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Tatiana Bonetti, Ternana: “La promozione? Per tutti è stata una bella emozione”

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Tra le squadre a partecipare alla prossima Serie A Femminile ci sarà sicuramente la Ternana Women: la formazione di mister Cincotta, in questa stagione, ha centrato il salto di categoria arrivando nei primi tre posti della Serie B con tanto di promozione diretta in massima serie. Nei giorni scorsi la testata Tag24 Umbria ha raggiunto, per un’intervista, Tatiana Bonetti.

La calciatrice della Ternana ha parlato del momento della ‘sua’ formazione, questo un estratto delle sue parole:  “La promozione è stata una bella emozione. Avevamo un obiettivo, farlo con 4 giornate di anticipo è sicuramente una grande soddisfazione. Scendere di categoria è stata una mia decisione, mi piace sempre mettermi in gioco e trovare nuovi stimoli così come sarà stimolante tornare in Serie A”.

L’ex calciatrice di Fiorentina, Inter e Atletico Madrid poi aggiunge:  “La prima cosa che ho assorbito in questo gruppo è la voglia di queste ragazze di metterci tutto quello che hanno. Ora ci aspetta una finale contro il Parma, vincere sarebbe il coronamento perfetto della nostra stagione”.
La punta classe ’91 numero 10 della Ternana poi conclude:  “La mia esperienza può incidere avendo giocato molte partite importanti, spero di dare alla mia squadra il giusto apporto di cui ha bisogno”.

Gianpiero Piovani presenta l’Inter – Tutta l’emozione di un viaggio: “Campionato straordinario”

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Ambizione, sogno, e qualche pizzico di follia: sono solo alcune delle caratteristiche evidenziate sul campo, in modo costante, dall’Inter Women.
La seconda forza di campionato, reduce, inoltre, da una super qualificazione anticipata in Champions League, sa bene cosa significa vivere momenti emozionanti, fatti anche di sofferenza di gruppo e scalate interminabili; nonostante il recentissimo intoppo Fiorentina, a Milano, ad una sola giornata dalla fine stagionale, la voglia di lottare è ancora al vertice, come allo stesso posto rimane un generale segno positivo, osservato dal tecnico Gianpiero Piovani.

Racconto di spessore ed orgoglio quello fatto dallo stesso ai microfoni del club in occasione del solito appuntamento digitale “Match Day Programme”, durante il quale non sono mancati i complimenti: “È anche grazie al sostegno dei nostri tifosi se siamo riusciti a raggiungere risultati così importanti. L’unione interna e non solo ha fatto tanto, ma c’è da dire che queste ragazze hanno fatto un campionato davvero straordinario, mettendoci forza ed impegno costanti.

Allenarle per me è una fortuna ed è stato bellissimo raggiungere un sogno che sarà sempre motivo di soddisfazione ed orgoglio per tutti noi.
C’è stata una evidente crescita, grazie anche a tutte quelle calciatrici che si sono messe a disposizione, facendosi trovare pronte anche per provare a cambiare le sorti di diverse partite.
Tutte hanno sempre dato il massimo e questo è da apprezzare!”.

Nell’album dei ricordi speciali della guida risultano diversi i fotogrammi per quello che è un viaggio che sta per volgere al termine; facile capire di quali frame si tratta mediante le descrizioni fatte da quest’ultimo: “Sono tanti quelli che porto nel cuore e le gare tutte formidabili, ma non si può non tenere a mente la vittoria su rimonta contro la Juventus, finale che ha aggiunto un tassello importante nel raggiungimento della Champions e del secondo posto in Campionato”.

Conte, Cesena: “Squadra poco brillante dopo tre trasferte ravvicinate, ora cerchiamo le energie giuste”

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Cesena nell’ultimo turno di Serie B ha ceduto per 3-0 sul campo della Lumezzane. Nel post gara il tecnico delle emiliane Alain Conte ha dichiarato: “C’è poco da dire, abbiamo perso meritatamente una partita contro un avversario forte che ha legittimato il risultato secondo. Faccio fatica a dire qualcosa alle mie ragazze semplicemente perché sapevamo che non saremmo stati brillanti, avendo fatto tante ore di pullman e tre trasferte in questa settimana con il recupero infrasettimanale”.

L’allenatore poi ha aggiunto: “Anche numericamente, comunque con i due infortuni che abbiamo subito nelle ultime settimane, siamo un pochino corte. Anche Asia e Giulia hanno giocato 90 minuti con la Primavera, per cui sapevamo che sarebbe stata dura. Ci dispiace un po’ per il primo tempo che siamo stati poco coraggiosi c’era anche poca brillantezza. Devo ringraziare le ragazze per la generosità che hanno messo in campo nel secondo tempo comunque”.

