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Girone D: Chieti-Roma suonano la nona sinfonia, Nebrodi che sorpresa!

Neanche il Napoli ferma la corsa della Roma che insieme al Chieti ingranano la nona sinfonia. Le giallorosse nel big match di giornata battono il Napoli con le reti di Proietti e Lucci. Nella prossima gara contro il Napoli Dream Team non potrà contare sull’estremo difensore Kaselytè espulso.

Vittoria per 3-1 del Chieti sulla Roma XIV, le neroverdi vanno in gol con Sivaletta al settimo, Vukcevic a metà primo tempo e Mariani nella ripresa. Inutile il gol della formazione ospite al 75’ di Novelli. Aproffitta delle sconfitte del Napoli e della Domina Neapolis il Nebrodi che si porta al terzo posto. Le siciliane dopo la vittoria estera di Casalnuovo battono 5-4, in un match giocato ad alti ritmi anche il Salento Woman Soccer. Giornata nera per le siciliane Catania e  Eleonora folgore.

Il Catania di mister Scuto perde a Trani per 2-0. L’Apulia Trani conquista la prima vittoria in casa con le reti tutte nella ripresa di Piana Mariano e Pamela Riccio al suo esordio. Capotto napoletano per l’Eleonora Folgore di Pamela Conti che al Denza prende sei gol dal Napoli Dream Team che va a segno con Severino, Petraglia, Spigno, Parascandalo, Sibilio che festeggia al meglio il suo compleanno e D’Alterio. Chiude la nona giornata la seconda vittoria stagionale della Lazio sulla Domina Neapolis, che acchiappa nel secondo ko consecutivo.

Hope Solo ne ha collezionati quattro di fila

L’ americana Hope Solo ha stabilito un record unico vincendo il suo quarto IFFHS award come miglior portiere femminile.
Solo ha vinto il titolo ogni anno da quando ha cominciato nel 2012 e quest’anno ha ottenuto una votazione eccezionale con 148 punti staccando il resto del gruppo.
Hope Solo che è stata votata da giornalisti ed esperti di calcio provenienti da cinquanta Paesi, è, assolutamente, il riferimento nella categoria migliori portieri femminili del mondo e occuperà , senza dubbio ,un posto importante nel calcio femminile.
La trentaquattrenne Solo ha vissuto un anno eccezionale vincendo i piu’ importanti titoli: la World Champion con la squadra americana e il Golden Ball come migliore portiere nella World Cup canadese. Solo ha giocato anche con la sua società Seattle Reign e ha vinto la competizione con 82 punti in più rispetto alla tedesca Nadine Angerer che si è posizionata seconda nell’ ultimo anno della sua carriera. Dietro loro, troviamo la giapponese Ayumi Kahihori, finalista della World Cup e la tedesca Desiree Schumann, vincitrice della European Champions League, che hanno tratto vantaggio dalle eccellenti prestazioni delle loro squadre. Almuth Schult che ha condiviso il primo posto con Hope Solo , ha avuto una stagione di infortuni ed è finita settima nella votazioni.

CLASSIFICA 2015

1 – Hope SOLO  (Seattle Reign FC/USA) 148 punti

2 – Nadine ANGERER (Portland Thorns FC/Germania)   66 punti

3 – Ayumi KAIHORI  (Inac Kobe Belle/Giappone)   36 punti

4 – Desirée SCHUMANN (1FFC Frankfurt/Germania)   35 punti
5 – Sarah BOUHADDI (Olympique Lyon/Francia)   30 punti
6 – Karen BEARDSLEY  (Manchester City FC/Inghilterra) 26 punti
7 – Almuth SCHULT  (VFL Wolfsburg/Germania)   11 punti
8 – Hedvig LINDHAL  (Chelsea FC/Svezia)   10 punti
9 – Katarzyna KIEDRZYNEK  (Paris SG/Polonia)   8 punti
10- Zecira MUSOVIC  (FC Rosengard/Svezia)   8 punti

Carli Lloyd è imbattibile!

