Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 3735

Elisa Paganelli, San Marino Academy: “Essere team manager mi dà soddisfazione. Voglio continuare a vivere la Serie A”

Da calciatrice ha dato l’anima, da allenatrice ha espresso sé stessa al meglio. Ora, come dirigente, ha potuto sperimentare la soddisfazione di contribuire alla riuscita del progetto societario. Elisa Paganelli si è avvicinata in modo inaspettato al ruolo di team manager, spinta da chi vedeva in lei del potenziale. Abbracciando i colori della San Marino Academy, è pronta a crescere e ad aiutare squadra e staff ad ottenere i risultati meritati.

Sei al tuo secondo anno da team manager. Come giudichi questa esperienza fino a qui?
Questo ultimo anno e mezzo è stato pieno di avvenimenti: alcuni meravigliosi, come la storica promozione in Serie A, altri molto molto complicati come la gestione della squadra durante questa tragica pandemia. Tutto quello che abbiamo dovuto affrontare mi ha comunque fatta crescere moltissimo a livello personale e sono davvero contenta di poter continuare a far parte di questa realtà così “magica” che è la San Marino Academy“.

Tra i vari compiti, ti occupi anche della cura dell’aspetto psicologico delle ragazze. Quanto è importante garantire questo tipo di sostegno quando si gioca ad alti livelli?
In realtà l’aspetto psicologico è curato moltissimo dai componenti dello staff tecnico, che hanno quotidianamente sott’occhio le ragazze e le dinamiche del gruppo. Io cerco di essere il più possibile di supporto qualora nascano problematiche di vario tipo, e di aiuto come punto di vista femminile mettendo a disposizione la sensibilità e quel po’ di esperienza che mi sono fatta negli anni sui campi da calcio. Credo che l’aspetto psicologico sia fondamentale nello sport e ad alti livelli è assolutamente un sostegno imprescindibile“.

Vanti un curriculum da calciatrice, allenatrice delle giovanili e team manager. Se dovessi fare le pagelle delle varie fasi sportive che hai vissuto, che voti ti daresti?
Sono un po’ in difficoltà a darmi dei voti. Posso dire che in tutti e tre i ruoli ricoperti ho sempre cercato di essere più professionale possibile. Anche da calciatrice, pur non avendo calcato i campi di Serie A, ho sempre preso questa passione con la massima serietà e impegno. Posso associare un peso ad ognuna delle tre “fasi” della mia vita sportiva abbinandolo alla loro durata. Le basi di tutto il mio percorso sono proprio nei 26 anni in cui ho indossato gli scarpini, ho iniziato lì a dare l’anima per questa mia passione, che ha poi guidato anche i miei studi universitari. È quindi venuto di conseguenza anche il mio ruolo di allenatrice delle giovanili: qui mi trovo proprio a mio agio; stare a contatto con le giovani calciatrici mi arricchisce continuamente e mi permette di esprimere ciò che ho dentro e dare tutta me stessa. Diverso invece il ruolo da dirigente, che è arrivato inaspettatamente, un po’ per caso nella mia vita. Ma alla luce dei fatti non ringrazierò mai abbastanza le persone che mi hanno ritenuta adatta a ricoprirlo: il nostro Responsabile ed il mister. In questo caso però non ho esperienza e so che ho ancora infinite cose da imparare“.

Qual è la cosa più bella e quella più difficile del tuo lavoro?
In questo ruolo, la cosa più bella è vedere che ciò che fai restando sullo “sfondo” delle vicende sportive aiuta a far andare liscia la stagione. Ovvero: quando tutto fila le ragazze sono tranquille, lo staff può lavorare con serenità e con tutti gli strumenti di cui ha bisogno, e ci si può affacciare alla partita al meglio. Trovare in questo anche un po’ la conseguenza del tuo lavoro dà grande soddisfazione. La parte difficile è cercare di accontentare tutte le richieste e tutte le diverse esigenze, ma questa è anche una bella sfida. Ciò che davvero è più pesante in questa stagione è la situazione Covid-19 e tutto il protocollo che ne consegue con le innumerevoli difficoltà che comporta“.

