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Dorotea Del Piero, Juventus Women Under 17, mette a segno la sua prima tripletta con maglia bianco-nera

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Dorotea Del Piero, 15enne figlia dello storico capitano bianconero arrivata tre le file bianconere agli inizi di ottobre dell’ Under 17 women, nell’ultima partita casalinga della Juventus mette a segno una tripletta!.

E’ bastato meno di un mese, alla promettente calciatrice figlia d’arte, per entrare nel suo nuovo contesto calcistico e portare il suo contributo alla sua nuova squadra: nel match valido per l’Under 17 regionale, la Juventus s’impone con un sonoro 14-0, contro le coetanee della Valle d’Aosta, e la giovane Dorotea è autrice di una strepritosa tripletta.

Figlia d’arte, a volte, è un grosso peso poichè hai sulle spalle una reputazione di altissimo livello ed un pubblico (quello Juventino) che porterà sempre nel cuore le imprese del grande Alex, che tu non puoi essere senza dubbio di meno, ma la giovane calciatrice ha nel dna non solo tali caratteristiche ma anche la stoffa per dimostrare le sue grandissime doti d’attaccante, del resto la stessa numero 10 attuale delle Women, Cristiana Girelli, alla firma del contratto a Vinovo aveva dichiarato: “Ha un fisico imponente, nonostante la giovane età, ed è bellissimo pensare ad una favola di questo tipo; poi (ridendo..) le ho detto che per qualche anno terrò ancora la mia maglia nr. 10, per poi vederla in campo con me, e magari regagargliela!”.

Questo è solo l’inizio, noi ed il pubblico crediamo in questa favola che diviene giorno dopo giorno sempre più realtà, sul campo e in tutta la società bianco nera, per una carriera che si spera porterà ancora una Del Piero a fare riempire gli stadi: “questa volta per le Women!”.

 

 

Harakiri Milan, un regalo di Sorelli e Piga permette al Como di vincere

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Non era di certo una finale ma, in ogni caso, era un primo passo fondamentale per ottenere un piccolo vantaggio sull’avversaria e per mettere benzina e fiducia nella corsa per la qualificazione alla Poule Scudetto. Milan-Como, partita valida per la 1° giornata di ritorno, giocata al Puma House of Football, è terminata con il punteggio di 0-1 grazie alla prima rete in campionato di Alex Kerr.

Buoni i primi dieci minuti rossoneri che controllano il campo e si costruiscono la prima opportunità al 9′, quando Emma Koivisto, dopo un’ottima iniziativa sulla destra di Monica Renzotti, calcia di prima intenzione da fuori area ma trova un’attenta Astrid Gilardi. Aumentano nettamente i ritmi tra il 15′ e il 25′ con le due formazioni che, come due pugili che abbassano la guardia, pensano solo ad offendere, assumendosi invece dei rischi nel reparto arretrato. Il Como, nel giro di tre minuti, impegna due volte Laura Giuliani: prima, al 14′ con un tentativo dalla distanza di Nadine Nischler e, poi, al 16′ con una discesa di qualità e potenza di Julia Karlernas, dopo una brutta palla persa dalla squadra di Suzanne Bakker (non l’unica nel corso del match), che assiste Elisa del Estal sul primo palo che, però, non riesce a gonfiare la rete. E’ sempre la fantasista comasca numero 7 a creare i maggiori pericoli e, infatti, al 24′ dà l’illusione del gol con una sua splendida punizione che in realtà si spegne di pochissimo sul fondo. Tra le occasioni lariane bussa anche il Milan coon uno dei tanti inserimenti di Evelyn Ijeh che raccoglie la sfera sulla destra e calcia sul primo palo: risposta di Gilardi che mette in corner, evita il vantaggio meneghino e il quinto centro stagionale della mezzala svedese. Calano decisamente i ritmi e nessuna dellle due compagini sembra essere in grado di prendere il controllo del gioco ma al 38′ Nadine Sorelli e Julie Piga pasticciano con il pallone e impacchettano un regalo per Alex Kerr che, sola davanti al capitano rossonero, non può sbagliare: primo gol in campionato, Como avanti 0-1 e risultato che si trascina fino all’intervallo senza altri squilli da una parte o dall’altra.

