe portare soprese: le padrone di casa, saldamente al comando con 27 punti e nove gare vinte su nove incontri, sicuramente sono le favorite per la vittoria.
Il Ravenna, sempre ultimo ma con il primo punto conquistato grazie al pareggio interno del recupero contro il Pomigliano, ha il difficile compito di aggredire le ragazze della Fiorentina: gara ostica e molto difficile.
Gara semplice, invece, per le partenopee del Napoli contro il Perugia dove i tre punti sembrano molto alla portata delle azzurrine.
Florentia San Giminiano contro il Pink Bari è la partita più avvincente del girone: le Toscane sono al secondo posto e non vogliono cedere nulla agli avversari, così come le Pugliesi, che faranno “gara vera”.
L’ Empoli ospiterà la Lazio: un incontro che sulla carta prometterà spettacolo ma azzardando un risultato un pareggio sembra non fare torti a nessuno.
Chiude la scaletta Cesena contro il Pomigliano, le padrone di casa partono sfavorite ma con il buon gioco potrebbero anche “fare il risultato”.

Vittorio Veneto – Oristano 3-2: le tose raggiungono il sesto posto in classifica

No time for PosamanIn un campionato come quello di Serie C, spalmato lungo un insidiosissimo sterrato di ben 8 mesi e caratterizzato da 22 chicane ciascuna unica nel proprio genere, non ci può essere spazio per copiose risate o compiaciuti ammiccamenti con un occhio al proprio percorso artistico-sportivo stagionale. LOL diventa allora, domenica dopo domenica, l’acronimo di “Lotta Oltre (i) Limiti”: un fragoroso e giocondo tip-tap, a caccia di rinnovate certezze e stentorei acuti su pentagramma degno di un nobile flauto traverso. Dopo la Greatest Hit pre-pasquale e il ritorno alla vittoria, dopo un mese di digiuno, sul campo dell’Isera, le Tose provano così a confermarsi disco d’oro anche nel match casalingo del 16° turno contro l’Oristano, formazione più giovane dell’intero Girone con i propri (poco più di) 18 anni di età media complessiva. Con il Permac terza forza di questa speciale graduatoria anagrafica (preceduto anche dal Brixen), la rincorsa a spezzare il ramadan casalingo assume a tutti gli effetti i contorni di una street fight tra la “meglio gioventù” calcistica appartenente alla cosiddetta Generazione Z, quella indicata da più parti con l’erroneo termine Millennials.

Sospinto verso ritrovati coefficienti serotoninici anche dai propri inediti artifizi tattici, mister Massimo Zoni rilancia il 4-4-2 apprezzato nel giro di boa verso l’incipit della (apparente) bella stagione. Tra i pali, al proprio quinto gettone stagionale, il terzo da titolare, si rivede la vittoriese doc classe 2001 Chiara Da Ronch, spirito guida di una linea difensiva nella quale è nuovamente Carlotta Gava la designata a personalizzare le mattonelle centrali accanto alla “coperta di Linus” in maglia numero 15 Carlotta Martinis; completano lo starter pack arretrato gli esterni Luna Da Ros, confermatissima a destra, e Monica Furlan, granitica presenza sul corridoio mancino. In mezzo al campo sono chiamate a vigilare Her Midfield Highness Laura Tommasella e la sempre più aspirante Royal Sniper Carlotta Modolo, coadiuvate sugli esterni dal duo friulano al bacio (anzi, alla bachata) composto da capitan Karin Mantoani ed Elena Govetto. In avanti, torna dal 1′ il gran pivot classe 2003 Giulia Trevisiol accanto al pragmatico dinamismo Made in Belluno di Gaia Maria Sovilla.