Conte ha quindi concluso: “Adesso cerchiamo di riposare, di tornare a casa, di recuperare un po’ di energia per queste ultime due partite e specialmente per l’ultimo in casa, il derby col Bologna. Vogliamo trovare le energie giuste per fare la nostra partita e cercare di fare il risultato”.

Frauen Bundesliga: domenica l’ultima giornata di campionato

L’ultima giornata della Google Pixel Women’s Bundesliga è, ormai, alle porte, e con lei i titoli di coda sulla stagione 2024/2025. Tutte e sei le gare della massima competizione tedesca sono in programma alle ore 14:00 di domenica.

Lotta ancora aperta per il secondo posto con il Wolfsburg che ospiterà il Leverkusen, quarto in classifica mentre l’Eintracht Francoforte, terzo, farà visita al Lipsia, ottavo. La capolista Bayern Monaco, già sicura della vittoria del torneo, ospiterà invece l’Essen, sicuro della permanenza nella categoria con il suo nono posto. Ad aspettare la sfida ci sarà anche il titolo del campionato che verrà consegnato da una delegazione d’onore composta da Sabine Mammitzsch, vicepresidente della DFB per il calcio femminile e femminile, e Christian Wück, allenatore della nazionale femminile.

Scontro di bassa classifica, poi, tra il Potsdam, già retrocesso, ed il Colonia, terzultimo, mentre lo Zeiss Jena, penultimo, se la vedrà sul campo dell’Hoffenheim, sesto. Chiude lo scontro di metà classifica tra il Friburgo, quinto, ed il Werder Brema, settimo.

Serie C girone B: ancora quattro giornate e dodici punti in palio

Credit Photo: Monica LOVATO

Mancano solo quattro giornate alla fine del Campionato di Serie C e nel girone B la matematica non ha ancora proiettato in Serie B la vincitrice, anche se il Venezia FC ha tutte le carte regola per fare il salto di categoria e un buon margine di sette punti sulla seconda, il Vicenza Calcio Femminile.
Da quando ha fatto la sua comparsa nella sport season 2021-22, la squadra lagunare, ben
sostenuta dal maschile che sta lottando per rimanere in Serie A, è sempre stata tra le prime in classifica.
Per sapere se è la volta buona non dovremo attendere molto, già domenica prossima infatti, l’algoritmo potrebbe verificarsi. Peccato per il Vicenza, che nella scorsa giornata, ha perso contro la neopromossa Gatteo Mare.
Le biancorosse venivano da otto vittorie consecutive e rispetto all’andata avevano recuperato sei punti. Ottima, comunque, la loro stagione fino ad ora, soprattutto considerando che l’anno scorso avevano trovato la salvezza, solo verso la fine.
Trento e Sudtirol dimostrano di essere squadre ben organizzate e sempre difficili da affrontare. A confermarlo il recente pareggio del Sudtirol proprio contro il Venezia FC, con risultato identico all’andata.
Stupisce il quinto posto della Spal che a metà campionato aveva infilato una serie di vittorie da “squadra rivelazione”, salvo poi rallentare in queste ultime gare.
Scorrendo la classifica troviamo Villorba, Jesina e Venezia 1985 all’incirca nella stessa posizione dello scorso anno. Troppi alti e bassi per l’altra squadra lagunare, che nella precedente stagione, aveva dato più continuità.
Percorso tortuoso anche per le ex di Serie B, Ravenna e Tavagnacco, che avranno sicuramente dovuto fare i conti con tanti adii e turnover, faticando parecchio e incontrando poche soddisfazioni.
Situazione difficile pure per il Riccione che è stato molto discontinuo e attualmente è confinato in zona play out. Peccato per le biancoazzurre che l’anno scorso avevano ben figurato nella finale di Coppa Italia contro il Lumezzane, ma che si erano viste partire, a fine stagione, l’intero reparto offensivo.
Tra le neo promosse sembra brillare il Real Vicenza, capace di arrivare fino ai quarti di Coppa Italia, trascinato dalla classe 2006 De Muri. In campionato però, ha alternato buone partite, come il 7-1 al Chieti, a momenti di scoraggiamento.
Solo 14 punti invece per l’Isera, capace di mettere in difficoltà più di qualche squadra, ma senza riuscire mai a essere incisiva e portando a casa solo tre vittorie.
In questi giorni si sono giocati i quarti di Coppa Italia e purtroppo nessuna squadra del girone B è finita in semifinale: il Real Vicenza ha perso per 2-1 contro il Real Meda e il Riccione ha perso ai rigori contro il Frosinone.
Tornando al campionato, per tutte ci sono ancora tanti punti in palio che serviranno a giocarsi la salvezza o per avanzare tra le prime posizioni. In questo periodo si fanno spesso i conti con la stanchezza e gli infortuni, sarà fondamentale non perdere di vista gli obbiettivi, per concludere al meglio la stagione.