L’americana Carli Lloyd con 75 punti di vantaggio, ha rivendicato il titolo di IFFHS miglior playmaker donna del mondo. Ha dominato il 2015 con una performance straordinaria nella Coppa del Mondo in Canada, con la squadra statunitense e ha fatto una buona stagione anche con la Houston Dash nel NWSL. La Coppa Campioni, il Pallone D’oro, la tripletta nella finale e il Gol dell’anno le hanno permesso di totalizzare 125 voti, mentre Lena Goessling (Wolfsburg) la sua rivale più vicina, seguiva con 50 voti e  la brasiliana Marta  era terza ,con 38 voti.
Goessling aveva precedentemente vinto l’Award nel 2013 e lo scorso anno aveva ripetuto il suo piazzamento finale al secondo posto, mentre per cinque volte la FIFA World Player Marta, che aveva ricevuto il primo riconoscimento in questa categoria nel 2012 ha concluso con un brillante podio. Nadine Kessler la FIFA World Player 2014 e vincitrice nel 2014 come migliore donna playmaker del mondo non ha potuto giocare tutto l’anno a causa di un brutto infortunio.
Negli altri piazzamenti Dzsenifer Marozsan che ha vinto la European Champions League con Francoforte è stata fra le prime otto fin dal 2012 ed è quarta mentre la giapponese Aya Miyana è quinta tenendo conto delle sue presenze nella World Cup. Sesta è la centrocampista francese Amandine Henry che è stata nominata N° 2 in Europa dalla UEFA e ha fatto una buona stagione con la squadra del French National e con il suo club Olympiqque Lyon che è stato imbattuto per 12 mesi nelle partite nazionali e internazionali. Ed è anche la ragione per cui Louisa Necib e Camille Abily anche loro di Lione hanno conseguito i due piazzamenti successivi dopo Henry perchè le tre donne sono le migliori centrocampiste del mondo

CLASSIFICA 2015

1 – Carli Lloyd (Houston Dash / USA) 125 punti

2 – Lena Goessling (VFL Wolfsburg / Germania) 50 punti

3 – MARTA (FC Rosengard / Brasil) 38 punti

4 – Dzsenifer Marozsán (1.FFC Francoforte / Germania) 28 punti
5 – Aya Miyama (Okayama Yunogo Belle / Giappone) 25 punti
6 – Amandine Henry (Olympique Lione / Francia) 23 punti
7 – Louisa Necib (Olympique Lione / Francia) 20 punti
8 – Camille Abily (Olympique Lione / Francia) 17 punti
9 – Megan Rapinoe (Seattle Reign FC / USA) 16 punti
10 – Verónica Boquete (1FFC Francoforte / FC Bayern München / Spagna) 13 punti

Il mio sogno è vestire la maglia della nazionale

È uno dei volti nuovi di questa stagione del Catania di mister Scuto: Silvia Iannetti.
La giocane attaccante classe 1997 è cresciuta calcisticamente nella Lazio dell’ex Cortani dove ha avuto modo di allenarsi con giocatrici forti. La giocatrice si è sbloccata domenica nel match contro il Napoli Dream Team, dove le catanesi si sono fatte rimontare dal 3-0 al 3-3 e domani saranno impegnate sul campo dell’ostico Apulia Trani.

Prima esperienza lontana da cosa. Come sta andando?
“Si prima esperienza lontana da casa, con un bilancio calcistico positivo fino ad oggi. A Catania ho trovato la continuità che cercavo e sento di essere maturata a livello tecnico. Anche grazie al mio impiego in diverse zone del campo, che mi ha permesso di crescere e fare esperienza. Naturalmente é un percorso di crescita anche a livello umano perché trasferirsi e far conciliare maturità e impegni sportivi lontana da casa, autogestendomi, non è facile”.

Domenica scorsa negli ultimi minuti avete buttato all’area una vittoria, pareggiando in extremis contro il Napoli Dream Team. Tra l’altro partita sbloccata dl tuo gol. C’è amarezza?
“Domenica contro il Napoli Dream Team abbiamo pareggiato una partita che doveva essere già chiusa. Gestire una partita, andare sul 3 a 0 e poi subire tre goal in pochi minuti è come una sconfitta. Le partite durano 90 minuti, e non bisogna mai lasciarsi andare. Personalmente sono contenta di essermi sbloccata, ma con i tre punti questo goal avrebbe avuto un altro sapore”.

Silvia, primo gol con il Catania a chi lo dedichi?
“Questo goal lo dedico a chi mi ha sempre sostenuto e ha creduto in me”.

Sei cresciuta nella Lazio. Che esperienza è stata e cosa proverai quando affronterai le tue ex compagne?
“La mia esperienza alla Lazio mi ha permesso di crescere e acquisire sicurezza in campo. Oltreché allenarmi e giocare con calciatrici forti e con molta esperienza. Affronteremo la Lazio a fine gennaio dove daremo il massimo per prenderci i 3 punti”.