L’Oristano, reduce dall’ennesimo viaggio di quasi 1000 chilometri dalla terra dei Quattro Mori, ma a propria volta calcisticamente rifocillato dal ritorno ai 3 punti nel turno precedente contro il Le Torri, si presenta nella Città della Vittoria con il dichiarato obiettivo di rendere la vita quanto più difficile possibile alle avversarie, avanti di due posizioni e sette lunghezze in graduatoria. Alle bianconere allenate da mister Gigi Avellino bastano appena 40 secondi per presentarsi alla conclusione dalle parti di Da Ronch, con l’estremo difensore vittoriese che deve intervenire in due tempi sulla sassata potente ma centrale di Quidacciolu dalla mezzaluna del limite dell’area. Le Tose provano a farsi vedere in avanti a propulsori udinesi spianati, al 9′ il portiere sardo Piga allontana di pugno l’insidioso cross mancino di Mantoani, sulla sfera vagante si avventa Govetto che però conclude abbondantemente alla destra dello specchio ospite. La prima porzione di gara è però, per larghi tratti, dominata dalla giovanissima formazione campidanese: Da Ronch ha il suo da fare sia in uscita bassa su Marras che nel disinnescare in area piccola un’insidiosa punizione creata dal destro di Mattana dai 25 metri. La numero 20 sarda, classe 1997 al rientro da oltre un mese di stop, è la vera ispiratrice delle scorribande isolane e dal suo piede nascono tutte le occasioni nettamente più pericolose della compagine ospite. Emblematica l’azione al minuto 20, con la difesa rossoblù aggirata a sinistra e il pallone al centro per l’accorrente Cocco, il cui destro a giro grazie la porta vittoriese lambendo la parte alta del montante. L’approccio poco felice delle Tose crea non poca agitazione in panchina a mister Zoni, richiamato e ammonito dal direttore di gara Gatta di Sassari: preludio, o meglio lontano presagio, di un pomeriggio che si rivelerà “poco empatico” tra l’arbitro e l’intero microcosmo rossoblù. Nel mentre, sul campo, la sostanziale supremazia ospite conduce all’episodio che sblocca la contesa al 24′Daniela Quidacciolu trova il corridoio giusto per armare la conclusione dal limite, la beffarda e involontaria deviazione di Martinis manda fuori giri Da Ronch, che non può nulla per assolvere dalla propria rete il pallone dello 0-1. Come un elisir, il vantaggio sardo ha però il potere di destare finalmente le rossoblù dal proprio uggioso torpore domenicale. Il primo squillo è a firma Giulia Trevisiol, con una girata secca dal limite, larga ma profumata di rabbia e voglia di riscatto. Pochi istanti dopo, il graffio di capitan Karin Mantoani diventa una vera e propria interurbana sull’elenco chiamate del primo tempo: la botta di KM28, servita da un filtrante radente di Sovilla, è un destro tanto incisivo quanto canino (per quanto aguzzo) nel mandare fuori giri il portiere sardo classe 2005 Martina Piga. L’1-1 non appaga affatto le ragazze di mister Zoni, che trascinante dall’ardore di Giulia Trevisiol al 32′ ribaltano inerzia e punteggio della prima frazione: meticolosa e straripante la preparazione al tiro della numero 17 vittoriese, che salta due avversarie al limite prima di esplodere una bordata, questa volta totalmente imprendibile per l’estremo difensore ospite. Altri 120 secondi e le distanze nel punteggio potrebbero ulteriormente allargarsi a favore del Permac, Trevisiol nell’occasione pecca di tempismo perdendo il tempo giusto per la conclusione praticamente a tu per tu con Piga. All’intervallo è 2-1, score obbligatoriamente da mettere al sicuro nella ripresa vista l’indomita verve espressa dalle avversarie.

