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La AS Roma supera facilmente la Sampdoria: i dati “Panini Digital” della 17a di Campionato

Credit Photo: Paolo Comba- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La 17° giornata della massima Serie A femminile, attraverso i dati statistici della “Panini Digital” ha dato la certezza: della netta vittoria della AS Roma sulla Sampdoria.

Un 4 a 0 che dice tutto sul match ma andando a sviluppare nel dettaglio “analysis”, nei numeri, troviamo la netta superiorità di squadra delle capitoline, che con un IVS di 89 su 11, evidenzia il divario visto poi sul rettangolo di gioco.

Le ragazze di Spugna riscattano il precedente match, contro il Milan, sviluppando un volume di gioco pari al 68% di tutte le palle giocate con una qualità di gioco nettamente superiore: 557 sfere contro le sole 172 delle doriane. Con un baricentro improntato sui 64.8 mt. la Roma ha un atteggiamento molto più dinamico, sia in fase difensiva che offensiva, commettendo pochi falli e recuperando palla con maggior facilità e proteggendo la difesa della propria porta con estrema facilità.

Ma la maggior pericolosità, in tutta la sfida, si è vista in fase offensiva che hanno visto le campionesse d’Italia in carica creare molto andando a cercare la profondità con l’utilizzo in ampiezza: con cambi di gioco, sia da destra che a sinistra, e molti cross dal fondo (14 su 1).

Le iniziative personali, infine, hanno prodotto molte azioni pericolose che hanno portato le attaccanti giallo-rosse a capitalizzare ben 27 tiri (di cui 19 dentro lo specchio della porta) verso la porta avversaria, contro i soli 2 tiri della Sampdoria, ed avere una percentuale di attacco pari al 59%.

Nei flussi di gioco delle vincenti si evince un gran lavoro sulla mediana del campo: con Linai, su tutte, regina del gioco che porta 87 sfere a buon fine (pari al 94% delle giocate utili), al suo fianco troviamo Greggi che anella 72 giocate precise per le compagne (pari al 86% di tutto il match) per un vero e proprio comando del centro campo.

La Sampdoria mantiene un grafico del flusso di gioco nella propria metà campo, con un dare e tornare della palla tra Re (con 20 retro-passaggi in porta) e Tamperi che cambia le direzioni ma non trova compagne per le ripartenze. Anche Nano e Heroum partecipano molto al gioco in area ma lasciano troppi spazi alle avversarie per il recupero della sfera.

La migliore in fase offensiva per la AS Roma è senza dubbio Manuela Giugliano che con i suoi 4 tiri a rete, e 2 gol (seconda in classifica generale con 9 reti) seguita dalla ritrovata Viens (sempre con 4 tiri in porta) per chiudere con i tre tentativi di Linari  e Troelsgaard. La Sampdoria pervenuta solo con Bertucci e Colombo, con un solo tiro a rete,

Eleonora Goldoni finisce tra i pali: “Grazie perché un mio sogno é diventato realtà”

Credit Photo: Giuseppe Fierro- Photo Agency Calcio Femminile Italiano3

“Questa esperienza mi mancava” scrive sorridendo sui social Eleonora Goldoni, calciatrice della Lazio che la scorsa domenica si è trovata a difendere i pali della Lazio. La centrocampista, infatti, nei minuti finali di gara della trasferta di Como nei minuti di recupero ha rilevato Sara Cetinja come portiere, vista l’espulsione rimediata dalla classe 2000 serba ex Inter e Pomigliano. Riferendosi al portiere biancoceleste, poi, Goldoni nel suo post pubblicato sui social aggiunge: “Sara Cetinja mi devi almeno una cena”.

Nonostante la presenza in panchina di Kerttu Karresmaa, autrice di una buona prestazione in Coppa Italia contro la Juventus in settimana, infatti mister Grassadonia è stato costretto ad inserire tra i pali un elemento di movimento, con Goldoni che si è ‘offerta’ come sostituta di Cetinja nei minuti finali contro le lariane. A riguardo la centrocampista classe ’97 ha aggiunto: “Grazie perché un mio sogno é diventato realtà”.

