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Wendie Renard vince il premio di Difensore della Stagione 2019/20

Wendie Renard si aggiudica la prima edizione del premio di Difensore della Stagione 2019/20 della UEFA Women’s Champions League. La premiazione si è tenuta a Ginevra.

Il capitano del Lione, 30 anni, ha vinto la Champions League per il quinto anno consecutivo, arrivando a sette titoli personali e nove presenze in finale insieme al portiere e vincitrice del premio di miglior portiere Sarah Bouhaddi. Imponente come sempre in difesa (e ancora di più in assenza della compagna di reparto Griedge Mbock Bathy nella fase finale di agosto), Renard è stata decisiva anche sull’altro fronte, soprattutto con il colpo di testa su calcio piazzato che ha decretato la vittoria in semifinale contro il Paris Saint-Germain.

Votazione per il Difensore della Stagione
1 Wendie Renard (Lyon) – 102 punti
2 Lucy Bronze (Lyon, now Manchester City) – 85 punti
3 Lena Goessling (Wolfsburg) – 9 punti
4 Sakina Karchaoui (Lyon) – 8 punti
5 Dominique Janssen (Wolfsburg) – 7 punti
6 Irene Paredes (Paris Saint-Germain) – 6 punti
7 Kathrin Hendrich (Wolfsburg/Bayern) – 5 punti
= Mapi León (Barcelona) – 5 punti
9 Paulina Dudek (Paris Saint-Germain) – 3 punti
= Carolin Simon (Bayern) – 3 punti

Sono indicati i club per i quali le giocatrici sono scese in campo durante la UEFA Women’s Champions League 2019/20 (non se rimaste in panchina). Se le giocatrici hanno rappresentato più di un club durante la competizione, l’ultima squadra viene indicata per prima.

Il 2019/20 di Renard in numeri
Presenze: 6
Minuti: 540
Partite senza subire gol: 4
Gol subiti: 2
Gol segnati: 5
Assist: 0

Come è stata scelta Renard
La giuria comprendeva gli allenatori delle otto squadre che hanno partecipato alla fase finale della UEFA Women’s Champions League 2019/20 in Spagna e 20 giornaliste specializzate nel calcio femminile e selezionate dal gruppo ESM.

Ad allenatori e giornalisti è stato chiesto di selezionare una rosa di tre giocatori assegnando rispettivamente cinque punti, tre punti e un punto a ciascuno di essi. Il risultato finale si è basato sul numero totale di voti espressi dagli allenatori e dai giornalisti. Agli allenatori non era permesso scegliere giocatori della propria squadra.

Tutti i vincitori dei premi
Calciatore dell’Anno UEFA: Robert Lewandowski
Calciatrice dell’Anno UEFA: Pernille Harder
Allenatore dell’Anno – calcio maschile: Hansi Flick
Allenatore dell’anno – calcio femminile: Jean-Luc Vasseur 
Portiere della Stagione – calcio maschile: Manuel Neuer
Difensore della Stagione – calcio maschile: Joshua Kimmich
Centrocampista della Stagione – calcio maschile: Kevin De Bruyne
Attaccante della Stagione – calcio maschile: Robert Lewandowski
Portiere della Stagione – calcio femminile: Sarah Bouhaddi
Difensore della stagione – calcio femminile: Wendie Renard
Centrocampista della Stagione – calcio femminile: Dzsenifer Marozsán
Attaccante della Stagione – calcio femminile: Pernille Harder
Premio del Presidente UEFA: Didier Drogba

Credit Photo: Pagina Facebook di Olympique Lyonnais Féminin

Giuseppe Stocchi, Vice Presidente Campomorone Lady: “In questo momento siamo la squadra più forte della Liguria”

L’Unione Sportiva Dilettantistica Campomorone Lady è una società nata a Ceranesi, in provincia di Genova nel 2018, dalla fusione tra Molassana Boero e Ligorna. Quest’anno parteciperà, per il terzo anno di fila, al girone A di Serie C, e stavolta vuole centrare grandi obiettivi: a spiegarcelo è il vicepresidente delle biancazzurre Giuseppe Stocchi.

