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Benfica in finale della Taca de Portugal, disastro Famalicao

Mercoledì 14 ottobre, è andata in scena la prima semifinale della Taca de Portugal della scorsa stagione. A fronteggiarsi c’erano Famalicão e Benfica. Due squadre forti e candidate al titolo BPI della Liga.

Le ospiti passano subito in vantaggio al terzo minuto di gioco attraverso rigore di Nycole. Il Famalicão ha provato durante il primo tempo a pareggiare la partita. Rete che arriva al 40′, con un altro rigore, segnato da Vitória Almeida.

Nella ripresa la partita è stata molto intensa e competitiva. Le due squadre volevano fortemente un posto in finale. E proprio quando la partita sembrava destinata ai supplementari, il Benfica ha segnato il goal della vittoria. Cloé Lacasse ha messo le biancorosse in finale, ad un solo minuto dal termine del match

Momento difficile per la squadra di Famalicão.

Adesso il Benfica aspetta il suo avversario che uscirà fuori solo il 18 novembre nel match tra Estoril Praia e Braga.

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On Wednesday 14 October, the first semifinal of the Taca de Portugal last season was staged. Facing each other were Famalicão and Benfica. Two strong teams and candidates for the BPI title of La Liga.

The guests immediately took the lead in the third minute of play through a penalty from Nycole. Famalicão tried during the first half to equalize the game. Goal that arrives at 40′, with another penalty, scored by Vitória Almeida.

In the second half the match was very intense and competitive. The two teams strongly wanted a place in the final. And just when the match seemed destined for extra time, Benfica scored the winning goal. Cloé Lacasse put the red and white in the final, just one minute from the end of the match

Difficult moment for the Famalicão team.

Now Benfica are waiting for their opponent who will be released only on November 18 in the match between Estoril Praia and Braga.

Credit Photo: Benfica

Lidia Gandossi, Responsabile Montorfano Rovato: “Nel giro di tre anni vogliamo salire in Eccellenza”

Il Montorfano Rovato è una società calcistica femminile presente a Rovato. Quest’anno disputerà il girone B di Promozione Lombardia: ma quali saranno gli obiettivi delle biancazzurre? A risponderci è la Responsabile Settore Femminile Lidia Gandossi.

Lidia ci parli brevemente di questa società.
«Il Montorfano Rovato è nato cinque anni fa dalle ceneri della CS Franciacorta (formazione che ha militato in Serie B, ndr), quando molte ragazze provenienti dall’Under 19 di allora abbiamo costruito a Montorfano la crescita di una squadra. Da allora abbiamo fatto due anni di Promozione e due di Eccellenza. Quest’anno siamo diventati Rovato Calcio, frutto della fusione con Montorfano e Ghedi, e la proprietà crede molto nel calcio femminile».

Lo scorso anno avete chiuso in penultima posizione del girone B di Promozione: come lo giudica il campionato disputato dalle sue ragazze?
«Un anno molte ragazze hanno preferito fare il salto di categoria, cosa che noi purtroppo non eravamo pronte, perciò fa siamo ripartiti nuovamente dalla Promozione con ragazze provenienti dal nostro Settore Giovanile. Posso dire che eravamo la squadra più giovane del campionato. Inizialmente abbiamo fatto fatica, poi nel girone di ritorno siamo cresciute vincendo alcune partite».

Che obiettivi vi siete posti quest’anno?
«L’obiettivo di quest’anno è quello di arrivare a centro classifica, fare meno fatica e far crescere le nostre giovani, con l’intento di arrivare nel giro di due-tre anni a tentare il salto di categoria».

La squadra com’è stata costruita?
«Abbiamo inserito giocatrici esperte per cercare di dare stabilità al nostro gruppo che è molto giovane dal punto di vista tecnico e fisico: sono arrivate Alessandra Simeone, che è l’elemento importante che ci mancava per il nostro centrocampo, Francesca Rinaldi, Anna Castoldi e Alessia Filotti. Come allenatore abbiamo confermato Giovanni Corioni».

