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Il Programma della settimana del Sassuolo Calcio

Giornata di sosta per la Serie A del Sassuolo per gli impegni della Nazionale, le ragazze di Federica D’Astolfo continuano gli allenamenti in previsione della partita contro il Ravenna del 10 Marzo. Partita in famiglia per le due formazioni della Primavera, infatti nella settima giornata del Girone di ritorno in programma sabato 24 febbraio c’è Sassuolo B-Sassuolo. Domenica mattina le esordienti affronteranno il Reggiolo in casa mentre alle 16.30 scenderanno in campo le Pulcine per la prima partita del Girone di ritorno, Sassuolo-Terre Matildiche.  Riprende anche il Torneo Giovanissime: il Sassuolo gioca in casa contro il Vicofertile mentre il Sassuolo B se la vedrà, sempre tra le mura amiche, contro il Carpi.

SERIE A:

RIPOSO

PRIMAVERA:

Sassuolo B-Sassuolo, Sabato 24  Febbraio, ore 17.30, Campo “Biasola”, Via S.Rigo, Biasola RE

ESORDIENTI:

Sassuolo-Reggiolo,  Domenica 25 Febbraio, ore 10.30, Campo “Puccini”, Via Puccini, RE

PULCINE:

Sassuolo-Terre Matildiche,  Domenica 25 Febbraio, ore 16.30, Campo “Puccini”, Via Puccini, RE

TORNEO GIOVANISSIME:

Sassuolo-Vicofertile, Domenica 25 Febbraio ore 10.30, Campo “Consolata”, Via Consolata, Sassuolo

Sassuolo B-Carpi, Mercoledì 28 Febbraio ore 17.30, Campo “Puccini”, Via Puccini, RE

Credit Photo: http://www.sassuolocalcio.it/

Tanti gol, il nuovo ruolo da trequartista e 3 punti per la squadra: il momento magico di emma errico

Dopo la grande vittoria in rimonta del Ravenna Woman di sabato per 3-1 sul Pink Bari e in vista della pausa del campionato, abbiamo sentito colei che è stata una delle assolute protagoniste delle ultime partite. Emma Errico, che nonostante non abbia segnato nell’ultimo match si trova nella top ten tra i cannonieri di Serie A con 6 reti, ci racconta il suo momento e quello della squadra, guardando al futuro, ma senza dimenticare Dio, la famiglia e l’amore per il calcio.

Emma, hai già segnato 6 reti quest’anno e ultimamente sei anche stata schierata in posizione più avanzata, pensi che questa nuova collocazione possa valorizzare le tue caratteristiche?
“Già con Mister Balacich mi era capitato di giocare da trequartista, ora Mister Lorenzini mi ha voluto riproporre in questo ruolo e devo dire che mi trovo bene. D’altro canto in tutti mi fanno notare che sto segnando molto, ma sinceramente preferisco fare un gol in meno, ma finire le partite con tre punti in tasca com’è successo domenica. Sono contenta e spero di non fermarmi qui a quota 6, perché segnare fa sempre piacere, però non riesco a esserlo fino in fondo se non si vince perché quello che conta alla fine è il risultato”

Cosa salvi di queste ultime prestazioni della squadra al di là della vittoria nell’ultimo turno?
“Sicuramente la voglia di perseguire gli obiettivi che ci siamo stabilite insieme, attraverso il gioco di squadra e la grinta, che ci sono mancati nella prima parte del campionato ma che ora stiamo ritrovando. Purtroppo non c’è molto tempo per stravolgere tutto, ma dobbiamo rimboccarci le maniche perché quello che ci serve è ogni partita dare qualcosa di più dell’avversario in campo. Domenica abbiamo fatto esattamente quello che ci eravamo prefissate e abbiamo potuto vedere i frutti del nostro lavoro con i tre punti.”

Ti aspetti una chiamata da parte della nazionale come premio per le tue ottime prestazioni personali?
“La nazionale è certamente il mio sogno fin da bambina, ma per ora lavoro sodo giorno per giorno in allenamento e cerco di non pensarci. Il mio obiettivo è migliorarmi, però naturalmente sarei ipocrita a dire che non mi farebbe piacere ricevere la chiamata in maglia azzurra, perché credo che per ogni calciatrice sia una soddisfazione che ripaga gli sforzi e i sacrifici che si fanno tutte le settimane.