Monica Lovato

Primavera Femminile – Primavera 2, dopo il Genoa festeggia anche il Cesena: cinque gol alla Ternana, romagnole promosse in Primavera 1

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dopo il Genoa nel girone A, a festeggiare la promozione nel girone B di Primavera 2 è il Cesena. Le romagnole salgono di categoria grazie al 5-1 sulla Ternana Women, firmato dalla tripletta di Pedrelli e dalle reti di Rocchi e Valdifiori. Un successo, quello del Cesena, che ha permesso alle bianconere di superare la Lazio, che osservava il turno di riposo e che non avrebbe quindi più potuto fare punti. Nello stesso girone, la San Marino Academy ha chiuso la stagione con tre punti sul Bologna in una partita rocambolesca, con due espulsioni (Ricci e Benatti), un rigore parato da Gallesio a Paganelli e le reti di De Marsico, Iorio e Primavera per la San Marino Academy e di Adani (doppietta) per il Bologna.

Nel girone A, il Genoa ha chiuso trionfalmente la sua stagione con il 6-1 sul campo del Lumezzane, in un’ultima giornata completata dal 3-2 dell’H&D Chievo Women sulla Freedom (reti piemontesi di Marengo e De Tommaso) e dal 3-0 dell’Orobica sul Pavia Academy.

Torneo della Pace Women: domani in diretta streaming la finale della Rappresentativa Under 17 contro il Parma 

Photo Credit: Lega Nazionale Dilettanti

Sarà una finale tutta da vivere quella in programma venerdì 9 maggio alle ore 10 allo Stadio Barbetti di Gubbio, che chiuderà la terza edizione del Torneo della Pace Women, una manifestazione che unisce sport, valori e crescita giovanile nel segno della solidarietà e dell’educazione attraverso il calcio.

Sul campo si affronteranno le nostre Under 17 e il Parma Calcio, protagoniste anche della finale dello scorso anno, per una sfida che rinnova un confronto già carico di significato. Un match che promette spettacolo e intensità, tra due squadre ricche di talento, guidate da staff tecnici preparati e motivate da un obiettivo comune: vincere, ma nel rispetto dei valori sportivi e umani che il Torneo della Pace rappresenta.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube ufficiale della Lega Nazionale Dilettanti, per permettere a tutti gli appassionati e alle famiglie delle giovani protagoniste di seguire la sfida e sostenere le proprie ragazze.

Qui il link per seguire la diretta: https://www.youtube.com/live/mwFkzjauB54

Convocate

Portieri: Zaira Garzya (Women Lecce), Elisa Mendicino (Cus Cosenza)
Difensori: Arianna Basso (Venezia FC), Giorgia Chiari (Uesse Sarnico), Annachiara De Vito (Women Lecce), Letizia Pintarelli (Trento), Alessia Ruocco (Roma CF), Vittoria Scarazzini (Trento)
Centrocampisti: Germana Gippetto Palermo FC), Aurora Lancioni (Jesina Aurora), Giorgia Marin (Venezia FC), Giulia Orlandi (Vicenza), Stella Vagnoni (Delfino Pescara)
Attaccanti: Martina Bonfanti (Trento), Sharon Gallus (Pineto), Vittoria Musumeci (Catania), Veronica Palumbo (Napoli Independiente), Benedetta Rivieri (Carrarese), Carlotta Sciuto (Catania), Maria Gabriella Tulimieri (Salernitana)

Sampdoria: non cambia il risultato del match con il Como Women, respinto il ricorso doriano

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Gara del 3 maggio 2025 SAMPDORIA SPA – COMO WOMEN S.R.L.
Il Giudice Sportivo, premette:
con comunicazione PEC delle ore 23,26 del 3 maggio 2025, la Soc. SAMPDORIA S.p.A. ha inviato al Giudice Sportivo presso la Divisione Serie A Femminile Professionistica e alla Soc. COMO WOMEN il proprio preannuncio di ricorso ex art. 67 CGS in ordine alla regolarità della gara SAMPDORIA S.p.A. – COMO WOMEN del 3 maggio 2025 valevole per la quarta giornata di ritorno della Poule salvezza del Campionato Serie A Ebay 2024-2025, conclusasi con il risultato di 1-2 in favore della Soc. Como Women.
In data 4 maggio 2025, con PEC delle ore 8,12, la Soc. Sampdoria S.p.A. ha tempestivamente e ritualmente trasmesso i motivi del ricorso e la documentazione ad esso allegata. In sintesi, la società ricorrente ritiene che la gara si sia svolta irregolarmente in quanto la società Como Women avrebbe violato la Lett. A punto 7 del Regolamento pubblicato con C.U. n. 262/A del 27 giugno 2024 della Divisione Serie A Femminile Professionistica, che disciplina le modalità di partecipazione al Campionato delle calciatrici. Tale norma prevede che: Nel caso in cui la società inserisca nell’elenco ufficiale di gara 21 o 22 calciatrici dovrà essere previsto un numero minimo di 11 calciatrici: a) che tra i 12 e i 21 anni siano state tesserate per una o più società affiliate alla F.I.G.C. per un periodo, anche non continuativo, di 36 mesi;