L’obiettivo tuo e del Catania?
“Personalmente l’obiettivo stagionale è fare più presenze possibili e ad inizio stagione mi ero prefissata un traguardo minimo di 5 goal che cercherò di raggiungere. L’obiettivo principale della mia squadra è la salvezza, ma potenzialmente secondo me possiamo chiudere il campionato tra le prime sei”.

Il tuo sogno nel cassetto?
“Il mio sogno, da sempre, è riuscire a vestire la maglia della nazionale”.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Silvia Iannetti per averci concesso tale intervista e auguriamo a lei e alla sua squadra i migliori successi per la stagione in corso.

Calcio femminile, uno sguardo in Europa

Il nostro campionato di Serie A Femminile è ormai giunto alla nona giornata e mancano solo due gare alla chiusura del girone di andata: ci sembra giusto dare anche un’occhiata agli altri campionati europei di calcio femminile per capire che aria tira al di là delle Alpi.

Questione a sè la meritano Belgio e OlandaQuest’anno si è sciolta la BeNe League e le due nazioni hanno deciso di fare un campionato a parte da sole. Il Belgio ha fondato una Super League a otto squadre dove siamo alla decima giornata della regular season prima del Championship Round che vedrà le prime quattro sfidarsi per il titolo di Campionessa del Belgio ed al momento comanda l’Anderlecht con due punti di vantaggio sullo Standard Liegi: distante di quattro punti il Lierse e di ben nove il Gent. Le altre formazioni hanno un margine molto ampio e difficilmente contenderanno un posto per la fase finale del campionato.

A questo punto andiamo in Olanda: nella Vrouwen Eredivisie a sette squadre siamo a metà campionato e delle otto compagini in campo al momento la migliore risulta essere quella dell’Ajax che avanza di un solo punto il Twente e di ben sette il PSV con queste tre squadre che sicuramente si contenderanno il titolo e l’unico posto in Women’s Champions League.

Andiamo in Danimarca: anche nella Elitedivisionen vige la regola del Championship Round e le otto formazioni che si contendono il passaggio alla fase successiva devono arrivare tra le prime sei. In questo momento siamo alla dodicesima giornata e sono in testa appaiate Brøndby e Fortuna Hjørring, con ben sette punti di vantaggio sullo Skovbakken.

Ci spostiamo in Francia: nella D-Ligue a 12 squadre alla tredicesima giornata è in testa la storica formazione dell’Olympique Lyonnais con solo due punti di vantaggio sul Montpellier e tre sul Paris Saint-Germain mentre staccato di nove punti troviamo il Juvisy. Qui non esiste nessuna seconda fase e le prime due del campionato si qualificano alla prossima Women’s Champions League. Da notare che l’Olympique Lyonnais non ha mai perso, ha pareggiato una sola volta ed ha subito solo due reti. Quando si dice lo strapotere.

Dalla Francia alla Germania il passo è un attimo: nella Frauen Bundesliga, anch’essa a 12 squadre, è il Bayern Monaco il sovrano incontrastato dopo 12 giornate. Le bavaresi hanno ben 12 punti di vantaggio su Wolfsburg e FFC Frankfurt e non hanno mai perso, pareggiando una sola volta e subendo solo quattro reti.

Attracchiamo in Inghilterra per vedere la WSL: oltre Manica il campionato è a solo otto squadre ed è terminato lo scorso ottobre con la vittoria del Chelsea che ha sopravanzato di due punti il Manchester City, staccando invece l’Arsenal di cinque lunghezze. Ora è tempo di calciomercato in Gran Bretagna con la notizia clamorosa del passaggio di Fara Williams dal Liverpool in caduta libera all’Arsenal in ascesa.

Ora ci aspetta un lungo giro nei paesi scandinavi: in Islanda la Landsbankadeild Kvenna a dieci squadre è finita a settembre ed ha laureato campionessa il Breidablik con cinque punti di vantaggio sullo Stjarnan. In Norvegia a marzo partirà la nuova Kvinne Toppserien a dodici squadre e la precedente è stata vinta dal Lillestrøm mentre in Svezia ad aprile partirà la nuova Damallsvenskan, con la precedente vinta dal Rosengård che ha da poco battuto il Verona negli ottavi di finale di Champions League. Concludiamo questo giro del nord dell’Europa con la Finlandia e con la Kakkonen a sei squadre, terminata a ottobre e che ha laureato il PK-35 Vantaacampione.

