Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 4203

Qualificazioni UEFA Women’s EURO 2022: il punto sulla situazione

Le qualificazioni per UEFA Women’s EURO 2022 sono in corso con un record di 47 squadre che gareggiano per 15 posti insieme alle padrone di casa dell’Inghilterra che ospiteranno il torneo dal 6 al 31 luglio 2022.

  • Gruppo A: Olanda (detentrice), Russia, Slovenia, Kosovo, Estonia, Turchia
    L’Olanda ha sei vittorie su sei. La vittoria della Russia per 5-0 a marzo contro i debuttanti del Kosovo ha ridotto il divario con le detentrici a nove punti, con due partite in mano. La vittoria per 3-0 della Slovenia in Kosovo la settimana successiva li ha portati alla pari con la Russia, pur avendo giocato altre due partite, con il Kosovo tre punti indietro.
    Partite chiave di questo mese: Russia vs Olanda (18 settembre), Estonia vs Russia (22 settembre)
  • Gruppo B: Italia, Danimarca, Bosnia ed Erzegovina, Israele, Malta, Georgia
    L’Italia ha un massimo di 18 punti e la Danimarca ha cinque vittorie su cinque dopo che entrambe hanno mantenuto le partenze perfette a novembre. La Bosnia ed Erzegovina, battuta dalla coppia di testa ad ottobre, è alla pari con la Danimarca (pur avendo giocato altre due partite) dopo le vittorie di marzo contro Israele e Malta. Pochi giorni prima della sconfitta contro la Bosnia-Erzegovina, Malta ha ottenuto la prima vittoria nelle qualificazioni ai massimi livelli, 2-1 contro la Georgia.
    Partite chiave di questo mese: Bosnia ed Erzegovina vs Danimarca, Italia vs Israele (entrambe il 17 settembre), Bosnia ed Erzegovina vs Italia, Malta vs Danimarca (entrambe il 22 settembre)
  • Gruppo C: Norvegia, Galles, Bielorussia, Irlanda del Nord, Isole Faroe
    La Norvegia ha quattro vittorie su quattro. Il Galles è staccato di quattro punti dall’Irlanda del Nord per il secondo pareggio nel girone.
    Partite chiave di questo mese: Norvegia vs Galles (22 settembre)
  • Gruppo D: Spagna, Polonia, Repubblica Ceca, Moldova, Azerbaijan
    La Polonia è stata l’ultima squadra ad aprire le qualificazioni il 12 novembre e ha mostrato la propria intenzione di fronte a un record di 7.528 spettatori a Lublino pareggiando 0-0 contro la Spagna che aveva vinto tutte partite precedenti alle 22 qualificazioni. Tra queste c’era la vittoria per 5-1 della Repubblica Ceca, a un punto dal vantaggio dopo la sconfitta per 4-0 contro l’Azerbaigian. La Polonia ha battuto Moldova e Azerbaigian a marzo, portandosi al livello della Spagna e di un punto davanti alla Repubblica Ceca (che affronterà la Polonia due volte questo mese). La Moldova ha ottenuto il primo punto a novembre con una sconfitta per 3-1 contro l’Azerbaigian grazie a due rigori contro il portiere Natalia Munteanu.
    Partite chiave di questo mese: Repubblica Ceca vs Polonia (18 settembre), Moldavia vs Spagna (19 settembre), Polonia vs Repubblica Ceca (22 settembre)
  • Gruppo E: Finlandia, Scozia, Portogallo, Albania, Cipro
    Prima dell’ultima partita del girone del 2019, tre squadre erano ancora a punteggio pieno, ma ora ne rimane solo una dopo che il Portogallo ha pareggiato 1-1 con la Finlandia nei minuti di recupero. La Finlandia ha dieci punti in quattro partite, ma la Scozia ha vinto entrambe le partite, con due punti di vantaggio sul Portogallo.
    Le prossime partite sono in ottobre.
  • Gruppo F: Svezia, Islanda, Ungheria, Slovacchia, Lettonia
    Svezia e Islanda, che si incontreranno il 22 settembre a Reykjavik, hanno entrambe un massimo di nove punti in tre partite. Dietro di loro sia l’Ungheria che la Slovacchia hanno perso contro la coppia di testa, pareggiando 0-0 a Senec e battendo la Lettonia a quattro punti ciascuna.
    Partite chiave di questo mese: Svezia vs Ungheria e Islanda vs Lettonia (17 settembre), Islanda vs Svezia (22 settembre)
  • Gruppo G: Austria, Serbia, Francia, Macedonia del Nord, Kazakistan
    L’Austria ha quattro vittorie su quattro dopo aver battuto la Macedonia del Nord e il Kazakistan, mentre la Francia ha due vittorie perfette, di cui una di 6 a 0 contro la Serbia con la tripletta di Amel Majri. Né l’Austria né la Francia hanno subito gol.
    Partite chiave di questo mese: Serbia vs Francia (18 settembre), Kazakistan vs Austria e Macedonia del Nord vs Francia (22 settembre)
  • Gruppo H: Belgio, Svizzera, Romania, Croazia, Lituania
    Belgio e Svizzera hanno entrambe quattro vittorie su quattro, davanti di nove punti su Romania (che ha una partita in mano) e Croazia. Le due teste si incontreranno il 22 settembre.
    Partite chiave di questo mese: Croazia vs Svizzera e Belgio vs Romania (18 settembre), Svizzera vs Belgio (22 settembre)
  • Gruppo I: Repubblica d’Irlanda, Germania, Grecia, Montenegro, Ucraina
    La Germania ha quattro vittorie su quattro, ma è a un punto dalla Repubblica d’Irlanda, che a marzo ha battuto Grecia e Montenegro. Tuttavia, la Germania ha la partita in mano. Sia il Montenegro che l’Ucraina (che hanno affrontato due volte la Germania) devono ancora uscire dal segno, con la Grecia a quattro punti.
    Partite chiave di questo mese: Germania vs Repubblica d’Irlanda (19 settembre), Montenegro vs Germania (22 settembre)

