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Diseguaglianze sociali legate al Covid-19 nel calcio femminile

Siamo nel bel mezzo di una Pandemia mondiale, che ha portato gravi conseguenze economico-sanitarie in tutte le parti del globo. Tutti i settori economici stanno registrando perdite di milioni di euro e la preoccupazione è tanta.
Il mondo del calcio e le sue attività accessorie non sono stati risparmiati da questo virus.
Se il calcio a livello maschile è riuscito, nella maggior parte dei casi, a sostenersi ed a concludere la stagione 2019/2020 ed iniziare della 2020/2021, il calcio femminile ha mostrato molte più difficoltà. La stagione 2019/2020 per le calciatrici italiane si è fermata, a causa del Codiv-19, ad inizio giugno con l’assegnazione a palla ferma del titolo di campione alla società Juventus Women.

Un elemento che ha accomunato la maggior parte delle calciatrici del continente è stato l’abbandono e lo stato di completa solitudine nel quale le società hanno lasciato le loro assistite. Questa mancanza si unisce, in senso allargato, al mancato interesse nei confronti delle proprie connazionali da parte delle Federazioni Nazionali. In aggiunta a ciò, vanno registrati i tagli salariali avvenuti, la perdita di posti di lavoro che stanno contraddistinguendo questo momento storico.

Inoltre è stato riscontrato un problema, considerato dagli addetti ai lavori prevedibile, in vari paesi ma in particolare in Inghilterra. Dopo l’instaurazione dell’ultimo Lockdown si è venuta a creare una disparità tra calcio femminile e calcio maschile. Ovvero le accademie femminili ed i club dell’elite regionali hanno dovuto sospendere le loro attività mentre i ragazzi dei Club di Premier League e Football League possono continuare ad allenarsi. Questo ha portato ad una situazione di disparità tra atleti di equivalente livello ed età. Tutto ciò è accettabile? Ovviamente no, questo distrugge la già labile illusione di uguaglianza tra le due categorie e, inoltre, potrebbe contraddire il messaggio che afferma di essere ciò che si vuole e desidera, caposaldo della Mission del Calcio Femminile.

Ulteriore problema legato alla Pandemia del Covid-19 e delle conseguenze che porta, è l’aspetto psicologico delle calciatrici. Secondo il sondaggio eseguito dalla FifPro l’84% delle calciatrici prese in esame hanno dichiarato di non aver ricevuto alcun supporto per la salute mentale da parte sia dei club d’appartenenza che dalle Federazioni Nazionali.
Questo è un tema molto importante in questo periodo storico, nel quale si vuole gridare a gran voce l’uguaglianza tra le categorie prese in considerazione in questo articolo, ma in termini concreti le differenze sono evidenti e le perplessità sulle norme adottate sono molte. Ovviamente ci sono Paesi nei quali i risultati iniziano a vedersi concretamente, come l’Italia che sta lavorando per riconoscere le calciatrici come professioniste e non più dilettanti, con tutto quello che ne consegue in termini di retribuzione.

Laura Perin, Hellas Verona Women: “Le giovani hanno una grande occasione, il Covid ci ha unito”

“Il nostro obiettivo resta la salvezza. Dobbiamo continuare con i risultati positivi come quello con la Fiorentina che ha dimostrato ciò di cui siamo capaci”. Così ha esordito Laura Perin ai nostri microfoni in merito alla lotta salvezza. Il difensore si dice soddisfatta del percorso fatto finora con l’Hellas Verona. Tutto il gruppo squadra è risultato fondamentale per questo buon avvio nonostante i vari mutamenti. “Rispetto agli anni scorsi la squadra è cambiata. Abbiamo tanti talenti giovani e ci siamo integrate subito. La nostra forza è proprio questa: il gruppo, come già si è visto con l’emergenza Covid, è il nostro punto fermo”.

La pandemia ha colpito molto l’Hellas. Come vi siete ricompattate di fronte a questo nemico invisibile?
“Non è stato facile perché molte nostre compagne e diversi componenti dello staff non ci sono potuti essere. In un organico tutti sono importanti quindi le assenze hanno pesato. Siamo rimaste unite ed abbiamo capito che c’era qualcosa di più importante per cui lottare non solo per noi, ma per tutto il gruppo”.

