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Caro Caprera non tenere chiusa in gabbia Federica Prencipe e lasciala libera di giocare

Federica Prencipe è una calciatrice arrivata a giugno dello scorso anno al Caprera, quando l’allora allenatore Vito Laudani Galvagno ha contattato l’ex Luserna per trasferirsi nella Maddalena.
In pochi mesi Prencipe, così come per tutte le altre ragazze, ha conquistato la fiducia del mister creando in poco tempo un gruppo che poi si sarebbe modificato a causa delle dimissioni del tecnico avvenute a novembre.
Nel post che ha scritto su Facebook coach Laudani: “Federica nel tempo trascorso con lei mi ha dimostrato quanto io avessi ragione sulle donne calciatrici, certo loro erano abituate a lavorare ed allenarsi come i maschi, e soprattutto ad avere una visione del calcio troppo lontano dalla mia, e anche il mio metodo le ha un po’ spiazzate, ma lavorare con Federica, è lavorare con una vera professionista, precisa, puntigliosa, rispettosa, educata, brava, anzi scusate, bravissima. Potrei continuare per ore per descriverla come calciatrice, come persona non mi permetto, anche se come ho scritto all’inizio per me è una grande persona e sinceramente mi manca molto, beh anche le altre ragazze in verità”.
Federica Prencipe ha lasciato il Caprera nel periodo invernale, e vorrebbe ricominciare a giocare a pallone, ma, secondo quanto scritto da Laudani, non può farlo, dato che la dirigenza del Caprera non solo non le concede lo svincolo, ma addirittura non vuole darle neanche il nulla osta per allenarsi con il Moncalieri.
“Se c’era una che meritasse lo svincolo o il nulla osta era proprio lei – prosegue Laudani – perché è stata sempre, positiva, non ha mai creato disagi, era presente per tutte”.
Facciamo quindi un appello al presidente Roberto Cau: per favore, lasci a Federica la possibilità di giocare a calcio, non distrugga a questa ragazza il sogno di continuare a praticare questo sport, altrimenti rischiamo di non vederla più sui campi da gioco. Non la tenga chiusa in una gabbia.
Ci pensi bene Presidente. Lo faccia per Federica.
Photo Credit: Caprera Calcio 

Recuperi, il 17 marzo si gioca Unterland Damen- Atletico Oristano

Domani alle 14.30 sarà disputata la gara Unterland Damen-Atletico Oristano, recupero della sesta giornata del Girone B di Serie C. L’incontro sarà arbitrato, al Cortina Comunale, da Riccardo Piovesan di Treviso insieme agli assistenti Stanchuk Tymur e Matteo Vintari di Bolzano.

Credit Photo: Atletico Oristano

Gran galà del calcio AIC – Special Edition

IN ESCLUSIVA VENERDÌ 19 MARZO ALLE 19.30 SU SKY SPORT SERIE A

Torna il Gran Galà del Calcio AIC, l’esclusivo appuntamento organizzato dall’Associazione Italiana Calciatori, presieduta da Umberto Calcagno, in collaborazione con l’agenzia di sport marketing ed eventi DA di Demetrio Albertini. La tradizionale cerimonia di consegna dei riconoscimenti AIC, relativi alla scorsa stagione calcistica, si rinnova in una nuova ed originale versione in programma su Sky Sport, media partner dell’evento.
La Special Edition 2021 verrà infatti trasmessa nello speciale televisivo in onda in esclusiva su Sky Sport Serie A, canale 202, venerdì 19 marzo alle 19.30. Nell’occasione verranno svelati i nomi dei vincitori, con particolare attesa per la proclamazione dei due top player “assoluti”, il CALCIATORE e la CALCIATRICE DELL’ANNO.
Una serata di grande spettacolo che, come da tradizione, vedrà la presenza di tutti i migliori protagonisti della passata stagione calcistica, premiati sulla base delle preferenze espresse da una giuria d’eccezione formata da allenatori, arbitri, C.T. ed ex C.T. della Nazionale, ma soprattutto dai calciatori e dalle calciatrici della Serie A che, meglio di chiunque altro, possono votare per colleghi e colleghe con cui si sono confrontati direttamente in campo. Una volta di più, il calcio che premia il calcio.
Le categorie per cui verranno assegnati i riconoscimenti sono: Calciatore e Calciatrice dell’anno, TOP 11 maschile e TOP 11 femminile, Allenatore dell’anno, Arbitro dell’anno e Società dell’anno.