La seconda frazione inizia come era finita la prima: ritmo lento e ancora qualche disattenzione in costruzione da parte delle padrone di casa che però non rischiano nulla. Solo al 58′ il Milan va ad un passo dal pareggio grazie ad un buono spunto di Renzotti che lascia sfilare la palla, impedendo un possibile intervento di Mina Bergersen, e calcia rapidamente, alzando però troppo la traiettoria. Le rossonere provano ad aumentare i giri del motore e questo lascia enormi praterie per le ragazze di Stefano Sottili che al 66′ sfiorano il colpo del K.O. con una super discesa sulla destra di Kerr che, appena entrata in area, lascia partire una rasoiata ad incrociare che sibila il palo. Un’altra pericolosa ripartenza viene condotta al 70′ dalla subentrata Dominika Skornankova che al limite dell’area accomoda per Ramona Petzelberger che perde un tempo di gioco e cestina il possibile 0-2. Se è vero che il Diavolo prova a fare il gioco alla ricerca del pari, i ritmi impostati dalla formazione dell’allenatrice olandese non sono elevatissimi e la possibilità per trovare la rete del pareggio arriva solo al 77′ grazie allo spunto singolo della solita Ijeh che riceve in area, rientra in un fazzoletto e conclude sul primo palo senza fortuna. Le meneghine non riescono più a creare nitide palle gol fino al triplice fischio, sono invece le ospiti ad andare ancora una volta vicine al raddoppio grazie ad una conclusione al volo di Petzelberger che viene deviata dal muro di casa ed esce di pochissimo alla destra di Giuliani, rimasta immobile.

Il Como vince così 0-1 al Puma House of Football contro un Milan non brillantissimo. Tre storici traguardi: prima volta con due vittorie in campionato contro le rossonere, prima vittoria a Milano e prima volta con 3 vittorie in trasferta di fila. La squadra di Sottili raggiunge così la quinta posizione in solitaria allungando a +3 proprio sul Diavolo con il quale ha anche il vantaggio degli scontri diretti: sfida lanciata e primo scatto lariano nelle corsa verso l’ultimo posto per la Poule Scudetto.

IL TABELLINO di  Milan-Como 0-1

MARCATRICE: ’38 Kerr (C).

MILAN (4-3-3): Giuliani (C); Koivisto, Sorelli (87′ Swaby), Piga, Soffia (87′ Karczewska); Ijeh, Rubio (77′ Cesarini), Mascarello; Renzotti (67′ Marinelli), Nadim, Dompig; ALL. Suzanne Bakker

COMO (4-3-1-2): Gilardi; Marcussen, Rizzon (C), Cecotti, Bergersen; Karlernas (80′ Conc), Vaitukaityte, Petzelberger; Nischler (80′ Picchi); del Estal, Kerr (66′ Skornankova); ALL. Stefano Sottili

AMMONITE: Rizzon (28′), Sorelli (47′), del Estal (91′)

ARBITRO: Fabrizio Pacella di Roma

Ternana-Arezzo 0-1, il sogno vetta in solitaria è durato solo 7 giorni

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Se una settimana fa la caduta del Parma in casa con il Chievo lanciava le rossoverdi al comando della classifica in solitaria, lo 0-1 di Ternana-Arezzo annulla il vantaggio di tre punti delle umbre, riportando le due in testa a pari punti. Il dualismo si riproporrà così anche settimana prossima, con la formazione di Cincotta che sarà di scena sul campo della Freedom, quella di Colantuono a Genova contro il Genoa, ora ufficialmente terzo da solo.

