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Phil Neville sarà (probabilmente) l’allenatore della nazionale inglese alle Olimpiadi di Tokyo

La nazionale inglese naviga a vista. In panchina siede ancora un Phil Neville separato in casa. Riepilogando quanto successo negli scorsi mesi, l’ex leggenda del Manchester United a sorpresa ha detto di voler lasciare il suo ruolo. In varie interviste ha più volte denigrato la figura del ct di una nazionale dicendo che in realtà il suo obiettivo è sempre stato quello di allenare un club. Parole che hanno fatto male alla FA che è dovuta correre subito ai ripari. Le due parti sono arrivate ad un accordo e la rottura non sarà drastica.

L’addio dell’allenatore, secondo i piani, doveva avvenire dopo le Olimpiadi di Tokyo del 2020 per avere il tempo necessario per progettare il suo futuro. La pandemia ha fatto scivolare l’immaginario del tecnico che ora si è ritrovato a traghettare la squadra anche fino agli Europei. Sembra che i patti siano rimasti quelli precedentemente decisi: Phil Neville sarà l’allenatore della nazionale inglese alle prossime Olimpiadi. L’ex difensore ha la fiducia temporanea di tutto il board ed è pronto per questa impresa. Il coach abbandonerà poi il suo ruolo al termine del suo contratto fissato per luglio. Al suo posto è già stata selezionata l’ex ct della nazionale olandese Sarina Wiegman.

Purtroppo però, a rovinare i programmi della Federcalcio d’Oltremanica ci potrebbe essere l’ex compagno di Phil Neville, David Beckham. Il bad boy è diventato il proprietario dell’Inter Miami, squadra militante nella MLS. Pochi giorni fa, la squadra californiana ha esonerato l’allora allenatore Diego Alonso e Neville sembra l’indiziato numero uno per sostituirlo. L’ex centrocampista avrebbe individuato in lui l’interprete perfetto per la sua panchina e lo vorrebbe portare negli States fin da subito. Ora tutte le situazioni coinvolte sono in attente trattative per cercare una soluzione ottimale a tutti.

Sull’argomento ai microfoni della BBC, è intervenuta Sue Campbell, presidente della Divisione Femminile inglese. “Abbiamo deciso che Phil [Neville] avrebbe guidato il Team GB a novembre e ci stavamo muovendo verso un annuncio quando ha iniziato ad avere queste discussioni. Fino a quando queste discussioni non saranno concluse, non posso davvero dire altro. Se Phil rimane, sarà l’allenatore del Team GB. Se va, ovviamente abbiamo qualcosa a cui pensare e su cui lavorare. Siamo a questo punto”, afferma la leader. “Il futuro è suo e sta a lui prendere la sua decisione. Non sono certo a conoscenza dei dettagli delle trattative che sta avendo con l’Inter Miami, ma so che sta avendo conversazioni”. Campbell cerca anche di accelerare i tempi per programmare tutto nel miglior modo possibile. “Abbiamo un po’ di tempo a disposizione, ma tutti vogliamo sapere, ed in particolare le giocatrici, che sono la nostra priorità”.

Statistiche Inter: migliorabile la concretizzazione dei goal dal 65′ in poi

L’Inter ha concluso il 2020 in sesta posizione e con 14 punti, raggiungendo così la metà classifica. Dopo un inizio difficile con le prime giornate a quota zero, la squadra di Sorbi ha iniziato ad ingranare il gioco.

In totale sono 4 vittorie e 4 sconfitte, 2 pareggi. Prima della decima giornata, le neroazzurre hanno raggiunto la loro posizione in classifica più alta del campionato: il quinto posto.

Trascinatrice della squadra con la fame del goal vi è Marinelli a quota 5. Segue poi Moller Hansen con 3 reti. Il totale dei goal realizzati è di 14, mentre i subiti 16. Non vi è un particolare momento della partita dove la squadra di Sorbi segna di più, ma sicuramente i primi 15 minuti di giochi sono sempre focali, stessa cosa per i minuti verso la fine del primo tempo e l’inizio del secondo. Vengono poi a meno le reti segnate dal 65′ in poi.

