Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 971

Cesena, tre punti per chiudere la stagione

Photo Credit: Cesena FC Femminile

La partita di domenica ha dimostrato quanto questo campionato sia stato competitivo e vivo fino alla fine. A Martoranello entrambe le squadre hanno lottato per portare a casa il risultato. Dopo 95’ è stato il Cesena a conquistare la vittoria, chiudendo così il campionato in quarta posizione a quota 69 punti con 22 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte.

La partita, al contrario dell’andata dove il Cavalluccio era andato in vantaggio dopo pochissimi secondi, nei primi venti minuti ha visto le due squadra studiarsi e provare degli affondi senza essere però incisive.

Le più vive sono le bianconere: al 22’ azione insistita con la doppia conclusione di Mak e Lonati, entrambe parate da Valzolgher. Cinque minuti più tardi Milan resiste alla pressione avversaria, si libera e serve Mak: filtrante per Sechi che non impatta bene e la palla finisce docile tra le braccia del portiere. Alla mezz’ora ci prova il Verona: Zanni entra in area, invece di calciare mette nel mezzo per Peretti che viene chiusa dall’ottimo pressing di Groff che le impedisce il tiro. La rete del vantaggio arriva al 36’: Milan dal limite dell’area crossa al centro per Sechi che mette giù, resiste alla marcatura di Kiamou e Dallagiacoma e con un tocco morbido mette in rete il suo diciottesimo gol stagionale. Il Cavalluccio spinge sull’acceleratore e allo scoccare del 45esimo trova il raddoppio: rete sfiorata con Milan, il cui tiro è ribattuto da Valzolgher favorendo così Sechi: cross rasoterra al centro dell’area su cui ci si avventa Risina che a botta sicura batte l’estremo difensore.

Nella ripresa il Verona rientra più convinto e dal minuto 65 al 75’ succede di tutto ma nessuno segna: al 66’ Dallagiacoma serve Lotti che di prima cerca la rete Serafino con un’ottima uscita chiude lo specchio della porta. Tre minuti più tardi Lonati servita sulla corsa da Mak effettua un traversone che arriva a Nano, la quale serve Sechi al centro dell’area, il suo tiro finisce fuori di poco. Al 72’ ripartenza dell’Hellas con Rognoni che resiste alla marcatura di Mak, serve al limite dell’area Sardu che tira: bravissima Serafino a parare. Nel giro di un minuto il Cesena può chiudere la partita ma ancora una volta è mancata la precisione: Jansen porta palla e serve un filtrante per Lonati che calcia addosso al portiere, sulla ribattuta ci arriva Jansen che tira ma il pallone scheggia l’incrocio dei pali. Successivamente nuova azione d’attacco dove nella stessa azione calciano in porta Jansen, Lonati e Calegari ma nessuna delle tre riesce a segnare. La legge del calcio dice “gol sbagliato, gol subito” e così è stato: al 77’ accorciano le distanze le gialloblù con Lotti riceve palla, si invola verso l’area e batte Serafino. Nonostante gli ultimi assalti il Cavalluccio resiste e la rete che chiude la gara arriva al 89’: Cuciniello per Jansen che con un tocco morbido serve Risina che da posizione angolata calcia di sinistro  e supera il portiere Valzolgher.

Si conclude un campionato incredibile dove fino ad un mese fa abbiamo sognato la Serie A, resta un percorso importante di crescita per la Società, lo Staff e tutta la squadra. Non un punto di arrivo, ma un punto di partenza.

CESENA: Serafino, Risina (90′ Belloli), Dauria, Casadei, Lonati, Groff, Mak (73′ Calegari), Milan (59′ Nano), Catelli (59′ Lamti), Cuciniello, Sechi. A disp: Marchetti, Amaduzzi, Conti, Costa, Jansen. All: Conte.
HELLAS VERONA: Valzolgher; Dallagiacoma, Kiamou, Ledri, Requirez; Zanni (70′ Mariani), Sardu, Mancuso (58′ Lotti); Peretti (58′ Bursi), Sondergaard, Rognoni. A disp: Shore, Meneghini, Datres, Totolo, Veronese, Corsi. All: Pachera.
ARBITRO: Cipolloni di Foligno.
MARCATRICI: 36′ Sechi (CES), 45′ e 88′ Risina (CES), 77′ Lotti (HV).
AMMONITE: Rognoni (HV), Calegari (CES).

