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Pablo Wergifker, Riozzese Como: “Obiettivi? Conquistare la serie A. Faccio un grosso in bocca al lupo al d.s. D’Ingeo”

Il campionato di serie B femminile è fermo per via degli impegni di Coppa Italia, però si preannuncia un campionato davvero incerto per il vertice. Livello alto delle compagini e perciò è troppo presto per fare previsioni. La Riozzese Como ha voglia di riscatto dopo la sconfitta beffa contro il San Marino Accademye ilnapolionline.com ha intervistato il mister Pablo Wergifker .

Analizzando la sfida di domenica contro il San Marino Accademy, secondo lei che cos’è accaduto nella ripresa, da 3-0 a 3-4?
“E’ stata una partita strana, nel senso che nel primo tempo siamo state avanti per 3-0, ma potevamo fare ancora più reti, mentre nella ripresa le nostre avversarie hanno messo in campo molte titolari. Abbiamo subito due reti da calcio piazzato, un’autorete e un gol nel recupero della ripresa. La differenza di categoria alla lunga ha pesato, così come l’intensità che è stata netta. Nel complesso sono contento della prestazione delle ragazze, meno il risultato, ma l’importante è avere il giusto atteggiamento da qui a fine stagione”.

Vista la rosa che è stata costruita quest’estate dalla società, l’obiettivo è di raggiungere la serie A quest’anno o dalla prossima stagione?
“Il club ci ha chiesto di ottenere la serie A già da questa stagione e noi cercheremo di ottenere il massimo possibile. Purtroppo a Perugia si è perso a tavolino per un errore nel numero dei cambi, peccato perché avremmo avuto sei punti, ma la strada è quella giusta. Sono arrivate Michela Franco dalla Juventus, anche Gelmetti, Federica Russo e Cavicchia che hanno conquistato la serie A lo scorso anno. Senza dimenticare Rognoni, capocannoniere la scorsa stagione in B, Vergani, Alice Cama e tante altre che possono essere importanti per la stagione. L’obiettivo è scendere sempre in campo con il giusto atteggiamento e con l’augurio di raggiungere il traguardo che ci siamo prefissati ad inizio stagione”.

Lei è argentino e le vorrei chiedere se del calcio italiano ha degli idoli che ha da sempre ammirato del suo paese.
“Oltre a Maradona che da sempre è stato un mito per tutti quelli che amano il calcio, io le posso dire che ne ho avuti tre. Il primo è Pablo Pasculli che ha giocato a Lecce, il secondo è Sergio Battista campione del Mondo con l’Argentina e infine Esteban Cambiasso. Entrambi siamo nati nello stesso paese, è un amico e lo stimo davvero tanto, come calciatore e come uomo”.

Il calcio argentino femminile in questi anni si è sviluppato come nel maschile?
“Sì, assolutamente. Da quest’anno c’è la regola delle sei calciatrici professioniste, un passo importante per rendere il movimento in Argentina competitivo. Le squadre che vanno per la maggiore sono certamente il Boca Juniors e il River Plate, anche a livello di settore giovanile. Sono contento che si stia sviluppando il calcio dalle mie parti e questo potrebbe essere un fattore positivo, perciò va bene così”.

Vive da anni in Italia e le vorrei chiedere se ha notato anche qui i tanto agognati progressi?
“Direi di sì, nel senso che si comincia a parlare di professionismo, anzi. Dal 2022/23 il calcio femminile farà questo importante passaggio per la crescita del movimento. Senza dimenticare che i presidenti dei club femminili, compreso il nostro, stanno facendo di tutto per rendere il tutto più competitivo possibile. Basti vedere che la serie B di quest’anno è molto incerta e non facile fare previsioni”.

Infine aspettative sulle prossime gare di campionato e sul livello della serie B di quest’anno?
“Sulla serie B di quest’anno sono d’accordo con lei che è una sorta di A2 visto le squadre che ne fanno parte. C’è la Lazio che ha vinto alla grande, anche se ha pareggiato alla seconda. Ci sono Brescia, Tavagnacco, Cittadella e non solo che sono certamente forti. Noi cercheremo di dire la nostra in tutte le gare, per lottare per i primi posti. Sulle prossime sfide giocheremo in trasferta come lei ha sottolineato a Pontedera e Lazio, dovremo dare il massimo in queste due gare e cercando di fare il massimo possibile per restare nelle prime posizioni. E’ ancora presto fare previsioni, si deve dare sempre il massimo e a fine anno si tireranno le somme”.

