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The 30 best female footballer of the world 2020: Christen Press

Seppur un anno da dimenticare, il 2020 ha dato spazio ai grandi talenti mondiali che meritano di essere celebrate. I campionati che sono stati interrotti e conclusi hanno rovinato l’atmosfera, ma non hanno perso l’occasione di dare spettacolo. Nonostante ciò, le assenze da questa speciale classifica sono molte e di grande spessore. Purtroppo per varie vicissitudini non potranno essere presenti Rapinoe (Covid), Morgan (gravidanza), Guagni (infortuni vari), Marta (Covid), Hegerberg (rottura crociato) e Lloyd (Covid). Hanno saltato gran parte della stagione, ma il loro talento rimane innegabile. Quindi vediamo insieme le migliori 30 giocatrici al mondo del 2020.  Al ventesimo  posto si trova Christen Press.

Il progetto del Manchester United per la propria selezione femminile è a dir poco ambizioso. A confermarlo è l’ultima finestra di mercato dove sono arrivate giocatrici del calibro di Ella Toone e la statunitense protagonista di questa posizione. Nella prima parte dell’anno, la due volte campionessa del mondo era sotto contratto con Utah, ma non scese mai in campo. La NWSL Challenge Cup la vedrà da casa per non rischiare di incappare nel Covid, scelta condivisa da molte sue colleghe. La 32enne ritornerà a calcare il campo proprio con le Red Devils. Il suo esordio in FWSL coincide con l’avvento della grande mentalità all’Old Trafford. Nonostante i suoi goal non siano stati molti, il cambiamento portato da lei è senza eguali. Grazie a lei, le inglesi hanno iniziato a puntare verso lidi ben più ambiziosi a quelli a cui erano abituate negli ultimi anni.

Decisamente meglio lo score in nazionale. L’attaccante ha rappresentato l’interprete decisiva per conquistare la terza SheBelieves Cup. Giappone ed Inghilterra sono state le vittime della californiana. Dopo il torneo, la selezione a stelle e strisce è tornata a giocare solo nell’amichevole evento contro l’Olanda. La giocatrice dello United è stata la punta titolare del match.

Il 2020 di Christen Press liofilizzato:
FA Women’s Super League: 1 goal in 6 partite
Continental Cup: 1 partita
SheBelieves Cup: 2 goal in 3 partite
Trofei: SheBelieves Cup

Milan femminile: ecco il probabile undici rossonero contro la Fiorentina

Domani 6 gennaio alle ore 18:00 il Milan femminile sfiderà la Fiorentina di Antonio Cincotta nel match valido per la semifinale di Supercoppa Italia. Le rossonere vogliono conquistare il primo trofeo della loro storia.

Maurizio Ganz non ha particolari dubbi: Korenciova sarà in porta. Difesa a tre con Fusetti, Agard e Spinelli. Ballottaggio tra Conc e Grimshaw a centrocampo ma sarà quasi certamente la scozzese a partire titolare, con Jane regista e Boquete nel fronte opposto. Bergamaschi e Tucceri ai lati, dietro al tandem confermatissimo Giacinti-Dowie.

Milan femminile (3-5-2): Korenciova; Fusetti, Agard, Spinelli; Bergamaschi, Grimshaw, Jane, Boquete, Tucceri; Giacinti, Dowie.

Credit Photo: Arnaldo Cavallotti

Speciale Nuovi Acquisti: Florentia on point

Arrivati ad un turno dalla fine del girone d’andata, è il momento di tirare le prime somme. L’ultima sessione di mercato è stata ricca di colpi importanti e di caratura internazionale. In Italia sono approdate giocatrici da tutto il mondo che hanno innalzato il livello del nostro campionato. Ma come sono andate in questa prima parte di stagione? Oggi si continua con i nuovi acquisti del Florentia San Gimignano.

Dopo la splendida stagione dello scorso anno, le neroverdi erano chiamate a confermare quanto di buono fatto precedentemente. Alle prime battute, i risultati stentavano ad arrivare; la svolta c’è stata dopo la vittoria in rimonta nel derby con l’Empoli. Le ragazze di Carobbi hanno saputo reagire dimostrando carattere e personalità. La rivoluzione in corso delle toscane per gran parte passa tra i piedi dei nuovi acquisti del Florentia S.G.

