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Marta Veira da Silva & Toni Pressley, Orlando Pride: congratulazioni!

Arriva all’annuncio ufficiale della proposta di matrimonio tra le due giocatrici dell’Orlando Pride: Marta e Toni Deion Pressley. Congratulazioni!

L’origine della loro storia d’amore risale al 2017, quando la brasiliana Marta si è trasferita a giocare ad Orlando in National Women’s Soccer League. Da sempre considerata una delle giocatrici più talentose al mondo, è la prima atleta (uomo o donna) ad avere segnato in 5 diverse edizioni dei Mondiali FIFA. Per Pressley, il 2019 è stato un anno difficile dopo una diagnosi di cancro e l’intervento per una mastectomia. Nonostante ciò, subito dopo pochi mesi è tornata in campo. Il suo arrivo al Pride risale al 2016.

La sei volte vincitrice del premio giocatrice dell’anno FIFA, Marta Veira da Silva scrive su Instagram:
“Questo è un altro capitolo della storia che stiamo scrivendo insieme”

Invece, Pressley scrive:
“Yes”

Marta e Pressley sono la seconda coppia dell’Orlando Pride a sposarsi. Poco più di un anno fa, era stata la volta di Ashlyn Harris e Ali Krieger.

Credit Photo: Pagina Facebook di Marta Veira da Silva

Arianna Marengoni, Ravenna: “Il debutto con la nuova maglia ha decretato il mio ingresso nel mondo delle grandi”

Attaccante polivalente, in grado di poter giocare come punta centrale ed esterno, ha nella corsa e nella capacità di leggere in anticipo le situazioni, agendo di conseguenza, le principali caratteristiche.

Cresciuta con i maschietti della Sirtorese, ha iniziato l’esperienza nel femminile militando due anni nel Real Meda prima di approdare all’Inter con la quale ha trascorso le ultime quattro stagioni.

Alla scoperta di Arianna Marengoni, classe 2003, volto nuovo ed emergente del Ravenna, in rete già all’esordio in serie B nella gara contro il Cittadella.

Ciao Arianna, una breve panoramica delle tue esperienze pregresse in carriera
“Tra gli eventi più formativi della mia carriera ci sono senza ombra di dubbio le esperienze con la nazionale, sia U16 che U17, e quelle con la maglia dell’Inter. Confrontarmi con ragazze straniere, appartenenti a nazioni dove il settore femminile è più considerato e sviluppato, è un’occasione unica fortemente stimolante sia dal punto umano che calcistico. Tra le stagioni trascorse all’Inter, le più formative, per quanto assurdo possa sembrare, sono state le ultime due militate in primavera. In particolare, estremamente formativo è stato il periodo di allenamenti con la prima squadra, dove ho avuto la grande occasione di confrontarmi con giocatrici formate e dotate di grande esperienza, possibilità che ho tutt’ora militando al Ravenna”.

Le persone più importanti che ti hanno incoraggiato durante il percorso
“Nel mio percorso calcistico ho avuto la fortuna di avere accanto, sia dentro che fuori dal campo, persone che mi hanno aiutato notevolmente nella mia formazione, sia come persona che come “calciatrice”. Tra gli allenatori, ricordo soprattutto Sebastian De la Fuente, il quale mi ha formata come attaccante e mi ha fatta crescere soprattutto nel profilo psicologico. Non di minor importanza lo è stata Viviana Schiavi, che mi ha sempre portata a comprendere i miei limiti e ad affrontarli”.

I ricordi più belli della carriera
“Tra i momenti più belli ed emozionanti ricordo la prima partita e il gol con la nazionale, nel 2018. Senz’altro anche le finali scudetto, sia vinte che perse, sono stati momenti fondamentali ed indimenticabili. Infine, sebbene sia un evento recente, anche l’esordio con la maglia del Ravenna ha decretato un momento molto importante poiché ha determinato il mio ingresso nel “mondo delle grandi”.

La scelta di approdare a Ravenna e gli obiettivi stagionali
Ho scelto di venire a Ravenna per mettermi alla prova in un campionato fortemente competitivo, confrontandomi con giocatrici più esperte. Desidero migliorare e crescere, affinando le mie potenzialità per realizzare i miei sogni”.

