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Calciomercato Jesina: Rebecca Laface dall’Apulia Trani

La Jesina Calcio Femminile comunica l’arrivo di una nuova centrocampista centrale. Si tratta di Rebecca Laface nata il 2 dicembre 2000, a Melito di Porto Salvo, un piccolo paese in provincia di Reggio Calabria.

Conosciamola meglio.. Quando hai iniziato a giocare a calcio?
“Ciao a tutti! Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 8 anni nella scuola calcio della mia famiglia, la Pol. D. Gi. A. Re, con i ragazzi, ed ho continuato fino all’ultimo anno dei giovanissimi, per poi lanciarmi nel campionato di B con il Nebrodi. All’Apulia Trani ho imparato che la strada non è per nulla facile.”

Cosa ti aspetti da questa esperienza? Quali sono le sensazioni, emozioni?
“Spero di non deludere nessuno, soprattutto me stessa e di essere in grado di cogliere ogni minima opportunità che mi verrà data. Mi aspettavo di arrivare qui e trovare una squadra dove il calcio viene vissuto con professionalità, e così è stato. La cosa poco scontata è l’accoglienza, soprattutto del mister e dei dirigenti: mi hanno fatta sentire sin da subito a casa.”

Qual è il tuo sogno? Hai un idolo a cui ti ispiri?
“Mi ispiro a molti calciatori e calciatrici. Da alcuni traggo la personalità, l’umiltà, la grinta; da altri ancora la professionalità e così via. Di sogni calcistici ne ho tanti, e pian piano li sto realizzando, anche se sono consapevole che devo fare tanta strada per realizzare gli altri. Il più importante è di continuare a giocare a calcio il più a lungo possibile.”

Cosa pensi del movimento calcistico femminile in Italia?
“Credo stia crescendo tanto, ma che ancora non abbia la visibilità che merita. Spero si arrivi presto a renderlo professionistico,  per garantire alle ragazze delle strutture e i mezzi dove possano tranquillamente allenarsi, ed una stabilità economica, così che possano dedicarsi esclusivamente al calcio. Mi dispiacerebbe se la situazione degenerasse come nel maschile, dove il desiderio di guadagnare prevale su quello di giocare, dove non si è più in grado di trasmettere i valori di questo sport. Credo che non sia esclusivamente un mio pensiero, molte ragazze la pensano così: a noi interessa principalmente giocare a calcio.”

Ringraziamo Rebecca per l’estrema disponibilità, le facciamo un grosso in bocca al lupo certi che saprà trovare molte soddisfazioni con la nostra maglia. Benvenuta nella nostra famiglia!

Credit Photo: Pasquale Leonetti

Brescia CF, doppia seduta in attesa del rientro delle Azzurre

Giorno di doppia seduta di lavoro per il Brescia Calcio Femminile, che ha svolto lavoro in palestra al mattino presso la Time4Fit di via Orzinuovi, per poi passare al pranzo presso il vicino ristorante-pizzeria La Vela e ributtarsi in campo nel pomeriggio presso il campo sportivo De Paoli di Sant’Eufemia.

Assenti le sette azzurre impegnate nello stage della Nazionale a Novara, ossia Girelli, Sabatino, Fusetti, Giugliano, Di Criscio, Bergamaschi e Giacinti, che faranno ritorno a Brescia giovedì.

Stilato il programma della settimana: mercoledì 20 dicembre allenamento pomeridiano al De Paoli, giovedì riposo, venerdì pomeriggio al De Paoli e sabato mattina ancora al De Paoli prima della pausa per le festività natalizie. 

Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/

Sassari Torres: dall’Oristano arriva l’esterno Alessia Ledda

La A.S.D. F.C. Sassari Torres Femminile, dopo aver già messo a segno colpi importanti in questa finestra di mercato, annuncia di aver trovato l’accordo con Alessia Ledda, provenienza Atletico Oristano.

Dice di sé: “Vengo da Castiadas. Ho iniziato 4 stagioni fa nel Villacidro giocandoci per 2 stagioni, poi lo scorso anno sono passata all’Oristano, squadra in cui sono rimasta fino a qualche giorno fa.
Ho scelto di venire alla Torres nella sessione di dicembre perché non c’erano più le condizioni per stare all’Atletico. Da questa stagione mi aspetto ovviamente di crescere calcisticamente e di avere soddisfazioni personali e di squadra.
Aver esordito già la prima domenica mi ha dato modo di poter dimostrare sul campo cosa posso dare.”

