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Roma-Inter, nella poule scudetto è sfida tra le inseguitrici della Juventus. Il turno si apre sabato con Napoli-Lazio

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dopo la due giorni dedicata alla Coppa Italia Frecciarossa, con Roma e Juventus che hanno conquistato la finalissima in programma a metà maggio, il focus si sposta nuovamente sul campionato per la seconda giornata della seconda fase. Il turno si aprirà sabato e si chiuderà lunedì con le sfide della poule salvezza Napoli-Lazio e Como-Sassuolo (diretta su DAZN e Rai Sport), domenica spazio a Roma-Inter e Milan-Juventus, i big match della poule scudetto. Per celebrare la Giornata internazionale dei diritti delle donne, su tutti i campi sono previste delle iniziative contro la violenza digitale di genere, fenomeno che continua a essere ancora troppo diffuso, soprattutto sui social network.

POULE SCUDETTO. Domenica la Juventus punta a fare un altro passo verso il sesto titolo della sua storia. Molto dipenderà dal risultato di Roma-Inter, il confronto tra le sue inseguitrici in programma domenica alle 12.30 allo stadio ‘Tre Fontane’. L’Inter, seconda a -10 dalla vetta (con una partita in meno), andrà a caccia della seconda vittoria consecutiva con le giallorosse per mantenere in vita le speranze di rimonta. Ma l’undici di Alessandro Spugna vuole rialzarsi dopo il ko rimediato nell’ultimo turno in casa della capolista per agganciare le nerazzurre.

Sul cammino della capolista ci sarà invece il Milan, intenzionato nella gara in programma domenica alle 18 a vendicare il 6-0 rimediato nell’ultimo incrocio con le bianconere, in cui Cristiana Girelli ha messo a segno la prima delle sue due splendide triplette stagionali. Il Diavolo è reduce da quattro sconfitte di fila con la Juve, che è l’avversaria che l’ha battuto più volte e contro cui ha subito più gol (37).

PROGRAMMA
Domenica ore 12.30 (stadio ‘Tre Fontane’, Roma): Roma-Inter
Domenica ore 18 (Centro sportivo ‘Vismara’, Milano): Milan-Juventus
Riposa: Fiorentina

CLASSIFICA
Juventus 48 punti
Inter 38
Roma 35
Fiorentina 29
Milan 26

POULE SALVEZZA. Da una capolista all’altra. A dare il via alla giornata sarà la Lazio, al comando della poule salvezza con una lunghezza di vantaggio coppia formata da Como e Sassuolo. Le biancocelesti sono una delle formazioni più in forma del momento e, dopo aver centrato quattro vittorie e un pareggio nelle ultime cinque uscite, sabato alle 15 andranno a caccia del terzo successo di fila sul campo del Napoli. Le azzurre cercano invece punti pesanti per distanziare ulteriormente la Sampdoria, ultima a -2 dalla squadra allenata da David Sassarini.

Lunedì alle 19 i riflettori si sposteranno sullo stadio ‘Frerruccio’ di Seregno per Como-Sassuolo, appaiate a quota 22 punti. Obiettivo riscatto per le padrone di casa, che hanno perso le ultime quattro partite di campionato e le ultime due sfide con le neroverdi. Saranno 90 minuti caratterizzati dallo scontro generazionale tra Zara Kramzar (classe 2006) e Daniela Sabatino (1985), le migliori in campo nelle ultime uscite delle due squadre.

PROGRAMMA
Sabato ore 15 (stadio ‘Piccolo’, Cercola): Napoli-Lazio
Lunedì ore 19 (stadio ‘Ferruccio’, Seregno): Como-Sassuolo
Riposa: Sampdoria

CLASSIFICA
Lazio 23 punti
Como 22
Sassuolo 22
Napoli 10
Sampdoria 8

Sebastian De La Fuente dopo la Coppa Italia punta all’Europa

credit photo: Emanuele Colombo - photo agency Calcio Femminile Italiano

La partita di ritorno delle semifinali di Coppa Italia tra Fiorentina e Juventus (che le gigliate hanno giocato in trasferta a Biella) si è conclusa con il risultato di 1-0 per le padrone di casa grazie al gol di Emma Stolen Godo (il primo in bianconero della norvegese proveniente dal Valerenga) al 25′ del primo tempo. Il mister Sebastian De La Fuente, intervistato nel post partita, ha parlato dei 180 minuti giocati dalla sua squadra nelle due gare di Coppa Italia. Le prestazioni delle Viola sono state, a suo parere, buone considerando anche l’alto lignaggio delle avversarie. Le sue ragazze sono scese in campo intenzionate a dare il massimo e lo hanno dimostrato creando tanto. E’ mancata un po’ di precisione sotto rete che avrebbe probabilmente portato al gol utile per tenere aperto il discorso qualificazione.

