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FA Women’s Super League: Alex Morgan fa il suo debutto con il Tottenham

La superstar mondiale Alex Morgan ha fatto il suo tanto atteso debutto con il Tottenham durante il loro pareggio per 1-1 con il Reading.

Erano passati 444 giorni dall’ultima volta che Morgan aveva messo piede in campo, avendo dato alla luce sua figlia Charlie a maggio. L’attaccante ha firmato per le Spurs il giorno della scadenza della finestra di mercato; le attenzioni furono improvvisamente suscitate quando Morgan fu nella lista delle convicate delle Spurs per la partita contro il Reading.
Ricordiamo tutti i famigerati quarti di finale di FA Cup tra Tottenham e Arsenal. Morgan, fresca di firma, è stata portata in panchina. Ed è qui che è rimasta per tutti i 90 minuti, con la telecamera che la inquadrava ogni volta che si verificava un’interruzione di gioco. Morgan che beve, Morgan che indossa una maschera per il viso, Morgan che sembra un po’ fredda.

Ma ieri doveva essere la volta buona. Con il punteggio di 1-1, e il tiro di Brooke Chaplen annullato da un colpo di testa di Ashleigh Neville, è arrivato il momento del debutto di Alex Morgan. È entrata nella mischia a 20 minuti dalla fine, la 169 volte nazionale statunitense che sostituisce l’ex attaccante 22enne del Millwall, Rianna Dean.
Sono stati gli ospiti a spingere per la vittoria, con le Spurs in gran parte accampati nella propria metà campo nel tentativo di aggrapparsi a un punto combattuto contro una squadra decente come il Reading; di conseguenza, Morgan ha visto pochissimo la palla e non è stata in grado di esercitare la sua qualità di classe mondiale sul campo di gioco, comprensibile dato che non ha giocato in modo competitivo per 15 mesi e le è stato dato un cameo di 20 minuti.

Anche se è stato un debutto breve e tranquillo, ha messo minuti nelle gambe che saranno vantaggiosi, specialmente ora con alcuni che iniziano a speculare se Morgan apparirà tra le titolari prima della scadenza del suo contratto a breve termine.

Credit Photo: Forbes

Stadio Dorico chiuso dall’Anconitana, Ancona Respect: “Fateci allenare”

Dopo l’ultimo comunicato, l’Ancona Respect nella persona della presidentessa Silvana Pazzagli è tornata ad alzare la voce dopo la chiusura dello Stadio Dorico da parte dell’Anconitana e quindi l’impossibilità di effettuare gli allenamenti.

“Prendiamo innanzi tutto atto che il giorno venerdì 6 novembre, ci è arrivata la comunicazione ufficiale da parte dell’Anconitana della chiusura dello Stadio Dorico avvenuta in data 26 ottobre 2020, dopo numerosi solleciti da parte nostra in merito alla questione. Siamo pienamente consapevoli della situazione emergenziale con la quale ci confrontiamo  ogni giorno nei differenti ambiti di vita. L’informazione e la formazione in questo periodo sono indispensabili soprattutto per associazioni sportive come la nostra, che quotidianamente si relazionano con decine di tesserati e le loro rispettive famiglie. Da quest’ultimi si è palesata l’esigenza di continuare ad allenarsi, così come stanno facendo altre società sportive, predisponendo i dispositivi che lo stesso protocollo della Figc impone e che scrupolosamente osserviamo sia adesso che prima dell’aumento dei contagi. In questo preciso momento anche l’ultimo dpcm non prevede assolutamente lo stop degli allenamenti e, con le indicazioni emanate dalla stessa Figc, la nostra Società vuole continuare a praticare gli allenamenti e per questo continuare ad usufruire dello Stadio Dorico di cui dispone per le ore concordate con il Comune e con lo stesso gestore.