Pensi a fare carriera in dirigenza o punti a conquistarti un altro posto, magari una panchina in prima squadra?
Una panchina in prima squadra penso sia ancora un obiettivo lontano. Ammetto di trovarmi meglio dentro al campo, perché è comunque quello che ho sempre voluto fare e la passione alla quale ho dedicato moltissimi anni della mia vita. Però, se penso ad allenare, mi vedo ancora nelle categorie giovanili. Ora penso a fare bene nel ruolo che sto ricoprendo e a godermi tutto ciò che ci siamo meritati. Spero con tutto il cuore di poter continuare a vivere quello che fino a un anno fa era solamente un fantastico sogno“.

Credit Photo: ©SMAcademy

Classifica marcatrici Women’s Champions League: Jenni Hermoso in leggero vantaggio

La corsa al trono della migliore marcatrice di questa UEFA Women’s Champions League si fa sempre più combattuta.

In questa stagione tutta a eliminazione diretta, l’ultima prima dell’introduzione della fase a gironi del 2021/22, Jenni Hermoso è salita in vetta alla classifica marcatrici grazie al gol nel finale nel 3-0 contro il Manchester City. Sei calciatrici sono a quota quattro gol. Di queste, quattro scenderanno in campo ai quarti: Jelena Čanković e Sanne Troelsgaard del Rosengård, Melvine Malard del Lione e l’acquisto estivo del Manchester City, ovvero la statunitense Sam Mewis.

Inoltre, a un gol di distanza ci sono tantissime calciatrici, di cui nove ancora in corsa nei quarti. Nessuna di queste a quota tre gol ha mai vinto il titolo di capocannoniere in passato, anche se calciatrici come Zsanett Jakabfi e Pernille Harder sono a quota due.

Classifica marcatrici 2020/21 (qualificazioni comprese)
5 Jenni Hermoso (Barcelona)
4 Jelena Čanković (Rosengård)
4 Špela Kolbl (Pomurje)
4 Melvine Malard (Lyon)
4 Sam Mewis (Manchester City)
4 Violeta Slović (Spartak Subotica)
4 Sanne Troelsgaard (Rosengård)

Classifica marcatrici 2020/21 (solo fase a eliminazione diretta)
5 Jenni Hermoso (Barcelona)
4
Jelena Čanković (Rosengård)
4 Melvine Malard (Lyon)
4 Sam Mewis (Manchester City)
4 Sanne Troelsgaard (Rosengård)
3 Anna Anvegård (Rosengård)3 Lineth Beerensteyn (Bayern)
3 Lina Dallmann (Bayern)
3 Beth England (Chelsea)
3 Marie-Antoinette Katoto (Paris Saint-Germain)
3 Fran Kirby (Chelsea)
3 Sydney Lohmann (Bayern München)
3 Lieke Martens (Barcelona)
3 Wendie Renard (Lyon)
3 Caroline Seger (Rosengård)
3 Georgia Stanway (Manchester City)
3 Ellen White (Manchester City)
3 Mateja Zver (St. Pölten)

Classifica marcatrici per stagione (qualificazioni comprese)
UEFA Women’s Champions League
2019/20: Vivianne Miedema (Arsenal), Emueje Ogbiagbevha (Minsk), Berglind Thorvaldsdóttir (Breidablik) 10
2018/19: Pernille Harder (Wolfsburg) 8
2017/18: Ada Hegerberg (Lyon) 15
2016/17: Zsanett Jakabfi (Wolfsburg), Vivianne Miedema (Bayern München) 8
2015/16: Ada Hegerberg (Lyon) 13
2014/15: Célia Šašić (FFC Frankfurt) 14
2013/14: Milena Nikolić (ŽFK Spartak) 11
2012/13: Laura Rus (Apollon Limassol) 11
2011/12: Camille Abily, Eugénie Le Sommer (both Lyon) 9
2010/11: Inka Grings (Duisburg) 13
2009/10: Vanessa Bürki (Bayern München) 11