Lei è stato all’Inter femminile, ma conosce l’attuale d.s. del Napoli D’Ingeo. Un pronostico sulla sfida di sabato al “Brema” di Barra?
“Non me la sento di fare un pronostico, all’Inter ho lasciato il cuore ed è una squadra che mi ha dato tanto. Mentre il Napoli c’è D’Ingeo che è una persona che stimo, un amico e non sta passando un momento facile. Per sabato mi auguro che sia una bella partita, ma auguro al Napoli di riscattarsi, perché alla lunga chi lavora bene, otterrà sempre il massimo possibile”.

Credit Photo: Facebook Riozzese Como

Bologna Femminile, finalmente si parte!

All’inizio dell’estate ci era arrivata l’indiscrezione, poi divenuta certezza, che dopo il settore giovanile il Bologna F.C. 1909 avrebbe preso in gestione anche la prima squadra di calcio femminile, rilevando le giocatrici ed il titolo sportivo dell’ASD Bologna F.C. 1909 Femminile, prendendo finalmente sotto la propria ala l’ultimo tassello del settore in rosa.

Una buona notizia che faceva finalmente approdare la società di Saputo nel mondo del calcio femminile con la speranza di vedere crescere, magari ancora lentamente ma con costanza, la formazione bolognese che nel passato campionato si era salvata nel campionato di Serie C, mostrando alcune giovani interessanti ed un discreto gioco, ma altrettante lacune. Purtroppo i tempi tecnici si sono dilatati in maniera eccessiva, come solo in Italia può accadere, ma in data 18 Settembre la FIGC ha pubblicato il comunicato ufficiale con cui viene passato il titolo sportivo dell’ASD Bologna F.C. 1909 Femminile al Bologna F.C. 1909 Spa.

Un passaggio che finalmente ha tolto dall’impasse la squadra che senza questa formalità non aveva potuto ancora ritrovarsi ed iniziare la preparazione, se non con allenamenti da remoto, di quelli che abbiamo imparato a conoscere con questa pandemia. Il primo allenamento in presenza e con tutte le ragazze disponibili è avvenuto mercoledì 24 Settembre, presso l’impianto sportivo di Granarolo dell’Emilia. Nonostante la buona volontà di staff tecnico e giocatrici, impossibile pensare che non vi sia un po’ di ritardo nella forma atletica, cosa abbastanza problematica perché oggi (domenica 27/9) il Bologna Femminile sarebbe stato atteso alla prima gara ufficiale in Coppa Italia. Fortunatamente la partita del Girone 9 è stata spostata, in teoria a settimana prossima. Ma a prescindere dalla Coppa Italia, che non è una priorità per la società, il campionato inizierà l’11 Ottobre ed a quel punto non si potrà più scherzare, anche perché al “pronti via” le rossoblù giocheranno contro il Sassari Torres, formazione decisamente ben attrezzata.

Buona notizia è la conferma del tecnico Michelangelo Galasso, che nella scorsa stagione aveva fatto un buon lavoro, aiutando la squadra a migliorare partita dopo partita, e la differenza tra inizio e fine stagione era stata ben visibile. Verrà quindi data continuità ad un progetto tecnico abbastanza chiaro, che puntava alla crescita delle giocatrici provenienti dalle giovanili rossoblù. Tra le giocatrici confermata la presenza di Alice Magnusson, la fidanzata di Mattias Svanberg, che era arrivata a Gennaio ed aveva dovuto interrompere la propria avventura in rossoblù dopo tre gare, in cui aveva però dimostrato di poter essere un valore aggiunto per la squadra, nonostante la giovane età e la necessità di migliorarsi ancora. La svedese sarà quindi una delle più attese alla ripartenza ufficiale.

Come detto, anche in questa stagione 2020/21 il Bologna è inserito nel Gruppo C della Serie C femminile, di cui vi trascriviamo l’intero calendario.