ovvero b) nate dopo l’anno 2006 (incluso), che siano state tesserate in maniera continuativa per società affiliate alla F.I.G.C. fin dal loro primo tesseramento. L’utilizzo in una gara di campionato di calciatrici inserite in violazione delle disposizioni precedenti comporta, per la società responsabile, la sanzione della perdita della gara ai sensi dell’art. 10, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva, non avendo tale calciatrice titolo alla partecipazione alla gara. Nel reclamo della soc. Sampdoria si sostiene che la Soc. Como ha schierato in campo solo otto calciatrici cd.
“formate”: Aprile (2000), Picchi (1997), Schroffenegger (1991), Gilardi (2003), Ruma (2006), Soggiu (2003), Guagni (1987) e Marchiori (2006). Tale violazione, concretizzandosi nell’impiego di calciatore in posizione irregolare, darebbe luogo alla violazione dell’art. 10 CGS, giustificando l’applicazione della sanzione della perdita della gara con il punteggio di 0-3 a carico della società responsabile.
Il Giudice sportivo, preso atto della proposizione del ricorso, ai sensi dell’art. 67, ultimo comma CGS ed in osservanza del CU 243/A dell’11 Aprile 2025, ha quindi fissato la data dell’8 maggio 2025 per la pronuncia della decisione, dandone comunicazione alle società interessate.
Con comunicazione PEC delle ore 19.16 del 6 maggio 2025, la Soc. COMO WOMEN ha tempestivamente trasmesso la propria memoria, contestando la fondatezza del ricorso; sottolineando, in particolare, come le calciatrici “formate” in distinta siano 11, come previsto dalla norma, senza che sia stata commessa alcuna violazione.
Il ricorso proposto dalla Soc. SAMPDORIA SPA è infondato e non merita accoglimento.
Dall’esame degli atti ufficiali della gara, e in particolare dalla distinta della Soc. Como Women, emerge in effetti che la Società in questione ha regolarmente schierato fin dall’inizio undici calciatrici “formate” nel rispetto delle norme regolatrici della partecipazione alla gara.
Va evidenziato che la stessa reclamante formuli i propri addebiti in maniera meramente probabilistica e presuntiva. Anche la citata giurisprudenza della C.A.F., peraltro senza riferimenti identificativi, appare del tutto inconferente.

Dalle osservazioni rappresentate nel ricorso si evince che si fondi sulla posizione di tre calciatrici non formate:
BERGERSEN Mina Schaathun; NISCHLER Nadine e D’AGOSTINO Ginevra.
La calciatrice NISCHLER nata l’8.11.2000 rientra nella previsione normativa in esame. La reclamante non evidenzia alcun motivo a sostegno della sua domanda. La NISCHLER risulta tesserata dai 12 anni, per la stagione 2012/13, fino ai 21 anni per una o più società affiliate alla F.I.G.C. per 58 mesi non consecutivi; laddove la norma richiede “che tra i 12 e i 21 anni siano state tesserate per un periodo, anche non continuativo, di 36 mesi”. In particolare:
Nella stagione 2012/2013: 7 mesi e 22 giorni al Sud Tirol Damen Bolzano
Nella stagione 2013/2014: 9 mesi e 26 giorni al Naturns (Bolzano)
Nella stagione 2014/2015: 10 mesi e 5 giorni al Partschins Raiffesen (Bolzano)
Nella stagione 2019/2020: 11 mesi e 12 giorni al Uterland Damen (Bolzano)
Nella stagione 2020/2021: 12 mesi al Unterland Damen (Bolzano)
Nella stagione 2021/2022: 1 mese e 12 giorni al Uterland Damen (Bolzano) e 10 mesi e 4 giorni al SSV Brixen Obi (Bressanone)
Nella stagione 2022/2023 (fino al 7 novembre 2022): 13 giorni al SSV Brixen Obi (Bressanone) e 2 mesi e 27 giorni al Meran Women.
D’AGOSTINO, essendo nata il 18.03.2008, rientra nel punto b) dell’art. 7: “) nate dopo l’anno 2006 (incluso), che siano state tesserate in maniera continuativa per società affiliate alla F.I.G.C. fin dal loro primo tesseramento”. Evidente la piena rispondenza al requisito delle calciatrici formate. In particolare: primo tesseramento il 22/4/2016 per la società Calcio Como S.r.l., continuativo in altre società affiliate alla FIGC fino alla stagione 2024/2025.
La calciatrice BERGERSEN, nata il 10.7.2003 e proveniente da Federazione estera, è stata tesserata per la prima volta per la F.I.G.C. il 09.08.2021 per la società Roma S.p.A.; risulta poi tesserata per 44 mesi consecutivi come di seguito indicato:
Nella stagione 2021/22: 10 mesi e 22 giorni per AS Roma
Nella stagione 2022/23: 12 mesi per AS Roma
Nella stagione 2023/24: 1 mese per AS Roma e 11 mesi per Como Women
Nella stagione 2024/25 (fino alla data odierna): 13 giorni per AS Roma e 10 mesi per Como Women.