UEFA Women’s Cup
2008/09: Margrét Lára Vidarsdóttir (Valur Reykjavík) 14
2007/08: Vira Dyatel (Kharkiv), Patrizia Panico (Bardolino Verona), Margrét Lára Vidarsdóttir (Valur Reykjavík) 9
2006/07: Julie Fleeting (Arsenal) 9
2005/06: Margrét Lára Vidarsdóttir (Valur Reykjavík) 11
2004/05: Conny Pohlers (Turbine Potsdam) 14
2003/04: Maria Gstöttner (Neulengbach) 11
2002/03: Hanna Ljungberg (Umeå) 10
2001/02: Gabriela Enache (Codru Anenii Noi) 12

Classifica marcatrici di tutti i tempi
53 Ada Hegerberg (Stabæk/Turbine Potsdam/Lyon)
51 Anja Mittag (Turbine Potsdam/Rosengård/Paris Saint-Germain/Wolfsburg)
48 Conny Pohlers (Turbine Potsdam/FFC Frankfurt/Wolfsburg)
47 Eugénie Le Sommer (Lyon)
46 Marta (Umeå/Tyresö/Rosengård)
43 Camille Abily (Montpellier/Lyon)
42 Lotta Schelin (Lyon/Rosengård)
40 Nina Burger (Neulengbach)
39 Hanna Ljungberg (Umeå)
38 Inka Grings (Duisburg/Zürich)

Credit Photo: https://www.fcbarcelona.es/

Maria Magnabosco, Le Torri: “Se siamo unite e concentrate possiamo salvarci. Calcio a 5 e 11 due mondi diversi”

Le Torri hanno vinto per la prima volta nel Girone B di Serie C battendo per 1-0 l’Isera. La rete che ha dato alle vicentine la storica vittoria l’ha realizzata Maria Magnabosco, attaccante classe ’98 e, dopo aver passato molto tempo nel mondo del calcio a cinque, da qualche mese è in quello a undici, indossando per l’appunto la maglia giallorossa. La nostra Redazione ha raggiunto la match winner di domenica per quest’intervista.

Maria cosa ti ha spinto a giocare in attacco?
«Ho sempre giocato in questo ruolo, perché mi piace vedere e correre la porta, c’è il brivido del gol».

Perché ti sei innamorata del calcio?
«Quando avevo cinque anni giocavo von mio fratello, poi alle medie ho iniziato a giocare per questo sport. Ho provato altre attività sportive, ma ho scelto il calcio perché mi dava più soddisfazioni».

Hai giocato tanti anni nel futsal: raccontaci la tua esperienza.
«A dodici anni ho iniziato a giocare nelle Breganze per cinque anni, poi mi sono spostata nel Rossano, Serie C, per quattro stagioni fino a quest’anno quando sono approdata all’Italgirls Breganze in A2, ma a causa della situazione finanziaria ci siamo dovute ritirare».

Dopo il calcio a cinque passi a undici con la divisa de Le Torri: perché questa scelta?
«In passato avevo fatto un periodo col Bassano Primavera ma non mi è piaciuto. Poi, quando l’Italgirls Breganze ha deciso di ritirarsi dal campionato, ho sentito in giro del calcio a undici e de Le Torri, e grazie all’allenatore Giorgio Sartori, ho provato e alla fine ho accettato di far parte di questa squadra».

Ha debuttato in questo mondo giocando contro il Portogruaro: com’è stato l’esordio?
«Era da molto tempo che non sentivo tanta emozione: era tutto diverso per via del campo e del numero delle giocatrici. Mi sentivo un pesce fuor d’acqua».

Domenica hai regalato a Le Torri il primo storico successo in Serie C: descrivici le emozioni vissute in quel momento.
«Il gol è venuto subito, perché, neanche il tempo di giocare, abbiamo subito segnato: alla prima azione ho guadagnato un calcio d’angolo, e il capitano Beatrice Urlando mi ha dato la palla del nostro vantaggio. Per tutta la partita abbiamo provato a segnare il 2-0, le avversarie hanno tentato di pareggiare, soprattutto nel finale, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. È stata una bella emozione».

Quante probabilità avete di salvarvi?
«La salvezza la vediamo, visto che ci sono quattro punti di distanza. La vittoria di domenica deve essere un punto di partenza per la squadra, dobbiamo essere unite e giocare come abbiamo fatto quattro giorni fa contro l’Isera. In ogni gara dobbiamo essere sempre concentrate, solo così possiamo salvarci».