Arezzo Calcio Femminile, le dichiarazioni dopo il 3-3 di Bologna

Domenica con pareggio per l’Arezzo Calcio Femminile, rimontato dal Bologna sul 3-3 dopo aver chiuso in vantaggio 3-0 il primo tempo. Al termine della partita, queste le dichiarazioni delle persone della società Amaranto intervenute ai microfoni di Be.Pi TV, riassunte nei concetti principali.

Isotta Nocchi: “È stato bellissimo perché mancavo da un paio di mesi. E quindi avevo veramente tanta voglia di provare a essere presente per l’ultima di campionato. È stata una seconda parte di stagione un po’ difficile per me, perché ho avuto tanti infortuni, però adesso sto abbastanza bene quindi sono contenta. Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo, perché insomma avevamo tanta voglia, eravamo determinate, ci eravamo messe come obiettivo quello di arrivare ottave. Poi comunque anche il Bologna ha fatto un grande secondo tempo invece, e quindi è giusto un pareggio, dai. Avvio avuto un cambio di panchina, e quindi ci siamo fatte forza perché comunque non è mai facile quando c’è un cambio. Però abbiamo fatto bene, siamo una bella squadra, tante giovani, quindi penso che il prossimo anno possa veramente far bene l’Arezzo”.

La coach Ilaria Leoni invece ha dichiarato: “Nel primo tempo siamo andate secondo me molto bene. Eravamo messe bene in campo, lucide. Abbiamo fatto delle cose provate in allenamento che ci sono riuscite, quindi sono molto contenta del primo tempo e anche di una parte del secondo tempo. Perché anche i primi 25 minuti abbiamo avuto almeno tre occasioni nitide da gol che dovevamo comunque chiuderla. Questo non è accaduto, e poi è stata ribaltata, quindi complimenti al Bologna. Poteva ribaltarla alla fine, poteva succedere un 4-3. Quindi tra le tante dico alla fine un buon pareggio. Però c’è il rammarico perché la testa conta tanto, e purtroppo noi non siamo state concentrate fino all’ultimo momento, e i cambi dovevano dare quel qualcosa in più che non c’è stato. Sotto quell’aspetto mi prendo anch’io le mie colpe. Però sono contenta comunque del percorso che ha fatto la squadra fino ad ora. E abbiamo conquistato un punto in più rispetto al girone di andata, quando ho preso in mano la squadra“.

NWSL: l’Orlando Pride acciuffa e supera il Kansas City Current, vincono ancora Washington Spirit e Portland Thorns

A Cary si è giocata la prima partita della decima giornata di National Women’s Soccer League tra North Carolina Courage e Utah Royals. La squadra di casa ha conquistato i tre punti vincendo per 1 a 0 sulla formazione che al momento è il fanalino di coda ad appena quattro punti. Le due squadre si erano già affrontate alla prima di campionato e ad avere la meglio era stato lo Utah, portatosi a casa la prima e unica vittoria. Questa volta, invece, il risultato è stato ribaltato. Il Courage ha dominato dal punto di vista offensivo, calciando verso la porta difesa da Mandy Haught per ben 20 volte, 6 delle quali sono arrivate nello specchio. Haught è riuscita a salvarle tutte tranne una, che è stata fatale per la sua squadra: un goal arrivato al 76° minuto di Kaleigh Kurtz su un assist perfetto di Brianna Pinto. Continua dunque la crisi per lo Utah, mentre il Courage si stabilizza al sesto posto.

