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Federica Di Criscio, Roma: “Il recupero è andato. Speriamo di ricominciare al più presto”

Federica Di Criscio, difensore della Roma, reduce da un infortunio al crociato, ha parlato a Roma TV del suo recupero durante la quarantena:

Come hai festeggiato il compleanno?
“Per fortuna stando nello stesso in condominio siamo riuscite a stare in compagnia, abbiamo mangiato una pizza”.

La fase 2?
“Avevo appena ricominciato a vedere il campo, poi è arrivato il lockdown. Per fortuna col preparatore ho continuato ad allenarmi per recuprare, lui mi seguiva giornalmente con delle dirette. La società non ci ha fatto mancare nulla, abbiamo potuto allenarci in casa. Con la fase 2 ho ricominciato il programma della squadra”.

Il recupero?
“È andato tutto bene. È stato un percorso lungo, ho avuto persone che mi hanno sostenuta e quindi è andata. Ho ricominciato i programmi della squadra, sono contenta. Speriamo di ricominciare al più presto”.

Potessi tornare a prima dell’infortunio?
“Ho rivisto un milione di volte il video dell’infortunio, ma sinceramente rifarei tutto quello che ho fatto. Un infortunio così se deve succedere, succede, l’infortunio mi ha cambiata, mi ha rafforzata e mi ha resa più consapevole. Un infortunio del genere ti da anche il tempo di riflettere sulle tue priorità, non pensavo di reagire così bene, mi sono meravigliata perché l’ho presa col sorriso. Ho lavorato e ora sono più forte. Sono stata subito consapevole, ho realizzato subito di essermi fatta male. Mi hanno subito operata e quindi ero subito proiettata al recupero. È stato tutto veloce”.
 

Gli allenamenti a distanza?
“Inizialmente è stato difficile, poi io venendo da un percorso particolare ho dovuto cercare le giuste soluzioni. Poi ti abitui, rendi funzionale ogni cosa che hai a disposizione, trovi nuovi modi per allenarti. È stata una bella esperienza alla fine dei conti”.

I pregiudizi?
“Ci sono sempre stati. Da piccola giocavo con i maschi, non era facile perché ero l’unica bambina. I pregiudizi erano più da parte dei genitori che dei bambini, poi però col passare di tempo la situazione è migliorata. Prese in giro ce ne sono state, prima non si capiva come una bambina potesse giocare a calcio”.

I tuoi genitori?
“Non erano d’accordo. Al primo allenamento sono andata di nascosto, mio zio allenava una squadra di bambini e lui mi ha portata ad allenarmi. Allora mia madre si è arresa, lei era preoccupata perché comunque non c’erano possibilità, la prima squadra femminile era a 100 km da casa mia. Ora però mi sostengono sempre”.

Sei andata via presto da casa…
“Si, andare via da casa a 14 anni è stato traumatico. Ma l’ho scelto io, non mi pento di niente, però è stata dura”.

Pensavi di fare la calciatrice da bambina?
“No, per me era solo passione”.

Modello da piccola?
“Prima seguivo il calcio maschile, a casa tifano Milan e il mio idolo era Shevchenko. Quando ho iniziato a seguire il calcio femminile, il mio idolo è sempre stata Melania Gabbiadini. Quando l’ho incontrata al Verona ero intimorita, poi ho trascorso con lei 6 anni bellissimi”.

Qual che consiglio alle giovani calciatrici?
“Seguite la vostra passione, sarà un percorso difficile, però ora le cose stanno cambiando e ci sarà molto più spazio per le donne. Società come la Roma che investono molto sul femminile danno più possibilità a molte ragazzine”.

Come ti senti quando giochi?
“È la liberazione totale, quel momento di sfogo che ho e mi rende felice e spensierata”.

Ti piacerebbe allenare in futuro?
“Qualche anno fa ho iniziato per puro gioco ad allenare le bambine e devo dire che mi piace. Da soddisfazione e fa crescere, sicuramente è una strada che prenderei volentieri”.