È un gol di Fracas al 63′ a dare la vittoria alla squadra amaranto, un guizzo sotto porta sugli sviluppi di un angolo da destra che le capita sul sinistro, allorché le basta un tocco per spedire in rete la sfera, battendo Ghioc e consegnando il successo più sorprendente dell’Arezzo in questo avvio di campionato. Non è stata la solita Ternana, ben arginata dal blocco attivo proposto da Leoni, con la squadra toscana sempre attenta a recuperare palla e a non farsi mettere in difficoltà.

E infatti per la formazione di Cincotta ci sono state poche occasioni in cui far risaltare la qualità della squadra, e la massima occasione prodotta è stato il palo di Ripamonti ad inizio partita, a cui si aggiunge la rete del possibile pareggio all’82’ annullata per fuorigioco. Tre punti clamorosi dunque per le ospiti, che difendono così il sesto posto dal ritorno del Chievo, e avvicinano la Freedom. Per la Ternana, un passo falso che può essere preso come spunto per non farne più in futuro.

Ternana-Arezzo 0-1, il tabellino (fonte: ufficio stampa Arezzo Calcio Femminile)

Ternana: Ghioc, Vigliucci (Tarantino 68’), Corrado (Quazzico 74’), Pacioni, Ripamonti, Ciccotti, Fusar Poli, Petrara (Labate 74’), Regazzoli (Bonetti 59’), Pironi, Gomes. A disposizione: Quazzico, Capitanelli, Bonetti, Ciccioli, Labate, Tarantino, Zannini, Massimino, Lombardo. All. Antonio Cincotta

ACF Arezzo: Bartalini, Tuteri, Licco, Carcassi (Barsali 83’), Corazzi, Bruni, Zito, Taddei (Fortunati 64’), Blasoni, Martino (Fracas 53’), Razzolini (Torres 83’). A disposizione: Nardi, Barsali, Santini, Torres, Lorieri, Toomey, Tomassini, Fracas, Fortunati. All. Ilaria Leoni

Marcatrici: Fracas (63’)

Ammonite: Tuteri (28’), Zito (89′), Pirone (90’)

Angoli: 7 – 5

Recupero: 0 – 6’

Max Canzi, Juventus Women: “I nostri errori li abbiamo pagati a carissimo prezzo”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il passo falso delle bianconere, che non hanno avuto la prontezza di trovare il guizzo per allungare ulteriormente sulla Fiorentina, ha fatto sì che l’allenatore delle Juventus Women, Massimiliano Canzi, abbia espresso delle parole dure nei confronti della partita giocata dalle sue ragazze, forse la più brutta della stagione, Champions compresa.
A pesare, in questo contesto, sono state le imprecisioni e l’incapacità di trasformare in goal le clamorose occasioni che le bianconere sono riuscite a creare contro un Sassuolo determinato, affamato e cinico, capace invece di sfruttarle pienamente. Un peso specifico non indifferente ce l’hanno anche gli errori del portiere Proulx che, per quanto determinante nel deviare un paio di tiri insidiosi, ha regalato due tiri preziosi a Chmielinski, bravissima a fiutare l’occasione da goal e, di conseguenza, a scrivere il suo nome per ben due volte sul tabellino dei marcatori, da vera bomber.

Il tecnico della Juventus, però, non biasima soltanto gli errori di Proulx, in quanto le bianconere hanno, in generale, giocato un match sottotono e spinte, forse, da una certa sicurezza derivante dal vantaggio di Girelli messo a segno in avvio di gara: «Gli errori capitano, oggi li abbiamo pagati a carissimo prezzo. Sono più rammaricato perché non abbiamo giocato il primo tempo, il nostro primo tempo di oggi è stato quanto di più lontano che esiste dall’essere una “grande squadra”, non possiamo permetterci di regalare quel tempo, a nessuna squadra in Italia. Il Sassuolo ha fatto la sua partita, l’ha giocata bene e si è portato a casa un pareggio meritatissimo. Dobbiamo solo rammaricarci di noi stessi, perché se fai 24 tiri in porta e ne metti 4 nello specchio è chiaro che dobbiamo lavorare, abbassare la testa, pedalare, e pensare solo a giocare a calcio.»