L’hashtag di riferimento di questa edizione sarà invece #GGDC21.

Queste di seguito, ricapitolando, le shortlist delle categorie.

TOP 11 MASCHILE
PORTIERI: Donnarumma, Handanovic e Szczesny
DIFENSORI: Acerbi, Bonucci, Cuadrado, Stefan De Vrij, Di Lorenzo, Gosens, Hateboer, Theo Hernandez e Koulibaly
CENTROCAMPISTI: Amrabat, Barella, Bentancur, Gomez, Kulusevski, Locatelli, Luis Alberto, Milinkovic Savic e Pjanic
ATTACCANTI: Dybala, Ibrahimovic, Ilicic, Immobile, Lukaku e Cristiano Ronaldo

TOP 11 FEMMINILE
PORTIERI: Baldi, Giuliani e Schroffenegger
DIFENSORI: Agard, Bartoli, Boattin, Fusetti, Gama, Guagni, Salvai, Sembrant e Tortelli
CENTROCAMPISTI: Andressa Alves da Silva, Caruso, Cernoia, Galli, Giugliano, Mascarello, Parisi, Prugna e Simonetti
ATTACCANTI: Bonansea, Bonetti, Giacinti, Girelli, Polli e Sabatino

ALLENATORI: Roberto De Zerbi, Gian Piero Gasperini e Simone Inzaghi
ARBITRI: Gianpaolo Calvarese, Daniele Orsato e Gianluca Rocchi.
SOCIETÀ: Atalanta, Juventus e Lazio.

Questa la programmazione televisiva prevista per la messa in onda dello Speciale durante il week-end:
Venerdì 19 marzo -> Sky Sport Serie A ore 19:30 – Sky Sport Football ore 23:00 – Sky Sport Uno ore 24:00
Sabato 20 marzo -> Sky Sport Serie A ore 08:45 – Sky Sport Football ore 17:30 – Sky Sport Uno ore 23:30
Domenica 21 marzo -> Sky Sport Football ore 01.00

Credit Photo: AIC – Associazione Italiana Calciatori

Cristina Coletta, attaccante Ternana: “Voglio portare questa squadra in Serie A”

La Ternana sta affrontando un campionato molto difficile, dato che occupa il penultimo posto del Girone D di Serie C. La squadra, che vuole ambire alla salvezza, può contare su elementi di grande esperienza. Tra questi c’è Cristina Coletta, attaccante classe ’85, arrivata in terra umbra nel dicembre dello scorso anno. Siamo riusciti a raggiungerla per una chiacchierata esclusiva.

Cristina cos’è per te il calcio?
Per me il calcio è un momento dove mi sento libera di esprimermi. Amo sentirmi così maledettamente legata a lui da ben 29 anni. Quindi in poche parole è gran parte della mia vita”.

Che significato ha per te il ruolo di attaccante?
Mi piace stare al centro dell’attenzione nel bene o nel male. Occorre che se ne parli. Il ruolo dell’attaccante fa chiacchierare parecchio, quindi, fin da bambina ribelle, ho sposato questo ruolo”.

Quando e come hai iniziato a praticare calcio?
Mio padre andava spesso a giocarci con i suoi amici. Lo seguivo e me ne andavo nel campetto dietro a divertirmi con i miei amici. Finché un giorno sempre un amico di mio padre gli chiese se mi aveva mai visto calciare. E da lì ho espresso il desiderio di iniziare a giocare a calcio all’età di sei anni”.

La tua carriera calcistica è legata senza dubbio alla Lazio: cos’è stato per te indossare la maglia biancoceleste?
“E’ stato pazzesco, indescrivibile, imparagonabile. Per me da inguaribile romantica posso solo dire che è stato un GRANDE AMORE. Soprattutto perché nasco in una famiglia di laziali”.

C’è un momento top laziale che vorresti condividere?
Un ricordo stupendo è quando abbiamo disputato un’amichevole tre anni fa all’Olimpico e uscire sul maxi schermo, perché quell’anno ero il capitano, con tutta la curva nord che tifava per noi: beh non ha prezzo con nessuna emozione”.