Nonostante per le biancocelesti ci fosse ancora un cambio, con 4 calciatrici subentrate, non erano rimasti più slot per effettuare sostituzioni. Per Yang e Goldoni ingresso al 20′ della ripresa, per Martinovic al 37′ della seconda frazione e per Visentin al 42′. Dopo circa 120 secondi Cetinja non controlla a dovere un pallone trattenendolo con le mani fuori dall’area. Arriva cosi un rosso diretto che lascia la Lazio in 10 e dopo altri due minuti di interruzione, sulla punizione successiva all’espulsione, Kramzar non lascia scampo a Goldoni, che tocca senza respingere a dovere subendo cosi gol dal limite dell’area nonostante la folta barriere disposta dalla stessa centrocampista. Dopo 8 minuti di recupero termina per 1-2 per la Lazio che porta a casa l’intera posta in palio. Lo stesso club ha poi pubblicato una foto di Goldoni con i guantoni scrivendo: “Un nuovo portiere”. 

Shinji Kim, dalla Corea del Sud per vestire la maglia giallorossa: “Cercherò di dare il massimo!”

Credit Photo: AS Roma

La AS Roma attraverso i canali ufficiali del Club ha annunciato l’arrivo della calciatrice classe 2004, la centrocampista Shinji Kim, in arrivo dalla Corea del Sud.

Per la Roma si tratta di un momento a suo dire storico, Kim sarà infatti la prima calciatrice dalla Corea del Sud a vestire la maglia della Roma.

La centrocampista coreana ha firmato un contratto che la legherà al Club fino al 30 giugno 2027. Shinji  arriva dalla GB Uiduk University e ha sempre fatto parte delle nazionali giovanili della Corea, disputando il Mondiale e la Coppa d’Asia Under 20. Nel 2024 ha conquistato anche le prime convocazioni in Nazionale maggiore.

Queste le prime parole della numero 48:Sono onorata di esser entrata a far parte di un club storico come la Roma, sono entusiasta e non vedo l’ora di giocare qui. Sono molto emozionata e ringrazio tutti. Cercherò di dare il massimo visto che sarò la prima calciatrice coreana del club.”

Shinji, umile ma determinata ha proseguito:Mi descrivo come una calciatrice che aiuta le compagne a creare un legame, voglio aiutare la squadra a vincere. Spero di ambientarmi il più presto possibile e aiutare la squadra al meglio delle mie capacità.”

Ferraresi-Zamboni, Juventus inarrestabile: Milan ko. Sassuolo secondo grazie al poker sulla Roma, superata l’Inter battuta dalla Fiorentina

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Due gol e tre punti per continuare a dominare il campionato Primavera 1. La Juventus si conferma saldamente in testa alla classifica grazie al 2-0 sul Milan firmato da Ferraresi e Zamboni; alle spalle delle bianconere, cambia nuovamente la prima inseguitrice, questo perché il Sassuolo con il 4-0 alla Roma firmato dall’autogol di Zappettini e e dalle reti di Rossi, Stanic e Andersone ha superato l’Inter, battuta 3-1 in casa dalla Fiorentina (doppietta di Mailia e rete di Bedini). Una vittoria che permette alle viola di entrare tra le prime quattro posizioni che portano alla Final Four.

Quinto il Parma, vittorioso 1-0 a Verona grazie alla rete di Iardino; successo di misura in trasferta anche per l’Arezzo sul campo del Como Women (decisiva Marra), in una domenica completata dal pareggio tra Sampdoria e Napoli Femminile (Rosignoli per le blucerchiate, rigore di Russo per le azzurre).

Nel girone A del campionato Primavera 2 prosegue il duello tra Genoa e Brescia. Le rossoblù hanno battuto 1-0 il Lumezzane, con il Brescia che ha risposto vincendo 4-1 sul campo della Freedom: grande protagonista Zambelli, autrice di una tripletta, a segno anche Roselli (Cozzo per la Freedom). Goleada (11-0) dell’H&D Chievo Women sul Pavia Academy. Nel girone B, vittoria al 90′ (2-1) per il Cesena sulla Res Women: gol decisivo di Mazzotti, dopo che il rigore di Mochi aveva pareggiato l’iniziale vantaggio di Dumitru. Dodici gol della Lazio sul campo della Vis Mediterranea, due della San Marino Academy (D’Aguì e Primavera) a Bologna.

“Poker” del Palermo al Siracusa: il derby è rosanero!