Come funzionano le qualificazioni
Le vincitrici dei gironi e le tre seconde classificate con il miglior record contro le squadre prima, terza, quarta e quinta nei rispettivi gironi si uniranno all’Inghilterra ospitante nella fase finale del torneo. Le altre sei seconde classificate giocheranno ad aprile per i restanti tre posti nelle finali a 16 squadre.

Calendario
Partite di qualificazione:
16-22 settembre, 21-27 ottobre, 26 novembre-1 dicembre 2020
Sorteggio spareggi: da confermare
Play-off: aprile 2021
Sorteggio finali: da confermare, Inghilterra
Finali: 6–31 luglio 2022, Inghilterra

Verità e curiosità
– L’Olanda è campione in carica e ha raggiunto la prima finale di FIFA Women’s World Cup nel 2019 in Francia
– Le semifinaliste di FIFA Women’s World Cup Svezia ed Inghilterra si uniranno ai Paesi Bassi nei Giochi Olimpici di Tokyo
Francia, Germania, Italia e Norvegia hanno raggiunto i quarti di finale FIFA Women’s World Cup, la Spagna è uscita agli ottavi e la Scozia, al debutto, è caduta nella fase a gironi.
– La Danimarca si è classificata seconda a EURO 2017, mentre anche Austria e Inghilterra sono arrivate in semifinale
– La Germania ha vinto tutti gli Europei dal 1995 al 2017, anno in cui è caduta contro la Danimarca negli ottavi, dopo una serie di sei vittorie consecutive
– La Germania ha vinto otto titoli e la Norvegia due, mentre Svezia e Olanda ne hanno uno ciascuno
Cipro fa il suo debutto competitivo maggiore, mentre il Kosovo è anche al suo primo Women’s EURO

Credit Photo: Pagina Facebook di UEFA Women’s EURO

Fabio Melillo, coach Roma Primavera: “Finale con la Juve emozionante”

Le nuove leve italiane stanno dando delle risposte molto positive ed il campionato Primavera sta innalzando il proprio livello giorno dopo giorno. La Roma vanta uno dei settori giovanili più attrezzati nel nostro Paese.  Le giallorosse e la Juventus si sfideranno sabato 19 settembre alle 15 nell’impianto sportivo di Tirrenia. Fabio Melillo, coach delle capitoline, ha voluto esprimere un suo pensiero sull’atto finale del campionato U-19.

“È davvero emozionante tornare in campo” ha affermato l’ex tecnico della Res Roma. “Farlo per una finale lo è ancora di più. Per la squadra è un sogno che si avvera, abbiamo grande entusiasmo e tanta voglia di fare bene”.  

Chiara Generali, Jesina: “Puntiamo a migliorare il piazzamento del passato torneo”

Nel prossimo torneo di Serie C una delle squadre più ambiziose è di sicuro la Jesina, club marchigiano caro al patron Massimo Coltori. La formazione anconitana, allenata da Emanuele Iencinella, dopo il terzo posto della passata stagione proverà a ben figurare anche in questo gruppo C di terza serie. Il team capitanato da Silvia Scarponi, e seguito dal team manager Gino Romano, vede a difesa dei pali Chiara Generali, portiere classe 2002 originaria di Pesaro. Abbiamo raggiunto, per una breve intervista, l’estremo difensore biancorosso.

Mi chiamo Generali Chiara ho 18 anni e vivo in un paese vicino a Pesaro, sono il portiere della Jesina e questa stagione appena iniziata é la terza con questa maglia.
Il presidente si chiama Massimo Coltorti e l’allenatore che mi ha accompagnato in tutte queste tre stagioni é Emanuele Iencinella, ma in una realtà come la nostra sono presenti tante altre figure molto importanti come il team manager Gino Romano, i nostri preparatori atletici, la nostra fisioterapista, il dottore e ovviamente i nostri preparatori dei portieri.
Il nostro capitano é il centrale di difesa Silvia Scarponi che oltre le sue qualità tecniche possiede una grandissima esperienza, acquisita negli anni dopo aver giocato anche nella massima serie sempre con la Jesina, fondamentale per una squadra giovane come la nostra. I colori sociali sono il bianco e il rosso.