Come ti prepari ad entrare in campo?
“Non ho un rito particolare, di solito le cuffiette alle orecchie mi tranquillizzano, ma nello spogliatoio mi piace anche chiacchierare, cerco di non isolarmi troppo”.

Chi è la più concentrata?
“Le straniere, come Andressa, Thestrup, Hegerberg, si concentrano molto con la musica”.

La compagna più difficile da marcare?
“Thomas per la sua velocità, ma anche Serturini”.

La compagna che si arrabbia di più quando la fermi?
“Siamo tutte abbastanza competitive. Nelle partitelle una di quelle che si arrabbia di più è Bartoli, ma anche io”.

Il numero 6?
“Non è stata una scelta. A Verona giocavo col 19, volevo tenerlo ma dopo qualche anno l’allenatore mi diede il 6 e da lì l’ho sempre tenuto”.

Non nasci difensore…
“A Verona sono arrivata da centrocampista. Facevo il mediano al Cervia, poi a Verona si fecero male tutti i difensori e in un’amichevole dovetti fare il difensore e io nemmeno volevo farlo, mi arrabbiai moltissimo. Ho fatto anche il terzino, così ottenni la prima convocazione in Nazionale. Fare il centrocampista comunque mi ha aiutata anche nel ruolo di difensore, da lì ho preso il piacere di giocare il pallone”.

Hobby?
“In questo periodo ne ho approfittato per studiare per alcuni esami universitari. Ho iniziato The Last Dance, ho visto molti documentari sportivi, ho passato così il tempo”.

Il tuo piatto migliore?
“Tutti dicono i risotti, ma mi piace fare un po’ tutto. A casa tutti cucinano bene e quindi ho appresso guardando loro”.

La cantante migliore tra le tue compagne?
“Allora la ballerina Thomas, cantante non so, c’è Pettenuzzo che sta sempre con la musica”.

La più chiacchierona?
“Direi Cunsolo, oppure Pettenuzzo. Bartoli invece è quella che brontola di più”.

Siete molto unite…
“Il gruppo è fondamentale, bisogna creare la giusta alchimia. All’inizio è stato difficile, sono arrivate molte ragazze nuove, ma siamo riuscite a fare un gruppo fantastico, è uno dei più forti che ho vissuto”.

La prima cosa che farai quando torneremo alla normalità?
“Andare a mangiare una pizza la ristorante”.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

Elisa Mariani e Bianca Vergani gli astri nascenti del calcio femminile

I nuovi astri nascenti dell’Inter portano nomi e cognomi e come tutti i più importanti talenti pronti ad esplodere non si può che affermare che “Il Buongiorno si vede dal mattino”.

Elisa Mariani, centrocampista di fine regia, classe 2003, e Bianca Vergani, difensore centrale di sinistra, muro invalicabile, classe 2002, ormai hanno tracciato la loro strada: amiche nella vita come in campo, accomunate da un futuro che le vedrà splendere in Serie A.

La prima è una centrocampista ambidestra abile nello smistare sfera, nel leggere le diverse situazioni di gioco e nel trovare la porta. Svolge e ricopre la propria carica tattica nel cuore del centrocampo. Ha un fisico importante, a livello muscolare e scheletrico, che non la limita nella sua peculiare gran resistenza ed in un dinamismo che la porta ad essere onnipresente. Longilinea e tonica, risulta imprendibile in fase di sviluppo e di fraseggio. Ha il carattere e la personalità in evoluzione, che si stanno plasmando con esperienze vissute su primissimi palcoscenici. Sta acquisendo una determinazione da top player.

La seconda è un difensore dal sinistro privo di sbavature: preciso, ordinato, mai sporcato da titubanze od imprecisioni tecniche. Abbina senso della posizione da giocatrice ormai già matura e sicura di se a proprie caratteristiche tecniche in evoluzione. E’ una atleta che lavora sul breve, caratterizzata da un dinamismo perpetuo e da un’onnipresenza tattica in fase arretrata.