Le emozioni del debutto con la nuova maglia
“Al debutto ero molto agitata ma fortemente determinata nel mettermi a disposizione per la squadra. Sono molto contenta per il gol realizzato, frutto anche dell’ambiente sereno e del duro lavoro svolto in settimana”.

Credit Photo: Marco Montrone

Saluti presidenziali: omaggi di Macron a Renard e al Lione

Il calcio femminile ha avuto numerose squadre che hanno fatto la storia, ma mai nessuna è e sarà al livello del Lione. 18 campionati vinti di cui 14 consecutivi, 11 coppe nazionali e 7 Champions League: sono questi alcuni dei record leggendari messi a referto dalle Leonesse. Gran parte dei trofei li hanno alzati sotto l’attenta egida di Wendie Renard, in squadra dal 2006 e capitano del club da 8 anni. Proprio Renard e tutto il Lione ha ricevuto gli omaggi da parte del presidente francese Macron.

Gli onorevoli complimenti sono arrivati tramite il consueto discorso di buon augurio per il nuovo anno dal Presidente della Repubblica. Nei 15 minuti di video, il leader ha salutato diverse personalità emblematiche del mondo d’Oltralpi soffermandosi sui due soldati francesi uccisi in Niger. Tra i cosiddetti VIP, è stata salutata proprio il difensore. I ringraziamenti sono dovuti in particolare alla conquista della settima UWCL nonostante il periodo poco abbiente.

Macron ha mandato gli omaggi a Wendie Renard ed al Lione celebrando la forza di volontà messa da queste ragazze. “Wendie è una calciatrice. Come tutti gli atleti, dilettanti e professionisti, ha avuto una stagione difficile con allenamenti impossibili, gare sfasate e partite senza pubblico. Ha però attinto da se stessa la forza dell’anima per andare a vincere con il suo club da semprela settima Champions League, un record, e per farci sognare in questo periodo grigio”.

Il presidente ha preso in esempio lei, come poteva prendere milioni di sportivi che hanno subito lo scossone più grande della pandemia. Praticamente gli ambiti colpiti sono stati tutti, e lo sport ha dovuto far fronte ad una situazione a dir poco anomala. Non è la prima volta che il Governo esprime la propria vicinanza al calcio femminile. Nel periodo di lockdown, la Federcalcio, con l’ausilio della presidenza, ha inviato dei sostanziosi aiuti economici. Tornando al saluto, non è assolutamente risolutivo, di strada da fare ce n’è ancora tanta. Ma sicuramente tutto ciò aumenta la consapevolezza del movimento in Francia e va a celebrare meritatamente la storia del Lione.

Jugend Neugries: l’intervista alle calciatrici Juliane Tratter e Soraja Caser

Nel campionato regionale d’Eccellenza del Trentino Alto Adige una delle realtà consolidate è lo Jugend Neugries: La squadra di Bolzano è presieduta da Gaetano Corbo e allenata da Simone Boninsegna, assistito da Chiara Perini come secondo e da Maurizio Ferranti in qualità di preparatore portieri. Due dei perni in campo, invece sono Soraja Caser, portiere classe 1994 di Merano al quarto anno in giallonero. e Juliane Tratter, centrocampista classe ’88 di Auna di Sotto alla sua seconda stagione in squadra. Abbiamo raggiunto Soraja e Juliane per conoscere meglio la squadra dello Jugend Neugries.