Giornata 1 – 11/10/2020 – 17/01/2021
Bologna – Sassari Torres

Giornata 2 – 18/10/2020 – 24/01/2021
Riccione – Bologna

Giornata 3 – 25/10/2020 – 14/02/2021
Bologna – Civitanova

Giornata 4 – 8/11/2020 – 07/03/2021
Aprilia – Bologna

Giornata 5 – 15/11/2020 – 21/03/2021
Bologna – Cella

Giornata 6 – 22/11/2020 – 28/03/2021
Filecchio – Bologna

Giornata 7 – 13/12/2020 – 02/05/2021
Bologna – Roma Decimoquarto

Giornata 8 – 06/12/2020 – 18/04/2021
Spoleto – Bologna

Giornata 9 – 13/12/2020 – 02/05/2021
Bologna – Jesina

Giornata 10 – 20/12/2020 – 09/05/2021
Bologna – Pistoiese

Giornata 11 – 10/01/2021 – 16/05/2021
Arezzo – Bologna

Credit Photo: 1000cuorirossoblu.it

Nicola Crisano è il nuovo direttore generale del Napoli Femminile

È Nicola Crisano il nuovo direttore generale del Napoli Femminile. L’esperto manager sportivo napoletano torna a lavorare con il presidente Carlino dopo l’avventura di Ischia (con la promozione nei professionisti del club isolano). Crisano vanta anche una esperienza negli States con il Miami United, è stato osservatore per il Torino ed ha lavorato in passato – tra le altre – con realtà prestigiose del calcio campano quali Giugliano e Procida.

“Sono contento di tornare a fare calcio con il presidente Carlino – ha spiegato Crisano – per di più in una realtà giovane e intrigante quale il Napoli Femminile. Ci struttureremo per l’ormai imminente passaggio al professionismo cercando di rendere questo club una vera e propria eccellenza della nostra città”.

#WeAreNapoli

Photo Credit: Napoli Femminile

“Pensavo che il principale obiettivo negli sport femminili fosse l’equal pay. Mi sbagliavo”

C’è un famoso articolo di Anya Alvarez, pubblicato sul The Guardian, che titola: “Pensavo che il principale obiettivo negli sport femminili fosse l’equal pay. Mi sbagliavo”.
In modo molto brillante la giornalista dimostra che l’obiettivo principale delle rivendicazioni sull’eguaglianza di genere nello sport debba avere a che fare con gli investimenti in marketing e promozione: “There is systematic sexism in sports that leads to unequal pay, which starts with how women are marketed by their own leagues” (“C’è un sessismo sistematico nello sport che porta a una retribuzione ineguale, che inizia con il modo in cui le donne sono commercializzate dai propri campionati”).

Quello che dice Alvarez è una sacrosanta verità: la battaglia per il professionismo sportivo femminile passa attraverso la sostenibilità economica dello sport praticato da donne. E non ci sarà nessuna sostenibilità economica senza un importante investimento in politiche culturali e commerciali legate alla promozione delle sportive e delle competizioni femminili.

In parole povere, la battaglia per il professionismo femminile passa attraverso la qualità del marketing, intendendo il marketing non come una serie di tattiche pubblicitarie ma, piuttosto, come “l’atto di far accadere il cambiamento”.

Con la rubrica #versoilprofessionismo ci interessa dunque portare alcuni argomenti di riflessione sul marketing che sta sorgendo attorno al calcio femminile.
Oggi inizieremo con una campagna prodotta dall’agenzia di comunicazione WE RAD, che aveva proprio le nostre giocatrici come protagoniste.

La visione del progetto proponeva uno storytelling rivolto al mondo del fashion facendo posare le nostre giocatrici all’interno del campo sportivo con una selezione di abiti di Gucci tratti dalla collezione Guccify.

L’idea della Responsabile Comunicazione Martina Pierozzi, realizzata insieme all’art director Bianca Borri e supportata dalla stylist Elisa Sedoni, era quella di arricchire la visione portata avanti per Gucci da Alessandro Michele, con la quale il brand è diventato sinonimo di rottura dei canoni tradizionali di moda e di bellezza.

La campagna mira a mostrare una donna a suo agio sia col vestito da sera che col vestito da calcio. Una donna che si sottrae agli stereotipi attraverso una riflessione su cosa voglia dire “forza” e “sicurezza di sè”.