Chiara sei giovanissima ma hai dalla tua già discreta esperienza, come ti sei avvicinata al calcio?
“Gioco a calcio ormai da 11 anni, ho iniziato a dare i primi calci al pallone insieme ai miei amici al campo del mio paese. Da li, in pratica, è nata la mia passione per questo sport. La prima esperienza in una vera squadra é iniziata insieme ai maschi nella Polisportiva Arzilla, grazie al mio insegnante di educazione fisica che allo stesso tempo era uno degli allenatori della società. A lui sarò sempre grata per avermi dato l’opportunità di vivere 6 anni bellissimi”.

Poi sei passata al femminile dove hai vestito le maglie di Riccione e Jesina?
Si, mi sono affacciata alla mia prima esperienza nel mondo del calcio femminile grazie alla Femminile Riccione nella quale ho disputato 2 anni nel campionato primavera, più qualche presenza in prima squadra. Nell’estate del 2018 poi e avvenuto il passaggio alla Jesina, dove il primo anno ho disputato il campionato Juniores, avendo peró l’opportunità di allenarmi in prima squadra nella quale sono passata definitivamente l’anno successivo. Ho partecipato anche tre anni al Torneo delle Regioni, dove ci siamo piazzate peri due volte al 5 posto e una volta al 2 posto. In quell’occasione siamoo arrivate a giocarci la finale con la  Lombardia, una grande soddisfazione, perché una piccola realtà come la nostra era riuscita ad imporsi a tante altre regioni molto più attrezzate”.

La scorsa stagione siete arrivate terze, speravate in qualcosa in più o siete soddisfatte del piazzamento? 
“La scorsa stagione, a parer mio, stava andando bene, nonostante qualche ragazza ci avesse lasciato per fare il salto di categoria. Eravamo in lotta per il terzo posto, che ritengo un piazzamento di tutto rispetto. Poi purtroppo l’epilogo della stagione con il blocco dei tornei ha fermato un’annata positiva. Per me era il primo anno in pianta stabile nella squadra maggiore,  credo di aver dato il mio contributo nonostante quello del poritere sia un ruolo delicato”.

 Siete tornate finalmente ad allenarvi in vista del prossimo torneo di Serie C, cariche per la nuova stagione?
Direi di si, il campo ci mancava tanto. Abbiamo iniziato questa stagione e stiamo cercando di lavorare per arrivare al meglio alle prime gare ufficiali. Ovviamente c’è tanto entusiasmo dopo un lungo periodo di stop, puntiamo a fare meglio dell’anno scorso e penso che potremmo riuscire a toglierci tante soddisfazioni. Abbiamo l’euforia data da una rosa che vede presenti molte giovani e l’esperienza dettata da alcune ragazze più grandi“.

Sei giovanissima quindi cavalchi in pieno il nuovo che avanza. Vedi tatne giovani avvicinarsi a questo sport?
“Indubbiamente, nell’ultimo periodo il calcio femminile sta avendo un grande sviluppo, anche se credo che meriti molto di più sotto diversi punti di vista. Gli investimenti effettuati dai grandi club maschili hanno portato tante cose positive, soprattutto stanno rendendo i campionati maggiori sempre più competitivi anno dopo anno. Anche nelle Marche, in questi ultimi anni il movimento sta crescendo tanto e dopo molto tempo si é riusciti a creare un campionato regionale di Eccellenza, con solo squadre marchigiane. Inoltre la presenza in Serie C di due squadre del territorio, come la Jesina e Vis Civitanova, non può fare che bene”.

Ci sono delle persone in particolare che ti hanno aiutato a crescere o con le quali hai condiviso questa passione?
“Ho avuto tanti allenatori a me vicini,. non posso non citare il mister Emanuele Iencinella che da ogni anno la possibilità alle giovani di poter crescere e prepararsi per le categorie superiori. Devo ringraziare, in particolare, il mio preparatore dei portieri Francesco Masciambruni, che in questi ultimi anni mi ha fattp crescere tanto sia dal punto di vista calcistico che su quello caratteriale. Poi indubbiamente questo sport porta a dividere passioni con tante persone che ritrovi spesso al tuo fianco, come Chiara Gambini mia compagna di squadra con la quale ho cominciato a giocare da bambina. Avere una persona al tuo fianco con cui crescere é sicuramente una cosa meravigliosa, tanto più se questa persona é tua sorella. Ho condiviso con Francesca, ora al San Marino, ogni vittoria e ogni sconfitta, discusso per ore su cosa non fosse andato durante la partita, ci siamo caricate a vicenda dopo una vittoria o consolate dopo una sconfitta.Ovviamente é stato un motivo in più per me a dare sempre il massimo, perché nonostante il bellissimo rapporto che abbiamo una sana competizione tra sorelle é semrpe presente. Nonostante non giochiamo più insieme, la cosa che mi tengo più stretta ad ora é il suo in bocca al lupo, prima dellle gare, il suo messaggio che non manca mai, dopo ogni partita.”

Una riflessione sul caso di Carli Ellen Lloyd

Carli Ellen Lloyd è una campionessa di pallavolo. Palleggiatrice della nazionale USA, in Italia ha vinto un campionato, una Supercoppa italiana e una Champions League con la maglia del Casalmaggiore.