Rilevando l’eccessività genericità del ricorso, non essendo chiaramente indicato nel ricorso il motivo specifico della violazione della calciatrice, è da ritenersi che si voglia sostenere che la calciatrice non aveva il requisito dei 36 mesi alla data del 10.7.2024, quando ha compiuto i 21 anni.
Come sostenuto anche nelle Osservazioni rappresentate dalla società COMO, la norma stabilisce solo “tra i 12 e i 21 anni”; l’assenza di indicazioni precise e inderogabili definisce tale limite al compimento del 22° anno.
Tale interpretazione è pacifica nell’ambito federale, ed è stata sempre adottata nei precedenti della Divisione Serie A Femminile Professionistica. Trova riscontro anche nella giurisprudenza amministrativa ordinaria.
Non si vuol ricorrere all’analogia in forza del principio c.d. di legalità formale, ma a sostegno di quanto esposto, va evidenziato che anche nei casi nei quali la norma sia più specifica, ossia venga indicato il termine “21 anni compiuti”, è in ogni caso previsto che il termine ultimo sia dato dalla fine della stagione in corso.
Come, infatti, stabilito nelle “Regulations of the UEFA Women’s Champions – League2024/25 Season” al paragrafo “IV – Player Registration, Article 31 Player lists”, dov’è indicato: “the season immediately following the player’s 21st birthday may be counted if the player’s birthday is on or after 1 July”.

Detta normatìva è applicata anche dalla lega di Serie A maschile, che nel Comunicato Ufficiale N. 269/A del 30.4.2025 “modifica disposizioni in materia di tetto alle rose”, all’art. 1 del nuovo testo stabilisce che in merito ai “calciatori formati in Italia” per “calciatori formati nel club” si intendono i calciatori che, tra i 15 anni (o l’inizio della stagione nella quale hanno compiuto 15 anni) e i 21 anni (o la fine della stagione nella quale hanno compiuto 21 anni) di età. Anche ricorrendo tali norme, quindi, non si sarebbe riscontrata alcuna violazione.
Fermo restando, come evidenziato, che la norma consolidata, in caso di assenza di specifica indicazione, il limite resta fissato al compimento del 22° anno.
Risulta quindi evidente che nessuna violazione vi sia stata da parte della Soc. Como Women della citata disposizione del Regolamento della competizione che prevede, quando in distinta siano inserite 22 calciatrici, come nel caso di specie, l’obbligo della partecipazione alla gara di undici calciatrici formate, in osservanza a quanto disposto dalla Lett. A, art. 7 del Regolamento pubblicato con C.U. n. 262/A del 27 giugno 2024 della Divisione Serie A Femminile Professionistica.
Delibera
1) di non accogliere il reclamo e di convalidare il risultato della gara conclusasi con il punteggio di 1-2 in favore della società COMO WOMEN
2) di addebitare la tassa di reclamo sul conto della società SAMPDORIA S.p.A.

Nazionale U17 Femminile- Intensità e qualche rammarico: con la Francia finisce 1-1. Per l’accesso in semifinale tutto rimandato alla partita con la Spagna

Finisce 1-1 la seconda sfida azzurra in questo Europeo femminile Under 17: a Torshavn, nelle Isole Faroe, dove si sta disputando la competizione, le Azzurrine impattano con le pari età francesi, salendo a quota quattro punti in classifica – considerando la vittoria all’esordio con la Polonia – e rimandando tutti i discorsi qualificazione alla prossima e ultima partita del girone con della Spagna.