Concludiamo questo tour con i paesi iberici: in Spagna, nella SuperLiga Femenina a sedici squadre, siamo alla tredicesima giornata ed al momento comanda l’Athletic Club con quattro punti di vantaggio sul Barcellona e sei sull’Atletico Madrid. Anche qui ci sono solo due posti disponibili per la Champions League e anche qui l’Athletic Club sta dominando con 12 vittorie, un pareggio, 36 gol fatti e 4 subiti. In Portogallo invece abbiamo la 1a Divisao Femminile dove giocano dieci squadre e dove siamo alla tredicesima giornata: al momento comanda il Valadares Gaia con due punti di vantaggio sull’Albergaria e quattro sul Benfica.

Fonte: www.mondopallone.it

Girone A: Scontro diretto al Como di Cincotta, annichilita l’ Orobica di Marini; cade l’Inter

L’ Orobica di Marini soccombe a Pontelambro. La squadra bergamasca, dopo aver fallito l’ obiettivo della salvezza nella scorsa stegione, terminando la serie A come fanalino di coda, si trova ora con l’ ansia di fallire anche nella corrente stagione l’ obiettivo, ovvero la promozione per un gran ritorno nella Serie A. Nella gara di oggi le ragazze lariane hanno dominato in lungo e in largo, e con 3 reti per ogni tempo, si sono prese i 3 punti e la vetta solitaria. Una straordinaria Lina Gritti, insieme ad Ambrosetti, Postiglione, e la nuova arrivata Martina Capelli, mettono la firma sul tennistico risultato. Per le bergamasche le rete della bandiera è stata messa a segno da Fodri. L’ Orobica viene raggiunta anche dalla Bocconi, contro cui aveva perso lo scontro diretto di andata.

Con un eurogol di Valentina Boni il Fimauto Valpolicella risorge e porta a casa i tre punti fermando la corsa dell’ Inter di Mister Antonio Brustia. La squadra della presidentissima Elena Tagliabue deve fare i conti con qualche assenza di troppo, le veronesi ne approfittano e sorpassano l’ Orobica salendo al terzo posto.
Il Milan Ladies perde lo scontro diretto contro la Fortitudo Mozzecane, nonostante il vantaggio iniziale targato Lidia Gramolelli, la compagine milanese viene rimontata e le veronesi concludono con un risultato torndo, 1 – 3. Le due squadre erano appaiate a 5 punti e pertanto ora la squadra del team manager Deila Boni vola a quota 8, avvicinandosi con piccoli passi, all’ obiettivo della salvezza.

Tolda, Vai, Biavaschi e Calvo regalalano alla Bocconi il successo contro il fanalino di coda del campionato, il Villacidro, la squadra Milanese, riesce così a raggiungere l’ Orobica a 15 punti in classifica.

Il girone A vede una battaglia al vertice dove le prime 4 sembrano destinate a giocarsi la promozione fino all’ ultima giornata, mentre in zona retrocessione il giovanissimo Villacidro sembra momentaneamente incapace di una reazione.

Girone B: Mister Belia: La Grifo deve continuare su questa lunghezza d’ onda

Grifo Perugia scatenata nella lunga trasferta di Trento, i 3 punti regalando un nuovo primato. Il secondo appuntamento del 2016 è positivo per le biancorosse: una vittoria che regala fiducia e consapevolezza dei propri mezzi, ma che soprattutto permette alla Grifo di riconquistare il primato solitario in classifica. Il primo tempo termina a reti inviolate con un sostanziale equilibrio tra le due formazioni; le occasioni migliori sono comunque marcate Perugia.

Valentina Belia, tecnico della Grifo Perugia: “Volevamo riscattarci dopo l’ultimo pareggio con una prova importante anche sotto il punto di vista del gioco. Nelle ultime due partite, pur avendo ottenuto solo un punto, avevamo proposto comunque una buona trama offensiva. Ciò che ci era mancato era solo una maggiore freddezza sotto porta, aspetto che oggi non è venuto meno. Questa è una vittoria che ci restituisce morale e primato in classifica. Bisogna continuare su questa linea d’onda.”

San Bonifacio, Jesina e Pordenone inseguono a 18 punti, ed è grande vittoria per le ragazze del San Bonifacio che battono la capolista ( ex) Jesina per 2-1con i goal di  Bruzzo e Perobello R.

Il Foligno conclude sempre a 0 punti, castigato oggi dalla forza d’ urto del Pordenone, club desideroso di tornare nella massima serie.

