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È Serie A per il Genoa

Photo Credit: Genoa CFC

• Promozione storica per femminile prima volta tra le top
• Un’impresa raggiunta con un turno di anticipo sulla fine
• Vittoria esterna per 1-0 sul campo dell’Orobica Bergamo
• Ventesimo successo conquistato in 29 partite di campionato
• Decisiva la rete di Bettalli in avvio di ripresa per i tre punti
• Le grifonesse salgono a quota 63 e sigillano il terzo posto
• Felicitazioni vertici a dir. Carissimi, mr. Fossati e ragazze

IL GENOA È IN SERIE A
E’ l’ora della gioia, della festa, dell’orgoglio. L’ora di riavvolgere il nastro e rivedere i fotogrammi di un’annata che rimarrà per sempre appesa agli annali, con un posto speciale e ai cuori non solo dei protagonisti. Il sigillo di un percorso pieno di sacrifici iniziato all’alba di nove anni fa. 11 maggio 2025. La data sulla quale è incisa la prima, storica promozione in Serie A del Genoa Women. Tutto fatto al termine di una stagione tiratissima, giocata punto a punto nel finale (onore alle competitor) e che incorona il Genoa Women come terza squadra a tagliare il traguardo. C’è il timbro indelebile della direttrice Carissimi, di mister Fossati all’esordio nel femminile e di uno staff inesauribile. Oltre che naturalmente di un gruppo variegato, con un nucleo storico e radici che riconducono a tracce di un dna genoano e che ci ha creduto, non ha mollato e ce l’ha fatta. GrAzie ragazze! StraordinArie!

Nazionale A Femminile – Nuovo format del Mondiale femminile: dall’edizione del 2031 saranno 48 le Nazionali a partecipare al torneo

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dopo aver consultato le confederazioni e le altre parti interessate, alla luce dei notevoli progressi compiuti dal calcio femminile in tutto il mondo, il Consiglio della FIFA ha deciso all’unanimità di ampliare il numero di squadre partecipanti al Mondiale Femminile da 32 a 48 a partire dall’edizione del 2031. Una novità, già introdotta nel torneo maschile a partire dal 2026, che amplierà significativamente la rappresentanza, offrendo a un maggior numero di Paesi e di calciatrici l’accesso alla competizione d’élite e accelerando gli investimenti nel calcio femminile a livello mondiale. Il Mondiale a 48 squadre adotterà un format a 12 gironi, aumentando il numero totale di partite da 64 a 104 e prolungando il torneo di una settimana.

“Non si tratta solo di avere 16 squadre in più che giocano nella Coppa del Mondo Femminile, ma di compiere i prossimi passi in relazione al gioco femminile in generale, assicurando che un maggior numero di Federazioni abbia la possibilità di beneficiare del torneo per sviluppare le proprie strutture calcistiche femminili da un punto di vista olistico – ha dichiarato il Presidente della FIFA Gianni Infantino – l’edizione del 2023, la prima in cui le squadre di tutte le confederazioni hanno vinto almeno una partita e le squadre di cinque confederazioni hanno raggiunto la fase a eliminazione diretta, oltre a molti altri record, ha stabilito un nuovo standard per la competizione globale”.

Il Consiglio della FIFA ha inoltre approvato una strategia d’azione per il calcio femminile afghano, che prevede la creazione della squadra femminile afghana di rifugiati (AWRT) e fornisce all’amministrazione della FIFA il mandato di organizzare e facilitare le operazioni per avviare le attività il prima possibile. “Questa è un’iniziativa storica”, ha aggiunto il Presidente della FIFA. “La FIFA si impegna a dare a ogni bambina la possibilità di giocare a calcio”.

Bologna, il sogno Serie A si spegne a Cesena

Photo Credit: Bologna FC 1909

Si spegne a Cesena il sogno promozione del Bologna. Le rossoblù sotto 1-0 nel primo tempo reagiscono dopo due minuti con la rete di capitan Battelani e, nonostante le tante occasioni del secondo tempo, non trovano il raddoppio, venendo beffate sul finale dal gol di Calegari che vale la vittoria. Il Bologna scivola al 4° posto con 60 punti, mentre il Genoa, grazie alla vittoria sul campo dell’Orobica, sale a quota 63 punti, staccando l’ultimo pass valido per la prossima Serie A. Ternana e Parma, nello scontro diretto valido per la vittoria finale del campionato, non vanno oltre lo 0-0, confermandosi rispettivamente al primo e secondo posto con 76 e 74 punti.

