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Claudia Ferrato, Sassuolo: “Giorno dopo giorno, passo dopo passo”

A inizio settembre durante la partita in casa contro la Roma aveva riportato un brutto infortunio, ora a distanza di quattro mesi l’ attaccante del Sassuolo Claudia Ferrato vede finalmente la luce in fondo al tunnel. Sul proprio profilo Instagram la giocatrice ha postato un video nel quale torna finalmente a correre.
“Il 2020 è stato a dir poco difficile ma per fortuna il 2021 è iniziato col piede giusto. 🏃🏻‍♀️
La prima corsa in campo dopo mesi è qualcosa di unico.
Giorno dopo giorno, passo dopo passo”.
#sassuolo #rehab #newyear #lottosport #run #stepbystep #cf22

Credit Photo: Pagina Instagram Claudia Ferrato

 

 

Sabrina Volpe, Independent: “Spero nella ripresa. Puntiamo al salto in Serie C”

L’Independent è una delle squadre pronte a prendere parte, come nella passata stagione, al prossimo torneo d’Eccellenza femminile campano. La formazione verdazzurra, guidata dal tecnico Elio Aielli, è capitanata da Titty Astarita figlia del presidente Carlo. Da due anni nel team partenopeo è presente Sabrina Volpe, attaccante di Napoli classe ’92, cha abbiamo raggiunto per qualche battuta sulla realtà campana.

Sabrina come ti sei avvicinata al mondo del calcio e quali esperienze hai maturato prima di questa stagione?
Sin dalla giovanissima età adoravo giocare a calcio senza mai però poterlo praticare, sia per questioni di tempo che di studio. Quindi tutta la classica trafila calcistica nei settori giovanili è un po’ mancata. In tarda età, 20 anni, ho iniziato ufficialmente la mia carriera con il Prater Club. A questa squadra sarò sempre grata, perché mi ha dato la possibilità di fare le prime esperienze ed affacciarmi a palcoscenici importanti come la Rappresentativa Campania ed i campionati di categorie superiori. Successivamente ho vestito alcune maglie di squadre del napoletano come il Centro Ester, il Napoli e  la Virtus Partenope, tutte in Serie B. Poi ancora una stagione con il Prater Club prima di approdare all’ Independent“.

Sei legata a questa società dall’estate del 2019 cosa ti ha spinto a sposare questo progetto?
“Scegliere di giocare per l’Independent è stato molto semplice. Il progetto mi convinceva e la squadra da subito mi ha accolta con affetto facendomi sentire come a casa. Il presidente ha ambizioni importanti e, come lui, anch’io. L’Independent è stata la sfida che ho voluto accettare: vincere insieme il campionato di Eccellenza per fare il salto di qualità che questa squadra e società meritano. Essere stata scelta da loro per raggiungere questo obiettivo, mi inorgoglisce e cercherò sempre di dare il massimo per questi colori”.

Nella passata stagione per voi la stagione in Eccellenza. Come è andata per te e per la squadra?
“Nella passata stagione siamo partiti con tanto entusiasmo e voglia di fare, un gruppo nuovo, un nuovo mister, un nuovo progetto. Abbiamo disputato un grande campionato fino allo stop forzato causato dal COVID. Peccato non essere riuscite a concluderlo, anche per poter dare fino alla fine filo da torcere al Benevento che poi si è aggiudicato il campionato.
Personalmente lo scorso campionato è stato travagliato. In seguito ad uno scontro di gioco, ho riportato una frattura al polso che mi ha tenuta lontana dal campo per 40 giorni. La ripresa è stata dura, ma la voglia di ritornare era troppa. Ritornare a segnare e gioire con le mie compagne, è valso tutti i sacrifici fatti per restare al passo con il gruppo, come il lavoro differenziato in palestra e le ore ed ore sul tapis roulant”.

Come avete vissuto la fase di stop della scorsa primavera?
“Come ogni stop forzato è stata devastante. Allenarsi tre volte alla settimana, giocare la domenica, vedere praticamente per la maggior parte del tempo le tue compagne di squadra ed improvvisamente essere reclusi, lontani da tutto è stata veramente dura. Grazie alla tecnologia ci siamo sentite meno distanti, consapevoli che tutto questo sarebbe finito. La società ci è stata vicina, facendoci sentire tutto l’affetto e rassicurandoci che presto saremmo tornate a divertirci insieme sul rettangolo verde”.