Credit Photo: Palermo femminile fb

Seconda vittoria consecutiva per il Palermo: a farne le spese è il Siracusa, sconfitto con un netto 4-0. Pipitone schiera fin dall’inizio Giuliana Leto (per sostituire l’assente Sofia Viscuso) e Sheila Navarro, sempre più al centro delle attenzioni della coach rosanero in questa fase della stagione. In avanti il trio Coco-Dragotto-Chirillo, che però non disdegnano di abbassarsi fino alla linea di centrocampo. Più guardingo il Siracusa, che in avanti si affida ad El Alami ed all’ex Valentina Purpura, a centrocampo a Rossi e dietro, al centro della difesa, ad un’altra ex storica del Palermo: Arianna Conciauro.

Partita fin da subito controllata dalla compagine rosanero: Cancilla, Chirillo e capitan Coco provano e sbloccare il risultato, con Aricò che si esalta sulla capitana palermitana togliendo il pallone dall’incrocio dei pali. Un minuto dopo, però, è proprio un intervento maldestro dell’estrema aretusea a favorire il gol del vantaggio rosanero: cross basso dalla sinistra di Cancilla che non viene trattenuto e Dragotto lestissima e spingere in porta il pallone. Il Palermo continua a spingere ed a creare occasioni: due volte Chirillo vede negarsi il gol da Conciauro sulla linea (spettacolare il primo salvataggio con una rovesciata), Dragotto vede il suo diagonale fare la barba al palo lontano e Coco impegna ancora Aricò. Il raddoppio arriva solo al minuto 40 con Chirillo che sfrutta una sfortunata respinta della difesa ospite. Il tempo si chiude con l’ennesima occasione sprecata da Coco, la cui conclusione finisce di poco al lato.

La ripresa si apre sulla falsariga della prima frazione di gioco, anche se a ritmi leggermente più bassi. Al 56° arriva un brivido per il Palermo: ripartenza velocissima di El Alami supera Biundo in uscita ma vede negarsi la rete da Leto che sulla linea devia il pallone in calcio d’angolo. Il pericolo corso risveglia il Palermo, che chiude però la partita: al 63° Chirillo si incunea in area con una serpentina e serve Cancilla il cui rasoterra supera Aricò. Tre minuti dopo arriva la doppietta personale di Dragotto: lanciata da Coco, elude la difesa avversaria e supera con un diagonale l’incolpevole portiera siracusana. Il Palermo continua a spingere e può recriminare per un paio di occasioni: al 71° annullato un gol per fuorigioco a Giuliana Leto mentre, a 5 minuti dal termine, Giulia Bonanno colpisce con una incornata il palo.

Real Madrid e Levante riaprono il campionato spagnolo

Barcellona - Levante 2025
Barcellona - Levante 2025

Clamoroso alla diciassettesima giornata: cade il Barça capolista contro il Levante. Nonostante un grande possesso palla del 79% e ben 47 tiri di cui 13 in porta delle padrone di casa, le valenciane si difendono bene e passano in vantaggio con Maria Alharilla. Nel recupero succede di tutto 2-0 granota con Ivonne Chacon, 1-2 di Fridolina Rolfo ed espulsione per le ospiti di Ainhoa Bascunan. Il Levante porta a casa tre importatissimi punti mentre le catalane vedono assottigliarsi il vantaggio nei confronti del Real Madrid ora a 5 punti ma a meno di ulteriori passi falsi sono sempre favorite per la conquista dell’ennesimo titolo.

Le blancas battono prima l’Espanyol per 5-0 con il goal di Maelle Lakrar e Athenea del Castillo nel primo tempo. Nella seconda frazione Linda Caicedo, Alba Redondo e Maria Mendez rendono il risultato più rotondo. Nel recupero contro la Real Sociedad si scatena Signe Bruun con una doppietta. Un’autorete porta il risultato per 3-0 per le merengues poi accorcia Lucia Pardo prima del definitivo 4-1 ancora di Alba Redondo, tornata in piena forma. Al terzo posto salgono proprio le txuri-urdin che avevano battuto 2-0 il Madrid CFF distanziando momentaneamente l’Atlético Madrid fermato sullo 0-2 dal sorprendente Granada. Per le basche in rete Nerea Eizagirre e ancora Lucia Pardo. A Bilbao sorprendente Eibar: segna subito con Elba Verges Prats e si difende dall’attacco delle leonesse che chiudono con un 71% di possesso palla ma soli 3 tiri in porta a fronte di 13 totali.

