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Primavera, Arco di Trento: Verona terzo, Inter battuta ai rigori

Buon terzo posto ottenuto dalle ragazze della primavera di Agsm Verona al prestigioso Torneo Nazionale di Arco.
Le gialloblù, ancora in formazione ampiamente rimaneggiata, hanno superato l’Inter ai tiri dagli undici metri dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi a reti inviolate, salendo sul gradino più basso del podio.
Le gialloblù falliscono con Carolina Poli una ghiotta occasione per portarsi in vantaggio in avvio di gara, mentre la risposta dell’Inter si spegne contro la traversa.
Ai calci di rigore si erge a protagonista Camilla Forcinella che para due conclusioni delle neroazzurre. Per le scaligere vanno a segno Poli e Pasini, mentre falliscono il tiro dagli undici metri Goula e Giubilato. Termina tre a uno per il Verona che si aggiudica con merito la finale per il terzo posto. Le attenzioni tornano a rivolgersi al campionato primavera che domenica prossima vedrà Pasini e compagne impegnate sul campo del Venezia.

Agsm Verona – Inter 3-1 d.c. r (0-0)

Verona: Forcinella, Meneghini, Ambrosi, Cavalca (42’ st Tiberio), Zanoni, Goula, Poli, Osetta (22’ st Toldo), Pasini, Giubilato, Franco.
All: Padovani
Inter Milano: Vanin (17’ st Gilardi), Maroni, Pinzin, Dell’Acqua (24’ st Cetrangolo), Capucci, Ripamonti, Lorusso (41’ st Borin), Costa, Berti, Giani (13’ st Bosco), Costardi (12’st. Bragonzi).
All: Naplone

Arbitro: Perenzoni di Rovereto
Calci di rigore – Marcatrici: Poli (V), Maroni (I), Meneghini (V), Pasini (V).

Il Torneo di Arco 2018 se lo aggiudica la Fiorentina che nella finalissima ha battuto la Res Roma per 3 a 1.

Credit Photo: https://www.veronawomen.com/

18 marzo, open day Mozzanica

Con l’Open Day di domenica 18 marzo prosegue l’attività di sviluppo delle squadre giovanili del Mozzanica per la stagione 2017-18. La sessione di prova, aperta a tutte le aspiranti piccole calciatrici nate tra il 2007 ed il 2011 è finalizzata ad una reciproca conoscenza tra le atlete e i quadri tecnico-dirigenziali della società Mozzanica, in un ambiente dove quotidianamente lavorano i professionisti della Prima Squadra e del Settore Giovanile.
L’Open Day si rivolge a tutte le piccole calciatrici che desiderano cimentarsi col pallone per indossare con pura passione la Maglia nerazzurra. Il continuo impegno del Mozzanica Calcio nel calcio a tinte rosa consentirà di continuare a promuovere il fenomeno del calcio femminile con una qualificata offerta formativa: l’incontro di domenica 18 marzo  sarà un’occasione di condivisione, coinvolgimento e divertimento per le partecipanti, ma anche una bella occasione per mettere in evidenza, davanti ad occhi attenti, la propria voglia di gioco ed il desiderio di crescere sportivamente insieme ad altre bambine e ragazze.
Gli open day che la società promuove regolarmente tutti gli anni rientrano nell’alveo della promozione del calcio femminile a livello locale, testimoniato dal convinto impegno societario nella crescita a livello sportivo ed educativo delle giovani generazioni. A livello nazionale il movimento è in continua crescita, con numeri che ne testimoniano il trend positivo: sono 23.196 le calciatrici tesserate per la Federcalcio (12.129 le Under 18) e 659 le società registrate. Apice di questa crescita è la squadra nazionale che prosegue con successo il percorso di avvicinamento a Francia 2019: appena rientrata da Cipro, dove ha raccolto un fantastico secondo posto nella Cyprus Cup, si appresta ad affrontare sul campo il prossimo 6 Aprile la compagine della Moldavia e subito dopo, il 10 aprile, ospiterà tra le mura di casa il Belgio, sua diretta concorrente nel girone.   Dunque l’appuntamento del 18 marzo, ore 10.00 presso la Palestra Comunale di Mozzanica di via Circonvallazione, rimane un’occasione davvero interessante ed importante per far conoscere alle bambine il mondo del calcio, ed appassionarle a questo sport. Non mancheranno di assistere le calciatrici della prima squadra. A tutte le piccole partecipanti infine, verrà infine riservato un piccolo e simpatico omaggio.
Per informazioni e adesioni: info@asdmozzanica.it , cell. 3408372774
Credit Photo: https://www.asdmozzanica.eu/

