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Nazionale A Femminile – Il Mondiale del 2027 in Brasile si disputerà dal 24 giugno al 25 luglio. Ufficializzato il format degli spareggi

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Mondiale del 2027 in Brasile, il primo organizzato in Sud America, si disputerà dal 24 giugno al 25 luglio. Lo ha ufficializzato il Consiglio della FIFA dopo aver consultato la Federcalcio brasiliana e le confederazioni. “La prossima edizione della Coppa del Mondo Femminile sta già prendendo forma e non vediamo l’ora di assistere alla partita inaugurale di giovedì 24 giugno 2027 e a tutte le partite che porteranno alla finale di domenica 25 luglio 2027”, ha dichiarato il Presidente della FIFA Gianni Infantino. “Questo storico torneo avrà un impatto enorme non solo in Sud America, ma in tutto il mondo, portando il gioco femminile a un livello superiore in termini di partecipazione e popolarità”.

Ufficializzato anche il format del torneo: 29 delle 32 nazionali che prenderanno parte alla competizione si qualificheranno direttamente, mentre gli ultimi tre slot verranno assegnati attraverso un torneo di spareggio a dieci squadre composto da due fasi, con la seguente ripartizione degli slot:

– Due slot di spareggio per l’AFC
– Due spareggi per la CAF
– Due slot di spareggio per la Concacaf (entrambi gli slot si qualificheranno automaticamente alla seconda fase in base alle prestazioni sportive alla Coppa del Mondo Femminile FIFA 2023).
– Due slot di spareggio per la CONMEBOL (la squadra meglio classificata secondo il FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking si qualificherà automaticamente per la seconda fase grazie alla qualificazione del Brasile come sede della FIFA Women’s World Cup 2027).
– Uno slot di spareggio per la UEFA (che si qualificherà automaticamente alla seconda fase in base alle prestazioni sportive al torneo di spareggio della Coppa del Mondo femminile FIFA 2023).

La prima fase del torneo di spareggio si svolgerà nel novembre-dicembre 2026 in una sede centralizzata con sei squadre classificate in base all’ultimo FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking prima del sorteggio degli spareggi. Le prime due squadre classificate si qualificheranno per la fase finale di spareggio che si disputerà in una sede centralizzata nel febbraio 2027, in cui si uniranno a due squadre della Concacaf, una della CONMEBOL e una della UEFA. Le sei squadre saranno sorteggiate in tre percorsi, con un incontro diretto a eliminazione diretta per determinare le tre squadre finali che si qualificheranno per la Coppa del Mondo Femminile FIFA 2027. Le squadre della stessa confederazione non potranno essere sorteggiate nello stesso percorso.

Il Consiglio FIFA ha anche confermato che la Coppa del Mondo FIFA Under 17 Qatar 2025, la prima edizione del torneo a comprendere 48 squadre e a essere giocata annualmente, si svolgerà dal 5 al 27 novembre 2025.

Supercoppa Under 19, Audace Verona-Bitonto alle porte. Zardini: “Vogliamo confermarci”. Abbadessa: “Siamo cresciute”

Credit: Divisione Calcio a 5

ZARDINI – Sesta finale in vista per Lucia Zardini, che con la maglia dell’Audace ne ha già vinte la metà, e da protagonista, come dimostrano i due titoli di MVP conquistati nella Coppa Italia di Genova e a Bari, in occasione dello Scudetto.
“Sensazione di appagamento? Neanche per sogno. Vinta una finale, pensavamo già alla prossima. È un’emozione alla quale non ci si abitua mai – sorride il capitano – ma siamo serene, perché ormai sappiamo cosa fare. L’esperienza è sicuramente dalla nostra parte e giocare la Supercoppa in casa è un vantaggio, occhio però a “controllare” il cuore: l’adrenalina non deve condizionare in alcun modo la nostra lucidità”.
Non ci sarà De Cao (fuori per limiti di età), dentro invece Ficeto, ex capocannoniere della categoria. “Federica ci darà una grande mano davanti, così come farà Persiano in difesa, ma tra tutte c’è grande sintonia. Anche se il livello generale si alza di anno in anno, sarebbe bello riuscire a confermarci come migliore squadra d’Italia. Non c’è pressione: come ci dice sempre mister Pomposelli, il futsal è pur sempre un gioco, ma allo stesso tempo abbiamo tanta voglia di far vedere quanto e come abbiamo lavorato in questi mesi. Noi daremo il massimo e poi si vedrà”.