Nella parte di mezzo della classifica tre punti importanti per Ud Tenerife e Levante Badalona. Le canarie vincono a Siviglia con i goal delle solite Rinsola Babajide e Gift Monday. La squadra di Badalona batte il Betis: goal iniziale di Itziar Pinillos poi le biancoverdi pareggiano su calcio di rigore di Rosa Marquez Baena ma dopo un minuto Macarena Portales fissa il risultato sul 2-1 finale. Nello scontro salvezza tra Depor e Valencia 1-1 che accontenta entrambe: avanti le galleghe con Ainhoa Marin Martin, colpo di coda finale delle murciélagas con Emma Martin all’85° che mostra che le blanquinegres non vogliono abbandonare la Liga F e lotteranno con tutte le loro forze per rimanerci.

Risultati diciassettesima giornata:

REAL MADRID – ESPANYOL 5-0
MADRID CFF – REAL SOCIEDAD 0-2
REAL DEPORTIVO LA CORUNA – VALENCIA CFF 1-1
BARCELLONA – LEVANTE UD 1-2
ATHLETIC CLUB – EIBAR 0-1
SIVIGLIA – UD TENERIFE 0-2
LEVANTE BADALONA – REAL BETIS 2-1
GRANADA CF – ATLETICO MADRID 0-0

Recupero undicesima giornata:
REAL SOCIEDAD – REAL MADRID 1-4

Classifica:
Barcellona 48
Real Madrid 43
Real Sociedad 32
Atlético Madrid 30
Athletic  29
UD Tenerife 26
Granada 24
Levante Badalona 21
Eibar, Siviglia 20
Espanyol, Madrid CFF 18
Deportivo La Coruna 16
Real Betis 15
Levante* 13
Valencia 7

Classifica marcatrici:

Ewa Pajor (Barcellona) 14

Edna Imade (Granada) 11

Alexia Putellas (Barcellona), Signe Bruun (Real Madrid), Gift Monday (UD Tenerife) 9

Caroline Graham Hansen (Barcellona), Ivonne Chacon (Levante) 7

Aitana Bonmatì (Barcellona), Alba Redondo (Real Madrid), Amaiur Sarriegi (Real Sociedad), Rinsola Babajide (UD Tenerife)  6

Vicky Lopez, Claudia Pina (Barcellona), Natalia Alessandra Padilla Bidas (Siviglia) 5

Rasheedat Ajibade (Atlético Madrid), Patri Guijarro, Fridolina Rolfo (Barcellona), Kamilla Melgard (Madrid CFF), Linda Caicedo, Athenea Del Castillo (Real Madrid), Nerea Eizaguirre, Lucia Pardo (Real Sociedad), Fatou Kanteh (Siviglia) 4

Nahikari Garcia (Athletic), Sheila Guijarro (Atlético Madrid), Ona Battle, Esmee Brugts, Salma Paralluelo (Barcellona), Milene Cabral (Deportivo La Coruna), Andrea Abigail, Ane Campos Andueza (Eibar), Arola Aparicio Gili (Espanyol), Laura Requena (Granada), Ghiziane Chebbak, Ana Gonzalez (Levante Badalona), Kayla McCoy, Allegra Poljak (Madrid CFF), Carla Armengol Joaniquet (Real Betis), Olga Carmona, Maria Mendez, Caroline Moller, Caroline Weir (Real Madrid), Sanni Franssi, Manuela Venegas (Real Sociedad) 3

Ane Elexpuru Anorga, Irene Oguiza, Clara Pinedo Castresana, Maitane Villarino Mandinueta, (Athletic), Vilda Boe Risa, Lauren Eduarda Leal Costa, Silvia Lloris, Gio Queiroz (Atlético Madrid), Keira Walsh, Francisca Nazareth, Irene Paredes (Barcellona), Ana Lucia de Teresa Romero, Ainhoa Marin Martin (Deportivo La Coruna), Esperanza Pizarro, Elba Vergés Prats (Eibar), Ainoa Campo (Espanyol), Alexia Fernandez Diaz,  Ornella Maria Vignola (Granada), Erika Gonzalez (Levante), Maria Llompart, Macarena Portales, Irina Uribe Garcia (Levante Badalona), Barbara Lopez Gorrado (Madrid CFF), Carolina Ferez, Naima Garcia, Rosa Marquez Baena (Real Betis), Sandie Toletti (Real Madrid), Klara Cahinova, Claire Lavogez (Real Sociedad), Maria José Pérez (UD Tenerife) 2