La svolta del Portland Thorns è ormai completa. Nel giro di poche settimane, la formazione dell’Oregon è passata dagli ultimi posti in classifica a pochissimi punti dalla vetta, complici una prestazione a dir poco fenomenale delle sue ragazze e alcuni passi falsi del Kansas City Current, che ha frenato la sua corsa. La vittoria in trasferta per 2 a 0 contro lo Houston Dash è arrivata con una partita che ha coniugato al meglio la fase difensiva e quella offensiva, creando un mix perfetto che ha regalato altri tre punti alle ospiti anche di fronte a condizioni atmosferiche ben poco favorevoli. La portoghese Ana Dias ha segnato il suo primo goal di NWSL dopo aver militato per nel campionato russo fino al 2023, mentre Olivia Moultrie ha segnato il suo terzo goal stagionale. Il portiere del Portland Shelby Hogan ha contribuito a mantenere il risultato in favore delle sue compagne.
Quella contro lo Houston Dash è la partita che ha avvicinato ulteriormente il Portland Thorns ad abbattere il record di maggior numero di vittorie consecutive in NWSL, centrato dal Seattle Reign nel 2014 e ora detenuto dall’Orlando Pride nella vittoria contro lo stesso Reign. Sarà proprio l’Orlando Pride a sfidare il Portland per provare a detenere il record e a consolidare ulteriormente un primo posto arrivato con un crescendo di vittorie e gioco di qualità.

Il San Diego Wave si è invece schiantato contro il muro eretto dal Bay, perdendo in trasferta per 2 reti a 1. La formazione di San Francisco ha avuto la meglio pur tirando nello specchio una volta sola, a differenza del San Diego Wave, che ha provato ad andare a rete per ben otto volte. L’allenatrice del San Diego, Casey Stoney, nel post-partita ha dunque evidenziato quanto le sue ragazze abbiano bisogno di una maggiore concretezza davanti alla porta. Dall’altra parte del campo, Albertin Montoya ha invece elogiato la bravura della sua squadra nel mantenere il possesso palla nella metà campo avversaria.
Le squadre sono andate negli spogliatoi con il San Diego Wave in vantaggio per 1 a 0 grazie alla rete di Kyra Caruse arrivata a metà del primo tempo, ma i cambi dopo l’intervallo hanno subito dato i loro frutti: a poco più di dieci minuti dall’inizio della ripresa, il Bay ha pareggiato quando Kiki Prickett è avanzata fino all’area avversaria e ha passato la palla a Scarlett Camberos, che si è limitata a calciare in porta oltrepassando il portiere del Wave Kailen Sheridan. A pochi minuti dallo scadere, il Bay è poi passato in vantaggio: Rachael Jundanaji ha portato a termine la rimonta approfittando di un errore di comunicazione dentro l’area avversaria e ha costretto il difensore del Wave Hanna Lundkvist a deviare il pallone che, per sua sfortuna, ha oltrepassato la linea di porta.

Anche il Washington Spirit si è avvicinato pericolosamente al Kansas City Current pur non avendolo (ancora) superato. Ha chiuso la decima di campionato a 21 punti, a 1 solo punto dalla squadra di Kansas e a 3 dalla capolista Orlando Pride, dopo una scoppiettante goleada all’Angel City, battuto per 4 a 2.
Le sorelle Alyssa e Giele Thompson sono entrate nella storia diventando le prime sorelle a iniziare da titolari un match di campionato di NWSL. Trinity Rodman, che ha già dato il suo contributo nelle gare precedenti, ha fatto doppietta personale, seguita dai goal da parte di Casey Kreyger e Ouleye Sarr; i due squilli dell’Angel City sono arrivati quando la squadra di casa era già in vantaggio di 4 reti, ed entrambi i goal sono stati frutto dello sforzo di Sydney Leroux nel secondo tempo, ma la differenza sia nelle prestazioni sia nel punteggio era troppo grande da colmare e l’Angel City non è riuscito a rimontare.