A settembre dello scorso anno hai annunciato sui social il tuo addio alla Lazio…
“Credo, come ho scritto in un post, di non essere stata trattata benissimo da una società alla quale ho dato cuore e anima. Credo che parlarne ora e riaprire cicatrici molto profonde non mi aiuterebbe. Ma sarei felice per loro se riuscissero ad andare in Serie A”.

La Ternana ha deciso di chiamarti: perché alla fine hai accettato la proposta?
E’ nata per caso. Ero a cena con il nostro team manager Flaminia Lombardozzi, nonché mia ex compagna di squadra, e le ho espresso la volontà di voler tornare a giocare il prossimo anno perché, fondamentalmente, mi mancava. Ci siamo riviste il giorno successivo e da lì è iniziato questo nuovo percorso”.

Che squadra hai notato al tuo arrivo?
Ho trovato un ambiente giovane e per questo pulito. E ad oggi è difficile. Le ragazze devono crescere davvero tanto”.

Stai dimostrando di essere ancora decisiva, in particolar modo l’ultima doppietta rifilata domenica al Pescara?
Ho trovato un gruppo meraviglioso che ha accolto me e le altre in maniera molto carina.  Quindi quale miglior modo per ripagarle, se non facendo doppietta?”.

Secondo te la Ternana ce la farà a salvarsi?
È una domanda che non mi pongo perché dal momento che ho firmato, per me ovviamente è solo Sì”.

Com’è il Girone D di Serie C?
Il Girone D è di un livello medio basso. Diciamo che la Serie C è la vecchia serie B, prima che diventasse nazionale. Noi possiamo giocarcela davvero con tutte. Non siamo inferiori a nessuno”.

Come sta il calcio femminile italiano?
Il calcio femminile italiano, sta in netta crescita, quando ero giovane io, non c’erano tutte queste accortezze. Anche se penso che sia sempre troppo poco, per l’amore e la dedizione che noi ragazze dedichiamo a questo sport. Quindi mi auguro presto che il professionismo bussi alla porta di tante ragazze, perché non abbiamo nulla da invidiare agli uomini”.

Com’è Cristina Coletta fuori dal campo?
Io sono una ragazza che ama stare con la sua famiglia. Ho poche amicizie, sono una molto selettiva e per questo vengo catalogata  come una “stronza”, ma chi mi conosce bene sa realmente come sono fatta e per me è motivo di vanto”.

Quali sono gli obiettivi che vorresti ancora raggiungere?
Ho un solo obiettivo: portare la Ternana in Serie A”.

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Ternana Calcio e Cristina Coletta per la disponibilità.

L’AFE chiede un nuovo contratto per rendere la Primera Iberdrola un campionato professionista

AFE, Associazione Calciatrici Spagnole
AFE, Associazione Calciatrici Spagnole

L’AFE vuole un nuovo contratto collettivo per la professionalizzazione della Primera Iberdrola. L’Associazione delle calciatrici e dei calciatori spagnoli (AFE – Asociación de Futbolistas Españoles) segnala che servono due garanzie per rendere professionista il massimo campionato spagnolo: un salario minimo ed eliminare la discriminazione rispetto al calcio maschile. A tal proposito anche la Presidentessa del Consiglio Superiore dello Sport Irene Lozano ha ribadito al Senato spagnolo che è obiettivo del Governo rendere la Primera Iberdrola un campionato professionista.
Gli argomenti sono molteplici: dal budget ai controlli finanziari, dai diritti televisivi delle partite alle commercializzazioni dei diritti di immagine.
L’AFE ha presentato il 28 gennaio una denuncia dell’accordo alle parti e alla Direzione Generale del lavoro per negoziare un nuovo testo e stabilire un nuovo calendario di negoziazione e la formazione di una commissione. Il Sindacato chiede che sia pagata la giornata lavorativa, sia istituito un salario minimo, il compenso per la formazione, i diritti per lo sfruttamento dell’immagine, un fondo per le garanzie salariali e l’equilibriotra vita familiare e lavorativa. Visto che non ha ricevuto risposta da parte dei club e della Federazione, l’associazione ha inviato una nuova lettera all’ACFF, ai club che non ne fanno parte (tra cui Atlético Madrid, Athletic Bilbao, Real Madrid e Barcellona) ai Sindacati come FutbolistasOn, Commissioni Operaie (Comisiones Obreras) e UGT (i principali sindacati spagnoli) per mostrare che l’accordo è stato denunciato nel tempo e nella forma prevista. Infatti l’accordo era stato sottoscritto il 19 febbraio 2020 tra ACFF, i Sindacati delle calciatrici (tra cui l’AFE) ed ha validità fino al 30 giugno, salvo che una delle parti lo avesse denunciato con un anticipo di almeno 3 mesi come nel caso della segnalazione fatta dall’AFE lo scorso 28 gennaio 2021. Le calciatrici dovranno quindi ora votare i loro rappresentanti per la commissione negoziatrice. I club dovranno inviare ai sindacati partecipanti l’elenco delle calciatrici che sono implicate nel contratto collettivo.
L’AFE si muove legalmente e con l’appoggio degli altri Sindacati e del CSD. La professionalizzazione della Primera Iberdrola sta percorrendo una strada tortuosa ma che sembra quella definitiva per il futuro di tutte le donne calciatrici in Spagna.