Se andiamo a vedere i 180 minuti penso che abbiamo fatto due buone prestazioni, due buone partite contro una squadra che sta dominando il campionato e quindi, sicuramente, venire qua e cercare di essere protagonista per noi era importante. Quella determinazione che hai visto nella ragazze, quella voglia di vincere è fondamentale per quello che verrà: riguardo oggi dico che sì, ci è mancato il gol. Abbiamo creato tanto, abbiamo giocato bene nei nostri punti di forza, ci è mancata la rete che riaprisse la partita: penso che un gol avrebbe potuto riaprire tutto il discorso qualificazione“.

La Fiorentina, ormai fuori dalla Coppa Italia, si porta a casa quella consapevolezza dei propri mezzi che è necessaria per proseguire il proprio cammino in poule scudetto in maniera fruttuosa. L’obiettivo finale è ben chiaro: si punta a conquistare uno dei primi tre posti in classifica di serie A così da poter, nella prossima stagione, competere in quel palcoscenico pieno di nuovi stimoli che è l’Europa. Per far ciò, l’aspetto mentale è fondamentale: bisogna calcare il manto verde con le fiamme negli occhi e pronte a conquistare più punti possibile. “Consapevolezza che questa è la determinazione che dobbiamo avere, questa è la voglia di essere protagonisti che dobbiamo avere, consapevolezza dei nostri mezzi che sono tanti, oggi lo abbiamo dimostrato. Dobbiamo, però, essere anche più concreti al momento del gol: questa è la cosa che ci è mancato in queste partite. In questi scontri da dentro o fuori come sono quelle della Poule Scudetto, i punti pesano tanto e sono molto importanti. Dobbiamo lavorare per migliorare questa situazione, però delle ultime partite di questa Fiorentina dico che questa voglia, questa determinazione è quella che vorremmo vedere da qua alla fine del campionato”.

Lindsey Thomas post Juve vs Fiorentina: “Ora puntiamo al trofeo!”

Photo Credit: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Juventus Women si è portata a casa non i tre punti, bensì la finale di Coppa Italia contro la Roma, superando la Fiorentina con una vittoria di misura per 1 a 0. La formazione allenata da Massimiliano Canzi ha giocato un primo tempo in cui è stata messo a segno la rete decisiva che ha chiuso il match, e una ripresa in cui le calciatrici hanno difeso il risultato maturato e hanno dunque raggiunto l’obiettivo. A commentare questo risultato è stata Lindsey Thomas in conferenza post-partita.

La calciatrice francese, che ha iniziato il match da titolare sulla fascia, ha commentato il suo costante immedesimarsi in un ruolo che non è il suo, quello del difensore, che è arrivato a un punto in cui è soddisfatta di sé, del suo percorso con la maglia bianconera e di quello che sta facendo in quella porzione di campo che prima non aveva mai conosciuto così da vicino: «Sono soddisfatta di come mi sono adattata in questo nuovo ruolo, dopo qualche mese mi trovo bene; ho imparato a difendere, partendo da un ruolo di attacco», ha dichiarato. Sicuramente il passaggio da un ruolo offensivo, quello naturale e con cui ci si è affermate, a uno difensivo ha una serie di difficoltà da superare, e pare che Thomas ci stia riuscendo. La sua, contro la Fiorentina, è stata una buona prestazione, caratterizzata da una grande attenzione e da una sempre più concreta precisione negli interventi di chiusura sulle avversarie e di costruzione del gioco, nonché di fraseggio a centrocampo.