Dopo un inizio di campionato all’insegna di vittorie, il Kansas City Current si è ridimensionato e negli ultimi match ha proseguito la striscia di risultati consecutivi limitandosi a portare a casa un solo punto alla volta, cosa che è successa anche dopo il pareggio per 3 a 3 in casa contro il Racing Louisville.
Il match ha soddisfatto le aspettative dei tifosi, regalando loro ben sei goal nel giro dei novanta minuti regolamentari. Emma Sears, nuovo acquisto del Racing che ha già comprovato le sue qualità nelle scorse partite, ha di nuovo dato il suo contributo segnando la prima rete della partita per la sua squadra, ma è subito sopraggiunto il pareggio di Lo’eau LaBonta su calcio di rigore poco prima dell’intervallo. Nel secondo tempo, il Current è passato in vantaggio grazie a un tiro appena sotto la traversa di Michelle Cooper. I conti sono stati di nuovo pareggiati da Abby Erceg, che ha insaccato il pallone in porta dopo il tiro dalla bandierina di Carson Pickett. Gabrielle Robinson ha segnato la terza e ultima rete del Kansas City Current e il suo primo goal per il club agli sgoccioli della partita, dando l’impressione alla squadra e ai tifosi di aver conquistato con il sangue e con i denti i tre punti, ma la centrocampista del Racing Savannah DeMelo ha gelato la squadra di casa e il suo stadio segnando una rete all’ultimo minuto in un pareggio che al Kansas City va stretto.

La formazione newyorchese del Gotham si è imposta sul Chicago Red Stars per 2 goal a 1 nel primo match della domenica giocatosi proprio a New York. La serie di goal ha avuto inizio al 57° minuto a opera di Lynn Williams, che ha messo a segno il suo goal numero 79 nel campionato di National Women’s Soccer League, superando addirittura il record di Sam Kerr. Penelope Hocking ha poi pareggiato i conti nella ripresa, riportando la sua squadra in partita. In ogni caso, Ella Stevens del Gotham ha poi fatto il “goal dell’ex” e ha gonfiato la rete dopo il cross della compagna di squadra Jenna Nighswonger, mettendo in cassaforte i tre punti e un’altra vittoria casalinga.

L’Orlando Pride, momentaneamente in testa alla classifica, è riuscito a scavalcare il Kansas City Current dopo una partita al cardiopalma contro il Seattle Reign, terminata con un sonoro 3 a 2 dell’Orlando Pride in trasferta, partita che si è chiusa con una serie infinita di cori per Barbra Banda, giocatrice che è stata essenziale affinché l’Orlando Pride si portasse a casa i tre punti. Dopo due sconfitte nelle ultime due partite, il Seattle sembrava aver trovato le energie per riuscire a segnare e mettere fine ai problemi in fase realizzativa, almeno fino al pareggio arrivato all’inizio del secondo tempo. Per sfortuna della squadra di casa, Banda è stata ingiocabile per tutta la partita: al 58° minuto ha messo a segno il secondo goal della partita e il suo sesto in stagione, portando l’Orlando Pride in vantaggio, rimasto tale per tutto il resto della partita. L’unico neo della partita della squadra della Florida è stata l’espulsione di Brianna Martinez allo scadere.

Sotto il cielo di Maggio tra addii crudeli e simpatici incontri: Sassuolo vs Juventus 2-3

