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Il Barcellona vince l’ottavo campionato della sua storia

Barcellona, vittoria titolo campionato
Credit Photo: Barcellona femminile, Twitter

Il Barcellona vince l’ottavo campionato della sua storia. Ancora una volta è campione di Spagna. Grazie ad un campionato impeccabile fin qui con 26 vittorie su 26 partite, 78 punti fatti ed un vantaggio sul Real Madrid di 10 punti con una partita in meno.
Le blaugrana battono anche lo Sporting Huelva e festeggiano il titolo. Le reti sono delle sue giovani Laia Codina e Jana Fernandez con Alexia Putellas che finalmente rientra in campo negli ultimi 16 minuti dell’incontro dopo un lungo infortunio. Nel finale in rete anche Asisat Oshoala che cercherà di insidiare il primato di Alba Redondo in vetta alla classifica marcatrici.
Grande spettacolo nel derby di Madrid. Ospiti in vantaggio con l’argentina Florencia Bonsegundo, risponde la stella Linda Caicedo per il pari delle merengues. Ancora in vantaggio il Madrid CFF con la bomber Racheal Kundananji ma la doppietta di Teresa Abelleira regala la vittoria ed il secondo posto al Real Madrid.

In zona Champions importante vittoria del Levante che vince 1-0 alle Canarie con rete della bomber Alba Redondo in una partita combattutissima. L’Atlético ormai punta tutto sulla Coppa della Regina. Per il Betis importante pareggio con goal di Angela Sosa che rende inutile il goal di Lucia Moral, alla quinta segnatura, la seconda consecutiva. Anche l’altra squadra di Valencia vince in rimonta contro l’Alavés a cui servivano disperatamente i tre punti. Gema Solivares porta avanti le basche, rimontano le blanquinegres con Macarena Portales e Fiamma Benitez, sempre più lanciata verso il Mondiale in Australia e Nuova Zelanda a soli 18 anni.
Nella combattutissima battaglia per il sesto posto la spunta in questa giornata la Real Sociedad che batte 1-0 il Villarreal con goal di Synne Jensen e lascia il Sottomarino Giallo a lottare nelle ultime tre giornate.
Nelle zone basse l’Alhama pareggia con il Siviglia e sale a quota 19. Rimane a 20 punti invece il Levante Las Planas che lotta ma perde 1-0 contro un orgoglioso Athletic con la rete di Ainize Barea.

Risultati ventisettesima giornata:
ALHAMA – SIVIGLIA 0-0
GRANADILLA – LEVANTE 0-1
VALENCIA – ALAVES 2-1
LEVANTE LAS PLANAS – ATHLETIC 0-1
REAL BETIS – ATLETICO MADRID 1-1
VILLARREAL – REAL SOCIEDAD 0-1
BARCELLONA – SPORTING HUELVA 3-0
REAL MADRID – MADRID CFF 3-2

Classifica:
Barcellona* 78
Real Madrid 68
Levante 62
Atletico Madrid 53
Madrid CFF  47
Real Sociedad 38
Granadilla, Siviglia*, Valencia 36
Athletic 31
Real Betis 24
Levante Las Planas, Sporting Huelva, Villarreal 20
Alhama 19
Alavés 18
* una partita in meno

Classifica marcatrici (top 25):
Alba Redondo (Levante) 24
Asisat Oshoala (Barcellona) 20
Racheal Kundananji (Madrid CFF) 19
Caroline Weir (Real Madrid) 17
Esther Gonzalez (Real Madrid) 16
Mayra Ramirez (Levante) 14
Tatiana Pinto (Levante) 12
Amaiur Sarriegi (Real Sociedad), Cristina Martin-Prieto (Siviglia), Sheila Guijarro (Villarreal) 11
Salma Paralluelo, Claudia Pina (Barcellona), Erika Gonzalez (Levante), Irine Uribe Garcia (Levante Las Planas) 10
Ludmila (Atlético Madrid), Synne Jensen (Real Sociedad), Ana Marcos (Valencia) 9
Rasheedat Ajibade (Atlético Madrid), Aitana Bonmatì, Caroline Graham Hansen, Fridolina Rolfo (Barcellona), Jassina Blom (Granadilla), Florencia Bonsegundo (Madrid CFF) 8
Clara Pinedo Castresana (Athletic)  7
Mariona Caldentey, Geyse Ferreyra (Barcellona), Maria José Perez (Granadilla), Natasa Andonova (Levante), Angela Sosa (Real Betis), Nahikari Garcia (Real Madrid), Inma Gabarro, Jessica Martinez (Siviglia) 6
Marta San Adrian Rocandio (Alavés), Lucia Moral, Eva Navarro (Atlético Madrid), Lucia Pardo (Madrid CFF), Athenea del Castillo, Teresa Abelleira (Real Madrid), Rinsola Babajide (Real Betis), Nerea Eizagirre, Gabriela Garcia (Real Sociedad), Ana Franco (Siviglia) 5