Quali possono essere le squadre del girone B di Promozione che possono salire in Eccellenza?
«Sicuramente dai nomi che vedo in giro vedo come al salto di categoria il Lumezzane, che se quest’anno non va in Eccellenza sarebbe un fallimento per loro, poi Crema e Riozzese».

Come sta andando il Montorfano a livello giovanile?
«Abbiamo squadra di CSI del 2004, 2005 e 2006, al quale abbiamo confermato le iscrizioni ai campionati, ma noi vogliamo insegnare a giocare a pallone e dei risultati, in particolar modo quest’anno, ci interessa ben poco».

Cosa ne pensa del calcio femminile italiano?
«Siamo indietro rispetto ai paesi europei, anche se negli ultimi anni si sta professionalizzando l’ambiente, ma se vogliamo crescere il nostro movimento dobbiamo partire dal basso, dalle giovanili. Il calcio femminile è cambiato dal punto vista visivo è migliorato, ma solo per la Serie A, nelle altre vedo ben poco. C’è una mancanza di numeri di ragazze che giocano a pallone. Bisogna cambiare culturalmente, a cominciare dalle scuole».

Passaggio al professionismo dal 2022: condivide questa scelta?
«Per forza. Deve esser così. Se daremo qualche soldo a quelle ragazze che si allenano tre giorni a settimana alle otto di sera e vogliono fare questo lavoro, forse avremo qualche cosa in più, nonostante si dovrebbe attuare il professionismo solo per la Serie A femminile».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Montorfano Rovato Calcio e Lidia Gandossi per la disponibilità.

Photo Credit: Facebook Montorfano Rovato Calcio

San Marino Academy: il veleno è nella coda, la Roma passa all’88’

Come con il Sassuolo, è un gol nei minuti finali a condannare una San Marino Academy di cuore e d’orgoglio, che sa soffrire e soprattutto trovare la forza ed il carattere per reagire a due svantaggi, prima di veder sfumare un prezioso pareggio quando già iniziavano a scorrere i titoli di coda.

La Roma prende subito il comando delle operazioni, prediligendo la corsia destra come territorio di caccia. È da lì che al 10’ Bartoli trova spazio per mettere un cross a mezza altezza che Lazaro, posizionata al posto giusto, gira di prima intenzione sul palo lungo. Fin lì era stata una Roma dominante sul piano territoriale, anche perché la San Marino Academy sceglie un approccio prudente, stretta nel suo 5-4-1. Il baricentro è basso, ma ci sono occasioni per lanciarsi in contropiede, come quando Muya (4’) giganteggia a metà campo e poi dà il ‘la’ ad una ripartenza che, dopo il dai e vai con Menin, culmina con il cross dell’inglese, troppo lungo sia per Barbieri che per Baldini.

Stappato il match, la Roma continua a spingere soprattutto dalle fasce. Il mancino debole di Hegerberg fa da preludio all’ottimo traversone di Lazaro – stavolta in versione ‘assist-woman’ – a beneficio di Thomas, brava a staccarsi dalla marcatura ma imprecisa di testa. Poco dopo, altro cross dalla fascia – stavolta di Serturini – e altra incornata di Thomas, come prima più in alto di tutti nello stacco ma difettosa nella mira.

Scavallato il quarto d’ora, la San Marino Academy si produce in un altro break: sfondamento di Menin e assist a centro area per Baldini, che perde il contatto visivo con la sfera facendosi rimontare dalla difesa. Al 19’ Barbieri tenta la replica del gol che decise lo scorso ottavo di finale di Coppa Italia con l’Hellas Verona: rimessa laterale a beneficio della 45 che difende la sfera in area e poi si gira di scatto liberando il tiro, stavolta sporcato dalla diretta marcatrice. Intanto ‘Betty’ Bavagnoli inverte i suoi esterni d’attacco, Thomas e Serturini, cercando di scoraggiare un’Academy crescente sul piano della fiducia. Il mancino dalla lunghissima distanza di Baldini – alto – è il penultimo atto del break biancoazzurro. Al 29’ c’è lo scippo di Muya ai danni di Pettenuzzo, con l’inglese che poi cerca la porta trovando la chiusura di Swaby.