La ripresa sembra riproporre i giusti aneliti espressi dalle rossoblù in chiusura di frazione, al 49′ si rinnova il duello tra Trevisiol e Piga, con il portiere oristanese abile a dire di no al diagonale potente, seppur non sufficientemente preciso, della propria avversaria. Decisamente più sfortunato, per l’Ariete di Carbonera, l’epilogo una manciata di secondi più tardi: il destro dal limite lambisce per centimetri l’indifeso incrocio dei pali della porta campidanese. Dal possibile episodio del 3-1 Permac al punto del 2-2 sardo, la differenza sta ancora una volta nell’instancabile dinamismo offensivo di Maura Mattana: è il minuto 54 quando il jolly sardo si accentra nell’area rossoblù liberando un destro che Da Ronch può solo respingere d’istinto, senza possibilità di disinnescare il più facile dei tap-in sottoporta perfezionato da Clara Marras. Con il risultato di nuovo in bilico ci vuole allora un nuovo lampo, un episodio, un’idea confezionata da una delle vecchie (si fa per dire) volpi dell’organico rossoblù. Con tutto il trolley d’esperienza di una carriera a perdifiato tra trazione anteriore e realtà, ci pensa Karin Mantoani al 57′ a travestirsi da baluardo di rappresentanza in casa Permac conquistando e realizzando il calcio di rigore che disegna il nuovo sorpasso a favore delle Tose. Il contatto in area tra il portiere Piga e il capitano vittoriese è inequivocabile, l’esecuzione potente di Miss Generali dagli 11 metri vale la doppietta, il sesto centro in campionato e la rottura del sortilegio in fatto di penalty nella stagione rossoblù. Con oltre mezz’ora ancora da disputare, gli equilibri del match sono però ancora tutt’altro che vicini a un certo consolidamento generale. A sparigliare ulteriormente le fiches sul panno verde del Barison, arriva al minuto 66 il secondo giallo del pomeriggio a Giulia Trevisiol: Permac in 10 e costretto di fatto a un 4-4-1 di pura resilienza. L’Oristano prova allora nuovamente a consegnare la propria brochure di speranze tra i piedi di Mattana, che decide di ingaggiare una vera e propria Sfida all’O.K. Corral con Chiara Da Ronch. Il portiere vittoriese è due volte prodigioso sulla propria rivale, opponendosi d’istinto con una respinta da antologia su destro secco in area e negando alla fantasista sarda anche l’esecuzione su palla da fermo dai 20 metri. Quasi frustrata dai miracoli di CDR, Mattana ci prova persino in semi-acrobazia oltre la mezz’ora, questa volte senza cogliere lo specchio della porta. La densa attività tellurica sul campo trova un nuovo epicentro significativo al minuto 80, quando anche Daniela Quidacciolu decide di raggiungere gli spogliatoi in anticipo, facendosi cacciare per doppia ammonizione e ristabilendo de facto la parità numerica. Ed è solo il primo atto di un estremo finale degno della teatralità di Ionesco e Beckett. Silvia Cimarosti, subentrata a metà ripresa al posto dell’esausta Mantoani, semina il panico a sinistra sfiorando la porta sarda, tanto quanto le solite incursioni di Mattana generano brividi veri alla retroguardia rossoblù. A 3′ dalla fine ennesima azione fotocopia della 20 ospite, con il palo questa volta essenziale e decisivo alleato per Da Ronch. Con anche Dalila Canzi in campo per le rossoblù, il finale diventa palcoscenico per continui contropiede e per una (in)sana dose di follia generale. L’arbitro Gatta prima caccia Elena Govetto, sostituita e in panchina, per una presunta espressione ingiuriosa (“jo no dis nie, ma nancje no tas”), poi in pieno recupero espelle persino Carlotta Gava per somma di cartellini. Le Tose chiudono addirittura in 9, ma dopo oltre 240 interminabili secondi di extra time, riescono a portare a casa 3 punti sospiratissimi ma dannatamente importanti.

Dopo un pareggio e due sconfitte, il miocardio pulsante della Città della Vittoria torna dunque terreno di conquista rossoblù. Il successo, complice la contemporanea sconfitta interna dell’Unterland Damen contro la Triestina, riporta il Permac al sesto posto in classifica, proprio in coabitazione con le Alabardate a quota 23. Domenica prossima, ad attendere le vittoriesi, ci sarà la sfida tutt’altro che da sottovalutare sul terreno del Le Torri, compagine ringalluzzita da mercato e risultati nelle ultime giornate, pronta a cercare di sorprendere le Tose approfittando di squalifiche e assenze. Per questo, più che mai, l’orgoglio e la crescita sono attese a una nuova vera prova di maturità assoluta. LOL, chi non lotta è fuori.

PERMAC VITTORIO VENETO – ATLETICO ORISTANO 3-2
(24′ Quidacciolu, 28′ Mantoani, 32′ Trevisiol, 54′ Marras, 57′ Rig. Mantoani)

PERMAC: Da Ronch, Da Ros, Furlan, Tommasella, Martinis, Gava, Govetto (84′ Canzi), Modolo, Trevisiol, Sovilla, Mantoani (65′ Cimarosti). (A disp: Facchin, Fattorel, Cartelli, Bigaran, Tomasi, Mella, Gallina). All: Zoni

ORISTANO: Piga, Meloni (51’ Filippo), Marras, Cocco, Quidacciolu, Catte (64’ Rattu), Dessi (85’ Lai), Senes, Piras (53’ Scalas), Farris, Mattana. (A disp: Deiana, Carta). All: Avellino

ESPULSE: 66′ Trevisiol, 80′ Quidacciolu, 90′ Govetto (dalla panchina), 91′ Gava
AMMONITI: Da Ros, Catte, mister Zoni

Credit Photo: Permac Vittorio Veneto

Pasini a SportDiPiù: “A San Marino sarà gara vera, ma vogliamo punti in chiave salvezza”

L’attaccante dell’Hellas Verona Women Veronica Pasini è intervenuta ieri nel corso della diretta di SportDiPiù Magazine, parlando del suo percorso di recupero e del campionato disputato sin qui dalle gialloblù.