Con quali ambizioni volevate  affrontare il campionato? In estate la rosa si era rinnovata?
“Alla ripresa degli allenamenti il gruppo si è rinforzato molto. La società si è assicurata calciatrici di livello e con esperienza anche in categorie superiori, per garantirsi maggiori possibilità di vittoria del campionato. Siamo un gruppo unito e compatto, ognuna di noi ha una sua caratteristica, ma tutte concorriamo verso un unico obiettivo: la vittoria del campionato. È stato bello ritornare ad allenarsi, la voglia di calcare nuovamente quel campo, stancarsi e sudare insieme non ha prezzo”. 

Ora purtroppo ancora uno stop. Come state lo vivendo? Continuate ad allenarvi? Sperate in una pronta ripartenza?
“È difficile restare a casa, non vedersi, non avere quella libertà che ci contraddistingue non potersi allenare in libertà e sicurezza. Il mister per tenerci sempre sul pezzo ogni settimana ci fornisce dei piani di allenamento per evitare che quanto fatto durante i primi mesi, settembre ed ottobre, vada perduto. E’ però molto complicato, viene meno la voglia e la costanza. Purtroppo non tutti riescono ad allenarsi da soli, la motivazione che sa darti una compagna di squadra è qualcosa di unico. Ci auguriamo che presto tutto ritorni alla normalità, di poter riprendere da dove avevamo interrotto e cominciare finalmente il nostro campionato”.

Come reputi il livello del campionato di Eccellenza campana e come sta crescendo il calcio femminile nella tua regione?
“Ogni anno le squadre si rinforzano, si iscrivono nuove società al campionato e questo ci fa ben sperare riguardo la crescita del calcio femminile in Campania. Il numero delle bambine che si iscrivono alle scuole calcio è in crescita, ciò dovuto anche alla vetrina che hanno garantito Mondiali di calcio femminile ed alla trasmissione su Sky delle partite del campionato di Serie A femminile. A Napoli ed in provincia, ci sono inoltre delle società che stanno facendo cose importanti, vedi il Napoli ed il Pomigliano. Loro militano rispettivamente nel campionato di Serie A e Serie B, dando maggiore visibilità al calcio nel Sud Italia che è sempre un po’ più indietro rispetto al Nord. Speriamo presto di raggiungere anche noi dell’Independent traguardi importanti ed affermarci come una vera e propria realtà calcistica”. 

Quale reputi il tuo più bel ricordo legato al mondo del calcio?
Ne ho tanti. Dai traguardi raggiunti con la Rappresentativa Campania a quelli ottenuti con i singoli club, ma quello più bello è proprio quello relativo all’inizio ufficiale della mia avventura calcistica.  Ero da poco arrivata al Prater club, appena una settimana, il mister mi convocò per una partita importante e molto sentita dalla società contro il Napoli Dream Team. Per una serie di eventi fortuiti giocai quella partita da titolare, che si concluse 3-2 e nella quale segnai il gol vittoria. Ecco sì, questo posso dire che è il mio ricordo più bello legato al mondo del calcio. L’emozione del gol, l’euforia della squadra che gioisce con me per la rete della vittoria. Tutto questo non ha prezzo”.

La Serie C torna in campo, si comincia il 10 gennaio con tre recuperi

A due mesi esatti dallo stop torna in campo la Serie C femminile con i primi recuperi in programma fino alla ripresa generale del campionato del 24 gennaio.

Tre i recuperi in programma domenica alle ore 14.30: Portogruaro-Cortefranca (Girone B, 4ª giornata, arbitro Arianna Bazzo di Bolzano), Roma XIV Decimoquarto-Cella (Girone C, 3ª giornata, Stefano Giordano di Grosseto) e Res Women-Apulia Trani (Girone D, 2ª giornata, Francesco Crispino di Frattamaggiore).

Credit Photo: Pol.Cella

Antonio Cincotta, Fiorentina Femminile: “Unite verso questa finale”

“Unite verso questa finale”: è il messaggio di Mister Antonio Cincotta che, fermato dal Covid alla vigilia della semifinale, sta seguendo da casa le ultime sedute della Viola.

