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La Ludos sempre in prima fila per gli eventi benefici: “Maratona Telethon a Teatro”

La Ludos Palermo si conferma sempre in prima fila in occasione di eventi benefici e sociali. Infatti giocatrici, staff tecnico e dirigenti, con in testa il Presidente Cinzia Valenti, giovedì sera parteciperanno alla “Maratona Telethon a Teatro”. L’evento, che si svolgerà al Teatro Golden sito in via Terrasanta n. 60, coniugherà musica, cabaret, sport e spettacolo. Il ricavato dei biglietti sarà interamente devoluto ai progetti sostenuti dalla Fondazione Telethon.

Tanti gli ospiti illustri: gli attori Gianni Nanfa, Antonio Pandolfo ed Ernesto Maria Ponte e i musicisti Anna Bonomolo e Diego Spitaleri, Giorgia Meli e Lino Costa, Jack & the Starlighters, Street Chords, Tre Terzi. Nel ricco programma ci sarà spazio anche per gli show delle Bee Queens, coreografate da Giovanni Geraci, e della Shameless Company, coreografata da Luigi Iemma, e per le acrobazie circensi di Virgilio Rattoballi e Martina Pintabona.

Sul fronte sportivo, invece, “scenderà in campo” la Ludos, la società di calcio femminile più longeva ed antica della Sicilia che proprio quest’anno celebra i trenta anni di attività e che recentemente ha vinto il Campionato di Serie C con ben quattro turni di anticipo.

Credit Photo: Comunicato Stampa (Ludos Palermo)

Sassari Torres in direzione Inter Milano, nel frattempo ospiti internazionali: Árü Ñeéma Dàhãl

In questa settimana la squadra ha abbracciato il progetto della “Corsa in Rosa” decidendo di portare la propria presenza e la propria esperienza vissuta sul palco in occasione del dibattito dedicato a “La donna nello sport”. Oltre presentare alla città la nuova FC Sassari Torres Femminile del Presidente Andrea Budroni, abbiamo avuto anche l’opportunità di incontrare, tra le altre, Árü Ñeéma Dàhãl, giovane calciatrice del Nepal.

Occasione unica inoltre di raffrontarci con realtà che operano a livello internazionale come la Go Sports Nepal di Mr. Sunil Shrestha, la Champions Factory e i ragazzi di Mine Vaganti NGO, partner italiano del progetto Erasmus+. Tutti insieme per un obiettivo comune: la crescita e lo sviluppo del movimento sportivo al femminile.

Domenica però sarà già tempo di calcio giocato nell’affascinante sfida esterna contro l’Inter Femminile. Dopo la vittoria tutto cuore e carattere sul Marcon (2-1) con le reti di Farris e il primo gol in Serie B di Giada Sanna la Torres Femminile si prepara ad affrontare la vice capolista sul sintetico di Sedriano (MI).

L’Inter deve recuperare 5 punti dalla capolista Orobica ma di fronte troverà le agguerrite ragazze di Mister Arca che vogliono continuare a recuperare punti in classifica ed avvicinare le posizioni nobili della serie cadetta.

Non dovrebbero esserci novità di formazione per le rossoblu che sfideranno una squadra costruita per vincere il girone e che vanta oltre a capitan Baresi (figlia del capitano dell’Inter Beppe), Locatelli (una carriera in serie A con il Mozzanica), la talentuosa Bonfantini e la punta Marinelli per citarne solo alcune.

Siamo felici inoltre di comunicare la convocazione dell’attaccante di Sarule, numero 11 rossoblù con 4 reti all’attivo, Maria Grazia Ladu, da domenica sarà a disposizione di Mister Migliorini per l’Elite round di qualificazione all’Europeo di categoria a Buk, in Ungheria.