Possiede una resistenza tale da rimanere lucida per tutti i novanta minuti delle gare ufficiali. Vive serenamente e costruttivamente ogni momento all’interno del rettangolo verde. Date queste premesse, ormai siamo sicuri: la Serie A le aspetterà, come le aspetterà una Inter che potrebbe fare di loro le colonne del futuro.
 
Credit Photo: Federico Fenzi

Sofia Cantore verso un nuovo prestito: vari club interessati

Vent’anni compiuti lo scorso settembre e già tante presenze in Serie A, condite anche da alcuni gol. Sofia Cantore, attaccante di proprietà della Juventus Women ma nell’ultimo anno in prestito all’Hellas Verona, in futuro tornerà in bianconero in pianta stabile, ma non prima di aver maturato ancora un po’ di esperienza. Come raccolto in esclusiva dalla redazione di Juventusnews24.com, l’attaccante sarà girata nuovamente in prestito nella prossima stagione.

Sulla giocatrice classe ’99 ci sono vari club: si tratta di Florentia, San Marino e Empoli. Proprio con la società toscana, il club bianconero ha un ottimo rapporto, avendo già intavolato varie trattative in passato. L’obiettivo è quello di far giocare con più continuità l’attaccante, per permetterle di crescere e di diventare, in futuro, una pedina importante nella Juventus.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

Distanti ma… comunicanti: a casa di Sofia Cantore

Noi #RestiamoACasa, ma le rubriche di Hellas Verona Channel non si fermano. Perché comunicare, parlare e ascoltare, in un momento come questo dove le relazioni umane sono fisicamente ridotte al minimo, è socialmente utile.

Una delle punte centrali più interessanti del panorama italiano, attaccante classe 1999 abile nel proteggere palla e nel calciare dalla distanza. Con l’espressione ben nascosta di chi ne combina sempre una, rimpiazzata da quella di chi sa che sta facendo un’intervista seria e, allora, si concentra come farebbe in partita. Con Distanti ma… comunicanti andiamo oggi a casa di Sofia Cantore, seppur solo virtualmente, per scoprire come il numero 9 dell’Hellas Verona Women ha trascorso la sua quarantena fra allenamenti, studio, sogni e anche un po’ di cucina.

Credit Photo: Hellas Verona Women

FIFA Women’s World Cup 2023™: scelta del paese ospitante il 25 giugno 2020

Alla luce dell’impatto che la pandemia COVID-19 sta avendo in tutto il mondo e il rinvio della riunione del Consiglio FIFA che avrebbe dovuto avvenire all’inizio di giugno 2020 ad Addis Abeba, la FIFA ha confermato alle associazioni partecipanti al bando che la selezione di chi ospiterà la FIFA Women’s World Cup 2023™ sarà realizzata nella riunione che si terrà online il 25 giugno 2020.

Nella procedura di gara più competitiva nella storia della Coppa del Mondo femminile FIFA, quattro paesi sono in gara per ospitare questa competizione di punta:

  • Football Federation Australia e New Zealand Football (congiunte)
  • Brazilian Football Association
  • Colombian Football Association
  • Japan Football Association

“La FIFA continua a impegnarsi per attuare la procedura di offerta più completa, obiettiva e trasparente nella storia della FIFA Women’s World Cup. Questo fa parte del nostro impegno generale per il calcio femminile che, tra l’altro, vedrà la FIFA investire $1 miliardo nel calcio femminile durante l’attuale ciclo”, ha dichiarato il segretario generale della FIFA Fatma Samoura.

A seguito delle visite ispettive a tutte le associazioni aderenti alle offerte, la FIFA sta completando il rapporto di valutazione, che sarà pubblicato all’inizio di giugno su FIFA.com.

Tutte le proposte ammissibili saranno presentate al Consiglio FIFA affinché possa selezionare gli ospiti della FIFA Women’s World Cup 2023™ che rientrano nell’ambito di una procedura di voto aperto, in cui il risultato di ogni scrutinio e i relativi voti dei membri di il Consiglio FIFA sarà reso pubblico su FIFA.com.