Lo staff e la società le augurano un benvenuto #conLaTorresNelCuore.

Il Presidente Budroni, tiene anche a salutare Giada Zucca, neo giocatrice dell’Atletico Oristano, per l’impegno e la passione che ha messo a disposizione della squadra rossoblù nelle ultime due stagioni.

Credit Photo: Comunicato Stampa (Sassari Torres Femminile)

Primavera Inter Femminile: Campionesse D’inverno

Con un roboante 12 a 0 ai danni del Femminile Tabiago, si chiude il girone di andate del Campionato Juniores Regionale Girone A, consegnando nelle mani delle ragazze nerazzurre il titolo di Campionesse d’inverno.

Nella partita di sabato, non c’è molto da dire visto l’ampio risultato che ha evidenziato la differenza tecnica tra le due formazioni. Per la cronaca quattro volte in rete sia Bragonzi che Costardi e poi una rete a testa per Gila, che ha aperto le marcature, Cappucci, Ripamonti e Bosco. Le ragazze di Mister Naplone e Moro, chiudono così imbattute il girone di andata con 38 punti, uno in più rispetto alle rivali del Brescia e 4 lunghezze sul Real Meda, collezzionando su 14 incontri, 12 vittorie e 2 pareggi, quelli contro Brescia e Mozzanica.

Guardando i numeri la nostra risulta essere la miglior difesa del campionato con sole 5 reti subite e il secondo miglior attacco con 86 reti realizzate. Numeri da primato quindi per una stagione che vedrà le nerazzurre ancora una volta protagoniste ed alla ricerca di un altro successo regionale. Ora un periodo di meritato riposo in vista delle festività natalizie, per riprendere poi il cammino il prossimo 13 gennaio quando sul campo di Sedriano arriverà la formazione bresciana del 3 Team, prima della trasferta di Paratico con lo scontro al vertice con le leonesse, una partita che potrebbe valere un’intera stagione.

Credit Photo: http://www.asdfemminileintermilano.com/

Al Mapei Stadium la festa degli auguri del Settore Femminile

Venerdì sera, presso il Mapei Stadium, si è tenuta la festa Natalizia del Sassuolo Calcio Femminile, un’occasione per lo scambio di auguri e per un momento di aggregazione anche con le famiglie delle 150 atlete neroverdi.

La serata, si è aperta con i saluti da parte dell’A.D. Giovanni Carnevali e della Presidentessa del Sassuolo Femminile, Betty Vignotto. Successivamente sono state chiamate tutte le otto formazioni a fare una simpatica foto di squadra a tema natalizio.

La Festa, in cui non sono mancate sorprese come zucchero filato, alberi di Natale fatti di palloncini e torte di caramelle, si è conlcusa con un brindisi ben augurante.

Credit Photo: Foto Vignolo

Ravenna Woman primavera, Francesca Ercolani: “Sono stata una pallavolista ma nel calcio trovo un ambiente più simile al mio carattere”

Cresciuta come pallavolista si è riscoperta calciatrice negli ultimi tre anni ricoprendo egregiamente il ruolo di difensore centrale; scoperta dal dirigente Silvano Fantini, ha nella fisicità il suo punto di forza, pronta e determinata a raggiungere le fasi nazionali della competizione giovanile oltre a militare quanto prima possibile nella prima squadra; scheda di presentazione per Francesca Ercolani, classe 2000, estremo difensore della squadra Primavera del Ravenna Woman, importante risorsa del serbatoio del vivaio romagnolo, elemento in prospettiva da tenere in forte considerazione per il futuro del calcio ravennate.

Ciao Francesca, se ti era possibile presentarti descrivendoci il tuo ruolo e le tue caratteristiche tecniche
Ciao, mi chiamo Francesca Ercolani ho 17 anni e sono un difensore centrale abbastanza forte fisicamente, con margini di miglioramento dal punto di vista tecnico, essendo cresciuta da piccola come pallavolista sono un po’ indietro con le basi non avendo avuto la possibilità di poter frequentare la scuola calcio; avrò la possibilità di recuperare in questi anni, sono solo tre stagioni che gioco a pallone.