Sommario
Punti: 14 (casa 7, fuori casa 7)
Risultati: 4 vittorie, 2 pareggi, 4 sconfitte
Goal realizzati: 14 (casa 7, fuori casa 7)
Goal subiti: 16 (casa 5, fuori casa 11)
Capocannoniere: 5 goal – Marinelli
Risultati consecutivi: 2 vittorie, 2 sconfitte
Posizione in classifica: 6/12

Record di allenatrici nella Primera Iberdrola con l’arrivo di Iraia Iturregi

Iraia Iturregi Athletic Bilbao
Iraia Iturregi Athletic Bilbao

Iraia Iturregi è la nuova allenatrice dell’Athletic Club di Bilbao. L’ex giocatrice, seconda calciatrice con più presenze nella storia della squadra basca, a soli 35 anni, prende in carico la guida tecnica del club biancorosso in forte crisi. L’allenatore Angel Villacampa è stato sostituito e chi poteva guidare le leonas al ritorno alla vittoria? Colei che ha vinto con le basche 4 campionati spagnoli, ha giocato 357 partite nella Primera Iberdola realizzando quasi 60 goal. La mentalità è quella vincente e Iraia non lascerà nemmeno un punto alle avversarie perché l’Athletic torni in zona Women’s Champions League.
Con l’arrivo di Iraia, diventano 4 le allenatrici nella Primera Iberdrola, uguagliando il record della scorsa stagione. Infatti Maria Pry è già da diversi anni allenatrice del Levante, portando la squadra valenciana ad ottimi risultati. La seconda donna in panchina è Natalia Arroyo, arrivata alla Real Sociedad a inizio stagione. E la terza allenatrice è Jenny Benítez, di cui vi abbiamo raccontato l’arrivo allo Sporting Huelva al posto del dimissionario Antonio Toledo, presidente del club. Tra le donne spagnole allenatrici nel mondo dobbiamo ricordare Toña Is che allena la squadra Pachuca in Messico e Mila Martínez che contribuisce alla crescita del calcio femminile in Giappone nella squadra del Suzuka. Montserrat Tomé è la seconda allenatrice della Nazionale Spagnola e dirige anche la Nazionale under-17 della Roja.
Il futuro delle donne è rosa e Iraia dovrà subito dimostrare di che pasta è fatta nella sfida contro l’Eibar che si sta giocando mentre scriviamo.

Photocredit: Iraia Iturregi, Twitter

Alessia Bissacco, Padova: “Saper tener testa ai maschi, rivaluta la nostra figura ai loro occhi”

Alla scoperta di Alessia Bissacco, classe 2002, elemento portante del vivaio del Padova, squadra delle invincibili delle ultime due stagioni, fermata sul campo solo dal Covid.

Difensore centrale, dotata di una buona visione di gioco e precisione nel passaggio, fa valere la sua stazza fisica, dominando spesso nei contrasti di gioco.

Cresciuta nel Juvenila maschile ha percorso tutta la trafila del settore giovanile delle, diventando un elemento imprescindibile della Primavera delle biancoscudate.

Ciao Alessia, come è nata la tua passione per il calcio ?
“Abito sin da piccola in una casa che si affaccia su un campo di calcio, veder giocare i bambini sul terreno di gioco mi ha particolarmente incuriosito, suscitando in me la voglia di provare e cimentarmi con questo meraviglioso sport. Mi piace l’idea di poter giocare all’aperto, in spazi larghi dove poter correre e staccare dalla routine quotidiana, trovando la giusta valvola di sfogo che una ragazza della mia età può avere.”

Esperienze pregresse in carriera
“Ho iniziato a giocare per un anno e mezzo nella Juvenila maschile, a seguire sono stata dapprima nello Zansky Padova, poi nel Padova femminile percorrendo la trafila delle giovanili dagli esordienti fino al settore Primavera”.

Il valore della squadra
“La squadra ha ottenuto ottimi risultati negli ultimi due anni, grazie al brillante lavoro del mister e al valore ed alla solidità di un gruppo sempre unito e coeso, dentro e fuori il campo di gioco, decisamente il nostro valore aggiunto”.

La situazione attuale
“La pandemia non ha fermato la nostra voglia e l’entusiasmo di incontrarci sul campo da gioco, continuando a svolgere due allenamenti di gruppo, distanziati e senza contatti come da protocollo ed uno individuale da casa, favorendo l’aspetto atletico a quello tattico non potendo disputare le gare”.