Si rammenta che lo stesso impianto è di proprietà del Comune, ovvero un bene comune che appartiene alla collettività, indipendentemente da chi di volta in volta lo prende in gestione. Con la presente non vogliamo contestare la scelta, per altro legittima, della U.S. Anconitana di voler interrompere gli allenamenti del suo settore giovanile e della prima squadra. Ciò che riteniamo inaccettabile è che la stessa scelta venga fatta per le altre società che usufruiscono dell’impianto sportivo e che a differenza della U.S. Anconitana vogliono e pretendono di continuare ad allenarsi sotto la propria ed esclusiva responsabilità. Ci chiediamo, come già espresso nella mail inviata al Comune di Ancona, se il regolamento preveda che un ente privato possa arbitrariamente disporre dell’apertura e chiusura di un bene comune senza una disposizione ufficiale. Concludiamo specificando che l’imposizione di questa chiusura ci ha già recato importanti danni al percorso sportivo e sociale avviato. Danni che ricadono soprattutto sulle nostre tesserate che ci hanno scelto per la tipologia e la particolarità delle attività che offriamo. Per quanto sopra detto ci auspichiamo che già dal prossimo martedì possiamo riprendere la nostra normale attività, dpcm permettendo”.

Doppio Giacinti: le rossonere vincono a Napoli

Una vittoria brutta, difficile ma essenziale. Le rossonere ripartono soffrendo dopo la sosta, ma riescono a superare il Napoli grazie a una doppietta di capitan Giacinti. Una sofferenza che si concentra unicamente nel finale, dopo il rigore dell’1-2 e l’espulsione per doppio giallo di Vitale: ma la squadra si è compattata, ha chiuso tutti gli spazi rispedendo al mittente ogni iniziativa. Era difficile tornare in campo ed essere brillanti dopo quasi un mese, ma il risultato per una volta giustifica una prestazione meno scintillante del solito, contro un’avversaria alla ricerca disperata di punti. La formazione di Mister Ganz vince la terza partita consecutiva e sale a 18 punti in classifica, in attesa del big match di domenica tra Juventus e Sassuolo. Domenica prossima al Vismara arriva la Roma, non si può abbassare la guardia.

LA CRONACA
Napoli molto aggressivo, anche eccessivamente, nelle prime battute del match, ma sono le rossonere a sbloccare il risultato: al 15′ una punizione di Tucceri Cimini viene deviata con il braccio in barriera. Calcio di rigore che Giacinti trasforma perfettamente. Doppia occasione per lo 0-2 al 40′, ma il portiere avversario Perez è bravissima in uscita prima su Salvatori Rinaldi e poi sul tentativo di Giacinti, premiata a inizio partita come ex di turno.

A inizio ripresa, sale di tono il Milan e gli effetti sono devastanti: Rask impegna Perez con un gran destro al 50′; un minuto più tardi annullato il raddoppio a Deborah Salvatori Rinaldi per fuorigioco. Il gol è nell’aria e arriva al 54′: Fusetti, dopo un sinistro rimpallato di Salvatori Rinaldi, calcia di destro e trova la scivolata vincente ancora di Giacinti, che mette ancora il suo sigillo per lo 0-2. Le rossonere gestiscono il risultato fino all’83’, quando Gallipò indica il dischetto dopo un intervento in area di Vitale su Goldoni. Per Francesca è il secondo giallo e la stessa Goldoni dal dischetto non sbaglia. Nel convulso finale in inferiorità numerica il Milan concede poco o nulla e porta a casa la posta piena.

IL TABELLINO

NAPOLI-MILAN 1-2

NAPOLI (4-4-2): Perez, Huynh, Nencioni, Oliviero, Hjohlman (27’st Cameron), Kubassova (19’st Beil), Goldoni, Jansen, Nocchi, Capparelli (34’st Jacinta), Popadinova. A disp.: Franco, Franchetti, El Bastali, Catalano, Gallo, Di Marino. All.: Marino.
MILAN (3-5-2): Korenčiova; Vitale, Fusetti, Agard; Rizza, Grimshaw (41’st Spinelli), Jane, Rask (11’st Kuliš), Tucceri Cimini; Giacinti, Salvatori Rinaldi (11’st Dowie). A disp.: Piazza; Bergamaschi, Mauri, Morleo, Nano, Šimić. All.: Ganz.