ABBADESSA – Dopo aver vinto la Supercoppa delle “grandi” a Bari lo scorso 22 settembre, Maira Abbadessa – capitano delle leonesse– potrebbe mettere in bacheca anche il trofeo formato baby.
“Rispetto alla gara del PalaFlorio, ora sento una responsabilità grandissima: per me è un onore, da bitontina doc, rappresentare nella prima finale della nostra storia non solo la mia città, ma anche la società che mi sta dando l’opportunità di imparare dalle migliori. Se fino ad oggi le più grandi gioie del Bitonto sono arrivate dalla prima squadra, ora i riflettori sono puntati su di noi e faremo tutto il possibile per non deludere nessuno. In primis, i 60 tifosi neroverdi che verranno fino a Verona per sostenerci”.
L’unico precedente è a favore delle scaligere, ma Maira non si scompone. “Ci alleniamo insieme da tre anni, siamo un gruppo molto affiatato al quale si è aggiunto un ottimo portiere che è Coda e abbiamo dimostrato nello spareggio col TikiTaka di essere cresciute anche a livello mentale. La sfida di sabato sarà soprattutto con noi stesse, ci farà capire quanta voglia c’è di affermarci. Per vincere queste gare servono unione, calma e fiducia e a noi non manca nulla”.

Troppo Bayern per questa Juve: 4-0 al Campus

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Juventus Women ha affrontato il Bayern Monaco nella quinta giornata dei gironi di Women’s Champions’ League con l’imperativo di vincere per non perdere posizioni nel Ranking. Le bavaresi hanno però dominato il match dal primo giro d’orologio all’ultimo sia nel possesso palla sia nel gioco, portandosi a casa i tre punti e un netto 4 a 0 confezionato dalle reti di Damjanovic al 22′, Harder al 52′, Bühl al 73′ e Sehitler all’82, un poker che ha evidenziato la netta differenza tra il campionato italiano e quello tedesco, da anni una realtà ben consolidata e attenta al settore femminile.

Il modulo scelto da Massimiliano Canzi è stato il 4-4-2, con una difesa a quattro inedita in questa competizione che ha coinvolto Boattin al posto di Cascarino, Kullberg, Calligaris e Lenzini, mentre il centrocampo è stato occupato da Caruso e Bennison, con Krumbiegel e Bergamaschi sulle fasce. In attacco hanno vestito la maglia da titolari Bonansea e Vangsgaard. Da sottolineare l’esordio di Lehmann in Champions’ League vestendo la maglia bianconera.