Poi la Roma torna a macinare. Al 31’ Serturini mette il turbo, ne semina due e poi apparecchia centralmente per le punte, che si ostacolano a vicenda dando modo all’Academy di salvarsi. Al 34’ la 15 giallorossa si mette in proprio esplodendo un destro dal limite che termina fuori di poco. Poco dopo, sempre Serturini ‘on fire’: suo il cross che pesca a centro area Lazaro, imprecisa al tiro e – per fortuna della difesa di casa – in anticipo anche su Giugliano, meglio posizionata alle sue spalle.

La grinta e la caparbietà di Muya sono le armi a cui si aggrappa l’Academy in uno degli affondi finali. A 3’ dal termine è la 16 britannica a prodursi in un’azione insistita che le vale il fallo da rigore. Dal dischetto, Barbieri festeggia il primo gol in campionato – secondo complessivo dell’Academy – spiazzando Baldi. Ma la Roma ha una reazione d’orgoglio e torna avanti al 44’ sfruttando una punizione laterale: palla scodellata sul secondo palo per il terzo tempo di Lazaro, che anticipa tutti di testa facendo 2-1 e doppietta. Ad una Roma che non accetta l’1-1 risponde un’Academy ancor più indomita: azione di sfondamento di Menin e palla a rimorchio per Baldini, il cui tiro si infrange sui guantoni di Baldi; sul rimbalzo della sfera arriva Barbieri, che di testa replica a Lazaro festeggiando anche lei la doppietta personale. Il minuto equivale al numero sulla schiena della bomber: 45’. In coda al primo tempo, insomma, il fuoco di un’Academy a lungo costretta a soffrire ma determinata a giocarsi le proprie carte nella ripresa.

All’uscita dagli spogliatoi ci sono due novità in casa giallorossa: dentro Bonfantini ed Erzen, fuori Thomas e Soffia. In casa Academy, per il momento, tutto tace. È una Roma che cerca subito di riannodare i fili del primo tempo, ma stavolta la San Marino Academy si espone di meno sui fianchi. La prima vera azione arriva dopo 10’. Giugliano balla sulla linea di fondo e da lì mette un traversone forte che è quasi un tiro: Ciccioli è vigile sul suo palo e mette in angolo. Intanto la spia della riserva di Menin si accende e Conte richiama in panchina il suo capitano per Rigaglia, a cui viene affidata la fascia sinistra, con Baldini dirottata a destra.

Quest’ultima, al 64’, recupera palla in avanti offrendola a Muya, che gira centralmente per Barbieri: spalle alla porta, la 45 calcia debolmente, senza impensierire Baldi. La risposta della Roma è nel mancino di Serturini, che dopo essere scappata alle spalle di Montalti cerca subito il bersaglio: tiro ben eseguito, di poco a lato del ‘sette’. Poco dopo, altra conclusione della 15 ospite, liberata su angolo al limite dell’area: palla di molto fuori bersaglio. Più insidioso il traversone lungo che Erzen mette all’80’ dalla fascia di destra: l’impressione è che si rimaterializzi la beffa del precedente di Coppa Italia, (1-0, allora in gol Soffia), ma stavolta il pallonetto improvvisato non finisce dentro la rete, bensì sopra. Erzen vicinissima al 3-2 anche 5’ dopo, quando la sua chioma bionda svetta tra le altre teste su angolo da destra: è una manciata di centimetri a fare la differenza in favore delle Titane.

Sono venefici, invece, quei pochi centimetri che tengono in gioco Serturini a 2’ dal 90’, quando la 15 si ritrova senza opposizione in area e, dopo un controllo lungo, batte Ciccioli da pochi passi. Beffa atroce per le Titane, ma film già visto nel primo tempo. Ecco perché le Biancoazzurre scelgono di non perdersi d’animo, gettandosi subito in avanti e andando al tiro con Chandarana, che dalla media distanza lambisce la traversa. Stavolta però non c’è il lieto fine della prima frazione. Le Titane escono sconfitte dopo una prova di livello, come una settimana prima. E come allora, sono i dettagli a fare la differenza. Se le sensazioni di crescita, anche caratteriale, sono confermate, difficile che lo stato d’animo di Conte e delle sue ragazze oggi sia di gioia. Ma tant’è. La pausa servirà per resettare la mente, mentre il sentiero intrapreso – è questa la buona notizia – non avrà bisogno di deviazioni.

