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A Ravenna con il nuovo acquisto Siena Stambolich

Per il recupero dell’8^ giornata di campionato Serie B femminile, si è disputata mercoledì 6 gennaio alle ore 14:30 a Ravenna, la gara fra Ravenna Women e AC Perugia. La trasferta ha visto scendere in campo per la prima volta con la maglia biancorossa Siena Stambolich, ultimo importante innesto messo a segno dalla società per rinforzare le fila della squadra.

La centrocampista canadese classe 2002 arriva da Vaughan, Ontario, con una grande motivazione e tanta voglia di dare il suo contributo alla squadra.

Non so ancora cosa aspettarmi esattamente da questa stagione con il Perugia – riferisce la calciatrice – ma so per certo che lavorerò sodo e farò del mio meglio per portare il mio contributo alla squadra“. Quella fra Siena ed il calcio è una passione che l’accompagna dai suoi primi anni: “La mia passione è iniziata grazie ai miei due fratelli maggiori e a mio padre, tutti calciatori che ho sempre ammirato. Ho iniziato a giocare quando avevo solo tre anni e da allora il pallone ed io siamo diventati inseparabili“.

La giovanissima giocatrice conclude riferendo la sua visione dell’Italia e della città di Perugia: “Amo l’Italia, ero già stata qui in vacanza con la mia famiglia, visitando posti magnifici in tutto il paese. Non ero però mai stata a Perugia, una città che reputo veramente bellissima. Adoro il suo centro storico ed è davvero fantastico poter vivere qui!

A nome di tutto l’AC Perugia Calcio Femminile un caloroso benvenuto a Siena Stambolich ed un grande in bocca al lupo per la sua carriera calcistica con la ultracentenaria maglia del Grifo!

Credit Photo: AC Perugia Calcio Femminile

Alex Morgan positiva al Coronavirus

La campionessa del mondo Alex Morgan è risultata positiva al corona virus. L’annuncio arriva dall’atleta stessa con un Tweet:

“Sfortunatamente, la mia famiglia ed io abbiamo finito il 2020 venendo a conoscenza di aver contratto il corona virus durante le vacanza in California. Siamo tutti di buon umore e ci stiamo riprendendo bene. Quando il nostro isolamento are terminato, seguirò il protocollo della US Soccer per seguire le linee guida per tornare a giocare in modo tale che il mio corpo si sia completamente ripreso e potrò raggiungere le mie compagne sul terreno di gioco presto”.

Morgan è tornata negli Stati Uniti dopo la conclusione del contratto in Inghilterra con il Tottenham Hotspur. Presto la vedremo nuovamente giocare in National Women’s Soccer League con la maglia dell’Orlando Pride.

Credit Photo: Pagina Facebook di Alex Morgan

Esulta sui social il tecnico viola Antonio Cincotta: “Commisso ha chiamato per congratularsi. Apriamo il 2021 con questa grande gioia”

Raggiante dall’isolamento il tecnico della Fiorentina Femminile Antonio Cincotta. Il coach ha pubblicato un messaggio sui profili social. Le sue ragazze hanno vinto in rimonta contro il Milan conquistando la finale di Supercoppa Femminile:

Che emozione sentire telefonicamente l’orgoglio e la gioia del Presidente Rocco Commisso per la nostra grande rimonta, ragazze. Dopo l’incredibile gioia in Champions per chiudere il 2020, un grande approdo in finale di #Supercoppa per aprire il 2021💜

Lazio, Tavagnacco e Ravenna vincono i recuperi dell’8a, capitoline a ritmo promozione

I recuperi dell’8a giornata di Serie B si concludono con i successi di Lazio, Tavagnacco e Ravenna. Importanti, in chiave promozione, soprattutto i successi delle capitoline di Seleman e delle Friulane di Orlando – che con due e una partita ancora da recuperare – salgono a 20 punti in classifica e a -3 dalla vetta, occupata da Pomigliano e Riozzese Como (11 e 12 gare giocate) a quota 23. Le biancocelesti si impongono 3-0 in casa del Chievo Verona Women grazie al gol di Visentin al 3’ e a quelli di Martin (10° sigillo nel torneo cadetto) e Cianci, inaugurando nel migliore dei modi il nuovo anno solare.