Trofeo “Arco di Trento”: Fiorentina – Res Roma 3-1

Sfuma in finale il sogno della Res Roma di vincere per il secondo anno consecutivo il trofeo “Arco di Trento”: le giallorosse cedono 3 a 1 contro la Fiorentina in un match caratterizzato dalle diverse occasioni da rete non finalizzate da capitan Labate e compagne e da diverse decisioni discutibili della direttrice di gara.

Mister Melillo deve fare a meno di Greggi e Corrado e propone dal primo minuto i due prestiti provenienti dal Brescia, Tomaselli e Cacciamali; il tecnico romano opta per il 4-2-3-1 con Parnoffi tra i pali, Chiappa, Liberati, Lommi e Orlando in difesa, Pienzi e Natali a centrocampo, con Tomaselli, Cacciamali e Graziosi alle spalle di capitan Labate.

Il primo brivido del match è di marca giallorossa con Labate che si ritrova sola davanti a Nardi ma non riesce a concretizzare tirando debolmente; la risposta della Fiorentina arriva in minuto dopo con Giawdoska che da distanza ravvicinata manda oltre la traversa.

Al venticinquesimo altra grande occasione per la Res: assist d’oro di Natali per Labate che a tu per tu con Nardi si fa respingere la conclusione; gol sbagliato gol subito: la dura legge del gol premia le toscane che al minuto ventisei trovano io gol del vantaggio con una conclusione dai trenta metri che sorprende Parnoffi.

La Res Roma prova a reagire e sfiora il pareggio con Tomaselli che di testa sfiora il palo sinistro della porta di Nardi.

Al quarantesimo Brazil di testa sfiora il palo, un minuto dopo stessa sorte per Cacciamali che spreca da pochi passi; a un minuto dal termine è il palo a negare la gioia del gol a Labate che da posizione decentrata fa gridare al gol la tifoseria capitolina.

Nella ripresa la Res Roma parte meglio ma è la Fiorentina a trovare il gol del raddoppio ancora con Purse che sugli sviluppi di una mischia in area mette in rete la palla del due a zero. Al quarto d’ora ottima conclusione da calcio piazzato di Orlando e grande risposta di Nardi che salva la porta viola. Qualche minuto altro calcio piazzato di Orlando e Paolo di poco fuori. Al ventesimo Labate offre una palla d’oro a Tomaselli che viene atterrata in area al momento del tiro ma la direttrice di gara lascia correre. Alla mezz’ora Cacciamali riapre il match con un bel diagonale che vale il 2 a 1.
Nel finale di gara la Res Roma chiude la Fiorentina ma non riesce a concretizzare e allo scadere giunge in contropiede la rete che chiude il match ad opera di Brazil che firma il definitivo 3 a 1 per le viola.

Le parole post gara di mister Melillo: “Vanno ringraziate le ragazze per quanto hanno fatto: due partite di questa intensità in pochi giorni sono difficili da sostenere, forse si potevano fare un paio di cambi di più per avere forze fresche, ma l’indisponibilità di Greggi ha complicato non poco i nostri piani. Siamo però stati sfortunati in partita, si meritava di più, abbiamo creato tanto; spero comunque che la crescita di questo calcio femminile italiano passi finalmente attraverso il rispetto che questo settore merita dal punto di vista arbitrale, non si può vedere continuamente disattesi sforzi e sacrifici. C’è troppa approssimazione, a noi manca un rigore clamoroso con tanto di espulsione e lamentiamo falli subiti dai difensori su tutti e tre i gol. Addirittura un fuorigioco segnalato cinque metri prima della metà campo: non si può andare avanti così sinceramente,senza nulla togliere alla Fiorentina, bella squadra, speriamo di poterci prendere la rivincita nel campionato Primavera.”