Il tecnico non ha potuto partecipare alla sfida con il Milan ed è stato vittoriosamente sostituito dal suo secondo, Mister Nicola Melani, che guiderà la squadra anche domenica contro la Juventus.
Sono infatti le bianconere l’ultimo ostacolo per la conquista della Supercoppa in questa che sarà la nostra settima finale consecutiva e la quarta contro le torinesi. Il calcio di inizio è fissato per le ore 12.30 e Mister Cincotta spera in una negativizzazione in extremis.
“Grazie alla tecnologia riesco a comunicare con le ragazze in queste ultime sedute, facciamo riunioni pre e post allenamento per conforntarci”. Una difficoltà in più per un match che è già insidioso: “Nella sfida di Campionato gli episodi ci hanno tagliato le gambe: prima l’espulsione di Quinn, poi il goal dopo pochi minuti. In dieci contro undici per quasi 80 minuti a Torino è difficile per qualsiasi team. Stavolta è una finale e partiamo 50-50faremo di tutto per portare la coppa a Firenze“.

Finale che, come detto, sarà l’ennesima per la Fiorentina. “È la nostra quarta supercoppa consecutiva” commenta “significa che stiamo facendo tutti un buon lavoro. I numeri non mentono. E siamo più unite che mai. Mi sto dedicando particolarmente a questo, anche le ragazze colpite dal Covid partecipano a tutti i momenti della squadra, nessuna esclusa. Siamo una squadra e facciamo squadra in questo momento di difficoltà. Da soli – nella vita e nello sport – si arriva fino ad un certo punto ma se si vuole vincere ci vuole un gruppo. Ed è questo quello che siamo, da chi lavora dietro le quinte fino al Presidente: un gruppo con un obiettivo”.

Domani dopo la rifinitura la Viola partita per Chiavari dove alle ore 18.30 ci sarà la conferenza stampa congiunta con Mister Nicola Melani e con l’allenatrice della Juventus Rita Guarino. L’evento sarà trasmesso in diretta sul sito e sui nostri social.

Il via alla finale di Supercoppa sarà dato alle ore 12.30 di domenica e Juventus e Fiorentina si daranno battaglia. Il match sarà in live streaming nella sezione del nostro sito e sui nostri social Facebook, Twitter, Instagram.

Anna Castoldi, calciatrice del Montorfano Rovato con la passione della scrittura

Il Montorfano Rovato deve ancora scendere in campo, con l’obiettivo di disputare un buon campionato. Le squadra, inserita nel Girone B di Promozione Lombardia, ha elementi giovani con quelli di esperienza, tra questi vi è Anna Castoldi, centrocampista classe ’95 e arrivata quest’anno a Rovato. La Redazione l’ha raggiunta ai nostri microfoni.

Anna cosa vuol dire essere una centrocampista?
«Mi piace essere un’ala e stare sulla fascia mi dà sicurezza, poi il centrocampo è bello, perché è un ruolo versatile e divertente».

Quando è iniziata la tua passione per il calcio?
«Volevo giocare a calcio sin da piccola, solo che mia mamma diceva che era uno sport da maschi, quindi, visto che nella provincia di Como non c’era nessuna squadra, avevo scelto di giocare a pallavolo. Poi, quando mi sono trasferita a Rodengo Saiano (provincia di Brescia, ndr), e c’era una squadra di calcio a sette. Mentre giocavo un torneo si parlava di calcio a undici e decisi di provare: quindi ho parlato con una mia compagna e ho contattato la Mario Bettinzoli, squadra presente a Brescia, e mi hanno inserito nella squadra, partecipando agli allenamenti e a qualche incontro».

Che differenze hai notato tra il calcio a sette con quello a undici?
«Ho notato una differenza grandissima, perché c’è tutta la dimensione del gioco e della tattica, fatta di costruzione, ma anche difficile da fare gol. Mi piace di più quello a undici rispetto a sette, mi dà più libertà».

L’anno scorso sei approdata al Lumezzane VGZ: cos’è stato per te giocare per quella maglia?
«Giocare con la maglia del Lumezzane vuol dire far parte di una società che ha un progetto serio, e vuole puntare sul calcio femminile, che quest’anno ha costruito una squadra importante in grado di puntare al salto di categoria, non solo all’Eccellenza ma anche a serie più importanti. A loro auguro tutto il meglio».