Matilde Malatesta, Sampdoria: “Coverciano? Un’esperienza indimenticabile. I sogni indubbiamente sono molti”

Credit: Sampdoria

Nelle scorse settimane a Coverciano è finito il corso per direttori sportivi: tra le abilitate anche Matilde Malatesta, classe ’95 che svolge il ruolo di scout per la Sampdoria Women.

Abbiamo raggiunto, per qualche battuta, proprio la tesserata delle doriane che sulla fresca nomina a DS ci confessa: “È stato un lungo ed entusiasmante viaggio. Quando ho varcato la porta dell’aula magna sono stata avvolta da anni di storia e da forti emozioni. Ho vissuto un’esperienza indimenticabile a Coverciano, il tempio del calcio. Porterò sempre con me i fantastici compagni di corso, gli insegnanti e soprattutto l’impegno profuso nei mesi scorsi per inseguire un sogno che alla fine si è realizzato”.

Nel recente corso non solo ex calciatori come Lorenzo Ariaudo, Andrea Caracciolo e Aleksandar Kolarov, tra gli altri, ma anche una discreta presenza femminile come sottolineato dalla Malatesta: “Ho avuto il piacere di condividere questa esperienza con altre tre ragazze che come me lavorano nel mondo del calcio. Il calcio non ha genere e non riesco a concepirlo differentemente. Negli ultimi anni il ruolo della donna nel calcio ha assunto una certa rilevanza, consentendo anche a figure femminili di ricoprire cariche di rilievo all’interno dei vari club. E se tutto questo oggi è possibile lo si deve alle numerose donne che in passato si sono battute per i nostri diritti”.

Sull’inizio del percorso da DS la classe ’95, invece, ammette: “In realtà non si è trattata di una scelta che ho preso autonomamente. È stato infatti il mio attuale direttore, Marco Palmieri, a convincermi dopo aver intravisto in me, a suo dire, grandi potenzialità. Devo ringraziarlo dal profondo del mio cuore per i preziosi consigli e la fiducia che mi ha riposto e mi sta tutt’oggi mi sta riponendo. La sua esperienza mi sta aiutando a calarmi al meglio in questa nuova veste”.

Sul futuro, poi, la blucerchiata, nata a Santa Margherita Ligure, ci confida: “I sogni sono indubbiamente molti. So bene che prima di poter rivestire la carica di direttore sportivo debba maturare molta esperienza. Tuttavia sono convinta che continuando ad aggiornarmi e a lavorare a stretto contatto con Marco potrò crescere e ambire a ricoprire questo ruolo”.

La Scout della Prima Squadra della Sampdoria Women sul suo attuale ruolo, invece, precisa: “Il termine scout deriva dall’inglese «persona mandata in ricognizione», ma è il significato francese il mio preferito «escout» che deriva da «escouter» che si traduce con il verbo «ascoltare». E spesso saper semplicemente ascoltare, se si ricopre questo ruolo, fa la differenza. Ovviamente porto con me tantissimi ricordi: gli stadi e i campi che ho visitato, i lunghi viaggi che intrapreso e le numerose persone che ho conosciuto”.

La chiusura è sui trascorsi legati in prima persona al campo, anche in chiave Azzurra, sui quali Matilde ricorda: “L’esperienza che ho maturato sui campi da calcio in qualità di calciatrice mi sta aiutando molto ma non ritengo sia sufficiente per svolgere al meglio quel ruolo di direttore sportivo che desidero tanto ricoprire. Ogni stagione – continua l’ex di Entella, Luserna ed Alessandria – trascorsa sui campi mi ha lasciato un segno, che a prescindere fosse positivo o negativo, mi ha aiutato a crescere. A tal proposito  -aggiunge con un pizzico di nostalgia- un segno a cui tengo particolarmente è la cucitura, post operazione, che porto tutt’ora sulla mia gamba. Poi l’altro con un bel numero 13 fatto con l’inchiostro. Un numero importantissimo per me perché rappresenta quello che portai sulle spalle quando realizzai la mia prima rete con la maglia della nazionale agli Europei Under 17″.