Francia 2019 è passata alla storia per aver fissato nuovi standard per le competizioni calcistiche femminili, la FIFA Women’s World Cup 2023™ è destinata a scrivere un nuovo pezzo di storia in quanto sarà la prima edizione con 32 squadre.

Tutti i fascicoli delle proposte, insieme ai rispettivi sommari esecutivi, sono disponibili su FIFA.com:
Football Federation Australia e New Zealand Football: Bid Book | Executive Summary
Brazilian Football Association: Bid Book | Executive Summary
Colombian Football Association: Bid Book | Executive Summary
Japan Football Association: Bid Book | Executive Summary

Una panoramica completa è disponibile nella Guide to the Bidding Process for the FIFA Women’s World Cup 2023™.

Credit Photo: Pagina Facebook di FIFA Women’s World Cup

Chiara Cecotti: “Lugano, esperienza breve ma intensa. Che forte Guagni!”

Dopo anni al Tavagnacco, Chiara Cecotti, nell’inverno scorso, è passata al Lugano, in Svizzera. A causa di questa pandemia, però, ha dovuto rescindere con il club ticinese e presto sarà pronta ad una nuova avventura. In esclusiva ICF, la giocatrice ha ripercorso la sua storia, con un occhio al futuro e uno a questa assurda situazione. (seconda ed ultima parte).

L’INTERVISTA

Giunta a Lugano, hai giocato solo pochi mesi…
“Purtroppo è finito tutto a causa del Coronavirus: il contratto scadeva a fine stagione, ma per questa situazione tutte le giocatrici con un contratto economico hanno rescisso. E’ stata una bella esperienza, seppur breve.”

Proprio di questa situazione volevo parlare: come la stai vivendo?
“Sono tornata a casa dai miei genitori, in Friuli, vicino Udine. Non è una situazione facile, perché ho molti parenti di Bergamo, dalla parte di mia mamma, e sono molto legata alla città. Cerchiamo di darci forza l’uno con l’altro, rispettando le regole. Mi sto allenando regolarmente: per fortuna non abitando in appartamento ho spazio per allenarmi. Abbiamo sfruttato questo momento per ritrovarci in famiglia, dopo che sono stata via per qualche mese.”

Chi è la giocatrice più forte che tu abbia mai affrontato?
Direi proprio Guagni! Come giocatrice è molto completa: fa bene sia la fase offensiva, che quella difensiva; ha fisico, potenza, velocità…”

Sul tuo futuro?
“Non so ancora molto; il mio obiettivo è migliorarmi e crescere. Vorrei quindi fare esperienze nuove, magari in campionati stranieri: mi piace molto viaggiare e scoprire nuove culture. Inoltre, sono curiosa di conoscere di persona il livello di nuovi campionati. Mi piacerebbe sicuramente andare in una delle nazioni dove il movimento è piu sviluppato: Germania, Francia, Spagna, Svezia…”

Chi è Chiara Cecotti fuori dal campo?
“Sono diplomata in ragioneria e quello che vorrei fare, che per ora è solo un’idea, sarebbe studiare psicologia all’università. Penso che nello sport tanto sia una questione di testa; mi piacerebbe aiutare gli altri sportivi con competenza.”

Per chiudere: qual è il tuo ricordo più bello su un campo da calcio?
“E’ difficile scegliere. Senza dubbio, è sempre bellissimo vedere i miei cari in tribuna e renderli orgogliosi. Una partita che secondo me ho giocato bene, e che ricorderò, è stata contro il Verona qualche anno fa: fu una partita significativa, perché ho giocato contro l’allenatrice che mi ha portato in prima squadra al Tavagnacco, ci tenevo a fare bene!”

Credit Photo: Instagram Chiara Cecotti

Alessia Piazza, Milan: “Pronta a ripartire e a lottare per la Champions!”

