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Cielo Veizaga: calciatrice 19enne e viceministra alla sport boliviana

Cielo Veizaga è la nuova viceministra alla sport boliviana e al contempo è anche calciatrice della nazionale femminile del paese. Giovanissima, ha solo 19 anni, ma le idee sono chiare. Durante l’accettazione della nomina ha ringraziato per la fiducia nei confronti dei giovani e delle donne, ribadendo il suo impegno a lavorare per la creazione di sempre maggiori tutele per gli atleti di base.

“Lo sport è la migliore ricetta per unificare il paese. Vengo da una famiglia di atleti con risorse economiche limitate ma piena di sogni, di obiettivi, senza limiti.” Queste le sue parole durante la nomina. Il ministro della Salute, Edgar Pozo, ha sottolineato inoltre che Veizaga avrà “il sostegno assoluto dei diversi livelli che costituiscono il Ministero“.

Cielo Veizaga viene da Cochabamba, la madre (scomparsa quando la giovane aveva solo 10 anni) era di Santa Cruz. Il calcio, racconta la neo viceministro, è stato anche un modo per superare il dolore, trasformandolo in forza, talento ed amore. La calciatrice ha partecipato a due edizioni dei Giochi Sudamericani, nel 2018 e nel 2020.

Rita Guarino, Juventus Women: “Le ragazze hanno esaudito in pieno il mio desiderio”

La Juventus Women di mister Rita Guarino, si conferma in Italia una squadra dominante e lo ha dimostrato contro la Fiorentina. A decidere la finale di Supercoppa italiana per le bianconere è Barbara Bonansea con una doppietta. La prima rete è con un mancino preciso, la seconda marcatura è un tiro al volo, imparabile per Schronfegger.

Questo il commento a fine gara del tecnico della Juventus, Rita Guarino:
“Al di là dei trofei che si alzano e della bacheca dei trofei che si amplia è importante vedere una crescita della squadra. In semifinale contro la Roma avevamo fornito una prestazione al di sotto delle nostre qualità e oggi ho chiesto questo: un riscatto dal punto di vista del gioco. E le ragazze hanno esaudito in pieno il mio desiderio”.

Credit Photo: Andrea Amato

 

Delegati federali: calciatori e calciatrici eletti

Il Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Umberto Calcagno, in applicazione all’articolo 12 del regolamento elettorale, comunica l’elenco dei calciatori e delle calciatrici eletti quali Delegati e Supplenti per la partecipazione con diritto di voto all’Assemblea della FIGC per il quadriennio 2021/2024.

SERIE A e B
Delegati: Acerbi Francesco, Bindi Giacomo, Brignoli Alberto, Bruscagin Matteo, Cavion Michele, Ciofani Daniel, De Silvestri Lorenzo, Farelli Simone, Floccari Sergio, Gasparetto Daniele, Manfredini Nicolò, Marchetti Federico, Meccariello Biagio, Parolo Marco, Peluso Federico, Pomini Alberto.
Supplenti: Aya Ramzi, Brighenti Nicolò, Dezi Jacopo, Morleo Archimede, Provedel Ivan, Rozzio Paolo.

LEGA PRO
Delegati: Arrigoni Andrea, Corbari Andrea, D’Angelo Angelo, Evacuo Felice, Giandonato Manuel, Giorgione Carmine, Gragnagniello Raffaele, Lazzari Flavio, Legati Elia, Mammarella Carlo, Marzorati Lino, Pane Pasquale, Piccinni Marco, Poluzzi Giacomo, Sabato Rocco, Tedeschi Luca.
Supplenti: Checchi Lorenzo, Cognigni Luca, De Vito Andrea, De Vito Marco, Russo Danilo, Sirignano Ciro Oreste.

DILETTANTI e CALCIO A 5
Delegati: Agliardi Federico, Alessandri Carlo, Codromaz Alessio, D’Anteo Andrea, Delucis Alessandro, Di Lorenzo Antimo, Gaggioli Giorgio, Gramaccia Stefano, Loporchio Dario, Mauriello Pasquale, Morelli Vasco, Paolini Nicola, Provincia Marco, Romano Sergio, Segato Giulio, Trovato Antonio.
Supplenti: Federici Matteo, Liberatore Umberto, Loviso Massimo, Luison Stefano, Meneguzzo Francesco, Sabatini Vincenzo.