Le sue principali dichiarazioni:

L’infortunio? Purtroppo farsi male così, a inizio preparazione e senza nemmeno poter disputare cinque minuti di campionato, è un vero peccato. Io ora sto lavorando sodo per recuperare al più presto, magari per la fine della corrente stagione di Serie A, anche se so che sarà difficile. Verona vicino alla salvezza? Fin qui è stato un campionato sofferto ma in linea con i nostri obiettivi, ci siamo tolte soddisfazioni e siamo state in grado di reggere ad alcune difficoltà. Siamo un gruppo molto unito e così, insieme, dobbiamo affrontare la partita di sabato, molto importante, contro il San Marino. Portare punti a casa significherebbe allontanarsi ulteriormente dalla zona rossa e, di conseguenza, poter restare più tranquille. Per ora sta andando bene, un buon campionato. Il cambiamento del campionato? Anno dopo anno si nota un cambiamento in Serie A, le squadre sono sempre più competitive e si fa sempre più attenzione alla preparazione e ad ogni dettaglio: è sempre più difficile riconfermarsi nel massimo campionato“.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

Il Calcio Femminile e Facebook, è il Napoli ad ottenere i maggiori follower

Secondo la Figc la sfida tra Juventus Women e ACF Fiorentina Femminile, del 11 ottobre scorso è stata seguita da 135mila spettatori medi, che è il dato più alto fatto registrare in questa stagione.

E dato certo che il calcio femminile è un fenomeno in ascesa tanto da suscitare l’interesse crescente sia di appassionati, che degli sponsor e sopra tutto le televisioni.

Fonti di “Google” il Calcio femminile italiano restituisce 62.4 milioni di risultati, tutto questo fenomeno è certamente esploso dopo i mondiali di Francia del 2019, ANSA e “DataMediaHub” hanno analizzato la presenza su Facebook delle squadre che disputano l’attuale campionato di serie A femminile.

Per tutte le squadre partecipanti, ad eccezione del Milan che non possiede una sua “fanpage” personalizzata, sono state analizzate le performance dall’inizio del campionato (dal 22 agosto 2020 al 4 aprile) con una media per le undici squadre analizzate che totalizzano 23.788 follower. Una crescita di oltre il 19% rispetto alla precedenti analisi.

La squadra con il maggior numero di follower è il Napoli Femminile con 43.350 follower. In crescita del 10.8%. Seguono la Juventus Women con 41.336 follower (+ 15.2%) e ACF Fiorentina Femminile con 34.421 follower (+ 10.7%). Chiude la classifica il San Marino Academy con 2.399 follower (+58%).

L’analisi in dettaglio ha evidenziato che alla diciassettesima giornata del campionato, sulle ventidue da disputare, guida la Juventus Women davanti a Milan e Sassuolo, ma la squadra di Torino, dopo l’Inter, è quella che posta meno di tutti su Facebook: solo una media di 0.17 post giornalieri, ovvero un post ogni cinque giorni circa.

Ma chi è che posta più di tutti in media giornaliera? E’ la Fiorentina: con più di quattro contenuti giornalieri medi; segue la Roma ed il Napoli.

Se la Fiorentina è al terzo posto per numero di follower guida invece la classifica per numero di interazioni (somma di like + altre “reaction” + commenti + condivisioni). Per contro è invece la Juventus quella che ha il maggior tasso di coinvolgimento: il 4.22%.

I like costituiscono l’81.8% del totale delle interazioni nel periodo preso in esame, seguiti dalla emoji “Love” che pesa l’8.4% del totale.

Esempio eclatante è quello della Juventus che ha generato maggior coinvolgimento, nella data del 10 gennaio 2021, quando la squadra piemontese ha vinto la super coppa. Terza interazione più effettuata dalle persone sulla fanpage della squadra bianconera sono le condivisioni: il 5.9% del totale.