Arbitro: Gallipò di Firenze.
Gol: 16′ rig. Giacinti (M), 9’st Giacinti (M), 39’st rig. Goldoni (N).
Ammonite: 13′ Kubassova (N), 23′ Popadinova (N), 35′ Vitale (M), 48’st Oliviero (N).
Espulsa: 38’st Vitale (M).

Credit Photo: Fabrizio Brioschi

 

Jenni Hermoso giocatrice dell’anno per i lettori di AS

Jenni Hermoso Barcellona
Jenni Hermoso Barcellona

I lettori e le lettrici di AS hanno incoronato i migliori giocatori dell’anno.
Per quanto riguada il calcio femminile, la preferita dagli internauti è l’attaccante del Barcellona Jenni Hermoso, pichichi della Primera Iberdrola con la compagna di squadra Alexia Putellas che la segue in questa speciale classifica. Hermoso e Putellas combattono anche per diventare la massima goleador in maglia blaugrana. Hanno entrambe 120 reti e cercano di superare il record di Sonia Bermúdez che ne ha segnati 123 fino al 2015. Al terzo posto, forse la miglior giocatrice europea in questo momento, Pernille Harder del Wolfsburg, arrivata in finale in Women’s Champions League contro il Lione e scarpa d’oro femminile con 38 reti.

Per il settore maschile, il primo in classifica è Robert Lewandowski, che ha trionfato nella Champions League con il Bayern Monaco. Un giudizio che mi sento di condividere dato che è anche il miglior marcatore della Champions League e della Bundesliga. Dietro Lewandowski ecco Messi e Benzema.
Oltre al voto degli internauti, ci sarà il giudizio della giuria che peserà per il 75%. Tra i giurati vari giornalisti di AS e della Cadena Ser. I finalisti saranno annunciati l’11 novembre e il 16 novembre si conosceranno i vincitori. La cerimonia di premiazione sarà realizzata il 27 novembre attraverso i canali di as.com durante il congresso WSF Live che si terrà dal 23 al 27 novembre.

Ecco la top 10 dei voti sia del settore maschile che femminile:

 

MASCHILE

FEMMINILE

Lewandowski: 36%

Jenni Hermoso: 22%

Messi :15%

Alexia Putellas: 19%

Benzema:11%

Pernille Harder: 9%

Cristiano: 9%

Sarah Bouhaddi: 7%

Mbappé: 6%

Wendie Renard: 7%

Kimmich: 5%

Vivianne Miedema: 6%

Courtois: 3%

Sandra Paños: 6%

Davies: 3%

Lena Oberdorf: 5%

De Bruyne: 3%

Christiane Endler: 4%

 

Photo: Jenni Hermoso, Instagram

 

Antonio Cincotta, Fiorentina Femminile: “gara di Roma spot per il calcio femminile. A Bari per tornare alla vittoria”

Antonio Cincotta ha parlato ai media ufficiali al termine di Roma-Fiorentina. Il tecnico gigliato ha commentato la bellissima gara giocata al Tre Fontane contro le capitoline. “E’ stata un match bellissimo – dice il coach viola – rocambolesco, con multipli cambi di fronte. Siamo partiti bene andando in vantaggio con Sabatino. Poi siamo stati rimontati con un goal bellissimo di Serturini. Ho visto comunque le ragazze indomite, hanno lottato su ogni pallone”.

La partita, terminata 2-2, è stata emozionante, “uno spot per il calcio femminile”, sottolinea l’allenatore lombardo. “Al cospetto di un avversario molto forte come la Roma il pareggio ci sta. Abbiamo giocato una partita di testa ma soprattutto di cuore”. Per la Fiorentina si profila l’impegno a Bari nel prossimo fine settimana. La gara con le giallorosse ha fruttato alcune certezze: “ripartiamo da questo punto e dalla goleada in Coppa. C’è la consapevolezza di esserci lasciati alle spalle un periodo negativo”.