La giocatrice si è perciò focalizzata sulla partita appena vinta contro le gigliate di Sebastian De La Fuente, un match che aveva il sapore del “match della stagione” per via della sua importanza in chiave qualificazione, essendo una partita secca e addentro o fuori. Le bianconere hanno ben chiaro qual è l’obiettivo sul fronte della Coppa Italia, e la giocatrice ha dunque affermato che la Juventus preparerà la sfida per dare il massimo, per farsi trovare pronta e per portarsi a casa il trofeo in una sfida che è sempre speciale: «Sono contenta anche della partita di oggi: in generale, questo è un anno positivo. Adesso pensiamo alla Finale, che è sempre una partita speciale, in cui vogliamo regalare spettacolo: prepareremo la sfida come abbiamo sempre fatto, vogliamo senz’altro portare a casa il trofeo, quindi saremo senza dubbio pronte a una sfida che è sempre bella da vedere.»

Nazionale U17 Femminile, è arrivato il momento: parte il Round 2 in Croazia. Lo speciale disponibile su Vivo Azzurro TV

Ci siamo: domani alle 14,30, in Croazia – e precisamente a Dugopolje – partirà la nuova avventura europea della Nazionale femminile Under 17. Fino a venerdì 14 marzo sarà Round 2, ovvero la seconda fase di qualificazione all’ultimo atto del torneo continentale di categoria. L’obiettivo delle ragazze di Selena Mazzantini è quello di vincere il girone a quattro squadre – che comprende anche le padrone di casa della Croazia e la Cechia – per ottenere così il pass per le Isole Faroe, dove a maggio si disputerà la fase finale del campionato europeo.

“Sarebbe il giusto riconoscimento per queste ragazze: se lo meritano” commenta fiduciosa la stessa selezionatrice. Parole pronunciate davanti alle telecamere di Vivo Azzurro TV, in uno speciale disponibile sulla piattaforma per ripercorrere tutto il cammino intrapreso da settembre a oggi, dal torneo di Gradisca fino alla vittoria del Round 1, proiettandosi a questo nuovo quadrangolare che si disputerà nuovamente in Croazia, esattamente come nel primo passaggio ufficiale della stagione.

Nel video disponibile su Vivo Azzurro TV, le interviste a Mazzantini e alle sue ragazze, con la speranza che questo Round 2 possa essere “un ricordo da portarci dentro. Anche quando saremo più grandi…” come ha ammesso, emozionandosi, Caterina Venturelli, una delle venti convocate per questa nuova avventura europea.

 

L’ELENCO DELLE CONVOCATE

Portieri: Matilde Robbioni (Inter), Viola Sossai (Juventus);
Difensori: Elisa Bertero (Juventus), Martina Bressan (Inter), Sofia Pomati (Milan), Francesca Randazzo (Sassuolo), Sara Terlizzi (Roma), Caterina Venturelli (Sassuolo), Sofia Verrini (Inter);
Centrocampiste: Benedetta Bedini (Fiorentina), Rachele Giudici (Inter), Stella Ieva (Fiorentina), Angelica Montaperto (Milan), Valentina Piccardi (Juventus), Giulia Robino (Inter);
Attaccanti: Anna Copelli (Juventus), Giulia Galli (Roma), Morena Gianfico (Napoli Femminile), Martina Romanelli (Inter), Lucrezia Sasso (Inter).

Staff – Coordinatore Nazionali Giovanili Femminili: Enrico Sbardella (dal 10 marzo); Tecnico: Selena Mazzantini; Metodologo: Fabio Andolfo; Assistente tecnico: Mauro Girini; Preparatore atletico: Nicolò Marco Brigati; Preparatore dei portieri: Riccardo Ventrella; Match analyst: Igor Graziani; Medici: Gloria Modica e Alessandro Galati; Fisioterapista: Federica Nappo Quintiliano; Nutrizionista: Barbara Filosini; Tutor scolastico: Alessandro Milani; Segretario: Elena Moretti

UEFA Women’s Under 17 Championships, Round 2 
Programma del Gruppo A3

Prima giornata (sabato 8 marzo)
Ore 12: Croazia-Cechia (Hrvace)
Ore 14.30: ITALIA-Georgia (Dugopolje)

Seconda giornata (martedì 11 marzo)
Ore 12: ITALIA-Croazia (Hrvace)
Ore 14.30: Cechia-Georgia (Dugopolje)

Terza giornata (venerdì 14 marzo)
Ore 12: Cechia-ITALIA (Dugopolje)
Ore 12: Georgia-Croazia (Hrvace)

 

 

Il Consiglio della FIFA istituisce due nuove competizioni per club: FIFA Women’s Champions Cup dal 2026, Coppa del Mondo dal 2028

Credit Photo: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il Consiglio della FIFA ha ufficializzato le tempistiche e i format delle nuove competizioni mondiali per club. Nel 2026 si disputerà la prima edizione della FIFA Women’s Champions Cup, a cui parteciperanno le vincitrici delle competizioni internazionali di ogni confederazione: quest’anno, tra l’altro, ogni confederazione per la prima volta incoronerà un campione continentale. Fase preliminare con due turni a eliminazione diretta, a cui farà seguito la Final Four in sede unica dal 28 gennaio al 1° febbraio.