Quest’anno passi al Montorfano Rovato: perché questa scelta?
«Ho scelto Montorfano perché ho una grande simpatia hanno una concezione di calcio come scuola di vita, fatto di costruzione di identità e di valori in cui trovano la mia condivisione come lealtà, crescita, rispetto e correttezza. Mi trovo in un ambiente molto tranquillo. Ho visto un gruppo molto giovane ed empatico».

Il Covid-19 non vi ha fatto debuttare: dispiaciuta?
«Mi dispiace stare ferma, perché non è facile recuperare la forma, e poi allenarsi da sola non è piacevole».

Che opinione hai sul Girone B di Promozione?
«Il Lumezzane, con Mirella Capelloni, può vincere a mani basse il campionato e salire in Eccellenza, così come l’Accademia Bergamo, poi ci sono formazioni che possono fare bene Atletico Dor, che ha inglobato ex giovanili della Feralpisalò, Villa Valle e Riozzese».

La tua vita non è fatta solo di calcio, perché tu hai un’altra passione, quella del giornalismo.
«La passione per scrivere ce l’ho sin da piccola. L’ho iniziata quando ero in Germania, scrivendo per il Deutsch Italia, e grazie a quello sono andata a vedere tante mostre. Quando giocavo per la Bettinzoli, il responsabile di Cultura e Spettacoli del BresciaOggi mi ha chiamato chiedendomi per un articolo, io ho detto che stavo per allenarmi e lui era contento sapere che giocavo in una squadra femminile. Nell’anno del Mondiale mi sono proposta di fare un pezzo sulle giocatrici bresciane per il giornale e loro rimasti soddisfatti. Sempre in quell’anno il BresciaOggi mi ha chiesto se potevo occuparmi di calcio femminile, e io ho accettato, perché mi faceva piacere scrivere di una passione che mi riguardava da vicino».

Giocatrice e giornalista: come gestisci queste tue passioni?
«Quando giocavo stavo in panchina e scrivevo la partita, e alle sei di sera mi arrivano i tabellini. Quando poi c’era una partita importante del Brescia o del Cortefranca davo buca alla gara della mia squadra e seguirla».

Come lo stai vedendo il calcio femminile italiano?
«Il calcio italiano deve lavorate tanto, perché siamo indietro rispetto alle colleghe estere, però abbiamo giocatrici come Girelli, Cernoia e Giacinti. Mi auguro che tutte le persone che si sono avvicinate a questo movimento non si scoraggino per questo periodo, che arrivino nuove giocatrici, nuove società, con la speranza che si possa costruire un movimento solido nei prossimi anni: servirà costanza e passione, ma anche un cambiamento a livello culturale nel nostro Paese, perché quando vedremo finalmente sentire dire “quella ragazza gioca a calcio” e basta allora saremmo arrivati finalmente alla parità, ma per arrivare a quel giorno dovremo fare molta strada».

Quanto sarà fondamentale il professionismo per lo sport femminile?
«Sicuramente sarà importantissimo vedere una calciatrice giocare a calcio come un lavoro, a differenza di altre mie compagne che ho conosciuto e hanno dovuto fare delle scelte, perché essere una calciatrice professionista vuol dire avere uno stipendio che ti permetta di vivere, avere contributi, ferie, pensioni, maternità, quelle tutele che rendano il calcio una professione. Adesso che ci sono società come Juve, Inter e Milan possono far allenare le ragazze in un certo modo, di giorno e non di sera, però le squadre di Serie A e Serie B partano dalla stessa linea di partenza: basi pensare che il Brescia quest’anno ha ragazze che lavorano e, dopo ore di lavoro, tornano a casa, si allenano e poi partecipano alla partita di domenica. Quindi credo che il professionismo sia importante per permettere a tutte le ragazze di essere sullo stesso livello, e di non dover sostenere il peso psicofisico di un alto impegno lavorativo».

Che persona sei fuori dal campo?
«Mi reputo una persona normalissima, e nel futuro mi piacerebbe diventare un’insegnante di lettere e continuare ancora a scrivere di calcio».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Montorfano Rovato e Anna Castoldi per la disponibilità.