“Andremo a Bari a testa alta. Perché noi siamo la Fiorentina, siamo consapevoli di chi siamo e cosa vogliamo. Andremo un Puglia per tornare a fare ciò che sappiamo fare meglio. Per riprenderci la vittoria”, conclude Cincotta.

I mental coach di Serturini e Pettenuzzo: “La nostra funzione è potenziante”

«Tirare fuori il meglio dalle potenzialità di un atleta». Questo è il compito del mental coach, una figura che negli ultimi anni sta prendendo piede nel calcio, maschile o femminile che sia. Svolgono questo ruolo anche Nicolò Gatta e Filippo Polverelli, membri di Inner Skills che collaborano con Annamaria Serturini e Tecla Pettenuzzo della Roma Femminile.

Quando è utile affidarsi a un mental coach?
«In qualsiasi momento. Noi basiamo il nostro lavoro sulla crescita professionale e personale delle atlete. Ognuna è a un livello diverso di questa crescita, c’è chi si esprime al massimo del proprio potenziale e chi un po’ meno. Noi lavoriamo per ottenere il meglio da quello che hanno dentro. Abbiamo una funzione potenziante, non per forza di “risolutori di problemi”».

Quanto incide sul rendimento in campo delle atlete?
«È strettamente correlato. La crescita poi avviene tanto anche nei momenti extra campo. A giocare alla fine sono le atlete, quindi è importante lavorare sulle dinamiche interne su ogni piano. Noi abbiamo delle conoscenze a livello calcistico che ci aiutano a capire i meccanismi, per non tralasciare nessun aspetto».

Il Covid-19, con tutto quello che comporta, ha inciso sul vostro lavoro?
«Il fatto che dalla ripartenza ad agosto la Serie A femminile non si sia fermata ha fatto sì che non ci fossero criticità particolari. Un vantaggio per noi è che spesso comunque lavoriamo in smart-working».

Collaborate anche con l’ex Roma Di Criscio. Come è stato il suo recupero dall’infortunio grave durante il lockdown?
«Sicuramente è stata una situazione delicata, ma lei l’ha gestita da grande professionista. Inoltre la Roma l’ha assistita e le ha dato grande supporto sotto tanti punti di vista. C’è da dire che però il lockdown in una situazione simile da un certo punto di vista potrebbe aver aiutato: l’atleta sa di avere il tempo di recuperare la forma e si basa su quello. È stata gestita nel migliore dei modi da tutti»

Serturini e Pettenuzzo in campo e nello spogliatoio hanno ruoli ben diversi. Cosa cambia per voi?
«Il nostro lavoro si adatta in base al momento di crescita e alle necessità delle calciatrici, ognuna di loro esprime le sue potenzialità a modo suo e quindi anche in base a quello che la squadra si aspetta da loro. C’è differenza anche in relazione al ruolo in campo, cambiano gli obiettivi».

E loro in che momento sono?
«Stanno facendo entrambe un grandissimo lavoro. Annamaria vuole consolidare la sua importanza e lo sta facendo, Tecla invece si impegna per crescere e affermarsi al top».

Come si prepara una calciatrice a un big match?
«Richiede la stessa preparazione che necessita una partita contro l’ultima in classifica. Noi ci siamo per spingerle a dare sempre il massimo e anzi ci sono partite in cui la motivazione la trovano da sole, senza ulteriori aiuti. Noi le aiutiamo a creare una strategia personale in modo da gestire la pressione e i momenti critici. Poi i risultati nel calcio dipendono anche dal resto della squadra, noi incidiamo in termini individuali».