Photocredit: AFE

Monica Furlan, Permac Vittorio Veneto: “Siamo sulla strada giusta”

Less is more. Poche parole, tantissima sostanza e un bagaglio d’esperienza che corre instancabile sul nastro trasportatore del nuovo progetto rossoblù, fondamentale nell’arricchire in fosforo e polmoni i piani di volo del comandante delle aerolinee Permac mister Massimo ZoniMonica Furlan, autentico gonfalone con ormai oltre dieci stagioni di orgogliosa militanza tra le fila delle Tose, è il simbolo più pragmatico della bandiera che va oltre la mera simbologia su tela, estrinsecando le proprie doti in prima linea al costante servizio delle compagne più o meno giovani.

Il “Faldin” vittoriese si sta confermando anche in questa stagione tra le giocatrici irrinunciabili sulla lavagna tattica rossoblù, dopo aver chiuso l’anno solare 2020 da primatista assoluta tra le protagoniste della Prima Squadra in termini di minuti spesi sul campo: ben 1144′ complessivi in 12 gettoni di presenza. Sentiamo proprio dalla Tosa in maglia numero 20  i pensieri e le sensazioni nello spogliatoio di casa Permac quando mancavano meno di 24 ore all’interessante confronto casalingo con la Triestina, valido per la tredicesima giornata (ultima di andata) del Girone B di Serie C.

Sul terreno del Cortefranca è arrivato il primo stop, pesante in termini di punteggio, dopo il poker di risultati utili consecutivi conquistati nel mese di febbraio. Quali insegnamenti si possono comunque trarre da una partita del genere?
“Domenica scorsa sul campo della capolista abbiamo dimostrato, nonostante l’amaro e pesante epilogo finale, di avere carattere e di potercela giocare con tutte, con le dovute migliorie sul piano dell’attenzione e della costanza. Siamo sulla strada giusta, anche rispetto al cammino che ci eravamo prefissate. Naturalmente rimane ancora molto da fare per colmare certe lacune che ci portiamo dietro da inizio stagione, ma continuando ad acquisire esperienza e consapevolezza potremo ridurre la distanza che in questo momento ci separa da alcune delle protagoniste del nostro girone”.

L’impegno con la Triestina chiuderà ufficialmente un girone d’andata ricco di sfumature sotto ogni punto di vista.
“Contro le alabardate dovremo dare il massimo per chiudere al meglio la prima parte di questa stagione, così lunga e particolare. Credo la squadra non sia troppo influenzata dalla sconfitta di domenica scorsa, ma al contrario, abbia ritrovato la giusta serenità per affrontare nel modo più promettente l’insidiosa sfida che ci attende. Con un mix equilibrato di tranquillità e caparbietà, possiamo toglierci le nostre soddisfazioni, siamo un gruppo unito e vogliamo continuare a dimostrarlo”.

In un’annata così particolare, soprattutto per una senatrice storica come te, cosa rappresenta continuare a vestire la maglia rossoblù all’interno di un gruppo giovanissimo e affamato?
“La stagione che stiamo vivendo non può che essere particolarmente insolita, sia per i sacrifici e le restrizioni comportante dalla pandemia, sia per il notevole ringiovanimento della rosa sotto il profilo squisitamente anagrafico. Rispetto alle scorse annate avverto sicuramente qualche naturale responsabilità in più, sentendomi al contempo più capace di esprimermi, nel contesto di un clima di gruppo piacevole ed empatico. I progressi del gruppo ci sono e si vedono nel modo di giocare, stiamo sempre più acquisendo una nostra identità ben precisa e siamo più reattive anche solo nel semplice fatto di chiamare la presenza dell’avversario alle compagne in fase di gestione e difesa del pallone”.