Giada Greggi, Roma: “Emozione inspiegabile era il mio sogno da bambina”

Photo Credit: Marco Montrone -Agency Calcio Femminile Italiano
Romana, romanista, e adesso campionessa d’Italia con la maglia giallorossa! Ecco cosa ci ha detto Giada Greggi!
Quanto è grande la gioia per avere vinto questo Scudetto?

La gioia è grandissima, perché sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Anche dal punto di vista mentale, perché era determinante per lo Scudetto. Siamo riuscite a mantenere la concentrazione e a portare a casa un risultato meritatissimo“.

Era nei tuoi sogni segnare nel giorno dello Scudetto?
Non me l’aspettavo, ma è stato un gol che ha aiutato la squadra. E questa cosa conta più di tutto. Sono felicissima, sia per la vittoria, sia per il gol“.

Cosa significa da romana e romanista vincere uno Scudetto a Roma?
Un’emozione che non si può spiegare, certe cose devi viverle. Non riesco ancora a crederci, era il mio sogno da quando ero bambina. Sono cinque che sono alla Roma e finalmente sono riuscita a vincere lo Scudetto. È dal primo anno che dico di conquistarlo e finalmente ci siamo riuscite“.

Hai una dedica speciale?
Sì, a mia cugina che è venuta a mancare a dicembre“.

UPC Tavagnacco: troppe occasioni sprecate, vince l’Arezzo

Photo Credit: Tavagnacco

Un Tavagnacco in grande forma quello visto contro la squadra Arezzo.
Un Tavagnacco che crea tanto, lotta su tutti i palloni ma non finalizza.
Nel calcio, si sa, vince chi riesce ad insaccare la palla in rete e l’Arezzo sfrutta l’unica vera occasione della partita per portarsi in vantaggio, condannando quasi sicuramente il Tavagnacco ad una retrocessione che sa di amaro.

Un avvio di gara ricco di buone occasioni create, di un gioco veloce e preciso. Troppe le occasioni che vengono sprecate e sebbene l’Arezzo non riesce quasi mai a creare pericoli, la partita non si sblocca e le friulane vanno negli spogliatoi con la partita bloccata sullo 0 a 0.

In avvio di ripresa l’approccio è sempre quello giusto, ma i colpi di testa di De Matteis prima e di Diaz poi finiscono a lato di poco. Mentre il Tavagnacco crea, l’Arezzo si porta avanti:  Fortunati scambia con Morreale e va sul fondo, cross perfetto per l’inserimento di Pirriatore che da pochi passi mette in porta: 0-1.

 

Tabllino:

 TAVAGNACCO-AREZZO 0-1

TAVAGNACCO
Sattolo, Rosolen (38’ st Dieude), Donda, Poli, Magni, Taleb (19’ st Iacuzzi), Licco, Demaio, Maroni (19’ st Guizzo), Diaz Ferrer, De Matteis (38’ st Morleo). Allenatore: Campi.
A disposizione: Gangi, Illina, G. Novelli, Morleo, Albertini.

AREZZO
Sacchi, Tuteri, Soro, Binazzi (35’ st Pasquali), Fortunati, Cagnina, Morreale, Pirriatore (30’ st Paganini), Bassano, Razzolini, Lorieri (43’ st Gnisci). Allenatore: Testini.
A disposizione: Nardi, Ceccarelli, Lulli, Cortesi.

Arbitro: Marra (sezione Mantova).
Marcatori: nella ripresa al 18’ Pirriatore.
Note: Ammonite: Rosolen. Recupero: 0’ e 4’.