A chi ti ispiri come calciatrice ?
Tutta la mia famiglia ha giocato al calcio, quando ero piccola dalle mie parti non c’erano squadre femminili e con i maschi non ci volevo andare;  tre anni fa l’ex dirigente romagnolo Silvano Fantini mi ha cercato e lanciato in questo nuovo mondo, dandomi questa possibilità; ho dovuto fare una scelta scegliendo il calcio alla pallavolo e avendo trovato un ambiente piu’ simile al mio carattere, oggi posso dire di essere contenta di aver preferito questa possibilità.
Non mi ispiro a qualcuno in particolare, il mio babbo mi vedeva bene come difensore, ma per la statura molta alta, mi identifico in mio zio.

Obiettivi personali e di gruppo per questa stagione
L’obiettivo di squadra è quello di partecipare alle fasi nazionali, siamo partite bene in stagione e vogliamo continuare ad essere prime in classifica; abbiamo un bel gruppo, ce lo dice il mister Piolanti e ne siamo consapevoli; a livello personale punto ad arrivare a giocare in prima squadra quanto prima possibile, continuando nel frattempo a cercare di migliorarmi sia dal punto di vista tecnico che mentale.

Come impieghi la tua settimana tipo ?
La mattina vado a scuola, alle 15.30 parto da Bagnacavallo per raggiungere San Zaccaria che dista circa 40 minuti di tragitto per gli allenamenti che si svolgono tre volte alla settimana dalle 17 alle 19; ho poco tempo per studiare e per mangiare ma cerco di recuperare nei giorni in cui non ho attività agonistica anche perché al di fuori del calcio e della scuola ho poco tempo libero per potermi dedicare ad altre attività. 

Credit Photo: http://www.usdsanzaccaria.it/

Brescia Femminile, ripresa al De Paoli. Laura Fusetti convocata in Nazionale

Il Brescia Calcio Femminile ha ripreso lunedì gli allenamenti al campo sportivo De Paoli di Sant’Eufemia.

In gruppo anche Marchitelli, che sta meglio e ha potuto lavorare con le compagne di reparto agli ordini del preparatore dei portieri Valnegri.

Squadra priva delle azzurre Girelli, Sabatino, Di Criscio, Giacinti, Bergamaschi, Giugliano e Fusetti (convocata in mattinata dal ct Bertolini) tutte impegnate per lo stage della Nazionale in corso fino a giovedì in quel di Novara. 

Martedì 19 dicembre doppia seduta con al mattino lavoro in palestra alla Time4Fit di via Orzinuovi a Brescia, e lavoro in campo a Sant’Eufemia nel pomeriggio.

Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/ 

Pink Bari forza tre con i gol di Romina Pinna

Dopo i successi con Res Roma e Empoli la Pink Bari ha centrato un tris d’autore superando in casa l’AGSM Verona con un rotondo 3-1 nell’ultimo turno. Il sodalizio della Presidentessa Alessandra Signorile ora è settimo a 10 punti, uno dei risultati migliori in A per il club biancorosso. Protagonista del match con le scaligere l’attaccante di razza Romina Pinna che si è sbloccata firmando una doppietta bella e importante. Una liberazione per una calciatrice sempre a segno nelle ultime otto stagioni: ”Ci ho messo un po’ – sorride Romina – per un attaccante segnare è vitale, in queste giornate “a secco” non ho mai smesso di lavorare e crederci sapendo che prima o poi sarebbero arrivati anche i goal. La cosa più importante però è che la squadra gioca bene e vince da tre partite consecutive. Anche se non avessi segnato io sarei stata ugualmente felice”.

Sei tornata al gol con questa maglia dopo un anno di assenza, perché hai puntato ancora sulla Pink?
“In estate diverse squadre mi hanno cercato ma la chiamata della Pink è stata la più desiderata. Qui a Bari sono stata bene e sto bene, sono sempre stata legata a questa maglia e il progetto Pink è un progetto serio dove posso crescere ancora di più. La scelta di ritornare è stata facile”.