Il Bayern Monaco ha cominciato la partita con aggressività per schiacciare le bianconere nella loro metà campo, controllando la manovra e anticipandole su quasi tutti i palloni, talvolta forzando all’errore le avversarie. La Juventus ha però creato una timida occasione sulla fascia grazie a Krumbiegel: arrivata a rimorchio dopo un bel pallone da Bergamaschi, ha crossato in area a cercare Bonansea che, però, non ha raggiunto il pallone di pochissimo. La Juventus ha difeso a tutto campo, coinvolgendo poi i difensori e le fasce nelle ripartenze, soprattutto Bergamaschi, brava a pescare le compagne con delle verticalizzazioni quasi sempre precise. Il Bayern Monaco si è creato un’occasione molto ghiotta poco dopo il quarto d’ora con un colpo di testa in area terminato alto sopra la traversa, ma Peyraud-Magnin era attenta e in controllo della traiettoria.
Insistendo e pressando, il Bayern Monaco è passato in vantaggio al 22’ dopo una serie di rimpalli in area al termine di un’azione cominciata da Bühl e proseguita da una serie di rimpalli, che ha trovato il tap-in vincente di Damnjanovic. Il successivo tiro di Stanway dal limite, un destro potentissimo al volo, è uscito di pochissimo, così come il colpo di testa di Eriksson.
Gli errori in fase di costruzione delle bianconere, forzati e non, hanno pesato sia sulla prestazione sia sull’atteggiamento della squadra, che sembrava intimorita e demotivata per merito di un Bayern Monaco a tratti ingiocabile. Il Bayern, dopo aver creato delle grosse difficoltà alla Juventus, si è scoperto a pochi minuti dall’intervallo, lasciando la fascia libera a Krumbiegel supportata da Bonansea; la calciatrice tedesca ha però fallito al momento di capitalizzare. Le bianconere hanno provato a insistere in chiusura di primo tempo, ma la difesa bavarese era attenta. Le squadre sono andate negli spogliatoi con le padrone di casa in vantaggio per 1 a 0.

La ripresa è cominciata con una nuova palla-goal di Stanway, sempre dal limite dell’area e sempre di destro, sempre fuori di pochissimo. Le bavaresi hanno trovato il raddoppio al 52′ con la rete di Harder, che ha anticipato Kullberg nella marcatura e battuto Peyraud-Magnin, già coinvolta in una precedente parata. Anche la seconda rete, dunque, è stato frutto di un pasticcio difensivo delle bianconere, imprecise al momento di allontanare i palloni pericolosi in area. Il secondo goal ha però acceso una miccia nel loro petto, ferite nell’orgoglio, e Bennison ha provato la conclusione dalla distanza, un tiro insidioso che ha costretto Mahmutovic a deviare in angolo. Dagli sviluppi del calcio d’angolo, la conclusione di Lenzini è stata nuovamente deviata in angolo, ma anche stavolta le bianconere non hanno poi concluso nello specchio della porta.
La Juventus ha conquistato un paio di calci di punizione da posizione interessante alla mezz’ora, e Lenzini ha provato a sorprendere tutte con una conclusione dalla distanza, non inquadrando lo specchio della porta. Alla prima occasione utile, il Bayern Monaco ha colpito di nuovo grazie alla rete di Bühl al 73′: la calciatrice tedesca, ricevuto una sventagliata da Gwinn, ha dribblato Lenzini e Calligaris dopo aver seminato in velocità Krumbiegel.
Le bianconere hanno tentato la reazione immediata con il tiro di Cantore, ma non hanno impensierito né la difesa né il portiere del Bayern, in pieno controllo del match e capace di trovare il poker con la subentrata Sehitler al minuto 82′, un goal bellissimo al centro dell’area dopo una giocata altrettanto bella di Schüller, andata a bruciare tutti i difensori bianconeri e a regalare un assist al bacio alla compagna di squadra, e sempre Sehitler ha mancato di un soffio la palla del 5 a 0.

JUVENTUS WOMEN (4-4-2): Peyraud-Magnin; Boattin, Kullberg, Calligaris, Lenzini (75′ Thomas); Krumbiegel, Bennison, Caruso (75′ Schatzer), Bergamaschi (63′ Cantore); Bonansea (63′ Beccari), Vangsgaard (80′ Lehmann). Allenatore: Massimiliano Canzi.

BAYERN MÜNCHEN FRAUEN (4-2-3-1): Mahmutovic; Simon (68′ Schüller), Eriksson, Viggósdóttir, Gwinn; Stanway (80′ Zigiotti), Zadrazil; Bühl, Harder (80′ Sehitler), Dallmann (52′ Lohmann); Damnjanovic (68′ Hansen). Allenatore: Alexander Straus.

Marcatrici: 22′ Damjanovic (B), 52′ Harder (B), 73′ Bühl (B), 82′ Sehitler.