È un avvio di gara elettrico da parte delle padrone di casa che, dopo soli 23 secondi, si rendono pericolose con Di Luzio grazie a un tentativo di imbucata di testa senza, però, riuscire a inquadrare la porta. Nei primi minuti il Cesena mette in atto un forte pressing che non lascia possibilità di manovra alle rossoblù. All’8’ primo tiro in porta delle felsinee, grazie ad un calcio di punizione da distanza ravvicinata procurato da Tardini e calciato da Battelani a giro sul secondo palo, terminato di poco a lato. Il match viene sbloccato dalle bianconere che al 17’, grazie a un recupero palla, lanciano Di Luzio sulla corsia di destra dove si accentra e, trovandosi a tu per tu con Shore, non sbaglia. La reazione delle rossoblù non si fa attendere e al 19’ arriva il pari con Battelani che, su suggerimento in mezzo di Giai, si coordina e calcia in porta. Nella seconda metà di prima frazione è il Bologna a prendere in mano le redini della partita con più occasioni di raddoppio. Al 33’ Gelmetti riesce a trovare gli spazi giusti, smarcandosi dalla difesa bianconera ma, davanti al portiere non riesce a impensierire Serafino. Un’altra potenziale occasione da gol passa dai piedi di Sondergaard che, dopo aver trovato uno spiraglio lasciato libero dalla difesa avversaria, non calcia con forza e appoggia tra le mani di Serafino.

Il secondo tempo vede le rossoblù ripartire dall’intenso forcing con cui si erano chiusi i primi 45 minuti. Al 54’ primo squillo Bologna della seconda frazione, con un gran cross di Tucceri Cimini che, venendo deviato, non consente a Raggi di trovare il timing per l’impatto di testa. Nei minuti successivi cresce il Cesena, e al 62’ ha una chance di raddoppio creata da Di Luzio, che da buona posizione non riesce a dare forza alla propria conclusione che si spegne tra le mani di Shore. Qualche minuto più tardi è ancora un cross di Tucceri Cimini da sinistra a impensierire le padrone di casa, non trovando però l’intesa vincente con Raggi. All’82’ è la stessa Raggi ad avere tra i piedi la potenziale palla del raddoppio, ma trova una grande Serafino a negarle la gioia del vantaggio. Quando il match sembrava destinato a terminare in pareggio, al 92’ la neoentrata Calegari, dopo un’azione in campo aperto delle bianconere, salta Spinelli e deposita il pallone in porta.

Note:
Tredicesimo gol in campionato e quattordicesimo stagionale per Veronica Battelani;
Cinquantesima presenza in rossoblù per Greta Raggi.

L’ultimo appuntamento stagionale è fissato domenica 18 maggio, ore 15, al ‘Bonarelli’ contro l’Orobica per l’ultimo turno di Serie B.

CESENA: Serafino, Trevisan, Casadei, Belloli (78’ Mak), Tironi, Petrova (86’ Calegari), Groff, Lamti, Milan, Vergani, Di Luzio (63’ Jansen). A disp: Belli, Amaduzzi, Dumitru, Magalotti, Testa, De Sanctis. All: Conte.
BOLOGNA: Shore, Golob (69’ Rossi), Spinelli, Passeri, Gelmetti, Giai (46’ Raggi), De Biase (46’ Silvioni), Sondergaard (66’ Nocchi), Tardini (79’ Kustrin), Tucceri Cimini, Battelani.
A disp: Lauria, Sciarrone, Colombo, Giovagnoli. All: Pachera.
ARBITRO: Castelli di Ascoli Piceno
MARCATRICI: 17’ Di Luzio (CES), 19’ Battelani (BOL), 92’ Calegari (CES).
AMMONITE: Lamti (CES), Vergani (CES)