Nel 2028, invece, si giocherà la prima edizione della Coppa del Mondo per Club femminile, con la partecipazione di 19 club: alla fase di spareggio parteciperanno sei club in rappresentanza di AFC, CAF, Concacaf, CONMEBOL, OFC e UEFA. Le tre vincitrici passeranno alla fase a gironi e si uniranno ad altri 13 club: l’AFC, la CAF, la Concacaf e la CONMEBOL avranno ciascuna due posti diretti, mentre la UEFA ne avrà cinque. La fase a gironi prevede quattro gruppi da quattro, con le prime due squadre di ogni gruppo che passeranno alla fase a eliminazione diretta.
Tutte le partite, dalla fase di spareggio alla finale, si svolgeranno in una sede neutrale che verrà stabilita dalla FIFA.

“Il calcio femminile ha raggiunto nuovi livelli a livello di squadre nazionali e ora è giunto il momento di competizioni globali che mettano in mostra i migliori club di tutto il mondo – ha dichiarato il presidente FIFA Gianni Infantino -. Queste competizioni FIFA stimoleranno la crescita, ispireranno le atlete, creeranno nuove rivalità, coinvolgeranno più fan e incoroneranno eroi da tutto il mondo”.

Nazionale A Femminile – Ranking FIFA: l’Italia perde una posizione e scivola al 14° posto, gli Stati Uniti restano in testa alla classifica

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Reduce dal successo con il Galles e dalla sconfitta casalinga con la Danimarca nelle prime due gare della seconda edizione della Women’s UEFA Nations League, la Nazionale Femminile ha perso una posizione scivolando al 14° posto del Ranking FIFA. Le Azzurre sono state scavalcate dall’Islanda, in una classifica guidata sempre dagli Stati Uniti – nonostante la sconfitta con il Giappone nella SheBelieves Cup – davanti a Spagna e Germania.

Nella top ten il balzo in avanti più rilevante è proprio quello del Giappone, che ha guadagnato tre posizioni tornando dopo quasi dieci anni al 5° posto alle spalle dell’Inghilterra, mentre hanno perso una posizione Svezia (6ª), Canada (7°) e Brasile (8°). Sono stati 127 gli incontri internazionali disputati, con Gibuti che ha fatto il suo ingresso nella classifica mondiale attestandosi al 195° posto. Il prossimo Ranking FIFA sarà pubblicato il 12 giugno.

 

 

Veronica Bernardi, Hellas: “Verona città stupenda, Ibra il mio idolo. Hobby? Mi piace cucinare”

Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Verona – Nuovo appuntamento con ‘Viste da vicino‘ il format di interviste gialloblù in cui le protagoniste sono le ragazze della Prima squadra dell’Hellas Verona Women.

Nona puntata dedicata a Veronica Bernardi, attaccante romagnola classe 2005. Dal giardino di casa insieme a suo fratello, fino all’Hellas Verona Women, passando per Cesena e Roma, Veronica ci ha raccontato della sua passione per il calcio, il suo rapporto con le compagne e della stagione che sta vivendo.

Come hai iniziato a giocare a calcio? “Ho iniziato a giocare con mio papà Franco e con mio fratello Manuel. All’inizio, visto che ero piccolina, mi lasciavano in porta a parare, poi sono cresciuta e ho iniziato un po’ a giocarmela anche io (ride ndr). Quando ho imparato a gestire il pallone mio padre è passato in porta, e così io e mio fratello ci sfidavamo a fare uno contro uno”.

La tua famiglia segue il calcio? “Mio padre è il tipico che dice sempre ‘se solo non mi fossi fatto male…’ (ride ndr), mentre mio fratello ha giocato anche in Serie B con il Cesena. Invece, mia mamma Antonella, pur supportandomi avrebbe voluto forse vedermi meno in campo. È sempre preoccupata per gli infortuni e quando nota che ho qualche ematoma è subito pensierosa. Tutta la mia famiglia però mi ha sempre seguita nel mio percorso”.