Ammonizioni: nessuna.

Arbitro: Frappart (FRA)

Note: recupero 1’ pt, 3′ st.

Arezzo, il recupero della partita contro il Parma è stato fissato per il 19 dicembre

Photo Credit: ACF Arezzo

Confermata la data del recupero della partita contro il Parma, che domenica 8 dicembre era stata annullata a causa del campo inagibile. Sia la Prima squadra che la Primavera torneranno nella città emiliana il 19 dicembre per disputare la gara.

La formazione di Ilaria Leoni scenderà sul terreno di gioco nel Campo A del Centro Sportivo “Il Noce” alle 15:00, mentre la squadra di Gori giocherà alle 14:30, nel Campo B.

Come sempre, la partita valevole per la Serie B femminile sarà visibile su Vivo Azzurro.

Valentina De Risi, Salernitana: “Un plauso alle ragazze, offerta una bella prova di carattere”

Credit Photo: Stefania Bisogno Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Salernitana Women nel primo turno di Coppa Italia esce sconfitta per 2-3 contro la Gelbison al “Volpe”. Nel post gara, tramite i canali ufficiali del club, a parlare è stata coach Valentina De Risi che ha sottolineato:
Oggi ho avuto risposte molto positive da tutte quelle ragazze che fino ad ora avevano giocato meno. Per molte è stato l’esordio assoluto in stagione e cambiare tutto l’undici non è semplice. I primi minuti, per questo motivo, sono stati di adattamento però posso fare solo i complimenti alla squadra per la prestazione fatta”. De Risi ha poi espresso soddisfazione per il bel secondo tempo: “All’intervallo ho detto alle ragazze di credere di più in sé stesse. Avevano bisogno di testarsi contro un avversario forte come la Gelbison e un po’ di emozione all’inizio era normale e l’hanno pagata. Poi abbiamo fatto un bellissimo secondo tempo e di questo sono molto felice”.

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Alice Berti, Brescia Femminile: “Contro il Lumezzane, nonostante il risultato, abbiamo giocato un buon calcio. Cercheremo col Parma di fare risultato”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Brescia ha ceduto il passo al Lumezzane per 2-1, venendo agganciato al settimo posto in classifica dalle lumezzanesi al termine della dodicesima giornata di Serie B.
Al termine della partita, abbiamo intervistato Alice Berti, attaccante classe ’03 che, con la maglia biancoblù, ha messo a referto cinque gol, di cui l’ultimo arrivato proprio domenica contro le valgobbine.

Alice, ti va di commentare la partita giocata domenica contro il Lumezzane?
«Secondo me, abbiamo giocato un buon calcio, siamo state anche decise, però c’è anche da dire che gli episodi cambiano le partite, quindi bisogna essere obiettivi. Abbiamo provato a riaprirla, penso che abbiamo giocato il nostro calcio fino alla fine e di questo sono molto contenta. Siamo nel bel mezzo di un percorso e siamo una squadra tutta nuova che ha stupito e continuerà a farlo. Sono pienamente fiduciosa in noi. Ci è mancata molto in campo capitan Brayda, ma prima della partita ci siamo confrontate con lei prima della partita e ci ha dato un grosso aiuto. Peccato, volevamo che questa vittoria andasse a lei».

Però il campionato del Brescia, sino a questo momento, questa parte di stagione è positiva…
«Sì, sappiamo che abbiamo perso dei punti ci avrebbero fatto comodo, ma penso che stiamo raccogliendo ciò che abbiamo seminato. Continueremo per far sì che sia ancora più positiva la seconda parte del campionato».

Tu stai ritrovando abbastanza continuità sia come minutaggio che anche in termini di gol, dato che hai segnato fino ad ora cinque reti con la maglia del Brescia.
«Io sono sempre a disposizione della squadra, cerco di fare il meglio che posso e di dare sempre il mio contributo. Spero di crescere esattamente di pari passo con la squadra e fare sempre meglio».