Che differenze hai notato tra il calcio a cinque e quello a undici?
«Sembrano due sport uguali, ma in realtà sono molto diversi: prima di tutto il campo, che è più grande rispetto a quello a cinque, poi il gioco, le scarpe, e infine il rimbalzo del pallone, a cinque è controllato mentre a undici no».

Dove può arrivare il calcio femminile in Veneto?
«Il calcio femminile in Veneto è abbastanza ben visto, abbiamo delle squadre forti che possono arrivare lontano».

Che persona sei fuori dal rettangolo di gioco?
«Sono una persona solare, determinata, molto simpatica e socievole, ma allo stesso tempo impulsiva. Studio Scienze Motorie, sto per laurearmi».

Cosa prevede il tuo futuro calcistico e personale?
«Studiando Scienze Motorie il calcio lo uso per imparare, perché sono due cose correlate tra di loro. Il calcio penso di continuare per tanto tempo, anche quando non ci giocherò più».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Le Torri e Maria Magnabosco per la disponibilità.

Photo Credit: ASD Le Torri FC

Colpo di mercato in casa Permac Vittorio Veneto: il ritorno di Silvia Cimarosti

Un ulteriore tassello di qualità, un graditissimo ritorno, va ad arricchire il mosaico del parco giocatrici rossoblù per la lunga veleggiata verso l’epilogo della stagione sportiva in Serie C 2020-2021. Un rinforzo duttile, capace di interpretare al meglio compiti tattici sia da interno che da esterno di centrocampo, con spirito di sacrificio, grinta, concretezza e grande unione di intenti.

Il Permac Vittorio Veneto ufficializza l’arrivo in casa rossoblù di Silvia Cimarosti, centrocampista classe 1995, già con la maglia della Prima Squadra lo scorso anno in Serie B, per un totale di 14 gettoni collezionati tra Campionato e Coppa Italia. Un colpo fortemente voluto dal DS Matteo Fattorel e da tutta la dirigenza di casa Permac.

Silvia ha iniziato a giocare all’età di 6 anni legando gran parte del proprio percorso calcistico ai colori neroverdi del Pordenone, dai Pulcini allo stabile approdo in Prima Squadra. Dopo una stagione in Eccellenza con la divisa del Saronecaneva, lo scorso anno è arrivata la prima esperienza con la casacca del Vittorio Veneto, durante la quale è stata impiegata con continuità in tutte le competizioni stagionali dall’allora mister Diego Bortoluzzi.

Dopo aver ritrovato le vecchie compagne dell’avventura cadetta e conosciuto le nuove protagoniste del New Deal rossoblù, Silvia ha già iniziato il proprio percorso di preparazione sul campo agli ordini di mister Massimo Zoni, che ora può contare su una nuova freccia (in tutti i sensi) a disposizione nella propria faretra tecnico-tattica da qui alla conclusione del campionato.

Credit Photo: Permac Vittorio Veneto

Eccellenza e Serie C/C1 di calcio a 5, maschili e femminili: ecco il protocollo aggiornato per la ripresa delle attività

È stato pubblicato l’ aggiornamento del Protocollo “Allenamenti e Gare per le Squadre partecipanti ai Campionati di Eccellenza maschile e femminile di Calcio a 11 e di Serie C/C1 maschile e femminile di Calcio a 5 LND Stagione 2020/2021”..

Con riferimento alle esperienze già in essere per le attività dei Campionati nazionali della LND e del Settore Giovanile e Scolastico, facendo seguito alla comunicazione del CONI del 24 febbraio 2021 che ha chiarito alla FIGC come “gli eventi sportivi che pur svolti a livello regionale hanno ricadute dirette sugli eventi nazionali” possano essere considerati come attività di “preminente interesse nazionale” e al conseguente inserimento nel relativo elenco dei Campionati di Eccellenza maschile e femminile e dei Campionati di Serie C/C1 di Calcio a 5 maschile e femminile a far data dal 19 marzo 2021, nonché alla comunicazione inviata in data 19 marzo dal Presidente federale al Presidente LND, in base alla quale “alle [suddette] Competizioni, ivi compresa la ripresa degli allenamenti collettivi, dovrà essere applicato il protocollo sanitario attualmente vigente per i Campionati nazionali della LND e le Competizioni Giovanili nazionali organizzate dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC”, è stato aggiornato il presente documento finalizzato alla ripresa delle citate competizioni.