L’Acf Arezzo cala la cinquina contro il Ligorna

Dopo una lunga pausa, riparte il Campionato Nazionale di Serie B e la prima squadra amaranto festeggia il ritorno in campo con una grande vittoria. Tra le mura amiche del “Bruno Nespoli”, e sotto una pioggia fredda e battente, le aretine hanno infatti calato alle avversarie genovesi del Ligorna una cinquina davvero mirabolante, riscattando così il beffardo pareggio ottenuto nel corso del girone d’andata.

Forti del rientro dell’attaccante Costanza Razzolini e del capitano Laura Teci, il tecnico Marx Lorenzini torna alle proprie certezze schierando fin dal primo minuto Antonelli tra i pali; Aterini, Binazzi, Teci e Mencucci nelle retrovie; Arzedi, Baracchi e Verdi a centrocampo, finendo con Carta, Moscia e Di Fiore in attacco.

Il match si rivela fin da subito di forte intensità con un’Arezzo ben lanciata verso l’area piccola delle ospiti e un Ligorna messo a dura prova dal terreno di gioco particolarmente pesante e fangoso. Dopo soli tre minuti sono infatti le padrone di casa a sbloccare l’incontro grazie ad un eurogol di Carta che, a girare, trova in maniera perfetta l’incrocio dei pali. Tenta subito il bis la numero 18 amaranto, ma Parodi non si fa trovare impreparata vanificando al 12’ anche una successiva occasione di Di Fiore. Inizia così un vero e proprio tiro al bersaglio nei pressi dell’area piccola delle ligure che, a più riprese, impegna una Parodi spesso sul pezzo. Dopo aver parato al 19’ un bel tentativo di Moscia e un tiro dalla distanza di Baracchi, l’estremo difensore ligure non riesce a ritardare ancora il raddoppio amaranto: al 26’, a coronamento di una sofferta risalita, Carta s’invola verso la porta avversaria e mette la propria firma sul 2-0 delle aretine. Il tris non si fa attendere poi molto: al 29’ è infatti la volta di Di Fiore che, liberandosi dalla morsa della difesa genovese, insiste sotto porta finendo per insaccare freddamente alle spalle di Parodi.

Anche la ripresa diventa subito lo specchio degli equilibri del match: malgrado il terreno al limite della praticabilità e le avverse condizioni meteorologiche, l’Arezzo si mostra ancora ben messa in campo e capace di creare ottime trame di gioco. Ne è la prova il gol del 4-0 che giunge dopo soli quattro minuti dall’inizio del secondo tempo: a siglarlo è ancora Carta, brava a raccogliere uno spunto dalla sinistra della porta e a deviarlo centrando lo specchio della rete. Senza lasciare scampo alle avversarie, al 69’ le aretine calano anche la cinquina. A causa di un fallo nell’area piccola ai danni della neoentrata Bove (che su generoso assist di Razzolini, qualche minuto prima, aveva sfiorato il gol), il direttore di gara assegna il rigore a favore dell’Arezzo. Sul dischetto si presenta Verdi che trafigge i pali di Parodi dedicando la rete segnata al capitano della Fiorentina Davide Astori scomparso lo scorso fine settimana. Per le amaranto le occasioni non sembrano però voler finire e, allo scadere del tempo, un nuovo rigore rischia di chiudere l’incontro con un risultato tennistico. Tuttavia Parodi riesce a parare il tiro di Moscia in un ultimo guizzo di prontezza lasciando intatto il risultato sul 5-0. Al triplice fischio finale capitan Teci e compagne festeggiano dunque la sedicesima vittoria stagionale salendo a quota 51 punti e confermando il secondo posto in classifica.

“Quella contro il Ligorna è stata una delle migliori prestazioni che l’Arezzo abbia messo in campo dall’inizio del campionato- commenta il tecnico Marx Lorenzini.- Sapevamo che sarebbe stata una sfida difficile, ma le ragazze hanno saputo decifrare fin da subito l’incontro e volgere a loro favore anche gli elementi di difficoltà. Il primo gol, arrivato pochi minuti dopo il fischio d’inizio, ha fatto sì che ritrovassero subito le certezze acquisite prima della pausa e che affrontassero questo incontro a viso aperto e senza timori. Adesso però ci concentreremo subito sull’impegnativa trasferta di Torino che ci attende il prossimo weekend: dalla pausa di Pasqua ci separano ancora due match e qualora riuscissimo a portare a casa questi sei punti, potremmo vivere con molta più serenità lo sprint finale delle ultime settimane”.