Como Women, tre gol al Napoli nel giorno dell’addio al calcio di Alia Guagni

Photo Credit: Mircea Gida - Como Women
Al “Ferruccio” di Seregno, domenica 11 maggio 2025, non è andata in scena solo l’ultima partita del campionato di Serie A femminile tra Como Women e Napoli, ma una giornata speciale, dal sapore di festa e di gratitudine.
Alia Guagni, una delle figure più rappresentative del calcio femminile italiano, ha scelto proprio la maglia del Como Women per salutare il calcio giocato e chiudere una carriera lunga oltre vent’anni. Tra applausi, abbracci e tante emozioni, il club e le sue compagne di squadra hanno voluto rendere omaggio a un’atleta e a una donna che, anche in questi mesi vissuti sul lago, ha lasciato un segno profondo, oggi in campo con la fascia da capitana. Uno striscione realizzato dalle compagne, una maglia autografata da tutto il gruppo e un’atmosfera familiare e sincera hanno accompagnato l’ultimo passo di una carriera fatta di passione, sacrifici e tanti successi.
Ospiti in tribuna
Tanti gli ospiti presenti in tribuna per questa ultima giornata di campionato dal sapore di festa: dalla dirigenza di Mercury/13, con Victoire Cogevina Reynal e Mario Malavè (co-CEO e co-fondatori di Mercury/13) ed Eniola Aluko MBE (investor & advisor del gruppo), al Presidente del Como Women Stefano Verga e tutta la dirigenza del club. Presenti anche tanti giornalisti, ex calciatrici e molte altre personalità del mondo del cacio e non che hanno voluto essere presenti per l’ultimo saluto al calcio giocato di Alia Guagni. Tutto questo davanti agli occhi dei suoi familiari e amici, accorsi numerosi da Firenze per celebrare il momento.
La partita
Le lariane passano subito in vantaggio con Karlernäs al 11’, abile a finalizzare un’azione corale avviata da Marcussen e prolungata da Nischler. Le partenopee però reagiscono subito e pareggiano i conti due minuti più tardi con Lundorf, che sorprende Marcussen sul secondo palo. Il Como torna avanti con Kerr al 35’, servita perfettamente da Nischler dopo un recupero palla alto. Nel secondo tempo c’è spazio per il terzo gol al 73’ con Nischler, che chiude i conti e firma l’undicesimo gol stagionale con un elegante pallonetto. Con questa vittoria per 3-1, la squadra di Sottili chiude il campionato a quota 38 punti, suo record di sempre in Serie A.
Le parole di Alia Guagni durante la conferenza stampa di addio
“In questi anni ho cercato di dare tutto. Non è stato facile, e non lo sarà nemmeno nei prossimi anni, ma spero che, grazie a quello che ho fatto io e tante altre, oggi qualche ragazza possa avere una strada un po’ più semplice. Questo era il nostro obiettivo.”
Sul futuro e la famiglia: “Fino a oggi ho vissuto praticamente solo di calcio. Tutti i miei sogni erano legati a questo sport. Ora ne ho uno nuovo: costruire una famiglia. Vengo da una famiglia bellissima e unita, e questo è ciò che sogno anche per il mio futuro. Una maternità. Al momento, questa è la mia priorità. Poi vedremo cosa verrà. In tanti mi hanno chiesto: ‘Sei pronta a diventare mamma?’. È una domanda che mi ha colpita molto, mi ha toccata. Credo sia un passaggio naturale, ma anche molto emozionante. I miei genitori? Loro mi hanno sempre supportata in tutto: in ogni scelta, sportiva e di vita. Sono stati la mia forza, in tutti i sensi. Quando non potevo vivere di calcio, mi hanno permesso comunque di provarci. Sono stati la mia spinta, la mia roccia, sempre.”