Dopo due stagioni in Brasile e Turchia è tornata a Casalmaggiore e, prima dell’inizio della stagione, con gioia ha appreso di essere incinta. Il suo Club, con un bel comunicato, ha diffuso la notizia, condividendo la felicità dell’atleta.

Il suo caso è salito alla ribalta delle cronache per gli insulti che alcuni tifosi e tifose della squadra le hanno riservato sui social: inviti a non pagarle lo stipendio, a rimandarla a casa, allusioni sessuali e altre frasi indegne.

Il punto della questione non ci sembra possa fermarsi alla maleducazione vigliacca e ignorante che imperversa sui social. Nonostante l’indignazione sia sempre salutare, da sola non basta.

Non esistendo in Italia nessuna forma di professionismo sportivo per le atlete, nonostante il livello stellare di Lloyd e delle sue compagne, non esistono strutturalmente gli anticorpi per avviare una robusta trasformazione culturale, ossia per tracciare una strada nuova per le ragazze e le bambine di oggi e domani.

Non c’è infatti nemmeno bisogno di chiedere di togliere lo stipendio a Lloyd: la maternità non viene coperta dagli accordi economici dilettantistici.

È vero che nel 2017 è stato fatto un passo avanti, istituendo un fondo di maternità ministeriale che fornisce alle atlete che si sono fermate per la gravidanza un sussidio economico, a cui sembra che anche Lloyd abbia i titoli per accedere.

È corretto che sia lo Stato a intervenire, dal momento che gli sport femminili non possiedono ancora la sostenibilità economica per reggere il passaggio al professionismo.
Ma il problema è proprio questo: manca la sostenibilità economica perché fin dall’infanzia sono attivi dei pregiudizi e delle barriere che dissuadono le bambine dall’espressione di sè attraverso certi movimenti considerati inappropriati, o comunque poco degni di essere incoraggiati e sostenuti, perdendo così alcune importanti occasioni di consapevolezza della propria forza.

È una questione che riguarda l’ordine simbolico che regge la nostra società: non basta indignarsi per gli insulti a Lloyd o spiegarsi la cosa con la mancata sostenibilità del professionismo femminile.
Il professionismo femminile è poco sostenibile perché è strutturalmente minato da pregiudizi e oppressioni di genere che accompagnano le bambine, e anche i bambini, fin dai primi giorni di vita.

Per questa ragione, non è possibile promuovere lo sport femminile senza lottare per dei rapporti sociali capaci di liberare le energie e le emozioni di tutte e tutti, e non di opprimerle.

Credit Photo: Florentia Calcio Femminile

FA Women’s Super League: resoconto della seconda giornata

Nove gol, nove diversi giocatrici. I campioni in carica del Chelsea sono stati uno spettacolo fantastico mentre hanno sconfitto il Bristol City per 9-0 e hanno vinto per la prima volta in questa stagione, appena 24 ore dopo che l’ Arsenal ha segnato altrettanti nove goal nella demolizione per 9-1 del West Ham .

Fran Kirby ha aperto le marcature per il Chelsea con il suo primo gol da maggio 2019 prima che Maren Mjelde trasformasse un rigore per raddoppiare il vantaggio. Melanie Leupolz ha aggiunto un colpo di testa in tuffo e le reti di Erin Cuthbert e Millie Bright hanno regalato ai padroni di casa un vantaggio inattaccabile per 5-0 a fine primo tempo.

Bethany England e Niamh Charles ne hanno aggiunti altri due subito dopo l’ora di gioco, prima che la neo-acquisto Pernille Harder segnasse il suo primo gol nella WSL con uno squisito backheel. Sam Kerr ha completato le marcature per dare all’allenatore Emma Hayes una vittoria incredibile.

Il Manchester United rimonta e batte il Birmingham City 5-2. Jane Ross ha portato i Red Devils in vantaggio dopo appena cinque minuti, ma Claudia Walker ha rapidamente pareggiato prima che l’autogol di Abbie McManus desse ai padroni di casa un improbabile vantaggio.

Katie Zelem ha pareggiato per gli ospiti prima dell’intervallo con un calcio di punizione a giro e lo United è tornato in vantaggio dopo che Ella Toone ha segnato appena due minuti  dopo l’inizio del secondo tempo. Due gol di Kirsty Hanson hanno siglato la vittoria per la squadra di Casey Stoney, che rimane imbattuta.

Izzy Christiansen ha segnato il suo primo gol da quando è tornata all’Everton a gennaio per regalare ai Toffees una vittoria per 1-0 sul Tottenham. La centrocampista ha raccolto il cross di Nicoline Sorensen per superare di testa Becky Spencer mentre la squadra di Willie Kirk ha messo in atto una forte prestazione difensiva per ottenere due vittorie su due.

Il Reading ha raccolto i primi punti della stagione con una vittoria per 3-1 sull’Aston Villa neopromossa. I Royals sono stati sconfitti 6-1 dall’Arsenal la scorsa settimana, ma i gol di Amalie Eikeland, Lauren Bruton e un rigore di Fara Williams hanno dato loro un vantaggio per 3-0 a metà tempo. Il rigore al 79 ‘di Stine Larsen ha dato all’ Aston Villa una piccola consolazione portanto le sconfitte a due su due.