 I momenti più belli vissuti sul terreno di gioco
“La vittoria del campionato di qualche anno fa e un lontano ricordo di una tripletta realizzata in una gara del torneo, circostanza rara per una che di solito bazzica nelle retrovie, sono certamente i due ricordi più piacevoli che mi accompagnano; la soddisfazione più grande resta comunque quella di tenere testa ai maschietti che spesso ti sottovalutano per l’arcaico pregiudizio che una femmina non può giocare a pallone, salvo poi farli ricredere, una volta affrontati sul campo da gioco”.

Credit Photo: Padova calcio femminile

Supercoppa italiana femminile: la Juve è campione

Un 2021 che non poteva iniziare meglio. Le Juventus Women portano a casa la seconda Supercoppa Italiana consecutiva. La finale dello Stadio “Aldo Gastaldi” di Chiavari vede il trionfo per 2-0 delle bianconere sulla Fiorentina con la doppia firma di Barbara Bonansea.

Per vincere le finali bisogna giocare da squadra ed è ciò che ha messo in pratica alla perfezione la squadra di Coach Rita Guarino creando tante occasioni, ma soprattutto non concedendo nulla alle dirette avversarie. Dopo il successo per 2-0 nella passata stagione, sempre contro le viola, la Juve porta a casa per la seconda stagione consecutiva con lo stesso risultato questo importante trofeo.

Una prestazione di altissimo livello quella messa in campo dalle bianconere, condita da due gemme di Barbara Bonansea, una con il mancino nel primo tempo e una nel secondo con il destro. Due reti splendide a coronare una prestazione collettiva perfetta.

LA SBLOCCA BONANSEA

L’avvio di gara vede due squadre attente più a non scoprirsi che a offendere. La Juve, però, tra le due compagini in campo è quella che cerca maggiormente di creare pericoli nell’area avversaria. Al 9’, infatti, la squadra di Rita Guarino inizia a lanciare qualche segnale alle toscane con la conclusione da fuori area di Arianna Caruso che sfila, però, sul fondo. La prima vera occasione del match arriva, poi, al 16’ ed è sempre costruita dalle bianconere: Lina Hurtig penetra in area di rigore e offre un ottimo pallone in mezzo all’area per Arianna Caruso che non riesce, però, a spingerlo in rete. È l’occasione che apre quindici minuti di altissima intensità da parte della Juve. Sono tre, infatti, le successive opportunità costruite dalle campionesse d’Italia in carica per passare in vantaggio. Al 22’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo Bonansea colpisce di testa offrendo una sponda deliziosa per Hurtig che prova la girata, ma trova l’attenta risposta di Schroffenegger. La Juve continua a premere e due giri di orologio più tardi Girelli prova anche lei a sbloccare il punteggio, ma ancora una volta un ottimo intervento dell’estremo difensore viola chiude lo specchio. Le toscane continuano a soffrire il ritmo imposto dalla squadra di Coach Guarino. Minuto 27, dagli sviluppi di un corner ci prova anche capitan Gama di testa, ma il portiere avversario risponde ancora presente bloccando il tentativo della bianconera. Così tante occasioni create non sono un caso e al 39’ la Juve, infatti, passa in vantaggio: Barbara Bonansea riceve palla sulla corsia di destra, si accentra eludendo l’intervento della sua diretta avversaria con una pregevole sterzata e con il mancino insacca nell’angolino di destra non lasciando scampo a Schroffenegger. Bellissima giocata e 1-0 che permette alle Juventus Women di chiudere in vantaggio la prima frazione.

ANCORA BARBARA E LA SUPERCOPPA È BIANCONERA!

Non cambia il copione della ripresa. La Juve continua ad attaccare a testa bassa e al 55’ arriva la rete del raddoppio. La firma è sempre la stessa: una scatenata Bonansea è abilissima, in questo caso, a calciare al volo un pallone al limite dell’area di rigore proveniente da una respinta di testa di Zanoni. Un altro gol splendido messo a segno da Barbara e 2-0. Le ragazze di Coach Guarino continuano, però, a non essere dome e a mantenere alta la concentrazione. Al 68’ ci prova dalla distanza Boattin con un mancino molto potente. Schroffenegger si allunga e riesce a deviare sulla traversa il tentativo della bianconera. La seconda metà di questa frazione vola via senza problemi per la Juve che, al fischio finale, può fare partire la festa per la conquista del primo trofeo stagionale.