CALCIO FEMMINILE
Delegate: Costi Fabiana, Mauro Ilaria, Parisi Alice, Pipitone Rosalia.
Supplenti: Coluccini Manuela, Cortelli Noemi, Russo Federica.

Credit Photo: AIC – Associazione Italiana Calciatori

Nicola Melani, vice allenatore Fiorentina: “Sconfitta bruciante, volevamo regalare il primo trofeo alla gestione americana. Complimenti alla Juventus”

“Ci speravamo fino all’ultimo. E’ una sconfitta che brucia”. Nicola Melani analizza la situazione al termine della sconfitta in finale di Supercoppa. A trionfare, nuovamente, è stata la Juventus. “Ci tenevamo a regalare un altro trofeo a Firenze ed il primo alla nuova gestione. Non ci siamo riusciti e ci dispiace. Le ragazze erano abbattute. Ripartiamo da questa finale e da quanto fatto per arrivarci. Non ci sperava nessuno viste come sono andate le cose in settimana tra infortuni e Covid”.

Cosa è mancato alle gigliate per impensierire le bianconere? “Siamo partite bene. Il primo quarto d’ora stavamo giocando discretamente. Poi le avversarie sono emerse e ci hanno mostrato chi sono. Conosciamo il loro valore, la differenza di punti in campionato è nota. C’è stata una disattenzione che ha portato ad una punizione, che dovrò rivedere, perché non mi ha convinto. Da lì la Juventus è emersa ed è andata a vincere la gara. Facciamo loro i complimenti e guardiamo avanti”, conclude il vice tecnico della Fiorentina Femminile.

Ancora Juventus, straordinaria Bonansea: una doppietta dell’azzurra regala il trofeo alle bianconere

La Supercoppa TIMVISION vede ancora bianconero. Come poco più di un anno fa, la Juventus si aggiudica il trofeo in finale sulla Fiorentina, esattamente con lo stesso punteggio con cui si impose nell’ottobre 2019 a Cesena: sul terreno di gioco di Chiavari finisce con un 2-0 mai in discussione, frutto di novanta minuti in assoluto controllo della sfida e di due reti di un’incontenibile Barbara Bonansea.

Alle viola non riesce l’impresa di azzerare in una gara secca quei sedici punti di differenza che si sono concretizzati in campionato in appena dieci giornate disputate. L’ultimo atto della Supercoppa TIMVISION – per la prima volta a quattro squadre, vista la mancata assegnazione della Coppa Italia nella scorsa stagione – ha così sottolineato nuovamente la forza delle bianconere in ambito nazionale.

La partita. Rispetto alla semifinale di mercoledì contro la Roma, Rita Guarino recupera al centro della difesa capitan Gama e Giuliani tra i pali. A centrocampo Pedersen prende il posto di Rosucci mentre in attacco confermatissimo il tridente composto da Hurtig, Bonansea e Girelli. Nella Fiorentina, mister Melani – nuovamente in panchina vista l’indisponibilità di Cioncotta – conferma l’undici vincente contro il Milan, in un 4-4-2, con centrocampo in linea, in cui davanti Tatiana Bonetti è chiamata a ispirare Sabatino.

Nei primi minuti di gioco le due squadre si studiano senza sbilanciarsi troppo, come l’alta posta in gioco impone in questi casi. Al 16’ la prima vera occasione da rete è così un’invenzione di Hurtig sulla fascia sinistra: l’attaccante svedese salta secco la sua marcatrice diretta, ma il suo invito rasoterra a centro area non viene raccolto da nessuna compagna di squadra. La Fiorentina appare scossa dal pericolo subito e per qualche minuto è incapace di arrivare nella metà campo juventina. Le bianconere insistono nel produrre gioco e nel giro di due minuti Schroffenegger è decisiva nel mantenere il punteggio ancorato sullo 0-0: prima (23’), sugli sviluppi di un calcio d’angolo, nell’allungarsi su Pedersen, quindi (24’) è ancora fenomenale su Girelli lanciata a rete. Al 30’ è Quinn a ribattere una conclusione a botta sicura di Pedersen, mentre tre minuti più tardi è Sabatino a sprecare una buona occasione in contropiede, preferendo la conclusione dalla grande distanza anziché servire Kim sulla destra. È comunque la scossa tanto attesa dalle viola, finalmente capaci di controbattere alle offensive bianconere dopo un lungo monologo delle ragazze di Rita Guarino. Ma proprio quando la gara sembra nuovamente sul filo dell’equilibrio nell’economia del gioco, Barbara Bonansea (39’) mostra tutte le sue doti regalando il vantaggio alla Juve: dribbling su Zanoli e diagonale rasoterra di sinistro che beffa Schroffenegger, tradita dal rimbalzo della sfera. Il primo tempo si chiude così sul meritato vantaggio per le bianconere, perfino esiguo per quanto visto sul terreno di gioco di Chiavari.