Il portiere del Milan Alessia Piazza ha rilasciato un’intervista al quotidiano “Il Giorno”, in cui si è detta pronta a ripartire, con la volontà di raggiungere l’obiettivo Champions. Queste le sue parole.

Come hai vissuto questo periodo di quarantena? Hai avuto modo di allenarti?
“Ogni settimana il preparatore atletico e quello dei portieri mi danno il programma di allenamento da fare a casa, avendo anche il giardino riesco ad allenarmi all’aperto anche se mi sento un po’ in ‘gabbia”.

Dove hai trascorso questo periodo?
‘Fino al 4 maggio sono stata a Milano in appartamento insieme a 7 compagne divise in tre appartamenti differenti ed è stata una fortuna perché ci siamo fatte compagnia. Dal 4 sono tornata a casa dei miei genitori a Como che ho finalmente potuto rivedere dopo tanto tempo”

Con Ganz e le altre compagne sei in contatto?
”Il mister fa una videochiamata con tutte noi una volta alla settimana e ci scrive tutti i giorni; ci sfida con delle video-challenge. Insomma cerca di starci vicino il più possibile ed aiutarci.

Hai voglia di tornare in campo? Qualche timore?
Voglia tanta, paura no perché so che quando ripartiremo lo faremo in assoluta sicurezza. Non mi è mai capitato di stare così tanto ferma; ripartire darebbe un segnale positivo.

Qual’è la caratteristica che contraddistingue il Milan?
‘La capacità di rialzarsi come abbiamo dimostrato in alcune partite dove, sotto di un gol, abbiamo ribaltato il risultato. Abbiamo come obiettivo la conquista del posto in Champions. Siamo pronte a lottare in campo ed aiutare chi è più in difficoltà: non ci sono titolari o riserve, siamo un gruppo compatto.”

Il ruolo del portiere è particolare, hai sempre voluto difendere i pali?
‘Ho iniziato a giocare in spiaggia e mi mettevano sempre in porta, poi mi sono innamorata di questo ruolo: la sensazione di volare e tuffarsi è meravigliosa ma hai anche una grande responsabilità.

Come ti trovi con il mister ed il preparatore Berretta?
Con Ganz mi trovo benissimo, ha sempre una parola per tutte. Quando una di noi è in difficoltà sa come tirare su il morale. Il suo motto è ”smile and fire”: sorridete con il fuoco dentro. Con Berretta il rapporto è fantastico, mi dà buoni consigli e mi sostiene”

Che augurio fai al Milan?
Di riprendere e di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissate perché ce lo meritiamo: non abbiamo mollato mai e vogliamo finire ciò che abbiamo iniziato. Se così non fosse torneremo nella nuova stagione ancora più cariche e determinate.”

Credit Photo: Facebook Alessia Piazza

Serie A e Serie B ad un passo dalla sospensione: la decisione verrà ratificata al prossimo Consiglio Federale

Le voci si rincorrevano nei corridoi sin dalla mattinata di oggi. Ora la notizia di una sospensione del campionato di calcio femminile italiano è cosa ormai quasi certa. L’Italia si allinea alle decisioni intraprese da Spagna, Francia e Inghilterra che hanno già deciso di fermare le loro ragazze. Soltanto la Germania, che è già ripartita nella categoria maschile, sembra intenzionata ad ultimare la stagione corrente.

La sospensione del campionato quindi è ad un passo. A riprova del fatto vi è anche un tweet del giornalista Nicolò Schira che recita: “Dopo la Lega Pro anche il calcio femminile (Serie A e Serie B) ha deciso di concludere qui la stagione. In Consiglio Federale chiederanno alla FIGC di ratificare la decisione. I costi del protocollo sanitario (500mila euro a club) non sono sostenibili dalle società”. L’impossibilità di garantire la sicurezza per tutte e i costi esosi per le sanificazioni e quant’altro non lasciano molta scelta.