Credit Photo: Juventus Women

La FIFA supporta il calcio femminile durante la pandemia

Durante il mese di novembre 2020, al Nelson Mandela Bay in Sud Africa, si sono svolti i campionati COSAFA Senior e U-17 di calcio femminile. Notevole e costante è la continua crescita del calcio femminile nella regione sudafricana, che ora ha l’obiettivo di continuare a migliorare il gioco al fine di ispirare una nuova generazione di donne e ragazze in Africa. 

Il torneo ha visto il coinvolgimento di sponsors e tifosi, oltre a dare alle atlete l’opportunità di mettere in mostra il proprio talento e rappresentare i colori della propria nazione. Grazie al sostegno finanziario della FIFA e ai programmi di sviluppo, la COSAFA è stata comunque in grado di affrontare la situazione corona virus e mantenere il progresso delle sue competizioni di punta con ben nove squadre partecipanti quest’anno al torneo senior tra cui Angola, Botswana, Comore, Eswatini , Lesotho, Malawi, Sud Africa, Tanzania (su invito), Zambia e Zimbabwe.

Per Fran Hilton-Smith, ex direttore tecnico SAFA, l’organizzazione di tali competizioni è fondamentale: “Grazie a tornei come quelli sponsorizzati dalla FIFA e dal COSAFA, le ragazze sono in grado di mostrare le loro capacità, affinare e migliorare in modo da poter competere a un livello superiore”.

Il Sudafrica è emerso come vincitore del torneo femminile Senior con una vittoria per 2-1 sul Botswana, mentre per i tornei giovanili, la Tanzania è stata incoronata campionessa del campionato COSAFA femminile Under 17 dopo una drammatica vittoria ai rigori contro lo Zambia in finale. “

“FIFA Forward ci ha permesso di poter ospitare molte competizioni giovanili femminili simili nella regione. Probabilmente siamo l’unica regione al mondo che è stata in grado di organizzare una tale competizione durante la pandemia, ha aggiunto Timothy Shongwe, Presidente del Comitato Competizioni COSAFA.

“È incredibile giocare con ragazze di tutta la regione sapendo che condividono la stessa passione. Penso che sia fantastico che COSAFA e FIFA permettano alle ragazze di giocare più partite e ottenere più visibilità. Possiamo solo crescere da qui, ha detto. Jessica Wade, capitano della squadra nazionale del Sudafrica U-17

Credit Photo: https://www.cosafa.com/

Titane al lavoro per la Fiorentina, Giancarlo Pecorari: “Anno stressante, ma grandi risposte”

Ufficialmente l’anno nuovo, per le Titane, inizierà il 17 gennaio, data della sfida in casa della Fiorentina, ultimo impegno del girone di andata. Ma in realtà Alain Conte e le sue ragazze hanno riacceso i motori da tempo in vista del ritorno in campo. Questo è il periodo del cosiddetto “richiamo di preparazione”. E dunque, nessuna voce è più attuale di quella del preparatore atletico Giancarlo Pecorari, giunto alla terza stagione in biancoazzurro: la più difficile, certo, ma anche la più stimolante. “Per me come per gli altri membri dello staff è la prima volta in Serie A – spiega il classe 1994 – ma questo non cambia il nostro spirito. C’è una frase che mi piace tenere a mente: ‘non è la categoria che fa il professionista, ma il professionista che fa la categoria’. Il senso è che l’impegno e le energie profusi devono essere massimali sempre, nelle categorie minori come in Serie A. Per questo siamo stati attenti a non stravolgere il nostro modo di fare e di porci. Ma è anche vero che la Serie A ci ha imposto di alzare l’asticella: lo abbiamo fatto, chiedendo sempre di più alle ragazze ma in primis a noi stessi. Stiamo crescendo tutti assieme, cercando sempre di mantenere il più alto livello di professionalità possibile.”