Come vi siete avvicinate a questo sport e quali sono state le esperienze precedenti a questa annata?
Soraja:Ho giocato 9 anni con i maschi del Merano calcio e all’età di 14 anni sono andata al Cf Sudtirol come titolare dell’Under 19 nazionale. A 16 anni ho fatto l’esordio in Serie A contro la Torres in Sardegna e sicuramente questo è uno dei più bei ricordi che ho avuto nella mia carriera. Dopo 6 anni con il Cf Sudtirol ho giocato un anno in prestito all’Unterland Damen in Serie B e alla fine del prestito sono rientrata al Cf Sudtirol che militava in Serie A. Il termine di quella stagione che non è stata da incorniciare per me e ho deciso di andare a giocare in Eccellenza f nello Jugend Neugries dove gioco tutt’ora ed è stata la scelta migliore che potessi fare. Tra i ricordi pià belli di sicuro porterà due convocazioni in Nazionale Under 17. Inoltre mi piace ricordare a novembre 2019, stavamo vincendo1-0 a Chiusa su un campo quasi impraticabile causa acqua e a 10 minuti dalla fine parai un rigore. Dopo 5 minuti segnammo il 2-0 e a 2 minuti dal novantesimo per la squadra avversaria un nuovo rigore: riuscii a parare anche quello un sogno praticamente“.
Juliane:La passione per il calcio l’ho ereditata da mio padre. All’età di 6 anni ho iniziato come attaccante coi bimbi del Renon fino ai 12 anni. Poiché le ragazze non potevano più giocare coi maschietti e squadre femminili non c’erano nei dintorni. 4 anni dopo, il Bozner FC militante in Serie C, mi ha chiamato e da lì è iniziata la mia carriera calcistica come difensore centrale. In quel periodo, inoltre, ho avuto l’onore di partecipare a due tornei con la rappresentativa regionale. Nella stagione 2008/2009 sono stata ingaggiata dall’ACF Trento iscritto in Serie A2: è stata la mia esperienza calcistica più memorabile, ma purtroppo per motivi lavorativi ho dovuto rientrare in Alto Adige nella squadra del Gargazzone. Lì ho trascorso 4 anni vincendo il campionato di Serie D, un altro momento speciale della mia carriera calcistica. Causa motivi economici la squadra si è sciolta e sono andata a giocare nel mio paese a Lana fino al 2016 anno nel quale mi sono concessa una pausa. Dopo 2 anni e mezzo il Mister Boninsegna mi ha convinta col progetto dell’ASC Jugend Neugries dove gioco tuttora”.

Juliane sei una delle calciatrici più esperte delle squadra , come vedi il gruppo del Jugend Neugries?
“Sì, sono la più longeva delle calciatrici in squadra . Siamo una rosa quilibrata con il giusto compromesso tra le ragazze di giovane età e quelle con esperienza in categorie superiori. In questi anni siamo cresciute molto tecnicamente e tatticamente, infatti in 5 anni di esistenza della società, siamo quasi sempre arrivate tra le prime tre, togliendoci le nostre soddisfazioni“.

Soraja come e quando hai scelto di giocare in porta? 
Ho scelto di giocare in porta all’età di 5 anni e da quel momento in poi ho sempre e solo indossato i guantoni. Mio papà al tempo era il presidente della società della mia città, Merano, ed è stato lui a portarmi al campo. Da quel momento in poi mi sono innamorata del calcio e penso che per iniziare a giocare in porta si debba avere una sorta di vocazione”.

Juliane come è andata la passata stagione per voi? Come avete vissuto lo stop del passato campionato?
“La passata stagione non si è potuta concludere a causa della pandemia. Durante il primo lockdown, abbiamo continuato con gli esercizi in casa e c’era pure chi correva ripetutamente nei 200 metri concessi . Speravamo tanto di poter partecipare a qualche torneo estivo, ma ci siamo dovute rassegnare. Abbiamo iniziato la stagione 2020/2021 con molto entusiasmo, ma non siamo riuscite a concludere il girone di andata. È tuttora ancora frustrante ma speriamo tanto di riprendere a gennaio”.

Soraja quanta responsabilità si ha a giocare tra i pali?
“Il portiere secondo me fa uno sport individuale in uno sport di squadra; gli allenamenti sono completamente differenti e solitari ma nei 90 minuti di partita è quasi sempre un vero e proprio leader cercando sempre di aiutare le compagne. Sicuramente il portiere ha tante responsabilità ma per me è sempre stato più bello salvare un gol piuttosto che farlo e la fascia di capitano mi sta aiutando ad essere ancora più leader, aiutare le mie compagne e cercare di essere un esempio sia durante gli allenamenti che durante le partite”.

Juliane con quali obiettivi volevate affrontare questa annata? Ci sono stati nuovi innesti in squadra?
“L’obiettivo di quest’annata era di provare a vincere il campionato. Le possibilità c’erano grazie a nuovi giovani innesti provenienti dal CF Sudtirol Damen abbiamo decisamente rinforzato il nostro organico. Vediamo cosa ci riserverà il nuovo anno, noi siamo pronte e non vediamo l’ora”.