Daniela Agote Aguirre, Nerea Nevado, Sara Ortega,  Maite Valero Elia, Maite Zubieta Aranbarri  (Athletic), Emily Assis de Carvalho, Fiamma Benitez, Gabriela Garcia, Synne Jensen, Rosa Otermin (Atlético Madrid), Ingrid Engen, Jana Fernandez, Marta Torrejon (Barcellona), Oriana Altuve, Oyala Enrique, Paula Gutierrez Caballero, Barbara Latorre, Henar Muna (Deportivo La Coruna), Arene Altonaga, Margherita Monnecchi (Eibar), Lice Chamorro, Judit Pablos Garrido, Iara Lacosta, Natalia Montilla (Espanyol), Andrea Gomez Olivier, Ariadna Mingueza, Laura Pérez, Cristina Postigo, Isabel Tenorio (Granada), Maria Alharilla, Ana Franco, Estela Carbonell, Inés Rizo (Levante), Cristina Baudet Lucena, Rebecca Elloh,  Sonia Garcia Majarin, Itziar Pinillos, Melanie Serrano (Levante Badalona), Hildur Antonsdottir, Malou Rylov (Madrid CFF),  Dorine Chuigoué, Naima Garcia, Nuria Ligero Fernandez (Real Betis), Teresa Abelleira, Filippa Angeldahl, Naomie Feller, Sheila Garcia, Maelle Makrar, Eva Navarro, Maite Oroz  (Real Madrid), Nahia Aparicio Jaular, Elena Guridi Mesonero, Mirari Uria (Real Sociedad), Alba Cerrado Izquierdo, Millaray Cortes, Gema Gili, Alba Lopez Pérez, Martin, Lucia Moral Ruiz Raquel Morcillo, Paula Partido, (Siviglia), Jassine Bloom, Fatour Dembele, Ange N’Guessan, Nina Gwaneal Richard, Claudia Iglesias, Aleksandra Karemba, Sakina Ouzraoui (UD Tenerife), Vitoria Almeida, Phornetia Browne, Marta Carro, Marina Marti Serna, Emma Martin, Ascension Martinez Salinas (Valencia) 1

La Lazio cinica espugna il Ferruccio: Como, secondo ko consecutivo

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italaino

Secondo KO consecutivo per le ragazze lariane, superate così in classifica dal Milan che, piazzandosi al quinto posto, vede la “poule scudetto”; ma i giochi non si sono chiusi e tutto è ancora possibile nella prossima e ultima giornata della regular season dove il Como affronterà il Napoli in trasferta mentre le rossonere ospiteranno la capolista Juventus… e visto che ultimamente non sono mancati, di sicuro succederà qualche altro colpo di scena a rendere il tutto più appassionante.

Ogni tanto c’è qualche ospitata importante in tribuna e anche questa volta è stato così: tra gli spalti si registrava la presenza della simpaticissima Ilaria Limelli, conosciuta ai più come l’influencer del pallone: la sua specialità è trasformare il calcio in storie digitali e, sicuramente, anche allo stadio Ferruccio avrà digitalizzato tutto ciò che le è capitato sottomano, sottoscritto compreso. A pochi minuti dall’inizio della partita, la Limelli ha ricevuto in dono una maglia che ha subito indossato per una foto in campo, e, a fine gara, si è recata allo stadio Meazza per assistere al derby serale Milan-Inter. E’ stata, comunque, una presenza molto gradita da chi la segue assiduamente su tutti i social.

E arriviamo così alle 15: la partita comincia con le padroni di casa subito pericolose e vogliose di far bene. Tra i pali è presente la giovane Roberta Aprile arrivata in prestito dalla Juventus dopo essere rientrata dalla Sampdoria, e che si è resa protagonista di una buona prestazione.

Nonostante le buone intenzioni, è la Lazio, un po’ a sorpresa, a passare in vantaggio dopo sette minuti di gioco: un goal a freddo che avrebbe tagliato le gambe a chiunque tranne alle nostre, coraggiose, eroine che hanno continuato a lottare su ogni pallone, cercando la rete per continuare a inseguire quel sogno che, fino a poche settimane fa, avevano saldamente in mano. E anche dagli spalti l’incitamento non è mai venuto meno, neanche al ventesimo minuto dopo che la laziale Simonetti aveva insaccato la rete dello 0-2 per le ospiti. Il calcio è così: ti apri un po’ di più, ti allarghi e vieni punito.