Successo in trasferta anche per il Tavagnacco, che dopo il ko col Cesena torna a sorridere sul campo del Cittadella. Saggion all’8’ porta avanti le padrone di casa, ma le friulane, pur senza la loro allenatrice in panchina (squalificata per questo turno) reagiscono e battono le venete in rimonta con una doppietta di Milan e la rete di Toomey.

Vince infine il Ravenna Women, che in casa col Perugia cala il poker e sale a 16 punti con due partite ancora da disputare nel torneo cadetto. Match completamente in discesa per le romagnole, che al 24’ vanno in vantaggio con Burbassi e nella ripresa dilagano: Cimatti a inizio secondo tempo raddoppia, Giovagnoli cala il tris al 67’ e Filippi chiude la gara dal dischetto a venti minuti dal triplice fischio. Si disputerà il 31 gennaio invece la sfida tra la capolista Pomigliano e il Vicenza, mentre Roma CF e Brescia è rinviata a data da destinarsi.

Risultati dei recuperi dell’8a giornata di Serie B femminile 2020-21

Chievo Verona Women – Lazio Women 0-3

3’ Visentin (L), 42’ Martin (L), 82’ Cianci (L)

Ravenna Women – Perugia 4-0

24’ Burbassi (R), 51’ Cimatti (R), 67’ Giovagnoli (R), 70’ rig. Filippi (R)

Cittadella – Tavagnacco 1-3

8’ Saggion (C), 46’ Milan (T), 70’ Toomey (T), 72’ Milan (T)

Pomigliano – Vicenza Calcio Femminile

(domenica 31 gennaio)

Roma CF – Brescia Calcio Femminile

(rinviata a data da destinarsi)

 

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Speciale Nuovi Acquisti: Empoli Tuscany Dream

Arrivati ad un turno dalla fine del girone d’andata, è il momento di tirare le prime somme. L’ultima sessione di mercato è stata ricca di colpi importanti e di caratura internazionale. In Italia sono approdate giocatrici da tutto il mondo che hanno innalzato il livello del nostro campionato. Ma come sono andate in questa prima parte di stagione? Oggi si continua con i nuovi acquisti dell’Empoli.

La goleador della squadra è arrivata proprio dall’ultima finestra e si tratta di Elisa Polli. La governance azzurra ha scommesso su di lei e l’ex Tavagnacco ha ripagato questa fiducia con i goal. Possiede un killer instict da invidiare, vede la porta da qualsiasi posizione ed ha una  capacità realizzativa impressionante per una ragazza della sua età. Gli ampi margini di miglioramento fanno presagire una grande carriera per la giocatrice di Sassoferrato pronta a stupire tutti. Con 6 goal è la capocannoniera della squadra e mister Spugna se la gode fino all’ultima rete. Arrivata dal Friuli è anche Alessia Capelletti, uno dei portieri più promettenti del panorama italiano. Ad inizio campionato ha dovuto conquistarsi un posto da titolare a discapito di Noemi Fedele, ma la 22enne non ha deluso le aspettative. Si è dimostrata subito una sicurezza tra i pali diventando un elemento imprescindibile.

Non da meno l’arrivo proprio di Noemi Fedele. L’ex Fiorentina ha giocato egregiamente una prima parte di campionato ostica. Con poco tempo a disposizione, è diventata un elemento importante sia nello spogliatoio che in campo. Nelle ultime uscite ha lasciato spazio alla collega, ma sicuramente il suo ruolo nel roster è indispensabile. Empoli sta rappresentando anche uno svincolo primario per molti nuovi acquisti, come Benedetta Glionna. La stagione a Verona ha fatto da preambolo a quella attuale dove la giocatrice ha aumentato la consapevolezza nei propri mezzi. È diventata un elemento notevole per il gioco di mister Spugna e sta finalmente dimostrando il suo enorme potenziale tecnico. È come se ballasse sopra il pallone, un controllo palla da brividi ed una visione della porta impressionante.