Acf Arezzo: Antonelli, Verdi, Di Fiore (55’ Razzolini), Aterini, Binazzi (55’ Naticchioni), Baracchi, Arzedi (85’ Bove), Teci, Carta (70’ Zeghini), Moscia, Mencucci. A disposizione: Orsi, Perricci. Allenatore: Marx Lorenzini

Ligorna: Parodi, Cama, Casciani (72’ Fossati), Bettalli, Napello, Favali, Malatesta, Traverso, Fracas, Fallico, Campora (64’ Pappalardo). A disposizione: Zambrano, Mazzocchi. Allenatore: Marco Di Bartolo

Arbitro: Sig. Emanuele Tartalone (sezione di Frosinone) – Assistente 1: Sig. Simone Prencipe (sezione di Firenze) – Assistente 2: Sig. Yossin Francesco Pacheco (sezione di Firenze)

Marcatrici: 3’-26’-50’ Carta (A), 29’ Di Fiore (A), 69’ Verdi (rig.)

Credit Photo: https://www.acfarezzo.it/

Weekend Settore Giovanile Brescia, Giovanissime super nel derby

Scorpacciata di vittorie per le leonessine in questo fine settimana. La Primavera ne fa 14 alla 3Team, dieci reti per le Allieve contro l’Orobica, mentre le Giovanissime vincono la sfida di cartello contro l’Atalanta per 2-1

Primavera

Non c’è stata storia, previsioni della vigilia rispettate: le ragazze di Mazzola dilagano contro le concittadine della 3Team e mantengono la vetta della classifica. Tripletta per Plebani, doppiette per Pasquali, Farina, Pedemonti e Miglio. A segno anche Boglioni, Citaristi e Fumagalli.
Risultati 24a giornata: Azalee-Bettinzoli 8-0; Brescia-3Team 14-0 (Plebani 3, Pasquali 2, Farina 2, Pedemonti 2, Miglio 2, Boglioni, Citaristi, Fumagalli); Dreamers-Mozzanica 0-3; Inter-Real Meda 5-0; Milan-Fiammamonza 4-3; Orobica-Como2000 1-1; Riozzese-Fulgor 3-0
Classifica: Brescia 59; Inter 56; Mozzanica 47; Real Meda 46; Milan 42; Riozzese 40; Fiammamonza 38; Azalee 32; Como2000 29; Dreamers 26; Orobica 21; 3Team 12; Tabiago 11; Bettinzoli 7; Fulgor 0.
(Inter, Riozzese, Fiammamonza, 3Team, Tabiago e Fulgor una partita in meno; Mozzanica e Real Meda due partite in meno)

Allieve

Anche per la selezione guidata da Fabio Treccani l’impegno settimanale si è risolto con una ricca scorpacciata di gol: Micheli e Argisi segnano tre gol ciascuna e guidano le compagne alla vittoria. “Le ragazze sono state brave a mettere subito le cose in chiaro e iniziare con l’atteggiamento giusto – le parole del tecnico – siamo andati in vantaggio dopo due minuti e poi non abbiamo corso rischi particolari. E’ stato sicuramente un buon test in vista del recupero contro l’Inter di mercoledì”.
Risultati 14a giornata: Azalee-Feralpisalò 6-0; Brescia-Orobica 10-0 (3 Micheli, 3 Algisi, 2 Galli, Paris, Piatti); Fiammamonza-Pro Sesto 2-1; Milan-Mozzanica 0-8; Riozzese-Inter 0-8
Classifica: Inter 36; Brescia 33; Mozzanica, Fiammamonza 25; Azalee 24; Pro Sesto 20; Riozzese 12; Feralpisalò 6; Milan, Orobica 3
(Inter, Brescia, Riozzese e Milan una partita in meno)