Infine, se il Milan allo stato attuale delle cose non ritiene di avere una presenza social dedicata al proprio team femminile, anche l’altra milanese non fa molto meglio. Infatti, l’Inter nonostante sia al quarto posto per numero di follower è la squadra che posta il minor numero di contenuti e, di riflesso, ha altrettanto il numero più basso d’ interazioni. Forse, tutto questo, è anche dovuto alla cessione del titolo sportivo a FC Internazionale: come comunicano nell’ultimo post del 31 agosto 2020.

E’ stata analizzata anche la pagina Facebook della FIGC Femminile ha visto aumentare i propri follower del 63.6% e conta 188mila interazioni dall’inizio del campionato ad oggi. Mentre la fanpage della Nazionale Femminile di Calcio ha poco meno di 88mila follower e più di 245mila interazioni nel periodo.

Giulia Picchiò, Jesina: “Da capitano cerco sempre di aiutare le mie compagne. Contro il Filecchio partita super”

La Jesina, dopo due sconfitte, ritrova i 3 punti con una vittoria di misura sul Filecchio, posizionato appena sopra le biancorosse a nove punti di distacco. A tenere le redini della difesa c’era come sempre il capitano Giulia Picchiò, leoncella classe ’95 cresciuta in, e con, questa squadra. In una stagione segnata da alti e bassi, il gruppo è rimasto unito e ha affrontato con orgoglio tutte le avversarie incontrate lungo il cammino, con la consapevolezza di essere un team giovane ma in forte sviluppo.

Domenica scorsa avete affrontato il Filecchio ottenendo un importante vittoria. Come valuti la gara?
La partita è stata molto combattuta, inoltre il campo non era in perfette condizioni. La loro fisicità poteva metterci in difficoltà però siamo state molto brave nel contenerle e a ripartire quando avevamo spazio. Nel primo tempo abbiamo giocato meglio e abbiamo avuto qualche occasione oltre il goal, nel secondo loro hanno spinto ma abbiamo fatto un gran lavoro in difesa, non facendole segnare”.

Com’è andata questa stagione? Pensi che abbiate fatto un buon campionato?
Abbiamo perso dei punti con squadre più accessibili mentre con altre di alta classifica ne abbiamo guadagnato. Non abbiamo saputo gestire qualche partita, sopravvalutandola e non entrando in campo con la testa giusta, ma essendo giovani ci può stare”.

Il momento più bello e quello più difficile della stagione?
Quando siamo tornate a giocare a gennaio dopo essere state ferme qualche mese per il covid. Poter rivivere con la squadra queste emozioni è stato bellissimo. Il rammarico più grande? Non essere riuscite a portare a casa quei match nei quali eravamo più forti delle avversarie. Ne sono capitati alcuni nel periodo in cui, se avessimo vinto, ci saremmo trovate più su in classifica per provare a lottare per un posto migliore”.

Qual è stata la squadra più difficile da affrontare? Quella che invece vi ha stupito?
La più tosta sicuramente la Sassari Torres, che è fortissima. Infatti, in casa abbiamo perso 2-0 e il nostro portiere ha parato due rigori. Secondo me vinceranno loro il campionato. Quella che più ci ha sorpreso? Il Bologna. Era già primo quando lo abbiamo affrontata ma è una squadra che gioca molto bene, non butta via un pallone. Si merita di stare prima, assieme al Filecchio è un po’ la rivelazione di questo campionato”.

In qualità di capitano, qual è il tuo ruolo fuori e dentro il campo?
Adesso è un po’ difficile fare grandi cose fuori visto il periodo, cerchiamo negli spogliatoi di fare gruppo e socializzare, scherzare tra di noi. Anche quando perdiamo ne discutiamo cercando di capire cosa sia andato storto, ci confrontiamo. In campo sono una che suona un po’ la carica, parlo in continuazione per cercare di aiutare le mie compagne e incoraggiarle in caso di errori. Capitano vero? Ci provo”.

Vedi il tuo futuro nel calcio o stai percorrendo anche altre strade?
È presto per pensarci, sono ancora giovane. Per adesso il calcio è una forte passione e riesco a farla conciliare con il lavoro. Magari più avanti ci rifletterò, per adesso penso solo a giocare”.

Credit Photo: Jesina Femminile

DA NON PERDERE...