In occasione di una tua intervista post partita hai dedicato il gol a tuo fratello, che rapporto avete? “Ho sempre giocato con lui, fin da quando ero piccola nel giardino di casa. Grazie a lui ho imparato davvero a puntare e superare l’avversario. Per me lui è sempre stato il più forte in assoluto, quindi mi dico sempre che se sono riuscita a scartare lui posso scartare chiunque si trovi davanti a me. Negli ultimi due anni fuori casa, nei quali nessuno è mai riuscito a venire allo stadio a vedermi, lui è sempre stato una costante e mi ha sempre detto di credere in me stessa, perché solamente così avrei potuto farcela. È sempre il primo a darmi fiducia, capendo quando ne ho bisogno e comprendendo i momenti che vivo. Mi manca molto. Siamo sempre stati l’uno la spalla dell’altra. Ogni volta che faccio un gol mi scrive e mi chiede di farne ancora di più, perché sa che così può spronarmi a dare il meglio. Lui in questo momento vive a Cesena; facendo il vigile del fuoco non sempre riesce a seguire le mie partite, ma con la testa è sempre lì, il suo primo pensiero appena può è rivolto a me”.

In che squadra hai iniziato a giocare? “La mia prima vera squadra è stata il Gatteo, dove giocavo con i maschi. Mi sono trovata benissimo fin da subito, anche perché non mi hanno mai trattata diversamente in quanto ragazza, forse perché facevo tanti gol ed ero più alta di loro. Mi sono sempre sentita apprezzata. Poi, dopo l’esperienza al Gatteo, sono andata a giocare al Castelvecchio, squadra che l’anno dopo è stato acquisita dal Cesena. A Cesena sono rimasta dagli undici fino ai diciassette anni. Lì ho giocato sempre come attaccante. O meglio, ho fatto per qualche mese la centrocampista, ma credo che l’allenatore abbia capito subito che la mia tendenza era quella di avanzare in campo verso la porta avversaria (ride ndr). Dopo il Cesena sono andata a giocare nella Capitale”.

Com’è stato trasferirsi alla Roma? “Mi si è aperto un mondo. Non ero abituata ai comfort di una squadra professionistica. Ci ho messo un po’ a capire che tutti quelle attenzioni erano necessarie affinché potessi rendere al massimo delle mie potenzialità”.

Come è stato invece trasferirsi all’Hellas? “Appena mi è stato proposto di venire al Verona non ci ho pensato neanche un secondo. Conoscevo la storia di questa squadra e sapevo che anche qui avrei trovato la stessa professionalità di Roma, un ambiente che mi avrebbero permesso di crescere. Ho sposato il progetto da subito. Non appena arrivata ho iniziato a condividere un appartamento con altre cinque compagne di squadra, ragazze che avevo conosciuto due giorni prima. Mi sono sentita subito a mio agio, abbiamo legato immediatamente. Mi trovo molto bene con loro, anche perché non mi piace tanto stare da sola e loro sono la compagnia perfetta”.

Se dovessi scegliere il tuo luogo preferito di Verona? “Mi piace moltissimo vedere Verona dall’alto, quindi direi Castel San Pietro. In quel piazzale ho anche lasciato volare una lanterna cinese insieme a Marty (Duchnowska ndr), chiedendo il desiderio di riuscire a sbloccarmi in campionato. La partita successiva? Doppietta contro il Pavia. Io e Martyna abbiamo due caratteri apparentemente simili, siamo in sintonia nel modo di pensare. Abbiamo anche molte cose in comune: abbiamo iniziato entrambe a giocare con i nostri fratelli, ci piace cucinare, viviamo allo stesso modo la competizione. Non ho mai pensato a lei come a una mia rivale per il posto da titolare, anzi, se gioca lei vuol dire che lo ha meritato in settimana con gli allenamenti”.

Il tuo ricordo più bello finora legato al calcio qual è? “Probabilmente quando sono andata a giocare contro l’Atletico Madrid con la Roma. In quel momento mi sono sentita davvero importante accanto a giocatrici veramente forti. Prima di scendere in campo, non posso negarlo, ero un po’ emozionata”.