Mentre Selena Mazzantini chiama a raccolta le proprie ragazze dopo il fischio finale, abbracciandole simbolicamente in un cerchio collettivo e facendo loro i complimenti per quanto fatto vedere in novanta minuti intensi vissuti sul campo, le Azzurrine mostrano sui loro volti qualche segno di disappunto per il risultato finale. La sensazione è infatti che sia stato un singolo episodio a indirizzare la partita sul pareggio, dopo un ottimo avvio di gara e con il vantaggio acquisito già dopo un quarto d’ora grazie al gioiello di Bedini dalla distanza. Le Azzurrine hanno mostrato ancora una volta buone trame di gioco e anche maturità, a discapito del torneo under 17, per come hanno saputo gestire determinate fasi della partita: domenica, alle ore 16 italiane, contro le campionesse in carica, sarà una sfida da dentro o fuori.

La partita. Mazzantini conferma in blocco le undici titolari dell’esordio – vincente – con la Polonia, affidandosi al consueto centrocampo capace di abbinare tecnica e dinamismo, e davanti al tandem offensivo composto da Galli e Romanelli. Sull’altro fronte Adedini è il pericolo numero uno con la sua fisicità, mentre il tecnico Ferreira lancia dal primo minuto la ‘sgusciante’ Morissaint, partita inizialmente in panchina con la Spagna.

Fin dalle prime battute la sfida vive di grande intensità e agonismo, con le Azzurrine concentratissime su ogni pallone, consapevoli che ogni possesso possa rivelarsi quello decisivo. Così, poco prima del quarto d’ora, l’Italia recupera una sfera nella propria metà campo e riparte veloce in transizione: palla a Bedini che avanza e lascia partire un destro di rara precisione e potenza da oltre i venti metri che si infila imparabilmente a fil di palo, regalando alle ragazze di Mazzantini il meritato vantaggio per quanto mostrato in questa prima parte di gara. Nonostante il vantaggio è l’Italia a continuare a fare la partita, mostrando un buon possesso palla e con la Francia ben arginata dall’attenta retroguardia azzurra. Quando ormai i pensieri iniziano a dirottarsi sulla pausa negli spogliatoi, al 39’, un calcio d’angolo per le transalpine si trasforma però nell’inaspettato pareggio. La parabola disegnata dalla bandierina viene smanacciata da Robbioni; la sfera capita proprio su Adedini, che dalla linea di porta non deve far altro che appoggiare in rete l’1-1.

Il contraccolpo psicologico non è di lieve entità per le Azzurrine, che comunque riescono a non farsi schiacciare al rientro sul terreno di gioco dopo l’intervallo. L’alta posta in gioco impone la massima cautela, con entrambe le squadre attente a non scoprirsi e con l’Italia che evita di aumentare i ritmi dopo un primo tempo giocato ad alta intensità. La sensazione è che, però, il dispendio di energie dopo un’ora di partita giochi a favore della Francia, più fresca delle Azzurrine dopo aver affrontato il match in maniera attendistica. Le ragazze di Ferreira avrebbero anche una buona occasione per ribaltare il punteggio intorno al decimo del secondo tempo, ma il contropiede in superiorità numerica non viene sfruttato a dovere

A metà ripresa Mazzantini effettua allora un triplo cambio – con dentro Gianfico, Piccardi e Guerzoni – per dare nuova linfa alle proprie trame offensive, ma la sostanza della gara non cambia: è una ‘battaglia’ sportiva, dove ogni pallone ha un peso specifico enorme, senza però annotare grandi occasioni da rete. La più grande chance capita, a sei minuiti dal 90’, sulla testa di Galli, ma la sua torsione aerea su un traversone dalla destra non inquadra la porta per questione di centimetri. Adesso testa alla Spagna: domenica sarà un’altra gara da vivere con entusiasmo e intensità, con la consapevolezza che potrebbe valere la semifinale.

 Italia-Francia 1-1 (1-1 p.t.)

ITALIA: Robbioni; Venturelli, Bressan, Verrini, Randazzo (32’st Bertero); Giudici, Robino (22’st Piccardi), Bedini (42’st Ieva); Romanelli (22’st Gianfico), Copelli (22’st Guerzoni), Galli. A disp.: Sossai, Pomati, Terlizzi, Guerzoni, Sasso. All.ce: Mazzantini
FRANCIA: Lambert; Sidibe, Belaid, Fathallah, Fatier, Moreau-Tranchant; Djoubri (36’st Laboucarie), Diakite, Morissaint (13’st Ramdane); Ruffien (1’st Kharafi), Adedini (28’st Marmillot). A disp.: Chevray, Laboucarie, Bardet, Troter, Lefevre, Grondin. All.: Ferreira
Arbitra: Kumer (CRO). Assistenti: Greer (NIR) e Dosen (BOS). IV Ufficiale: Dowle (ING)
Reti: 14’pt Bedini, 39’pt Adedini
Note – ammonite Morissaint e Moreau-Tranchant. Recupero 2’pt, 3’st. Spettatori 210 circa

Alessandra Massa, Genoa: “Andare in A con questa squadra sarebbe il massimo per me”

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Genoa è reduce dal 3-0 ottenuto domenica al “Gambino” di Arzeno contro l’Hellas Verona e la squadra allenata da Fabio Fossati si trova al terzo posto a due giornate dalla fine della Serie B. Tra pochi giorni le rossoblù andranno in casa dell’Orobica che punta alla salvezza, ma in caso di successo delle genoane e di una non vittoria del Bologna contro il Cesena sarebbero già in Serie A. In attesa di questa partita abbiamo intervistato Alessandra Massa, attaccante classe ‘02 che, in passato, ha giocato nella Roma, San Marino Academy e Chievo.