Per quanto riguarda l’Arsenal, sabato ha rotto lo stallo di gioco contro il West Ham dopo che la squadra e’ stata ridotta a 10 giocatrici quando il capitano Gilly Flaherty è stato espulso per doppia ammonizione.

Jill Roord ha fatto tripletta e portato a casa il pallone davanti a quasi 1.000 fan, mentre Vivianne Miedema ha segnato una doppietta e anche Kim Little, Beth Mead, Leah Williamson e Caitlin Foord hanno siglato una rete ciascuna. Kenza Dali aveva pareggiato momentaneamente per gli Hammers.

Credit Photo: Pagina Facebook Chelsea women

Dalla Primavera a un’estate di rinascita: intervista a mister Massimo Zoni

L’appetito vien… allenando. Per il neo-condottiero rossoblù Massimo Zoni, il battesimo nel mondo del calcio femminile è a tutti gli effetti una questione strettamente legata all’ecosistema sportivo di casa Permac. Dopo l’ultraventennale esperienza in campo maschile, iniziata nel settore giovanile del U.S. San Quirino e culminata nel fortunato quadriennio al Calcio Aviano – dove ha allenato Giovanissimi, Allievi e Juniores, vincendo 3 Coppa Disciplina e contribuendo alla storica promozione della Prima Squadra in Prima Categoria – il coach pordenonese è stato protagonista di un’ottima stagione d’esordio sulla panchina della Juniores rossoblù, guadagnandosi di fatto la promozione per quest’annata a responsabile tecnico della Prima Squadra vittoriese.

Dopo quasi un mese di dura preparazione sul campo di Costa insieme alle sue “nuove” Tose, sentiamo dal mister impressioni e obiettivi a poco più di una settimana dalla première stagionale ufficiale in Coppa Italia contro il Le Torri.

Sino al tristemente celebre lockdown dello scorso marzo, la Juniores stava inanellando una buonissima serie di risultati, in un campionato particolarmente ostico come quello a carattere Nazionale. Che ricordi hai della scorsa stagione?
“Della particolarissima annata trascorsa non posso che conservare ottimi ricordi, tanto più trattandosi del mio primo approccio ad una squadra completamente femminile. Già con le più giovani mi sono trovato benissimo sin da subito, riscontrando nelle ragazze immensa disponibilità al lavoro e al sacrificio, superiore rispetto a quella profusa dai maschietti. Quanto al campionato, siamo partiti a rilento anche perché catapultati all’ultimo – in seguito al ripescaggio in B della Prima Squadra, ndr – in una competizione a carattere Nazionale contro compagini attrezzatissime e di grande livello. Dopo il necessario adattamento eravamo comunque riuscite a trovare la quadra e ci stavamo togliendo le nostre soddisfazioni. Un gran peccato il processo di crescita sia stato interrotto da tutto ciò che abbiamo purtroppo imparato a conoscere.”

Come stai vivendo, in queste prime settimane, il passaggio alla guida delle Tose, ovvero il tuo primo incarico in assoluto alla guida di una Prima Squadra femminile?
“Nelle “Senior” ho saggiato ancora di più, sin da subito, la massima disponibilità a mettersi al servizio del gruppo e della squadra, nonchè l’immensa voglia di ricominciare a giocare e vivere la normalità dello sport. All’inizio, con il mio staff, ci siamo trovati addirittura a dover frenare questo anelito quasi irruento da parte delle ragazze: d’altra parte, dopo tutto questi mesi di inattività, dobbiamo stare particolarmente attenti agli infortuni, anche in relazione all’ampiezza della rosa. Stiamo lavorando parecchio, cinque giorni a settimana da quasi un mese per diluire i carichi di lavoro, purtroppo facciamo però fatica ad organizzare amichevoli a causa dei rigorosi protocolli anti-Covid, che dobbiamo e vogliamo rispettare con il massimo attenzione. Ci mancano i raffronti sul campo per capire il nostro livello e quello delle nostre avversarie, per cui dovremo adattarci molto velocemente al livello del campionato e delle nostre avversarie di questa stagione.”

La squadra di quest’anno sarà formata da molti elementi provenienti dalla Cantera, affiancata da alcune senatrici che hanno scelto di continuare a sposare il progetto rossoblù.
“Sia le ragazze più giovani che quelle più esperte stanno facendo di tutto per fare gruppo, tanto nelle grandi quanto nelle piu piccole e conviviali occasioni. Le più navigate sono rimaste per aiutarci a crescere, le meno esperte vogliono mettersi in mostra e dimostrare che in Prima Squadra ci possono stare. Da parte di tutte c’è voglia di acquisire mentalità e dare sempre il 110%: dobbiamo dunque porci obiettivi definiti e per raggiungerli dobbiamo farle meglio degli altri.”