Il grande colpo della sessione è stata indubbiamente Sofia Cantore. La permanenza all’Hellas ha certificato le sue grandi qualità e San Gimignano le sta amplificando a pieni voti. La sua freddezza sotto porta e la capacità di risolvere situazioni pericolose l’ha resa un elemento imprescindibile per la squadra. Giocatrice dalle mille risorse, ha rappresentato la punta di diamante del roster. E Milena Bertolini gli ha voluto dare una chance anche in nazionale. Il futuro dell’ex Juventus è stato tracciato. A dare supporto alla 21enne è arrivata un’altra giocatrice di affidabilità: Luisa Pugnali. La trequartista è una garanzia nella massima serie e cambiando neroverde il risultato non cambia. Giocatrice molto duttile in zona offensiva dove risulta decisiva anche per quanto riguardano le reti. Dà spinta ed estro negli ultimi 20 metri risultando sorprendentemente efficace anche in contenimento.

Rimanendo in tema d’attacco, un innesto importante è stato anche quello di Federica Anghileri, anche lei in prestito dalla Juventus. La ragazza ha fame e vuole dimostrare di che pasta è fatta. Per ora il mister ha riservato per lei qualche scampolo di partita nel finale senza darle una vera possibilità. Ma il suo talento resta un’arma valida per spezzare il gioco a partita in corso e magari risicare qualche punto. Minutaggio basso anche per la sua compagna all’Empoli Paola Boglioni. La 2001 non è riuscita a trovare il giusto spazio data la forte concorrenza nel reparto difensivo. Le sue prospettive sono più che floride ed in futuro saprà sicuramente dare il suo apporto. Altra giovane con grandi ambizioni è Lia Lonni, approdata dall’Orobica come seconda di Tampieri. Per il momento deve ancora trovare la prima presenza in neroverde, ma le sue abilità sapranno farsi valere.

Uno dei nuovi acquisti che più ha sorpreso del Florentia è stato Bianca Bardin. La classe 2000 arrivata dall’Hellas Verona ha dato delle risposte più che positive. A centrocampo la fa da padrone con un’eccellente visione di gioco ed una precisione nei passaggi paurosa. Nella zona nevralgica del campo mette ordine ed equilibrio giostrando dal basso le azioni d’attacco. Un ottimo prospetto per il futuro che partita dopo partita sta migliorando a vista d’occhio. Ritornata dagli Stati Uniti, Elena Pisani ha saputo adattarsi egregiamente al nuovo campionato. Un terzino di spinta che non si esime dai suoi campiti difensivi, anzi. Dietro è una muraglia difficilmente valicabile, anche per le veterane della Serie A. L’esperienza a stelle e strisce sta dando i suoi frutti.

Dal profondo nord svedese, è approdata al clima mediterraneo Jonna Dahlberg. Sia da titolare, che da subentrata, raramente la squadra ha fatto a meno della 20enne. Le permanenze in Svezia ed Israele le permettono di disporre di un grande bagaglio calcistico. Si è adattata bene al nostro stile portando pragmatismo e cattiveria agonistica. Pian piano si sta ritagliando il proprio spazio che sarà destinato ad ampliarsi. Appena due le presenze per l’altra nordica arrivata in Toscana: Seraina Friedli.

Domani a Cittadella si tenterà il riscatto immediato

Il Tavagnacco, dopo il 3-1 subito dal Cesena, proverà a riguadagnare le posizioni di vertice in classifica. Si gioca alle 14.30 contro una squadra in salute.

Non c’è troppo tempo per pensare, c’è già un’altra gara da recuperare, quella contro Cittadella domani alle 14.30 in trasferta. Avere la possibilità di tornare subito in campo è la notizia migliore del post partita contro il Cesena. La sconfitta per 3-1 ha lasciato rammarico in casa gialloblù.