Emma Errico fuori dal campo, come ti descriveresti?
“Mi reputo una persona umile e solare e dentro lo spogliatoio mi piace scherzare e magari fare anche un po’ il ‘giullare’. Anche perché credo che prendere le cose alla leggera possa essere un modo per superare i momenti di difficoltà. Al momento studio e sono al terzo anno di scienze motorie a Genova, e naturalmente non è facile fare spesso avanti e indietro. Quest’anno la mia forza è stata la famiglia, che credo sia un fattore che deve sempre stare alla base, assieme alla fede in Dio.”

Come vedi il tuo futuro?
“Al momento, a 22 anni, riesco a immaginarmi solo come calciatrice. Mio papà è l’allenatore del Savona Calcio e io mi ispiro molto a lui. Spesso di confrontiamo e mi dà molti consigli e mi piacerebbe un giorno magari allenare. Ho avuto delle esperienze con i bambini piccoli, ma al momento do certamente la precedenza alla mia carriera da calciatrice, anche per i sacrifici che ho fatto per arrivare fin qui. Ora penso al calcio giocato, ma assolutamente vorrei rimanere in questo mondo anche nel futuro più lontano.”

Credit Photo: Foto Ricciolo

Andrea Rubiolo, Women’s Project Manager: “Il Pinerolo ha potenzialità immense”

Andrea Rubiolo ha conosciuto il calcio femminile quasi per caso, e se ne è subito innamorato. Da allora, quella che era una passione (giocava in Terza Categoria) è diventata una professione, che lo ha reso negli anni un Team Manager di grande esperienza. Da poche settimane è iniziata la collaborazione con il Pinerolo femminile, in Serie C“Ho rifiutato proposte da tante società dilettantistiche – ci racconta – ma con il Pinerolo è stato diverso”. Il progetto è ambiziosissimo, per una squadra che è nata appena due anni fa: approdare alla Serie B. Ci riusciranno? Per Andrea Rubiolo, “la ricetta è una sola: lavorare, lavorare e nei momenti liberi…. lavorare”.

Dopo anni di esperieza nel settore del management sportivo, è arrivata la chiamata del Pinerolo: come ha ricevuto questa proposta?
Sin dall’estate ci sono stati dei piccoli contatti con il Pinerolo, soprattutto con mister Roberto Panigari con il quale ho già avuto modo di collaborare, con reciproca soddisfazione, alla Musiello Saluzzo. Ho rifiutato proposte da svariate società dilettantistiche dopo la mia esperienza all’A.S. Roma, ma con il Pinerolo è stato diverso: qui si parla di calcio e si cerca di gestire il tutto nel modo più professionale possibile. Dopo un breve colloquio con il Presidente Fortunato ed il Direttore Generale Giordano è stato semplice decidere.

Quali potenzialità ha intravisto nella società del Pinerolo e nelle sue atlete?
Potenzialità immense. Il Pinerolo è una società innanzitutto solida che, quindi, può garantire un progetto pluriennale di crescita e questo a prescindere dalla mia presenza. Il Presidente è un imprenditore serio che ha ben chiare le corrette dinamiche societarie. Inoltre Pinerolo, essendo nella cintura di Torino, può essere un ottimo polo per la crescita del territorio agganciandosi anche alla zona ovest della provincia di Cuneo dove, attualmente, non ci sono più squadre di primo livello. Le ragazze le conoscevo già tutte: alcune erano a Saluzzo con me come ad esempio Paoletti, Triolo, Del Gaudio, Graziotto, Basta, Lavarone e Gilli, altre le ho incontrate spesso da avversarie apprezzandone le doti tecniche ed umane. Nella squadra Primavera ci sono alcune giocatrici molto importanti che presto si potranno vedere anche nel calcio delle ‘grandi’ e la squadra Under 15 sta crescendo senza pressioni, com’è giusto che sia. A Pinerolo si può veramente fare bene.

Quali sono gli obiettivi che si è posto per i mesi a venire?
La società è ambiziosa e, di conseguenza, gli obiettivi non possono che essere importanti. Per quanto riguarda la prima squadra la volontà è quella di vincere il campionato e di approdare ai campionati nazionali oltre alla Coppa Piemonte che ci permetterebbe di andare ad affrontare le migliori realtà d’Italia nel torneo dedicato alle vincitrici delle coppe regionali. La squadra Primavera, invece, ha già ottenuto il pass per la fase nazionale Juniores e lavoreremo per fare bene anche in questa competizione. Gli obiettivi ci sono e le potenzialità per raggiungerli anche, non ci resta che dare il 100% per ottenerli.