Cosa ti aspetti in definitiva da questa squadra e da questo campionato ? 
“Dobbiamo essere bravi a costruire un gruppo di lavoro sano, forte e serio per ottenere risultati importanti. Ho parlato chiaro con la società, è un onore e un orgoglio allenare una squadra che può vantare una storia ormai quarantennale e non voglio pormi limiti rispetto agli obiettivi di questa stagione. Abbiamo la consapevolezza di essere una squadra inesperta e il nostro obiettivo minimo dev’essere salvezza, ma quando ne parliamo in spogliatoio le stesse ragazze non ci stanno e vogliono decisamente alzare l’asticella. I risultati derivano dal duro lavoro e il duro lavoro paga sempre, vedremo dove potremo arrivare, sicuramente avremo rispetto per tutti ma paura di nessuno.”

Cosa ti aspetti invece a livello personale dall’intero percorso stagionale 2020-2021?
“Quella alla guida della Prima Squadra rossoblù rappresenta per me sicuramente un’occasione molto importante di crescita sotto il profilo tecnico e umano. L’esperienza non è certo un fattore secondario e avrò bisogno anch’io di un po’ di tempo per comprendere fino in fondo determinati meccanismi. A prescindere da tutto, non vediamo l’ora di partire e di dimostrare ciò che ci siamo e ciò che potremo diventare .”

Credit Photo: Permac Vittorio Veneto

Ladies, Ds Landi a PE.it: ” Un inizio cosi’ da non credere”

Abbiamo intervistato in esclusiva il Direttore Sportivo dell’Empoli Ladies, Marco Landi, analizzando l’inizio di stagione delle Ladies.

Buongiorno Marco, ti aspettavi una partenza così da parte della squadra?
“Voglio essere onesto, una partenza così non me l’aspettavo, così come non mi aspettavo quattro nostre ragazze convocate nella Nazionale maggiore, così come non credevo che in pochissimo tempo il nuovo Mister avesse un impatto così importante sulla squadra. In 2 mesi abbiamo bruciato le tappe, di solito per il lavoro che abbiamo fatto noi ci vogliono almeno il doppio del tempo. Un plauso voglio farlo alle ragazze che si sono messe a completa disposizione del nuovo allenatore e questi sono i frutti”

Come valuti il lavoro di Mister Spugna in questi primi mesi?
“Spugna ha fatto un lavoro straordinario, una persona squisita con grandi capacità di porsi nei confronti delle ragazze. In poco tempo è riuscito a formare un gruppo davvero unito e questo non era facile o scontato. Inoltre ci tengo a nominare anche il vice allenatore per la bravura che dimostra nel lavoro quotidiano, davvero uno staff eccellente che si è ben integrato a Monteboro anche con gli altri allenatori delle altre squadre azzurre.”

In settimana sono arrivate le convocazioni in Nazionale maggiore e ci sono ben 4 azzurre presenti.
“E’ una grande gioia, nostra come società, e a livello personale per le ragazze. Ritengo che la convocazione di Lucia e Cecilia potevano anche arrivare un po di tempo fa per quanto hanno dimostrato anche nella passata stagione mentre Polli e Glionna erano in rampa di lancio e avevano solo bisogno di tempo per dimostrare il proprio valore. Hanno iniziato la stagione alla grande e di conseguenza è arrivata la meritata convocazione in Nazionale.”

Il Campionato riprenderà il 4 ottobre, questa lunga sosta può essere vista in modo positivo o negativo per la nostra squadra?
“Per quanto riguarda la squadra direi in modo negativo visto l’ottimo stato di forma e la partenza avuta in campionato mentre da un punto di vista mentale positiva perchè l’aver affrontato nelle prime tre partite Juventus e Roma ci ha tolto tantissime energie mentali. Quindi una sosta era auspicabile, magari un po meno meno lunga.”

Per quanto riguarda il mercato, avete in mente altre operazioni?
“Al momento direi di no, abbiamo avuto risposte importanti dalle nostre ragazze e sopratutto dalla panchina e quindi abbiamo intenzione di valorizzare i nostri talenti. Poi il mercato è ancora lungo, se capiterà un occasione per migliorarci…”

A proposito di mercato, una curiosità: nel femminile come avvengono le trattative, come è impostato il lavoro della campagna acquisti/cessioni?
“Ci sono le agenzie che stanno aumentando sempre di più che promuovono le ragazze, i contatti frequenti con i procuratori, l’attività di scouting nel vedere le partite, le tante telefonate con gli altri direttori sportivi. Le trattative vengono portate avanti da me e da Rebecca ma ci confrontiamo anche con tutti gli altri dirigenti, tra cui anche con Pietro Accardi.”

Come valuti il progetto della società sul calcio femminile?
“Devi dire che Rebecca Corsi si è buttata anima e corpo in questo progetto e non posso che ringraziarla. Si è appassionata molto portando entusiasmo e crede, come tutti noi, che il movimento femminile possa ancora crescere ulteriormente. Un plauso anche a tutti gli altri dirigenti dell’Empoli, a Fabrizio Corsi che ci supporta in tutte le scelte”

Per quanto riguarda il settore giovanile delle Ladies?
“Quest’anno abbiamo una squadra in più, abbiamo bambine del 2011 e 2012 che giocheranno calcio a 5, bambine classe 2009 e 2010 che faranno calcio a 7, Under 12 calcio a 9, Under 15, Under 17 e la Primavera. Per quanto riguarda la Primavera è una buona squadra con alcune ragazze di talento, il sogno è che possa uscire dal nostro settore giovanile una nuova Lucia Di Guglielmo o Cecilia Prugna.”