In linea di coerenza e continuità con i precedenti elaborati, anche il presente Protocollo è stato redatto a seguito degli ultimi Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, delle Ordinanze e delle Circolari del Ministero della Salute, nonché sulla base dei dati epidemiologici aggiornati e delle nuove acquisizioni scientifiche.

Per consultare il protocollo aggiornato clicca qui.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Emanuela Vincenzi, Team Manager Cesena: “Le ragazze sono come figlie mie. Donne in dirigenza? Spero ce ne saranno di più”

In quasi 37 anni di onorata carriera, Emanuela Vincenzi si dice soddisfatta di come la squadra è cresciuta diventando sempre più competitiva. Il lavoro che viene fatto la gratifica dal punto di vista societario ma soprattutto a livello umano. In questa bella chiacchierata ci ha raccontato del suo mestiere e delle soddisfazioni che le dà, lasciandoci con un bellissimo insegnamento: ricordarsi di puntare sempre in alto.

Da quanto tempo fai parte del mondo dello sport?
Da 3 anni siamo diventati Cesena FC Femminile per una collaborazione con il comparto maschile, ma siamo nati come ASD Castelvecchio nel 1984 e io sono una dei soci fondatori. Ho iniziato la mia carriera sportiva come calciatrice, ho fatto un po’ da apripista con le mie compagne, poi sono diventata dirigente”.

Il tuo è un lavoro di estrema importanza che però si svolge “dietro le quinte”. Quali sono i tuoi compiti?
Sono dal più sciocco che può essere il lavaggio delle maglie, fino al più importante che è la gestione della parte amministrativa e contabile. Organizziamo le trasferte, trattiamo con gli sponsor, diamo supporto alle ragazze. I compiti sono tanti e cerchiamo di suddividerceli tra i vari responsabili, poi io e mio marito, che è il presidente, facciamo un lavoro di supervisione in quanto siamo le figure più anziane della società. Il mio lavoro è quindi molto vario, ora mi chiamano Team Manager ma di fatto sono una responsabile“.

Hai proprio un bel da fare…
Si, ma quando c’è la passione c’è tutto. Ci siamo anche divertiti tantissimo e vedere crescere questa realtà negli anni è motivo d’orgoglio per noi. Ora proseguiamo, puntiamo in alto. Nella vita e nello sport è necessario darsi degli obiettivi alti a cui mirare, poi se non ci si arriva pazienza, ma bisogna darseli. Le giovani calciatrici hanno bisogno di credere che ci siano dei desideri che si possono realizzare, sperare di poter arrivare in Serie A e, perché no, anche in Nazionale. Questo stimolo, questi sogni, ci devono essere e il nostro compito come adulti è aiutarle a credere in questo“.

Potete ritenervi soddisfatti di questa stagione?
Assolutamente sì. L’obbiettivo di quest’anno era quello di ottenere la salvezza con più facilità rispetto alle stagioni passate e direi che lo abbiamo abbondantemente raggiunto. Non vogliamo alzare troppo l’asticella, ma adesso possiamo anche toglierci qualche soddisfazione. È bello stare anche in alta classifica, e vedere che il proprio lavoro e i propri valori ricevono il giusto premio“.

In una società longeva come la vostra, deve essere un vanto per voi creare future campionesse, vedere dove possono arrivare le ragazze…
Certamente, e ce ne sono state diverse nel corso negli anni che hanno raggiunto la massima serie, ultima Elena Battistini, cresciuta nel nostro vivaio e trasferita quest’anno alla Roma. Averle potute crescere e aiutare a raggiungere il proprio sogno è un motivo di grande orgoglio. Abbiamo altre giovani promesse per le quali si prospetta un futuro al top, sono già sotto gli occhi delle grandi società. Dietro la soddisfazione poi c’è sempre un aspetto umano: con queste ragazze passiamo un sacco di tempo e vederle da bambine diventare adolescenti e poi donne, ci rende molto felici perché valorizzano il nome della società. In primis però c’è quella gratificazione tipica di un genitore che vede crescere le proprie creature. È inevitabile che ci si leghi a queste ragazze, ti innamori di loro, le consideri un po’ tutte le tue figliole“.