L’Europeo U-17 del 2014 ha rappresentato uno step importante. Che ricordi hai di quel torneo?
“È stata un’esperienza bellissima, d’altronde come per qualsiasi giocatrice che ha indossato la maglia della nazionale. Poi è arrivato il terzo posto e la qualificazione ai Mondiali di categoria che hanno messo la ciliegina sulla torta. In quella squadra ho legato soprattutto con Sara Mella e Francesca Durante che me le sono ritrovate anche a Verona. È stata una manifestazione importante sia a livello calcistico sia umanamente”.

Quanto si è evoluto il calcio femminile rispetto a prima?
“I Mondiali del 2019 hanno portato grande visibilità al movimento intero. Finalmente dal punto di vista mediatico tanta gente ha seguito il torneo ed ha potuto conoscere questo sport. Abbiamo visto che c’è stato un cambiamento e sempre più persone ci seguono”.

Come credi possa cambiare il movimento con il professionismo?
“è un aspetto fondamentale per avere una crescita stabile del sistema con un occhio di riguardo alle più giovani. È importante anche per invogliare sempre più ragazze ad immergersi nel calcio femminile aumentando così i numeri delle tesserate. Spesso io ed altre abbiamo dovuto scegliere se continuare con lo sport o lasciare per motivi lavorativi. Il professionismo garantirebbe che ciò non accada”.

Cosa consigli alle ragazze che vogliono entrare nel mondo del calcio?
“Hanno una grande opportunità perché il calcio femminile sta crescendo e sempre più figure importanti a livello atletico stanno entrando in questo mondo. Loro possono aiutarle fin da subito rendendole pronte dal punto di vista fisico preparandole nel migliore dei modi per l’approdo in prima squadra. Io e le mie compagne abbiamo vissuto un altro calcio dove tutto ciò era raro. Loro hanno sicuramente una grande possibilità ed in futuro speriamo si lavori ancora di più”.

Sei laureata in Scienze Motorie. Quanto è importante lo studio in vista del futuro post calcistico?
“Il movimento femminile sta progredendo bene, ma non siamo ancora nella condizione di essere professioniste e fare solo il lavoro di calciatrice. È meglio costruirsi un percorso parallelo. Come me tante mie colleghe hanno portato avanti gli studi”.

Cosa vedi nel tuo futuro?
“Dal punto di vista calcistico vorrei riuscire a terminare questo campionato raggiungendo gli obiettivi di squadra e continuando a migliorare. Dal lato personale, ora una laurea l’ho presa, la direzione della magistrale è spianata [ride]”.

Credit Photo: Hellas Verona Women

Con la Danimarca è la gara chiave per la corsa all’Europeo. Bertolini: “Niente calcoli, in campo per vincere”

La Nazionale Femminile è atterrata ieri sera in Danimarca, dove domani alle 17.15 (diretta su Rai2) affronterà la sua ultima gara dell’anno contro la capolista del girone, che grazie al successo ottenuto un mese fa a Empoli contro le Azzurre è già certa della qualificazione alla fase finale del Campionato Europeo.

L’Italia, nonostante la sconfitta per 3-1 nella gara d’andata, in caso di vittoria sulle danesi con tre o più gol di scarto, battendo poi Israele nel match che verrà recuperato nel 2021, può ancora concludere il suo cammino nel Gruppo B al primo posto. Oltre a questa ipotesi, sulla carta molto complicata, per evitare i play off la squadra di Milena Bertolini potrebbe conquistare il pass diretto per l’Europeo – raggiungendo così le già qualificate Inghilterra, Francia, Norvegia, Danimarca, Svezia, Olanda e Germania – come una delle 3 migliori seconde classificate dei gironi eliminatori. In corsa, oltre alle Azzurre, ci sono altre 7 nazionali, e sarà quindi fondamentale cercare di fare punti nella sfida in programma domani al Viborg Stadion.

La Ct non vuole fare calcoli e contro la Danimarca chiede alle sue ragazze di scendere in campo per vincere. “Ogni partita ha una storia a sé, vediamo quello che succederà nel corso della gara ma è troppo aleatorio pensare di provare a ottenere il pareggio – ha dichiarato – Loro sono le favorite del girone, sono una squadra forte, lo hanno dimostrato anche contro di noi, ma in quel match non abbiamo giocato tutte le nostre carte. Domani dovremo mettere in mostra le nostre qualità e giocarcela fino alla fine”.