Giovanissime

Grande vittoria per le leonessine di Zafferri: con un ottimo primo tempo e due gol firmati da Prederi e Licari il derby contro l’Atalanta è delle biancoblu. “La partita è stata equilibrata, noi siamo state più ciniche nello sfruttare e realizzare le occasioni – il commento del mister – poi nella ripresa abbiamo badato a coprire gli spazi e difendere il vantaggio. Il gol avversario è arrivato su una palla vagante da calcio piazzato. Sono molto soddisfatto, anche perché la gara si è giocata in condizioni meteo davvero estreme”.
Risultati 16a giornata: Atalanta-Brescia 1-2; Como2000-Real Meda 5-0; Fiammamonza-Tabiago 1-3; Milan-3Team 12-0
Classifica: Inter 36; Brescia 31; Atalanta 30; Como2000 22; Tabiago 21; Milan 20; Real Meda 10; Fiammamonza 6; 3Team 4; Dreamers -1
(Inter, Atalanta, Tabiago, Fiammamonza, 3Team, Dreamers una partita in meno; Como2000 due partite in meno)

Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/

Post-match, Diede Lemey: “Subito concentrate per l’Atalanta”

Tocca al portierone gialloblù Diede Lemey presentarsi in sala stampa al termine del match perso con la Juventus.
Nessuna colpa sulle due reti subite, interventi di normale amministrazione e un paio di uscite azzeccate per la nazionale belga che si esprime già in un italiano comprensibile:

“Sappiamo che la Juve è una squadra molto forte, ma a mio parere abbiamo disputato una buona gara e forse il due a zero è un po’ eccessivo per quanto si è visto in campo. Nelle partite dove non capita di avere molte occasioni dobbiamo imparare a sfruttare meglio quelle che riusciamo a procurarci e sfruttare gli errori delle avversarie come ha fatto la Juve con noi.
Sabato prossimo con l’Atalanta dovremo riscattarci subito, dobbiamo giocare concentrate e con ancora più determinazione rispetto a quella dimostrata contro la Juventus. All’andata abbiamo perso ma credo che possiamo avere tutte le possibilità per fare risultato a Mozzanica”. 

Credit Photo: Federico Fenzi

Fiorentina Women’s, ritirata la numero 13. E Elisa Bartoli cambierà numero…

Per onorare la memoria del Capitano viola Davide Astori, tutte le squadre della Fiorentina Women’s FC, Settore Femminile della Fiorentina, ritireranno la maglia viola numero 13. Lo comunica la società sul proprio sito: la calciatrice Elisa Bartoli dovrà dunque cambiare numero.

Credit Photo: Federica Scaroni

A Verona e Fiorentina Women’s non basta lo sforzo, Sassuolo e Chievo punti salvezza

Non ha regalato particolari novità questa lunga giornata di Serie A cominciata sabato e terminata nel Monday night con il posticipo.

Continua a vincere la Juventus Women di mister Rita Guarino che, seppur non brillando come in altre occasioni, espugna il campo dell’Agsm Verona per 0-2. Una rete per tempo senza subire praticamente nulla per le bianconere, gol messi a segno da Rosucci e Cantore, subentrata a Franssi. Vetta, dunque, mantenuta con i canonici tre punti di vantaggio sulla seconda della classe.

Non molla di un centimetro il Brescia di coach Piovani che nel big match di giornata stende la Fiorentina Women’s. In una gara combattuta a decidere è una rete di Valentina Giacinti nel finale che permette alle leonesse di restare agganciata alla vetta con uno scontro diretto in meno verso la fine del campionato.

Superano le viola in classifica Tavagnacco ed Atalanta Mozzanica che battono rispettivamente Res Roma (0-2, Brumana e Benedetti nel finale di gara ‘matano’ le capitoline) ed Empoli Ladies (0-2, doppietta di Alborghetti).

Avvicina la salvezza il Chievo Valpolicella che espugna il campo del Pink Bari con un netto 2-4. Gara già decisa nella prima frazione di gioco con la doppietta di Solow e la rete di Boni. Nella ripresa Parascandolo e Pinna provano a riaprire la sfida ma Fuselli la richiude prima dell’espulsione clivense di Carradore nel recupero.