La parole chiave “atteggiamento” e “fame”, usate a profusione dall’inizio del campionato e che, di fatto, incarnavano lo spirito della Juventus Women nella sua totalità, contro le neroverdi sono invece venute a mancare, e il risultato è un esempio calzante di come la squadra abbia preso sottogamba la partita e non abbia provato, “fino alla fine”, a concretizzare. Insomma, il girone di ritorno non è cominciato come la Juventus avrebbe sperato, e non resta che concentrarsi per tornare in carreggiata: «Sicuramente oggi l’atteggiamento del primo tempo non m’è piaciuto, ed è stato di certo enfatizzato dal fatto di aver fatto goal subito, qualcuno ha pensato che la partita fosse facile, ma così non è stato. Nel secondo, al di là del non essere riusciti a concretizzare, abbiamo creato tante palle goal, ma dovevamo essere un po’ più bravi a concretizzarle. Non si può pensare di fare 24 tiri in porta e che solo 4 finiscano nello specchio. Non credo che la partita contro l’Arsenal o quella che ci aspetta abbiano influito, bisogna essere più presenti nelle singole partite: se pensiamo di vincere solo perché abbiamo la J sul petto, abbiamo sbagliato.»

Chievo-Freedom 3-0: doppietta di Landa e gol di Picchi, le veronesi volano

Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La 10a giornata di Serie B Femminile poneva in programma Chievo-Freedom, valido come anticipo del turno. Allo stadio “Olivieri“, le gialloblù padroni di casa si impongono 3-0 e si rilanciano in classifica, portandosi a -3 proprio dalle cuneesi, ferme al quinto posto in classifica. Periodo non florido per la squadra biancoblù, in silenzio stampa al momento e che sembra aver perso un po’ di spensieratezza, proprio quello stesso stato d’animo che l’aveva portata fin lassù.

Sicuramente lo 0-2 di Bologna ha inciso, non è mai facile reagire dopo uno scontro diretto. Gli applausi per la prestazione contro il Milan, e la stessa gara contro le rossonere, probabilmente hanno portato ad un calo mentale oltre che fisico, e la squadra non è più riuscita a ripetere quanto di buono fatto fino a questi momento. Purtroppo la cadetteria è crudele, e bastano alcune partite storte di seguito per rimandare ogni sogno alla stagione successiva.

Lo stesso Chievo ha avuto difficoltà simili in avvio, partendo dall’ottima stagione di un anno fa, e ha avuto qualche problema nel rientrare in quel ritmo con continuità. Periodo che sembra essersi risolto grazie al 3-0 odierno, e seppur la rete iniziale sia arrivata solo su rigore (bella trasformazione di Landa al 43′, nonostante l’intuizione del portiere), nella ripresa la squadra ha legittimato il vantaggio. Prima il tap-in di Picchi (errore di Korenciova che non trattiene il tiro di Montemezzo), e poi segna Landa nuovamente dalla distanza e conclude all’incrocio alla sinistra del portiere.

Chievo-Freedom termina così 3-0, le gialloblù salgono al sesto posto in attesa dello sviluppo della giornata, e danno un seguito al bel 2-0 di Parma. Per le biancoblù, bisognerà sicuramente trovare la causa delle ultime prestazioni, perché settimana prossima al “Paschiero” arriverà la Ternana.

Chievo-Freedom 3-0, il tabellino (fonte: H&D Chievo Women)

Marcatrici: Landa ( 43′ pt e 25′ st ); Picchi ( 14′ st )

CHIEVO: Capecchi; Perin ( Micciarelli 27′ st ); Tonelli; Veritti; Pizzolato; Ketis ( Montemezzo 27′ pt ); Marengoni; Begal ( Fernandez 10′ pt ); Cavallin ( Merli 27′ st ); Landa; Picchi. A disposizione: Micciarelli; Fernandez; Montemezzo; Merli; Gattuso; Romano; Saggion; Filippo; Buttè. Allenatore: Ulderici Fabio.