L’analisi di Milan vs Juventus, secondo i dati statistici della Panini Digital, per un 3 a 3 molto tecnico

Termina 3 a 3 lo scontro tra il Milan di Maurizio Ganz e la Juventus di Joe Montemurro e tramite i dati statistici di “Panini Digital” andiamo ad analizzare punto per punto ciò che ha maturato il pareggio tra queste due squadre. La Juventus che nella prima metà di tempo era in vantaggio per 2 reti a 0 è frutto del grande sviluppo di gioco e del possesso di palla creato: per 18 minuti ha tenuto la sfera portando 370 palle giocate, contro le 194 delle padrone di casa (sempre nella prima frazione di gioco); per poi cedere nella ripresa ai soli 12 minuti (dopo aver pertanto subito l’aggancio sul 2 a 2) e sviluppando un volume di gioco di molto inferiore. Le ospiti pur manifestando una qualità di gioco superiore, con molti più passaggi riusciti, ed una supremazia territoriale maggiore non sono riuscite a mantenere due vantaggi e si sono fatte rimontare dalle diavole per il pareggio finale.

Un risultato che secondo i dati giustifica ed evidenza, i taluni casi eguaglianza nel gioco, ma che vede atteggiamenti difensivi più aggressivi dalla parte del Milan: che ha saputo gestire meglio la propria area nel secondo tempo, rispetto alla Juve, con 3 parate di Giuliani ed una protezione dell’area superiore nel finale.

Le ragazze di Montemurro sono brave a manovrare da dietro, con il 92,6% contro l’ 82% di Ganz, con tanta ricerca della profondità ad eseguire passaggi bassi nella metà campo avversaria (29 contro 15). L’utilizzo dell’ampiezza ed i cambi di gioco creano molto in fase offensiva, anche per iniziative personali, forse gli errori evidenziati a Roma al Tre Fontane, nello scorso week end, hanno causato eccessivamente la psiche del gruppo che ha mollato nel momento top della gara. La Juve sulla carta è stata molto più pericolosa del Milan: 61 contro 27 palle giocate ed una percentuale di attacco pari al 58% contro il 51%, ma tutto questo non è bastato.

La più dinamica delle padrone di casa è stata Nouwen, con 31 passaggi andati a buon fine pari al 65% di tutte le azioni di gioco, che hanno sviluppato giocate con Grimshaw (7 volte) e Fusetti (6 sfere). I flussi di gioco partiti da Giuliani, infatti, hanno prodotto lanci per Nouwen per poi lanciare in profondità Piemonte (per la rete del pareggio), e per Dubcova e Vigliucci (per una altra rete di rilevanza).

Il quadro bianco nero evidenzia il ritorno da leader di Sembrant, la migliore per passaggi riusciti ben 68 pari al 84% di tutto lo sviluppo di gioco della Juve, con tanta coordinazione tra Salvai (17 volte) e Lenzini (14 tocchi). Da evidenziare anche un dinamismo perfetto di Lisa Boattin, con 67 palloni (soltanto uno di meno di Sembrant) riusciti per un flusso di gioco su Gunnarsdottir eccellente (11 sfere) e su Bonansea (10 volte) per la ricerca della profondità di campo.

Le undici di Montemurro, con assenze di peso dal campo come Rosucci e Girelli in fase offensiva, ha saputo reagire benissimo fin dal 1’ con la doppietta della stella classe 2000 Paulina Nystrom, il futuro del club piemontese, che con la sua destrezza in area piccola riesce a catturare 10 palle ed ha giocarle con tremenda aggressività verso la porta avversaria. Oltre alle due reti molto importanti è riuscita a fare sponda con le compagne, colpendo sia di testa che con entrambi i piedi, ed ha evidenziato una grossa affinità nel gioco d’attacco.

Maurizio Ganz, che non è stato di certo a guardare ha prodotto grazie a Nouwen, come già detto, ma anche a Bergamaschi che ha svolto un lavoro egregio con i suoi 48 tocchi utili delle giocate di alto livello tecnico andando, anche, a recuperare palla (per 20 volte sulle avversarie) ed ha creare assist vincenti.

Un 3 a 3, secondo i dato statistici di giusta fattura, forse a chiusura la Juve (come squadra) è stata più efficacie ( il 57 IVS contro il 43 del Milan) ma questo dato conta poco a livello della Classifica finale che vede in ogni caso la Juventus raggiungere il traguardo della matematica certezza di partecipazione alla prossima Champion League.