Credit Photo: Comunicato Stampa (Sassari Torres Femminile)

La classifica dei capocannonieri di Serie A: Cristiana Girelli Al Comando

Terminata la sosta delle Nazionali sono finalmente ripresi i Campionati. Andiamo ad analizzare dopo la prima giornata post-riposo chi si trova ai vertici con il maggior numero di reti per il Campionato di Serie A.

Al primo posto troviamo ancorala leonessa Cristiana Girelli con 15 reti che in questo weekend è rimasta all’asciutto, ma sale di posizione la compagna di squadra Valentina Giacinti con 13 reti. La scozzese Lana Clelland rimane ferma a 12 tenendo conto che la goleador dovrà rimanere ferma per un intervento alla caviglia. Subito dietro con una rete in meno e a quota 11 la bianconera Barbara Bonansea.

Sale a 9 gol il capitano dell’UPC Tavagnacco Paola Brumana, mentre la finlandese  Sanni Franssi rimane ferma a 8. A quota 7 ci sono ben 4 giocatrici: Valentina Bergamaschi (Brescia), Benedetta Glionna (Juventus Women) e Valeria Pirone (Atlanta Mozzanica) e Lisa Alborghetti (Atlanta Mozzanica).

Classifica:
Cristiana Girelli (Brescia) – 15
Valentina Giacinti (Brescia) – 13
Lana Clelland (UPC Tavagnacco) – 12
Barbara Bonansea (Juventus Women) – 11
Paola Brumana (UPC Tavagnacco) – 9
Sanni Franssi (Juventus Women) – 8
Valentina Bergamaschi (Brescia) – 7
Benedetta Glionna (Juventus Women) – 7
Valeria Pirone (Atlanta Mozzanica) – 7
Lisa Alborghetti (Atlanta Mozzanica) – 7

Inghilterra, la new age of Phil Neville

Nella SheBelieve Cup c’era tanta attesa per scoprire la nuova Inghilterra di Phil Neville, alla sua prima uscita ufficiale sulla panchina delle Leonesse. L’esordio non è stato malvagio, in quanto è arrivato un ottimo secondo posto dietro solo agli USA, vittoriosi nello scontro diretto grazie alla sfortunata autorete della Bardsley. Un bottino reso positivo anche dalla vittoria per 4-1 contro la Francia e dal buon pari per 2-2 contro la Germania. Ad Orlando non sarà arrivato il trofeo ma si è fatto sicuramente un bel passo in avanti nel ridurre il gap con i top team.

«THE LAST STEP OF CLIMBING MOUNT EVEREST
IS ALWAYS THE HARDEST AND THAT’S WHERE WE ARE NOW»
Questa è la metafora usata da Phil Neville per fare il riassunto della sua esperienza statunitense. In questo momento la nazionale inglese è ad un passo dal piantare la propria bandierina sulla cima del Monte Everest, che è sinonimo di successo (o anche del Mondiale in maniera velata).
Dal punto di vista fisico e tattico non manca nulla alle Leonesse, le quali hanno dimostrato ampiamente di potersela giocare a viso aperto praticamente con tutti, ma nonostante ciò non è ancora abbastanza per raggiungere l’Olimpo.
Per compiere quel passo decisivo manca ancora qualcosa, ma cosa esattamente? Forse una prima risposta può arrivare dalla fragilità difensiva che le Inglesi hanno dimostrato in questa edizione della SheBelieves Cup. Nel totale di tre partite hanno concesso quattro reti, una media quasi perfetta di una a partita. In particolare ben tre sono stati degli autogol, tutti con protagonista la povera Bardsley.
Da una parte va detto che c’erano alcune defezioni importanti, come l’assenza di capitan Steph Houghton o quella di Anita Asante (infortunatasi nel corso della prima partita), ma dall’altra va sottolineata una mancanza di comunicazione e un sistema di gioco non ancora assorbito al 100%. Nonostante ciò non sono mancate le liete notizie. Su tutte spicca il buon esordio di Abbie McManus, difensore classe 1993 di proprietà del Manchester City.
Gettata nella mischia già contro la Francia, ha risposto molto bene garantendo ritmo ed intensità. Ed esattamente queste ultime due discriminanti sono state dei punti chiave dell’esperienza statunitense della truppa di Phil Neville.
Infatti le Leonesse hanno avuto l’occasione di confrontarsi con tre delle realtà più importanti a livello mondiale, che, al momento, sembrano andare ad una velocità, sia di gamba che di pensiero, leggermente maggiore.