FREEDOM: Korenciova; Maffei; Santamaria ( Battaglioli 29′ st ); Tamborini ( Tudisco 29′ st ); Diaz Ferrer ( Dicataldo 13′ st ); Stankova; Borello; Devoto; Cuciniello; Pasquali ( Micheli 29′ st ); Imprezzabile ( Mastrantonio 13′ st ). A disposizione: Nucera; Falloni; Mastrantonio; Tudisco; Giuliano; Dicataldo; Battaglioli; Micheli; Aime. Allenatore: Ardito Michele.

Arbitro: Riccardo Borghi di Modena.

Assistenti: Roberto Pozzi di Varese; Federico Corbelli di Rimini.

Gianpiero Piovani elogia la prestazione in casa doriana: “Vittoria fortemente voluta”

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Confronto intenso quello andato in scena questa domenica tra Inter e Sampdoria: un decimo appuntamento di campionato col dono del sorriso per le ospiti nerazzurre, culminato con la loro vittoria per 3-0.

In tale circostanza la squadra milanese ha gestito al meglio l’attacco blucerchiato, dimostrando quanto anche la paura possa essere alleata di una prestazione con giustiintenti.
Certo è che l’unità delle ospiti si sta rivelando determinante per la garanzia di una lunga linea verde di risultati: di fatti non solo il complesso nerazzurro ha rimarcato quanto fatto in occasione d’andata contro la stessa (si ricorda il 5-0 finale) ma ha anche raggiunto il sesto trionfo stagionale, portandosi ad una minima distanza statistica dalla Fiorentina.

Il tecnico Gianpiero Piovani, affidatosi ai microfoni di Inter TV nel post gara, ha elogiato quanto fatto in trasferta, riservando alla propria squadra parole al miele: “Il segnale dato è importante e la vittoria fortemente voluta; le ragazze hanno interpretato molto bene la gara e, nonostante abbiano sofferto, l’esito finale è stato positivo.
Faccio i complimenti a tutte e allo staff per la buona preparazione ad una grande partita; questa, per noi, era un’occasione per accorciare la classifica sulle viola e non l’abbiamo resa vana”.

Ora una settimana di fuoco per allestire al meglio la prossima tra le mura domestiche: l’ospite dell’Arena Civica? Il Napoli. “L’intento è quello di lavorare con intensità e dedizione – ha fatto sapere, a questo proposito, la medesima guida – C’è ancora tanto da fare e da migliorare, solo così potremo continuare a toglierci delle belle soddisfazioni!”.

Il Derby capitolino è della Roma: vittoria importante, e meno cinque dalla capolista

Credit Photo: Andrea Immarini - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La 10a giornata di Campionato di Serie A, la prima del girone di ritorno, ci regala allo “Stadio delle Tre Fontane” il derby capitolino tra  la Roma di Alessandra Spugna e la Lazio femminile guidata da Gianluca Grassadonia, con la vittoria della Roma per 2 a 1.

Super sfida che parte sapendo del doppio pareggio (della Fiorentina e Juventus nelle rispettive gare) e pertanto un ennesimo risulato di parità potrebbe essere svantaggioso per le Campionesse in Carica della AS Roma, se vogliono proseguire la scalata alla classifica, idem per le aquilotte che proprio contro le giallorosse stavano portanto a casa il bottimo pieno: se non fosse, nei minuti di recupero, per capitan Linari rovinare la festa di apertura della massima serie. Al tre fontane di fronte ad un pubblico delle grande occasioni (circa 3000 tifosi), la partita è iniziata all’insegna dell’agonismo e tanto buon calcio, le padrone di casa di Spugna propongono il collaudato 4-3-3, mentre le Laziali con un 3-1-4-2 cercheranno di utilizzare il centro campo come blocco sistematico. Gara equlibrata per tutto il primo tempo, con buoni spunti ma nessuna limpida occasione fino alla mezz’ora dove è la Roma con Haavi ad avere una ghitta opportunità per sbloccarla, ma la numero uno ospite non si fà sorprendere. Una Lazio ben chiusa che non concede spazio alle giallorosse (avendo un possesso palla superiore) ed ogni azione viene spenta al momento delle finalizzazioni andando a riposo sullo 0 a 0.