Sulla maglia-CV e la campagna dedicata al futuro delle atlete dopo la carriera sportiva: “Questa maglia è molto speciale. È una sorta di curriculum, anche se fino ad ora non mi era mai servito. Ma rappresenta una realtà importante: molte calciatrici, una volta smesso di giocare, devono reinventarsi. È un momento emotivamente difficile, perché non si sa bene cosa fare.Con questa maglia vogliamo lanciare un messaggio: aiutiamo le atlete a costruirsi un futuro anche dopo il calcio. Speriamo che questo possa cambiare un po’ la mentalità e il modo di vedere le cose.”
Infine, sulla scelta di ritirarsi: “Ho scelto di smettere ora, quando ancora tutti mi dicono di non farlo. Ma sentivo che questo era il momento giusto. Mi piace l’idea di chiudere così, mentre c’è ancora chi avrebbe voluto vedermi in campo fino all’ultimo secondo.”
Le dichiarazioni di Stefano Sottili e Katja Schroffenegger
Le parole di Stefano Sottili sulla giornata, dalla festa per la vittoria all’ultimo saluto ad Alia Guagni: “C’erano tutti i presupposti perché fosse così. Le ragazze, al di là del clima giustamente festoso, hanno disputato una partita seria, hanno faticato: faceva caldo, è stata la prima vera partita con il caldo estivo. Sono contento che sia andato tutto per il meglio, che ci sia stata una buona prestazione, una vittoria, e soprattutto che si sia conclusa la carriera di una ragazza non solo brava, ma anche di una giocatrice davvero importante per tutto il movimento femminile. Sono contento di aver avuto la fortuna di conoscerla a luglio, anche se, come ho detto in settimana, mi sarebbe piaciuto allenarla prima. È una giocatrice con qualità diverse, anche rispetto al panorama attuale. Credo che la sua carriera e le sue presenze nella massime serie — perché non ha giocato solo in Italia, ma anche all’estero — lo dimostrino chiaramente.
Un bilancio sulla stagione: “È stata un’ottima stagione. Non so cosa succederà il prossimo anno, ma credo che da qui si debba solo continuare a crescere. Spero che la società ne sia consapevole, ma sono fiducioso che faranno di tutto affinché questo rappresenti solo un punto di partenza”.
Le parole di Katja Schroffenegger, al suo esordio in campionato con la maglia del Como Women dopo un lungo infortunio: “È stato un anno di tantissimi bassi con pochi alti; tanti alti negli ultimi due mesi, ma prima è stata dura. È stato bello solo vedere le mie compagne fare un gran campionato, e oggi finalmente ci sono anch’io. Sono molto felice della giornata di oggi. Penso che anche il meteo ha acceso il sole per noi e per Alia. Sono molto contenta e soprattutto di poter dire finalmente che sto bene”.
Tabellino
Formazione Como Women: 1.⁠ ⁠Schroffenegger;  3 Guagni (52’ Bergersen), 24 Rizzon, 17 Sagen, 2 Marcussen; 16 Karlernäs (58’  Bou Salas), 20 Vaitukaitytė, 21 Picchi; 33 Kramzar (81’ D’Agostino), 7 Nischler (71’ Conc); 28 Kerr (57’ Del Estal). Allenatore: Stefano Sottili A disposizione: 4 Hansen, 12 Aprile, 22 Gilardi, 25 Marchiori, 30 Ruma, 36 Soggiu.
Formazione Napoli: 1 Beretta, 2 Lundorf (70’ Pellinghelli), 27 Santoro, 44 Pettenuzzo (71’ Sliskovic), 67 Giordano; 8 Breitner, 23 Bellucci, 90 Langella (45’ Di Giammarino); 19 Sciabica (71’ Jelcic), 10 Banusic, 9 Kullashi (87’ Andrup). Allenatore: David Sassarini. A disposizione: 3 Sandvej, 5 Di Marino, 7 Novellino, 13 Muth, 28 Moretti, 42 Bacic.
Marcatrici: 11’ Karlernäs (Como Women), 13’ Lundorf (Napoli), 35’ Kerr (Como Women), 73’ Nischler (Como Women)
Cartellini gialli : 51’ Breitner (Napoli), 77’ Sliskovic (Napoli), 84’ Vaitukaitytė (Como Women)
Cartellini rossi : 0
MVP : Nischler (Como Women)
Arbitro e Assistenti : Felipe Salvatore Viapiana, Riccardo Leotta, Manfredi Scribani, Maicol Guiotto