Credit Photo: Permac Vittorio Veneto

Derby di Coppa per l’Inter Femminile. Marinelli: “Stiamo crescendo, vogliamo dimostrarlo”

L’attaccante dell’Inter ha parlato prima della sfida contro il Milan valida per la semifinale di andata di Coppa Italia

Si gioca oggi il derby di Coppa Italia delle squadre femminili di Inter e Milan. Prima della semifinale di andata (si gioca alle 12.30), ai microfoni di Skysport, ha parlato Gloria Marinelli: «Sicuramente oggi si gioca una partita importantissima, un derby e potete immaginare quello che si prova. Cercheremo di fare il meglio anche perché stiamo crescendo piano piano e vogliamo dimostrarlo in campo, soprattutto».

L’attaccante nerazzurra ha detto di sé: «Io sono emotiva e sento tutte le partite. Sento tante emozioni, ma il derby dà cose in più. Non è facile indirizzarlo tra le sensazioni positive ma spesso ci sono riuscita e voglio farlo anche oggi».

Credit Photo: Andrea Amato

Sconfitta amara in casa Trento Calcio Femminile: 0-1 per il Padova

Finisce con un boccone amaro da inghiottire il girone d’andata del Trento Calcio Femminile. Un Padova arrivato a Mattarello con il preciso intento di non regalare spazi e possibilità al Trento porta a casa l’intera posta in palio.

Le ragazze di Spagnolli non trovano le giuste misure per colpire la difesa veneta e questa volta si devono arrendere. La striscia positiva di vittorie si ferma a 10: il gol segnato al 40′ del primo tempo vale la vittoria per le biancorosse, dimostratasi squadra decisamente concreta, sul campo della seconda della classe. Ci si aspettava un match equilibrato, tra due formazioni attente in fase difensiva. E così è stato. Per gran parte del primo tempo il gioco si è concentrato a metà campo, con poche occasioni da segnalare su entrambi i fronti e portieri chiamati ad un lavoro di normale amministrazione. Un Trento in questo diverso da quanto visto fino ad oggi, con un impatto meno deciso nei primi minuti di gioco: c’è meno intensità del solito e non riesce a mettere in difficoltà un Padova che chiude ogni varco e si affida alle ripartenze per alleggerire il lavoro della difesa.
Alla mezz’ora il Trento sembra prendere coraggio, confezionando alcune occasioni su cui è attenta e chiude bene Polonio. Al 40′ il Padova trova però l’episodio che cambia il volto alla partita: dalla fascia destra Carli mette in mezzo un pallone su cui Gastaldin arriva di tutti e supera Valzorgher con un colpo ravvicinato.

Nel secondo tempo la musica non cambia, anzi. Il Padova si chiude ancora di più. Il Trento cerca di costruire senza frenesia azioni che possano diventare pericolose e le occasioni non mancano, ma nessuna va a bersaglio. Le ospiti lasciano l’iniziativa al Trento e solo su pochi palloni invitanti tentano una qualche sortita verso Valzolgher, ma di fatto non sono mai pericolose. Traversoni e scambi che portano gli attaccanti del Trento vicino al gol invece non mancano, ma in alcune occasioni è Polonio a chiudere bene, in altre manca la mira. Il pareggio non arriva. Un brutto colpo per il Trento che vede il Cortefranca allungare in classifica proprio alla vigilia dello scontro diretto.

Le bresciane non sbagliano infatti neppure sul campo del temibile Venezia, dove si impongono per 2-0. Gialloblù sempre seconde e con un buon margine sulle terze, Padova e Brixen, ma sono 4 ora i punti di distacco dalla vetta. Domenica prossima a Mattarello il Cortefranca arriverà con il preciso intento di chiudere il campionato con largo anticipo, o quantomeno di mettere una seria ipoteca sulla vittoria finale. Per il Trento sarà forse l’ultima possibilità di tenerlo ancora aperto ed avvincente. Sarà dunque un incontro carico di aspettative, con punti pesanti in palio.