La FIGC riunirà il prossimo consiglio in data 20 maggio, attraverso il quale ratificheranno la decisione definitiva. La riunione sarà anche un banco di prova per la discussione su quali saranno i destini delle squadre. Al momento, la classifica vede la Juventus campione d’Italia, la Fiorentina in Champions League con Orobica e Tavagnacco in zona retrocessione. Le discussioni sulle ultime e sulle eventuali salite in Serie A dalla categoria inferiore, saranno affrontate solamente nel corso del prossimo Consiglio Federale.

La stagione 2019-2020 di Calcio Femminile in Italia dunque è a un centimetro dalla conclusione.

Pernille Harder: “Non capisco perché l’omosessualità nel calcio femminile sia accettata e in quello maschile no”

Si parla molto spesso di differenze tra il calcio femminile e quello maschile, a volte tendono da una parte a volte dall’altra. Questa volta è Pernille Harder a mettere la cosidetta “pulce nell’orecchio” per quanto riguarda l’accettazione dell’omosessualità nel calcio maschile. Da sempre il calcio femminile è stato simbolo di battaglie sociali varie e mezzo ottimale per promulgarle e portarle avanti e questa volta è stata la stella danese del Wolfsburg a “sfruttarlo”. In realtà l’avvenimento principe della questione è di quasi un anno fa, quindi bisogna fare un passo indietro.

L’ultimo Mondiale è stato indubbiamente il Mondiale della storia, e non solo per noi italiani ma per il movimento in generale. Una delle tante svolte avute nell’ultima edizione della competizione mondiale è stata la foto che immortalava proprio la Harder intenta a baciare la sua fidanzata Magdalena Eriksson, calciatrice svedese e capitano del Chelsea. Tutto ciò ha generato sia critiche ma soprattutto molta vicinanza e sostegno alla causa da colleghe e non facendo diventare Pernille e Magdalena delle vere eproprie del movimento LGBT, sia nel mondo sportivo ma anche nel mondo extra calcistico.

In un’intervista di pochi giorni fa ad Elfen, la punta danese è ritornata sull’accaduto:“Le reazioni furono positive, molti ci hanno scritto per dirci che si sono sentiti più liberi nel vivere la loro vita sentimentale. A poco a poco ci siamo rese conto che possiamo usare la nostra notorietà per questo scopo.” La Harder continua poi esortando i suoi colleghi a non vergognarsi della propria natura sessuale: “Spero che un calciatore abbia il coraggio di parlare la sua omosessualità perché sicuramente ci sono calciatori gay nonostante il calcio maschile tenda a escluderlo e mostrare un concetto arretrato di mascolinità. Non capisco perché l’omosessualità nel calcio femminile sia accettata e in quello maschile no. Vorrei che tutti potessero affrontare liberamente e apertamente questo discorso, senza che la reazione del pubblico sia diversa”.

Credit Photo: Pagina Instagram Pernille Harder

Inghilterra: la FA Women’s Super League pronta a chiudere i battenti

Si pensa che la stagione della Super League femminile Barclays FA 2019/2020 stia per concludersi.

La competizione è stata sospesa da metà marzo a causa della pandemia di Coronavirus e mentre un piano per il proseguimento della stagione è stato discusso nelle ultime settimane, è stato riferito che una decisione di chiudere il campionato potrebbe essere annunciata la prossima settimana una volta formalmente concordato.

Si ritiene che la decisione di terminare la stagione sia stata presa in una riunione del consiglio di lega questo pomeriggio. È probabile che sia la Barclays FA Women’s Super League che la FA Women’s Championship siano dichiarate nulle con posizioni potenzialmente determinate sul “merito sportivo”.

Se si dovesse utilizzare un sistema a punti per determinare la classifica finale, il Chelsea potrebbe essere dichiarato campione della Super League femminile della Barclays FA. Non è noto se ci saranno promozioni o retrocessioni, quindi il Liverpool potrebbe affrontare un’attesa ansiosa di vedere se manterranno il loro posto in classifica mentre l’Aston Villa, primo nel campionato di seconda lega, spererà che il loro posto nella Barclays FA Women’s Super League della prossima stagione sarà confermato.

Credit Photo: BBC

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