Goleada della Freedom alla Vis Mediterranea: tante reti e fiducia ritrovata!

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Tre punti conquistati e ben 7 reti segnate per una Freedom che trova finalmente la vittoria dopo quasi due mesi di digiuno. Si chiude con un successo la stagione “in trasferta” delle biancoblù, che ospiteranno il Parma già qualificato in A per l’ultima di campionato al “Paschiero” di Cuneo, concludendo il campionato davanti alle proprie tifose e ai propri tifosi.

La goleada alla formazione ultima in classifica, già retrocessa in Serie C da moltissimi match, è sicuramente una grande iniezione di fiducia per una squadra, quella cuneese, che ha le armi per poter ottenere più punti rispetto a quelli raccolti fino a questo momento, con un occhio già verso la prossima stagione. Il titolo di MVP è stato assegnato a Sofia Pasquali, autrice di una tripletta e capocannoniere della squadra con 8 reti messe a segno in stagione.

Non è servito molto alle biancoblù per passare in vantaggio: su assist di Zanni, Coda ha calciato in diagonale un siluro preciso che ha trovato l’angolino. Giuliano ha poi tentato la conclusione forte dalla distanza, deviata in corner da Polidori, ed era solo l’antipasto del raddoppio: dopo un pallone perso in fase di disimpegno da parte della Vis, Polidori è riuscita a negare il gol a Coda, ma non al tap-in di Pasquali. Prima della mezz’ora, la Freedom ha poi avuto un pallone invitante per il tris sull’incursione di Fracaros, andata a lisciare la traversa, un pallone che Bison non è riuscita a insaccare in rete. In quest’assedio a senso unico, Coda ha di nuovo provato a lasciare il segno, ma Polidori le si è opposta. Il gol del 3 a 0 è stato la girata di testa di Pasquali su assist da destra di Cuciniello.

Nell’intervallo, Mister Ardizzone ha poi adoperato alcuni cambi per dare minutaggio ad altre calciatrici e fare turnover in vista dell’ultima sfida contro la big. Le cuneesi hanno calato il poker a pochi giri d’orologio dall’inizio della ripresa, un tiro dal limite di Bison che ha trovato l’angolo alla destra di Polidori. Pochi minuti dopo, il quinto gol a opera di Pasquali con un destro sotto la traversa, l’ultima rete di una tripletta personale che le regalerà il titolo di MVP. Dopo un paio di altre occasioni deviate da Polidori, la Freddom ha messo a segno il sesto gol, stavolta a scrivere il suo nome sui tabelloni è stata Zanni. In Zona Cesarini, Bison ha poi segnato la settima e ultima rete, coronando la gara con una bella doppietta personale.

IL TABELLINO

FREEDOM (4-1-3-2): Nucera, Cuciniello, Brscic (45′ Marenco), Fracaros,
Giuliano; Franco (66′ Imperiale), Zanni, Dicataldo (45′ Macagno), Bison; Pasquali, Coda (61′ Maffei).

VIS MEDITERRANEA (3-5-2): Polidori (45′ Spiniello), Gino, Asamoah, Arco (69′ Nardovino); Tateo, Rosolen, Miglio, Fiore (80′ Basile), Fiorella; Girolamo, Karaivanova.

Marcatrici: 8′ Coda (F), 14′ Pasquali (F), 37′ Pasquali (F), 47′ Bison (F), 52′ Pasquali (F), 66′ Zanni (F), 90′ Bison (F).

Campionati Europei UEFA Under 17 Femminili 2025: Italia e Francia raggiungono Paesi Bassi e Norvegia in semifinale

Il regno della Spagna come detentrice dei Campionati Europei UEFA Under 17 Femminili è finito dopo la sconfitta per 2-1 con l’Italia, che si qualifica con la Francia dal Gruppo B e si unisce ai Paesi Bassi e alla Norvegia nelle semifinali di mercoledì.

Il Gruppo B si è concluso domenica con la sfida tra Spagna e Italia che avevano entrambe pareggiato 1-1 con la Francia e battuto la Polonia. La Spagna, in vantaggio sull’Italia per differenza reti, aveva bisogno di un punto per qualificarsi, ma si è dovuta inchinare a due reti di Giulia Galli, con il portiere delle Azzurre Matilde Robbioni che ha compiuto una serie di salvataggi ed è stata battuta solo poco prima del fischio finale. La Francia ha invece sconfitto la Polonia per 3-1 e si è aggiudicata un posto in semifinale contro i Paesi Bassi, vincitori del Gruppo A, mentre l’Italia affronterà la Norvegia.

La Spagna, che era arrivata in semifinale in tutte e dieci le precedenti edizioni dall’introduzione della fase a gironi, affronterà mercoledì l’Austria per il quinto posto destinato all’Europa alla Coppa del Mondo FIFA Under 17 Femminile, che si terrà in Marocco dal 17 ottobre all’8 novembre. Le quattro semifinaliste sono già qualificate di diritto. Avendo battuto sia l’Austria che la Norvegia, i Paesi Bassi si erano già confermati al primo posto nel Gruppo A prima della loro vittoria per 9-0 contro le Isole Faroe di sabato. La Norvegia, in vantaggio sull’Austria per differenza reti, si è guadagnata l’accesso alle semifinali pareggiando 0-0.