Serie A Femminile, 6. giornata | San Marino Academy – AS Roma 2-3

SAN MARINO ACADEMY [4-5-1]

Ciccioli; Montalti (dall’89’ Di Luzio), Nozzi, Venturini, Piazza; Menin (dal 61’ Menin), Muya, Brambilla, Corazzi (dall’89’ Labate), Baldini (dal 79’ Chandarana), Barbieri

A disposizione: Salvi, De Sanctis, Micciarelli, Costantini, Kunisawa

Allenatore: Alain Conte

AS ROMA [4-3-3]

Baldi; Bartoli, Swaby, Pettenuzzo, Soffia (dal 46’ Erzen); Bernauer (dal 75’ Corelli), Giugliano, Hegerberg (dal 65’ Ciccotti); Thomas (dal 46’ Bonfantini), Lazaro, Serturini

A disposizione: Ohale, Zecca, Ceasar, Corrado, Landa

Allenatore: Elisabetta Bavagnoli

Arbitro: Giuseppe Emanuele Rapace di Perugia

Assistenti: Fabrizio Giorgi di Legnano, Ivano Agostino di Cinisello Balsamo

Ammoniti: Bernauer, Giugliano

Marcatori: 10’ e 44’ Lazaro, 42’ rig. e 45’ Barbieri, 88’ Serturini

Credit Photo: Marco Montrone

Ravenna Women, a Tavagnacco per continuare a sognare in grande

Oggi conoscerà il suo vero valore: infatti, il Ravenna Women giocherà (ore 15 al Comunale) a Tavagnacco contro la formazione locale. Le friulane, che hanno contribuito alla storia recente del calcio femminile nostrano, hanno solo un punto in meno delle ravennati (7 contro 8) e hanno fermato sul pari (2-2) la capolista Pomigliano, al momento gli unici punti persi dalle campane. Insomma un avversario da prendere con le classiche molle, anche perché Ravenna (nella foto, Miriam Picchi) sta pensando in grande dopo un buon inizio di campionato: due vittorie e due pareggi, con tante recriminazioni per il 2-2 contro l’Orobica della terza giornata.

Reduci da due gare consecutive in casa, le giallorosse devono capire, al cospetto dell’ostico Tavagnacco di che pasta sono fatte e quali ambizioni possono avere. L’approccio positivo alla stagione lascia supporre che si possa fare bene e, comunque, provare a lottare per essere tra le prime della classe sino alla fine. Ravenna, assieme alla capolista Pomigliano, ha la miglior difesa del torneo, con appena 3 gol subiti, e ha il 50% di ’clean sheet’, ovvero due volte su quattro la sua porta è rimasta inviolata. Di contro le bizantine hanno segnato in ogni gara di questa stagione, dalle quattro di campionato a quella di Coppa Italia.

Credit Photo: Marco Montrone

Disposizioni in materia di presenza di spettatori nelle gare ufficiali

“E’ consentita la presenza di pubblico con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre i 200 spettatori, è quanto si apprende dal testo del DPCM dello scorso 13 ottobre in merito agli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti dal CONI e dalle rispettive Federazioni.

Disposizione regolamentata per le partite di futsal dal Comunicato Ufficiale n°57, al quale si rimanda per tutte le specifiche.

Credit Photo: https://www.divisionecalcioa5.it/

Rita Guarino, Juventus: «Bari un campo ostico per noi, continuiamo a maturare»

Rita Guarino, ai microfoni di Juventus TV, ha parlato in vista della gara tra Pink Bari e Juventus Women. Le sue dichiarazioni.

FIORENTINA
«Mi è piaciuto l’approccio alla gara, fondamentale contro una grande squadra. In parte siamo anche state sfortunate in alcuni episodi ma la fortuna sta nell’atteggiamento che ha avuto la squadra».