Le Azzurre, consapevoli della posta in palio e con la voglia di prendersi la rivincita sulle vice campionesse d’Europa in carica, sono pronte a sovvertire i pronostici della vigilia. Alle 17.15 svolgeranno la rifinitura, mentre in serata verrà comunicata alla UEFA la lista definitiva delle 23 convocate. Presente in Danimarca anche il portiere dell’Inter Roberta Aprile, che ieri – dopo aver abbandonato Coverciano – si è nuovamente aggregata al gruppo per permettere allo staff medico di valutare con calma le condizioni di Katja Schroffenegger, alle prese con un leggero infortunio.

L’elenco aggiornato delle convocate

Portieri: Roberta Aprile (Inter), Rachele Baldi (AS Roma), Laura Giuliani (Juventus), Katja Schroffenegger (Fiorentina);

Difensori: Elisa Bartoli (AS Roma), Lisa Boattin (Juventus), Lucia Di Guglielmo (Empoli), Sara Gama (Juventus), Laura Fusetti (AC Milan), Elena Linari (Bordeaux), Tecla Pettenuzzo (AS Roma), Linda Tucceri Cimini (AC Milan);

Centrocampiste: Valentina Bergamaschi (AC Milan), Sofia Cantore (Florentia), Arianna Caruso (Juventus), Valentina Cernoia (Juventus), Aurora Galli (Juventus), Manuela Giugliano (AS Roma), Marta Mascarello (Fiorentina), Martina Rosucci (Juventus);

Attaccanti: Barbara Bonansea (Juventus), Valentina Giacinti (AC Milan), Cristiana Girelli (Juventus), Daniela Sabatino (Fiorentina), Stefania Tarenzi (Inter).

Il programma

Lunedì 30 Novembre
Ore 17.15 Allenamento MD-1 allo Stadio di Viborg

Martedì 1° Dicembre
Ore 17.15 Gara Danimarca-Italia

Mercoledì 2 Dicembre
Ore 10 Rientro in Italia

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Alice Pignagnoli, portiere Cesena Femminile: “Contenta di essere tornata in campo. Piazzamento? In linea con le aspettative”

Il Cesena è stato sconfitto per 1-0 dal Brescia, scivolando così al sesto posto della Serie B. Le cavallucce però hanno ritrovato un elemento di spicco: si tratta di Alice Pignagnoli portiere classe ‘88, e dopo due mesi aver dato alla luce la piccola Eva è tornata a difendere i pali cesenati.

Alice finalmente sei tornata in campo e la voglia si è vista.
«Sono contenta di essere tornata a disputare una partita di campionato dopo aver giocato in Coppa Italia contro il Milan. Contro il Brescia speravo in un risultato migliore. Ogni settimana mi sento meglio e vado avanti con il percorso di crescita».

Il piazzamento del Cesena è in linea con le aspettative?
«Assolutamente sì, la squadra è stata costruita intelligentemente dal direttore sportivo per cercare di essere competitiva con tutte, e dopo qualche settimana di studio, abbiamo trovato quelle quadrature che sono importanti per fare bene».

Com’è secondo te questa Serie B?
«Secondo me è un campionato molto equilibrato: ogni domenica ti devi giocare con la fame e la cattiveria per avere i tre punti, e chi avrà questa costanza potrà arrivare in fondo».

Finalmente il calcio femminile italiano ha sposato il professionismo.
«Speriamo vada in questa direzione. Io ho avuto il piacere di aver visto crescere il calcio femminile. Sono felice che anche in Serie B sia arrivata a questo livello di competitività e di professionalità negli staff, giocatrici e strutture. Ora abbiamo bisogno di avere quelle tutele necessarie per proseguire questa professione».

Lo sport e la maternità possono andare insieme?
«Possono andare insieme: mi sento meglio ora, nonostante abbia partorito dopo tre mesi, perché avere un figlio è una cosa che ti dà e non ti toglie. È chiaro che bisogna essere seguiti costantemente da degli staff preparati. Per questo serve il professionismo, per essere più professionali e avere ancora migliori prestazioni sui campi».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cesena FC Femminile e Alice Pignagnoli per la disponibilità.

Photo Credit: Elia Soregaroli

9 mesi di squalifica per l’ex mister Fossati

Il giorno della sentenza è arrivato.

Per il mister Maurizio Giuseppe Fossati, squalifica di 9 mesi, fino al 31 agosto 2021, per gli insulti sessisti e di bodyshaming nei confronti delle sue ex atlete. Denigrate e derise, inoltre, per l’orientamento sessuale.