Soraja come avete metabolizzato il nuovo stop? Come state continuando ad allenarvi?
Il nuovo stop è stato un colpo al cuore, mi è mancato tanto il calcio nel primo stop ma credo che ora mi manchi ancora di più. Io mi sto allenando in palestra perché di lavoro faccio anche la personal trainer ma non è la stessa cosa; c’è tanta differenza tra l’aria che c’è sul campo rispetto all’ambiente chiuso della palestra e poi mi manca il pallone e lo spogliatoio. Mi auguro che con l’anno nuovo si possa ricominciare con la normalità di sempre e che non ci siano altri stop”.

Juliane come sta crescendo il movimento femminile nella vostra regione?
“Purtroppo il calcio femminile nell’Alto Adige non è molto popolare. In tutti gli anni che ho giocato a pallone circa metà delle squadre non esistono più. C’erano stagioni nelle quali tra Serie C e Serie D le squadre iscritte erano quasi una trentina. Con l’inserimento dell’interregionale serie C siamo rimaste una decina. Ci sono comunque grandi speranze: quest’anno siamo state protagoniste di una collaborazione con il Merano Calcio con l’obiettivo di creare una società strutturata con un settore giovanile e accrescere il valore del calcio femminile in Alto Adige. Oltre a noi, da diversi anni il Brixen, l’Unterland Damen, il neo FC Sudtirol Srl e diverse società della Val Venosta e Val Pusteria, stanno già facendo un ottimo lavoro. Insomma qualcosa si muove”.

Soraja di che livello reputi il campionato di Eccellenza nella tua regione?
“In Trentino Alto Adige il campionato di Eccellenza è formato 9 squadre tra cui 2 del Trentino e 7 dell’Alto Adige. Sicuramente rispetto al primo anno che ho giocato in questo campionato il livello si è alzato considerando che tante giocatrici che hanno militato in categorie superiori hanno deciso di giocare in Eccellenza”.

The 30 best female footballer of the world 2020: Saki Kumagai

Seppur un anno da dimenticare, il 2020 ha dato spazio ai grandi talenti mondiali che meritano di essere celebrate. I campionati che sono stati interrotti e conclusi hanno rovinato l’atmosfera, ma non hanno perso l’occasione di dare spettacolo. Nonostante ciò, le assenze da questa speciale classifica sono molte e di grande spessore. Purtroppo per varie vicissitudini non potranno essere presenti Rapinoe (Covid), Morgan (gravidanza), Guagni (infortuni vari), Marta (Covid), Hegerberg (rottura crociato) e Lloyd (Covid). Hanno saltato gran parte della stagione, ma il loro talento rimane innegabile. Quindi vediamo insieme le migliori 30 giocatrici al mondo del 2020.  Al diciannovesimo  posto si trova Saki Kumagai.

La giocatrice del Lione è indubbiamente una delle più rappresentative del calcio femminile moderno. Arrivata in Europa a 21 anni, è diventata un simbolo del calcio in tutto il mondo. Con il suo club, ha vinto tutto ciò per cui ha giocato, a partire dalla coppa nazionale. La finale al cardiopalma contro il PSG ha fatto vincere l’ennesimo trofeo alle Leonesse. La giapponese ha alzato anche il quattordicesimo campionato consecutivamente. Questa volta il divario con le parigine è stato maggiore ed il titolo è arrivato più agilmente. Altro successo anche in Europa con la settima Champions League per la squadra e la quinta per la classe 90. La stagione attuale ha già portato dei cambiamenti, soprattutto in D1 Arkema. Dal 2006, le Fenottes non perdono la competizione e sembra che questo sia l’anno dello stop.

Blocco non prerogativo in UWCL dove hanno superato al primo turno la Juventus non senza difficoltà. In patria, Saki Kumagai è considerata la giocatrice più forte di tutti i tempi e l’esempio per milioni di ragazzine. È sempre in prima linea nel Paese del Sol Levante per combattere per il suo sport ed è il volto di numerose campagne per il calcio femminile. La centrocampista ha portato in alto il buon nome dell’Oriente anche negli Stati Uniti grazie alla SheBelieves Cup.

Il 2020 di Saki Kumagai liofilizzato:
D1 Arkema: 4 goal in 9 partite
Coupe de France: 2 partite
UWCL: 2 goal in 5 partite
SheBelieves Cup: 2 partite
Trofei: D1 Arkema, Coupe de France, UWCL

Serena Battiston, Portogruaro Femminile: “Il calcio ci rende uguali nonostante le diversità”

Terzino destro di qualità molto grintosa e determinata, ha nella velocità ed anticipo dell’avversario le sue principali caratteristiche.