«DEFEAT HURTS
AND YOU HOPE NEXT TIME IT KICKS THEM ON»
Molte volte si dice che l’arte di vincere si impara dalle sconfitte. Sembra saperlo bene anche Phil Neville, che nel corso della consegna del trofeo agli USA ha fatto rimanere in campo le sue ragazze per assistere alla cerimonia. Un modo, non così banale, per forgiare il carattere della sua squadra, perché quando si esce sconfitti da una sfida si soffre e questo ricordo, seppur doloroso, bisogna scolpirlo nel cuore e nella mente per far sì che, la prossima volta, quel sentimento di delusione possa essere trasformato in rabbia agonistica. Ma da cosa può ripartire Phil Neville?
Quanto di buono è stato fatto dalle Leonesse? Innanzitutto dall’identità dimostrata. Infatti nell’arco di tutto il torneo, le inglesi si sono distinte per un atteggiamento coraggioso ma senza inutili eccessi. L’input dato dal nuovo ct è stato quello di giocare a viso aperto contro tutti, mettendo da parte ogni possibile timore reverenziale. Questo atteggiamento ha prodotto la prova autoritaria contro la Francia e una prestazione di carattere contro la Germania. Contro gli USA, purtroppo, si è pagato dazio per la tensione iniziale, ma è stato comunque apprezzabile il forcing finale culminato con il palo colpito da Ellen White. Il merito di Phil Neville è stato quello di non entrare a gamba tesa sul sistema di gioco, ma ha cercato di moderarlo a sua immagine e somiglianza.
Ha saputo mantenere la stessa impronta creata dal suo predecessore Sampson, concedendo tuttavia maggiore libertà di azione ed espressione alle undici interpreti in campo. Una delle giocatrici che più ha beneficiato di questo sistema è stata Fran Kirby, centravanti del Chelsea, utilizzata nell’inusuale posizione di numero 10. Usata come “Pivotal player”, alcune lacune per l’inesperienza nel ruolo sono state subito colmate dalla sua visione di gioco e dalla sua rapidità nel “decision-making”. Intorno a lei, poi, a fare il resto ci hanno pensato Toni Duggan e Nikita Parris, letali in fase di finalizzazione.

WHAT’S NEXT?
TRA GALLES E SOGNO MONDIALE
 Archiviata questa SheBelieves Cup, adesso è tempo di pensare alla Road to France per Phil Neville, che tra meno di un mese dovrà affrontare uno dei crocevia più importanti dell’annata, ovvero il derby britannico contro il Galles, che andrà in scena il prossimo 6 Aprile in quel di Southampton.
Fondamentale sarà confermare ciò che di buono visto nell’avventura di Orlando, dare continuità a quel processo di crescita e consapevolezza, avendo lo stesso atteggiamento e la stessa grinta visti nel finale della partita contro gli Stati Uniti. Il Galles (35esimo nel ranking FIFA) sarà un avversario ostico (cllcca qui per conoscerlo nel dettaglio), magari non propositivo come USA, Germania e Francia, ma comunque molto pericoloso. Obiettivo vincere a tutti i costi, per continuare la streak vincente di tre partite consecutive e mettere una pietra miliare sulla qualificazione al Mondiale.

Credit Photo: www.sports.yahoo.com

Orobica avanti tutta: espugnato il campo di Monza per 4 a 0

L’Orobica batte il Fiammamonza e consolida il primato in classifica con la contemporanea sconfitta dell’Inter in quel di Como. Una squadra quella bergamasca molto più cinica e pragmatica del solito ma forse meno bella da vedere. Due novità nel team di mister Marini con in campo le gemelle Giorgia e Michela Milesi al posto di Viscardi e Zamboni pronte a subentrare nella ripresa.