Dopo aver vinto tanto con la Torres ti sei rimessa in discussione per seguire altri obiettivi. Dove hai trovato le motivazioni?
“Chi vuol fare qualsiasi tipo di sport deve avere sempre motivazioni per poter andare avanti e crescere. Gli anni della Torres sono stati di grande formazione per me, essendo una squadra fatta di campionesse, era “facile” entrare e fare bene. Ho cambiato perché sentivo di essere pronta a giocare con continuità e far vedere quello che valevo”.

La tua esperienza con il West Ham ha completato la tua formazione?
“Ho fatto una scelta radicale dopo il fallimento della Torres, non è stato un cambiamento solo a livello calcistico, è stata una grande prova che ha coinvolto la mia vita a 360°. A Londra sono stata benissimo, e lo spessore calcistico, diverso da quello italiano, ha contribuito molto alla mia crescita. Sono migliorata fisicamente giocando un calcio veloce. Consiglierei a tutti un’esperienza all’estero”.

Ed ora? Obiettivi della Pink?
“Vogliamo dimostrare a tutti che questa squadra, fatta di ragazze giovanissime, merita questa serie A. La salvezza senza i play out è il primo passo e l’obiettivo comune”.

Toglici una curiosità, ti chiamano lo “squalo”, perché?
“Ovviamente il mio cognome ha portato a questo nomignolo. L’emozione più forte è segnare e vedere i tifosi esultare con il gesto dello squalo (mano in testa a forma di pinna)”.

Credit Photo: Foto Ricciolo

Chiara Tavanti, presidente dell’ACF Arezzo: “… voglio portare in Italia i colori dell’Arezzo …”

L’ACF Arezzo è una società di calcio femminile, fondata nel 1981, che milita attualmente nella serie B, categoria acquisita la scorsa stagione in seguito ad un ripescaggio fortemente voluto dalla presidente Chiara Tavanti. Nella stagione 2016-17, la squadra amaranto ha conquistato un bell’ottavo posto nel girone B della serie cadetta. Quest’anno, inserita nel girone A, sta vivendo un’annata da protagonista attestandosi al secondo posto in classifica. Per capire meglio il bel momento che sta vivendo la squadra amaranto, abbiamo intervistato proprio la presidente Chiara Tavanti (seduta al centro nella foto insieme a tutto lo staff), ex calciatrice aretina, con la quale abbiamo affrontato temi veramente importanti circa l’attuale situazione del calcio femminile.

Presidente Chiara Tavanti, può ripercorrere brevemente le tappe della sua carriera e della società ACF Arezzo?

Ho iniziato a giocare all’età di 14 anni ad Arezzo dove ho continuato a giocare per 7 anni: l’Arezzo è stata la mia prima squadra ed è sempre stata tutto per me. Sebbene fossi brava, da calciatrice non ho mai lasciato la mia città. All’epoca il calcio era molto diverso da quello di oggi: noi giocavamo solo per passione e la mia scuola calcio era stata in strada con i ragazzi del paese. A 27 anni sono diventata presidente della squadra in cui giocavo, le Free Sisters Arezzo, ed ho trascorso con loro 10 anni: due stagioni in serie B con tanta gavetta, ma anche con grande divertimento. Cinque anni fa, proprio quando stavo per chiudere la vecchia società, mi chiamò l’Arezzo maschile chiedendomi di portare il femminile ad Arezzo. Contattai subito Massimo Tucci, allora presidente dell’Arezzo Calcio Femminile e oggi vicepresidente dell’ACF Arezzo, e decidemmo di unire le nostre due realtà. Del resto il mio sogno era sempre stato quello di portare il nome ‘Arezzo’. Volevo un’identificazione con la città e, più di ogni cosa, desideravo portare in Italia i suoi colori.

Com’é il rapporto con l’U.S. Arezzo calcio maschile?