Martina Zanoli, Como Women: “Guadagnare altri tre punti per avvicinarci al nostro obiettivo”

Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women
Il Como Women è tornato ad allenarsi allo Sport Village di Cislago, per preparare la sfida di domenica 7 maggio contro la Sampdoria. La squadra di Sebastian de la Fuente avrà un weekend di pausa prima di scendere in campo contro le blucerchiate, grazie del turno di riposo prestabilito, che le consentirà di preparare con più calma il match contro le liguri. La serenità, comunque, non manca in casa Como, come dichiarato dall’acquisto del mercato di gennaio Martina Zanoli: “In quest’ultimo mese abbiamo lavorato bene, ci siamo impegnate moltissimo tutte assieme e compattate come gruppo. Sicuramente queste vittorie ci danno respiro e ci permettono di lavorare serenamente“.
Un Como Women che, dopo aver superato il Sassuolo, è rimasta l’unica squadra ancora imbattuta dall’inizio della Poule Salvezza: “Non siamo una squadra facile da battere – ha analizzato Martina Zanoli – siamo molto unite, in campo ci aiutiamo l’una con l’altra e rendiamo la vita difficile alle avversarie“. Contro le neroverdi nell’ultimo turno si è vista una squadra compatta e decisa nel portare a casa il risultato: “Quella con il Sassuolo è stata una vittoria molto importante, che ci rende l’unica squadra ancora imbattuta della Poule Salvezza. Ora vogliamo continuare su questa strada, su quanto di buono fatto finora. Nella prossima partita entreremo in campo determinate come sempre, per cercare di guadagnare tre punti che ci avvicinerebbero al nostro obiettivo” ha concluso il terzino comasco.
Il focus, dunque, è già sulla prossima sfida, che si giocherà il 7 maggio alle 12.30 allo stadio Ferruccio di Seregno contro la Sampdoria. Inizia il girone di ritorno e la Poule Salvezza si avvia verso la sua fase conclusiva, da cui scaturiranno tutti i verdetti definitivi per quanto riguarda le retrocessioni della Serie A 2022/23.

Serie C, fase Nazionale Campionato Juniores: le società qualificate e le date di svolgimento

Le date

Accoppiamenti13 e 27 maggio 2023

Triangolari e Quadrangolari13, 20 e 27 maggio 2023

Accoppiamenti Semifinali: 4 giugno 2023
vincente A1 vs vincente A2
vincente A3 vs vincente A4

Finale
11 Giugno 2023 (Gara Unica) ore 11
Firenze – Centro Federale “Gino Bozzi” – Via Stefano Borgonovo

La decide Rognoni: Trani-Verona finisce 0-1

Photo Credit: Riccardo Donatini - Hellas Verona Women

Vittoria numero 14 in questo campionato per il Verona che supera il Trani in trasferta grazie alla rete di Alessia Rognoni arrivata al 39′ del primo tempo.

Venendo alla cronaca, il primo tempo è combattuto, ma non si riscontrano occasioni da rete. Si deve attendere il 39’ per il gol del vantaggio del Verona che arriva grazie al sinistro potente di Rognoni, al quale sorprende Trentadue sul primo palo insaccando sotto l’incrocio: settima rete in campionato per la numero ventitré gialloblù.

Dopo un minuto di recupero, termina la prima frazione con l’Hellas in vantaggio di una rete.

Nella ripresa, al 48’, verticalizzazione di Ledri per la testa di Peretti che prova a sorprende Trentadue con una traiettoria alta, ma il portiere di casa indietreggia e blocca il pallone.

Quattro minuti più tardi, al 52’, cross di Pasini verso il primo palo, inserimento di Anghileri che però non riesce ad impattare al meglio pallone indirizzando verso il secondo palo.

L’Apulia rischia poi, al 67’, con il rinvio di Trentadue addosso a Peretti, il pallone viene ribattuto verso la porta, ma il portiere di casa ha il tempo per rimediare all’errore impossessandosi nuovamente della sfera.

Al minuto 81’, retropassaggio errato di AnghileriRus si avventa sul pallone in area e tocca con la punta del piede di sinistro, ma non riesce ad angolare il tiro che termina debolmente tra le braccia di Shore.

Nel finale, all’86’, punizione potente di Rus dai venticinque metri, traiettoria centrale che chiama comunque Shore al grande intervento.

L’ultima occasione del match è sul sinistro di Rus che, al 91’, calcia di potenza dai venticinque metri e sfiora il palo alla destra di Shore.