La partita vede subito le ospiti che cercano di imporre il proprio gioco con le coriacee brianzole decise ad ottenere un buon risultato contro la capolista. Già al 1’ c’è del lavoro per Groni che deve uscire con i piedi su Fodri in piena area. Un minuto più tardi ci prova da fuori Barcella ma la sua conclusione finisce abbondantemente fuori.  Al 6’ prima grande occasione ospite con Massussi che entra in area sulla destra ma al posto di concludere repentinamente si defila troppo e consente la respinta avversaria in corner.  Al 12’ si vede il Monza e lo fa pericolosamente quando un traversone dalla sinistra di Pezzotta si trasforma in un tiro che finisce sul palo.  Risponde l’Orobica al 14’ con una bella trama iniziata da Fodri per Luana Merli, quindi Giorgia Milesi sulla fascia destra che mette al centro per l’accorrente Massussi che manca clamorosamente la conclusione. Continuano le ospiti ad esercitare una certa supremazia territoriale ed al 16’ è il turno di Luana Merli che in area si allarga eccessivamente ed il suo destro diventa troppo prevedibile e il portiere para in sicurezza.  Altra occasione per l’Orobica al 20’ ancora con Massussi che, sapientemente lanciata centralmente da Cristina Merli, tira troppo addosso al portiere che respinge. Il tempo passa ma le bergamasche pur producendo non sbloccano il risultato. Al 24’ Luana Merli parte da centrocampo e allarga per Cristina Merli sulla destra, subita palla in mezzo per Massesi sola davanti al portiere ma l’arbitro fischia una posizione di offside. Ancora una conclusione da fuori, questa volta di sinistro, di Luana Merli un minuto dopo che non inquadra lo specchio della porta. Il meritato vantaggio ospite arriva al 30’ per merito sempre di Luana Merli che ruba palla al limite dell’area ad un difensore, salta il portiere e depone in rete a porta vuota. Nonostante il vantaggio l’Orobica non si ferma ed al 36’ sempre Luana Merli impegna Groni con un destro dal vertice dell’area, palla in angolo. Il tempo si chiude con un tiro di Cambiaghi che Lonni para in due tempi. Squadre negli spogliatoi con le ospiti avanti 1 a 0.

Nella ripresa nonostante alcuni cambi brianzoli, il copione non cambia perché è ancora l’Orobica ad essere pericolosa al 4’ prima con Luana Merli che manca l’intervento a botta sicura a centro area e poi, sugli sviluppi della stessa azione, con Cristina Merli dalla stessa posizione il cui colpo di testa non è abbastanza angolato e l’estremo difensore avversario respinge. Continuano le ospiti anche al 7’ con Fodri che serve Luana Merli, controllo di sinistro e conclusione di destro dal limite che Groni para a terra. Il portiere brianzolo deve intervenire successivamente prima di pugno su Fodri al 9’ e poi all’11’ sulla punizione centrale di Poeta. Vicinissima al vantaggio l’Orobica al 13’ con Fodri che su cross dalla destra di Massussi, anticipa un difensore ma sbaglia il tempo di intervento e vanifica l’azione colpendo la palla con il braccio ad un metro dalla porta. Il tempo passa ma il secondo goal tarda ad arrivare nonostante gli sforzi ospiti. Al 14’ Cristina Merli sbaglia il controllo in area per concludere da buona posizione. Al 21’ break delle padrone di casa ma il tiro da fuori di Gaburro viene neutralizzato da Lonni senza problemi. Finalmente il meritato raddoppio delle ospiti cade al 33’ in maniera rocambolesca: punizione di Zamboni sulla quale interviene Groni lasciandosi sfuggire il pallone che ritrova a terra quando ormai secondo l’arbitro ha varcato la linea di porta. L’Orobica quindi mette una seria ipoteca sulla vittoria ma non si ferma. Al 40’ Cristina Merli realizza il terzo goal su assist di Luana trafiggendo il portiere avversario con un diagonale rasoterra da destra a sinistra. Dopo un intervento in angolo di Groni su Cristina Merli, nei minuti di recupero arriva anche il quarto goal a firma di Vavassori che, ricordandosi dei trascorsi da attaccante, mette la palla dal limite sinistro dell’area nell’angolo opposto.