Arrivata dalla terra bianconera, Margherita Brscic non ha trovato molto spazio date le tante giocatrici avanti nelle gerarchie. Il suo talento è indiscutibile e l’occasione giusta arriverà sicuramente. Discorso diverso per Melissa Bellucci che ha trovato il suo posto stabile nello scacchiere empolese. Una giocatrice ruvida, di contenimento, che farebbe comodo a qualsiasi squadra. In alcune occasioni dovrebbe tenere a freno questo carattere rugoso, ma le basi su cui lavorare sono di gran livello. Per concludere la colonia bianconera, è arrivata Martina Toniolo. Anche lei ha dovuto faticare per accumulare minutaggio, ma le sue esperienze nella massima serie le ha trovate. Non ha ancora inciso più di tanto, ma di tempo per migliorare ce n’è a bizzeffe. Prospettive eccellenti anche per Chantè Dompig, l’olandese arrivata dal VV Alkamaar. Con la sua velocità ha fulminato tutte creando svariate opportunità per le sue compagne. La sua fascia non gliela toglie nessuno.

Dai Paesi Bassi è approdata anche Anna Knol che, a differenza della connazionale, non ha racimolato altro che qualche scampolo di match. Passando al capitolo difensivo, impossibile non evidenziare tra i nuovi acquisti dell’Empoli Eleonora Binazzi. Nonostante i tanti gialli, l’ex Fiorentina ha saputo dare solidità a tutto il reparto e difficilmente Spugna ha fatto a meno di lei. Una giocatrice d’affidabilità che si è dimostrata la garanzia che cercava la società. Proveniente dall’orbita viola è anche Marta Morreale, una delle junior più intriganti in Italia. Tempo di gioco ristretto per la centrocampista come per Silvia Leonessi che però ha già realizzato una doppietta. Dall’Inghilterra, è tornata anche Angela Caloia, sorpresa delle ultime convocazioni italiane, impiegata sempre da quando è arrivata.

Claudia Brambilla, Lumezzane VGZ: “Società seria che crede in noi, possiamo arrivare tra le prime tre posizioni”

Il Lumezzane VGZ sta aspettando di ritornare in campo, con l’idea d vincere il Girone B di Promozione Lombardia per salire in Eccellenza. La squadra sembra costruita per centrare l’obiettivo e al suo interno c’è una giocatrice che ha voglia di dimostrare il suo talento: stiamo parlando di Claudia Brambilla, centrocampista classe ’98 e al secondo anno con la maglia rossoblù. La Redazione l’ha raggiunta ai nostri microfoni.

Claudia perché hai scelto di essere una centrocampista?
«Quando ero piccola giocavo da difensore, poi quando sono approdata nell’Atalanta Femminile il mio allenatore mi ha spostato a centrocampo e il ruolo mi piace, perché mi permette di toccare tanti palloni. Non avrei mai pensato di diventare centrocampista».

Cosa ti ha portato e come hai iniziato a giocare a calcio?
«Da piccolina ero abbastanza iperattiva, e un giorno mia mamma mi ha portato a giocare nella squadra maschile del mio paese, ossia il Castel Rozzone, e da lì mi sono innamorata del calcio».

Raccontaci il tuo percorso calcistico.
«Ho giocato nell’Atalante Femminile, dove ho fatto due anni nelle giovanili e fino al fallimento della società sono rimasta in Prima Squadra, per un anno ho fatto la Primavera dell’Orobica, sono rimasta al Cortefranca per due anni».