Con la società di Lega Pro della nostra città abbiamo instaurato un rapporto di partnership, ma a rendermi orgogliosa è il fatto che, partendo dal niente, io e Massimo Tucci siamo riusciti a realizzare i nostri progetti contando soltanto sulle nostre forze. Il primo tassello che abbiamo messo è stato quello di allestire una nostra Scuola benché, nella nostra provincia, ci fosse una potenza calcistica come la Stella Azzurra che militava in serie B e aveva tutti i settori giovanili. Per due anni abbiamo costruito l’Arezzo mattone dopo mattone e finalmente, al nostro terzo anno di attività qualcosa è scattato: nella stagione 2015/16 è infatti nata la famosa #larezzochepiace. In un momento storico in cui, in molti ambienti sportivi, le vecchie generazioni la facevano da padrone, con Massimo Tucci abbiamo deciso di puntare sulle atlete più giovani attingendo anche dal vivaio della Stella Azzurra che, quell’anno, aveva chiuso i battenti. Avendo nel frattempo costruito il nostro settore giovanile con Primavera, Giovanissime e Piccoli Amici, anche in Serie C abbiamo fatto debuttare ragazze di 15/16 anni. Una decisione presa nel corso di un’estate in cui ho dato inizio alla ‘mia rivoluzione’, grazie soprattutto all’appoggio di Massimo Tucci che mi ha sempre sostenuta anche quando non comprendeva appieno le mie idee. Devo dire che alla fine la fortuna mi ha sempre dato ragione, mettiamola così, i fatti sono sempre arrivati dalla mia. Quella è stata una bella stagione e le ragazzine in cui avevo creduto hanno fatto un campionato meraviglioso stazionando sempre ai piani nobili del girone e classificandosi quinte. L’estate successiva abbiamo richiesto il ripescaggio e l’abbiamo ottenuto con 52 punti. Siamo state criticate da tutta la Toscana, ma non importa: l’anno scorso abbiamo fatto un gran campionato (ottavo posto girone B della serie B, ndr) inserendo in rosa qualche nuovo innesto, ma tenendo sempre fede alla nostra politica. Quando andiamo a cercare qualche atleta da fuori, non miriamo al fenomeno: andiamo a cercare ragazze mature e vogliose di riscatto per inserirle in una società capace di star loro accanto. Non sempre è stato facile, ma devo ammettere dopo tanti anni di lavoro, lo zoccolo duro dell’Arezzo, ragazze che per me sono come figlie,  mi ha dato fiducia ad occhi chiusi. Abbiamo sempre ascoltato le esigenze delle nostre giocatrici e le abbiamo incoraggiate a fare, sia in campo che fuori, ciò che più amavano.

Dopo il bel campionato della scorsa stagione, l’Arezzo si trova ora a lottare per i tre soli posti che contano. Si aspettava tale situazione ad inizio campionato e, se no, come cambiano ora gli obiettivi della società?

Anche quest’anno ci siamo dovuti rimboccare le maniche. All’inizio dell’estate ci siamo trovati senza una casa e con la necessità di rinnovare buona parte dello staff. Nonostante la riforma, non ci siamo però tirati indietro: io so la squadra che ho costruito, so quanto ha lavorato lo staff per tutta l’estate e non smetterò mai di ringraziarlo perché tutti si sono impegnati tantissimo. Dopo le prime due partite di Coppa con il Florentia, in cui abbiamo preso due belle bastonate, sono entrata nello spogliatoio e ho detto alle ragazze una cosa importante: ‘ so di aver costruito una squadra che, se solo lo vuole, può ambire a  vincere il campionato, ma deve farlo con la forza, il cuore e la passione perché in campo bisogna portare tutto’. Mi pare chiaro che il nostro obiettivo sia quello di mantenere la categoria rientrando nella nuova serie B. Passare dalla C alla B è stato un passo importante ci ha dato modo di uscire dalla Toscana e di conoscere delle belle società, e vogliamo proseguire per questa strada.

Il vostro è  veramente un bel campionato e ora siete a 6 punti dalla capolista C.F. Florentia che, con la partita in meno giocata dall’Arezzo, potrebbero anche diventare 3.