HURTIG – «Lina è indiscutibilmente una giocatrice di alto livello,, alla prima esperienza fuori dal suo paese. Si sta adattando bene, avrà sempre più minuti per dimostrare il suo valore. Siamo sulla strada giusta».

MILAN E FIORENTINA
«Mi rende sicuramente felice perchè significa dare continuità ad un processo di maturazione. L’anno scorso abbiamo avuto tre partite di fila di questo livello. Il risultato è conseguenza di altri aspetti, mentalità e maturazione».

FASE DIFENSIVA
«Quando giochi un campionato con molte partite in equilibrio, cercare di mantenere un’organizzazione tattica per mantenere l’avversario lontano dalla propria area è importante. Lo stanno facendo bene».

GOL DA CORNER
«Noi prepariamo settimanalmente con Matteo Scarpa le palle inattive nei dettagli e dedichiamo tanta attenzione in quello che può fare la differenza in gare in equilibrio».

PINK BARI
«Una gara in un campo a noi ostico dove abbiamo sempre faticato per i 3 punti, loro saranno agguerritissime e sarà importante avere la mentalità giusta per affrontare una partita fisica. Mi aspetto un atteggiamento con la capacità di leggere la partita e sfruttare al meglio le nostre caratteristiche».

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

Carolina Morace: “Come atteggiamento si può imparare qualcosa dalle donne”

Le differenze tra calcio maschile e femminile sono innegabili, sia dal punto di vista economico che quello caratteriale. Carolina Morace, interpellata da La7, ha parlato proprio di questo evidenziando le discrepanze tra queste due componenti.

Esordisce parlando degli stipendi discordanti: “Nel calcio femminile c’è un tetto massimo di 30mila euro lordi l’anno. Per questo le giocatrici più forti al mondo non vengono in Italia e questo è un handicap. Nella mia generazione le calciatrici forti venivano qui e ci hanno permesso di alzare l’asticella. Sappiamo che ancora oggi dobbiamo rivendicare una dignità che non è ancora al 100%. Non è giusto paragonare i salari, gli uomini producono più soldi, ma secondo me il valore di un Mondiale o un Europeo maschile o femminile deve essere lo stesso.”

Se dal lato finanziario, il calcio in rosa è dietro, dal punto di vista caratteriale si è avanti anni luce. “Come atteggiamento si può imparare qualcosa dalle donne, non c’è la malizia di subire il fallo e cadere”, a differenza dei colleghi maschi.

Pablo Wergifker, Riozzese Como: “L’Orobica Bergamo? I derby non si giocano, ma si vincono”

Il campionato di serie B femminile, mai come quest’anno è incerto oltre che equilibrato in testa ma anche per la zona retrocessione. Anche le neo promosse stanno dimostrando tutto il loro valore, con il gioco e risultati importanti. Tra queste anche la Riozzese Como del mister Pablo Wergifker intervistato dal sito ilnapolionline.com.

Contro Pontedera e Lazio la tua squadra ha ottenuto 4 punti in trasferta. Soddisfatto per la prove delle tue ragazze? “Sono contento per questi due risultati ottenuti fuori casa, ma soprattutto per le prestazioni effettuate. Contro il Pontedera era fondamentale vincere e ci siamo riusciti, molto bene contro la Lazio, dove la prestazione è stata confortante. Un punto è positivo, anche se siamo andati ad un passo dai tre punti, però felice per la crescita della squadra in vista del resto della stagione”.

In un campionato come quello di quest’anno della serie B, dove collochi la tua squadra in classifica? “E’ un campionato molto equilibrato, ci sono sette squadre racchiuse in pochi punti, dove ci siamo anche noi che diremo la nostra. Ci sono squadre che hanno qualità e valori importanti, perciò dovremo dare il massimo per restare nelle prime posizioni fino alla fine della stagione”.

Per te e il tuo staff tecnico quant’è importante avere in squadra molte calciatrici che hanno giocato in serie A e con esperienza, per il lavoro e per il campionato? “Avere elementi di esperienza è sicuramente un fattore positivo, perché porta alla squadra la giusta carica per fare bene. Tra l’altro le ragazze si allenano bene tutti i giorni, sono cariche e vogliose di ottenere il massimo, con l’obiettivo di raggiungere la promozione in serie A che è quello che ci siamo prefissati con la società ad inizio anno”.