Alle gialloblù basta quindi la rete di Rognoni per portare a casa altri tre punti e portarsi così a quota 48, mantenendosi al quinto posto in classifica.

Il prossimo impegno del Verona sarà quello di domenica 7 maggio (ore 15) al ‘Sinergy Stadium’ contro il Tavagnacco, match valido per la 27a giornata della Serie B 2022/23.

APULIA TRANI-HELLAS VERONA 0-1

PRIMO TEMPO

1′ Fischio d’inizio: dai ragazze!
14′ Fasi di studio del match, nessuna delle due squadre ha ancora trovato gli spazi giusti per rendersi pericolosa
27′ Ci prova Anghileri con il destro dal limite dell’area: pallone alto
38′ Traversone dalla destra di Pasini che trova Peretti nel centro dell’area: tentativo di girata con il destro, ma conclusione debole che viene bloccata da Trentadue
39′ GOOOLLL!!! ROGNONI! Mancino potente di Alessia Rognoni che sorprende Trentadue sul primo palo e insacca sotto l’incrocio da posizione molto defilata
44′ Destro di Peretti dal limite dell’area, ma il pallone finisce alto
46′ Si chiude il primo tempo dopo un minuto di recupero: Verona in vantaggio al riposo

SECONDO TEMPO

46′ Si riparte: dai ragazze!
48′ Verticalizzazione di Ledri per la testa di Peretti che prova a sorprende Trentadue con una traiettoria alta, ma il portiere di casa indietreggia e blocca il pallone
52′ Cross di Pasini verso il primo palo, inserimento di Anghileri che però non riesce ad impattare al meglio pallone indirizzando verso il secondo palo
65′ Diagonale mancino di Rognoni, dal vertice sinistro dell’area, in precario equilibrio: pallone rasoterra che però esce largo
67′ Rinvio di Trentadue addosso a Peretti, il pallone viene ribattuto verso la porta, ma il portiere di casa ha il tempo per rimediare all’errore impossessandosi nuovamente della sfera
81′ Retropassaggio errato di Anghileri: Rus si avventa sul pallone in area e tocca con la punta del piede di sinistro, ma non riesce ad angolare il tiro che termina debolmente tra le braccia di Shore
86′ Punizione potente di Rus dai venticinque metri, traiettoria centrale che chiama comunque Shore al grande intervento
91′ Mancino potente di Rus dai venticinque metri che sfiora il palo alla destar di Shore
94′ Triplice fischio: il Verona vince 0-1!

APULIA TRANI: Trentadue, Spallucci, Ventura (76′ Sammarco), Bistrian, Rus, Sgaramella, Buttiglione, Colesnicenco, Riboldi, Chiapperini, La Donna (85′ Dicuonzo). A disp: Di Palma, De Zio, Vitale, Speranza, Schiavone, Zanaga, Lisi. All: Caputo.
HELLAS VERONA: Shore; Capucci, Ledri, Meneghini, Bursi; Anghileri, Sardu, Lotti; Rognoni, Peretti, Pasini (73′ Semanova). A disp: Keizer, Lefebvre, Casellato, Giai, Quazzico, Croin, Pellinghelli, Bison. All: Pachera.
ARBITRO: Giordano di Matera.
MARCATRICE: 39′ Rognoni (HV).

Futsal Pescara: battuta la Vip, chiusa al primo posto la regular season. Ora testa ai playoff