Non ci sono tante donne che fanno parte della dirigenza. Pensi che oltre all’affermazione del calcio femminile, ci sia bisogno di lottare per garantire la parità anche in ambito manageriale?
Penso che dovremmo prendere possesso del nostro mondo come donne. Soprattutto negli sport femminili, credo ci sia bisogno di più presenze appartenenti al genere. In fondo chi più di noi può capire noi stesse? Spero che sempre più ragazze dopo la carriera da calciatrici scelgano di amare la squadra allo stesso modo diventando dirigenti o allenatrici. Facendo parte di questo mondo da molti anni, ho visto che negli ultimi c’è stata una grossa crescita, data da una maggiore visibilità e considerazione. Sono stati fatti dei grandi passi in avanti, la strada è ancora lunga e in salita ma abbiamo intrapreso quella giusta… ed era ora!“.

Credit Photo: Cesena Femminile

All’U-Power Stadium è show del Barcellona: Manchester City battuto 3-0 nell’andata dei Quarti di finale

Dopo la sfida tra Atletico Madrid e Chelsea dello scorso 10 marzo, l’U-Power Stadium di Monza ha nuovamente ospitato un importante e spettacolare appuntamento della UEFA Women’s Champions League. Il match odierno tra Barcellona e Manchester City ha visto la netta vittoria della formazione spagnola, che si è imposta grazie alle reti di Oshoala, Mariona e Hermoso. In attesa della gara di ritorno, in programma mercoledì 31 marzo, le blaugrana hanno così ipotecato la qualificazione per le semifinali, dove affronteranno la vincente della sfida tra Lione e Paris Saint-Germain.

Seguendo l’esempio dell’Atletico Madrid, che scelse l’U-Power Stadium come sede del match di ritorno degli Ottavi di finale contro il Chelsea, il Barcellona – in accordo con la UEFA – ha scelto di giocare a Monza alla luce delle misure di sicurezza anti COVID-19 dettate dal Governo spagnolo sui voli provenienti dal Regno Unito.

Quarti di finale (24 marzo e 31 marzo/1 aprile)

Barcellona (ESP) – Manchester City (ENG): 3-0
Chelsea (ENG) – Wolfsburg (GER): ore 17
Paris Saint-Germain (FRA) – Lione (FRA): ore 18
Bayern Monaco (GER) – Rosengård (SWE): ore 19

Semifinali (24/25 aprile e 1/2 maggio)

1: PSG/Lione – Barcellona/Manchester City
2: Bayern Monaco/Rosengård – Chelsea/Wolfsburg

Finale (16 maggio: Gamla Ullevi, Göteborg)

Vincente Semifinale 1 – Vincente Semifinale 2

Credit Photo: Andrea Amato

Ancora tutto aperto: promozione e salvezza si giocano nelle ultime 7 sfide

Ragazzenelpallone ha intervistato Marta Basso e Mister Dori, rispettivamente attaccante e allenatore del Vicenza. L’intervista si è svolta al termine dell’incontro tra il Vicenza e il Tavagnacco, sfida che non è andata oltre l’1 a 1, agguantato dal Tavagnacco nei minuti finali.

Vi aspettavate questo risultato?
Siamo venute  qui per vincere e per riscattare la prestazione della gara di andata. ci stavamo riuscendo fino all’87’Sappiamo di aver incontrato una grande squadra ed eravamo consapevoli che dovevamo metterci tutto noi stesse per fare bene. un po di amaro in bocca  rimane perché sbagliamo troppe occasioni e questo ci porta poi a pareggiare o perdere le partite.