Dopo aver ragionato e discusso sugli errori commessi, il Tavagnacco ha voglia di lasciarsi alle spalle anche la sfortuna come testimoniato dalle parole dell’allenatrice Chiara Orlando: “E’ sempre difficile ripartire dopo una sosta, questa era una sfida complicata e avere un altro match subito può essere la soluzione migliore”.

Il punteggio di domenica non corrisponde a quello che si è visto in campo; le friulane avrebbero meritato ampiamente di pareggiare. La partita è stata indirizzata dalla rete del 2-1 ospite avvenuta su palla inattiva con tanto di fallo sul portiere Beretta in area piccola non visto dall’arbitro. In seguito è stata espulsa proprio l’allenatrice Chiara Orlando che commenta così l’episodio: “Era fallo, sono stata allontanata perché ero fuori dall’area tecnica, ma non ho detto nulla”. Un peccato dato che il Tavagnacco non ha fatto una brutta gara. “La prestazione di domenica scorsa è stata abbastanza buona –continua mister Orlando- c’è stato qualche errore tecnico di troppo, però abbiamo tirato molto verso la porta avversaria e abbiamo trovato pali e traverse. Alla fine dell’anno fortuna e sfortuna si compensano”.

Nelle ultime sfide, le ragazze hanno ottenuto più risultati fuori casa piuttosto che tra le mura amiche. L’allenatrice non crede al suo Tavagnacco come a “una squadra da trasferta”. “Penso sia solo una casualità. Avere il pubblico in casa ci aiuterebbe, ma sappiamo che non è possibile avere tifosi allo stadio”.

A Cittadella servirà la massima attenzione, i veneti vengono da due vittorie consecutive. E’ fiduciosa Michela Martinelli. “Contro Cesena è stata una gara strana; loro sono una ottima squadra, non riuscivamo a trovare le giuste posizioni all’inizio. Poi col passare dei minuti, siamo cresciute e ci siamo costruite le nostre occasioni non meritando di perdere”. Alcune disattenzioni andranno evitate, ma ciò non toglie che ci siano stati miglioramenti nel modo di difendersi rispetto a inizio stagione. “Abbiamo dimostrato miglioramenti dietro, in fase di copertura. Mi trovo bene nella veste di calciatrice più esperta, ci sono molte ragazze giovani a cui va dato tempo”.

Credit Photo: Upc Tavagnacco

Girelli bianconera fino al 2022!

I suoi gol ci hanno fatto esultare e oggi abbiamo un altro motivo per gioire insieme: il futuro di Cristiana Girelli sarà ancora bianconero! La numero 10 delle Juventus Women ha rinnovato il suo contratto fino al 2022, con la voglia di prolungare la striscia di successi cominciata nel 2018.

Una firma che palesa la voglia di vincere ancora con le sue compagne, per arricchire un palmarès personale che, con la maglia della Juve, recita due scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Titoli su cui ha messo la firma con gol pesanti, dando alla squadra un contributo enorme in tutte le situazioni, con lucidità, freddezza e soprattutto fame di vittoria.

Arrivata dal Brescia nell’estate 2018, finora ha messo a segno 43 reti con la nostra maglia, seconda miglior marcatrice della storia delle Juventus Women alle spalle di Barbara Bonansea. I gol pesanti, si diceva, sono stati tanti. Il primo l’ha segnato al Chievo Verona nel settembre 2018, poi è arrivato quello in Supercoppa (la prima per le bianconere) contro la Fiorentina (ottobre 2019), e di recente, lo scorso dicembre il gol numero 200 delle Juventus Women in Serie A.

Ora il nuovo anno comincia con il rinnovo e soprattutto con un nuovo obiettivo: un’altra Supercoppa. La corsa al trofeo comincia domani, contro la Roma, con la stessa fame di sempre, con lo stesso spirito di sempre.

Congratulazioni, Cristiana! Ci vediamo in campo!

Credit Photo: Andrea Amato

Marianna Marini, coach Orobica: “Ci auguriamo tante vittorie nel 2021”

L’allenatrice dell’Orobica Marianna Marini ha rilasciato un’intervista per l’Eco di Bergamo.