Patrizia Panico: La squadra ha vinto anche grazie alle più giovani; da Roma torneremo con i 3 punti

La bomber viola Patrizia Panico ha parlato al termine della gara vinta con il Sudtirol: “Abbiamo fatto un po’ fatica nel primo tempo a trovare gli spazi giusti, il Sudtirol si difendeva negli ultimi 30-40 metri tutte dietro la palla. Facevamo un po’ fatica e portavamo troppi uomini nella loro metà campo. Poi, una volta sbloccato il risultato siamo andate un po’ meglio perché loro sono anche un po’ uscite fuori e per noi è stato più semplice trovare gli spazi. Vittoria? Credo che tutta la squadra sia riuscita a gestire il nervosismo perché quando non sblocchi subito le partite rischi di innervosirti, di affrettare la giocata. Io invece credo che tutta la squadra sia stata calma e abbia portato a casa questo risultato con l’esperienza anche delle più giovani. Europa? Noi vogliamo semplicemente guardare partita dopo partita, perché è vero che oggi la classifica si è accorciata ulteriormente, ma noi piace più guardare a breve termine, perché da ogni partita si deve migliorare per la partita successiva. Secondo me, per la squadra che siamo, non va bene guardare troppo lontano. Roma? Adesso le caricherò io, tranquilli, da Roma torneremo con i 3 punti“.

Fonte: www.fiorentinauno.com

Buon pareggio sul campo della capolista per le gialloblù che rimangono seconde ad un punto dalla vetta.

Va in scena in Lombardia lo scontro al vertice del massimo campionato tra la nuova capolista Mozzanica e le campionesse d’Italia in carica dell’Agsm Verona che, dopo la sconfitta subìta sette giorni prima ad opera del Brescia, inseguono le bergamasche ad una sola lunghezza.
Mister Longega non cambia l’undici di partenza ma varia lo schieramento tattico con Di Criscio avanzata davanti alla linea difensiva. La prima opportunità per le gialloblù arriva dopo soli 20 secondi dal fischio d’inizio con Pirone che scalda le mani a Gritti.
Ancora Verona pericoloso con Pirone che chiama ancora Gritti all’intervento, e subito dopo con capitan Gabbiadini che di testa non riesce ad indirizzare la sfera verso la porta sguarnita. Il Mozzanica risponde con Giacinti che gira alto, e con l’ex Marta Mason che sfrutta un rimpallo impegnando Ohrstrom brava a respingere con i piedi. L’equilibrio in campo viene spezzato al 28′ quando Giugliano su calcio piazzato da oltre 35 metri insacca con la complicità di Ohrstrom che vede in ritardo il pallone. Esplode il comunale di Mozzanica, ma prima del riposo le gialloblù ottengono la rete del pareggio: percussione di Tatiana Bonetti che scambia con Gabbiadini. Il capitano scaligero rimette in mezzo per l’incornata vincente dell’attaccante tascabile dell’Agsm Verona che manda la sfera ad insaccarsi dove Gritti non può arrivare. Dopo i primi combattuti 45 minuti si va negli spogliatoi con un pareggio sostanzialmente giusto.
Gara equilibrata anche nella ripresa con Gabbiadini che si incunea in area ma il suo assist non trova compagne pronte. Rispondono le lombarde con Mason, conclusione murata, e Giuliano che spara a lato. Ci prova Silvia Fuselli ma la sua incornata non inquadra la porta. Occasionissima per il Verona subito dopo con Di Criscio che di testa spedisce la sfera di un nulla alto sopra la traversa. Verona in crescita sul finale di gara con Bonetti che va via sul filo del fuori gioco, entra in area, ma la sua conclusione non è irresistibile.
Dopo due minuti di recupero Madonia di Palermo manda le squadre definitivamente negli spogliatoi con un pareggio sostanzialmente giusto, anche se le veronesi avrebbero potuto sfruttare meglio le occasioni procurate. Mozzanica rimane in vetta con una sola lunghezza di vantaggio su Verona e Brescia. Sabato prossimo le veronesi ospiteranno il san Zaccaria di Ravenna.