Una chicca su Tecla e una su Annamaria?
«Senza andare troppo nel personale, ti dico che a volte Tecla ci chiede contro chi sia la prossima partita, tanto è il valore che dà a ogni avversario. A volte distaccarsi dall’impegno e dal risultato sportivo aiuta a rendere di più nel momento del bisogno. Su Serturini è di una testardaggine agonistica unica. Ogni volta mi dice “Dobbiamo volare!”. È sempre carica e pronta a dare il massimo. Tutto ciò per dire che l’approccio a ogni gara è soggettivo, così come lo è la mentalità vincente».

Credit Photo: Domenico Cippitelli

 

San Gimignano vince con cuore e grinta!

Con il rinvio del match contro il Cittadella Padova, valido per il secondo turno della Coppa Italia «Timvision», la Florentia San Gimignano torna a giocare dopo 3 settimane dalla sconfitta di Sassuolo. E dopo 28 giorni dalla vittoria contro il Napoli, la squadra neroverde è di nuovo di scena al Santa Lucia: rivale di giornata l’Empoli, per il secondo derby toscano della stagione.
Le prime azioni sono di studio. Poi è l’Empoli che, al 9’, sugli sviluppi del secondo calcio d’angolo della gara, trova la rete del vantaggio con Prugna. Si conclude, così, dopo 4 partite, 2 gare della stagione passata e 2 della stagione in corso, la striscia di imbattibilità casalinga della porta della Florentia. Le azzurre di mister Spugna, dopo pochi minuti, avrebbero l’occasione per raddoppiare, ma Friedli, la numero 1 svizzera, all’esordio in campionato, salva su Domping.
La prima conclusione verso la porta di Cappelletti della Florentia arriva al diciassettesimo: con il tiro alto di Anghileri. A parte un sinistro di Cinotti, dal limite dell’area, che esce a lato della porta della squadra delle torri, la partita prosegue senza emozioni. Al 38’ minuto, su palla recuperata da Florin Wagner, Luisa Pugnali lascia partire un sinistro da fuori area, che viene controllato facilmente da Capelletti. E dopo un minuto di recupero le squadre tornano negli spogliatoi.

È un’altra Florentia quella che entra in campo nel secondo tempo, non solo per l’ingresso in campo di Martinovic e di Cantore, al posto di Anghileri e di Nilsson: al 47’ un tiro di mancino, dal limite dell’area, di Bardin viene deviato in calcio d’angolo e sugli sviluppi del corner Pisani non riesce a colpire la palla. Due minuti più tardi il tiro di Re finisce di poco alto e al 51’ una conclusione dal limite di Pugnali viene parata da Capelletti. Per l’Empoli solo azioni di alleggerimento nella ripresa. La continua pressione delle padrone di casa porta al meritato pareggio: dopo una caparbia azione, Bardin serve Pugnali che sprigiona un destro imparabile per Cappelletti per l’1-1 dopo 57 minuti di gioco. Dopo 3 giri di lancette arriva il gol del vantaggio delle padrone di casa: è ancora Bardin che, lanciata sulla destra da Ceci, da fondo campo serve una palla che Cantore, al quarto gol stagionale, deve solo spingere in rete.
L’Empoli prova subito una reazione, ma Friedli blocca a terra un tentativo di Domping.
Al 32’ Bianca Bardin, premiata come miglior in campo a fine gara dall FIGC, potrebbe suggellare la sua splendida prestazione, ma il suo tiro da fuori coglie la base del palo. La reazione delle ospiti arriva negli ultimi minuti di gioco, ma Friedli blocca con sicurezza. Nel primo minuto del recupero, Cantore spreca l’occasione per chiudere i conti sul 3-1, da ottima posizione, spara alto. Friedli sigilla il risultato nell’ultima occasione delle azzurre allo scadere.

La Florentia San Gimignano conquista il primo derby toscano in seria A e allunga a 10 la serie di risultati positivi al Santa Lucia: 9 vittorie e 1 pareggio. L’ultima squadra a portare via dei punti dal comunale con vista sulle torri è stata la Juventus, che sarà il prossimo avversario per le ragazze di mister Carobbi: l’appuntamento è sabato prossimo alle 14.30 sempre al Santa Lucia.