La ripresa vede le lariane molto più determinate rispetto alla prima frazione di gioco, con le aquilotte biancocelesti che, per buona parte del secondo tempo, faticano a superare la metà campo.

Intorno alla mezz’ora, la gara si sarebbe potuta riequilibrare un po’, se non fosse che il goal della bandiera è stato annullato per fuorigioco. Le ragazze di mister Sottili non mollano la presa e continuano a crederci anche quando ormai tutto poteva sembrare perduto.

Sul finale un’ingenuità dell’estremo difensore laziale costa un cartellino rosso alla stessa Cetinja che lascia così le compagne in inferiorità numerica. Dal calcio di punizione che ne consegue, la comasca Kramzar realizza, con una esecuzione magistrale, la rete dell’1-2.  Purtroppo, però, non c’è più tempo e la Lazio mette in saccoccia tre importanti punti per restare il più lontano possibile dalla zona rossa della retrocessione.

A fine gara solo applausi e abbracci alle nostre ragazze che hanno combattuto come delle guerriere, undici Amazzoni per la precisione.  E, a proposito di abbracci e saluti, non potevano certo mancare quelli alle ex Kajan Zsanett, Melania Martinovic e Martina Zanoli che si sono soffermate con noi tifosi a ridere, scherzare e ricordare i passati anni.  Anche se Kajan non capiva la lingua, ma comunque si è divertita.

All’esterno dell’impianto sportivo, ci si è radunati tutti insieme ad attendere l’uscita di Eleonora Goldoni, la più fotografata (bella come una modella, vorrei ben vedere!) e soprattutto per applaudire Martina Piemonte, rientrata in Italia dopo una breve parentesi all’Everton, in Inghilterra. L’attaccante laziale si è concessa volentieri per foto, autografi e tante strette di mano e ha sorriso felicissima a vedere molti dei suoi tifosi di quando giocava nel Milan.

Si può concludere affermando che i tifosi sono stati molto soddisfatti e non hanno smesso un attimo di incitare le ragazze prima ed elogiare dopo la gara: come vada a finire, sarà comunque un successo rispetto alle passate stagioni dove si combatteva sempre per non finire invischiati nel vortice retrocessione; finora il campionato ha reso le ragazze più consapevoli della loro forza e anche dei loro limiti. Ne faranno tesoro.

Natanaele Rullo

Bayern Monaco e Eintracht in vetta, il Wolfsburg non molla ad un solo punto, per un finale è sempre più al cardiopalma

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La 13° giornata di Bundesliga femminile ha visto le grandi primeggiare senza alterazioni in classifica. La capolista Eintracht di Francoforte ha superato, non con troppi scambi di fuoco, il Bayer Leverkusen: rimanendo testa di serie insieme al Bayern Monaco.

Gara altalenante con il vantaggio per le padrone di casa con Sara Doorsoun, poi il pareggio di Lea Vihjalmsdottir, due minuti dopo la rete del vantaggio dell’ Entracht con Nicole Anyomi che chiude la prima frazione. La ripresa vede ancora le ospiti pareggiare con Piljic ed infine il 3 a 2 liberatorio avviene al 51’ grazie alla bella rete di Reuteler. Francoforte che viaggia a + 7 dal Bayern Monaco ed a + 8 dal Wolfburg.

Le tre pretendenti al titolo finale si giocano tutto in questo finale milto agguerrito: il Bayern Monaco passa in trasferta contro il Leipzig e resta in forte corsa per il titolo, ovviamente con la squadra rivelazione di questa stagione: l’Eintracht di Francoforte; mentre il Wolfsburg superando facilmente per 3 a 0 la cenerentola del Zeiss Jena si porta a solo un punto di distacco tra le due teste di serie. “Una sfida fino all’ultimo punto, per una stagione mai così alla pari tra 3 squadre”.

Nelle parti basse di classifica sempre più crisi per il Turbine, a quota 1 punto in 13 gare ed il Zeiss a 3 punti; due squadre che non trovano il giusto ritmo a questa stagione di altissimi livelli che sono sempre più condannate alla retrocessione.