Successo provvidenziale verso la permanenza in categoria per il Sassuolo Femminile che fa suo lo scontro diretto con il Ravenna Women. Le ragazze di mister D’Astolfo fanno valere il fattore campo conquistando i tre punti grazie alla rete di Stefania Tarenzi nel finale di gara.

L’ansia agonistica, quella bestia nera

Cos’è l’ansia? E soprattutto, come possiamo gestirla?
Chiunque abbia fatto un percorso da giocatrice o da mister, a qualunque livello, l’ha sicuramente incontrata sulla propria strada. Tutti la temono perché può mandare in fumo mesi di allenamenti; tecniche e gesti da tempo automatizzati vengono disturbati, se non addirittura bloccati da quella bestia nera chiamata ansia. Il fondatore della Psicologia dello Sport, il Dott. Ferruccio Antonelli definiva l’ansia proprio così: la bestia nera dello sport.

La Psicologia dello Sport da almeno 50 anni studia scientificamente il termine “ansia”, il quale indica uno stato emotivo di tensione di apprensione, vissuto negativamente dal soggetto, che è associato ad un aumento eccessivo del cosiddetto arousal, ovvero l’attivazione psicologia (emotiva) e fisiologica (i cui indicatori sono la tensione muscolare, l’accelerazione del ritmo cardiaco e della frequenza respiratoria, e la sudorazione). Nella forma più acuta dell’ansia (l’attacco di panico), l’arousal tocca delle punte tali che la sintomatologia del soggetto assomiglia molto a quella di un attacco cardiaco pur non essendovi una base organica reale.

L’ansia ha gli stessi tre effetti sia a livello del movimento corporeo che sull’attività mentale del soggetto:

  • Eccessivo irrigidimento: i muscoli sono troppo tesi e il movimento quindi macchinoso, poco armonico se non addirittura tremante fino talvolta al completo blocco. Anche la mente si irrigidisce, di solito fissandosi su poche idee di carattere negativo, come l’errore commesso, i rischi e pericoli, il lato negativo delle cose. Il soggetto è in preda all’incertezza e non riesce a prendere una decisione o una direzione, fino a cadere in alcuni casi in un blocco totale delle idee;
  • Frammentazione: il movimento diventa poco fluido, a scatti, nervoso e si verificano dei “tics”; dal punto di vista mentale, la mente insiste su pochi e selezionati stimoli che formano parte del campo visivo, perdendo la visione d’insieme e la capacità di adattarsi flessibilmente alle varie situazioni di gioco;
  • impulsività o fuga: non si riesce a dominare il movimento, tremano le gambe, si passa all’azione in modo scoordinato. Le gambe vanno da sole! Siccome il giocatore non può fuggire fisicamente, fugge con la testa altrove.

Un giocatore in preda all’ansia agonistica percepisce un forte disequilibrio sfavorevole fra le richieste ambientali (il compito da svolgere, l’avversario da affrontare) e le proprie capacità. L’espressione non sono all’altezza” riassume bene il vissuto ansioso, che è aspecifico perché chi lo subisce non riesce ad identificare la causa per cui sente tale condizione negativa. In questo senso si dice che l’ansia sia “muta”, non dice al soggetto a cosa sia dovuta, non gli permette di darle un significato psicologico, ma si esprime fondamentalmente a livello corporeo.

Questa è la differenza fondamentale con la paura che, pur essendo sempre uno stato emotivo negativo associato a un incremento dell’arousal, è invece specifico. Infatti la persona che subisce una condizione di paura la attribuisce a una causa specifica: paura dei ragni, paura dei topi, paura dell’aereo, paura del colpo di testa di quel centravanti…

Vi sono altre dimensioni dell’ansia da tenere in considerazione, come la maggiore o minore predisposizione che ogni giocatrice ha nel vivere in modo ansioso novità o situazioni problematiche (ansia di tratto) ed il livello di ansia legato alla situazione che si affronta nel qui e ora (ansia di stato).

Comunque sia, non essendo possibile evitare l’esistenza di suddetti stati emotivi, che sono parte integrante del “set emotivo” di ogni essere umano, è da segnalare quanto sia “preferibile” uno stato di paura ad uno ansioso: dal momento in cui riesco ad attribuire psicologicamente, cioè spiegarmi, il motivo della mia tensione psico-motoria posso, prendere delle misure preventive o posso preparami per contrastarla e superarla nel migliore dei modi possibili.