Dunque una vittoria molto importante per l’Orobica contro una formazione che aveva fermato l’Inter due domeniche or sono. Le ragazze bergamasche mantengono una buona condizione atletica e pur con qualche scoria del periodo di fermo sono in grado di fornire delle prestazioni di ottimo livello. Da sottolineare il ritorno alla rete di Guya Vavassori che sigilla con un goal di pregevole fattura una delle tante partite di grande spessore. Superflue le valutazioni delle due Merli, prolifiche sia in fatto di realizzazioni che di assist.

Buoni anche i rientri di Michela e Giorgia Milesi. Ora testa alla prossima partita in casa contro il Caprera. Nulla è scontato perché ogni partita presenta insidie diverse.

FIAMMAMONZA 1970: Groni, Foti, Redolfi, Baratti, Callovini, Nuzzo, Gerosa, Belloni, Pezzotta, Rossini, Cambiaghi. A disposizione: Castelli, Locatelli, Valente, Agosta, Dadati, Gaburro. All.: Luca Cantalupo.

OROBICA CALCIO BERGAMO: Lonni, Milesi Giorgia, Milesi Michela (dal 9’ st Zamboni), Fodri, Vavassori, Barcella (dal 27’ st Viscardi), Merli Luana, Massussi (dal 21’ st Madaschi), Brasi, Merli Cristina, Poeta. A disposizione: Bertazzoli, Cirillo, Foiadelli, Viscardi, Madaschi, Parsani. All.: Marianna Marini.

ARBITRO: Sig. Riccardo Cannata di Collegno – GUARDIALINEE: Sig. Arcangelo Matichecchia e Sig. Alberto Capelli di Legnano.

MARCATRICI: 30’ pt Luana Merli (O), 33’ st Groni (F) autorete, 40’ st Cristina Merli (O), 47’ st Vavassori (O).

AMMONITE: 23’ st Locatelli (F), 25’ st Zamboni (O), 26’ st Rossini (F), 33’ st Nuzzo (F).

Credit Photo: Pagina Facebook di Orobica Calcio Femminie

Fimauto Valpolicella premiato dal Comune di Verona con il Cangrande 2017

Si è svolto presso il Palazzo della Gran Guardia di Verona la cerimonia di consegna del Premio Cangrande, premio che ogni anno il Comune di Verona assegna a chi si è distinto nel corso del precedente anno sportivo. Sette le categorie alle quali è stato consegnato il prestigioso riconoscimento: scuola, giornalista sportivo, carriera sportiva, sponsor, dirigente sportivo, squadra e allenatore. L’evento, giunto alla 21ª edizione, ha visto quest’anno protagonista la squadra del Fimauto Valpolicella che si è aggiudicato il Premio Cangrande 2017 per i brillanti risultati ottenuti nell’anno 2017.

“Per noiha commentato la presidentessa Flora Bonafini – è un riconoscimento che ci riempie di orgoglio e ci ripaga dei grandi sacrifici fatti fino ad oggi. Condividiamo questo Cangrande con i nostri magnifici tifosi, i nostri sponsor e, ovviamente, con il presidente Campedelli e tutto il ChievoVerona. Essere premiati ad un evento così prestigioso ed importante, insieme ad altri campioni (tra i quali anche la nuotatrice Federica Pellegrini n.d.r.) è un grande traguardo, una ulteriore iniezione di fiducia che ci servirà per arrivare presto a coronare il nostro sogno che si chiama salvezza!”