Nella ripresa si alza il baricentro ed il ritmo di gioco per le ragazze di Spugna, che ci credono e grazie all’ottima progressione di gioco riescono ad andare in vantaggio con Lucia Di Guglielmo (alla sua seconda rete stagionale ed 8° con la maglia giallo rossa). Le padrone di casa in virtù del vantaggio riescono a padroneggiare meglio la sfera ed ha trovare più spazio alla manovra d’attacco, con la Lazio sempre chiusa a difendere, ed al 72′ è ancora la Roma con il destro di Valentina Giacinti, servita da capitan Giugliano in limite di fuori gioco, a mettere il definitivo sigillo per il 2 a 0 giallorosso. Nel finale l’unico tiro a rete delle biancoazzurre trova la deviazione di Thogersen, per il definitivo 2 ad 1.

Vittoria importante per la AS Roma di Spugna, che recuperano 2 punti sia sulla Fiorentina che la capolista Juventus, pur restando sempre al terzo posto con l’Inter, per un campionato femminile apertissimo e molto entusiasmante.

IL TABELLINO:

Reti: 57′ L. Di Guglielmo (R), 72′ Giacinti (R), aut. 89′ thogersen (L).

ROMA (4-3-3): Ceasar; Thøgersen, Cissoko, Minami, Di Guglielmo; Giugliano, Pandini, Greggi; Glionna, Giacinti, Haavi. A disp. Viens, Kumagai, Aigbogun, Corelli, Hanshaw, Kresche, Linari, Galli, Troelsgaard, Merolla. All. Spugna.

LAZIO (3-5-2): Cetinja; D’Auria, Connolly, Baltrip-Reyes; Oliviero, Goldoni, Eriksen, Simonetti, Belloumou; Visentin, Le Bihan.  A disp. Kajan, Yang, Karresmaa, Zanoli, Castiello, Piemonte, Colombo, Pittaccio. All. Grassadonia.

Renatinha e un Mondiale da conquistare: “L’Élite Round sarà molto più duro”

Rafa Nadal e Cristiano Ronaldo i modelli a cui ispirarsi, una media di più di un gol a partita dopo il trasferimento in Europa, un obiettivo chiaro in testa: staccare il biglietto per il primo, storico, Mondiale femminile, in programma nel 2025. Renata Adamatti, per tutti Renatinha, stella della Nazionale di Francesca Salvatore e del Bitonto campione di tutto, si racconta in una lunga intervista al sito ufficiale della FIFA. “Nel Main Round abbiamo fatto la nostra parte, ma sappiamo che la fase successiva sarà completamente diversa, molto più dura: dovremo prepararci ancora meglio”, il pensiero della nativa di Caxias do Sul in vista dell’Élite Round, che si disputerà a marzo in Italia. “Portogallo, Ungheria e Svezia sono tre squadre molto forti, dovremo studiarle bene. Dobbiamo vincere tutte le partite per qualificarci e non dipendere da altri risultati”.

Le parole di Carina Vitulano, capo della Women Project del Settore Tecnico Arbitrale

Il Presidente Sauro Cerofolini e tutti gli associati della Sezione AIA di Arezzo hanno avuto il piacere e l’onore di ospitare Carina Susana Vitulano, ex arbitro internazionale ed oggi a capo della commissione Women Project del Settore Tecnico Arbitrale.