Ebbene sì, anche questa stagione va agli archivi tra chi non aspettava altro e chi se l’è gustata come un tiepido tramonto autunnale. Gli sguardi persi delle ragazze dopo una sconfitta o la rabbia per un risultato non ottenuto sono stati bellissimi e struggenti lo stesso. Perché si sono vissuti.
Facile fare il poeta quando tutto è finito, ma ricordo bene quando uscivi nero di rabbia perché si era perso… Hai ragione, ma quei momenti trascorsi il più possibile accanto a chi in fin dei conti vuoi bene hanno dato sapore a ogni istante del passato, fatto di gioie e feste come se il sole non tramontasse mai e senza un momento da dedicare alla luna, incosciente del fatto che i giorni bui sarebbero prima o poi arrivati.
Il luogo perfetto per condensare tutte queste emozioni è stato l’Enzo Ricci di Sassuolo, uno Stadio semplice, bello, ordinato e su misura, come la città.
L’ultima di Campionato vissuta con tre compagni di ventura che ringrazio per il passaggio in
macchina è stata vera perché il Sassuolo è vero ed ha giocato per vincere e continuare a segnare a raffica come nelle ultime tre precedenti partite. La mia Juve di contro non ha lesinato le energie e si è espressa con tutta la forza che aveva ancora nelle gambe e nella testa portando a casa il risultato. Non vederle tirare indietro la gamba nei contrasti è stato un buon segno soprattutto per la prossima stagione dove il carattere e l’orgoglio di indossare questa maglia non dovrà venir meno neanche dopo aver raggiunto lo spogliatoio.
Chi sembra alla Juve da dieci anni, ma è qui solo dal 15 Gennaio (Viola Calligaris), di carattere ne ha da vendere e, per come si è mossa sul campo, spero abbia la possibilità di dimostrare di averne altrettanto anche la giovanissima Elsa Pelgander sempre pronta a chiamar palla e prendersi la responsabilità del gioco. A 17 anni è tanta roba.
Si ma degli addii quando ne parli che vogliamo le lacrime !! Mi dispiace ma ne sono sprovvisto dalla nascita quindi come di mio solito nasconderò bene tutto anche su carta…
Vedere e ringraziare per l’ultima volta giocatrici come Lineth e Julia è stato difficile, perdere una top player come Grosso ancora nel fiore della carriera è un pugno nello stomaco, ma dovremo tutti farcene una ragione. Meglio aspettare e vincere con le proprie forze piuttosto che il contrario (budget docet), del resto in squadra di gladiatrici pronte a farlo da subito ne abbiamo ancora molte.
Purtroppo gli addii non finiranno qui e sarà un peccato saperlo solo dai giornali ( ma si dice ancora dai giornali..??..) senza aver avuto la possibilità di dedicare il giusto tributo a chi l’avrebbe meritato dal vivo (non è uno spoiler è una sensazione…)
Chi ha avuto la voglia di aspettare il pullman della squadra per un ultimo saluto alle ragazze è stato premiato con un inaspettato pezzo di futuro presente tra la folla. Chiara Beccari, col suo simpatico sorriso ha finto stupore al mio” Finalmente il prossimo anno torni da noi” forse perché a pochi metri da noi c’era anche il prossimo allenatore bianconero. Non ho perso tempo e con la scusa della foto ho incalzato Mister Scanzi assieme ai miei amici. Non essendo una intervista ufficiale non dirò nulla in merito se non l’averlo visto molto elettrico per questa nuova esperienza, sorridente, cordiale e voglioso di cominciare il prima possibile questa nuova esperienza. L’impressione personale è stata molto positiva e visto che novantanove volte su cento ci azzecco, il prossimo anno sarà bellissimo, fino alla fine.

Valeria Pirone, Ternana: “Vittoria importante. Ora pensiamo già a Napoli”

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Un grande campionato 2023/24 quello realizzato dalla Ternana che ha chiuso al secondo posto, nonostante le insidie regalate dai diversi scontri del percorso.
La squadra di Melillo è reduce da un trionfo davvero fondamentale, ottenuto in casa San Marino: 3-1 il risultato al triplice fischio, garantito dalla prima firma di Sara Tui trovata da dischetto nel primo tempo e definitivamente confermato nel secondo dalla doppia di Valeria Pirone.

Quanto compiuto ha regalato alla formazione umbra ulteriori tre punti che rendono ora possibile lo scenario spareggio per un posto in serie A!
Mentre le Ferelle attendono di tornare in campo per l’occasione playoff davanti alle partenopee del Napoli (da programma mercoledì 22 e domenica 26 maggio), ecco le parole rilasciate proprio dalla numero 11 rossoverde dopo la gara disputata:È stata una vittoria importante per noi, ci ha fatto raggiungere i playoff.
Ce la siamo giocata fino alla fine ma sono contenta così; oggi, al di là dei miei goal, l’importante era vincere.

A San Marino non era facile, loro giocano bene, sono un’ottima squadra.
Noi non abbiamo fatto la partita perfetta  ma quella per i tre punti.
Ora abbiamo pochi giorni per ricaricarci; arriviamo lì con la testa giusta, pensiamo già a Napoli“.

Paris Saint-Germain e Olympique Lione volano in finale

Credit Photo: Olympique Lione

L’11 e il 12 maggio si sono giocate le semifinali della D1 Arkéma.
Ancora una volta contro il PFC, il PSG passa attraverso i calci di rigore e prosegue per la sua strada. Dopo una partita finita con il punteggio di 2-2, il PSG è impeccabile nella fase decisiva mentre Mathilde Bourdieu vede il suo tentativo respinto da Katarzyna Kiedrzynek.