Giuseppe cosa le ha portato ad appassionarsi al calcio femminile?
«La passione per il calcio è iniziata 16 anni fa, me l’ha data mia figlia che a 13 anni ha iniziato a giocare nel Molassana Boero, quindi da semplice genitore sono diventato un dirigente della società, portandola ad un passo dalla Serie A, ma vincendo campionati a livello giovanile. Tre anni fa abbiamo parlato col Ligorna e abbiamo fondato il Campomorone Lady, con l’obiettivo di portare il calcio femminile ligure a certi livelli, questa squadra non doveva avere lo stesso logo, avere campi e tecnici che non erano delle precedenti società».

L’anno scorso avete chiuso al quinto posto: posizione in linea con le aspettative?
«Sono anni che partiamo con delle belle intenzioni, il problema è che abbiamo perso punti per strada, anche se il Como era più attrezzato sia economicamente che tecnicamente. Sicuramente ce la saremmo giocati fino alla fine».

Qual è l’obiettivo del Campomorone Lady 2020/21? Com’è stata costruita la squadra?
«Il Covid ci ha colpito duro: molti sponsor si sono tirati indietro, perché abbiamo cercato giocatrici a chilometro zero, lanciando in prima squadra alcune ragazze provenienti dalla Juniores. Abbiamo tuttavia una rosa valida e corta, ma con qualità tecniche individuali di categoria, alcune superiori. Di sicuro posso dire che la squadra più forte della Liguria siamo noi».

Quali possono essere le squadre del vostro girone che possono puntare alla B?
«Non conosco Ivrea e Pro Sesto, il Genoa ha ragazze giovani brave che tra qualche anno sentiremo parlare di loro ma dovranno scontrarsi in un campionato difficile, il Pinerolo e il Torino si sono rinforzate molto, le lombarde hanno formazioni valide: non ci sarà una squadra che ammazzerà un campionato che sarà molto equilibrato».

Come sta andando il Campomorone a livello giovanile?
«A livello giovanile abbiamo una Under 15 e l’anno scorso avevamo una Juniores. Quest’anno abbiamo deciso di non partecipare a questo campionato, perché in Liguria non ci sono squadre sufficienti: è possibile organizzare un torneo fatto solamente da quattro formazioni?».

Il calcio femminile ligure dove può migliorare? E quello italiano?
«Il calcio femminile ligure può migliorare solo quando ci saranno società professionistiche che credono realmente nel calcio femminile e fanno investimenti seri, no perché sono obbligati dalla Federazione e dalla UEFA. Quello italiano secondo me c’è stato un exploit, ma si sono fermate sulla Serie A e B, sotto dovrebbero aiutare società umili come le nostre che lavorano nei territori per aumentare il numero calciatrici che si avvicinano al calcio femminile. Molte società femminili stanno scimmiottando il calcio maschile, andando a prendere giocatrici dall’estero, e sarà sempre peggio, perché non c’è meritocrazia. Ci aspettavamo quest’anno un aiuto importante da parte della Federazione e della LND, ma tutto quello che hanno partorito è stato un piccolissimo aiuto di 700 euro da scontare nell’iscrizione, quando noi ci aspettavamo, data la situazione in cui ci trovavamo, di non pagare almeno l’iscrizione, visto che abbiamo versato soldi per tutto un campionato in cui si è giocato il 60% delle partite, dove abbiamo dovuto affrontare trasferte in Sardegna molto onerose con promesse di rimborso di circa il 20% del totale speso. Se oggi il calcio femminile è a questi livelli è grazie a persone come me che hanno messo soldi personali, e dedicato tempo a questo sport solo per passione, senza aver alcun tipo di riconoscimento».