Come si è avvicinato al mondo del calcio femminile?
Giocavo al Musiello Saluzzo in Terza Categoria ed un giorno, mancando il dirigente della squadra femminile, che all’epoca partecipava al campionato di Serie D, mi è stato chiesto di accompagnare le ragazze in una trasferta sul campo del Caprie. In quella precisa domenica ho potuto apprezzare le diversità che ci sono, ben marcate, tra il calcio femminile ed il calcio maschile ed innamorarmene. Nei mesi successivi sono stato inserito nell’organigramma della società ed ho iniziato quest’esperienza che mi ha dato tanto perché mi ha permesso di formarmi sotto il profilo professionale.

Professionalmente parlando, quale è stata la sua esperienza più gratificante?
Ne metto due a pari merito perché, seppur con significati diversi, hanno per me grande valenza. Partiamo dall’ultimo anno all’A.S. Roma, un viaggio nel professionismo che mi ha lasciato molto e che ha cambiato il mio modo di vedere il calcio. Per la prima volta in vita mia ho dovuto gestire un gruppo di ragazze molto giovani e, di conseguenza, adattarmi alle esigenze ed alle problematiche di un’età che non avevo mai trattato. Ci sono stati dei momenti bellissimi e parole che restano dentro, indimenticabili. La seconda esperienza più gratificante ed allo stesso tempo più faticosa è stata, senza dubbio, la cavalcata dalla Serie D alla Serie B con la Musiello Saluzzo dove in 9 anni si era riusciti a triplicare le tesserate. Mi occupavo praticamente di tutto: dalla creazione della rosa all’ufficio stampa passando da segreteria ed area marketing. Un’esperienza che mi ha formato in modo trasversale ma, allo stesso tempo, molto logorante. L’addio consensuale al Saluzzo è stata la scelta giusta per entrambe le parti: dopo tanti anni occorre uscire dalla propria area di comfort e rimettersi in gioco.

Lei collabora anche con il Cuneo, che quest’anno ha ceduto il titolo della Serie A alla Juventus e ha dovuto ricominciare da capo ripartendo dal settore giovanile: quali pensa che saranno gli sviluppi futuri di questa società?
La decisione dell’A.C. Cuneo 1905 di creare un settore giovanile femminile in linea con le richieste della FIGC ha, parzialmente, colmato il vuoto della cessione del titolo sportivo alla Juventus SpA. Ovviamente come tutti i progetti necessita di tempo ma si sta lavorando bene e le soddisfazioni non mancano. Sotto il coordinamento di Eva Callipo, storica Presidente del Cuneo Calcio Femminile, le ragazze che hanno deciso di sposare questo progetto potranno crescere senza pressioni e le amichevoli contro Sampdoria e Juventus, perse con gli onori delle armi, sono la prova che la strada intrapresa è quella giusta. A Cuneo come a Pinerolo la ricetta è una sola: lavorare, lavorare e nei momenti liberi…. lavorare.

Primavera Como 2000: “E sono 5!”

Come la prima squadra anche la primavera della Como 2000 riesce a mettere in fila 5 risultati utili consecutivi, battendo il Real Meda, pareggiando con Riozzese e Milan Ladies e ieri vincendo con il Tabiago per 3 reti a 1.
Sicuramente una gara più difficile dell’andata, con un Tabiago reduce da ottimi risultati nel girone di ritorno che ne fanno la squadra con la miglior differenza di punti tra la prima parte di stagione e la metà in corso.

L’avvio è di marca comasca con il duo di fascia Baldo-Ienna che un paio di volte riescono ad arrivare al cross, ma il portiere del Tabiago è bravo ad anticipare Bruno. Il proseguo del gioco vede una Como in difficoltà nello sviluppare gioco per via dell’aggressivo pressing delle avversarie, pertanto la retroguardia lariana sceglie la via diretta del lancio per mandare gli attaccanti e principalmente Bruno, che per ben 4 volte è abile a sfruttare la velocità ritrovandosi a tu per tu con il portiere, due volte scegliendo il tiro anche se da posizione defilata invece che servire Ienna sul secondo palo, e due volte da posizione centrale sbagliando per poca freddezza. Il Tabiago sfrutta le transizioni per impensierire la retroguardia comasca e più volte con un veloce appoggio, scarico attacco della profondità la retroguardia delle padrone di casa o non interviene con i tempi corretti o gestisce male i duelli individuali commettendo fallo. Il primo goal arriva intorno al 25′ ed è della Como 2000 con Spagna (migliore in campo) che dopo un bel dribbling a rientrare serve in profondità Ienna sul lato opposto la quale anticipa l’uscita del portiere con un pregevole pallonetto. Ienna su azione simile a quella del goal, ma lanciata da Valli riesce qualche minuto dopo con un bel dribbling a saltare l’ultimo difensore, ma per non calciare con il piede debole tenta un altro dribbling che tuttavia la costringe ad allontanarsi dallo specchio della porta perdendo l’attimo per chiudere l’incontro. Gli ultimi 10′ sono un forcing del Tabiago che schiaccia nella propria metà campo la Como 2000. Casartelli viene prima impegnata con un tiro da fuori intorno al 35′, poi su due palloni vaganti dopo calci di punizione.