Nelle zone di media classifica buona gara per il TSG che liquida il Friburgo per 3 reti a 0 e del Werder Brema sul Turbine per 4 ad 1.

In un campionato a 12 squadre è sempre più evidente la spaccatura tra le big, nel primo gruppo di testa, un gruppetto medio al centro che sale e scende come un elastico e cerca di rimanere attaccato alle teste di serie, per chiudere come già detto, i fanalini di coda già con un piede nella seconda lega tedesca.

Nella classifica marcatrici comandano sempre Laura Freigang, vera trascinatrice della capolista Eintracht, con Lineth Beerensteyn del Wolfsburg che in questa stagione ha trovato il giusto dinamismo con la porta: con 11 score a testa.

Nel prossimo weekend la gara il “big match” sarà la sfida tra il TSG contro il Bayern dove con buona provabilità si vedrà l’esordio della nostra ex del campionato italiano, ovvero “Arianna Caruso”, trasferita dalla Juventus Women in settimana, con la piena volontà delle ragazze di Straus di recuperare punti per dire la sua su questo titolo iridato.

“Panini” presenta il primo album delle figurine del calcio femminile italiano

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Oggi 6 febbraio 2025 il Movimento Femminile Italiano entra nella storia del “mondo Panini”: con l’uscita ufficiale del 1° album dedicato interamente al Calcio Femminile ed al movimento femminile in Italia.

“Io sono d’avverso orgogliosa ed emozionata che finalmente il calcio femminile avrà un proprio album delle figurine, sono queste le prime parole che Federica Cappelletti, Presidentessa della divisione serie A Femminile, a sessant’anni dall’avvento delle figurine al maschile dove io ho vissuto, tra gli anni 60 ed 80 il boom delle figurine, ed io stessa ho vissuto con una figurina vivente in casa oggi mi trovo qui a rappresentare il movimento femminile dopo un anno di corteggiamento ad Alex Bertani, siamo finalmente pronti per rappresentare il “nostro” album”.

Panini è stata sempre attenta agli eventi mondiali sul Calcio aveva già dato visibilità al calcio femminile durante i “Mondiali di Francia”, con la raccolta delle azzurre impegnate nella competizione mondiale; per poi proseguire con gli “Campionati Europei Inglesi” dove anche qui erano rappresentate le nostre migliori calciatrici azzurre.

Gli scorsi anni, legato alla collezione al maschile era presente una raccolta virtuale su apposita “app”: dove si potevano anche fare scambi, tra le doppie, con tutto il mondo del web (una vera e propria rivoluzione per la raccolta) dove al termine della virtualità si poteva richiederne copia cartacea (pagando un contributo minimo) e veniva poi spedita a casa in forma “completa”. Una vera chicca per il collezionista!

Da oggi, in tutte le edicole italiane, vi sarà questa novità: già anticipata da Federica Capelletti nell’incontro in FIGC a Roma, dove le sorprese non mancheranno poiché troveremo tutte le nostre calciatrici, della massima serie e non solo, proprio come l’ambita collezione al maschile.

Non ci resta che correre in edicola a portarci a casa l’ambita prima, del nostro Movimento, ed iniziare una collezione che entrerà di certo nella storia.

Il filo (bianco)rosso di Arianna Caruso

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Cara Arianna Caruso,
chiamarti “Ari” o “Caru” sarebbe più naturale, se si ripensa agli anni che hai passato indossando la maglia a strisce bianche e nere della Juventus Women, che sono più vicini ai dieci che ai cinque, e che per tifose e tifosi hanno assunto i colori e le tinte del tuo nome nelle formazioni ufficiali, nelle reti segnate, nelle partite vinte e in quelle perse. Pensare ad “Arianna Caruso” significa pensare alla “Juventus”, un accostamento che ormai era diventato un’abitudine e che, d’ora in avanti, sarà un bellissimo ricordo da custodire con cura.

Quel lontano 27 agosto 2017, nell’afa estiva, quando nasceva una certa “Juventus Women”, a Pianezza, c’eri anche tu. Pianezza, Vinovo, Torino: tre città piemontesi legate indissolubilmente alla squadra bianconera, legate a te. Torino, in particolare, è anche il nome della squadra che voi, Juventus Women, avete affrontato nel Derby della prima uscita ufficiale della squadra, stravinto con ben 13 gol segnati. Sul tabellino delle marcatrici compaiono tanti nomi, e c’è anche il tuo. “Voi”, perché anche tu fai parte della storia di una squadra vincente e sempre a caccia di vittorie come quella bianconera. “Voi”, perché hai contribuito a creare una macchina (quasi perfetta) che, con i difetti, gli aggiustamenti e le modifiche nel corso degli anni, non è mai riuscita a fare a meno di te.