Alessandra, cosa significa per essere una calciatrice?
«Essere una calciatrice è motivo di orgoglio per me: alzarmi tutte le mattine e fare quello mi piace non può che rendermi felice, certo come tutto nella vita comporta dei sacrifici, ma aver l’opportunità di trasformare la passione in lavoro, è un privilegio».

Quando hai capito che l’attacco sarebbe stata la zona di tua competenza?
«Nelle giovanili ho sempre giocato a centrocampo, poi a San Marino alla mia prima stagione in prima squadra mi hanno spostato più avanti come esterno alto e mi sono trovata a mio agio. Da quel momento sono sempre rimasta in una posizione più avanzata del campo che sia ala o trequarti. Mi piace molto far parte dell’attacco, ma mi diverto ancora recuperare palloni in mezzo al campo».

La tua vita calcistica è legata al Genoa. Cosa vuol dire per te indossare la maglia rossoblù?
«Il Genoa oltre ad essere la squadra che la mia famiglia tifa da sempre, è anche stata la prima società professionistica con cui ho giocato e ricordo ancora ora l’emozione provata quando ho avuto la possibilità di indossare una maglia molto importante: avevo quattrodici anni e mi sembrava impossibile. Ancora oggi forse a volte faccio fatica a realizzare che posso lavorare con questi colori che da piccola non potevo neanche immaginare, poiché non esisteva ancora il polo femminile. Nel mio caso posso contare due “prime volte” con la maglia del Genoa in due momenti diversi della mia vita, la prima quando ero più piccola nelle giovanili, poi quando sono tornata da diverse esperienze in prestito. Sono state entrambe bellissime, ma vedere la maglia rossoblù con il mio numero e il mio cognome è un orgoglio per me e credo anche per la mia famiglia; quindi, forse da quando sono tornata è ancora più bello indossarla».

In passato, hai anche fatto parte della Roma. Cosa ti ha lasciato l’esperienza nella Capitale?
«Giocare nella Roma per un anno è stato indimenticabile, è successo d’improvviso, fino a maggio 2020 eravamo tutti chiusi in casa e poi ad agosto mi sono ritrovata nella capitale a giocare per una società così prestigiosa come la Roma. È stata un’opportunità fantastica che mi ha fatto confrontare con una realtà diversa da cui ero abituata, un livello sicuramente più alto visto che ho iniziato prima in primavera, che era ed è una delle squadre under19 più forti d’Italia, ma poi ho avuto anche l’occasione di allenarmi spesso in prima squadra. È stato un anno bellissimo, sono onorata di aver giocato con tutte le ragazze, sia della primavera che della prima squadra, e di aver lavorato con entrambi gli staff e tutte le persone che facevano parte della Roma, anche se all’inizio per me è stato sicuramente difficile il cambio di “vita”, non mi hanno fatto mai mancare nulla da nessun punto di vista. La cosa che mi è rimasta di più di quell’anno sono tutti gli insegnamenti che mi ha dato Fabio Melillo, un mister che mi manca molto ma credo che manchi in generale a tutto il calcio femminile, cercherò di “curare il particolare” come ci ha sempre insegnato lui».

Restando nel mondo Roma, le giallorosse sono terze nella poule scudetto di Serie A. Riusciranno alla fine a conquistare il posto per andare in Champions?
«La partita di sabato tra Fiorentina e Roma sarà come una finale, e come in ogni finale può succedere di tutto; quindi, non credo sia possibile fare un pronostico. Sarà un bel match che guarderò con piacere».

Parliamo del presente, dove il Genoa si trova al terzo posto in Serie B a due partite dalla fine del campionato e la A è quasi ad un passo…
«Andare in A con questa squadra e con questo gruppo sarebbe davvero il massimo per me. Ci sono ancora due settimane, due partite da vincere e lavoriamo ogni giorno duramente per raggiungere la promozione».