Photo Credit: Anna Castoldi

The 30 best female footballer of the world 2020: Rose Lavelle

Seppur un anno da dimenticare, il 2020 ha dato spazio ai grandi talenti mondiali che meritano di essere celebrate. I campionati che sono stati interrotti e conclusi hanno rovinato l’atmosfera, ma non hanno perso l’occasione di dare spettacolo. Nonostante ciò, le assenze da questa speciale classifica sono molte e di grande spessore. Purtroppo per varie vicissitudini non potranno essere presenti Rapinoe (Covid), Morgan (gravidanza), Guagni (infortuni vari), Marta (Covid), Hegerberg (rottura crociato) e Lloyd (Covid). Hanno saltato gran parte della stagione, ma il loro talento rimane innegabile. Quindi vediamo insieme le migliori 30 giocatrici al mondo del 2020.  Al diciassettesimo  posto si trova Rose Lavelle.

L’estate scorsa ha rappresentato uno svincolo fondamentale per la consapevolezza mondiale del campionato inglese. Le star arrivate sono molteplici e tutto il movimento d’Oltremanica ne ha giovato. Prima di andare alle conquista della Gran Bretagna, la statunitense ha trascinato il suo Washington Spirit fino ai playoff della NWSL Challenge Cup. Arrivata in Europa per la prima volta, ha già portato un grandissimo cambiamento nel Vecchio Continente e più precisamente al Manchester City. Nonostante non sia la classica realizzatrice, è una delle migliori al mondo in fase di contenimento. Messa davanti alla difesa è una muraglia difficile da valicare. Ne sanno qualcosa le giocatrici dell’Everton che in finale di FA Cup Women ci sono sbattute più volte. Quel trofeo poi la campionessa del mondo lo alzerà e sarà il terzo nella storia delle Citizens.

Malgrado sia arrivata relativamente tardi nella USWNT, Rose Lavelle da quando ha esordito (2017) il suo posto non gliel’ha preso nessuno. Anche nella SheBelieves Cup ha rappresentato una dorsale importante della squadra giocando tutte e tre le partite. Alle varie Putellas, Stanway, e Nakajima ha fatto vedere i sorci verdi con interventi sempre precisi ed efficaci. La SBC la alzerà per la prima volta dopo l’assenza forzata in quella del 2018.

Il 2020 di Rose Lavelle liofilizzato:
FA Women’s Super League: 5 partite
FA Cup Women: 2 partite
NWSL Challenge Cup: 1 goal in 4 partite
SheBelieves Cup: 3 partite
Trofei: SheBelieves Cup, FA Cup Women

Elena Gervasi, Cortefranca: “Vogliamo arrivare il più in alto possibile. Professionismo nel femminile? Finché non vedo non ci credo”

Il Cortefranca si prepara a ripartire, con l’intento di riprendere la serie di vittorie e tornare a comandare il Girone B di Serie C. Le ragazze di Salterio hanno giocatrici di esperienza, e tra queste vi è Elena Gervasi, centrocampista classe ‘86 e da tre anni con la formazione franciacortina. La Redazione l’ha raggiunta ai nostri microfoni.

Elena cosa vuol dire essere un difensore?
«Giocare in difesa vuole dire fare tanto spirito di sacrificio e lavoro sporco, che ti permette si sorreggere la squadra e spingere le tue compagne ad andare avanti».

Come ti sei innamorata del pallone?
«Ho due fratelle maschi più grandi di me, quello di mezzo ha fatto la trafila delle giovanili del Montichiari, e la mia famiglia è calciofila. Il pallone c’era sempre nel grande corridoio di casa mia giocavamo a calcio e io venivo quasi sempre presa a pallonate. Ho giocato a quindici anni in una squadra femminile».

Com’è stato il tuo percorso?
«Prima sono stata alla Virtus Manerbio, poi Franciacorta per quattro stagioni, e lì sono stono stati gli anni più belli, sia dal punto di vista agonistico che fisico, visto che ho partecipato ai campionati di A2 e B. Poi con alcune mie compagne siamo approdate al Paitone per motivi lavorativi e per vincere, arrivando quattro anni da allo spareggio promozione in B contro il Fiammamonza, successivamente ci siamo spostate al Chari e infine al Cortefranca».