Il duello tra vicini apre il ballo dei playoff. Paris Saint-Germain e Paris Football Club, due club abituati a incontrarsi, durante l’ultimo scontro in palio, in semifinale della Coppa di Francia (vinta dal PSG), aveva offerto una partita spettacolare che si era conclusa con un punteggio di 3-3 prima che le future vincitrici si qualificassero dopo la sessione di rigori.
Non ci sono sorprese nelle formazioni da entrambe le parti, la partita inizia con un ritmo piuttosto tranquillo fino alla prima occasione del PSG, che finisce per dominare il primo tempo. Su un passaggio di Sakina Karchaoui, Marie-Antoinette Katoto si volta e tenta un attacco respinto da Chiamaka Nnadozie (10′). Il PFC risponde con Louna Ribadeira in contrattacco, il cui attacco finale non preoccupa Katarzyna Kiedrzynek (14′). Di fronte ad una squadra che non esita a difendere in numero, la semifinalista della Lega delle campionesse si sarebbe dimostrato pericolosa in diverse occasioni: Jade Le Guilly non prende correttamente la palla dalla testa su un buon cross sul secondo palo (15′), il potente colpo da fuori area di Tabitha Chawinga ben ostacolato dalla difesa del PFC (23′), nemmeno quello di Sandy Baltimore (26′) e di Katoto che si avvicina ma il palo respinge il suo tentativo (31′).
Il PSG domina nettamente ma manca di idee e creatività per squilibrare una difesa ben organizzata. Il PFC riesce comunque a passare in vantaggio su un cattivo controllo di Kiedrzynek, Clara Matéo, che segue bene, segna nella porta della custode polacca (0-1, 36′). Il PFC, dominato ma determinato a condurre la partita al suo meglio.
Jocelyn Prechêur fa dei cambi in attacco prima della ripresa, entra in gioco Lieke Martens al posto di Thiniba Samoura. Al PSG viene segnalata una posizione di fuorigioco importante dopo l’intervento della VAR al 49′. Solo un minuto dopo, Julie Soyer commette un errore su Karchaoui nella propria area e offre un rigore a Geyoro (1-1, 52′). Non basta a minare la determinazione delle visitatrici, che riprendono il vantaggio pochi minuti dopo. Corboz lanciata tra i due difensori centrali realizza il 1-2 per il PFC al 56′.
Katoto passa alle spalle di Célina Ould Hocine e colpisce di testa sul secondo palo su un cross di Baltimora (2-2, 71′). Negli ultimi minuti dell’incontro nessuna tra le due squadre parigine si impone sull’altra. Non sono sufficienti nemmeno i tempi supplementari per avere una vincitrice, bisogna aspettare i calci di rigore per avere una risposta definitiva al match.
Katarzyna Kiedrzynek respinge il tentativo di Mathilde Bourdieu, le giocatrici del Paris Saint-Germain continuano il loro viaggio. È la seconda volta in due mesi che il PFC si inchina ai calci di rigore contro il PSG. Il club parigino è costretto ad aspettare per conoscere il proprio avversario.