Quello che ci sembra interessante in questa campagna è la capacità di mettere in evidenza un tema fondamentale: nelle battaglie che le sportive stanno sostenendo per l’eguaglianza dei diritti è contenuta una potente rivendicazione culturale.
Essere atleta può voler dire doversi necessariamente sottrarre agli stereotipi sulla “femminilità”. Per un’atleta è chiaro che essere donna può essere differente da essere stereotipatamente “femminile”. Le due cose non coincidono affatto. La “femminilità” non esaurisce assolutamente il campo dell’essere donna, che si realizza nella voglia di vestirsi in un certo modo quanto nel piacere di giocare su un campo di terra.

Questo ci sembra un bell’esempio di marketing legato alle calciatrici.

#changethegame
#losportpuòcambiareilmondo
#DonnaeAtleta

Credit Photo: Florentia San Gimignano 

Rinuncia alla partecipazione al Campionato di Serie C da parte della Società ASD Le Streghe Benevento CF

Il Dipartimento Calcio Femminile, vista la nota inviata da parte della Società ASD Le Streghe Benevento CF (matricola 996388) con la quale viene richiesta la rinuncia al Campionato di Serie C della corrente Stagione Sportiva 2020/2021.
Tutto ciò premesso delibera:
Dichiarare rinunciataria al Campionato di Serie C femminile, per la Stagione Sportiva 2020/2021, la Società ASD Le Streghe Benevento CF (matricola 996388); Provvedere allo svincolo delle calciatrici;

Pubblicato in Roma il 30 / 09 / 2020 ed affisso all’albo del Dipartimento Calcio Femminile

Credit Photo: Facebook Le Streghe Benevento

Hyyrynen si racconta: «Far parte della Juve è qualcosa di speciale»

La Juventus Women si prepara a scendere in campo contro il Milan nel weekend che segna il ritorno del calcio femminile e della Serie A, dopo la sosta con le nazionali.

Protagonista di ieri, invece, è stata Tuija Hyyrynen: la calciatrice finlandese ha risposto alle domande dei tifosi su tramite l’account Twitter della Juventus Women

DIFFERENZE CALCIO ITALIANO E NORD EUROPEO
«In Nord Europa c’è un gioco più fisico, si corre molto; in Italia le giocatrici sono più tecniche e le partite sono più tattiche».

TEMPO LIBERO
«Adoro Torino. Mi piace fare lunghe passeggiate nel parco del Valentino e guardare la vista della città dal Monte dei Cappuccini».

CRESCITA CALCIO FEMMINILE
«È cresciuto molto da quando la Juve ha creato la squadra, e tutto è progredito velocemente. Per esempio è bellissimo che giocheremo a San Siro contro il Milan lunedì».

GIOCARE NELLA JUVE
«È fantastico essere parte di una squadra così grandiosa e avere la storia della Juve lo rende ancora più speciale. Sono più che felice di giocare per questa squadra».

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

 

Sabato al “Tullio Saleri” il primo Open Day Lumezzane VGZ 2020/21

Sabato alle ore 15:00 presso lo Stadio Tullio Saleri si svolgerà il primo Open Day del Lumezzane VGZ della stagione 2020/21.
La giornata, che si svolgerà nel rispetto delle normative Anti Covid-19, è gratuita e aperta a bambine nate dal 2007 al 2015 e ai bambini nati dal 2012 al 2015.

Per ulteriori informazioni contattare il Responsabile Scuola Calcio 2012/13/14 e Tecnico per le attività di base Biagio Telò (333/9149401) oppure alla Responsabile Settore Femminile e attività di base Grazia Bugatti (328/5656558).

Photo Credit: Facebook Lumezzane VGZ

Milan femminile, ammesso l’ingresso di 1000 spettatori contro la Juventus

Quella di lunedì 5 ottobre sarà una giornata storica per il calcio femminile, a San Siro andrà in scena il big match di campionato tra Milan e Juventus. Purtroppo l’emergenza coronavirus impone le classiche restrizioni ma per la gara del Meazza sarà ammesso l’ingresso per mille persone selezionate dal club rossonero.