Col Cortefranca avete centrato la promozione in C, un risultato importante per voi, dopo lo scotto del 2017 con l’Olimpia Paitone.
«Non stato facile ripartire dopo spareggio perso nel 2017 col Fiammamonza, perché molte di noi volevano smettere, e l’anno successivo abbiamo fatica visto che nell’anno di Chiari è salita la Voluntas Osio. Nell’anno col Cortefranca abbiamo dato tutto, gustato una vittoria che era ormai certa, poiché abbiamo dimostrato superiorità su tutte le avversarie: è stata un’annata pazzesca».

Com’è stato il primo campionato in Serie C?
«Il primo campionato in Serie C col Cortefranca è stato deludente, perché potevamo dare di più, soprattutto per alcune squadre che hanno qualità da Serie B, altre che facevano fatica. Abbiamo avuto una rosa corta, nonostante avevamo in rosa Andrea Scarpellini e qualche giovane che stata mostrando il suo talento, non ci siamo amalgamate bene col mister. Abbiamo perso qualche partita stupida, e se il campionato fosse finito avremmo fatto peggio».

Quest’anno dove potete arrivare?
«Quest’anno si punta ad arrivare più in alto possibile, ma questa pausa ci ha messo in difficoltà: sarà fondamentale la tenuta mentale».

Partenza col botto in quest’avvio di campionato: solo vittorie, poi il Covid-19 vi ha fermato nuovamente…
«Siamo partite benissimo, perché abbiamo un gruppo numeroso e di qualità, ci stiamo trovando bene col mister, e questo ti allena meglio e intensamente. Abbiamo incontrato due squadre forti, che sono Trento e Unterland. Abbiamo avuto la convinzione giusta e speriamo di ricominciare».

La Serie C sembra pronta a ripartire: voi come vi state preparando?
«Ci siamo allenate solo su Zoom con la preparatrice atletica Nicoletta Mazza, abbiamo fatto due allenamenti a settimana, e in questi giorni stiamo facendo tre sedute. Abbiamo dovuto metterci tanto del nostro, perché qualcuna non ha smesso di lavorare, malgrado il Covid, ma siamo rimaste sul pezzo. Speriamo di tornare in campo».

Come lo stai vedendo il Girone B di Serie C?
«Lo reputo un girone molto forte, visto che ci sono squadre come Trento, Brixen, Venezia, poi ci sono formazioni che possono fare bene».

Tu non solo giochi a calcio, ma sei anche allenatrice…
«Alleno i più piccolini, soprattutto perché faccio attività motoria anche a scuola. Ho vissuto una vita fatta di sport. Mi piace perché lavorare coi bambini e mi dà tanto».

Come lo stai vedendo il calcio femminile bresciano?
«Come provincia lavoriamo bene, perché ci sono tante realtà, ancora prima che arrivasse il Brescia, ma abbiamo poche atlete. Per continuare servono sponsor, e in questo periodo siamo tutti sulla stessa barca».

Cosa pensi dell’arrivo imminente del professionismo nello sport femminile?
«Io finché non vedo non ci credo, perché bisogna vedere chi interessa. Ci sono pro e contro, perché molte società sono dilettantistiche. Si parla dell’anno prossimo, staremo a vedere, perché chi gioca nell’élite gioverà, ma c’è il rischio che si possa creare qualche problema per chi milita nelle categorie basse, un po’ come è accaduto con l’ingresso delle squadre maschili».

Come sei fuori dal campo?
«Sono una persona passionale e abbastanza rompiscatole. Ho poche amiche buone. Mi piace un sacco viaggiare e mangiare, e la mia vita ruota attorno al calcio e al lavoro».

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
«A livello calcistico spero di finire questa stagione il meglio possibile, perché sarebbe bello finire questo campionato. A livello personale spero di giocare tanto, in modo da aiutare la mia squadra e le mie compagne».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cortefranca Calcio Femminile ed Elena Gervasi per la disponibilità.