L’incontro si riapre al 45′ quando dopo l’ennesimo duello mal gestito dalla difesa lariana, Valsecchi riesce con una bellissima punizione a superare Casartelli e a mettere paura alle padrone di casa per il secondo tempo. Le squadre ritornano in campo molto motivate e nel secondo tempo il gioco è frazionato in continuazione da molti falli. Baldo viene sostituita al 50′ per Franchetto, la quale già al 50′ dopo una bella progressione in fascia riesce ad entrare in area ed a superare anche il portiere, ma proprio sul più bello non riesce nel tocco decisivo, sbagliando una nitida occasione. Il secondo cambio arriva al 55′, Castelletti che anche in questa partita ha dimostrato di essere all’altezza quando chiamata in causa, viene sostituita con Boldini. Anche lei si rende subito pericolosa con una serpentina che la porta al limite dell’area, ma nel momento del tiro preferisce servire un assist per Bruno anziché calciare. Qualche minuto dopo Bruno (anche lei fra le migliori in campo) viene sostituita con Di Iorio e anche lei dopo pochi minuti si ritrova, dopo un pregevole dribbling di Boldini a poter calciare, da posizione leggermente defilata, ma il tiro esce a lato. La difesa pare un pochino più attenta nella ripresa, ma è su una situazione analoga a quella del primo tempo che il Tabiago ha l’ultima occasione, su punizione, con la palla che esce di poco a lato. Pochi minuti dopo Ostini pareggia il conto delle punizioni con il suo settimo centro stagionale e definendo il risultato finale sul 3 a 1. Ultima situazione che è doveroso sanzionare, l’approccio troppo nervoso alla gara di Di Iorio che prima reagisce con qualche parola di troppo a un fallo di un difensore del Tabiago, poi al 40′ della ripresa, sul tentativo di intercettare un  corto retropassaggio, intervene con una scivolata eccessivamente aggressiva in maniera del tutto scorretta sull’estremo difensore ospite, rischiando una pesante espulsione, ma soprattutto compiendo un gesto scorretto e pericoloso che, pur commesso nella foga agonistica, è doveroso sanzionare. Mister Cincotta si è immediatamente scusato con la panchina avversaria per il gesto, ribadendo le scuse a fine partita nel tentativo di chiudere ogni polemica.

Le parole di Mr. Cincotta a fine gara: “Dispiace per l’ultimo episodio, mi auguro che ci si ricordi sempre che il calcio è un gioco. Rinnovo i complimenti alle giocatrici per quanto fatto finora nel girone di ritorno. Contro il Brescia settimana prossima sappiamo di partire sfavoriti, sono la squadra più forte del campionato, vorrei che il timore reverenziale nei confronti della capolista si trasformasse in audacia.”

Como 2000 – Femminile Tabiago  3:1

Como 2000: Casartelli, Castelletti (Boldini dal 55°), Baldo (Franchetto dal 50°),  Scarpelli S., Cappelletti, Confalonieri, Spagna, Valli, Bruno (Di Iorio dal 60°), Ostini, Ienna. A disposizione: Colombo, Occhiuto, Gilardoni. Allenatore: mr. Stefano Cincotta.

Femminile Tabiago: Lanfranchi, Brambilla, Cappiello (Battigaglia dal 81°), Cattaneo (Casati dal 66°), Maglia, Valescchi, Rusconi (Limonta dal 57°), Bellini, Bodega (Masi dal 78°), Rigamonti, Deriu (Mazzoleni dal 71°).  Allenatore: mr. Marconato,.

Ammonite: Bruno (C); Maglia (T).
Marcatrici: Ienna(C), Bruno(C), Ostinti(C); Valsecchi (T)

Credit Photo: http://www.fcfcomo2000.com/

AC Milan pronto a sbarcare nel calcio femminile dalla prossima stagione!

AC Milan, nella stagione 2018-19, avrà una sua prima squadra femminile. È quanto risulta da MilanNews.it ed altre testate legate al mondo ufficiale rossonero.
I lavori per la costituzione di questo nuovo settore sportivo femminile sono già iniziati da tempo. Uno degli scenari al vaglio è quello relativo all’acquisizione di una società (probabilmente di serie A …) già esistente e di provare a intervenire sul mercato delle giocatrici per rendere il Milan Women subito competitivo.