Nel prossimo turno, c’è la sfida col Parma: sebbene ci sia di fronte una squadra che comunque ha come obiettivo la vittoria del campionato, l’obiettivo è quello di crearle fastidio…
«Personalmente, non ci reputo seconde a nessuno, nel senso che la palla è rotonda e si iniziano tutte le partite da zero a zero: siamo noi le padrone del nostro destino. Logicamente, giochiamo contro una squadra consolidata e di tutto rispetto. In ogni caso, cercheremo di fare risultato e di giocarcela fino alla fine».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Acf Brescia Calcio Femminile ed Alice Berti per la disponibilità.

Primavera 2: Genoa e Cesena vanno a forza 5 ed aumentano il loro vantaggio

Credit Photo: Stefano Petitti- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Contrariamente a quanto successo in Primavera 1, nella categoria inferiore il maltempo non ha portato a rinvii delle gare programmate per questo nono turno di campionato. Non che pioggia e neve non si siano palesate (certe partite si sono disputate su campi decisamente pesanti), ma almeno l’intero panorama settimanale è stato portato a completamento.  Entrambe le capofila hanno curiosamente vinto i loro impegni, siglando una bella “manita” di reti e riuscendo ad incrementare il loro vantaggio in classifica, sulle rispettive inseguitrici.

Nel girone A, il Genoa non ha avuto alcun problema ad aggiudicarsi l’intero bottino in casa della Orobica Bergamo: in quel di Cologno al Serio (Bergamo), dove ha sede lo stadio ‘Giacinto Facchetti’ che è il teatro delle gare casalinghe delle ‘squalette’ bergamasche, le rossoblù genovesi si sono imposte con un netto 5-0. Le ragazze allenate dal mister Davide Zitta, hanno subito imposto la loro superiorità, e dopo poco più di un quarto d’ora erano già in vantaggio per 2-0 (in gol, Valeria Russo ed Ilaria Matzedda). Vantaggio che è poi stato incrementato ne corso della ripresa, grazie alla seconda segnatura della Matzedda ed a una doppietta di Desireé Valentino. Una vittoria senza complicazioni di sorta, quindi, che permette alle ‘grifoncine’ di aggiungere tre lunghezze al margine che vantano sull’inseguitrice Brescia, questa settimana costretta all’inattività causa turno di riposo.

È caduta anche la terza forza del gruppo, ovvero la Freedom Cuneo: pur battendosi con grande intensità, le ragazze cuneesi hanno dovuto arrendersi (3-5) in casa del Chievo Verona. Si è trattato di un incontro particolarmente appassionante, con sprazzi di gioco veramente spettacolari, che hanno avuto il loro culmine nelle marcature sia di casa (doppietta per Asia Gaglianò e segnature singole per Alessandra Bachmaschi, Letizia Chiaramonte e Ginevra Fiero) che ospiti (di Matilda Imperiale, Greta Rossi e Nicole Sarale). Oltre alle venete, alle spalle delle biancazzurre piemontesi rimonta anche quel Lumezzane che è tornato da Pavia con l’intero bottino del match (3-0). Trascinate da una travolgente Martina Alaimo, autrice di tutte le marcature ospiti, le rossoblù bresciane si sono ora portate ad un solo passo dal terzo gradino del podio.

Come già accennato, nel raggruppamento B ha segnato una cinquina di reti anche la reginetta Cesena. Il suo, però, non è stato un successo facile, com’è invece avvenuto al nord per la capolista Genoa. Nel derby emiliano-romagnolo con l’ospitato Bologna, le bianconere di casa hanno dovuto sudarsi le classiche ‘sette camice’, per avere ragione delle motivatissime avversarie, come dimostrato dal 5-3 conclusivo. Alle segnature delle cesenati di Bianca Grossi, Ambra Valbonesi, Caterina Malagotti e Francesca Calogiuri (con la prima nominata che ha messo a segno una doppietta), le rossoblù bolognesi sono riuscite a replicare solamente con due centri di Elisa Gabrielli ed uno di Beatrice Cataldo: insomma, se si volesse metterla sul culinario, si potrebbe dire che la piadina ha avuto la meglio sui tortellini!