Qual è stata la più bella emozione che hai vissuto fino ad adesso?
«Ci sono più momenti, come il mio primo gol che ho segnato ai maschietti, poi la vittoria in campionato con l’Accademia Atalanta e il premio di “Perla del Calcio” che ho vinto lo scorso anno».

Tu hai giocato tre stagioni con la Mario Bettinzoli, squadra presente nella città di Brescia. Che anni sono stati?
«Al mio arrivo ero un po’ titubante, perché passare dalla Primavera alla Prima Squadra era molto difficili, però la società e le compagne mi hanno fatto sentire a mio agio».

Perché nel 2019 hai accettato di giocare nel Lumezzane VGZ?
«Nel 2019 la Bettinzoli ha deciso di sciogliere il settore femminile e il nostro attuale ds Marco Messina (prima allenatore della Betti, ndr) si è messo in contatto con tante società e alla fine è arrivato il Lumezzane, perché ha mostrato attaccamento alla maglia e valori del calcio anche nel femminile, che crede in noi e nella nostra crescita. Ho scelto di accettare la proposta perché è una società seria e qui si possono fare grandi cose».

Come stavate andando lo scorso campionato?
«All’inizio abbiamo fatto un percorso in salita, poi nel ritorno e prima che i campionati venissero fermati stavamo andando forte, e sicuramente potevamo essere tra le prime cinque, perché eravamo in miglioramento».

Dove potete arrivare quest’anno?
«Possiamo arrivare tra le prime tre, perché la squadra ha una buona rosa, uno staff tecnico molto preparato, quindi credo si possa fare bene quest’anno».

La partenza è stata col botto: avete giocato al Saleri e segnato dieci gol al Villa Valle.
«Credo sia stata una grande emozione incredibile giocare in uno stadio importante come il Saleri, poi entrare, sentire lo speaker il tuo nome ti fa sentire importante, confermando il fatto che la società ci tenga molto a noi».

Il Covid-19 ha nuovamente fermato i campionati: come stai affrontando questo periodo?
«Quando ci han detto che non potevamo più allenarci è stata una cosa pesante, però mi sto allenando quattro-cinque volte a settimane per sperare di tornare in campo il più presto possibile. Non vedo l’ora di tornare in campo, con tutte le precauzioni, perché siamo un gruppo che può dimostrare tanto».

Che opinione hai sul Girone B di Promozione Lombardia?
«Possiamo essere la squadra favorita del campionato, poi bisogna affrontare tutte le squadre, con la grinta e la voglia di vincere».

Secondo te in che direzione sta andando il calcio femminile lombardo?
«Secondo me il movimento sta crescendo molto, prima le squadre erano poche ed era difficile trovare una squadra vicina. Si continuerà a crescere sempre di più grazie anche all’arrivo di altre formazioni».

Giusto portare il professionismo anche nel femminile?
«Secondo me le atlete donne devono avere gli stessi i diritti che hanno gli uomini, quindi penso sia giusto portare il professionismo anche nel femminile».

Che persona sei fuori dal campo?
«Sono una persona solare e socievole, ma anche introversa. Mi sono laureata a luglio dello scorso anno in Economia e Management all’Università degli Studi di Milano e vorrei avere una laurea magistrale in Amministrazione e Politiche Pubbliche, perché credo sia importante lo studio».

Cosa prevede il tuo futuro?
«Sicuramente quello di riprendere a giocare il più presto possibile, poi continuare a lavorare e a studiare».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Lumezzane VGZ e Claudia Brambilla per la disponibilità.

Photo Credit: FC Lumezzane VGZ

Nicole Bekkers, KNVB: “Nel 2020, il calcio femminile è cresciuto senza sosta nei Paesi Bassi”

Nonostante il coronavirus, il 2020 è stato un buon anno per il calcio femminile nei Paesi Bassi. Un anno dopo il secondo posto ottenuto dalle Orange Women ai Mondiali, l’Eredivisie femminile ha ricevuto una spinta con la banca ING come nuovo sponsor, alti numeri di spettatori per le partite (in diretta) e il ritorno di internazionali del calibro Sari van Veenendaal, Mandy van den Berg, Stefanie van der Gragt e recentemente Sherida Spitse.