Elena linari, AS Roma, centrato obbiettivo Champions:” E’ stato parecchio faticoso!”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Elena Linari, al termine del match di Firenze, dove la sua squadra si è imposta per 1 a 0: centrando l’ultima possibilità per l’Europa, attraverso i canali ufficiali del Club giallo-rosso, ha dichiarato: Obiettivo centrato. Quanto è stato faticoso raggiungere questa Europa? Parecchio, ha detto la calciatrice,  perché abbiamo vinto con un risultato abbastanza stretto ma l’importante era riuscire ad arrivare a questo grande obiettivo per questa squadra e per questa società che se lo merita. Sappiamo che è stata una stagione difficile, ce la siamo complicata da sole e forse era anche giusto che fossimo noi all’ultimo, con le ultime energie a riuscire a portare a casa questa qualificazione. Sono molto orgogliosa di questa squadra e di quanto fatto, nonostante tutto”.

Oggi è stata una vittoria di squadra, di tutte. “Sicuramente c’era un po’ di emergenza a livello di infortuni e squalifiche ma credo che una grande squadra si veda soprattutto nelle difficoltà. Avevamo bisogno di una reazione da squadra vera, che probabilmente nel corso della stagione a volte è un po’ mancata. Oggi tutte insieme, nonostante le difficoltà come la fatica e il caldo, ce la siamo portata a casa. Nel primo tempo secondo me abbiamo dominato, nel secondo siamo andate in sofferenza ma ci stava, loro dovevano per forza vincere. Giusto così, bellissimo così, avanti tutta. Adesso ci aspetta una finale importantissima”.

Una finale da giocare con questa forza e questa determinazione. “Per forza. Dobbiamo ricordarci di quanto fatto sia oggi, sia contro il Milan fino al 70esimo minuto. Sappiamo che non sarà facile, la Juve è una squadra molto forte ma è una finale e questa squadra ha grande forza e grande energia. Ce la giocheremo ad armi pari, con questa squadra tutto è possibile”.

Stagione 2025/2026: rilasciate le Licenze UEFA a 7 società di Serie A femminile

Photo Credit: Fabrizio Brioschi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Commissione di primo grado delle Licenze UEFA, esaminata la documentazione pervenuta nell’ambito del processo per il rilascio della Licenza UEFA per la stagione sportiva 2025/2026, visti il Manuale delle Licenze UEFA-Edizione 2024 e il Manuale delle Licenze UEFA-UEFA Women’s Club Competitions-Edizione 2024, preso atto delle relazioni degli esperti, ha deliberato di rilasciare la Licenza UEFA alle seguenti società:

CLUB MASCHILI

SERIE A

1. Atalanta Bergamasca Calcio S.r.l. (Stadio di Bergamo/Gewiss Stadium di Bergamo)
2. Bologna F.C. 1909 S.p.A. (Stadio Renato Dall’Ara di Bologna)
3. Cagliari Calcio S.p.A. (Stadio Friuli/Bluenergy Stadium di Udine)
4. Como 1907 S.r.l. (Stadio Friuli/Bluenergy Stadium di Udine)
5. A.C.F. Fiorentina S.r.l. (Stadio Artemio Franchi di Firenze)
6. F.C. Internazionale Milano S.p.A. (Stadio Giuseppe Meazza di Milano)
7. Juventus F.C. S.p.A. (Juventus Stadium/Allianz Stadium di Torino)
8. S.S. Lazio S.p.A. (Stadio Olimpico di Roma)
9. A.C. Milan S.p.A. (Stadio Giuseppe Meazza di Milano)
10. A.C. Monza S.p.A. (Stadio Brianteo/U-Power Stadium di Monza)
11. S.S.C. Napoli S.p.A. (Stadio Diego Armando Maradona di Napoli)
12. Parma Calcio 1913 S.r.l. (Stadio Ennio Tardini di Parma)
13. A.S. Roma S.r.l. (Stadio Olimpico di Roma)
14. Torino F.C. S.p.A. (Stadio Olimpico Grande Torino di Torino)
15. Udinese Calcio S.p.A. (Stadio Friuli/Bluenergy Stadium di Udine)
16. Hellas Verona F.C. S.p.A. (Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona)