Sei brava, Arianna, è inutile girarci intorno. Non è un’opinione soggettiva a decretare il tuo valore, lo sono i numeri: 237 le tue presenze con la maglia bianconera in tutte le competizioni, il numero più alto registrato fino a questo momento per una calciatrice della Juventus Women; 35 presenze in Coppa Italia, 8 nella Supercoppa, 36 presenze di stampo europeo, legate alla Uefa Women’s Champions League, la competizione in cui ti sei fatta notare e che ha dato modo alle squadre estere di interessarsi a te.
Regista e attaccante aggiunta, perché solo Cristiana Girelli e Barbara Bonansea ti superano per gol segnati: sei arrivata a 60, un numero incredibile. Dal 2020 a questa parte, sono 57 le reti a cui hai preso parte, e sei da considerare la centrocampista più prolifica della Serie A.

Proprio ieri, la Juventus Women ha ufficializzato il tuo addio. Hai scelto di andare al Bayern Monaco, una delle squadre più forti a livello internazionale, un ambiente che non è nuovo per te e i tuoi piedi: 35 le tue presenze in Champions League, 7 i tuoi gol, di cui alcuni pesantissimi, come quello alla corazzata dell’Arsenal nel 2022, che vi ha fatto maturare un pareggio importante in vista del ritorno. Sarà sicuramente una bellissima esperienza, crescerai ancora di più e riuscirai anche a importi all’estero, perché avventure di questo genere ti fanno crescere sia come calciatrice, sia come persona.

Quando hai scritto la tua lettera d’amore alla Juventus Women in occasione delle tue 200 presenze, hai dedicato parole meravigliose alla squadra in cui sei cresciuta, che ha creduto, che crede e che sempre crederà in te, tanto da lasciarti andare, con gli occhi pieni di malinconia: «Insieme abbiamo vinto tanto e ci siamo arrabbiate quando non è successo, ma non ho mai dimenticato che cosa significasse indossarti. Perché la Juve si indossa, e una volta indossata, non te la togli più. Come quell’abito da sposa che sognavi, al quale pensavi di non poter ambire. La Juve è il ballo di fine anno, l’appuntamento che aspettavi da una vita, quello di cui non avrai fotografie nitide perché non sei mai stata ferma nello stesso punto», e “Arianna Caruso” è diventato un nome, una garanzia, un dato di fatto, perché nome di un’eroina mitologica che, con il suo filo, la sua perspicacia e la sua intelligenza, è passata alla storia come solo una calciatrice nel ruolo di regista potrebbe fare.

Si dice che, quando si ama davvero qualcuno, bisogna essere disposti a lasciarlo andare, se questa persona esprime la volontà di farlo, anche se lasciarsela scivolare via dalle dita comporta un dolore immenso. Or ora, è doloroso sapere che dalla prossima partita la Serie A non ti vedrà in campo insieme a Sofia Cantore, Cristiana Girelli, Martina Rosucci, Barbara Bonansea, tra le altre, le tue compagne di viaggio di tutta una vita. Se si ama davvero qualcuno, e questo qualcuno vuole partire, è giusto che lo faccia. Se si ama davvero qualcuno, poi, c’è sempre un filo rosso che riesce a unire le persone, anche se sono dall’altra parte del mondo: il filo di Arianna, il filo (bianco)rosso che ti unisce alla Juventus, non si spezzerà mai, e ti terrà sempre legata a lei. Perché l’amore non finisce mai per davvero: cambia solo forma.

Grazie, Arianna. Per le partite giocate, per i gol segnati, per il tuo carisma, per la tua personalità dirompente al punto giusto, per la fascia da capitana al braccio, per la tua costante presenza sul terreno di gioco e con le indicazioni date alle compagne quando non potevi esserci (poche volte, davvero). Con il cuore in mano, gli occhi gonfi di lacrime di tristezza e commozione, l’intero popolo bianconero ti ringrazia per tutti questi anni e ti augura il meglio. Possa la sorte essere sempre a tuo favore.

Buona fortuna!

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