La procura federale, però, aveva chiesto cinque anni e lo strappo del tesserino da allenatore. La commissione disciplinare, incaricata di esaminare il caso, ha deliberato con una pena discutibile di appena 9 mesi, accogliendo la memoria difensiva del mister accusato presentata da parte del suo avvocato.

Le motivazioni della sentenza sono ancora in attesa e non è escluso il ricorso da parte della difesa per chiedere l’annullamento del procedimento.

Cambiamenti nel calcio europeo: Bayern, PSG e Manchester United guidano i campionati davanti agli storici dominatori Wolfsburg, Lione e Arsenal o Chelsea

PSG Francia
PSG Francia

La stagione 2020-21 è una stagione di grandi cambiamenti nel calcio europeo. Il Barcellona al momento è terzo in classifica ma ha ben 3 partite da recuperare e ha già vinto lo scontro diretto contro l’Atlético che ora ha la prima posizione in classifica assieme al Granadilla con 2 punti in più delle blaugrana. Inoltre il Real Madrid e il Levante potrebbero rientrare nella corsa alla Women’s Champions League 2021-22.
In Francia, Inghilterra e Germania invece la leader è stata sconfitta dalla sfidante. Riuscirà la rivale a mantenere la leadership fino alla fine?

Nel Paese transalpino, il PSG ha battuto l’Olympique Lyonnais dopo quasi quattro anni senza sconfitte. Il Lione ha vinto gli ultimi 14 campionati, mentre il PSG è stato otto volte vicecampione. La classifica dice 25 punti per le parigine mentre il Lione segue a 24.

Anche in Germania il Bayern Monaco ha battuto il Wolfsburg per 4-1 nella penultima giornata. Le ospiti hanno messo fine all’inviolabilità della porta del Bayern dopo che il Wolfsburg ha vinto gli ultimi 4 campionati mentre le bavaresi avevano vinto la Frauen Bundesliga nel 2015 e 2016.

Anche in Inghilterra, il campionato più equilibrato, il Manchester United è primo con 1 punto sull’Arsenal e 3 sul Chelsea che però ha una partita in meno. Le Red Devils hanno vinto 1-0 con le Gunners e pareggiato con le Blues di Pernille Harder, appena eletta miglior giocatrice dell’anno da As. Le due londinesi hanno 3 titoli a testa, ma quest’anno la competizione è accesissima con le Red Devils di Ona Battle e l’Everton di Damaris Egurrola che vogliono dire la loro in questa fantastica Premier League.

PSG, Bayern Monaco e Manchester United riusciranno quindi a mantenere la vetta fino in fondo o la maggior esperienza dell’Olympique Lyonnais, del Wolfsburg e dell’Arsenal avranno la meglio? Non vi resta che seguire i campionati con noi su Calcio Femminile Italiano.

Credit Photo: Pagina Instagram PSG Féminines

Voglio giocare!

Olivia è di Roma, ha sette anni e ama il calcio. E’ “pure forte”, dice lei, e vorrebbe esserlo ancora di più allenandosi e giocando nella squadra sotto casa. Ma le viene vietato, in quanto la società sportiva, vicino a casa sua, prevede la possibilità di iscrizione per le femmine solo ad alcune attività da loro catalogate “Sport in Rosa”, rimarcando un vecchio, radicato quanto assurdo stereotipo della nostra società.

Un’insensata discriminazione di genere che crea ancora purtroppo tanti, troppi casi in Italia in cui viene negato ad delle bambine di gioire, divertirtsi e realizzarsi praticando lo sport che amano. Fattore sociale che colpisce tutti mettendo a dura prova ad esempio i maschietti che amano danzare.

Quando capiremo che i bambini sono il nostro bene più prezioso?
Quando il pensiero comune sarà impegnato perché vengano tutelati i loro sogni, i loro talenti le loro passioni?
Partecipa a questa indagine compilando il questionario e divulgandolo.
Insieme per cambiare in meglio lo sport abbattendo stereotipi e pregiudizi.


SOSTIENI IL CALCIO FEMMINILE: CLICCA E COMPILA IL FORM!

Questionario per giocatrici (minorenni):
https://forms.gle/jco7Lx4VHJMC32uU8

Questionario per genitori di calciatrici:
https://forms.gle/3HFTxdn1RcDiKW828

Questionario per dirigenti:
https://forms.gle/krEAE68Vs8krFseS8


Roberto Pirovano
Laureando in Scienze Motorie indirizzo Calcio
presso Università San Raffaele di Roma patrocinata da FIGC e Coni.