MOZZANICA – AGSM VERONA 1-1
MARCATRICI: 28′ Giugliano, 43′ Bonetti
MOZZANICA: Gritti, Rizza, Zanoletti, Stracchi, Schiavi, Locatelli, Mason (21′ st. Iannella), Galli (43′ st. Rizzon), Giacinti, Scarpellini, Giuliano (30′ st. Cambiaghi).
A disposizione: Cappelletti, Dossi, Tonani, Cervi, Cambiaghi, Rizzon, Iannella.
Allenatore: Nazzarena Grilli.
AGSM VERONA: Ohrstrom, Ledri, Carissimi, Di Criscio, Pirone, Gabbiadini, Bonetti, Fuselli, Laterza, Squizzato, Salvai.
A disposizione: Harrison, Zorzi, Ramera, Ambrosi, Soffia, Baldo, Belfanti.
Allenatore: Renato Longega.
ARBITRO: Dario Madonia di Palermo.
Assistenti: Andrea Camisa di Sesto San Giovanni e Stefano Semplici di Abbiategrasso.
NOTE: Giornata soleggiata ma fresca, terreno in discrete condizioni. Circa 500 gli spettatori. Presente in tribuna il C.T. della Nazionale Antonio Cabrini. Ammonita Di Criscio

Il Brescia con Tarenzi batte il Tavagnacco 2-1

Appuntamento fondamentale per il Brescia, reduce dalla vittoria di Verona e chiamata a vincere contro il Tavagnacco per sfruttare lo scontro diretto tra Verona e Mozzanica, nonostante l’emergenza infortuni.
La prima occasione da rete giunge all’11’ grazie ad una splendida apertura di campo dalla sinistra di Cernoia per Bonansea che sorprende la difesa del Tavagnacco, il tiro dell’esterna dai venti metri termina però di poco a lato. La rete arriva dieci minuti più tardi: Girelli serve ottimamente Sabatino che, appostata poco fuori area sulla sinistra, anticipa l’uscita di Penzo con un rasoterra che conclude la sua corsa in fondo alla rete. A sei minuti dalla fine del primo tempo è Tarenzi a fallire l’occasione del 2-0 davanti al portiere dopo aver percorso palla al piede tutta la metà campo friulana con Penzo che riesce a ribattere la conclusione della lodigiana e Sabatino che non trova la ribattuta in gol.
Nella ripresa il Tavagnacco parte meglio e mette alle corde il Brescia sfiorando il pareggio già al secondo minuto quando Parisi indirizza una punizione dalla trequarti sul secondo palo dove Clelland non trova la deviazione sotto porta. Al 5’ Ceasar nega la rete a Sardu, ma al 18’ la neo entrata Del Stabile, sola al limite dell’area, indirizza di prima intenzione sotto la traversa il cross di Zuliani dalla destra per l’1-1. Il Brescia torna a rendersi pericoloso al 25’ quando un tiro di Bonansea dal limite, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, attraversa l’area di rigore uscendo sul fondo. Tre minuti dopo ancora Bonansea dal limite coglie in pieno il palo. Il Brescia schiaccia con il passare dei minuti il Tavagnacco e al 33’ Sabatino difende palla a centrocampo lanciando in profondità Bonansea che vede l’accorrente Tarenzi sul lato opposto e la serve sulla corsa con l’attaccante che deve solo appoggiare in rete il pallone del nuovo vantaggio. Occasione friulana al 38’ quando su un traversone dalla sinistra Del Stabile, appostata sul secondo palo, prova un diagonale che attraversa pericolosamente tutta l’area piccola prima di uscire sul fondo.
La vittoria per 2-1 porta il Brescia a meno uno dalla vetta grazie al pareggio nell’altra sfida tra orobiche e scaligere

BRESCIA – TAVAGNACCO 2-1
BRESCIA (3-4-1-2): 
Ceasar; Gama, D’Adda, Linari; Cernoia, Rosucci, Eusebio, Bonansea; Girelli (18’ st Williams); Sabatino, Tarenzi. (36’ st Serturini)
A disp.: Brevi, Boattin, Ghisi, Lenzini, Martani. All.: Bertolini.
TAVAGNACCO (4-3-3): Penzo; De Val, Pochero, Martinelli, Frizza; Tuttino, Sardu (40’ st Dri); Parisi; Camporese, Zuliani, Clelland (16’ st Del Stabile).
A disp.: Copetti, Blasoni, Cecotti, Piai, Filippozzi. All.: Di Filippo.
ARBITRO: Cecchin di Bassano del Grappa (Vi).
MARCATRICI: 22’ pt Sabatino; 18’ st Del Stabile, 33’ st Tarenzi.
AMMONITE: Parisi, Camporese, Eusebio.

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