Cresciuta con i maschietti del Varno, ha maturato esperienze alla Graphistudio di Pordenone, facendo parte, inoltre, nel 2014 della Rappresentativa under 15 con il Friuli Venezia Giulia nonchè partecipando agli United World Games col Tavagnacco a Klagenfurt.

Alla scoperta di Serena Battiston, classe 1999, interessante giovane ma al tempo stesso calciatrice veterana per la lunga militanza nella fila del Portogruaro, squadra neopromossa militante nel girone B di serie C.

Ciao Serena, per iniziare, un excursus delle tue esperienze pregresse in carriera
“Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 10 anni con i ragazzi al Varmo, non nego che sia stata un’impresa far capire ai miei genitori che il calcio non era solo uno sport prettamente maschile; sono rimasta a giocare lì fino a 13 anni, dopodiché sono andata alla Graphistudio di Pordenone, allenandoci e giocando a Latisana il sabato con le ragazze e la domenica con i ragazzi; ho fatto parte, inoltre, nel 2014, della Rappresentativa under 15 con il Friuli Venezia Giulia, partecipando, inoltre, al torneo col Tavagnacco a Klagenfurt agli United World Games dove siamo arrivate prime, vincendo la medaglia d’oro; ritengo sia stata una tra le esperienze più belle della mia vita, è stata davvero un’emozione indescrivibile giocare al Wörtherseestadion ma soprattutto vincere e cantare l’inno d’Italia”.

L’arrivo al Portogruaro
“Nel 2014, appena istituita la società, sono passata al Portogruaro,  dove ho trovato una società davvero fantastica; ricordo con particolare piacere la promozione dalla serie D alla serie C nel 2018 ottenuta con mister Colla, davvero un’emozione indescrivibile anche se poi siamo retrocesse; a seguire ho lasciato questa bellissima passione per un anno e mezzo circa, a seguito di un infortunio e per diversi altri motivi personali, decisamente la scelta peggiore che potessi fare; per fortuna quest’estate sono ritornata a giocare qui al Portogruaro, sono tornata a “VIVERE” a pieno la mia vita a tal punto che mia madre tutt’ora quando mi vede a cena dopo l’allenamento mi dice sempre: “che bel sorriso che hai quando torni dall’allenamento”; sono entusiasta del mio rientro sul campo da gioco, non potevo davvero fare una scelta migliore”.

Le persone che ti hanno sostenuto durante il percorso
“Le persone più importanti che mi hanno sostenuto in questa bellissima passione sono sicuramente i miei genitori perchè ci sono sempre stati, non hanno mai saltato una partita, mi hanno seguita sempre, ovunque io andassi; mi ritengo fortunata ad avere dei genitori del genere; citazione di merito anche per mio fratello, di sicuro tra le persone più importanti, mi ha sempre sostenuto e non ha mai perso una partita neppure lui, era il primo sugli spalti ad incitarmi”.

Analisi della classifica
“La squadra è molto giovane, siamo un bel gruppo affiatato, ci troviamo in sintonia tra di noi, unite dall’obiettivo comune di raggiungere la salvezza quanto prima possibile; la classifica, al momento, non rispecchia il reale valore della squadra, in quanto nelle gare disputate ci mancavano diverse titolari, la squadra era in formazione rimaneggiata e sono pertanto convinta che con una rosa al completo potremmo essere maggiormente competitivi”.

La tua vita oltre lo sport
“Sono un’impiegata amministrativa contabile, lavoro in uno studio commercialistico oltre a far parte del direttivo dell’Aic del Friuli Venezia Giulia, un’associazione italiana celiachia; sono stata inoltre valletta di una trasmissione sportiva a Tele Pordenone nonché finalista alla selezione di miss mondo e spettacolo in Calabria dove ho sfilato, palleggiando con il pallone”.

Il gioco del calcio
“Si può essere femminili anche giocando a calcio, non è assolutamente uno sport prettamente maschile; il bello del gioco del pallone è che ci fa diventare e sembrare tutte uguali nonostante le diversità; ho dovuto lottare molto, specie all’inizio, per raggiungere questo obiettivo e continuerò a farlo, organizzandomi con il lavoro, consapevole che anche senza guadagni, resta pur sempre la passione più bella che si possa coltivare che non ha prezzo”.