Per il movimento femminile che effetto fa vedere giocare Milan-Juventus a San Siro, così come Atletico Madrid-Barcellona con oltre 60 mila spettatori? Sicuramente per le ragazze è bellissimo giocare in stadi così prestigiosi, rende onore e merito agli sforzi e ai sacrifici che fanno durante la settimana tra allenamenti e partite. Secondo me è un altro gradino che si sta salendo per la crescita del movimento e mi auguro che se ne facciano altri per il calcio femminile”.

Infine oggi per la Riozzese Como ci sarà il derby in casa contro l’Orobica Bergamo e poi la trasferta contro il Cittadella. Come vi state preparando per queste prossime gare? Come per Inter-Milan, anche la nostra sfida è un derby, perciò non si giocano queste gare, si vincono. Dobbiamo pensare che nei novanta minuti, ogni singola palla, vale tanto, come se fosse quella più importante, pur di ottenere un successo che ci darebbe tanto morale. Poi dopo pensiamo alla gara contro il Lady Cittadella, mi auguro di sentirci tra una quindicina di giorni con sei punti in più in classifica”.

Photo Credit: Como Women

Le convocate per Pink Bari-Juve

Le Juventus Women, dopo i due successi in una settimana contro Milan e Fiorentina, sono attese dalla trasferta in casa della Pink Bari. Fischio d’inizio domani, 18 ottobre, alle 14:30, con gara in diretta su Juventus TV.

Di seguito le convocate di Coach Rita Guarino (che ha presentato la gara in settimana).

29 Arcangeli
42 Bacic
13 Boattin
11 Bonansea
21 Caruso
7 Cernoia
4 Galli
27 Giai
10 Girelli
1 Giuliani
17 Hurtig
2 Hyyrynen
14 Pedersen
8 Rosucci
23 Salvai
32 Sembrant
12 Lundorf
20 Maria Alves
9 Staskova
46 Tasselli
19 Zamanian

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

Betty Bavagnoli, Roma: “Dobbiamo cambiare mentalità”

A San Marino è arrivata una vittoria per 3-2 a due minuti dal 90’ e con più sofferenza del previsto.

Al termine della partita, Betty Bavagnoli ha commentato così la prestazione della squadra.

“Abbiamo giocato meno bene rispetto alla partita contro l’Inter e abbiamo sofferto perché abbiamo sbagliato tanto in termini di appoggio, di rifinitura. Abbiamo creato anche più di quello che è stato il risultato finale però sbagliamo in fase di finalizzazione e anche nello sviluppo di gioco”.

Per la Roma si tratta del primo successo stagionale lontano dal Tre Frontane.

“Sono contenta del risultato ma dobbiamo cambiare mentalità. Tra il primo e il secondo tempo non ero contenta dell’atteggiamento e ho chiesto alle ragazze di dare tutto, perché a volte ho la sensazione che diamo per scontato di portare a casa le partite solo perché abbiamo più possesso palla, ma non è così. Se non siamo determinate su ogni pallone, queste sono le partite”.

Nel corso della partita, la coach giallorossa ha sfruttato quattro dei cinque cambi  dsposizione.

“Non vedevo la squadra che volevo, avevamo preparato la partita in maniera diversa. Sapevamo che il San Marino avrebbe giocato di ripartenza e avevamo preparato la partita cercando di far salire i nostri terzini e occupando l’ampiezza, cercando di stringere le attaccanti, ma ci doveva essere ordine da parte delle nostre centrocampiste e soprattutto doveva esserci più attenzione sulla loro centravanti, invece spesso l’abbiamo lasciata libera giocare. Quindi poi ho provato a mettere un attaccante in più e a cambiare modulo. Ho abbassato Giugliano e le ho provate tutte per cercare di portare a casa il risultato e alla fine ci è andata bene”.

Credit Photo: Domenico Cippitelli

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