La ripresa si apre con una Fiorentina più intraprendente e con il baricentro più alto, ma le viola faticano a creare vere occasioni da rete e al decimo è nuovamente Bonansea a mettere il proprio nome sul tabellino della partita. Stavolta l’azzurra finalizza di destro, con un tiro di collo al volo dal limite dell’area, portando le bianconere sul doppio vantaggio. Un colpo che suggella la prestazione della Juventus, padrona assoluta del campo, tanto da non disdegnare ancora alcune sortite offensive nonostante il 2-0 a proprio favore. Al 24’ è Boattin a mancare l’eurogol solo per una questione di centimetri: la sua conclusione, potente e precisa dai trenta metri, si stampa in pieno sulla traversa. È in sostanza l’ultima vera emozione di una partita che la Juventus non ha mai dato l’impressione di potersi fare sfuggire, di fronte ad una Fiorentina che, al di là delle assenze, è mancata nelle sue giocatrici più rappresentative, Bonetti e Sabatino, e che anche dalla statunitense Kim – una delle migliori in campo nella semifinale contro il Milan – non ha avuto l’apporto sperato.

Juventus-Fiorentina 2-0

JUVENTUS: Giuliani; Hyyrynen (44’ st Skovsen), Gama, Salvai, Boattin; Pedersen, Galli, Caruso (41’ st Rosucci); Hurtig (41’ st Staskova), Bonansea (27’ st Cernoia), Girelli. A disp.: Bacic, Zamanian, Alves, Sembrant, Giordano. All.: Guarino

FIORENTINA: Schroffenegger; Thogersen, Quinn, Tortelli, Zanoli; Kim (27’ st Monnecchi), Neto, Middag (13’ st Adami), Vigilucci (41’ st Baldi); Bonetti (27’ st Clelland); Sabatino. A disp.: Ohrstrom, Cordia, Jensen, Ripamonti, Mani. All.: Melani

ARBITRO: Marotta. Assistenti: Abruzzese e Vettorel. IV Ufficiale: Ferrieri Caputi

RETI: 39’ pt e 10’ st Bonansea

NOTE – Ammonita: Thogersen. Recupero: 3’ st.

Credit Photo: Andrea Amato

The 30 best female footballer of the world 2020: Kosovare Asllani

Seppur un anno da dimenticare, il 2020 ha dato spazio ai grandi talenti mondiali che meritano di essere celebrate. I campionati che sono stati interrotti e conclusi hanno rovinato l’atmosfera, ma non hanno perso l’occasione di dare spettacolo. Nonostante ciò, le assenze da questa speciale classifica sono molte e di grande spessore. Purtroppo per varie vicissitudini non potranno essere presenti Rapinoe (Covid), Morgan (gravidanza), Guagni (infortuni vari), Marta (Covid), Hegerberg (rottura crociato) e Lloyd (Covid). Hanno saltato gran parte della stagione, ma il loro talento rimane innegabile. Quindi vediamo insieme le migliori 30 giocatrici al mondo del 2020.  Al quindicesimo  posto si trova Kosovare Asllani.