Condivide la scelta di far diventare il calcio femminile professionistico dal 2022?
«Sono d’accordo, perché solo col professionismo il calcio femminile può crescere: le donne devono essere equiparate agli uomini, ed essere tutelate, ma non bisogna dimenticare le squadre giovanili e quelle delle Lega Nazionale Dilettanti».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’USD Campomorone Lady e Giuseppe Stocchi per la disponibilità.

Photo Credit: USD Campomorone Ladies

Jenni Hermoso: la vera rivalità è con l’Atleti

Jenni Hermoso Barcellona
Jenni Hermoso Barcellona

Jenni Hermoso, attaccante del Barcellona, nata a Madrid, ha rilasciato un’intervista ad As in cui racconta le sue sensazioni prima della storica partita tra Real Madrid e Barcellona che inaugurerà la Primera Iberdrola 2020-21 delle catalane.
Sul coronavirus anzitutto Jenni, pichichi degli ultimi due campionati, racconta che per fortuna le catalane si possono dividere tra vari spogliatoi ma bisogna fare attenzione a rispettare il protocollo. Inoltre, durante la preparazione, non si poteva incontrare nessuno fuori dalla squadra per evitare eventuali contagi.
Jenni esprime il suo rammarico per il fatto che il primo Real Madrid-Barcellona si giochi senza pubblico. “Quando ero piccola, tutti pensavano che l’Atlético Madrid e il Barcellona avevano la loro squadra femminile e il Real Madrid no. Siamo tutte felici per questa new-entry che fa bene al calcio femminile, quindi benvenute blancas. Ora sono al Barcellona, vorrei vincere la Champions e lottare per tutti i titoli possibili. Nell’ultima Champions ci è dispiaciuto uscire ma siamo state eliminate con buone sensazioni, avremmo potuto arrivare in finale e vincere. La sfida con il Real si può chiamare il Clásico, ma la vera rivalità è con l’Atletico Madrid.
Jenni segnala che non sono favorite ma vincerà la squadra che ha più garra. “Noi siamo un gruppo consolidato, giochiamo da anni assieme anche in Nazionale. Il Real Madrid è una squadra nuova ed è stata creata per stare in alto in classifica. Sarà anche la prima partita del Real Madrid e perciò avranno una motivazione extra.
E allora godiamoci questa sfida tra Real Madrid e Barcellona, la prima delle blancas nella Primera Iberdrola, attesa da tutte le tifose e i tifosi della squadra di Florentino Pérez, tra le più amate al mondo.

Photo: Jenni Hermoso, Instagram

Julia Glaser e Aurora Miglio Primo Gol in Giallorosso

“Riuscire a far parte di questa grande squadra è un onore per me e sono felice di aver potuto aiutare la squadra.
È stata una sensazione incredibile perché è stato il mio primo gol, ma la cosa più importante è che siamo riusciti a vincere.”
Queste le sue parole dopo la Partita

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“È stata un’emozione unica segnare il mio primo Gol con questa maglia, spero sia il primo di Tanti. ”
Queste le sue parole

Credit Photo: Facebook Roma Calcio Femminile

“Chi avrebbe risposto di no?”: l’ex-Matildas Joanne Peters sostiene la scelta di Gustavsson come nuovo allenatore della nazionale

Joanne “Joey” Elsa Peters, calciatrice australiana che ha giocato l’ultima volta per i Newcastle Jets nella W-League, ha sostenuto lo svedese Tony Gustavsson come prossimo allenatore delle Matildas.

“Le sue credenziali sono eccellenti”, ha elogiato Peters, che ha giocato in tre Coppe del mondo per l’Australia.

“Ha fatto parte di un ambiente vincente e per le Matildas avere qualcuno proveniente da un ambiente da campioni del mondo sarà incoraggiante, chi avrebbe detto di no?”

Resta inteso che il consiglio della FFA era combattuto tra il dare il compito a carolina Morace o allo svedese Gustavsson.

“Seguirò la strada del ‘non genere’, non si tratta di dare un incarico ad una donna per il gusto di farlo, Carolina è un’allenatrice fantastica ma dobbiamo avere fiducia nella scelta della FFA”, ha detto Peters.