Per concludere, dove vuole arrivare l’Empoli?
“L’obiettivo primario è la salvezza e la valorizzazione delle ragazze, poi se riusciamo a raggiungerla in anticipo potremo pensare a altro. Dobbiamo mantenere i piedi per terra senza fare salti pindarici che non servirebbero a nulla. Il primo passo lo abbiamo già ottenuto, facendo vedere che la squadra continua ad avere un suo gioco e una sua identità come avevamo dimostrato nella passata stagione fino all’interruzione dei campionati a marzo. Inoltre vorrei che il prima possibile il pubblico possa tornare a Monteboro per vedere le partite, perchè avere i nostri tifosi accanto ci darebbe una spinta maggiore e sono sicuro che, vedendoci giocare, sarebbero orgogliosi di noi.”

Credit Photo: Empoli Ladies

Riozzese Como a rischio, sconfitta a tavolino all’orizzonte

Il mercato e l’ambiente del neonato Riozzese Como ha posto alti obiettivi per la squadra lombarda. Una squadra che punta alla promozione nella massima serie non può perdersi in certe piccolezze. In una Serie B dove ogni punto è oro, la squadra del patron Verga non può sprecare occasioni del genere.

Nell’esordio di campionato, le comasche hanno schiantato il Perugia con un secco 3-0. Risultato che potrebbe essere ribaltato dal Giudice Sportivo. La squadra agli ordini di Pablo Wergifker ha compiuto sei sostituzioni, una in più di quelle concesse. Ciò comporterebbe l’annullamento del risultato del campo e la vittoria per 3-0 a favore delle grifoncelle. Scenario che non farà piacere alle giocatrici che hanno dato tutto in campo dimostrando un ottimo recupero dal lungo periodo di pausa.

Nelle prossime ore e nei prossimi giorni, si farà luce sulla questione grazie alla sentenza che sarà pronunciata dal giudice. Fatto sta che certe ambizioni bisogna anche saperle gestire stando ben accorti ad ogni dettaglio. Sperando che la situazione si risolva nel migliore dei modi, vi terremo aggiornati sulla questione.

Credit Photo: Instagram Michela Franco

Prime tre giornate; Fiorentina Femminile: gli esperimenti di Cincotta e i goal di Sabatino valgono il primato

C’era tanto, troppo, scetticismo attorno alla nuova Fiorentina Femminile. L’unico modo per liberarsi dalle malelingue era tornare a fare ciò che si sapeva fare meglio: vincere. La Viola ha vinto e ha anche convinto. Partenza stratosferica con il secondo miglior attacco (dopo l’Empoli) e la seconda difesa meno battuta (dopo il Milan).

I malumori, registrati nel corso dell’estate, sono stati messi a tacere già all’esordio contro l’Inter Women. La truppa del tecnico lombardo ha messo al tappeto le milanesi con un sontuoso 4-0. Il risultato è scaturito anche grazie alla doppietta della nuova bomber Daniela Sabatino. A 35 anni si è caricata il peso della squadra sulle spalle e ha dato vita ad un inizio di stagione straripante. L’allenatore gigliato inoltre ha avviato una serie di esperimenti in campo, già intravisti nella passata stagione. La scommessa più rischiosa, e pienamente vinta con merito, è stato lo spostamento di Frederikke Thogersen in posizione di terzino. La danese è diventata, nel giro di tre gare, la calciatrice che ha corso di più oltre ad essere una perfetta assist-woman.

Oltre all’esterno scandinavo, il coach ha optato per lo spostamento più avanzato di Marta Mascarello a centrocampo. Il risultato sono i tre goal consecutivi messi a segno dall’ex Tavagnacco, fortemente voluta a Firenze da Cincotta stesso. A Napoli, la Fiorentina è ricorsa ad un nuovo test. Con l’assenza di un centrale di ruolo, il tecnico ha indietreggiato la centrocampista tedesca Stephanie Breitner come quarto centrale difensivo. L’effetto è stato l’ingabbiamento delle partenopee incapaci di interrompere il palleggio avversario. Senza togliere che, anche in riva al Golfo, Daniela Sabatino si è dimostrata spietata siglando una tripletta che ha consentito il ribaltamento del risultato.

Il derby col Florentia San Gimignano alla terza giornata è stato il banco di prova per le sperimentazioni di Cincotta. Nonostante la vittoria, ottenuta a fatica, le calciatrici hanno risposto alla grande. I tre punti, ottenuti grazie al sesto goal di Sabatino, consentono alla truppa toscana di restare attaccata al treno di testa. Ma la Fiorentina Femminile non è una squadra statica. La voglia di sperimentare dell’allenatore viola permette alle ragazze in campo di essere camaleontiche senza concedere riferimenti agli avversari.