Se ne parlava tanto dell’approdo del Real Madrid nel calcio femminile e finalmente questo investimento ha portato i suoi frutti. Le ingenti somme versate dal Perez alla nascita del club hanno catapultato le nuove Merengues subito ai piani alti nazionale. E la punta di diamante della squadra è senza ombra di dubbio l’attaccante svedese. Nelle prima parte di stagione con il Tacòn (poi acquistato dal Real), non si è esaltata più di tanto a causa delle voci che  giravano sulla nuova acquisizione. Molte erano le giocatrici pronte a partire tra cui lei, ma la dirigenza l’ha convinto a restare costruendo il progetto intorno a lei. Dall’inizio della nuova stagione, Asllani è diventata una giocatrice completamente diversa: segna a profusione, corre dappertutto ed è imprescindibile dentro e fuori dal campo. Con lei al comando, il Real Madrid avrà vita facile nel suo cammino.

Le doti di Kosovare Asllani sono anche al servizio della nazionale svedese. Con la selezione giallo blu ha disputato un’Olimpiade, due Mondiali, due Europei e sembra destinata ad essere la protagonista anche del terzo. Gerhardsson non si priverà mai della sua punta, una delle più rappresentative dell’intero Paese. Oltre alle sue doti nel terreno di gioco, vengono apprezzate le sue iniziative per consapevolizzare questo sport a livello globale. Intanto la Svezia ha il pass diretto assicurato per la prossima competizione continentale in Inghilterra e Kosovare Asllani con le sue Blågult non saranno molto malleabili.

Il 2020 di Kosovare Aslanni liofilizato:
Primera Division: 11 goal 20 partite
Copa de la Reina:1 partita
Algarve Cup: 2 partite
Women’s EURO Qualification: 4 partite

Catalina Perez,Napoli: “Chiudo il 2020 con la convinzione che valga la pena lottare e darsi le opportunità che Dio ti dà ogni giorno”

Il portiere del Napoli Catalina Perez attraverso il proprio profilo Instagram ha voluto ricordare il 2020 appena trascorso, un periodo che nonostante la pandemia mondiale ha segnato un grande cambiamento nella sua vita dentro e fuori dal campo.
catperezj  “Il 2020 a parte la pandemia, l’anno in cui ho deciso di cambiare la mia vita per inseguire il mio sogno di una vita nel calcio. Ho lasciato il lavoro, in una settimana ho fatto le valigie e sono andato a vivere in Italia. Spaventoso? Assolutamente. Facile? Affatto. Ne è valsa la pena? 100%. Consigliabile? Sì, con appoggio e melatonina! Grazie mille a tutti coloro che mi hanno sostenuto nel realizzare questo sogno e nel viverlo al meglio. Voi sapete chi siete. Per me fanno tutta la differenza. Quest’anno ho anche sentito più che mai l’amore di Dio, la sua compagnia e la sua guida indipendentemente dalle  circostanze. Non è se non che si aprono gli occhi e il cuore per vedere tante benedizioni che ci dà attraverso altre persone e piccoli o grandi dettagli. Ringrazio la mia fantastica e meravigliosa mamma che mi ispira e mi accompagna ogni giorno della mia vita. Tutti i miei rsuccessi sono migliori quando li condivido con te e tutti i miei problemi sono più sopportabili quando ho il tuo sostegno. Chiudo l’anno con la convinzione che valga la pena lottare, uscire dalla propria zona di comfort e darsi le opportunità che Dio ti dà ogni giorno” ❤️🙏🏻

“2020, aparte de la pandemia, el año que decidí cambiar mi vida para perseguir mi sueño de toda la vida en el fútbol. Deje mi trabajo, en una semana empaque todo, y me fui a vivir a Italia con tres maletas. Asustador? Totalmente. Fácil? Para nada. Valió la pena? 100%. Recomendable? Si, con apoyo y melatonina!

Muchísimas gracias a todos los que me apoyaron en realizar este sueño y en vivirlo al máximo. Ustedes saben quienes son. Hacen toda la diferencia para mi.

Este año también sentí más que nunca el amor de Dios, Su compañía y Su guíanza independiente de mis circunstancias. No es si no que uno abra los ojos y el corazón para ver tantas bendiciones que nos da a través de otras personas y pequeños o grandes detalles.

Agradezco todos los días por mi gran y maravillosa mamá que me inspira y me acompaña todos los días de mi vida. Todos mis logros son mejores cuando los comparto contigo y todos mis problemas son más llevaderos cuando tengo tu apoyo.

Cierro el año con la convicción que vale la pena luchar, salir de su zona de comfort, y darse a las oportunidades que le da Dios a uno día a día” ❤️🙏🏻

Credit Photo:Pagina Instagram Catalina Perez

Coluccini: “Roma e Res sono due grandi club. Il professionismo sta nella professionalità di chi fa calcio.”