L’Eredivisie femminile è diventata improvvisamente l’argomento politicamente più discusso del paese ad ottobre: inizialmente, la competizione doveva essere interrotta a causa dell’inasprimento delle misure dovute al coronavirus, ma dopo un lungo dibattito, il ministro Tamara van Ark (assistenza medica e sport) ha annunciato che l’Eredivisie femminile avrebbe potuto continuare. Secondo Nicole Bekkers, manager per le nuove collaborazioni alla KNVB, il trambusto prodotto è stato ancora una volta la prova dell’emancipazione del calcio femminile.

“Mostra quanto la società e la politica prendano sul serio il calcio femminile al giorno d’oggi. Ed è una conferma della crescita che sta attraversando la KNVB. Il calcio femminile è qui per restare. Possiamo equiparare il valore delle OranjeLeeuwinnen e dell’Eredivisie femminile alle loro versioni maschili. E questo pensiero non lo troviamo solo all’interno dell’associazione calcistica, ma anche all’interno della società che spesso e volentieri la pensa come noi. Ed è davvero bello da vedere!” ha detto Bekkers a SPORTNEXT Magazine.

Anche gli indici di ascolto dell’Eredivisie femminile sono aumentati notevolmente. Le cifre di visualizzazione dei match in live su FOX Sports sono ormai quasi al livello della controparte maschile.

“I tifosi delle Oranje Leeuwinnen allo stadio sono soprattutto famiglie, bambini piccoli con i genitori, che spesso seguono la competizione anche in televisione. Inoltre, le trasmissioni delle partite internazionali attirano di default da 1,5 a 2 milioni di spettatori. Ora che assistiamo al ritorno di nazionali come Sari van Veenendaal e Mandy van den Berg al PSV e Stefanie van der Gragt all’Ajax, questo da ai tifosi della nazionale più interesse per il calcio di club” osserva Bekkers.

Photo Credit: Excelsior Rotterdam

Barbara Bonansea, eletta migliore in campo SupercoppaTIMVISION: “È stata una partita bellissima… il nostro movimento sta crescendo bene”

La Juventus Women batte la Roma ai supplementari e conquista la finale di Supercoppa contro la vincente tra Fiorentina e Milan (in programma domenica alle 12.30, sempre a Chiavari). Dopo l’iniziale vantaggio di Bonansea, il pareggio nella ripresa di Swaby costringe le bianconere – non brillantissime – a enorme sofferenza. Alla fine nei supplementari, condizionati anche da neve e grandine, decide un colpo di testa della solita Girelli.
A fine partita Barbara Bonansea commenta così la gara:
“È stata una partita bellissima: abbiamo offerto un bel calcio e questo dimostra che il nostro movimento sta crescendo bene”
è il commento a fine gara di un’esausta Barbara Bonansea, autrice del primo gol juventino ed eletta migliore in campo TIMVISION.

«È tutto nella testa. È stata una partita molto difficile, sapevamo che sono una squadra tosta. – prosegue l’attaccante juventina – Ci sono state tante occasioni da entrambe le parti, ci abbiamo creduto fino alla fine e il gol è conseguenza dell’atteggiamento. Il tempo non ha aiutato, ma è stata una bellissima partita e voglio fare i complimenti alla Roma perché ha disputato una partita pazzesca».