Quinto goal stagionale ed un goal che vi ha permesso di portare a casa un punto fondamentale. Come ti senti?
Per me segnare oggi è stato importante, l’ho fatto per la squadra! E’ un segnale positivo al lavoro personale e di gruppo che stiamo facendo, spero di poterne fare altri.”

Dori, un commento sulla partita e su come si sono comportare le sue calciatrici
Siamo venuti qui per vincere e volevamo vincere! Non siamo riusciti a sfruttare le occasioni per chiuderla già nel primo tempo. Con i cambi, nella ripresa, abbiamo avuto  l’occasione di andare sul 2 a 0. Il nostro problema è quello di non riuscire a concretizzare tanto e chiudere prima le partite e quando incontri squadre  di grande livello come il Tavagnacco, alla fine, ci costa qualcosa.

Il discorso salvezza per voi rimane ancora aperto, come lavorerete per raggiungerla?
Ho un gruppo straordinario, che lavora bene ed è in forte crescita. Sono molto unite tra loro e questo è un grande vantaggio. Meritano tanto e auguro ad ognuna di loro il meglio. Per poterci salvare dobbiamo cambiare punto di vista: smettere di guardarci intorno e fissare l’obbiettivo davanti a noi. Ci sono ancora tante partite e le affronteremo ognuna con la giusta cattiveria.

Per quanto riguarda la strada verso il professionismo per il calcio femminile cosa pensa a riguardo?
Siamo arrivati in un  momento in cui la tutela di queste ragazze sia d’obbligo. Lavorano da anni come professioniste, nonostante non siano considerate tali, quindi è ora che questo riconoscimento gli venga dato in merito al duro lavoro che fanno da sempre  sia loro, sia  chi le ha precedute e sia le società.

Credit Photo: Pagina Facebook Vicenza calcio femminile

La Serie C in campo con l’UNAR nella lotta al razzismo

Anche la Serie C femminile è al fianco dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) nella Settimana d’azione contro il razzismo, campagna di sensibilizzazione, informazione e approfondimento finalizzata alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di discriminazione e intolleranza. 

In occasione della XVII edizione, alla quale la Lega Nazionale Dilettanti ha aderito con tutti i suoi campionati in corso, i club della terza serie italiana porteranno in campo il messaggio contenuto nel claim Keep Racism Out.

“Lo sport è sinonimo di inclusione e uguaglianza, concetti che nel mondo dilettantistico trovano spesso riscontro in storie di grande valore e umanità – sottolinea Sandro Morgana, la cui delega al calcio femminile è stata confermata fino a giugno prossimo – Il calcio di base ha sempre risposto presente nella lotta al razzismo e lo farà anche attraverso questa lodevole iniziativa alla quale le ragazze daranno voce”

Credit Photo: LND – Lega Nazionale Dilettanti

Florentia San Gimignano: Comunicazione ufficiale del presidente Becagli

San Gimignano, 24 marzo 2021

Abbiamo appreso oggi dalla Sezione Disciplinare del Tribunale Nazionale Federale la notizia dell’attribuzione di un punto di penalizzazione in classifica e di un’inibizione a mio danno per una presunta irregolarità formale di un vecchio accordo economico.
Noi produrremo una memoria su quanto successo e faremo appello agli organi competenti, confidando nel riconoscimento della nostra azione sempre nel rispetto delle norme e dunque in un annullamento dei provvedimenti emessi.
D’altra parte, come è immediatamente evidente a tutti, le nostre azioni sono condotte in piena buona fede e sarebbero altrimenti un po’ ridicole vista la dimensione ancora a misura di donna e di uomo dei rapporti che caratterizzano il nostro mondo del calcio femminile.
Ci tenevo a metterci la faccia di fronte a questa situazione, che comunque vogliamo chiarire al più presto, e soprattutto a ribadire la mia gioia per le trasformazioni positive che stanno settimana dopo settimana migliorando il nostro campionato, l’entusiasmo crescente che si respira e la qualità che cresce in ogni campo.
Mi considero davvero fortunato a poter vivere da protagonista con la mia squadra questo momento di crescita del calcio femminile, verso cui rinnovo la mia gratitudine e il mio impegno.

Tommaso Becagli

Credit Photo: Florentia San Gimignano

DA NON PERDERE...