“Sì, vogliamo vedere più donne guidare il nostro gioco, è meraviglioso che Rae Dower sia il consulente tecnico delle donne, ad esempio, è fantastico riavere Vicki Linton nella W-League… ma ho fiducia nella scelta della FFA, soprattutto in un momento come questo. La Coppa del Mondo 2023 non avrà eguali nella nostra storia. Siamo la nazione di casa, il che significa che i tifosi saranno la dodicesima donna per questa squadra”.

“Con così tante giocatrici di livello mondiale, all’apice del loro potenziale individuale, questo richiede una persona speciale per tirare fuori il meglio da loro e andare fino in fondo”.

Photo Credit: Joanne Peters

Isabell Herlovsen si ritira dal calcio giocato

Isabell Herlovsen si ritira dal calcio giocato. L’attaccante norvegese in passato ha indossato maglie prestigiose come quella del Lione, ma anche LSK Kvinner e Jiangsu Suning. La 32enne, attualmente in forza al Valerenga, ha scelto il ritiro dopo la nascita del primo figlio. Lo ha fatto attraverso un post su instagram, in cui spiega come non abbia più le stesse motivazioni che aveva un tempo.

La sua è una lunga carriera, non solo in patria. Esordisce a 16 anni con la nazionale maggiore norvegese e durante l’Europeo del 2005 diventa la più giovane marcatrice della competizione. Al momento dell’addio alla maglia nazionale, l’attaccante ha raccolto 130 presenze e 60 reti.

Il palmares della giocatrice si compone di numerosi titoli nazionali, ma non solo. Per 6 volte vince il campionato norvegese, a cui si aggiungono 4 coppe di Norvegia. Il palmares di club si chiude con un campionato francese vinto, nel 2009-2010, con la divisa del Lione. A livello individuale vince per tre volte il titolo di capocannoniere del campionato norvegese e con la maglia della nazionale vince l’Algarve Cup nel 2019.

Credit Photo: Pagina Instagram Isabell Herlovsen

L’attaccante neozelandese Hannah Wilkinson parla dei Mondiali 2023 e del suo ritorno in Damallsvenskan

Hannah Wilkinson è tornata in Svezia e in Damallsvenskan, e questa volta con la maglia del Djurgårdens IF, la squadra orgoglio di Stoccolma.

Wilkinson, che ha giocato 98 partite internazionali con la Nuova Zelanda e ha segnato 26 gol, è tornata in Svezia per la seconda volta nella sua carriera.

La 28enne attaccante, nata a Whangarei in Nuova Zelanda, ha giocato per Vittsjö GIK per due stagioni, nel 2017 e 2018, prima di giocare in Portogallo per lo Sporting CP lo scorso anno.

Wilkinson, che recentemente si è unita alla sua nuova squadra dopo essere atterrata a Stoccolma non ha avuto molto tempo per ambientarsi ed è subito scesa in campo con le sue nuove compagne.

“Sto ancora imparando il modulo del Djurgården. Sono qui da poco e mi sono allenata con loro solo per due settimane prima di iniziare il campionato. Per costruire relazioni sul campo con le nuovi compagni di squadra ci vuole tempo ma ora mi sento già più avanti” riflette Wilkinson.

“Essere completamente integrato in una squadra come nuovo giocatore è sempre una sfida, ma sono sicura che questo momento arriverà presto. Il Djurgården è una grande squadra, e le mie compagne sono state così accoglienti e gentili con me fin dall’inizio“.

“La Damallsvenskan è uno dei campionati più competitivi al mondo. Giocatrici giovani e talentuose di tutto il mondo giocano qui e ogni squadra deve lottare per mantenere il proprio posto in campionato. Per me, in questa fase della mia carriera, questo è il posto giusto dove stare!”.