Questo è stato anche il primo anno in cui la San Marino Academy ha acquistato giocatrici straniere, che hanno portato una ventata di internazionalità e al contempo nuove sfide sull’aspetto della comunicazione. Aspetto che per Giancarlo riveste un ruolo al contempo capitale e delicato, benchè a lui – di padre italiano e madre australiana – non manchi certo la padronanza della lingua inglese. “Stiamo vivendo un’esperienza nuova ma assai stimolante. La lingua non è un ostacolo durante il lavoro: del resto le odierne metodologie di allenamento, sviluppate quasi tutte oltreoceano, utilizzano proprio l’inglese come veicolo principale. Quindi non ho difficoltà a spiegare il lavoro alle ragazze. Ma la comunicazione è un campo molto variegato: i concetti sono uguali per tutti, ma il modo di trasmetterli varia da giocatrice a giocatrice. Ognuna di loro ha un preciso background che richiede un approccio altrettanto preciso. È questa la vera sfida, qui stanno le novità per noi dello staff. Con l’arrivo delle straniere, quest’anno, ci siamo trovati di fronte a delle atlete a tutto tondo, ragazze che giocano a calcio solamente e hanno un altro modo di pensare. Questo non ha creato barriere alla comunicazione. Anzi, loro stesse si sono messe a disposizione cercando di imparare al meglio l’italiano. La sinergia, da questo punto di vista, è scattata presto. Sono soddisfatto dei progressi e vedo tante possibilità future.”

Spostandoci sul lavoro atletico e fisico, ecco qual è il piano di Giancarlo: “È stata e sarà una stagione piena di pause. Ma la mia filosofia non è quella di sfruttarle per ‘mettere benzina’ in vista dei mesi successivi. Io calibro il lavoro in funzione della partita successiva, perciò adesso stiamo pensando alla Fiorentina. Non guardo più in là, anche perché una stagione può essere piena di imprevisti. Certo, quando si ha più tempo – e le domeniche libere – si dosa il lavoro a seconda delle esigenze. Per esempio, adesso stiamo tenendo il volume del lavoro ma bassa l’intensità. A mano a mano che ci avvicineremo alla gara, abbasserò il volume e aumenterò l’intensità. E poi cerchiamo di lavorare con il pallone, curando anche tecnica e tattica mentre potenziamo la tenuta atletica. In ogni caso, io sono convinto che il calcio non sia solo polmoni: anzi, per me il calcio è più emozione che fisicità.”

Tuttavia, la cura del fisico ha avuto ed ha un suo ruolo durante questa stagione. “Il mio concetto di preparazione si basa sul miglioramento delle performance del singolo per arrivare a un risultato collettivo.  – spiega Pecorari – Lavoriamo sull’atleta a 360° e per questo devo dire grazie anche a Giacomo Fattori, il nostro nutrizionista, il cui splendido contributo è essenziale per la costruzione corporea a cui miriamo. Sono i dati a dirci che stiamo andando nella direzione giusta. Cerchiamo di porre un’attenzione massimale alle esigenze individuali, proponendo per questo una sessione in palestra obbligatoria ed una facoltativa per potenziare le parti del corpo che restano escluse dal lavoro sul campo. C’è tanta carne al fuoco ma le ragazze hanno bene impresso nella mente l’obiettivo di diventare atlete nel senso totale del termine. Per questo dico con piacere che moltissime di loro svolgono sempre l’allenamento facoltativo: ci tengono, e i risultati poi arrivano.”

L’ultima battuta è su una stagione che, per i motivi universalmente noti, impone tante incognite legate all’aspetto sanitario. Come gestisce, un preparatore atletico di Serie A, una situazione simile? “Per le ragazze, come per noi, è un anno stressante. Lo è stato fin dall’inizio. A livello metodologico a volte intervengono cambiamenti dell’ultimo minuto e alle giocatrici si richiede di adattarsi. Non è sempre una passeggiata. Uno degli aspetti più difficili da gestire è certamente quello cognitivo. E poi ci sono le aspettative e la pressione di una stagione che per questa squadra è senza precedenti. Naturalmente, il Covid qualche problema in più lo ha creato: per esempio, abbiamo dovuto ripianificare la settimana di lavoro poco prima dell’Inter, ed è stato un momento davvero delicato, quello. Non poche volte abbiamo organizzato allenamenti casalinghi, individuali, e le ragazze hanno sempre risposto benissimo, con grande impegno e professionalità. Le ringrazio per questo. Ma, naturalmente, si può e si deve fare ancora di più.”