C’è da dire che la squadra negli ultimi due anni ha fatto passi importanti: non a caso, il Genoa ha il quarto miglior attacco e la seconda miglior difesa della Serie B di quest’anno.
«Assolutamente sì, da quando il Genoa è in serie B ogni anno è sempre stato “migliore” rispetto a quello precedente. Tutti, dalle ragazze allo staff cerchiamo di dare il nostro contributo per raggiungere gli obiettivi che ci dà la società di anno e in anno. Essere il quarto migliore attacco e la seconda miglior difesa è sicuramente importante, ma come DNA di squadra e del mister vogliamo sempre fare ancora meglio e ci proveremo».

Domenica contro l’Hellas è arrivato un secco 3-0. Secondo te, quant’è fondamentale questo successo?
«Il successo di domenica è stato importante sotto più punti di vista, era un po’ che non riuscivamo ad andare in vantaggio nel primo tempo, la scorsa giornata invece siamo andate sopra dopo pochi minuti e ci ha dato fiducia, anche per come è stata gestita la partita in seguito dovremmo trarne beneficio ed essere consapevoli dei nostri mezzi».

Tra pochi giorni, il Genoa andrà sul campo dell’Orobica: una partita non semplice, visto che le avversarie sono in lotta per la salvezza…
«Domenica sarà una partita tosta: entrambe le squadre hanno bisogno di fare risultato per raggiunte il proprio obiettivo. Ogni domenica quest’anno è stata una battaglia e noi ci stiamo preparando al meglio per affrontare la prossima».

Tra le squadre che hai affrontato quest’anno in Serie B, c’è una che ti ha colpito in positivo?
«Per via dell’infortunio non ho potuto giocato contro tutte le squadre del campionato, sono tornata a marzo, e, poco prima di tornare convocabile, il Genoa ha affrontato il Lumezzane che è la squadra, anche se da spettatrice, che mi ha colpito di più in positivo per la loro grinta e la consapevolezza dei propri punti di forza. Mi sarebbe piaciuto giocare contro di loro. Ovviamente anche Ternana, Parma e Bologna, ma pensare che il Lumezzane fosse una neopromossa mi lascia ancora più piacevolmente stupita dai risultati che hanno ottenuto».

Sempre nel campionato cadetto, ci sono Chievo e San Marino Academy ed entrambe sono state parte del tuo percorso calcistico…
«San Marino e Chievo sono state fondamentali per il mio percorso calcistico e per farmi diventare la giocatrice che sono ora. Due bei gruppi e campionati, forse mi rimane un po’ di rammarico per Chievo per non avere potuto finire la stagione per via di un infortunio, ma ho bellissimi ricordi in entrambe le società. I due allenatori che ho avuto, Alain Conte a San Marino e Giacomo Venturi a Chievo, mi hanno aiutato tantissimo a crescere, in modi diversi, ma entrambi fondamentali per me».

Quest’estate in Svizzera ci sono gli Europei e l’Italia si trova nel gruppo B con Spagna, Belgio e Portogallo. Dal tuo punto di vista, come si comporteranno le Azzurre in questa manifestazione?
«Non vedo l’ora di vedere la Nazionale quest’anno all’Europeo: è un girone molto competitivo, la Spagna arriva da campionessa del mondo e Belgio e Portogallo. Sono squadre toste, credo che però le Azzurre ci faranno divertire e sognare».

Com’è la tua vita fuori dal rettangolo di gioco?
«Sto ancora cercando di capire quale sia la mia dimensione fuori dal campo, mi piacerebbe fare l’università ma non ho ancora bene le idee chiare su quale possa essere il mio indirizzo, e soprattutto mi piacerebbe farla in presenza, cosa che al momento è difficile vista la vita da atleta. Da un anno, tolto il periodo dell’infortunio al ginocchio, ho iniziato a lavorare come istruttrice con Free Sport, un’associazione che vede lo sport come incontro e integrazione per tutte le persone, con o senza disabilità. Fare diverse attività fisiche con i ragazzi è un’opportunità che mi lascia davvero tanto, sono felice di avere questa occasione».

Che obiettivi ti sei posta nei prossimi anni?
«Vivo molto il presente, ho subito parecchi infortuni e quindi a volte ho un po’ paura di pormi degli obiettivi, ora sono totalmente focalizzata sull’obiettivo di squadra che è anche quello personale, non posso pensare ad altro calcisticamente perché la serie A con questa maglia sarebbe un sogno e diventare professionista anche. Dal punto di vista personale mi auguro di trovare la mia dimensione fuori dal calcio e di riuscire a lavorare sempre più ore con Freesport».

Cosa vorresti dire alle tue compagne in vista della gara di domenica contro l’Orobica?
«Non credo servano molte parole alle mie compagne per domenica, sanno e sappiamo già cosa dobbiamo fare, per noi, per la società e per i tifosi, servono i fatti e noi siamo pronte a lottare».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Genoa CFC e Alessandra Massa per la disponibilità.

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