 

GSD Olimpic 1971: intervista alle calciatrici Asia Arrighi e Micaela Cappelletti

Una delle squadre ai nastri di partenza del torneo di Eccellenza ligure è il GSD Olimpic 1971. La squadra genovese, allenata da Simone Arrighi, è presieduta da Alessandro Camino e vede nella sua rosa da tre anni Asia Arrighi, punta classe 1997 di Prà e Micaela Cappelletti, difensore classe 1999 di Genova. Abbiamo raggiunto, in una breve intervista, le due calciatrici, capitano e vice della squadra, per conoscere meglio la realtà rosso-verde.

Ragazze come vi siete avvicinate a questo sport e quali sono state le esperienze precedenti a questa annata?
Asia:Mi sono avvicinata al calcio grazie a mio padre e da piccola giocavamo sempre assieme. La nostra famiglia, poi, è composta prettamente da persone che giocavano a calcio, quindi è il nostro pane quotidiano. Prima di approdare al Gsd Olimpic 1971 ho militato nelle giovanili della Praese, nel Lagaccio, nel Vado femminile e nel Genoa Cfg“.
Micaela: “Mi sono avvicinata al calcio grazie a mio papà e grazie al torneo Ravano. Mia sorella, di due anni più grande, si era iscritta con la scuola e io andavo con lei a fare gli allenamenti. Dopo il torneo, a 10 anni, ho iniziato a giocare in una vera e propria squadra, il Meeting Club, tra Under 12 e Under 14. Dopo per me un anno di UISP a 7, nel Bavari, e poi i primi passi sul campo a 11 con il Ligorna a 16 anni. Sono passata poi al Genoa Cfg dove sono rimasta per 2 anni”.

Asia sei il capitano di questa squadra cosa significa per te portare la fascia al braccio?
“Ho sempre pensato che il capitano in una squadra sia il ruolo più difficile in assoluto, è come un secondo mister ma in campo con le compagne. Deve saperle aiutare nei momenti di difficoltà, cercare di spronarle caricandole. Il capitano è anche quella persona che deve dare l’esempio, e sono molto onorata di portare la fascia al braccio”.

Micaela come è andata la passata stagione in campionato e come avete vissuto lo stop della passata primavera?
“Lo stop è stato un po’ difficile come penso per tutti. Per la nostra squadra in particolare perchè abbiamo tante ragazze che non hanno mai giocato a calcio e altrettante nuove che vengono da altre squadre. Ci stavamo impegnando molto per aiutarle sia nell’integrazione sia nel miglioramento. Fermarci è stato un po’ come buttare via parte del percorso raggiunto e so che quando riprenderemo dovremo impegnarci almeno il doppio per recuperare”.

Asia il vostro gruppo si è è rinnovato rispetto allo scorso anno? Con quale spirito siete tornate a disputare i primi allenamenti?
“Rispetto allo scorso anno abbiamo ragazze nuove, più piccole e magari alcune alle prime armi. Per noi la cosa più importante è che le ragazze riescano ad integrarsi al meglio nel gruppo, che crescano non solo dal lato calcistico ma anche dal lato caratteriale. Abbiamo riiniziato gli allenamenti con la voglia di spaccare il mondo, con la voglia di rivivere lo spogliatoio e di divertirci di nuovo tutte assieme”.

Michela questo torneo di Eccellenza come era iniziato per voi? Con quali obiettivi affronterete questa annata? Come avete metabolizzato il nuovo stop?
“Il torneo di Eccellenza era iniziato bene ma abbiamo fatto solo una partita. Credo che gli obiettivi principali saranno quelli legati al tornare alla normalità quindi recuperare la forma fisica, i rapporti con le ragazze nuove, aiutarle e darci man forte per affrontare qualsiasi tipo di problema. Per noi è importante anche la sfera psicologica, non solo quella fisica, grazie soprattutto al mister che è sempre disponibile anche per problemi personali”.

Asia di che livello reputi il campionato di Eccellenza ligure?
“Il campionato d’Eccellenza ligure direi che è di medio livello. Purtroppo ci sono poche squadre e quindi di conseguenza giochiamo sempre contro le stesse persone e squadre più volte durante la stagione. Spero che con il tempo questo possa cambiare con la nascita di nuove squadre”.