Sì, ma parliamone. La CF Florentia ha una squadra davvero valida: è una bella società e nutro molta stima per il suo presidente. A me le guerre non piacciono, sono per la meritocrazia e sono davvero contenta che la Toscana stia lavorando a livelli così alti. E poi io non sono la persona più adatta a parlare di calendari e tabelle. Le partite me le vivo dalla tribuna senza troppe strategie anche in questo anno di transizione. Naturalmente occupiamo un’ottima posizione ed io cercherò di far arrivare la squadra ancora più in alto. Ogni società ha il suo personale imprinting ed io dico sempre che, essendo aretine dobbiamo comportarci come tali anche in campo portando, sul rettangolo verde, la genuinità e la grinta che ci contraddistinguono. Chiamarci ‘Arezzo’ è un grande onore e il nostro compito è quello di portare in giro la storia, le origini e l’identità della nostra città. Voglio che, al nostro arrivo, la gente possa dire: ‘questa è l’Arezzo, chi altri potrebbe essere?’ Non chiedo mai alle ragazze di vincere a tutti i costi, ma continuo a ripetere loro di vivere giorno per giorno e di divertirsi. Ci tengo che esprimano un bel gioco, e  credo che un gioco come il nostro, seppur talvolta penalizzante, si veda poco nel calcio femminile di oggi.

Milena Bertolini ha voluto uno stage congiunto della Nazionale Femminile con l’Under 23. In quest’ultima rappresentativa è stata chiamata, meritatamente, l’attaccante amaranto Costanza Razzolini, autrice tra l’altro di uno strepitoso gol, contro il Luserna, che ho definito alla Weah. Com’è la situazione contrattuale di Costanza Razzolini?

Attualmente è in prestito dalla Fiorentina Women’s, come lo era Isotta Nocchi l’anno scorso. Costanza è una ragazza che mi ha colpito fin da subito in modo positivo proprio per la persona che è. E’ un’ottima giocatrice, ma di primo acchito non sono solita guardare quanto un’atleta sia brava a calcio: al giorno d’oggi credo sia molto importante valutare anche aspetti quali la testa e la maturità. Alle mie calciatrici dico sempre: ‘Ragazze, vi voglio belle, brave e intelligenti’. Il calcio ti permette di studiare e, vista la situazione italiana del mercato del lavoro, esorto sempre le ragazze a studiare e giocare a calcio perché, fortunatamente, una cosa non esclude l’altra. Quest’anno ho preso da fuori delle ragazze che ancora frequentano le superiori, le abbiamo iscritte a scuola e abbiamo nominato un referente scolastico: se si vuole lavorare con atlete giovani occorre seguirle a trecentosessanta gradi.

Isabella Carta, che mi sembra brava, è una calciatrice vostra?

Isabella Carta è arrivata a settembre dall’Oristano. In campo è brava, ma nella vita dimostra una maturità e una capacità di gestione incredibili. Il nome di Isabella mi era stato suggerito e, pensate, la stessa sera che Carta ha accettato la mia proposta, ho chiuso anche con Razzolini. A dire il vero la rosa di quest’anno l’avevo chiusa da un po’, ma dopo il primo match di Coppa Italia avevo notato che qualcosa ancora mancava. In men che non si dica si è presentata l’occasione di prendere Costanza ed Isa e io mi sono detta: ‘Perché no? Inserendo loro faccio un bel regalo a tutta la squadra’. A volte mi sento dire che la scorsa stagione non ho premiato le ragazze per essere rimaste in categoria, così puntualmente rispondo che il loro premio è stato la squadra che ho allestito per quest’anno proprio in vista della riforma dei campionati.

Il calcio femminile sta vivendo in Italia una vera e propria rivoluzione. Come vede, o si augura, il futuro sviluppo di questo sport al femminile e quali sono le basi da cui lei partirebbe?

Se oggi anche in Italia il movimento del calcio sta crescendo è, in primis, per i sacrifici delle società come la mia. Siamo in tanti ad auspicarci un maggior aiuto federale, almeno in termini di organizzazione e gestione dei calendari e dei campionati. Io non sono un presidente politico e non lo sarò mai, ma credo che il calcio rappresenti molto la situazione dell’Italia e forse nulla meglio del movimento calcistico può rispecchiarla. A parer mio, il primo passo da compiere verso una maggiore legittimazione del calcio femminile non è quello dell’equiparazione degli stipendi, che nessuna ragazza pretende, ma quello di riconoscere la professionalità delle calciatrici. Occorre renderle professioniste a tutti gli effetti garantendo loro servizi e strutture adeguati e sostenendo le società in questo processo.

Cosa ci può dire del tecnico Marx Lorenzini?