Basta un punto contro la Vip al Pescara per chiudere la stagione regolare senza sconfitte in campionato e rendere ufficiale il primato in classifica. Finisce 3-3 in Veneto, ora subito i playoff e per le biancazzurre di Morgado c’è il Pelletterie.
CRONACA – Proprio com’era stato all’andata, partita complessa contro una Vip che non vuole concedere nulla. Il Pescara fa possesso e quando può affonda, trovando però un solo gol: quello di Verzulli al 5°. Nella ripresa, rosso diretto – quanto meno dubbio – all’ottima Ricottini, che aveva iniziato tra i pali, e al suo posto entra Crocco. Il portiere anche dell’Under 19 esordisce in un contesto difficile ma senza alcuna paura, anche se poco dopo Jimenez è brava a rimettere tutto in equilibrio approfittando della superiorità numerica. La reazione del Pescara però non si fa attendere: Manieri e Boutimah allungano sul 3-1 nel giro di 4′ minuti, poi – nel finale – altro ritorno delle padrone di casa con Troiano e Balardin, proprio allo scadere.
Dopo l’avventura in Coppa Italia, si riparte con un pareggio, ma ora testa che corre subito all’impegno del 7 maggio in casa del Pelletterie.
VIP-PESCARA FEMMINILE 3-3(0-1 p.t.)
VIP: Carturan, Fernandes Balardin, Jimenez, Troiano, A. Salvador, Carollo, E. Salvador, Scapin, Bernardelle, Valenzano, Verdù, Garcia. All. Giorgi
PESCARA FEMMINILE: Ricottini, Soldevilla, D’Incecco, Jessika, Boutimah, Coppari, Elpidio, Borges, Ortega, Verzulli, Guidotti, Crocco. All. Morgado
MARCATRICI: 5’36” p.t. Verzulli (P), 0’33” s.t. Jimenez (VIP), 2’28” Jessika (P), 6’45” Boutimah (P), 12’13” Troiano (VIP), 19’10” Fernandes Balardin (VIP)
AMMONITE: Troiano (VIP), Borges (P), Fernandes Balardin (VIP)
ESPULSE: al 0’24” del s.t. Ricottini (P)
ARBITRI: Davide De Ninno (Varese), Carmine Genoni (Busto Arsizio) CRONO: Elena Lunardi (Padova)
COMUNICATO PESCARA

Giancarlo Abete: “Il TDR ha dimostrato ancora una volta di essere una competizione di ottimo livello e un’opportunità di crescita per i nostri giovani”

Si abbassa il sipario sulla 59^ edizione del Torneo delle Regioni di calcio a undici in Piemonte Valle D’Aosta #tdr2023, la manifestazione che ha coinvolto tutti i calciatori e calciatrici dell’Italia dilettantistica dai 14 ai 23 anni. Per la prima volta nella storia del torneo tutte le partite della manifestazione sono state trasmesse in diretta streaming sul profilo youtube della Lega Nazionale Dilettanti ed il pubblico ha risposto alla grande. Le partite hanno superato il mezzo milione di visualizzazioni. Hanno premiato le otto squadre finaliste il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, il numero uno del CR Piemonte VdA Mauro Foschia, il Vice Presidente Vicario LND Christian Mossino, il Vice Presidente LND Area Nord e numero uno della Liguria LND Giulio Ivaldi. Presenti i Presidenti dei CR Friuli VG, Lombardia, Marche e Toscana Ermes Canciani, Sergio Pedrazzini, Ivo Panichi e Paolo Mangini, il Segretario Generale LND Massimo Ciaccolini. A visionare i giocatori per tutto il torneo il Coordinatore Tecnico delle Rappresentative Nazionali LND Massimo Piscedda ed i selezionatori delle Rappresentative Serie D, LND U18, U17, U16, U15 e femminile.

Dopo quattro anni di attesa è una gioia ritrovarci tutti qui a festeggiare l’Italia della Lega Nazionale Dilettanti – ha dichiarato Giancarlo Abete al termine delle premiazioni –   “Il TDR ha dimostrato ancora una volta di non essere solo una competizione sportiva di ottimo livello, è un’opportunità di crescita per i nostri giovani non solo dal punto di vista tecnico e agonistico ma anche relazionale. La buona riuscita di un evento di tale portata, grazie all’ottima organizzazione del Cr Piemonte Valle D’Aosta, alle istituzioni ed alle persone che hanno dato il loro contributo, ha dimostrato ancora una volta che il calcio dilettantistico è in salute”.

Soddisfatto anche il Presidente del Piemonte VdA Mauro Foschia:” L’impegno è stato grande come l’entusiasmo di aver riportato al centro dell’Italia della LND il Piemonte Valle D’Aosta. Abbiamo introdotto delle novità che spero siano state gradite. Per la prima volta nella storia del torneo siamo riusciti a trasmettere tutte le 142 gare in diretta streaming. Abbiamo assicurato le terne arbitrali a tutte le partite giocate su impianti di qualità. Ma la vittoria più bella è l’attestato di stima ricevuto da tutte le delegazioni regionali per la nostra accoglienza e lo spirito di servizio verso i protagonisti di una manifestazione giocata ad alti livelli”.

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