Trovano anche conferme le indiscrezioni di queste ultime ore relative al possibile coinvolgimento di Filippo Galli, che verrebbe traslato da responsabile del settore giovanile a quello del dipartimento femminile, che sarà sempre sotto la supervisione di Massimiliano Mirabelli.
Lavori in corso, anche perché con l’avvento dal 1° luglio di Mario Beretta come coordinatore delle formazioni giovanili (fino agli Allievi, la Primavera rimane sotto la competenza di Mirabelli), la fisionomia della classe dirigenziale del settore giovanile e femminile, cambierà nuovamente dopo la rivoluzione della scorsa estate.

Per chiarezza precisiamo che il AC Milan non c’entra nulla con il Footbal Milan Ladies: squadra dell’ Amministratore Unico Eros Badin che milita attualmente in Serie B nel Girone B allenata da Mister Mario Reggiani.
Il club AC Milan con sede in Via Aldo Rossi già in passato aveva avuto una selezione femminile. Fondata nel 1965, l’associazione Calcio Milan Femminile ha cessato di esistere nel 2013 per problemi societari. Nel palmares delle rossonere ben 4 Campionati Italiani, 3 Coppa Italia e 2 Supercoppe Italiane, bacheca che non ha convinto i dirigenti a continuare ad investire nel progetto. A distanza di cinque anni le calciatrici milaniste potranno riiniziare a solcare i campi da gioco.

Per tutti gli appassionati di calcio femminile e in particolare per tifosi rossoneri una bella notizia e se tutto questo sarà confermato il Milan Women potrebbe sfidare l’Inter Femminile per un derby meneghino anche con il gentil sesso.

Super League Belgio: il monopolio dell’Anderlecht e il progetto giovane dello Standard Liegi

Nella terza edizione della nuova Super League belga risalta il primato dell’Anderlecht, che ormai ha blindato di fatto il primato nel girone di regular season dall’alto dei sedici punti di vantaggio rispetto alla coppia delle inseguitrici formata da Ladies Genk e Gent.

Prima di fare un resoconto della situazione, però, è doveroso spiegare il funzionamento del campionato femminile belga, che negli ultimi anni ha vissuto una serie di cambiamenti importanti. La nuova vita della Super League è cominciata nel 2015, quando è giunto al termine il progetto di collaborazione tra la federazione fiamminga e quella olandese, le quali negli anni precedenti avevano organizzato di comune accordo la BeNe League, competizione progettata per innalzare la qualità e la competitività delle due federazioni. Decaduta l’idea, a causa del mancato accordo economico tra i club olandesi e la propria federazione, dalla stagione 2015-16 è stata ripristinata la massima serie belga con otto squadre ai nastri di partenza.
Numero che con il passare del tempo è andato diminuendo, a causa della scomparsa del Lierse e della rinuncia del DVC Eva’s Tirlemont. Per questa stagione si è deciso di disputare comunque il campionato, nonostante le sole sei compagini presenti, con la formula dei 20 incroci per la regular season, a cui seguiranno poi i playoff titolati tra le prime quattro classificate e i playout per la retrocessione tra le ultime due.

ANDERLECHT CORAZZATA,
VIAGGIO VERSO UN TITOLO CHE MANCA DA VENTI ANNI
Per il momento tra tutti svetta la supremazia dell’Anderlecht, che ha costruito un ottimo organico con l’obiettivo di mettere fine alla striscia di vittorie consecutive dello Standard Liegi (attualmente detentore del titolo). Un dominio accompagnato da grandi numeri: 43 punti raccolti in 16 partite e una serie aperta di dieci successi consecutivi. Al momento sono state solo due le squadre in grado di frenare la corsa delle Dames: la prima è stato lo Standard, capace di bloccare sul 2-2 le avversarie, mentre alle Genk Ladies è spettato l’onore di sconfiggere la capolista (2-1 tra le mura amiche). Contro quest’ultime, però, la rivincita è arrivata nel weekend, dove l’Anderlecht ha vinto per 1-2 grazie alle reti della De Caigny e della Onzia.
La missione, sfumata la coppa con l’eliminazione ai quarti di finale per mano del Genk, è quella di vincere il campionato, riportando così un trofeo che manca nella bacheca del club fiammingo da circa vent’anni. Una delle colonne portanti su cui si basa questo progetto è l’esperta centravanti Aline Zeler, tornata al Paarswit, dopo la precedente avventura tra il 2006 e il 2009. Nel frattempo l’attaccante, pilastro anche della nazionale belga, ha avuto la possibilità di maturare ulteriore esperienza, soprattutto con lo Standard Liegi dominatore tra Belgio e Olanda. Inoltre a supporto ci sono anche diverse pedine della nazionale belga che hanno partecipato anche all’ultimo europeo, come la De Caigny (difensore classe ’97), la Van Gorp o la De Neve. Per il momento nella regular season le potenzialità di questa squadra si sono già intraviste, adesso però sarà fondamentale confermarsi nei playoff, in sfide da dentro-fuori, dove sbagliare non sarà concesso.