Chi è il tuo idolo? “Mi piace tanto Ibrahimovic, e mi dispiace non averlo mai potuto vedere giocare dal vivo. Mi piace la sua determinazione e forse anche la sua autostima, oltre che il suo personaggio, mi sembra una persona sempre positiva. Mi sono innamorata del suo goal in rovesciata da quaranta metri contro l’Inghilterra. Cioè, quel gol puoi farlo solamente se sei un po’ ‘matto’ come Ibra (ride ndr)”.

E invece, tra le tue compagne, chi è il tuo riferimento? “Peretti senza dubbio, il capitano. Lei sa quando io ho bisogno di una spinta, è sempre bravissima a capire i momenti. Mi parla spesso, mi scrive quel messaggio, mi fa capire che sono importante per questa squadra. Ad inizio campionato, appena arrivata, mi ha proprio detto che ero la punta che serviva a questa squadra. Sentirsi apprezzate e ben viste dal proprio capitano è importante. Dopo il mio gol contro l’Arezzo mi ha taggato in una storia, facendomi i complimenti. Mi è venuto naturale abbracciarla… e io, solitamente, non sono molto brava a mostrare i miei sentimenti. Ho bisogno di sentire che le mie compagnie credono in me e nelle mie potenzialità. Anche Nicky (Costa ndr) e Mancu (Mancuso ndr) mi ricordano spesso che devo stare sul pezzo, perché sanno che ho delle capacità. Forse i sei gol arrivati in campionato finora sono frutto di questo. So che devo focalizzarmi e concentrarmi ancora di più, ascoltando il mister. Magari a volte sono sicura di me stessa fisicamente e tecnicamente, ma non ho la giusta autostima”.

E fuori dal campo? Quali sono i tuoi hobbies? “Principalmente mi piace stare con le mie compagne di appartamento a fare gruppo e cucinare. Cucinare credo sia la mia valvola di sfogo. E poi mi piace guardare film e serie su Netflix, un po’ come tutti. In futuro vorrei anche intraprendere un percorso di studio: ciò che studia Sara (Corsi ndr) mi piace molto, la possibilità di lavorare a stretto contatto con i bambini. È qualcosa che ti forma a diventare genitore, che ti fa diventare una persona migliore. Chissà magari un giorno… ma in questo momento voglio concentrarmi sul calcio”.

Qual è il tuo rapporto con la Nazionale? “Sono stata in Nazionale fino all’Under 19, partecipando a tutti i raduni dalla 15+. Quello della Nazionale è un altro ambiente nel quale ti senti veramente importante. Del resto vestire la maglia azzurra, cantare l’inno, sono emozioni incredibili. Qualche volta mi capita di ascoltare l’inno anche prima delle partite di campionato perché mi gasa, mi emoziona. Poi è chiaro che mi piacerebbe essere convocata in Prima squadra, ma so bene che è complicato”.

Cosa significa il calcio per te? “Il calcio per me è tutto. Mi ha permesso di viaggiare, di conoscere persone. Quando sono felice gioco, quando sono triste vado a giocare per essere felice. Quando sono arrabbiata? Vado al campo per sfogarmi. Il calcio è la mia vita, è ogni mia emozione. Tutto ciò che c’è di bello ogni giorno”.

Paolo Ruggeri, Res Roma: “Faccio un plauso alle mie ragazze, sono orgoglioso di tutte loro”

Credit Photo: Alessandra Marrapese - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
La Res Roma nell’ultimo turno di Serie B ha ceduto di misura, 1-2, alla capolista Ternana. A fine gara a parlare, presso i canali ufficiali del club, in casa Res è stato il tecnico delle capitoline Ruggeri che ha dichiarato:
“Fare un commento tecnico su questa partita non è semplice, perché è stata una partita particolare, dai forti contenuti emotivi. Solo chi era presente poteva rendersi conto. Le ragazze sono state brave mettendo in campo i principi di gioco e le loro qualità, giocando per lo più un buon calcio. Purtroppo giocavamo con la squadra prima in classifica, che è riuscita a sfruttare al massimo le distrazioni non solo nostre. Posso solo dire alle ragazze che per me il “POSSIBILE” oggi lo hanno raggiunto e devono essere serene, ed io sono orgoglioso di tutte loro, soprattutto di quelle che non ho potuto impiegare per scelte tecniche. Grazie alle ragazze e allo staff.”