Dopo aver vinto il proprio impegno, la formazione guidata da Maurizio Benedetti ha poi ricevuto in regalo anche il pareggio della sua principale inseguitrice: la Lazio, infatti, è stata fermata sul 2-2 fra le mura del suo Green Club dall’ospitata San Marino Academy, in quello che è stato il confronto fra le retrocesse dalla Primavera 1 della passata stagione. Le reti capitoline sono state siglate da Chiara Scaramuzzi e Sofia Mancini, mentre la formazione ospite ha replicato, in entrambe le occasioni, con Elisa Terenzi.

Ha invece vinto l’altra compagine della capitale, quella Res Roma VIII alla quale è bastato il solo gol di Sofia Gatta, per avere ragione di una coriacea Ternana (1-0). Con questo risultato, la formazione romanista sale solitaria sul terzo gradino del podio, mentre quella umbra resta in penultima posizione, ma ben in vantaggio rispetto al fanalino di coda Vis Mediterranea, che questa settimana ha osservato la sua giornata di riposo.

 

Risultati Primavera 2 – girone A

Chievo VR              –         Freedom CN           5-3

Orobica BG            –         Genoa                    5-0

Pavia                     –         Lumezzane             0-3

Riposa: Brescia

Classifica

Genoa pt 22; Brescia 16; Freedom CN 13; Lumezzane 12; Chievo VR 9; Orobica BG 7; Pavia 0

 

Risultati Primavera 2 – girone B

Cesena                  –         Bologna                  5-3

Lazio                     –         San Marino             2-2

Res Roma              –         Ternana                  1-0

Riposa: Vis Mediterranea

Classifica

Cesena pt 20; Lazio 15; Res Roma 13; San Marino e Bologna 10; Ternana 7; Vis Mediterranea 0

 

Giada Greggi, dopo l’eliminazione dalla Champions: “Ce l’abbiamo messa tutta, sapevamo che affrontavamo una squadra forte!”

Credit Photo: Emanuele Colombo- Photo Agency Calcio Femminile italiano
Giada Greggi, dopo la caduta in Germania contro il Wolfsburg, che ha visto la sua squadra uscire dalla Champions League, attraverso i canali ufficiali del Club giallorosso, ha dichiarato:”Sapevamo che avremmo affrontato una squadra forte, che punta a vincere la Champions. Ce l’abbiamo messa tutta. Nel secondo tempo siamo calate fisicamente e abbiamo risentito anche di tante assenze importanti. Questa è tutta esperienza che ci porteremo dietro. Questo girone è stato difficile, perché abbiamo affrontato due potenze come Lione e Wolfsburg e ce la siamo giocata alla pari. Siamo amareggiate e deluse, però, come ho detto prima, è tutta esperienza”.

Come si supera una sconfitta così?”Adesso punteremo al campionato. Abbiamo la Supercoppa, c’è la Coppa Italia… Si va avanti. Punteremo ad altri obiettivi”.

Anche qui sono arrivati tanti tifosi: è un sostegno che in trasferta, e non solo in Europa, non è mai mancato.”Voglio ringraziarli, perché hanno fatto tanti viaggi per seguirci. A loro, così come a tutti i tifosi che ci vedono, voglio fare un ringraziamento speciale”.

Dagli USA con furore: la Juventus Women pesca un talento dai college americani

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio femminile Italiano

Il campionato americano, la National Women’s Soccer League, deve buona parte del suo successo a un settore giovane femminile che, oltre a essere cospicuo e dall’interesse crescente da parte delle calciatrici, getta le radici per far crescere nuovi talenti fin dal college. Tra queste calciatrici si possono nominare Trinity Rodman del Washington Spirit e Sophia Smith del Portland Thorns, tra le tante.