LES NOUVELLE ROUGES DELLO STANDARD: NUOVE LEVE, STESSI SUCCESSI?
L’altra squadra uscita vittoriosa dal weekend, è stata lo Standard Liegi, che con un roboante 7-0 ha risolto la pratica Heist. Decisive la Wullaert, autrice di una tripletta, e la Wiard, che ha gonfiato la rete per ben due volte. A chiudere il cerchio ci hanno pensato la Cranshoff e un autorete della Maes. Successo importante per la selezione biancorossa che fa un piccolo passo avanti per il quarto posto (ultimo disponibile per la zona playoff) guadagnando tre punti sull’OH Leuven (adesso in zona playout). Per “Les Rouges” questa è un’annata di transizione, infatti, dopo tre anni di successi con una BeNe League e due Super League consecutive, hanno ringiovanito di parecchio la rosa; basti pensare che l’età media è di circa venti anni.
Non a caso le due veterane sono il capitano Marinucci (classe 1993) e la centrocampista Charlotte Cranshoff (classe 1990). Per il resto gruppo formato da tante giovani promesse partendo dalla goleador Wullaert (1996) sino al giovanissimo trio classe 2001 formato da Lisa Verhoeven, l’omonima Petry e Karlijn Knapen. Un progetto ambizioso: continuare ad imporsi ma sfruttando la voglia di affermarsi delle giovani promesse. Non a caso in Belgio, lo Standard è uno dei principali punti di formazione del calcio femminile nazionale.
A prova di ciò va sottolineato che, nella rosa della selezione belga presente all’ultimo europeo (prima presenza assoluta), ben otto giocatrici sono passate dal centro di Liegi. Julie Briesmans, Aline Zeler, Davine Philtjens, Maud Coutellers, Tessa Wullaert, Sara Yuceil, Imke Courtois e Davinia Vanmachelen. In più menzione d’onore anche per Lieke Martens, la quale ha vestito la maglia biancorossa nella stagione 2011-12. L’obiettivo ad inizio anno era quello di centrare i playoff, missione alla portata, ovviamente OH Leuven permettendo. La domanda comunque rimane la stessa: riuscirà lo Standard a confermarsi per la terza volta campione belga?

Piccola postilla: nel progetto Standard c’è anche un po’ di Italia, infatti il Direttore Tecnico della accademia fiamminga è la nostra Feriana “Fery” Ferraguzzi. Una colonna portante del nostro calcio, nonché autrice del primo gol tricolore in una edizione della Coppa del Mondo a livello femminile (Taipei-Italia 0-5, Cina 1991) e grande protagonista nell’Europeo 1993, terminato con una cocente sconfitta in finale contro la Norvegia ma dove lei venne premiata come miglior giocatrice del torneo.


16° GIORNATA
Genk Ladies-Anderlecht 1-2 (Leysen – De Caigny, Onzia)
Heist-Standard Liegi 0-7 (3 Wullaert, 2 Wiard, Cranshoff, aut.Maes)

NOTA
Anderlecht già qualificato matematicamente ai playoff con il primo posto in classifica.

 

Settore giovanile Empoli Ladies in forte crescita!

Le Giovanissime guidate da mister Mirko Grilli sono prime in classifica nel Campionato Regionale, seguite dalla Fiorentina Women’s. La squadra azzurra risulta già qualificata alla Fase Nazionale, che si svolgerà nel mese di Maggio, con la finale nel Centro Tecnico di Coverciano (Firenze).

La Primavera allenata da mister Mario Nicoli partecipa al Campionato Interregionale e sta lottando per il primo posto insieme a Grifo Perugia e Fiorentina Women’s, che dovrà affrontare nei prossimi scontri diretti: la prima classificata parteciperà alla Fase Nazionale.

L’appuntamento per il derby Primavera tra Empoli Ladies e Fiorentina Women’s è fissato per sabato 24 febbraio alle ore 18.00 presso il Centro Sportivo di Cortenuova (Empoli): tutti i tifosi azzurri e gli appassionati saranno i benvenuti in occasione di questa importante gara casalinga.