Photo Credit: ASD Cortefranca Calcio

Elisa Bartoli e un sogno chiamato Roma: “Faccio i complimenti alla Juventus perché credo che si sia vista una grande partita e un gran calcio”

Una semifinale persa al minuto 116 con la Juventus Women capolista in campionato non ha minato la grande prova di carattere e di gioco della Roma. Il capitano giallorosso Elisa Bartoli ha espresso tutta la sua soddisfazione attraverso un post dedica alla propria squadra.
“Trova qualcosa per cui moriresti e dai la vita per quell’obiettivo –
I CAMPIONI VANNO OLTRE

Sono orgogliosa e fiera della mia Roma
Di questo gruppo unito e forte
Avevo parlato di Rinascita.
Bè ieri siamo Rinate.
Siete stati davvero in tanti a scrivermi, e ognuno di voi ha usato la parola “PECCATO”
Si un vero “peccato” , perché avremmo meritato quella finale per lo spirito , il gioco e le occasioni create .
Ma il calcio è questo, non è sempre giusto .
Faccio i complimenti alla Juventus perché credo che si sia vista una grande partita e un gran calcio“.

UN SOGNO CHIAMATO ROMA!

Credit Photo:Pagina Instagram Elisa Bartoli

Matteo Ingrosso, dirigente Riccione Femminile: “Speriamo che tutto torni presto alla normalità… possibile ritorno in campo il 24 Gennaio”

Punto della situazione in casa romagnola affidato al dirigente Matteo Ingrosso, responsabile organizzativo della prima squadra nonchè della juniores regionale; di seguito le sue dichiarazioni :
“Il recupero della gara con la Sassari Torres, previsto inizialmente per il 10/1 è stato rinviato, in comune accordo con la società sarda, al 14/3/2021.
A causa del DPCM entrambe le squadre hanno avuto serie difficoltà ad allenarsi negli ultimi giorni, in quanto in zona rossa gli impianti sportivi non potevano rimanere aperti, in aggiunta ai divieti di spostamenti tra regioni.
Ci siamo regolarmente allenati secondo i protocolli il 28, 29 ed il 30 Dicembre, riprendendo la sessione oggi 7 Gennaio, in attesa di capire se potremmo allenarci “normalmente’ nei prossimi giorni. La squadra è in salute, quasi al completo nella disponibilità della rosa; Rodriguez è sulla via del recupero e si può auspicare che il suo rientro possa avvenire in breve tempo; ancora ferma ai box Deidda che ha iniziato comunque la riabilitazione post operazione al crociato.

Per quanto concerne il protocollo sicurezza, abbiamo aderito alla convenzione che la Lnd ha stipulato con la Federlab, in modo da poter iniziare a programmare un calendario dei tamponi, a breve tempo.

In attesa di pianificare i suddetti controlli sanitari, diverse ragazze hanno comunque effettuato autonomamente dei tamponi ed è risultato che la tesserata che precedentemente era positiva è guarita, ed è potuta pertanto rientrare in gruppo, mentre un’altra è risultata contagiata a causa di contatti avvenuti in ambito familiare.

Speriamo che tutto torni presto alla normalità, l’inizio del piano vaccinale è un buon segnale; ci si auspica di poter tornare serenamente in campo a fare quello che maggiormente ci piace, a partire dalla prossima gara, prevista il 24/1/2021 contro la Vis Civitanova”.

Credit Photo: Asd Femminile Riccione

Sorteggiato il calendario della fase finale nella Liga BPI

Si è conclusa la prima fase della Liga BPI. Dopo nove partite e tanti gol, conosciamo i risultati della prima fase.

Nella Zona Nord, le squadre qualificate al prossimo turno sono state: Famalicão (27 punti), Braga (24 punti), Clube Albergaria (14 punti) e Condeixa (14 punti).

Nella Zona Sud, le squadre che parteciperanno alla fase seguente sono state: Sporting (27 punti), Benfica (24 punti), Marítimo (16 punti). Torreense ed Estoril sono in attesa aspettando il risultato del match tra Estoril e Damaiense.

Scopri il calendario per la fase di campionato e la fase di manutenzione.