Credit Photo: https://fimautovalpolicella.it/

Fortitudo, Marta Carraro regala il successo contro la Jesina

Nel match casalingo la Fortitudo si impone 1-0 contro la Jesina. La partita, dura e combattuta anche e soprattutto per le condizioni al limite del campo, data la pioggia incessante, viene decisa da una rete di Carraro e le gialloblù possono festeggiare per i tre punti.

La prima occasione è sul sinistro di Caneo, che al 1’ spara sul primo palo senza pensarci e impegna Cantori. Al 6’ Peretti prova a sbloccare il risultato con una punizione a giro, resa ancora più insidiosa dal terreno bagnato: Cantori non trattiene e Martani, sottoporta, calcia alto sopra la traversa. Le gialloblù sono pericolose e provano a trovare la rete del vantaggio, ma rischiano molto in due occasioni: prima al 32’, quando Piergallini si invola verso la porta e viene fermata da Olivieri, che non si lascia ingannare dalla finta dell’attaccante e salva il risultato; poi al 46’, quando Porcarelli viene fermata da un grande recupero di Caliari e Piergallini spara alta la sfera rimasta in area dopo la chiusura del difensore gialloblù.

Il secondo tempo si apre con Martani che scheggia l’incrocio al 1’. Al 2’ ci prova Peretti, che riceve da Martani e calcia a colpo sicuro, ma ancora una volta il portiere avversario è decisivo. Le padrone di casa tentano in ogni modo di portarsi in vantaggio, ma ne loro ne le ospiti riescono a sbloccare il punteggio. Al 31’ Carraro impegna Cantori con una rasoiata da posizione ravvicinata. Quando la partita sembra destinata a terminare senza reti ecco che arriva il vantaggio delle ragazze di Bragantini: Gelmetti batte un calcio d’angolo al 38’ e Carraro svetta di testa trovando così il gol decisivo della gara. La Fortitudo resiste e impedisce alle avversarie di creare occasioni per il pareggio. Risultato finale 1-0.

FORTITUDO MOZZECANE – JESINA 1-0

Fortitudo Mozzecane: Olivieri, Pecchini (32’ st Fasoli), Welbeck (1’ st Marconi), Signori (11’ st Rotondo), Caliari, Salaorni, Martani (36’ st Dal Molin), Carraro, Peretti, Caneo, Gelmetti (46’ st Bottigliero). A disposizione: Venturini, Marconi, Fasoli, Dal Molin, Bottigliero, Boni, Rotondo. Allenatore: Bragantini.

Jesina: Cantori, Picchio, Battistoni, Porcarelli, Bellucci (42’ st Gambini), Fiorella (19’ st Crocioni), De Sanctis, Piergallini (36’ st Tamburini), Fontana, Zambonelli (32’ st Verdini), Gallina. A disposizione: Crocioni, Ciccioli, Gambini, Tamburini, Aquili, Verdini, Laface. Allenatore: Iencinella.

Arbitro: Fabello (Trento).
Assistenti: Berestean e Guzzetti (Verona).
Reti: 38’ st Carraro (FM).
Note: ammonite Signori (FM) al 37’ pt e Bellucci (J) al 40’ st.

Credit Photo: Graziano Zanetti Photographer

Primavera, Arco di Trento: Verona terzo, Inter battuta ai rigori

Buon terzo posto ottenuto dalle ragazze della primavera di Agsm Verona al prestigioso Torneo Nazionale di Arco.
Le gialloblù, ancora in formazione ampiamente rimaneggiata, hanno superato l’Inter ai tiri dagli undici metri dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi a reti inviolate, salendo sul gradino più basso del podio.
Le gialloblù falliscono con Carolina Poli una ghiotta occasione per portarsi in vantaggio in avvio di gara, mentre la risposta dell’Inter si spegne contro la traversa.
Ai calci di rigore si erge a protagonista Camilla Forcinella che para due conclusioni delle neroazzurre. Per le scaligere vanno a segno Poli e Pasini, mentre falliscono il tiro dagli undici metri Goula e Giubilato. Termina tre a uno per il Verona che si aggiudica con merito la finale per il terzo posto. Le attenzioni tornano a rivolgersi al campionato primavera che domenica prossima vedrà Pasini e compagne impegnate sul campo del Venezia.