In un periodo storico strano e difficilmente descrivibile ai posteri, con il calcio giocato messo da parte a favore di precauzioni contro il Covid-19, tutte le calciatrici del campionato di serie C possono solo allenarsi, secondo il protocollo voluto dalla LND e dal Governo, aspettando di tornare quanto prima alla normalità.

In casa Res Women parla Manuela Coluccini, proveniente dall’A.S. Roma e protagonista con la maglia della Res Roma di 5 indimenticabili stagioni in serie A, giocatrice dotata di grandi qualità tecniche e di un forte carisma che le permette di essere tra le leader della compagine romana.

Ciao Manuela… Giorni e settimane senza gare: come stai vivendo questo periodo “strano”?
Affrontare la settimana moralmente è abbastanza dura: sai che non giocherai, ma è qui che si vede una squadra; devo dire che la stiamo vivendo nel modo più giusto possibile, stimolandoci a vicenda e magari cercando di migliorare anche singolarmente qualcosa. La società poi sta facendo un grandissimo lavoro sotto ogni punto di vista.

Raccontaci un vostro allenamento”tipo” in questo periodo di semi lockdown.
All’inizio del lockdown abbiamo cercato di svagare un po’ facendo qualche allenamento a base di partitine e competizioni a squadre ed è stata un ottima idea da parte dello staff; poi abbiamo ripreso con lavori mirati.

Passiamo al calcio giocato: un bilancio di questo inizio di stagione della tua Res.
Per un bilancio dovremmo aspettare almeno di fare i recuperi, per ora abbiamo giocato veramente poco: due partite delle quali una, la prima, è stata tosta da tutti i punti di vista; la squadra però ha reagito bene e sono sicura che faremo meglio appena ce ne daranno la possibilità.

Che rapporto hai con mister Amore e con mister Fiorucci e cosa ci puoi dire di loro?
Credo di avere un ottimo rapporto con entrambi: Stefano mi conosce da tanto tempo ormai e c’è un feeling sicuramente diverso, ma con mister Amore c’è tanto rispetto anche sapendo il bagaglio di esperienze che ci portiamo dietro; sono molto entusiasta di tutti e due.

Cosa ti aspetti dalla ripresa dell’attività? Che obiettivi hai ? Personali e di squadra.
Non so proprio cosa aspettarmi, ma vorrei che tutto possa tornare alla normalità, in sicurezza ovviamente, non dobbiamo avere fretta. Abbiamo il compito di non mollare e appena si potrà dimostreremo il valore della nostra squadra, per questo in allenamento cerco di dare il massimo per ispirare e motivare le più giovani; a volte sono anche insistente e provocatrice, perché voglio mantenere un livello di concentrazione alta per arrivare pronti alla ripresa.

Sei tornata alla Res dopo qualche stagione alla Roma. Che ricordo hai di quel periodo e cosa ti ha colpito di più della tua esperienza con un team professionistico?
Gli anni alla Roma sono stati stupendi, l’arrivo dei grandi club ci hanno fatto vivere un sogno: hai a disposizione tantissime persone che ti permettono di fare il tuo lavoro nel miglior modo possibile; in quanto a professionalità però la Res non è da meno, sia nel passato che ora a noi ragazze non è mai mancato nulla, ed è una cosa che ho sempre ammirato, anche per questo sono tornata. Il professionismo sta nella professionalità di chi lavora.

Un consiglio alle giovani che iniziano a giocare a calcio.
Alle giovani auguro di iniziare il prima possibile a praticare questo sport e a guardarlo sempre con passione, perché ti può dare emozioni che al di fuori difficilmente trovi. Non mollare alla prima difficoltà: oggi ci sono molte più società che approcciano al calcio femminile, anche se in poche hanno le categorie più giovani.