Fase “Campioni”:
1 – SL Benfica
2 – FC Famalicão
3 – 4.º Zona Sud (CS Marítimo o SCU Torreense)
4 – 3.º Zona Sud (CS Marítimo o GD Estoril Praia)
5 – Clube Albergaria
6 – Clube Condeixa
7 – SC Braga
8 – Sporting CP

Giornata 1- 17.01.2021: 1-3; 6-5; 4-7; 8-2;

Giornata 2- 24.01.2021: 3-8; 5-1; 7-6; 2-4;

Giornata 3- 06.02.2021: 3-5; 1-7; 6-2 8-4;

Giornata 4- 28.02.2021: 5-8; 7-3; 2-1; 4-6;

Giornata 5-14.03.2021: 5-7; 3-2; 1-4; 8-6;

Giornata 6- 21.03.2021: 8-7; 2-5; 4-3; 6-1;

Giornata 7-28.03.2021: 7-2; 5-4; 3-6; 1-8;

Giornata 8-18.04.2021: 3-1; 5-6; 7-4; 2-8;

Giornata 9 – 25.04.2021: 8-3; 1-5; 6-7; 4-2;

Giornata 10-28.04.2021: 5-3; 7-1; 2-6; 4-8;

Giornata 11-09.05.2021: 8-5; 3-7; 1-2; 6-4;

Giornata 12-23.05.2021: 7-5; 2-3; 4-1; 6-8;

Giornata 13-30.05.2021: 7-8; 5-2; 3-4; 1-6;

Giornata 14- 06.06.2021: 2-7; 4-5; 6-3; 8-1.

Fase “Manutenzione”

Girone Nord:
1 – Gil Vicente FC
2 – Valadares Gaia FC
3 – UR Cadima
4 – Boavista FC
5 – AD Ovarense
6 – Fiães SC

Girone Sud:
1 – Amora FC
2 – SF Damaiense
3 – GDC A-dos-Francos
4 – 5.º Classificado Série Sul (GD Estoril Praia o SCU Torrense)
5 – Clube Futebol Benfica
6 – CA Ouriense

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The first phase of the Liga BPI has ended. After nine games and many goals, we know the results of the first phase.

In the North Zone, the teams qualified for the next round were: Famalicão (27 points), Braga (24 points), Clube Albergaria (14 points) and Condeixa (14 points).

In the South Zone, the teams that will participate in the following phase were: Sporting (27 points), Benfica (24 points), Marítimo (16 points). Torreense and Estoril are waiting waiting for the result of the match between Estoril and Damaiense.

Discover the schedule for the championship phase and the maintenance phase.

“Champions” phase:
1 – SL Benfica
2 – FC Famalicão
3 – 4.º South Zone (CS Marítimo or SCU Torreense)
4 – 3.º South Zone (CS Marítimo or GD Estoril Praia)
5 – Clube Albergaria
6 – Clube Condeixa
7 – SC Braga
8 – Sporting CP

Matchday 1- 17.01.2021: 1-3; 6-5; 4-7; 8-2;

Matchday 2- 24.01.2021: 3-8; 5-1; 7-6; 2-4;

Matchday 3- 06.02.2021: 3-5; 1-7; 6-2 8-4;

Matchday 4- 28.02.2021: 5-8; 7-3; 2-1; 4-6;

Matchday 5-14.03.2021: 5-7; 3-2; 1-4; 8-6;

Matchday 6- 21.03.2021: 8-7; 2-5; 4-3; 6-1;

Matchday 7-28.03.2021: 7-2; 5-4; 3-6; 1-8;

Matchday 8-18.04.2021: 3-1; 5-6; 7-4; 2-8;

Matchday 9 – 25.04.2021: 8-3; 1-5; 6-7; 4-2;

Matchday 10-28.04.2021: 5-3; 7-1; 2-6; 4-8;

Matchday 11-09.05.2021: 8-5; 3-7; 1-2; 6-4;

Matchday 12-23.05.2021: 7-5; 2-3; 4-1; 6-8;

Matchday 13-30.05.2021: 7-8; 5-2; 3-4; 1-6;

Matchday 14- 06.06.2021: 2-7; 4-5; 6-3; 8-1.

“Maintenance” phase

North Group:
1 – Gil Vicente FC
2 – Valadares Gaia FC
3 – UR Cadima
4 – Boavista FC
5 – AD Ovarense
6 – Fiães SC

South group:
1 – Amora FC
2 – SF Damaiense
3 – GDC A-dos-Francos
4 – 5.º Classificado Série Sul (GD Estoril Praia or SCU Torrense)
5 – Clube Futebol Benfica
6 – CA Ouriense

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