Meno di 24 ore dopo la prima semifinale l’Olympique lyonnais accoglie il Reims. L’OL non lascia molta speranza al Reims, dominando largamente fin dai primi minuti dell’incontro contro una squadra in difficoltà. Il punteggio si apre su corner: Kinga Szemik respinge la testa di Vanessa Gilles ma non può fare nulla sul colpo di Wendie Renard, in agguato (1-0, 12′). Il Reims tenta una reazione con un tiro di Melissa Gomes al 18′, ma passa prevalentemente il tempo cercando di arginare le onde lionesi.
Kadidiatou Diani si procura diverse occasioni senza riuscire a concretizzare: su un cross di Selma Bacha, il pallone sfiora il palo di Szemik (22′) e alla fine del primo tempo per due volte tenta un altro tiro colpendo il portiere polacco (42′, 45′). Nel frattempo, il Lione vola con due colpi da fuori area, il primo di Daniëlle van de Donk (2-0, 36′), e il secondo, magnifico, di Amel Majri da più di venti metri (3-0, 43′). La stanchezza si fa logicamente già sentire per il Reims dopo un primo tempo complicato. Nonostante alle giocatrici di Amandine Miquel restano quarantacinque minuti per riprendere in mano la partita ma la fisionomia del primo tempo non lascia molta speranza alle Champenoises.
Il Lione continua con un pressing molto intenso al ritorno dagli spogliatoi e segna tre gol in meno di dieci minuti, il quarto di Diani al 57′ e il quinto con Dumornay ricompensata per la sua buona prestazione (5-0, 58′). Il sesto e ultimo gol arriva al 66’ con la firma della doppietta di Diani.
Il Lione si impone in questa seconda semifinale, dominante dal primo all’ultimo minuto. Il campione in carica è il secondo finalista. Per il Reims aver ottenuto il quarto biglietto per i playoff è già sinonimo di una stagione più che riuscita anche se Amandine Miquel avrebbe certamente sperato che la sua squadra potesse affrontare in modo migliore la partita.

Genoa, concluso il rapporto con l’allenatore Antonio Filippini

Photo Credit: Pagina Instagram Genoa CFC Women

Il Genoa ha terminato la sua seconda stagione in Serie B al settimo posto, segno che è stato un passo in avanti sul progetto, ma già si sta iniziando a lavorare in vista della prossima annata.

Infatti, la società genoana ha comunicato che Antonio Filippini non siederà sulla panchina genoana: il tecnico bresciano si è insediato sulla panchina rossoblù nel gennaio 2023 e, al suo debutto come allenatore di una squadra femminile, ha portato il Genoa a centrare la salvezza al suo anno di debutto, per poi alzare l’asticella nella stagione appena conclusa dove, come abbiamo scritto all’inizio, ha trascinato le grifonesse alla settima posizione.

Elena Proietti, Lazio Women: “Dedico il gol dedico a tutte le bambine e a tutti i genitori che consentono alle loro figlie di raggiungere i loro sogni”

Elena Proietti domenica, oltre ad aver celebrato insieme alla sue compagne la vittoria del campionato tra le mura amiche, ha portato in vantaggio la Lazio Women contro il Parma. La centrocampista biancoceleste al termine della gara è stata intervistata dai microfoni di Be.Pi Tv e ha condiviso la gioia del primo gol in campionato con la fascia da capitana:

“Credo che alcune cose siano scritte nel destino, evidentemente doveva andare così. E stato uno schema fortuito su cui la mia compagna Pittaccio non ha toccato la palla ed è finita in rete. Qualcuno più grande di me, probabilmente, aveva scritto nelle stelle che sarebbe dovuta andare così. Sono contenta di aver aggiunto il mio nome alle marcatrici stagionali, è la ciliegina sulla torta di un traguardo raggiunto tutte insieme”.

Proietti sulla stagione della Lazio Women

“Io penso che abbiamo avuto una rosa costruita per vincere. Da un lato è un privilegio, dall’altro una responsabilità che siamo state brave a portare avanti e a portare in alto il nome della Lazio. Siamo state brave a reggere il peso e l’orgoglio di questa grande responsabilità, questo ci ha permesso di avere un filone importante di vittorie dall’8a giornata in avanti. Tutto ciò, è stato confermato anche contro il Parma, avere avuto  gruppo coeso che ha sempre cercato di dare il massimo ci ha consentito di centrare un risultato positivo anche oggi”.

Proietti sul gol dal sapore di una rivincita

“Tanti anni fa, un rigore sbagliato significò Serie B. Questa partita l’ho giocata portandomi dentro l’emozione di tutto un anno. In quell’altro caso avevo il peso di un campionato da vincere. Sono state due emozioni diverse. Ma il calcio è una metafora della vita: ci sono determinati passaggi da affrontare per potersi evolvere. Sono cose diverse che porto nel bagaglio della mia persona. Sono felice di uscire dal campo contenta, rispetto a quella volta, e di festeggiare il risultato”.