Ultime dal campo: per la sfida contro la Juventus, Maurizio Ganz difficilmente potrà contare su Julia Simic ma recupera Miriam Longo.

Credit Photo: Milan News 24

Dopo Grace Maher, un’altra stella islandese ritorna in Australia: Laura Hughes va al Canberra United

Pochi giorni dopo che Grace Maher ha annunciato il suo ritorno nella nel Canberra United, in W-League, anche la donna che ha seguito le sue orme sta tornando a casa… la preferita dei tifosi Laura Hughes tornerà nel club australiano la prossima stagione dopo aver giocato per il Thróttur Reykjavík FC nella massima serie islandese.

Hughes, che detiene il record per la seconda esordiente più giovane dello United, quando ha debuttato a soli 15 anni in una vittoria per 5-1 sul Brisbane Roar, ha collezionato 18 presenze con il Canberra United.

“Sono davvero entusiasta di avere l’opportunità di giocare di nuovo per il Canberra United  e non vedo l’ora di lavorare con Vicki e vedere cosa possiamo ottenere come club”, ha detto Hughes.

“Adoro lo United e non c’è altra squadra di cui preferirei far parte. Sto solo facendo il conto alla rovescia fino a quando non potrò indossare quella maglia e giocare per i tifosi al McKellar Park”.

L’allenatrice del Canberra United Vicki Linton ha dichiarato di essere felice che Hughes si sia impegnata nuovamente con il Canberra United: “Sarà fantastico riavere Laura dopo aver trascorso quest’anno in Islanda”, ha detto Linton “Non vedo l’ora di lavorare con lei e vedere cosa può portare alla squadra in questa stagione”.

Photo Credit: Canberra Weekly

Vittorio Veneto-Padova finisce con un pari a reti inviolate

L’Open Day casalingo della nuova stagione rossoblù ha il profumo, intenso e pungente, di una disfida a dorso d’equino tra corsi e ricorsi storici e geografici, impreziosita da grandi ex e con in palio una succulenta porzione di red carpet verso la fase successiva del tabellone di Coppa Italia. Impossibile ridurre a semplice beta test di una domenica di inizio autunno – a maggior ragione dopo lo spumeggiante successo esterno vittoriese sul campo del Le Torri – la sfida di Colle Umberto tra le Tose “work in progress” di mister Massimo Zoni e il Padova delle “fu rossoblù” Valentina Dal Pozzolo, Margherita Zanon e Vanessa Stefanello, a sua volta a quota 3 punti nel Girone di Coppa dopo la vittoriosa prèmiere casalinga contro il Portogruaro.

Corroborato da diverse indicazioni interessanti maturate nel roboante successo in terra vicentina, coach Zoni – al debutto interno assoluto sulla panchina della Prima Squadra rossoblù – cristallizza il proprio 4-2-3-1, con un’unica variazione sulle mattonelle della fascia offensiva di sinistra: a guizzare sull’out mancino dal 1′ c’è infatti “fast&furious” Ilaria Mella in luogo di capitan Karin Mantoani, ai box per un piccolo acciacco fisico. Per il resto, plotone vittoriese sapido e intatto, a partire dalla custode del fortino Alice Bonassi e dalla retroguardia assemblata tra le “CarlottRe” Modolo-Martinis-Gava e il “faldin” mancino Monica Furlan.

A centrocampo, accanto al capitano honoris causa Laura Tommasella, continua l’apprendistato di Gaia Maria Sovilla da co-starring nei ciak del gioco rossoblù. In avanti, oltre a Mella sulla sinistra, altra chance per le due new entry Francesca Molinaro sulla fascia opposta e Elena Govetto sulla trequarti; dulcis in fundo, a chiudere il lotto offensivo non può mancare, specie dopo la tripletta al Le Torri, l’ariete rossoblù Giulia Trevisiol.