Credit Photo: ASD Portogruaro Calcio Femminile

Giulia Mandelli, Orobica: “Avanti con fiducia e continuità”

Giulia Mandelli come un ottimo diesel, sta piano piano ritagliandosi un posto importante all’interno dell’Orobica con le sue giocate di velocità e tecnica. Una giocatrice che ha trovato fiducia nei propri mezzi ed in campo si è visto. Abbiamo scambiato due parole con lei.

Giulia, un inizio complicato per te e per la squadra ma nelle ultime partite probabilmente si è trovato il giusto assetto, credi che ora inizi il bello?
Spero di sì, anche se nelle partite precedenti siamo state un po’ sfortunate. Siamo una squadra nuova e per trovare i giusti meccanismi abbiamo bisogno di tempo, ma siamo fiduciose che i risultati arriveranno”.

Due goal e buone prestazioni per te a novembre e dicembre, sei pronta ad affrontare da protagonista le prossime 15 partite?
Si, sto trovando la giusta continuità e spero di trovarla anche con i gol per aiutare la squadra a vincere le prossime partite”.

Ti senti parte di un progetto importante che porterà questa squadra e questa società al professionismo?
Si, è un traguardo molto importante che tutte le ragazze che praticano questo sport sognano di raggiungere e per cui tutte insieme lottiamo da tempo”.

Pensi che nelle prossime gare il distacco di 10 punti dalla prima in classifica possa diminuire con l’aiuto dei nuovi innesti e un po’ più di consapevolezza?
Penso che piano piano stiamo prendendo consapevolezza nei nostri mezzi e più fiducia in noi stesse. Sono sicura che le nuove giocatrici ci daranno una mano in più a raggiungere risultati migliori”.

Un saluto ai tifosi rossoblù e un augurio per il 2021.
Saluto tutti i nostri tifosi sperando che questo nuovo anno parta con il piede giusto!”.

Dunque parole ben auspicanti per una Giulia Mandelli che continua il suo percorso di crescita e di cui sentiremo ancora parlare in termini di prestazioni e goal.

Photo Credit: Orobica Calcio Bergamo

Ludovica Mantovani, Presidente Divisione Calcio Femminile: “Benvenute Fiorentina, Juventus, Milan e Roma: parola a voi!

Un nuovo anno che ci auguriamo sia di rinascita per tutti noi Vogliamo quindi subito trarre un bilancio positivo a metà stagione sportiva: i Club di Serie A e Serie B sono rimasti compatti nel voler proseguire i campionati, rispettando onerosi protocolli sanitari per la tutela delle atlete e la nostra prima intenzione nel 2021 sarà quella di riportare anche le ragazze della Primavera sul campo, con un format campionato rivisitato in Consiglio Direttivo, avallato in Assemblea e quindi pronto da sottoporre al Consiglio Federale.

Oggi siamo tutti consapevoli che il nostro impegno dietro le quinte per la crescita del movimento non potrà raggiungere i risultati sperati senza la vetrina trainante del calcio d’élite e sono quindi orgogliosa la Supercoppa TIMVISION si disputi nella mia amata Liguria, con un format straordinario che coinvolge le quattro squadre più forti dell’ultima stagione.
Ringrazio il Presidente Gozzi e tutta la Virtus Entella per il supporto e la loro accoglienza durante la nostra permanenza e naturalmente le Istituzioni, consapevoli che le normative in vigore ci impediscono, purtroppo, di poter essere più attivi su tutto il territorio.
Rimarrà sicuramente un rimpianto comune: quello di non aver potuto riempire gli spalti dello stadio comunale di Chiavari, per offrire uno spettacolo completo che avrebbe dato calore e spinta alle nostre atlete, con la gioia, in primis, di centinaia di bambini e bambine, ai quali ho cercato di spiegare in questi giorni che non si poteva proprio fare uno strappo alla regola … neanche per la befana.
Un grazie di cuore al mio team per la passione, l’impegno e la professionalità dimostrata sui vari fronti nei quali siamo impegnati quotidianamente.
Benvenute Fiorentina, Juventus, Milan e Roma: parola a voi!