Vicenza Calcio Femminile – Brescia Calcio Femminile: 0-0 (1^ giornata)

Al Comunale di Maddalene finisce 0 a 0 tra Vicenza e Brescia. Un buon esordio per le Biancorosse, sotto un sole particolarmente cocente. La partita, a discapito del risultato e del clima, è risultata divertente, con parecchie occasioni sia da una parte che dall’altra. Una partita molto fisica, con l’arbitro Pirriatore che ha lasciato andare parecchio il gioco. Uno 0 a 0 tutto sommato meritato: il Vicenza ha manovrato di più, ma le occasioni più limpide sono state per il Brescia.

PRIMO TEMPO
Subito pericolosissimo il Vicenza: Yeboaa parte centralmente, seminando il panico tra la difesa bresciana. al limite dell’area, serve Kastrati sulla sinistra che esplode un sinistro potente: il portiere riesce a parare, e la difesa sgombera. Il Vicenza è pericoloso: Basso insiste sulla fascia sinistra, ma le sue azioni non riescono a concretizzarsi, perdendosi nell’area. Al 9’, da un corner battuto da Cattuzzo, Piovani arriva come un treno e di destro al volo esplode un siluro che dà l’illusione del goal, ma è bravissima Meleddu a toglierlo dall’angolino. Al 14’ il Brescia reagisce. Cristina Merli dalla sinistra è pericolosissima, si avvicina all’area e si porta in posizione di tiro: il pallone è deviato in corner. La partita, a discapito del caldo, è piuttosto movimentata, anche se non si riesce a concludere: al 25’ un corner battuto da Sossella per poco non carambola in rete; al 28’ lancio perfetto di Kastrati, Yeboaa serve Cattuzzo che però viene murata al limite dell’area. Al 33’ Vicenza miracolato: Brayda dalla sinistra mette in mezzo un bel cross: Massussi, sola in area, aggancia e, a pochi metri da Bianchi, manda fuori. Il Vicenza perde un po’ il ritmo, ed il Brescia cresce. Tuttavia, anche le azioni delle Leonesse non portano a nulla. Al 46’, con Balestro che stoppa un’avversaria dentro l’area, si chiude un primo tempo nel quale le Biancorosse hanno costruito di più, anche se l’azione più pericolosa è stata di marca bresciana, al 33’.

SECONDO TEMPO
Il secondo tempo inizia frizzante: all 49’ spettacolare uno due tra la neo entrata Ferrati e Yeboaa, con quest’ultima che tira fuori; un minuto dopo è brava Bianchi a smanacciare fuori dall’area un cross insidioso. Al 53’ occasione ghiottissima per il Vicenza: bello scambio Yeboaa – Bauce, con la giovanissima attaccante che serve Piovani, che si alza il pallone, entra in area e mette in mezzo: il bel colpo di testa di Ferrati è alto di pochissimo. Il Vicenza insiste: al 60’ Ferrati dribbla due avversarie, entra in area e tenta di servire Bauce, ma è attenta la difesa del Brescia e riesce a sgomberare. È un momento d’oro per il Vicenza, che si trova spesso ad assediare l’area biancoazzurra, senza tuttavia sfondare; viceversa il Brescia prenda spesso le Biancorosse in contropiede, ma è attenta la difesa a mantenere l’equilibrio. Il Brescia cresce, e al 84’ Galbiati va vicino al goal: su corner, svetta la testa e schiaccia il palloni fuori di pochissimo. Altra occasionissima due minuti dopo, con il pallone che esce di poco fuori alla sinistra di Bianchi. All’85’ altra occasionissima, è chirurgica Cattuzzo a sgomberare l’area. Brividi a 87’, quando Bauce intercetta il rinvio di Meleddu: Kastrati non riesce ad approfittarne. Da un lancio di Missiaggia al 88’, Dal Bianco arriva a colpire di testa, ma manda alto. L’occasionassima un minuto dopo: Kastrati entra in area e mette in mezzo: Frighetto non aggancia bene, e il tiro esce. Attimi di apprensione sul finale, quando Larocca resta a terra dopo un brutto intervento. A tempo quasi scaduto Kastrati batte una punizione dal limite centrale dell’area, che esce di un niente sulla sinistra. La partita si chiude con Ghisi che, imbeccata da Assoni, da vicinissimo non riesce ad agganciare.

Ottimo esordio per il Vicenza, il prossimo appuntamento domenica prossima, sempre alle 15, a Bergamo contro l’orobica.

VICENZA CALCIO FEMMINILE
Bianchi, Sossella (77’ Dal Bianco),  Missiaggia (C), Gobbato (46’Ferrati), Balestro, Kastrati, Piovani (90’ Frighetto), Larocca, Yeboaa (85’ Broccoli), Basso (46’ Bauce), Catuzzo.
A disposizione: Dalla Via, Menon, Maddalena. All. Dori Cristian

BRESCIA CALCIO FEMMINILE
Meleddu, Massussi (46’ Viscardi), Locatelli, Brevi, Brayda (C, 60’ Ronca), Galbiati, Pasquali, Previtali, Merli L. (83’ Assoni), Merli C. (60’ Farina), Magri.
A disposizione: Cogoli, Verzelletti, Ghisi, Barcella. All. Bregantini Simone

Credit Photo:

DA NON PERDERE...