Serie A Tim VIsion, 7° Giornata, Sabato 7 Novembre 2020, ore 14.30
Stadio “Santa Lucia” – San Gimignano
Florentia San Gimignano – Empoli Femminile 2-1 (0 -1 )

Florentia San Gimignano: Friedli, Ceci, Dongus (C), Pisani, Imprezzabile (70’ Bursi), Bardin, Wagner, Re, Anghileri (46’ Martinovic), Nilsson (46’ Cantore), Pugnali (85’ Dahlberg)
All. Stefano Carobbi
A disposizione: Tampieri, Lonni, Martinovic, Dahlberg, Kuenrath, Bursi, Cantore, Rodella, Giacobbo

Empoli Femminile: Cappelletti, Di Guglielmo (C), Brscic, Prugna, Polli (64’ Toniolo), Cinotti, Acuti (80’ De Rita), Domping, Giatras, Bellucci (80’Morreale), Miotto

All. Alessandro Spugna
A disposizione: Fedele, Varriale, Knol, De Rita, Glionna, Toniolo, Morreale

Direttore di gara: Sig.ra Marotta (Sapri)

Primo Assistente: Sig. Carpi Melchiorre (Orvieto)
Secondo Assistente: Sig.ra Trasciatti (Foligno)

Tabellino: 9’ Prugna; 56’ Pugnali, 59’ Cantore


Ammonizioni: Dongus, Bardin e Giatras

Viaggio per l’Italia alla ricerca del Calcio Femminile

Com’è sviluppato il calcio femminile nel territorio italiano? In che categorie si trovano le squadre femminile del Club Professionistici di Serie A e B maschile? Si sono organizzate tutte allo stesso modo?
Che importanza gli danno e le vedono come un futuro Asset su cui costruire le fondamenta del Club?

Queste sono le domande che al giorno d’oggi circondano il mondo del calcio femminile italiano. Con il trascorrere del tempo si sta constatando sempre di più come questo movimento ha una notevole importanza dal punto vista sia sociale che sportivo. L’obiettivo di questa rubrica vuol essere di provare a rispondere alle domande dell’incipit e coinvolgere voi, lettori, in questo lungo viaggio per l’Italia calcistica. L’appuntamento avrà cadenza settimanale così avrete il tempo di inoltrare alla redazione le vostre considerazioni ed eventuali curiosità.

Per poter iniziare questo percorso bisogna vare le giuste base di partenza.

Innanzitutto, bisogna fare un po’ di storia: nel 2015 la F.I.G.C. ha deciso di lanciare l’integrazione tra il professionismo maschile con l’attività calcistica femminile. Per dare una svolta decisa al movimento del calcio femminile, la F.I.G.C. lo ha inserito tra i criteri (economico-finanziari; infrastrutturali; sportivi-organizzativi) necessari per ottenere la Licenza Nazionale per partecipare ai Campionati Professionistici Maschili.

Le norme introdotte furono: “’impegno a tesserare almeno ulteriori 20 calciatrici Under 12, rispetto alla stagione precedente, all’interno del proprio settore giovanile”, poi dalla stagione 2017/2018 si è aggiunta un nuova norma “le società dovranno partecipare al Campionato Giovanissime con almeno una squadra di calcio femminile (fermo restando il tesseramento di almeno 40 calciatrici Under 12), e dalla stagione sportiva 2019/2020, dovranno partecipare al Campionato Allieve con almeno una squadra di calcio femminile (fermo restando il tesseramento di almeno 40 calciatrici Under 12 e la partecipazione al Campionato Giovanissime con almeno una squadra di calcio femminile)”. In alternativa all’obbligo di tesserare 20 giovani calciatrici per la categoria Under 12, la F.I.G.C. dà la possibilità alle società di Serie A e B maschile di acquisire “il titolo sportivo, ovvero partecipazioni di controllo, di una società di calcio femminile affiliata alla F.I.G.C. partecipante ai Campionati di Serie A o di Serie B” o, terza possibilità, se il club “conclude accordi di licenza, per l’utilizzo della denominazione, del marchio e dei segni distintivi, validi per la stagione sportiva 2016/2017 con società di calcio femminile affiliata alla F.I.G.C. partecipante ai Campionati di Serie A o di Serie B, con sede nella stessa provincia”.