Il tecnico rossoblù ha parlato della situazione generale del calcio femminile e della squadra bergamasca: “Tutto quello che ci ha costretto a cambiare, ma ora c’è consapevolezza di essere privilegiati a fare quello che per tanti è un lavoro, altri come noi è ancora una passione, svolgendo orami una vita da professionista. Tutte le ragazze sono diventare vere giocatrici, solo una lavora, le altre giocano e studiano, e anche io mi dedico solo al calcio: la differenza nel lavorare tanto nella programmazione si vede. I risultati non ci hanno accompagnato, ma questa è la squadra più forte che abbia allenato“.

Gli obiettivi di quest’anno sono chiari: “Manca ancora l’amalgama. Non puntiamo al primo posto e mai l’abbiamo pensato, ci sono ancora 45 punti a disposizione, e vorremmo farne almeno 30, abbiamo fatto meglio con le grandi, e ce la siamo giocata con tutte: ci auguriamo tante vittorie in questo 2021“.

Photo Credit: Orobica Calcio Bergamo  

Trento Calcio Femminile: online le 6 puntate con interviste ad esperti e giocatrici, che raccontano il calcio femminile nel dettaglio

Un altro tassello va a completare il quadro proposto dal progetto CALCIO: UN GIOCO DA RAGAZZE del Trento Calcio Femminile in collaborazione con UISP Comitato del Trentino e sostenuto dall’ufficio Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento.

L’ obiettivo è quello di abbattere gli stereotipi di genere nel calcio proponendo una serie di azioni di divulgazione e coinvolgimento che quest’anno si sono svolte per lo più, obbligatoriamente, sul web. Così dopo le giornate di “porte aperte” con allenamenti gestiti dalle ragazze della prima squadra del Trento a cui poteva partecipare ogni ragazza affascinata da questo sport, lo studio e l’approfondimento sociale legato alla conoscenza delle dinamiche che portano alle difficoltà di emergere del calcio femminile sono stati organizzati e presentati attraverso la rete.

E sul web troviamo ora online 6 puntate, sei video con interviste ad esperti e giocatrici, che raccontano attraverso le voci delle protagoniste, il calcio femminile nel dettaglio.

I contenuti multimediali si sono ispirati alle domande selezionate tra più di 200 interviste realizzate  attraverso un questionario che aveva l’obiettivo di raccogliere informazioni ed esperienze rispetto al mondo del calcio femminile e ai suoi stereotipi. Il progetto ha infatti come ultimo obiettivo la stesura di un report dettagliato proprio a partire dai dati raccolti. Intanto date un’occhiata a questi contenuti usciti a Novembre e Dicembre sul web.

PUNTATA N°1: Le calciatrici vengono pagate come i calciatori ❓ Per rispondere abbiamo chiesto aiuto ad Alessia Tuselli del Centro Studi Interdisciplinari di Genere – CSG che è la protagonista delle prime 2 puntate.

PUNTATA N°2: Le calciatrici vengono pagate come i calciatori ❓

PUNTATA N°3: Quanto è difficile per una ragazza fare parte di una squadra giovanile maschile ❓

PUNTATA N°4: Quanto è difficile per una donna giocare a calcio ❓

PUNTATA N°5: Quanto è difficile per una ragazza convincere i propri genitori a lasciarla giocare a calcio in una società sportiva❓ Per rispondere a questa domanda abbiamo chiesto l’aiuto di Giordana Torresani e della sua mamma Daniela.

PUNTATA N°6: Quanto è difficile per una ragazza convincere i propri genitori a lasciarla giocare a calcio in una società sportiva❓ Questa volta abbiamo intervistato Michela Chemotti, sua mamma Francesca e suo papà Danilo.

Photo Credit: Trento Calcio Femminile

Francesca Dami, Unione Montalbano: “Speriamo nella ripresa, puntiamo ai vertici del campionato”

Nel torneo di Eccellenza della Toscana una delle new entry, giunta direttamente dalla Promozione, è l’Unione Montalbano, società nata nell’estate del 2019. La squadra biancazzurra, presieduta da Cecchi Dante, è guidata in panchina dal tecnico Nico Mattioli. A capitanare la squadra di Larciano, in provincia di Pistoia, è invece Francesca Dami, classe ’93 di Monsummano Terme. Abbiamo raggiunto per qualche battuta la centrocampista dallo scorso anno all’Unione Montalbano.