Credit Photo: Andrea Amato

La Juventus non muore mai: Girelli manda in finale le bianconere e condanna un’ottima Roma

Una battaglia lunga 120 minuti, disputata a ritmi vertiginosi per ampi tratti e sotto una grandinata che nel finale ha reso la sfida ancora più epica: Juventus-Roma, la prima semifinale della Supercoppa TIMVISION, è stata un autentico spot per il calcio femminile italiano, risolta a quattro minuti dai calci di rigore da Cristiana Girelli, l’attuale top scorer del nostro massimo campionato. Con il successo per il 2-1 le bianconere raggiungono la finale della manifestazione, per la prima volta a quattro squadre, e superano una Roma mai doma, nemmeno con la giocatrice in meno per tutti e trenta i minuti dell’overtime. Le giallorosse hanno disputato una gara di livello assoluto, mettendo in difficoltà le ragazze di Rita Guarino come poche volte è capitato in campo nazionale e dimostrandosi addirittura superiori alle avversarie nella manovra per larghi tratti del match.

La partita. La Roma parte bene, equilibrata nei reparti e attenta nelle due fasi di gioco, di fronte ad una Juve orfana di Giuliani e di Cernoia, e con Gama che si accomoda solamente in panchina.

Sono proprio le giallorosse a creare la prima nitida occasione da rete al 10’, quando una bella azione corale premia l’inserimento di Andressa al limite dell’area; la brasiliana si esibisce in una serpentina spettacolare nello stretto, ma al momento della battuta a rete si allunga troppo il pallone e permette così a Bacic di uscire e sventare la minaccia. Pochi minuti più tardi il momento che potrebbe cambiare l’esito della semifinale: Caruso perde una palla sanguinosa da ultima giocatrice in fase di impostazione, Giugliano si invola verso la porta bianconera dopo aver recuperato la sfera e la juventina sceglie il male minore, strattonando l’avversaria a tu per tu con Bacic e concedendo il calcio di rigore. Dagli undici metri però Andressa è imprecisa e manda alta sopra la traversa la grande occasione del vantaggio.

Come recita la più classica delle leggi non scritte del calcio, al gol sbagliato segue la rete subìta dalla Roma (23’): le ragazze di Bavagnoli si fanno trovare impreparate su una rapida ripartenza della Juve, con Bonansea che sfrutta al meglio la propria velocità e su una sponda di Girelli si ritrova a tu per tu con Ceasar. Dopo il primo tentativo respinto dall’estremo difensore della Roma, l’attaccante della Nazionale è brava e fortunata a trovare il gol, spedendo in rete il tap-in.

Dopo qualche momento di smarrimento, le giallorosse riprendono la loro manovra e troverebbero quasi subito il pareggio (28’), se non fosse per la posizione irregolare da cui parte Lazaro per mettere in rete la ribattuta dopo un errore grossolano di Bacic, su una punizione velenosa ma centrale, calciata da Giugliano dalla distanza. Al 31’ il portiere bianconero si riscatta con gli interessi, allungandosi e deviando in angolo una splendida conclusione a giro sul secondo palo di Serturini. È di fatto l’ultima grande occasione di un primo tempo che la Juventus chiude in vantaggio, capitalizzando al massimo il suo minimo sforzo.

La ripresa si apre così come si era chiusa la prima frazione, con la Roma a proporsi in avanti. E dopo tre minuti le giallorosse trovano il meritato pareggio. Swaby si propone in fase offensiva e sul preciso invito di Lazaro il suo rasoterra chirurgico è più da navigata attaccante che da difensore centrale: 1-1.

La Juventus si scuote, dà segnali di risveglio e Guarino prova a cambiare qualcosa nel suo scacchiere inserendo Zamanian al posto di Caruso. Ma dopo qualche minuto di predominio bianconero, pur senza creare grandi pericoli verso la porta di Ceasar, è nuovamente la Roma a sfiorare la rete del vantaggio con Lazaro (60’), con la conclusione di testa della spagnola che si stampa in pieno sulla traversa dopo un cross pennellato dalla destra da Thomas.