L’obiettivo di queste norme vincolati per i Club Professionistici di Serie A e B Maschile hanno avuto pregio di aumentare negli anni in maniera esponenziale la visibilità del calcio femminile. Un esempio significativo è l’incremento di audience che ha raggiunto il match del 25 marzo tra Juventus e Fiorentina che è stato seguito da 342.628 spettatori medi, superando così il precedente record d’ascolti appartenente a Juventus-Milan del 17 febbraio, con 135 mila spettatori medi.

Dopo questa breve introduzione delle principali norme che riguardano il calcio femminile italiano possiamo partire. Le valigie sono pronte, l’interesse è alto e la voglia di provare a rispondere a quelle domande è tanta. Quindi Buon Viaggio a tutti.

Ci vediamo alla prossima e prima tappa.

Jaelene Daniels annuncia il suo ritiro: “Voi ragazze cambiate il mondo”

Il difensore del North Carolina Courage, Jaelene Daniels ha annunciato il suo ritiro dal calcio professionistico dopo la sua sesta stagione nella National Women’s Soccer League. In passato, ha giocato due stagioni con il Western New York Flash prima che la squadra fosse trasferita a Cary e denominata NC Courage. A livello di college ha giocato per Texas Tech.

“Giocare per il North Carolina Courage negli ultimi quattro anni è stato davvero un dono e un onore”, ha detto Daniels. “La Carolina del Nord è un posto speciale e speciale, e lo terrò sempre vicino e caro al mio cuore”.

È stata votata dalle compagne di squadra come Defender of the Year 2020. Nei suoi sei anni di carriera professionale, Daniels ha vinto 3 campionati NWSL, 1 Women’s International Champions Cup Championship e 3 Shield NWSL.

Jaelene è senza dubbio il miglior terzino sinistro al mondo“, ha detto il coach di NC Courage Paul RileyCompleto moderno terzino. Motore eccezionale, velocità, consegna, brillante andare avanti e difficile da battere uno contro uno. È stato fantastico vedere la sua crescita e il suo sviluppo in una giocatrice favolosa. Ha vinto tre degli ultimi quattro campionati NWSL e gli ultimi tre Shields NWSL. Sa come vincere e sono sicuro che continuerà a farlo nella prossima fase della sua vita. È una donna coraggiosa, forte e coraggiosa che ho il privilegio di aver allenato. Non puoi sostituire Jae, ma puoi guardare indietro e sapere che ha avuto una carriera meravigliosamente di successo”.

Sono così grata a Steve Malik e Curt Johnson per avermi permesso di far parte di un’organizzazione così incredibile, e Charlie Naimo per avermi dato il mio inizio nel Western New York Flash”, ha detto Daniels, Ai tifosi, grazie per aver sempre sostenuto me e questa squadra. Avete fatto valere la pena presentarvi ogni giorno. Avete reso il mio soggiorno in North Carolina davvero indimenticabile. Non saprai mai quanto sono grato di aver giocato per una comunità così accogliente, accettante e solidale. Per Paul non c’è nessun allenatore come te e non ci sarà mai. Sei l’allenatore più appassionato, solidale e devoto per cui abbia mai giocato e non ci sono parole per esprimere la mia sincera gratitudine per tutto quello che hai fatto per me, sia nella mia crescita come giocatore che come persona. Per le mie compagne di squadra, voi ragazze siete il gruppo di donne più incredibile che abbia mai incontrato. Non sarò mai in grado di ripagarvi per tutto l’amore e il sostegno che mi avete dimostrato in questi ultimi sei anni. Voi ragazze cambiate il mondo, non solo per quello che fate sul campo ogni singolo giorno, ma per il cambiamento che cercate di fare fuori dal campo ogni singolo giorno. Vi amo ragazze più di quanto saprete mai. Grazie per aver reso la mia carriera una carriera a cui guarderò con sincera umiltà perché ho avuto la fortuna di essere una vostra compagna di squadra. Per mio marito e la mia famiglia, non avrei potuto fare niente di tutto questo senza di voi. Sono così grata da tutti i sacrifici che avete fatto per vedermi vivere i miei sogni. Grazie per essere i miei più grandi fan e le mie cheerleader più rumorose. Vi amo ragazzi. E infine, al mio Signore e Salvatore Gesù Cristo. Grazie per essere sempre con me, per avermi dato l’opportunità di vivere il sogno che mi hai piantato nel cuore anni fa da bambina, e per avermi condotto in questa prossima stagione della vita su cui so che hai il controllo completo. Sei buono e fedele, lo so perfettamente”.