Prima di entrare a far parte di Djurgården, Wilkinson ha trascorso la maggior parte del suo tempo in Nuova Zelanda. Quando la notizia che la Coppa del Mondo 2023 si sarebbe disputata in Nuova Zelanda e Australia, Wilkinson e molte altre giocatrici hanno reagito con  gioia:

“Non ho smesso di sorridere da quando ho ricevuto la notizia… È fantastico, e dopo tutto questo tempo sto ancora festeggiando… Per la Nuova Zelanda, spero che questo creerà un’enorme ondata di giovani calciatrici e che le ispirerà per il futuro”.

Per ora, non esiste alcuna lega professionale per le donne in Nuova Zelanda. Wilkinson spera che la Coppa del Mondo possa cambiare la situazione.

Photo Credit: Damallsvenskan

Juventus Women, Sara Gama torna ad allenarsi in gruppo: difesa al completo

Splendide notizie per Rita Guarino e la Juventus Women in vista dei prossimi impegni. Sara Gama è tornata ad allenarsi in gruppo dopo l’ultimo infortunio alla coscia destra assorbito durante la sosta. La bianconera, che non era stata convocata in Nazionale, è quindi potenzialmente a disposizione per la gara col Milan.

Questo significa che il reparto difensivo è ora al completo: nelle scorse settimane era rientrata anche Cecilia Salvai.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

Sarah Bouhaddi vince il premio di Portiere della Stagione 2019/20

Sarah Bouhaddi si aggiudica la prima edizione del premio di Portiere della Stagione 2019/20 della UEFA Women’s Champions League.

Fresca di rinnovo con il Lione prima della fase finale 2020, Bouhaddi ha vinto il quinto titolo consecutivo e il settimo personale alla sua nona finale. Il portiere della Francia, 33 anni, ha disputato ogni partita insieme a Wendie Renard, vincitrice del premio di miglior difensore, e ha preceduto Christiane Endler (Paris Saint-Germain) e Sandra Paños (Barcellona) nella classifica del premio

Votazione per il Portiere della Stagione
1 Sarah Bouhaddi (Lyon) – 100 punti
2 Christiane Endler (Paris) – 60 punti
3 Sandra Paños (Barcelona) – 39 punti
4 Frederike Abt (Wolfsburg) – 10 punti
5 Hedvig Lindahl (Atlético/Wolfsburg) – 9 punti
6 Laura Benkarth (Bayern) – 8 punti
7 Manuela Zinsberger (Arsenal) – 4 punti
8 Ellie Roebuck (Manchester City) – 3 punti
10= Pauline Peyraud-Magnin (Arsenal) – 1 punto
10= Sari van Veenendaal (Atlético) – 1 punto

Sono indicati i club per i quali le giocatrici sono scese in campo durante la UEFA Women’s Champions League 2019/20 (non se rimaste in panchina). Se le giocatrici hanno rappresentato più di un club durante la competizione, l’ultima squadra viene indicata per prima.

Il 2019/20 di Bouhaddi in numeri
Presenze: 7
Minuti: 630
Partite senza subire gol: 5
Gol subiti: 2

Come è stata scelta Bouhaddi
La giuria comprendeva gli allenatori delle otto squadre che hanno partecipato alla fase finale della UEFA Women’s Champions League 2019/20 in Spagna e 20 giornaliste specializzate nel calcio femminile e selezionate dal gruppo ESM.

Ad allenatori e giornalisti è stato chiesto di selezionare una rosa di tre giocatori assegnando rispettivamente cinque punti, tre punti e un punto a ciascuno di essi. Il risultato finale si è basato sul numero totale di voti espressi dagli allenatori e dai giornalisti. Agli allenatori non era permesso scegliere giocatori della propria squadra.