Ludovica Mantovani, Presidente Divisione Calcio Femminile

Primera División Liga Femenino: il Granadilla torna in zona UWCL

Granadilla-Depor
Granadilla-Depor

Grande vittoria del Granadilla nell’anticipo contro il Deportivo nell’anticipo della 14a giornata della Primera Iberdrola. Le canarie dominano il primo tempo e segnano ben tre reti con la ventisettenne andalusa Cristina Martin-Prieto e il goal su calcio d’angolo di Paola Hernández Díaz, diciotto anni, tra le rivelazioni di questo inizio di campionato. Le galleghe non demeritano ma non riescono a incidere e così nella ripresa arriva anche il 4-0 della canaria María José Pérez González, 19 anni, altra grande calciatrice del Granadilla. Alba Merino Sánchez, numero 10 del Depor, accorcia le distanze su calcio di rigore. Il Granadilla raggiunge il Barça in vetta ma le catalane devono giocare oggi il derby contro l’Espanyol e recuperare ben 3 partite.
Nel frattempo aumentano i casi di covid-19 nel campionato tra cui anche la bomber Ludmila nell’Atlético Madrid. Anche l’Espanyol segnala due casi prima del derby. Valencia e Santa Teresa reclamano lo spostamento delle partite. Il derby di Valencia si giocherà nonostante una calciatrice sia risultata positiva e 3 contatti stretti siano in quarantena. La partita del Santa Teresa invece viene spostata perché le calciatrici positive sono 2 e 7 in quarantena.

Ecco il quadro completo:

Calendario 14a giornata:

MARTEDI’ 5 GENNAIO 2021
h. 12.00
GRANADILLA – DEPORTIVO LA CORUNA 4-1

MERCOLEDI 6 GENNAIO 2021
h. 11.30
EIBAR – LOGRONO
REAL SOCIEDAD – ATHLETIC CLUB
h. 12.00
REAL BETIS – SEVILLA FC
REAL MADRID – MADRID CFF
h. 16.15
RAYO VALLECANO – ATLETICO MADRID
h. 18.00
FC BARCELONA – ESPANYOL
h. 18.30
VALENCIA CF – LEVANTE UD

SANTA TERESA – SPORTING HUELVA rinviata

Classifica:
Granadilla, Barcellona*** 30
Real Madrid 28
Atlético Madrid 27
Levante* 25
Real Sociedad 23
Madrid CFF**, Sevilla fc 19
Valencia cf 17
Athletic, Eibar* 14
Espanyol, Rayo Vallecano** 13
Santa Teresa*, Sporting Huelva, Logrono* 10
Real Betis. Deportivo La Coruna 7
* una partita in meno
** due partite in meno
*** tre partite in meno
una partita in più

Classifica marcatrici:
Esther Gonzalez (Levante) 11
Ludmila (Atlético) 10
Kosovare Asllani (Real Madrid), Jennifer Hermoso, Asisat Oshoala 9
Lucia Garcia (Athletic) 8
Lieke Martens, Mariona Caldentey (Barcellona) 6

Gabriele Gravina, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio: “Buon divertimento!”

Il calcio femminile rappresenta un asset fondamentale per la Federazione Italiana Giuoco Calcio, una leva determinante per lo sviluppo del calcio italiano nel suo complesso sotto il profilo valoriale, numerico e agonistico. Proprio per questo la Divisione presieduta da Ludovica Mantovani, interpretando al meglio la strategia federale, ha lanciato un nuovo evento che potesse catalizzare l’attenzione dei media ed attrarre tanti appassionati. L’organizzazione della Supercoppa TIMVISION con una formula avvincente, quella delle final four, è un ulteriore passo verso la definitiva affermazione del calcio femminile italiano.

In un anno sciagurato come quello che ci siamo messi alle spalle, la FIGC non ha rinunciato ad investire, a programmare sulla ripresa e sulla crescita di questo settore strategico. Sono state aumentate le partnership e le occasioni di visibilità, è stato avviato il percorso che porterà al professionismo per le atlete e sono stati stanziati contributi diretti per assistere i club nella grave crisi economica generatasi a causa della pandemia di Covid-19. Adesso però è giusto, anzi bellissimo, che si torni a giocare.

Purtroppo mancherà il pubblico, elemento fondamentale per il calcio che amiamo, ma grazie all’ospitalità della Virtus Entella e alla qualità tecnica che garantiranno Fiorentina, Juventus, Milan e Roma ci sono tutte le condizioni perché si possa assistere su TIMVISION e Sky Sport ad un grande spettacolo sportivo.

Buon divertimento!
Gabriele Gravina, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio

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