Photo Credit: trentocalciofemminile.it

Vincent Ponsot, DG Lione: “Ci appare difficile capire il rinvio della partita contro il PSG”

Da decenni il campionato francese vede una sola pretendente al titolo: il Lione. La corazzata rossoblù ha monopolizzato la D1 Arkema mettendo in bacheca ben quattordici titoli nelle ultime quattordici stagioni. Negli ultimi anni però è emersa la potente rivalità con il PSG che ha dato filo da torcere alle Leonesse. L’edizione in corso della lega dà le parigine avanti di una lunghezza in classifica grazie alla vittoria nell’unico scontro diretto giocato fino ad ora.  

Proprio il secondo, che si preannuncia una sorta di spareggio, era in programma per sabato 13 marzo. Non fosse che la Federazione ha deciso di rinviarlo a causa delle tre giocatrici riscontrate positive al Covid tra le fila del PSG. 

Sull’argomento ha deciso di intervenire Vincent Ponsot, direttore generale delle lionesi, attraverso i microfoni societari. “Innanzitutto auguriamo una pronta guarigione a tutto lo staff e ai giocatori colpiti dal Covid-19″. Esordisce così il manager, ma non mancano delle parole al veleno. “Anche se siamo un po’ delusi dalla mancata trasparenza del PSG poiché oggi [venerdì] apprendiamo che sono stati in grado di effettuare i test da giovedì, ma non siamo stati informati che alla fine del pomeriggio di oggi, la situazione era rientrata e che l’allenatore del PSG”.  

Non mancano le accuse anche nei confronti di come è stata gestita la questione dalla Federcalcio“Siamo anche sorpresi dal processo utilizzato dalla Federazione. Secondo la FFF, una partita è rinviata, nel caso in cui un club identifichi 4 casi positivi di Covid-19 all’interno del proprio organico, cosa che fortunatamente non è successa al PSG. Di conseguenza sembra che il PSG abbia contattato l’ARS [Agenzia Sanitaria Regionale] per ottenere la quarantena della squadra ed il rinvio dell’incontro. Spero solo che il PSG non abbia utilizzato questa agenzia per scegliere il proprio programma”. 

“Annullare una partita poche ore è a dir poco frustrante per le atlete”, continua Ponsot“Lo staff e le giocatrici si erano preparate psicologicamente e fisicamente per essere pronte. Alcune giocatrici non capiscono e si interrogano sulle diverse procedure. Anche Eugenie Le Sommer è stata positiva al Covid-19 in una manifestazione con la nazionale, tuttavia la partita contro la Svizzera è stata mantenuta e non è stato messo in atto alcun isolamento”.  

Ora però bisogna concentrarsi sul recupero di questo fondamentale match nonostante il calendario pieno di impegni per entrambe le formazioni. “Abbiamo già preso atto che l’intero gruppo del PSG è attualmente in quarantena per un periodo di sette giorni. Sarà necessario trovare una data di posticipo che spero sia conforme alla normativa, ovvero la prima data disponibile. E bisogna deciderla sapendo che marzo è un mese decisivo nel calendario della femminile, con in particolare i quarti di finale della Women’s Champions League, dove l’Olympique Lyonnais potrebbe nuovamente incontrare il Paris Saint Germain”. 

Serie C, istituita la Consulta delle società del campionato

Il Consiglio di Dipartimento Calcio Femminile, nella seduta di giovedì 11 Marzo, ha deliberato la costituzione della Consulta delle società di Serie C, un organismo di studio e di consulenza per i problemi attinenti l’attività svolta dal DCF.

Tale organismo, periodicamente convocato e presieduto dal Presidente LND, è composto da otto club, due per ogni girone, rappresentati dai dirigenti designati ogni biennio dal Consiglio di Dipartimento. Questi i nominativi individuati:

GIRONE A
Angelo Bosisio (ASD Speranza Agrate)
Giuseppe Stocchi (USD Campomorone Lady)

GIRONE B
Alberto Sordo (US Isera)
Matteo Fattorel (ASD Permac Vittorio Veneto)

GIRONE C
Arianna Fabbri (ASD Femminile Riccione)
Laura Casavecchia (APD LF Jesina Femminile)

GIRONE D
Andrea Cicconi (ASD Pescara CF)
Daniela Tumbiolo (ASD Monreale Calcio)

Credit Photo: LND – Lega Nazionale Dilettanti

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