Francesca come ti sei avvicinata al mondo del calcio e quali esperienze hai maturato prima di questa stagione?
Gioco a calcio da quando avevo 6 anni. In quegli anni il calcio femminile era ancora poco diffuso, così ho iniziato a giocare nella squadra maschile del paese. Di fatti ero l’unica bambina iscritta. All’età di 10 anni sono andata a giocare nel Rb Montecatini, prima squadra femminile fondata nella zona. Diventata successivamente Rb Valdinievole, in cui ho giocato i campionati di quelle che all’ora erano Serie D e Serie C. Successivamente ho giocato nei Giovani Granata per 3 stagioni, per poi passare l’anno scorso all’Unione Montalbano”.

Sei il capitano di questa squadra cosa significa portare la fascia al braccio?
Portare la fascia da capitano è per me una bella responsabilità. Sicuramente prima di tutto c’è il dovere di dare il buon esempio alla mia squadra e soprattutto di trascinarla e incoraggiarla a far sempre meglio, in partita così come in allenamento. Mi piace incoraggiare le mie compagne durante una partita, penso che a livello psicologico sia molto importante. Da non sottovalutare anche l’importanza di essere un collegamento tra squadra e allenatore, nel bene e nel male”.

Come è andata la scorsa stagione per te e per la squadra?
“La scorsa stagione, per quanto negativa a causa dello stop a marzo, ci ha portato alla promozione in Eccellenza. Abbiamo concluso il campionato al secondo posto. Rimane il rammarico di non aver potuto lottare fino all’ultimo per poter concludere il campionato al primo posto, obiettivo che ci eravamo posti. Avevamo inoltre raggiunto la finale di coppa Toscana, anche quella non giocata causa Covid. Fino allo stop di marzo la stagione stava andando bene e l’appetito certo non mancava”.

Come avete vissuto la fase di stop della scorsa primavera e come state vivendo questa?
“Sicuramente stiamo parlando di due situazioni completamente diverse. Per quanto riguarda lo stop a marzo: eravamo nel bel mezzo della stagione. Avevamo da poco ottenuto la finale di Coppa Toscana, un risultato positivo contro una delle squadre con cui ci battevamo per il primato, stavamo per scontrarci contro la prima in classifica. Eravamo nel vivo della stagione e stavamo attraversando un momento positivo e di crescita, quindi è stato tosto pensare di lasciare il nostro destino al caso, senza potersi battere in campo. Per quando riguarda lo stop di adesso: abbiamo giocato giusto la prima partita di campionato, finita 3 a 3 in rimonta contro il Livorno, una delle squadre favorite. Dispiace non sapere quali saranno le sorti. Dispiace pensare che magari non si possa nemmeno concludere, e fondamentalmente iniziare, il campionato. Dispiace aver buttato tutto il lavoro svolto durante la preparazione. Speriamo vada tutto per il meglio”.

Che gruppo hai visto nei primi allenamenti e la rosa si era rinnovata?
Sì, quest’anno ci sono stati diversi innesti che hanno dato un valore aggiunto alla rosa della scorsa stagione, riconfermata quasi del tutto. La squadra stava iniziando a girare bene. I nuovi arrivi stavano entrando nel nostro gioco e c’era ancora molto margine di miglioramento. La prospettiva era, ed in realtà tutt’ora è, quella di far bene e vincere il campionato sul campo”.

Come reputi il livello del campionato di Eccellenza della tua regione?
Purtroppo non ho avuto modo per scontrarmi con tutte le squadra di questo campionato, ma sulla carta si prospettava un campionato impegnativo e molto interessante. Sicuramente negli ultimi anni il livello è salito molto rispetto al passato. Più in generale in Toscana il calcio femminile sta crescendo molto negli ultimi anni. A dimostrarlo, la presenza di 3 squadra in Serie A, ovvero Empoli, Florentia e Fiorentina, seguita dal Pontedera in e B e altre squadre nel campionato di C”.