Credit Photo: https://www.nwslsoccer.com

Serie A femminile, Inter-Pink Bari 3-0

Le ragazze di Attilio Sorbi conquistano tre punti importanti contro la Pink Bari. Per l’Inter, in rete Gloria Marinelli, doppietta, e Ilaria Mauro, al primo gol in nerazzurro.

L’Inter inizia subito forte spingendo sulla fascia con Caroline Møller che sfiora il gol al decimo minuto. Le nerazzurre ci provano ancora con la danese da calcio d’angolo, ma Di Fronzo respinge. Alla mezz’ora Eva Bartonova cerca il gol dalla distanza, ma il portiere della Pink Bari non si fa trovare impreparata. L’Inter passa in vantaggio con un gran gol di Gloria Marinelli, che calcia di sinistro dalla distanza e centra l’incrocio dei pali. Inter ancora molto pericolosa al 40′ con una grande giocata personale di Ilaria Mauro che crossa in area per Marinelli, ma la numero 7 di testa manda la palla a lato. Raddoppio per le nerazzurre allo scadere con una splendida giocata in verticale di Flaminia Simonetti a pescare Ilaria Mauro, che difende palla e con il mancino batte Di Fronzo.

Nella seconda frazione di gioco, le nerazzurre cercano di sfruttare il gioco sulle fasce con Marinelli e Møller, ma al 15′ è Marta Pandini a cerare la porta: il tiro centrale finisce tra le braccia di Di Fronzo. Ancora Inter in avanti al 66′ con Marinelli, ma il portiere pugliese respinge con una grande parata. All’82’ Gloria Marinelli firma la doppietta personale: su assist di Simonetti, la numero 7 colpisce di testa e manda la palla in rete, portando il risultato a 3-0 per le padrone di casa.

INTER- PINK BARI 3-0

Marcatrici: 36′ e 82′ Marinelli, 45′ Mauro

INTER: 21 Marchitelli; 13 Merlo, 23 Auvinen, 14 Kathellen, 6 Bartonova; 20 Simonetti, 10 Regazzoli (20’st Tarenzi 27), 18 Pandini (35’st Catelli 22); 7 Marinelli (40’st Brustia 8), 16 Møller (20’st Rincón 93), 29 Mauro (35’st Baresi 9).
A disposizione:  1 Aprile, 2 Quazzico, 17 Debever, 30 Vergani.
Allenatore: Attilio Sorb

PINK BARI: 31 Di Fronzo, 2 Mascia (30’st Di Bari 4), 5 Marrone, 6 Lea, 8 Piro (30’st Chirillo 20), 10 Manno, 12 Helmvall, 18 Silvioni, 19 Buonamassa (5’st Ketis 9), 23 Soro, 26 Matouskova (21’st Sule 17).
A disposizione: 25 Venanzi, 11 Parascandolo.
Allenatore:  Cristina Mitola

Arbitro: Matteo Marcenaro (sez. Genova)

Recupero: 0, 2

Ammonite: 88′ Bartonova, 90′ Manno

Credit Photo: Bruno Fontanarosa

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