Anche in casa Juventus Women è stato possibile andare a “pescare” tra tutte le calciatrici dei college quella che sarà il nuovo acquisto della Vecchia Signora nella sessione invernale di mercato: Abigail Brighton, calciatrice statunitense che attualmente milita presso il college della Vanderbilt Università. La stessa calciatrice, tramite i suoi profili social, ha salutato la sua squadra per far capire a tutte le fan e i fan che, in futuro, ci sarà una nuova “squadra di adozione”, senza precisare che si tratterà della Juventus Women.

Come già riportato dai canali ufficiali della Juventus, Brighton è una classe 2002 che gioca nel ruolo di centrocampista, nello specifico di mediano, e che ha attirato su di sé l’attenzione degli scout inviati direttamente dalla Juventus in Florida per seguire e studiare da vicino le calciatrici. Senza alcun intermediario, dunque, la Società bianconera ha discusso i termini del contratto direttamente con l’università da cui proviene la giovane calciatrice. Dovrebbe essere a disposizione della squadra e di Max Canzi fin dal rientro in campo dopo la pausa Natalizia.

Piji: quando Sara Gama diventa un must

Photo Credit: Chiara Misticoni

Dall’amore per Gaber a quello per la chitarra, il jazz, ed i molteplici e famigerati premi in carriera come lo Sciamano allo Showman, Lunezia e la targa Tenco (per citarne alcuni).
Piji (questo il nome d’arte di Pierluigi Siciliani) è un cantautore romano leva ’78 che vanta collaborazioni con Simona Molinari, Michela Andreozzi, Fiorello, Renzo Arbore e Sergio Caputo e viaggia tra canzoni d’autore, facendosi spazio in un mondo artistico notevole con la fusione di due mondi, quello del pop/jazz e quello del teatro; lo stesso, inoltre, porta avanti con dedizione importanti progetti radiofonici e di scrittura.

Con estremo piacere abbiamo avuto modo di coinvolgere l’artista nella nostra rubrica, la quale ci ha permesso di catturare in esclusiva aneddoti e curiosità sulla sua vita professionale e sapere di più sulla sua particolare e minuziosa attenzione a tematiche di spicco, ovviamente tutte al femminile!

Musicista, paroliere ed autore di “Sara e le altre”. Come è nato questo brano, pubblicato in concomitanza con gli Europei disputati nell’estate 2022 ed a poca distanza dall’annuncio del professionismo in Italia?

Il calcio femminile ha funto da meravigliosa metafora di tutto quello che stava accadendo nella società rispetto ad un argomento che mi sta molto a cuore, quello della parità di genere. Così, ciò che inizialmente era stato un approccio prettamente di natura artistica, è diventato man mano spontanea scoperta di un grande amore per questo sport.

Questo brano nasce dalla voglia di raccontare anche la parte positiva della storia del calcio femminile. Quale? Dopo anni di ostracismo queste ragazze hanno lottato per essere dove sono ora ed ottenere ciò che a loro spetta.
Da titolo, inoltre, “Sara” fa riferimento a Sara Gama, capitana dell’epoca, con “le altre”, invece, ci si riferisce a tutte le calciatrici che sono scese in campo per combattere una battaglia comune e minare quelle sacche di resistenza fatte di maschilismo e stereotipi che, purtroppo, ci accompagnano da sempre.

“È vero che si può fare e che si può ancora pareggiare”, recita il brano citato. In questo l’autore sembra voler giocare proprio con la parola “parità”, non a caso. È così?

Esattamente. Il ritornello con “allora è vero che si può fare” conferma quanto tutti insieme possiamo fare qualcosa per un grande cambiamento. Anche il videoclip vuole dare proprio questa immagine: una squadra di donne che, mediante un’azione straordinaria, riesce a buttar giù una livella a simboleggiare quella parità che si spera di raggiungere molto presto. Ricordiamo che le battaglie culturali vanno alimentate tutti i giorni, ma è necessario che il genere maschile molli i propri privilegi e scenda a combattere con le donne, per le donne.