Vi ricordo che la Primavera di mister Nicoli ha già centrato un importante successo in questa stagione, vincendo la 23° edizione del Torneo Regionale Giacinto Zoli: in finale le giovani azzurre hanno battuto la Rappresentativa Toscana per 3 a 2 e sono state premiate con la Coppa Torneo Zoli dal Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani.

Prosegue anche l’attività delle Piccoline dell’Empoli Ladies, una nuova leva che è stata avviata all’inizio di questa stagione. Grazie all’Open Day, alla Scuola del Tifo e alla promozione dell’attività della società azzurra, c’è un buon numero di bambine tesserate che si allenano nel Centro Sportivo di Cortenuova sotto la guida del coach Giada Meini, facendo i primi passi nel mondo del calcio.

Da tener presente che l’Empoli Ladies è l’unica società di Serie A femminile ad aver schierato in 14 gare due calciatrici Under 23 (Di Guglielmo e Filangeri) per quasi 1300 minuti ciascuna.

Credit Photo: Comunicato Stampa (Empoli Ladies)

La classifica marcatori del Girone A di Serie B

Domenica scorsa si è giocato il settimo match di ritorno nel “Girone A” del campionato nazionale di Serie B, nella classifica cannonieri la prima posizione al comando con 17 reti segnate vede appaiate le brave Isotta Nocchi (Florentia) e Alice Cama (Lavagnese).
Sul secondo gradino del podio con 14 reti segnate Erika Ponzio (Torino). Sul terzo gradino del podio con 12 reti segnate troviamo Costanza Razzolini (Arezzo), Isabella Carta (Arezzo) e Maria Levis (Novese). A ridosso del podio troviamo con 11 reti la brava Francesca Mellano (Juventus Torino).
La sfida a suon di gol continua nel girone di ritorno di questo avvincente campionato. Come sempre un grazie a tutte queste splendide atlete che con i loro splendidi gol rendono il calcio in rosa ancora più bello e avvincente!!!

Coppa Italia, le Leonesse battono 5-1 l’Inter e volano ai quarti

Accelerando nel secondo tempo, il Brescia Calcio Femminile batte 5-1 la volitiva Inter di serie B negli ottavi di finale di Coppa Italia 2017-2018. Con ogni probabilità le leonesse sfideranno nei quarti la Juventus, che a marzo affronterà la Novese.

Al Club Azzurri si festeggiano i dieci anni di Laura Ghisi con la maglia del Brescia Calcio Femminile (nella foto), mentre mister Piovani lancia Pettenuzzo e Tomaselli dal primo minuto e Mendes in difesa al posto dell’acciaccata Di Criscio.

Nelle battute iniziali del match la squadra sembra un po’ imballata e l’Inter si difende bene. La prima, cristallina azione da gol arriva infatti solo al 35′, con Sikora che sull’out di destra fa la barba al palo. Al 39′ ci prova Girelli che entra di forza in area sulla sinistra e costringe Cappelletti a un ottimo intervento sul primo palo. Al 43′ è il capitano a dare il via all’azione del vantaggio delle padrone di casa: lancio in profondità per Bergamaschi che non ha pietà delle nerazzurre e fredda Cappelletti. Sul finire di primo tempo Girelli prova a sorprendere il portiere delle milanesi con un tiro dalla distanza. L’arbitro Djurdjevic manda le squadre negli spogliatoi senza assegnare recupero.

Nella ripresa entra Giacinti al posto di Tomaselli per dare brio all’attacco e la mossa funziona: già al 4′ l’ex Mozzanica può raddoppiare, ma il suo pallonetto a Cappelletti esce a lato di poco. Al 9′ st Bergamaschi sfiora il 2-0 con un grande numero in area, ma il suo tocco da “futsal”, di punta, si spegne sul fondo di un soffio. Al 17′ arriva però l’agognato raddoppio: tiro dal limite di Daleszczyk che centra la traversa, sugli sviluppi dell’azione Sabatino da destra crossa per Bergamaschi che di testa fa doppietta personale. La pratica-Inter sembra in discesa ma al 21′ Pettenuzzo si fa soffiare palla nei pressi dell’area da Bonfantini e il difensore scuola Padova stende platealmente la nerazzurra lanciata a rete. Djurdjevic fischia il rigore che Regazzoli non sbaglia. Il pubblico di casa trema ma quattro minuti dopo esplode in un boato per il 3-1 (e primo gol italiano)) di Hendrix, una delle migliori in campo. L’americana ci mette la testona su angolo di Giugliano e riallunga il risultato in favore del BCF.  L’Inter accusa il colpo e il Brescia ne approfitta: al 33′ bella azione manovrata sull’asse Daleszczyk-Sikora, con quest’ultima che serve in area piccola Giacinti, brava a metterci il piede e ad essere al posto giusto al momento giusto per il 4-1. Sul finire di gara il successo del Brescia diventa più rotondo, con il solito corner al bacio di Giugliano per il colpo di testa vincente di Sabatino che vale il 5-1 finale.