Carina Vitulano sprona gli associati aretini:

Vitulano, che ha sin da subito rapito l’attenzione dei presenti con il suo modo di fare coinvolgente e scherzoso ma anche con la serietà che la contraddistingue, ha voluto incentrare la sua riunione sulle caratteristiche che non devono mai mancare nell’arbitro moderno: allenamento costante, conoscenza del gioco del calcio e conoscenza del Regolamento. In particolare, per quanto riguarda l’allenamento, Vitulano ha affermato che l’arbitro dev’essere un atleta, avere la capacità di dare il 100% durante tutta la gara e costruirsi un allenamento costante perché “chi è arbitro deve avere rispetto per il calcio”.

Molto gradita da parte di tutti gli associati è stata la capacità dell’ospite di coinvolgere la platea presentando, durante la sua lezione, filmati di gare a supporto delle sue argomentazioni e stimolando un dibattito tra i partecipanti. Molte sono state le domande poste dai giovani associati ed altrettante sono state le risposte esaurienti di Vitulano in un’atmosfera sempre molto coinvolgente.

In conclusione, dopo il meritato applauso e ringraziamento da parte degli associati aretini, Vitulano ha ricevuto un omaggio dalle mani dell’assistente arbitrale in forza alla Commissione Arbitri Nazionale Serie D, Diletta Cucciniello, a nome delle donne arbitro della Sezione di Arezzo. Dopo l’omaggio floreale consegnato dall’arbitro Lorenzo Norci, fresco di esordio in Prima categoria, il Presidente Sauro Cerofolini ha ringraziato ancora Vitulano, esprimendo riconoscenza per la disponibilità, per i consigli dati ai ragazzi e per la grande carica motivazionale che è riuscita a trasmettere nel corso della riunione.

 

Clamoroso al “Pozzo”: il Sassuolo blocca la Juventus capolista!

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’antipasto della domenica ha visto l’appuntamento, fissato all’ora di pranzo, tra la Juventus Women capolista e il Sassuolo Women, squadra che all’andata era riuscita a segnare ben tre reti alla formazione bianconera, incassandone però sei. Le bianconere hanno chiuso il match con un pareggio amaro per 2 a 2. A segnare sono state, nel primo tempo, per le bianconere Girelli al 4′ e Chmielinski per il Sassuolo al 20′, mentre le altre due reti sono arrivate nella ripresa dalle occasioni di Lehmann al 60′ e nuovamente da Chmielinski per le neroverdi, che ha fatto la doppietta personale e ha bloccato la Juventus.

L’allenatore della Juventus Massimiliano Canzi ha proposto la partenza da titolare di Lehmann in attacco e Thomas sulla fascia, con Schatzer alla regia per lasciare a riposo Caruso, e il ruolo da capitana è dunque spettato a Boattin. Tra i pali è stata invece data una chance a Proulx, alla sua seconda presenza dopo il suo esordio con la Sampdoria. A riposo anche Cascarino. Hanno vestito la maglia da titolare anche Rosucci e Bonansea, rispettivamente nel tridente difensivo e sulla fascia. Il tridente d’attacco era dunque costituito da Lehmann, Beccari e Girelli prima punta.