Agsm Verona – Inter 3-1 d.c. r (0-0)

Verona: Forcinella, Meneghini, Ambrosi, Cavalca (42’ st Tiberio), Zanoni, Goula, Poli, Osetta (22’ st Toldo), Pasini, Giubilato, Franco.
All: Padovani
Inter Milano: Vanin (17’ st Gilardi), Maroni, Pinzin, Dell’Acqua (24’ st Cetrangolo), Capucci, Ripamonti, Lorusso (41’ st Borin), Costa, Berti, Giani (13’ st Bosco), Costardi (12’st. Bragonzi).
All: Naplone

Arbitro: Perenzoni di Rovereto
Calci di rigore – Marcatrici: Poli (V), Maroni (I), Meneghini (V), Pasini (V).

Il Torneo di Arco 2018 se lo aggiudica la Fiorentina che nella finalissima ha battuto la Res Roma per 3 a 1.

Credit Photo: https://www.veronawomen.com/

18 marzo, open day Mozzanica

Con l’Open Day di domenica 18 marzo prosegue l’attività di sviluppo delle squadre giovanili del Mozzanica per la stagione 2017-18. La sessione di prova, aperta a tutte le aspiranti piccole calciatrici nate tra il 2007 ed il 2011 è finalizzata ad una reciproca conoscenza tra le atlete e i quadri tecnico-dirigenziali della società Mozzanica, in un ambiente dove quotidianamente lavorano i professionisti della Prima Squadra e del Settore Giovanile.
L’Open Day si rivolge a tutte le piccole calciatrici che desiderano cimentarsi col pallone per indossare con pura passione la Maglia nerazzurra. Il continuo impegno del Mozzanica Calcio nel calcio a tinte rosa consentirà di continuare a promuovere il fenomeno del calcio femminile con una qualificata offerta formativa: l’incontro di domenica 18 marzo  sarà un’occasione di condivisione, coinvolgimento e divertimento per le partecipanti, ma anche una bella occasione per mettere in evidenza, davanti ad occhi attenti, la propria voglia di gioco ed il desiderio di crescere sportivamente insieme ad altre bambine e ragazze.
Gli open day che la società promuove regolarmente tutti gli anni rientrano nell’alveo della promozione del calcio femminile a livello locale, testimoniato dal convinto impegno societario nella crescita a livello sportivo ed educativo delle giovani generazioni. A livello nazionale il movimento è in continua crescita, con numeri che ne testimoniano il trend positivo: sono 23.196 le calciatrici tesserate per la Federcalcio (12.129 le Under 18) e 659 le società registrate. Apice di questa crescita è la squadra nazionale che prosegue con successo il percorso di avvicinamento a Francia 2019: appena rientrata da Cipro, dove ha raccolto un fantastico secondo posto nella Cyprus Cup, si appresta ad affrontare sul campo il prossimo 6 Aprile la compagine della Moldavia e subito dopo, il 10 aprile, ospiterà tra le mura di casa il Belgio, sua diretta concorrente nel girone.   Dunque l’appuntamento del 18 marzo, ore 10.00 presso la Palestra Comunale di Mozzanica di via Circonvallazione, rimane un’occasione davvero interessante ed importante per far conoscere alle bambine il mondo del calcio, ed appassionarle a questo sport. Non mancheranno di assistere le calciatrici della prima squadra. A tutte le piccole partecipanti infine, verrà infine riservato un piccolo e simpatico omaggio.
Per informazioni e adesioni: info@asdmozzanica.it , cell. 3408372774
Credit Photo: https://www.asdmozzanica.eu/

Trofeo “Arco di Trento”: Fiorentina – Res Roma 3-1

Sfuma in finale il sogno della Res Roma di vincere per il secondo anno consecutivo il trofeo “Arco di Trento”: le giallorosse cedono 3 a 1 contro la Fiorentina in un match caratterizzato dalle diverse occasioni da rete non finalizzate da capitan Labate e compagne e da diverse decisioni discutibili della direttrice di gara.