A fine gara soddisfatto delle sue ragazze mister Piovani: “Nel primo tempo l’Inter si è difesa bene e ha dimostrato di essere una squadra molto ben organizzata. Nel secondo tempo abbiamo alzato il ritmo, e quando lo facciamo diventiamo letali. Bene così. Sono molto felice per i festeggiamenti a Hendrix dopo il suo gol, dimostra l’unione nello spogliatoio, e Brooke merita questa marcatura”.

IL TABELLINO

Brescia CF-Inter 5-1

BRESCIA CF: Marchitelli; Sikora, Hendrix, Pettenuzzo (27’ st Fusetti), Mendes; Girelli, Heroum, Tomaselli (1’ st Giacinti); Giugliano, Bergamaschi, Sabatino. (Zanzi, Magri, Cacciamali, Daleszczyk, Ghisi). All.: Piovani
INTER: Cappelletti, Chiggio (11’ st Lazzari), Locatelli, Brustia, Baresi (19’ st Ambrosetti), Bonfantini, Marinelli (32’ st Barbini), Regazzoli, Santi, Rognoni, Merlo. (Selmi, Velati, Ripamonti, Pandini). All.: De La Fuente.
ARBITRO: Djurdjevic di Trieste.
RETI: pt 43’ Bergamaschi; st 17’ Bergamaschi, 22’ Regazzoli (rigore), 26’ Hendrix, 33’ Giacinti, 43’ Sabatino.
NOTE: Giornata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori 250 circa. Ammonite: Pettenuzzo. Corner: 7-1 Brescia. Recuperi 0; 3’.

Credit Photo: Zanardelli-Agenzia Reporter

Martina Fusini: “Voglio tornare il prima possibile ad aiutare la mia squadra”

Martina Fusini è arrivata all’Empoli Ladies la scorsa estate, dopo aver giocato nella Fiorentina Women’s. Classe 1996, gioca come terzino e ha un’ottima propensione offensiva. Purtroppo, alla terza giornata di questa Serie A, ha subìto un grave infortunio al ginocchio durante la partita con la Juventus Women. Il recupero di Martina procede molto bene, grazie all’impegno dell’atleta e all’ottimo lavoro dei medici e dello staff dell’Empoli Fc.

Ciao Martina, come sta andando il tuo recupero?
Il recupero procede bene. Purtroppo è un infortunio lungo, ma con tanta pazienza e determinazione voglio tornare il prima possibile ad aiutare la mia squadra!

Dopo il tuo infortunio, le calciatrici della Juventus ti hanno inviato una maglia bianconera autografata con gli auguri per la guarigione. È stato un gesto molto bello. Che cosa hai provato quando hai visto questo omaggio?
È stato un bel gesto, da grande squadra. Non me l’aspettavo! 

Nonostante i problemi fisici, hai sempre seguito l’Empoli Ladies in tutte le partite casalinghe, durante le quali il tuo sostegno morale è stato davvero importante. Come vedi l’Empoli Ladies a questo punto del campionato?
È difficile ogni sabato dover sostenere la squadra dalle tribune, soprattutto adesso che è un periodo non troppo semplice. Se potessi, entrerei in campo a lottare con loro ogni partita. Mi dispiace che non riusciamo a fare punti, probabilmente ci manca la cattiveria e l’esperienza che tante altre squadre hanno, ma sono sicura che le ragazze ce la metteranno tutta per rimanere in questa categoria. Voglio tornare presto anche per questo, per dare una mano alla squadra a salvarsi.

Quando avremo il piacere di rivederti in campo?
Fosse per me tornerei in campo adesso, ma purtroppo ci sono dei tempi fisiologici che almeno fino al quinto mese non mi permettono di rientrare in campo.

Un caro saluto a Martina Fusini da parte di tutta la società azzurra. Facciamo i nostri migliori auguri alla calciatrice dell’Empoli Ladies: non vediamo l’ora di vederti giocare!

Jacopo Mancini
Redazione Empoli Ladies

Credit Photo: Empoli Ladies

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