La prima occasione della partita l’ha avuta la Juventus in avvio di gara dopo la corsa di Bonansea fino all’area di rigore, chiusa in calcio d’angolo; dagli sviluppi, approfittando di un’ammucchiata in area di rigore, Girelli ha trovato il goal al 4’.
La chance per il raddoppio è arrivata all’11’ in occasione di una percussione in area di rigore cominciata di nuovo da Bonansea, che ha crossato per andare a trovare le compagne in area, ma il pallone è uscito di pochissimo sul fondo. Un’ulteriore occasione per il raddoppio è stata creata in un momento di difficoltà per le bianconere, che faticavano ad abbandonare la loro metà campo, e ne sono invece uscite trovando il corridoio per Lehmann, che ha calciato un tiro troppo debole.
Il Sassuolo ha invece congelato lo stadio con la rete del pareggio al 20’: Chmielinski, dalla sinistra, ha sorpreso Proulx e tutta la difesa con un sinistro a giro velenosissimo andato a insaccarsi sul secondo palo.
Al 25′ Schatzer ha provato la conclusione dalla distanza, che Durand non è riuscita a bloccare a dovere, e Kullberg ha colpito il palo sulla ribattuta. Il Sassuolo ha poi capovolto i fronti, rendendosi pericolosissimo al 26′ in una doppia occasione sventata da Proulx, e le neroverdi hanno colpito un altro legno dagli sviluppi del calcio d’angolo. Lehmann ha di nuovo cercato la rete con un tiro al limite, prontamente deviato in calcio d’angolo. Bonansea ha cercato il tiro dalla distanza a pochi minuti dall’intervallo, uscito alto di pochissimo, e le squadre sono andate a riposo sul punteggio di 1 a 1.

Nella ripresa, la formazione schierata era di nuovo l’undici iniziale, che ha avuto un inizio in affanno grazie a un Sassuolo determinato a passare in vantaggio. Kullberg ha avuto sui piedi il pallone del 2 a 1, ma era in posizione di fuorigioco. Pur cercando dei corridoi per provare a sfondare, le Juventus Women si sono andate a schiantare contro a un muro neroverde che concedeva pochi spazi e riusciva ad anticiparle sui palloni chiave a centrocampo per ripartire. Schatzer si è lanciata in area di rigore e ha provato a calciare in porta sulla sponda di Girelli, bravissima a dribblare i difensori neroverdi e a trovare l’unico spazio disponibile per andare in porta, conclusosi però in un nulla di fatto. Al quarto d’ora, le bianconere hanno conquistato un calcio d’angolo importantissimo, ma Kullberg ha calciato alto.
La Juventus è passata in vantaggio al 60 con il tiro dal limite dell’area di Lehmann dagli sviluppi di un corner, che ha trovato l’angolino basso alla destra di Durand. Lehmann ha poi avuto sui piedi la palla del 3 a 1, recuperata da Girelli per cercare le compagne in area, ma il fuorigioco ha interrotto l’azione. Bonansea si è divorata la terza rete per le bianconere alla mezz’ora dopo una cavalcata verso l’area di rigore di Cantore, subentrata a Beccari.
Il Sassuolo ha di nuovo pareggiato i conti all’80’ con Chmielinski, alla sua doppietta personale, bravissima a intercettare un rinvio maldestro di Proulx nel tentativo di spazzare via il pallone dall’area di rigore, scavalcata dal pallonetto della numero 10 neroverde, un errore che è di fatto costato il pareggio. Il Sassuolo ha anche avuto la chance per il 3 a 2 all’inizio del recupero, e le bianconere hanno tentato di chiudere in attacco alla ricerca disperata del vantaggio, senza mai riuscire a trovarlo.

IL TABELLINO

JUVENTUS WOMEN (3-4-2-1): Proulx; Kullberg, Rosucci (82′ Vangsgaard), Boattin; Thomas (62′ Krumbiegel), Bennison (62′ Caruso), Schatzer, Bonansea (82′ Bergamaschi); Lehmann, Beccari (62′ Cantore), Girelli. Allenatore: Massimiliano Canzi.

SASSUOLO WOMEN (3-4-1-2): Durand; Pleidrup, Caiazzo, Orsi; Philtjens, Mella (62′ Dhont), Prugna, Brustia (78’De Rita); Missipo, Sabatino (78′ Monterubbiano), Chmielinski. Allenatore: Gian Loris Rossi.

Marcatrici: 4′ Girelli (J), 20′ Chmielinski (S), 60′ Lehmann (J), 80′ Chmielinski (S)

Ammonizioni: nessuna

Arbitro: Recchia della sezione di Brindisi

Note: recupero 1′ pt, 5′ st.

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