Mister Melillo deve fare a meno di Greggi e Corrado e propone dal primo minuto i due prestiti provenienti dal Brescia, Tomaselli e Cacciamali; il tecnico romano opta per il 4-2-3-1 con Parnoffi tra i pali, Chiappa, Liberati, Lommi e Orlando in difesa, Pienzi e Natali a centrocampo, con Tomaselli, Cacciamali e Graziosi alle spalle di capitan Labate.

Il primo brivido del match è di marca giallorossa con Labate che si ritrova sola davanti a Nardi ma non riesce a concretizzare tirando debolmente; la risposta della Fiorentina arriva in minuto dopo con Giawdoska che da distanza ravvicinata manda oltre la traversa.

Al venticinquesimo altra grande occasione per la Res: assist d’oro di Natali per Labate che a tu per tu con Nardi si fa respingere la conclusione; gol sbagliato gol subito: la dura legge del gol premia le toscane che al minuto ventisei trovano io gol del vantaggio con una conclusione dai trenta metri che sorprende Parnoffi.

La Res Roma prova a reagire e sfiora il pareggio con Tomaselli che di testa sfiora il palo sinistro della porta di Nardi.

Al quarantesimo Brazil di testa sfiora il palo, un minuto dopo stessa sorte per Cacciamali che spreca da pochi passi; a un minuto dal termine è il palo a negare la gioia del gol a Labate che da posizione decentrata fa gridare al gol la tifoseria capitolina.

Nella ripresa la Res Roma parte meglio ma è la Fiorentina a trovare il gol del raddoppio ancora con Purse che sugli sviluppi di una mischia in area mette in rete la palla del due a zero. Al quarto d’ora ottima conclusione da calcio piazzato di Orlando e grande risposta di Nardi che salva la porta viola. Qualche minuto altro calcio piazzato di Orlando e Paolo di poco fuori. Al ventesimo Labate offre una palla d’oro a Tomaselli che viene atterrata in area al momento del tiro ma la direttrice di gara lascia correre. Alla mezz’ora Cacciamali riapre il match con un bel diagonale che vale il 2 a 1.
Nel finale di gara la Res Roma chiude la Fiorentina ma non riesce a concretizzare e allo scadere giunge in contropiede la rete che chiude il match ad opera di Brazil che firma il definitivo 3 a 1 per le viola.

Le parole post gara di mister Melillo: “Vanno ringraziate le ragazze per quanto hanno fatto: due partite di questa intensità in pochi giorni sono difficili da sostenere, forse si potevano fare un paio di cambi di più per avere forze fresche, ma l’indisponibilità di Greggi ha complicato non poco i nostri piani. Siamo però stati sfortunati in partita, si meritava di più, abbiamo creato tanto; spero comunque che la crescita di questo calcio femminile italiano passi finalmente attraverso il rispetto che questo settore merita dal punto di vista arbitrale, non si può vedere continuamente disattesi sforzi e sacrifici. C’è troppa approssimazione, a noi manca un rigore clamoroso con tanto di espulsione e lamentiamo falli subiti dai difensori su tutti e tre i gol. Addirittura un fuorigioco segnalato cinque metri prima della metà campo: non si può andare avanti così sinceramente,senza nulla togliere alla Fiorentina, bella squadra, speriamo di poterci prendere la rivincita nel campionato Primavera.”

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