Gli ingressi di Alves e Pedersen (64’) riequilibrano maggiormente la Juventus, dando anche più imprevedibilità alla manovra offensiva con l’estro della brasiliana, e alla mezz’ora del secondo tempo è provvidenziale la scivolata in area di rigore di Ciccotti a ribattere la conclusione a botta sicura di Girelli, liberata per il tiro da una bella azione personale di Bonansea. A due minuti dal novantesimo proprio Alves, lanciata in campo aperto, tenta un pallonetto e Ceasar respinge di pugno. Il portiere giallorosso è però leggermente fuori dall’area di rigore e si vede sventolare il cartellino rosso dall’arbitro Marcenaro.

La sceneggiatura cambia totalmente quindi nei supplementari, con la Juventus forte della superiorità numerica. E cambia anche la scenografia, con il terreno di gioco completamente imbiancato dalla copiosa grandinata cascata su Chiavari al termine dei minuti regolamentari. A onor del vero le ragazze di Bavagnoli comprendono che una difesa a oltranza contro le bianconere sarebbe controproducente e quindi ribattono colpo su colpo, nonostante la giocatrice in meno. Proprio quando i calci di rigore sembrano un epilogo inevitabile – e meritato per una Roma sempre compatta – è però Girelli a timbrare la propria partita con un preciso colpo di testa sul preciso invito dalla destra di Hyyrynen: è la rete che manda le bianconere in finale (domenica, alle ore 12,30, diretta tv su TIMVISION e Sky Sport).


Juventus-Roma 2-1 dts

JUVENTUS: Bacic; Hyyrynen, Salvai, Sembrant, Boattin; Caruso (6’ st Zamanian), Galli, Rosucci (19’ st Pedersen); Bonansea (30’ sts Staskova), Hurtig (19’ st Alves), Girelli. A disp.: Tasselli, Gama, Skovsen, Giordano, Berti. All.: Guarino

ROMA: Ceasar; Erzen (31’ st Soffia – 28’ sts Corelli)), Swaby, Pettenuzzo, Bartoli; Ciccotti, Giugliano, Andressa (1’ pts Bonfantini); Thomas, Serturini (44’ st Baldi), Lazaro. A disp.: Bernauer, Hegerberg, Corrado, Severini, Battistini. All.: Bavagnoli

ARBITRO: Marcenaro. Assistenti: Valletta e Lattanzi. IV Ufficiale: Calzavara

RETI: 23’ pt Bonasea, 3’ st Swaby, 11’ sts Girelli

NOTE – Ammonite: Caruso, Erzen, Andressa, Pettenuzzo, Ciccotti. Espulsa Ceasar al 43’ st. Recupero: 1’ primo tempo; 4’ secondo tempo; 1’ secondo tempo supplementare.

Credit Photo: Pagina Facebook FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio

Marta Veira da Silva & Toni Pressley, Orlando Pride: congratulazioni!

Arriva all’annuncio ufficiale della proposta di matrimonio tra le due giocatrici dell’Orlando Pride: Marta e Toni Deion Pressley. Congratulazioni!

L’origine della loro storia d’amore risale al 2017, quando la brasiliana Marta si è trasferita a giocare ad Orlando in National Women’s Soccer League. Da sempre considerata una delle giocatrici più talentose al mondo, è la prima atleta (uomo o donna) ad avere segnato in 5 diverse edizioni dei Mondiali FIFA. Per Pressley, il 2019 è stato un anno difficile dopo una diagnosi di cancro e l’intervento per una mastectomia. Nonostante ciò, subito dopo pochi mesi è tornata in campo. Il suo arrivo al Pride risale al 2016.

La sei volte vincitrice del premio giocatrice dell’anno FIFA, Marta Veira da Silva scrive su Instagram:
“Questo è un altro capitolo della storia che stiamo scrivendo insieme”

Invece, Pressley scrive:
“Yes”

Marta e Pressley sono la seconda coppia dell’Orlando Pride a sposarsi. Poco più di un anno fa, era stata la volta di Ashlyn Harris e Ali Krieger.

Credit Photo: Pagina Facebook di Marta Veira da Silva

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