Per la panchina ho vagliato almeno una ventina di suggerimenti, ma mister Lorenzini è stato l’unico allenatore che ho voluto e corteggiato. Dopo aver lavorato con Manuela Tesse e Nazzarena Grilli, ho incontrato tantissime persone che avrebbero voluto sedere sulla panchina amaranto. Ma invece di scegliere un tecnico che desiderava questo incarico, ne ho scelto uno che neppure ci conosceva. Marx è un allenatore giovane e il nostro è un ambiente di giovani che dà a chiunque desideri collaborare la possibilità di crescere. Ad esempio la nostra preparatrice atletica è una ragazza di 21 anni (Sofia Marcantoni, ndr) che si è laureata in scienze motorie la scorsa settimana e che, naturalmente, si è messa in gioco vincendo questa sua prima sfida professionale. A Marx, che era invece alla sua prima esperienza con il calcio femminile, ho detto soltanto una cosa: ‘allenale come uomini, ma trattale come donne’. Dopodiché, per me, quella dell’allenatore è una figura intoccabile: deve avere il sostegno di tutta la società e le ragazze, a cui cerco sempre di insegnare il rispetto dei ruoli, devono sapersi affidare a lui. Sono sempre stata dell’idea che se lo staff di una squadra è unito, i risultati si vedono. Del resto, la nostra società ha un impronta molto familiare e mi ricorda l’azienda dei miei nonni nel settore dell’abbigliamento. Ma sono certa che, se anche domani dovessimo raggiungere la Serie A, noi continueremo ad essere una grande famiglia.

Com’è  il tifo aretino?

Premetto che l’Arezzo calcio femminile è una realtà aperta a tutti, giovani e meno giovani, uomini e donne di qualsiasi età. In tribuna la domenica abbiamo anche i nonni delle nostre atlete a vedere le partite. Ci seguono tutti con passione e, anche durante la settimana, ricevo tanti messaggi di complimenti. Al derby contro la Grifo Perugia c’erano 300 persone sugli spalti: la città ama questo sport e sostiene le ragazze. Io penso che Arezzo sia una delle piazze più belle in Italia a livello di calcio femminile. L’80% degli aretini segue assiduamente i risultati della prima squadra e questo è anche un po’ merito nostro: grazie alle prestazioni che esprimiamo e alle iniziative che inventiamo siamo riusciti a far innamorare i nostri concittadini. Anche a livello di comunicazione abbiamo sempre cercato di essere dei pionieri: in serie C già facevamo gli highlights e il telecronista della tv locale a cui ci appoggiamo è diventato, in tre stagioni, il nostro primo tifoso. Anche i quotidiani, sia cartacei che online, ci seguono passo dopo passo, e ci sono ben due televisioni del territorio che ci dedicano una trasmissione settimanale.

Ringraziando la presidente Chiara Tavanti per la sua disponibilità, porgiamo un grandissimo augurio per tanti successi e soddisfazioni, da parte mia e di tutto lo staff di Calcio Femminile Italiano.

Credit Photo: ACF Arezzo

La Florentia vince contro la Lavagnese e chiude il 2017 da capolista

La Florentia torna a vincere in campionato in occasione dell’importante incontro con la Lavagnese e chiude il 2017 imbattuta e in testa alla classifica del Girone A. Contro le liguri le rossobianche giocano una partita di ottimo livello: nel primo tempo chiudono sul 3 – 0, mantenendo sempre il controllo del match e non concedendo quasi nulla alle avversarie.