Sara Gama is the New “Pizzaballa”, Juventus-Roma 4-3

Credit Photo: Diego Franchino

Mi stavo chiedendo da ore sul perché avessi un torcicollo al limite della sopportazione, il luogo in cui avevo preso freddo, la postura sbagliata con la quale avevo dormito, ma niente, tutto era perfettamente scoretto come sempre. Finalmente l’illuminazione nonché ispirazione per cominciare questo breve articolo. 

Tutta colpa di quei maledetti ed incredibili sei minuti del primo tempo di Juventus-Roma e di quei continui ribaltamenti di fronte che hanno stordito le mie povere vertebre ed il pubblico presente, incredulo di fronte a quattro gol in così breve tempo. 

Tutte le mie ipotesi su come sarebbe potuta terminare questa partita sono finite nell’indifferenziato. Non mi sarei aspettato di vedere dei gol così belli tutti in una volta sola.

Neanche il tempo di sorridere per la legnata sotto la traversa di Mathilde che porta in vantaggio la Juventus e di rimanere scioccati per l’immediato pareggio giallorosso con Moeka che subito la guerriera Emilie ne combina un’altra delle sue (meraviglie si intende) e con un diagonale potente ed angolato costruito con saggezza porta addirittura in vantaggio la Roma congelando le espressioni facciali del pubblico in un “No comment” diciamo così…. generalizzato. 

Chi ha deciso di scendere in quel momento dalle gradinate per una pausa “riflessiva” o per un caffè, si è perso solo 60 secondi dopo il pareggio bianconero con Cristiana che con un destro chirurgico beffa Isabella per il due a due che durerà fino a fine primo tempo.

Oggi i cognomi delle giocatrici non li metterò per giocare con chi avrà oggi la gentilezza di leggere ad indovinare di chi si tratta e di quale numero porti sulla maglia. I nomi delle splendide atlete che colorano questo bel campionato, andrebbero imparati a memoria.

Da qualche giorno, un modo per fare prima ed impararle tutte, lo hanno trovato creando finalmente un album di figurine completamente dedicato a loro e per chi vuole allenarsi in questa impresa ardua ma nobile oggi può farlo. Io l’ho praticamente finito, ma me ne manca una, solo una, introvabile anche nello scambio di doppie con gli amici… La Nr.84 non si trova da nessuna parte …Sara dove sei !!?? Nella prima edizione di questa raccolta hanno creato il nuovo Pizzaballa del 21° Secolo. E’ lei, la numero tre della Juve.

Mi piacerebbe disturbarla e farglielo notare, ma inizia il secondo tempo e lei è già seduta in tribuna assieme alle altre tre infortunate bianconere, Lisa, Viola ed Eva. Come sempre imperturbabile, seria, impassibile, istituzionale, non si scompone neanche dopo gli spettacolari gol che Cristiana confeziona nel secondo tempo se non con un applauso compiaciuto. Il doppio sorpasso juventino che avviene anch’esso nello spazio di altri sei minuti della ripresa per il definitivo 4 a 3 intervallato dal gol in mischia di Evelyn “la sentenza” ormai già al quinto gol rifilato alla Juve, sono di una fattura spettacolare.

La tripletta di Cristiana mette agli atti altre due pietre miliari di questa dolcissima avventura. Il suo centesimo gol personale in Serie A con la Juve e la conseguente duecentesima vittoria assoluta della Juventus in tutte le competizioni. 

La Capocannoniera di questa stagione e fautrice assieme alle sue compagne di quel +13 in Campionato sulla Roma che potrebbe aver già tolto una delle due concorrenti per il titolo, viene attesa fuori dallo stadio da un folto gruppo di tifosi che come in precedenza accaduto per Barbara e Mister Canzi, coinvolge la Nr.10 in un coro propiziatorio quanto mai probabile. “E se ne va, la capolista se ne va” con Girelli che saltellando sorridente e con il pallone tra le mani raggiunge il pullman per il rientro.

Si resta con i piedi ben piantati per terra, ma con un sogno che inizia a farsi largo. Testa bassa, fino alla fine.

 

Valentina De Risi, Salernitana: “Sconfitta amara, crescita del gruppo evidente”

Credit: Stefania Bisogno Photoagency Calcio Femminile Italiano

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