Sia chiaro, né l’ansia né la paura necessariamente c’entrano con la ragionevolezza o con una constatazione empirica: ad esempio oggettivamente e statisticamente dovremmo avere molta più paura di prendere la macchina che l’aereo (molto più sicuro!), allo stesso modo sono piuttosto che dovrebbero essere i ragni ad avere paura di noi, esseri decine di volte più grandi, forti e astuti di loro. Ma tant’è: quello che sicuramente non dobbiamo fare è contrastare frontalmente la condizione d’ansia o la paura, che fanno parte del ventaglio delle emozioni umane, né i rituali (scaramanzie) che i giocatori da sempre mettono in piedi nel tentativo, più o meno efficace, di gestirle.

La storia del calcio ci insegna che grandi mister hanno mostrato la capacità di aiutare i loro giocatori ad incanalare la normale e ineliminabile tensione pre-partita in una direzione focalizzata e quindi costruttiva, evitando così la caduta dei giocatori nel pericoloso e bloccante vortice ansioso. Ad esempio, identificando durante la preparazione della partita i punti di forza dell’avversario si forniscono degli elementi specifici su cui versare l’aumento della tensione (arousal), che a questo punto non sarà più la bestia nera, ma quello che chiamiamo rispetto dell’avversario, ovvero il modo in cui nello sport nominiamo il timore che abbiamo nei confronti delle qualità del rivale.

Parallelamente a questo lavoro, si dovrà identificare i nostri punti di forza come squadra, sui quali riversare invece la nostra fiducia (self-confidence) e la nostra convinzione di essere efficaci (self-efficacy).

L’altra strada è rappresentata dal lavoro che si può effettuare per fornire alle giocatrici degli strumenti per gestire autonomamente l’aumento eccessivo dell’arousal, come ad esempio le ormai note tecniche di rilassamento e di visualizzazione di un obiettivo. Ma questa è un’altra storia che meriterebbe un’altra trattazione.

A cura di Flavio Nascimbene, Team Psicosport
Credit Photo: Calcio Femminile Florentia

 

Latina pokerissimo contro Virtus Partenope: 5-1

Il Femminile Latina Calcio affronta la Virtus Partenope con la giusta determinazione facendo tesoro della gara di andata quando pur vincendo all’ultimo istante era andata in doppio svantaggio contro questa volenterosa e tenace squadra di Napoli.

Un Latina deciso che sblocca la gara al sesto minuto di gioco grazie a un colpo di testa vincente di Filippi su corner di Chiodetti. Virtus Partenope che come nella gara di andata non demorde e per poco non pareggia: è capitan Ferrara che lancia Gallucci che a tu per tu con l’estremo difensore nerazzurra Natalucci viene da questa stregata. E al 40’ minuto è Alessia Ietto con un gran calcio di punizione ad ottenere il raddoppio: un tiro rasoiata che finisce la sua corsa all’angolo opposto della numero uno avversaria. Un primo tempo che si chiude sul 2-0.

A inizio ripresa la perla ovvero l’eurogoal domenicale di Ilaria Chiodetti: palla filtrante di Spagnoli e un tiro calciato da fuori dell’implacabile scardina difese Chiodetti per il tre a zero. Un fallo in area di Carratu viene rilevato dall’arbitro ed è calcio di rigore al 13’: va sul dischetto Alessia Ietto ed è un tiro imparabile a mezza altezza. Nel frattempo entra Campanelli e dopo pochi minuti trova la gloria dei goleador: deviazione di piede su calcio d’angolo di Ietto ed è pokerissimo. A tre minuti dalla fine sotto un diluvio la Virtus Partenope segna il meritato gol della bandiera con Gallucci che con azione personale si porta a tu per tu con la numero uno Natalucci e questa volta la dribbla per depositare in rete il pallone.

Il Latina sale a quota 30 punti a 5 punti dal terzo posto ma con il turno di riposo già scontato.

Credit Photo: Vittorio Bertolaccini detto Cobra Due

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