 Nel primo tempo le rossobianche entrano subito in partita con Boralda Aliaj in grande spolvero. Al 3’ proprio la numero 20 della Florentia impegna Ferrari con un tiro dalla distanza. Due minuti dopo ci prova ancora Aliaj, ma il portiere della Lavagnese è attento. Al 7’ si affaccia in attacco la Lavagnese, ma le bianconere non impensieriscono Valgimigli, brava a uscire in anticipo sull’attaccante. All’11’ ci prova anche Cafferata, ma Valgimigli attenta blocca con sicurezza. Al 13’ la Florentia torna in attacco, lancio millimetrico di Baroni, Nocchi controlla il pallone con classe, scarica il destro ed è bravissima Ferrari a deviare in angolo. Sul corner Tona stacca più in alto di tutte e prende in pieno la traversa. Non mollano le rossobianche, continuano a macinare gioco e al 24’ arriva il meritato vantaggio: Vicchiarello fa correre Ceci sulla fascia destra, la n.6 rossobianca fa partire un cross teso in mezzo all’area dove è appostata Pompignoli che devia di testa e sigla l’1-0. Dopo due minuti la Florentia è ancora in attacco, sempre con Aliaj, in grandissima forma, che ci prova da fuori, Ferrari è ancora attenta e devia in angolo. Al 29’ arriva il raddoppio: calcio d’angolo di Vicchiarello, Baroni è pronta sul secondo palo a insaccare con il colpo di testa che colpisce prima la parte bassa della traversa e poi supera la linea. Monologo rossobianco nel primo tempo: al 35’ arriva il colpo del KO, ancora Aliaj fa partire un gran tiro, Ferrari compie un miracolo, ma Tona è pronta sulla ribattuta e col sinistro firma il 3 – 0. Sul finale di primo tempo, la Lavagnese ci prova con Spaccamonti, ma il tiro esce di poco sopra la traversa senza creare eccessivi pericoli per la porta difesa da Alice Valgimigli.

Nella ripresa la Florentia ritorna in campo determinata, al 50’ Lotti recupera una palla a centrocampo, si invola sulla sinistra, entra in area e viene messa a terra. L’arbitro fischia il calcio di rigore, si incarica della battuta Vicchiarello che con freddezza sigla il 4 – 0. Le rossobianche sono in pieno controllo del match, la Lavagnese non riesce a reagire e si fa notare Nocchi, fresca di convocazione in nazionale U23, con un bel dribbling in area e un sinistro che si spegne di poco fuori. Al 69’ Pompignoli sfiora il raddoppio con un tiro dal limite dell’area che colpisce la parte alta della traversa, con Ferrari battuta. L’azione scatena la reazione della Lavagnese che per dieci minuti riesce a prendere il controllo della manovra, Nietante e Cama ci provano dalla distanza senza successo, ma il goal della bandiera bianconera arriva al 78’ con Garramone che su punizione dal limite fulmina l’incolpevole Valgimigli. La partita si chiude con un’ultima occasione sul piede di Irene Mazzella, subentrata a Pompignoli, il tiro al volo però viene smorzato e Ferrari controlla.

La Florentia chiude il 2017 imbattuta e capolista del Girone A della Serie B a quota 33 punti, seguita da Arezzo (27) e Novese (25), vincenti con Romagnano e Molassana. Ora le rossobianche osserveranno il turno di riposo per poi iniziare il 2018 in trasferta a Perugia il 7 gennaio.

“Abbiamo ottenuto quello che volevamo in una partita molto delicata” commenta Mister Ilic Lelli “Abbiamo gestito bene la palla e siamo passati subito in vantaggio, era fondamentale per noi questa prestazione dopo una settimana molto dispendiosa fisicamente con la partita di Lucca nel fango e quella a Empoli, giocata a ritmi molto alti. Ci godiamo un po’ di meritato riposo, giusto qualche giorno prima di ripartire con la preparazione per le gare di gennaio. Sono contento del lavoro svolto finora dalle ragazze, dobbiamo continuare così e inizieremo a pensare alla classifica a maggio!”

C.F. Florentia – Lavagnese 4-1

C.F. Florentia: Valgimigli A., Rodella, Baroni, Tona, Ceci, Aliaj, Lotti, Vicchiarello, Gnisci (87’ Valgimigli G.), Nocchi (61’ Abati), Pompignoli (81’ Mazzella)

Lavagnese: Ferrari, Belloni, Oliva, Cafferata, Pascotto, Cama, Garramone, Spaccamonti (51’ Rocca), Giuffra, Nietante, Rollero (72’ Gardel)

Tabellino: 24’ Pompignoli, 29’ Baroni, 35’ Tona, 50’ Vicchiarello ( R ), 78’ Garramone
Terna arbitrale: Direttore di Gara Sig. Marchioni (Rieti). Primo Assistente Sig.ra Cucciniello (Arezzo). Secondo Assistente Sig.ra Gelli (Prato)

Credit Photo: Comunicato Stampa (CF Florentia)

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