Credit Photo: Pagina Facebook Coluccini Manuela

Phil Neville sarà (probabilmente) l’allenatore della nazionale inglese alle Olimpiadi di Tokyo

La nazionale inglese naviga a vista. In panchina siede ancora un Phil Neville separato in casa. Riepilogando quanto successo negli scorsi mesi, l’ex leggenda del Manchester United a sorpresa ha detto di voler lasciare il suo ruolo. In varie interviste ha più volte denigrato la figura del ct di una nazionale dicendo che in realtà il suo obiettivo è sempre stato quello di allenare un club. Parole che hanno fatto male alla FA che è dovuta correre subito ai ripari. Le due parti sono arrivate ad un accordo e la rottura non sarà drastica.

L’addio dell’allenatore, secondo i piani, doveva avvenire dopo le Olimpiadi di Tokyo del 2020 per avere il tempo necessario per progettare il suo futuro. La pandemia ha fatto scivolare l’immaginario del tecnico che ora si è ritrovato a traghettare la squadra anche fino agli Europei. Sembra che i patti siano rimasti quelli precedentemente decisi: Phil Neville sarà l’allenatore della nazionale inglese alle prossime Olimpiadi. L’ex difensore ha la fiducia temporanea di tutto il board ed è pronto per questa impresa. Il coach abbandonerà poi il suo ruolo al termine del suo contratto fissato per luglio. Al suo posto è già stata selezionata l’ex ct della nazionale olandese Sarina Wiegman.

Purtroppo però, a rovinare i programmi della Federcalcio d’Oltremanica ci potrebbe essere l’ex compagno di Phil Neville, David Beckham. Il bad boy è diventato il proprietario dell’Inter Miami, squadra militante nella MLS. Pochi giorni fa, la squadra californiana ha esonerato l’allora allenatore Diego Alonso e Neville sembra l’indiziato numero uno per sostituirlo. L’ex centrocampista avrebbe individuato in lui l’interprete perfetto per la sua panchina e lo vorrebbe portare negli States fin da subito. Ora tutte le situazioni coinvolte sono in attente trattative per cercare una soluzione ottimale a tutti.

Sull’argomento ai microfoni della BBC, è intervenuta Sue Campbell, presidente della Divisione Femminile inglese. “Abbiamo deciso che Phil [Neville] avrebbe guidato il Team GB a novembre e ci stavamo muovendo verso un annuncio quando ha iniziato ad avere queste discussioni. Fino a quando queste discussioni non saranno concluse, non posso davvero dire altro. Se Phil rimane, sarà l’allenatore del Team GB. Se va, ovviamente abbiamo qualcosa a cui pensare e su cui lavorare. Siamo a questo punto”, afferma la leader. “Il futuro è suo e sta a lui prendere la sua decisione. Non sono certo a conoscenza dei dettagli delle trattative che sta avendo con l’Inter Miami, ma so che sta avendo conversazioni”. Campbell cerca anche di accelerare i tempi per programmare tutto nel miglior modo possibile. “Abbiamo un po’ di tempo a disposizione, ma tutti vogliamo sapere, ed in particolare le giocatrici, che sono la nostra priorità”.

Statistiche Inter: migliorabile la concretizzazione dei goal dal 65′ in poi

L’Inter ha concluso il 2020 in sesta posizione e con 14 punti, raggiungendo così la metà classifica. Dopo un inizio difficile con le prime giornate a quota zero, la squadra di Sorbi ha iniziato ad ingranare il gioco.

In totale sono 4 vittorie e 4 sconfitte, 2 pareggi. Prima della decima giornata, le neroazzurre hanno raggiunto la loro posizione in classifica più alta del campionato: il quinto posto.

Trascinatrice della squadra con la fame del goal vi è Marinelli a quota 5. Segue poi Moller Hansen con 3 reti. Il totale dei goal realizzati è di 14, mentre i subiti 16. Non vi è un particolare momento della partita dove la squadra di Sorbi segna di più, ma sicuramente i primi 15 minuti di giochi sono sempre focali, stessa cosa per i minuti verso la fine del primo tempo e l’inizio del secondo. Vengono poi a meno le reti segnate dal 65′ in poi.

Sommario
Punti: 14 (casa 7, fuori casa 7)
Risultati: 4 vittorie, 2 pareggi, 4 sconfitte
Goal realizzati: 14 (casa 7, fuori casa 7)
Goal subiti: 16 (casa 5, fuori casa 11)
Capocannoniere: 5 goal – Marinelli
Risultati consecutivi: 2 vittorie, 2 sconfitte
Posizione in classifica: 6/12

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