Tutti i vincitori dei premi
Calciatore dell’Anno UEFA: Robert Lewandowski
Calciatrice dell’Anno UEFA: Pernille Harder
Allenatore dell’Anno – calcio maschile: Hansi Flick
Allenatore dell’anno – calcio femminile: Jean-Luc Vasseur 
Portiere della Stagione – calcio maschile: Manuel Neuer
Difensore della Stagione – calcio maschile: Joshua Kimmich
Centrocampista della Stagione – calcio maschile: Kevin De Bruyne
Attaccante della Stagione – calcio maschile: Robert Lewandowski
Portiere della Stagione – calcio femminile: Sarah Bouhaddi
Difensore della stagione – calcio femminile: Wendie Renard
Centrocampista della Stagione – calcio femminile: Dzsenifer Marozsán
Attaccante della Stagione – calcio femminile: Pernille Harder
Premio del Presidente UEFA: Didier Drogba

Credit Photo: Pagina Facebook di Olympique Lyonnais Féminin

Pernille Harder vince il premio per Attaccante Femminile della Stagione 2019/20

Pernille Harder è stata nominata Attaccante della stagione 2019/20 della UEFA Women’s Champions League.

Harder, finalista della UEFA Women Champions League con il Wolfsburg ad agosto, si è trasferita al Chelsea il mese scorso. L’attaccante della Danimarca ha ulteriormente migliorato la sua reputazione come probabilmente l’attaccante completo più abile in Europa nella stagione 2019/20, segnando 38 gol in 33 partite mentre il Wolfsburg ha completato un’altra doppietta tedesca. La 27enne ha anche segnato 9 gol in UEFA Women’s Champions League.

Voti per l’Attaccante della stagione
1 Pernille Harder (Wolfsburg) – 93 punti
2 Delphine Cascarino (Lyon) – 32 punti
3 Vivianne Miedema (Arsenal) – 31 punti
4 Eugénie Le Sommer (Lyon) – 23 punti
5 Ada Hegerberg (Lyon) – 15 punti
6 Marie-Antoinette Katoto (Paris Saint-Germain) – 10 punti
7 Ewa Pajor (Wolfsburg) – 7 punti
8 Caroline Graham Hansen (Barcelona) – 6 punti
= Jenni Hermoso (Barcelona) – 6 punti
10 Fridolina Rolfö (Wolfsburg) – 5 punti

I club elencati sono quelli per cui la giocatrice è scesa in campo nella UEFA Women’s Champions League 2019/20 (ad esempio non sono inclusi i sostituti non utilizzati)

Il 2019/20 di Harder in numeri
Presenze: 7
Minuti giocati: 527
Gol: 9
Assist: 2

Come è stata scelta Harder
La giuria comprendeva gli allenatori delle otto squadre che hanno partecipato alla fase finale della UEFA Women’s Champions League 2019/20 in Spagna e 20 giornaliste specializzate nel calcio femminile e selezionate dal gruppo ESM.

Ad allenatori e giornalisti è stato chiesto di selezionare una rosa di tre giocatori assegnando rispettivamente cinque punti, tre punti e un punto a ciascuno di essi. Il risultato finale si è basato sul numero totale di voti espressi dagli allenatori e dai giornalisti. Agli allenatori non era permesso scegliere giocatori della propria squadra.

Tutti i vincitori dei premi
Calciatore dell’Anno UEFA: Robert Lewandowski
Calciatrice dell’Anno UEFA: Pernille Harder
Allenatore dell’Anno – calcio maschile: Hansi Flick
Allenatore dell’anno – calcio femminile: Jean-Luc Vasseur 
Portiere della Stagione – calcio maschile: Manuel Neuer
Difensore della Stagione – calcio maschile: Joshua Kimmich
Centrocampista della Stagione – calcio maschile: Kevin De Bruyne
Attaccante della Stagione – calcio maschile: Robert Lewandowski
Portiere della Stagione – calcio femminile: Sarah Bouhaddi
Difensore della stagione – calcio femminile: Wendie Renard
Centrocampista della Stagione – calcio femminile: Dzsenifer Marozsán
Attaccante della Stagione – calcio femminile: Pernille Harder
Premio del Presidente UEFA: Didier Drogba

Credit Photo: UEFA

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