Credit Photo: FSGC – Federazione sammarinese giuoco calcio

Lena Oberdorf votata giocatrice della Nazionale Femminile dell’Anno

Lena Oberdorf, giocatrice tedesca del VfL Wolfsburg, a soli 19 anni è stata eletta Nationalspielerin des Jahres, ovvero giocatrice della Nazionale Femminile dell’Anno.

Difensore tecnicamente dotato, ricca di versatilità, visione e fisico è ormai diventata una parte fissa nella squadra nazionale tedesca. Non sorprende quindi che, dopo uno straordinario 2020 in cui la Germania si è qualificata per l’Europeo senza perdere un solo punto, Oberdorf abbia ricevuto questo premio. Inoltre, ha recentemente esteso il suo contratto con le Wolves fino al 2024.

Oberdorf ha raccolto il 26,8% dei voti dei tifosi, battendo Sydney Lohmann (22,3%) e Lina Magull (16,1%).

Credit Photo: ©imago

Cecilia Salvai rinnova fino al 2022: “Per me la Juventus è una seconda famiglia”

Il difensore bianconero Cecilia Salvai, fresca di rinnovo contrattuale con la Juventus Women ha espresso sul proprio profilo Instagram tutta la sua felicità per continuare a far parte di una squadra e di una società considerate dalla giocatrice una seconda casa.
«Una squadra diventata una seconda famiglia e una Società diventata casa.
Questo per me è la @juventus.
Un grazie infinito a @stefanobraghin_ per la fiducia dimostrata.
Da qui #finoallafine, per raggiungere sempre più traguardi insieme» 🤍🖤

Credit Photo:Pagina Instagram Cecilia Salvai

Draft NWSL 2021: annunciato l’emittente di trasmissione e i VIP dell’evento

La National Women’s Soccer League ha annunciato che il Draft NWSL 2021 sarà trasmesso in diretta esclusivamente sul canale Twitch della NWSL. A presentare l’evento dal VISTA Worldlink di Dania Beach (FL), la presentatrice Marisa Pilla, le analyst Lori Lindsey e Jen Cooper e il giornalista Jordan Angeli.

Oltre alle giocatrici, dirigenti NWSL, saranno presenti virtualmente al draft anche ospiti speciali tra cui la giocatrice WNBA Breanna Stewart che fu la prima scelta assoluta del draft WBNA 2016 e ora giocatrice dei Dallas Wings Arike Ogunbowale, membri del tour WTA, medaglia d’oro olimpica e commentatrice sportiva Summer Sanders e altro ancora.

Marisa Pilla è una telecronista sportiva con diversi anni di esperienza nel calcio professionistico maschile e femminile, oltre ad è stata conduttrice di spettacoli pre e post partita per i Philadelphia Union.

Lori Lindsey è un’ex giocatrice della nazionale femminile statunitense la cui carriera da giocatore professionista è durata 13 anni. Lindsey è una delle sole quattro giocatrici nella storia ad aver giocato in tutti e tre i campionati di calcio femminile professionistico degli Stati Uniti. Attualmente lavora come analyst per Nashville SC e LAFC in MLS, ma anche per USL, ACC e SEC. Lindsey viaggia anche per il mondo parlando, sensibilizzando e sostenendo l’uguaglianza delle donne e la comunità LGBTQ.

Jen Cooper è la conduttrice di The Mixxed Zone, un podcast settimanale di calcio femminile ospitato da The Beautiful Game Network, commentatrice di diversi eventi NWSL ed ha fatto parte del team di ricerca Fox Sports sia per la Coppa del Mondo femminile 2019 che per la Coppa del Mondo 2018.

Jordan Angeli è un’ex giocatrice della NWSL che ha trascorso due stagioni in campionato e ha rappresentato gli Stati Uniti ai Mondiali femminili U-20. Lavora nelle trasmissioni da otto anni ed è l’attuale analyst televisiva per il Columbus Crew in MLS. È la fondatrice di THE ACL CLUB, aiuta gli atleti attraverso il lato mentale ed emotivo del recupero ACL e ospita il podcast “Show Your Scars” in cui intervista gli atleti sul recupero degli infortuni.

Credit Photo: www.nwslsoccer.com/

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