Infine il tuo più bel ricordo legato al mondo del calcio?
“Sono ormai 20 anni che gioco a calcio. I bei ricordi legati a questo bellissimo mondo sono tanti e non saprei dirtene soltanto uno. Quello che posso dire per certo, e che in un periodo come quello che stiamo attraversando manca ancora di più, è che non c’è assolutamente niente di più bello che vedere la tua squadra che corre ad abbracciarti dopo che hai segnato un gol o dopo una vittoria sudata e conquistata con grinta”.

 

 

La Supercoppa alle porte, Juventus Women e Milan favorite per la finale, SOS Fiorentina Women’s

La Supercoppa Italiana è alle porte, quattro big a Chiavari. Come in campionato, Juventus, Milan, Fiorentina e Roma sono in lotta per mettere le mani sulla Supercoppa e mercoledì saranno tutte in campo presso lo stadio Aldo Gastaldi di Chiavari.

Alle ore 12 è prevista la prima sfida tra Juventus e Roma. La Juventus può contare sulle sue titolarissime, in aggiunta al rientro di Pedersen guarita dal Covid. Inoltre, al gruppo della prima squadra si sono aggiunte due giovanissime promesse, pronte a mettersi in mostra, Sara Caiazzo e Valentina Soggiu. Per la Roma si tratta di una prima chiamata al riscatto, dopo la sconfitta in campionato. Le qualità non mancano, al contrario della continuità.

Nella sfida parallela delle ore 18, Milan e Fiorentina sono pronte per dar vita ad una partita veramente avvincente. Entrambe possono contare su qualità e atlete di grande carattere e giovani promettenti. Rossonere e Viola si sono distinte tra loro sin dalle prime giornate di campionato fissandosi, per ora, al secondo e quinto posto. Per le viola l’allarme, dovranno fare a meno di cinque atlete, quattro in quarantena e Greta Adami espulsa nell’ultimo turno di Serie A contro l’Empoli, che dunque salterà la semifinale per poi tornare disponibile in caso di finale. Le milaniste, invece, in queste prime fasi di campionato sono riuscite a mantenersi in corsa per il campionato, con soli 3 punti di distacco dalla Juventus, il loro stato di forma così alto sarà utile per affrontare al meglio la sfida.

La finale di Supercoppa si giocherà il 10 Gennaio sempre a Chiavari e potrà dar luce a vere rivelazioni sia in chiave societaria che in chiave giovani promesse.

 

Elisa Bartoli in vista della Supercoppa: “Dobbiamo essere cattive”

Mercoledì alle 12:00 la Roma scenderà in campo a Chiavari contro la Juventus nella semifinale di Supercoppa Italiana. Questa è un’edizione particolare della competizione: data la non assegnazione della Coppa Italia nella scorsa stagione, le prime quattro del campionato scorso si affronteranno in partite a eliminazione diretta. L’altra semifinale sarà Fiorentina-Milan.

“La formula di quest’anno della Supercoppa ci stimola molto”, ha commentato Elisa Bartoli. “Si affronteranno le prime quattro dello scorso campionato, il che rende la strada per arrivare al trofeo molto più bella. Per noi potrebbe essere un modo per riscattarci dal campionato in corso che non sta andando benissimo”.

Il capitano giallorosso ha parlato ai microfoni di Sky Sport nella presentazione della competizione.

“Noi speriamo in una rinascita nel 2021 ritrovando i risultati. Il gioco c’è ma dobbiamo prendere consapevolezza, perché vincere aiuta a vincere e questo ci sta mancando un po’ in questo periodo”.

“Dovremo essere cattive e convinte con la voglia di prenderci questo trofeo”, ha proseguito Bartoli. “È ora di dimostrare che la Roma può esserci, perché se vediamo i dati e il modo di giocare ci siamo, ma manca quel dettaglio in più che può fare davvero la differenza. Spesso ci manca la cattiveria, la fame che ti fa chiudere prima le partite, siamo poco ciniche, invece dobbiamo essere sempre concentrate per i novanta minuti ed essere più cattive sotto porta”.

Credit Photo: Andrea Amato

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