Il Permac aggredisce la contesa con buona lena sin dalle primissime battute di gioco, mettendosi in luce sul fronte offensivo dopo appena 5′ – interessante incursione di Trevisiol, in fuga sulla fascia di sinistra, e pallone al centro per Govetto, anticipata di un soffio – e sfiorando di netto la marcatura del vantaggio all’11′, con la rasoiata di Sovilla dal limite, su assist di tacco di Mella, ad accarezzare il montante alla destra del portiere patavino Polonio. Le ospiti, trascinate da un’attivissima Vanessa Stefanello pronta a svariare su tutto il fronte offensivo, provano a buttarla sulla garra più nel tentativo di spezzare le fitte trame della circolazione di palla rossoblù che non di creare effettive minacce nel cuore della zona rossa di casa presidiata da Bonassi. Le Tose, dal canto loro, quando accelerano sanno come spaventare le avversarie, ma sprecano qualcosina di troppo in superiorità numerica offensiva ai minuti 18 e 22: in entrambi i casi è Mella, imbeccata con efficacia dalla coppia Govetto-Trevisiol, a difettare in tempismo e precisione nel lanciare il solitario guanto di sfida da buona posizione alla garitta difesa da Polonio. In deficit di cinismo, il Permac rischia di subire la beffa sul primo tiro in porta ospite al 25′, ma Bonassi è taumaturgica nel levare in tuffo dall’angolino destro la conclusione di Stefanello su passaggio errato di Modolo all’altezza del limite dell’area. Il pericoloso scampato rintuzza l’orgoglio delle Tose, che tornano a bussare a nocche prorompenti alla porta degli ultimi 16 metri patavini. Le migliori occasioni passano tutte sulle zolle e sui piedi di Ilaria Mella, a tratti però imprecisa – minuto 29′, alla conclusione dal vertice destro dell’area piccola – e a tratti sfortunata – miracolosa Polonio 6 minuti dopo nell’oscurarle col corpo lo specchio della porta, a conclusione dell’ennesima sgroppata offensiva di un’instancabile Elena Govetto. La prima frazione di tempo si chiude con entrambi i portieri ancora sugli scudi, prima Bonassi abile nel domare una botta a filo d’erba di Sarain su punizione, poi ancora Polonio in spaccata sulla penetrazione di Govetto dal fronte di destra.

La ripresa si apre con un triplo avvicendamento in casa Padova, specchio di una certa insoddisfazione da parte del mister ospite Di Stasio verso le proprie protagoniste in campo. Le novità tecnico-tattiche patavine, in effetti, creano qualche apprensione al Permac soprattutto nel primo, accademico quarto d’ora di secondo tempo. A guidare le folate biancoscudate c’è la solita grande ex Stefanello, alla conclusione sia al 55′ e che al 62′, in quest’ultima occasione dopo aver fatto ballare la samba alla difesa vittoriese e con palla pronta a dare del “tu” al palo destro della porta di Bonassi. Le Tose fiutano l’aria e riprendono a mano a mano il coraggio tra le dita, tornando a pungere con passione su entrambi i fronti esterni d’attacco. Alla volenterosa “produzione propria” rossoblù si associa però una rinnovata tendenza a qualche spreco di troppo: al minuto 68, su invitante traversone di Mella da destra, Govetto e Gava finiscono addirittura per disturbarsi nel cuore dell’area di rigore, centrando poi la solitaria Dal Pozzolo appostata al limite dell’area piccola a protezione del proprio estremo difensore. La contesa si fa nervosa sul finale, colpa di un arbitraggio poco connesso alle dinamiche del match e che finisce per alimentare inutili risentimenti tra campo e tribuna. La stanchezza, fisica e mentale, finisce per avvolgere le protagoniste in campo, soprattutto le Tose di fatto prive di cambi. Negli ultimissimi istanti ci vogliono allora i guantoni friulani di Alice Bonassi per disinnescare un’inzuccata di Sarain su angolo da destra di Stefanello e un’incursione last minute di Gallinaro tra le fitte maglie delle attente centrali difensive rossoblù.

Finisce con un pari a reti inviolate, e qualche piccolo rammarico proporzionale al numero di occasioni non sfruttate, il debutto stagionale delle Tose tra le plaudenti spire del popolo rossoblù. Tra sprazzi di buon calcio e (com’è ovvio che sia) diversi meccanismi da oliare, si può guardare con fiducia al terzo e ultimo atto di questo girone eliminatorio di Coppa Italia, domenica prossima in casa del Portogruaro. Work hard, play harder.

Photo Credit: Vittorio Veneto Calcio Femminile

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