Micaela come sta crescendo il movimento femminile in Liguria?
Il calcio femminile nella nostra regione, rispetto a quando ero più piccola, alcuni passa avanti li ha fatti. Sono nate il Genoa e la Sampdoria offrendo così un’opportunità di calcio professionistico anche a noi femmine. Per il resto più si cresce più le ragazze diminuiscono, chi per lavoro chi per altro, di fatti non ci sono molte squadre. Ad esempio non ne esistono nella mia zona e dintorni, ovvero Sturla“.

Il vostro ricordo più bello legato al calcio?
Asia:Il più bel ricordo legato a questo sport direi sia quello in cui ho potuto ricominciare a correre e calciare il pallone dopo l’infortuno al legamento crociato. Inoltre ricordo con affetto la prima convocazione con la Rappresentativa della Liguria”.
Michela: “Grazie a questo sport ho conosciuto la mia migliore amica, Isabel, quindi mi ricordo di tutte le risate e a volte anche pianti fatti insieme. Per me calcio vuol dire soprattutto famiglia: mio papà, allenatore dei portieri, mi ha sempre accompagnato in questo percorso standomi sempre vicino e supportandomi. Non sono solita fare goal, essendo un difensore, però un giorno è capitato e il mio primo pensiero è stato subito rivolto a lui. Con la Rappresentativa, poi, abbiamo giocato contro il Lazio ed era un pò una questione di vita e di morte. Ho visto tutte le mie compagne impegnarsi al massimo, e quando abbiamo vinto molte di loro sono scoppiate in lacrime per la felicità. Nonostante ci conoscessimo da poco questo mi ha dimostrato che l’unione fa la forza, e quanto sia gratificante e bello fare parte di una squadra ed essere legate tutte dallo stesso obiettivo”.

Pamela di Marzo: Torneremo presto a divertirci insieme

Buona parte del mondo calcistico femminile è ancora ai box, in attesa di direttive, protocolli e condizioni adeguate. Questo però non impedisce alle atlete di allenarsi, come racconta Pamela Di Marzo dell’Independent.

“Dopo tanti mesi di inattività stavamo finalmente iniziando ad ingranare sotto l’aspetto fisico e stavamo iniziando a lavorare sui nuovi principi tattici come vuole il Mister. E’ stato un vero e proprio peccato interrompere, ma sono sicura che riusciremo a trovare gli ingranaggi giusti anche in poco tempo. Abbiamo fatto delle amichevoli che sono servite a farci conoscere dal Mister e a conoscerci come gruppo, visti i tanti innesti. Il Mister ci ha detto cosa vorrebbe e stavamo lavorando bene, ma la strada e lunga”.

Nonostante i vari innesti, l’Independent si dimostra essere un gruppo molto coeso anche fuori dal campo: “Siamo un gruppo molto compatto ma che deve conoscersi bene calcisticamente e  trovare quella complicità nelle giocate, siamo solo all’inizio. Dobbiamo avere fame di vittorie, è sempre stato questo il motore dell’Independent e deve continuare ad esserlo. Torneremo presto a divertirci insieme“.

Gli obiettivi della squadra sono chiari e si spera quanto prima di riuscire a conseguirli sul campo: “Vogliamo portare questa maglia in altri palcoscenici, la Società merita tanto, in questo periodo difficile ci sta dimostrando attenzione e dedizione, e questo è importante per noi”.

Credit Photo: Ufficio stampa Independent

Riepilogo 9a giornata: Como vola in vetta, Brescia e Chievo fanno colpo grosso

La nona giornata di Serie B, che ha visto nuovamente rinviate quattro gare, è stata messa agli archivi.

Il Como vola al comando della cadetteria, sconfiggendo in rimonta un Pomigliano che ha rivisto il campo dopo un mese di “pausa forzata”. Le campane hanno tenuto testa alla formazione comasca, confermandosi come candidata alla promozione, dimostrando di meritare le posizioni di vertice della Serie B.

Colpo grosso per il Brescia che ha la maglio sul Cesena: le leonesse salgono in seconda posizione, per le cavallucce invece si è trattato di una bocciatura, ma col Vicenza si piò riprendere il discorso Serie A.

Chiudiamo con l’altro clamoroso risultato di giornata, ovvero che il Chievo Verona espugna il campo del Tavagnacco: un successo di grande valore, perché le clivensi non solo hanno saputo rimontare allo svantaggio iniziale, ma anche a reggere l’urto del ritorno friulano e di portarsi a casa tre punti preziosi per il campionato.

 

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