Proietti e la dedica per il gol

“Visto che sono una ’91, sono grande, e prima giocare a calcio per noi bambine non era così semplice, faccio una dedica a tutte quelle donne e ragazze che hanno comunque portato avanti il loro sogno e siamo, mi ci metto pure io, quelle persone che oggi forse hanno reso possibile questo sogno reale del calcio femminile, il sogno del professionismo e la possibilità comunque di poter calcare dei campi che prima erano impensabili. Ringrazio la società Lazio per aver anche permesso di allenarci in queste strutture e di averle messo a disposizione. Quindi lo dedico a tutte le bambine e a tutti i genitori che consentono alle loro figlie di raggiungere i loro sogni. Quindi continuate a sognare”.

 

Tre punti per un Palermo rigo… roso: 4-1 al Grifone Gialloverde

Un Palermo meno spigliato del solito, senza più nulla da chiedere al campionato e con la testa rivolta al Riccione (la semifinale in gara unica è prevista in Romagna per il 9 giugno), batte il Grifone Gialloverde per 4-1. Le rosanero appaiono meno lucide del solito, un po sulle gambe e, probabilmente, pagano anche qualche assenza.

Nonostante ciò, passano in vantaggio in apertura di partita: al minuto numero 9, fallo in area di rigore su Di Salvo e penalty trasformato da Jenny Piro. Le rosanero provano a fare la partita ma il gioco non decolla, anzi è il Grifone che in un paio di occasioni, con tiri dalla lunga distanza, prova ad impensierire Sorce. Il raddoppio arriva comunque alla mezz’ora: secondo calcio di rigore (generoso) concesso dal Sig. De Angelis e doppietta personale di Piro.

Licciardi mischia le carte negli spogliatoi, e getta nella mischia Dragotto e Gippetto e la manovra palermitana ne guadagna in fluidità e velocità. Clamorosa è la doppia occasione per le palermitane al minuto 51, che vedono respingersi dalla difesa avversaria due turi in sequenza. Nel momento migliore delle palermitane, su azione di ripartenza, complice una disattenzione della difesa palermitana regala il gol al Grifone: siamo al minuto 70 e Di Bernardino accorcia le distanze.

La partita si fa più divertente: un paio di muniti dopo sono le rosanero a sfiorare il 3-1 (salvataggio sulla linea della difesa romana) e, subito dopo, occasione a dir poco clamorosa per il Grifone che prima colpisce la traversa da tiro da lunga distanza e poi, sulla ribattuta, mette la palla fuori a porta spalancata. Il Palermo chiude definitivamente i conti col terzo rigore di giornata: al minuto 87 fallo su Dragotto lanciata a rete che la stessa capitana rosanero trasforma.

Nei minuti di recupero c’è anche il tempo per la quarta rete: Diana Coco festeggia con un gol il rientro dopo un lunghissimo infortunio, facendo commuovere compagne di squadra e tifosi presenti.

Stephanie Öhrström, AS Roma: “Felice di avere indossato questa maglia, sarò per sempre una tifosa della Roma!”

Credit Photo: Paolo Comba- Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Alla fine di Roma-Fiorentina, Stephanie Ohrstrom è stata intervistata dai media del Club. Ecco cosa ci ha detto il portiere.

“Ogni anno, il campionato sarà sempre più competitivo. Ma abbiamo dimostrato di essere la squadra più forte in assoluto. La Roma deve continuare così, e deve alzare l’asticella, per avere obiettivi più alti anche in Europa”.

Per te, oggi si chiude un capitolo: che anni sono stati questi alla Roma?

“Due anni bellissimi. Fa quasi strano dire che sono stati solo due, perché sembrano molti di più: ho vissuto così tante emozioni e ho fatto così tante amicizie… È veramente difficile commentarli.

Mi farà strano tornare in campo senza la maglia della Roma, ma sono veramente felice di avere indossato questa maglia e sarò sempre una grande tifosa della Roma”.

Hai chiesto un ultimo regalo alle tue compagne?

“Abbiamo ancora un obiettivo. Festeggiamo questo Scudetto, e da domani ci concentriamo sulla finale di Coppa Italia”.

DA NON PERDERE...