Argomento affrontato anche a teatro: sipario aperto, infatti, per “il calcio (non) è uno sport per signorine”, in collaborazione con le No Wags. Intento facilmente intuibile: ti va di parlarne?

È uno spettacolo scritto insieme alle No Wags, altri colleghi, autrici ed attrici.
Mediante brevi monologhi cerca di raccontare quella che è la percezione e visione del calcio femminile all’interno della società; mi piace pensare che quest’ultimo possa non commettere gli stessi errori del maschile: il “voglio dirvi di restare così” in chiusura, dettato da una ipotetica allenatrice rappresentata, dice tutto.

Proseguendo sulla scia femminile e sulla parte testuale, da sempre la donna si rivela protagonista in tantissimi pezzi (vedi Sally di Vasco Rossi od altri interpretati e scritti da artisti di spicco quali Cocciante, Battisti, ecc). Pensi sia importante raccontarla anche in questi aspetti? Quanto c’è di questo nei tuoi testi?

Nelle mie canzoni la donna è spesso presente e funge da musa per il racconto di storie d’amore intense. In tutti i casi mi preme darle spazio come figura alla pari e con cui lottare insieme; penso sia molto importante scrivere di donne e farlo con il giusto rispetto, omaggiandole ed evitando quelle descrizioni sessiste che, purtroppo, al giorno d’oggi, si trovano in diverse canzoni commerciali.

Quindi la penna ed il linguaggio possono contribuire a darne una certa percezione…

Assolutamente!

Musica a parte, sembra di capire che la tua, ormai, sia un’anima da vero e proprio tifoso…

Direi di sì! Ormai non posso farne a meno. Apprezzo particolarmente la Lazio Women e penso che mister Grassadonia abbia messo su una grande squadra, al di là dei recenti risultati raccolti.

Domanda schietta: cosa manca in Italia perchè si arrivi a non fare più distinzione tra calcio maschile e femminile? La musica può contribuire ad abbattere questi muri fatti da mattoni di luoghi comuni e mai sopiti?

Ciò che oggi manca al calcio femminile è l’esatto specchio di ciò che manca alle donne in società.
Se la musica può fare qualcosa? Certo! Il linguaggio è fondamentale, ma può fare tanto anche l’impegno nella vita quotidiana: fermare una semplice battuta di natura sessista, “ribellarsi” nelle piccole vicende di tutti i giorni, in qualunque ambiente ci si trovi, può essere un punto a favore.

Certo, c’è chi ha la possibilità di farlo attraverso l’arte come me, ma questo è uno dei casi in cui dovremmo essere tutti in prima linea.

La statistica è chiara e dice che una importante percentuale del comparto femminile nazionale facente parte dell’industria musicale si è sentito discriminato in qualche modo e sotto esame, solo per una questione di “gender gap”. Ecco che anche qui rientrano commenti come “tu questo non lo puoi fare”, ma cosa può fare, invece, l’attivismo in questi casi?

L’attivismo sta facendo tanto ed è bene che continui a farlo. Come detto, mi sento parte di questo movimento poiché ogni volta che posso contribuisco a questa lotta, scendendo in piazza, sollevando certi argomenti quando vado in onda in radio e scrivendoci su per poterlo cantare.
È vero, è molto più difficile trovare una fonica, una batterista, una bassista, ma si stanno facendo dei passi in avanti.

Progetti imminenti di Pierluigi?

C’è un progetto discografico in ballo e vari concerti in programma, tra cui quello di Natale del 22 dicembre presso il più importante Jazz Club di Roma.

Ci salutiamo con un messaggio rivolto al movimento femminile ed ai lettori di Calcio Femminile Italiano.

“Si può fare”: questo è il messaggio che voglio mandare. Quella della parità di genere (e non solo) è una guerra che possiamo e dobbiamo vincere, fuori e dentro al campo!

Si ringrazia Piji per la gentile concessione.

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