SERIE B

1. U.S. Cremonese S.p.A. (Stadio Giovanni Zini di Cremona)
2. U.S. Sassuolo Calcio S.r.l. (Stadio Città del Tricolore/ Mapei Stadium di Reggio Emilia)

CLUB FEMMINILI

1. A.C.F. Fiorentina S.r.l. (Curva Fiesole c/o Viola Park di Bagno a Ripoli – FI)
2. F.C. Internazionale Milano S.p.A. (Stadio Giuseppe Meazza di Milano)
3. Juventus F.C. S.p.A. (Juventus Stadium/Allianz Stadium di Torino)
4. Lazio Women 2015 A R.L. (Stadio Mirko Fersini di Formello)
5. A.C. Milan S.p.A. (Stadio Giuseppe Meazza di Milano)
6. A.S. Roma S.r.l. (Stadio Olimpico di Roma)
7. U.S. Sassuolo Calcio S.r.l. (Stadio Città del Tricolore/ Mapei Stadium di Reggio Emilia)

Simbolo, Icona, Leggenda, Lei: semplicemente Sara Gama

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Sei Grande. Le iniziali di Sara Gama si possono prendere come base per moltissime altre parole, ma sono queste due le migliori che possano descrivere Lei. Pensare che abbia lasciato il calcio giocato, teatro delle sue battaglie e di tutte le sue importanti vittorie, risulta ancora impossibile anche se tutto il movimento italiano e le tifoserie sapevano che, presto o tardi, sarebbe arrivato.

Non si sapevano, invece, tutti i cambiamenti che il calcio femminile avrebbe avuto grazie a Lei, quando ha dato il primo calcio a un pallone. Sì, c’era qualche ragazzina che lo faceva, ma troppo poche per creare un movimento, troppo poche per credere che potesse nascere qualcosa di più di una semplice passione, e che questa potesse diventare una Professione come tutte le altre.

Evelina Christillin, membro illustre del Consiglio FIFA (tra le altre cose), ha conosciuto quest’Imperatrice del calcio italiano – altra possibile definizione – all’interno del Consiglio Federale e stretto con lei una bellissima amicizia. Al loro primo incontro, la dirigente ha compreso fin dalle sue prime parole il valore che quella ventenne avrebbe avuto in futuro. Un futuro brillante, difficile da prevedere, che ha cambiato le sorti dello sport e del calcio femminile italiano e che, anche a partire da adesso, plasmerà il movimento negli anni che verranno: il cammino di questa campionessa nello sport è appena cominciato, si è concluso soltanto un capitolo.

Un simbolo, un’icona, semplicemente “Sara Gama”; grazie per tutto quello che hai fatto per la tua generazione e per quelle che verranno. “Lei”, scritto in corsivo per dare enfasi e con la “L” maiuscola, una lettera dell’alfabeto che riporta anche a un’altra parola, “Leggenda”, ed è così che si può, infine, trovare un sinonimo che rimandi al suo nome completo. Grazie, Sara Gama, perché senza di te il calcio femminile italiano non sarebbe lo stesso.

“Lasciare l’anno con una vittoria ci gratifica”: Piovani brinda alla fine di un campionato indelebile

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il film nerazzurro è ormai arrivato ai titoli di coda, il tema, però, rimane positivo, complice la recente vittoria ottenuta lo scorso sabato in casa Juventus. 0-1: questo il finale di una giocata sorprendente contro le campionesse d’Italia, segnata dal vantaggio di Bugeja.
Con la rete della numero 7 ed una prestazione ottimale si conclude una annata importantissima per tutto il gruppo-famiglia milanese, orgoglioso di aver lasciato una ulteriore impronta indelebile per un secondo posto che non lascia spazio ormai a dubbi.

A completare la serata andata in scena all’Allianz Stadium le parole al miele del tecnico Gianpiero Piovani che, microfono di Inter TV a disposizione, ha affermato: “Il trionfo è arrivato su un campo importante, oltretutto contro una squadra che ha assolutamente meritato di vincere il campionato.
Riusciamo, così, a mettere da parte una stagione fantastica, grazie sopratutto al lavoro stupendo fatto da tutte le ragazze.

Lasciare l’anno in questo modo ci gratifica e non lo nascondiamo, consapevoli che quella posta è una buona base per crescere e costruire come vogliamo noi il nostro futuro.
L’ambizione il prossimo anno non mancherà, perché l’obiettivo è quello di fare sempre meglio del precedente!”.

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